Riserbomi solo il ricordargli che io in verun luogo non ho mai ciò preteso, o dimostrato tale orgoglio; e che il contrastare a qualcheduno un merito, non è lo stesso che appropriarselo. […] E’ cosa riserbata al solo Popolaccio? […] Saverio, che da queste parole traspare non solo scarsezza di sensibilità, ma certa zotica affettata ostentazione di buon gusto. […] E nell’intento di eccitare la compassione, essa non solo nulla quasi contribuisce, ma sovente nuoce, e chi la insinua mostra tutt’altro che sensibilità. […] Egli prende l’effetto per la cagione, e commenda per bellezza principale ciocchè è solo una conseguenza di quello, che effettivamente la produce.
Sacchetti, così è citato nel D'Origny, non parlò francese, con assai poco diletto degli spettatori ; ma egli volle, fermamente volle, dopo soli quattro giorni, uniformarsi al gusto del Paese, e vi riuscì. […] Ma, cagionevole di salute, morì la primavera del 1771 a Milano, a soli trentasei anni, lasciando all’arte alcuni scenarj, tra'quali Fr.
Dopo una società con Beltramo e Della Guardia, formò Compagnia da solo, recitandovi le parti di primo attore, e passando a quelle di prima attrice la moglie Gemma Braconey, sposata il 1 marzo 1891, una dilettante essa pure, che aveva esordito in arte con Ermete Novelli. […] Il '904 si unì con la Compagnia all’artista lirico Scarneo, che passava di punto in bianco alla scena di prosa ; ma, da esso distaccatosi prima dell’anno e solo, tornò a formare e a condur Compagnia con mediocre fortuna.
r Balì Cospi, no solo promessi doi parte a Flaminio p poter fare una mediocre compagnia, ma la Regalai più di quello che il mio stato conportaua ; giunsi a Fiorenza e sa Dio i dispetti che ebbi si da Flaminio, come da Argentina, ne poteuo replicare p che vi agiungeueno la parola e il comando di V. […] A. no lo creda p che no gl’importa poi che l’anno passato concesso più che uicenda e lui medesimo se ne dichiarato e dichiara al presente che no ha sentimento contrario e che quel che ha fatto di quella sotto scritione, fu consiglio di un de compagni ; ma quello che p verita gli preme, è la parte per la moglie e questo me inporta, p che io che ma fadigo cò la mente più de tutti, a tirar meno degli altri nò è ragione. che Flaminio sia in compagnia no solo mi contento ma son soddisfatiss. […] Vorie che no fusse uero quel che dico solo p poter dire A V. […] ma chio uero a seruire p niente. resta solo che V.
Ma in Carpi, e precisamente l’aprile del 1658, quattro soli mesi dopo il matrimonio, il Raparelli potè constatar la mancata fede della moglie, e la complicità della suocera. […] Ascoltate il Duca di Modena le dichiarazioni di lui, parve piegare all’ indulgenza, e risolversi forse per la liberazione ; ma le due donne gli inviarono una supplica, in cui raccomandavan fosse fatta giustizia, poichè il Raparelli aveva in dosso le pistole al solo intento di ucciderle, il che a ogni modo avrebbe fatto, secondo le sue dichiarazioni, non appena uscito di prigione.
Non è grande l’ uditorio, perchè si destinò solo a’ ministri, agli ambasciadori, a’ grandi e a’ dipendenti della corte. […] Si sa solo che quello de la Cruz più difettoso dell’altro, fu il primo a costruirsi. […] Qualche sconcerto nato tralle due fazioni, e l’ animosità che ne risultava, determinò la prudenza di chi governava a troncare questa scenica rivalità, formando delle due compagnie un solo corpo, una sola cassa e un solo interesse. […] Dissimula ancora che le due compagnie formano un solo corpo, avendo un solo monte che alimenta gl’ individui di entrambe dopo aver servito dieci anni continui il pubblico di Madrid. […] Ha il Signorelli attribuito al solo cappello gacho gli sconcerti teatrali?
Figlio del precedente, nato a Roma il 17 novembre del 1825, cominciò a recitar particine a soli quattr’anni, scritturandosi a otto in Roma con certo signor Lustrini, direttor delle poste, che aveva formato una compagnia di ragazzi, figli di comici, di cui era prima attrice la dodicenne Carlotta Mander. […] Rimasto orfano del padre, si scritturò primo attore con Antonio Almirante, di cui, l’anno dopo divenne socio e sposò la sorella Giuseppina, prima attrice, che gli morì a soli trentanove anni in Cotrone di Calabria il dicembre del 1865.
Traslocato il padre a Genova, ella entrò nella Filodrammatica del Falcone, e a soli quindici anni si scritturò con una piccola compagnia, diventando in breve un’amorosa egregia. […] Andò l’ '83 con Emanuel, poi formò Compagnia con Ettore Mazzanti per un solo anno, dopo il quale si scritturò con Carlo Lollio, poi con Amato Lazzeri.
L’Alceste Duse, che alle doti artistiche accoppiava un fisico attraentissimo, morì d’improvviso a Rovereto nel ’62 a soli trentotto anni. […] Il carnovale del ’65, a soli quindici anni, sposò l’artista Vitaliano Vitaliani, primo attor giovine della Compagnia Zocchi, col quale fu poi con l’Ajudi, col Sivori, collo Stacchini, colla Pedretti, con Barnato e Branchi, e dal quale ebbe una figlia : l’Italia.
Germano di Drancy-le-Grand, presso Parigi, una sua compagna d’arte, la Giovanna Benozzi, artista rinomatissima sotto il nome di Silvia, dalla quale ebbe quattro figli, di cui uno solo, Antonio Stefano, seguì l’arte de’genitori. […] Opposizioni e reclami riconosciuti mendicati al solo scopo di eludere il pagamento del debito : e però fu continuato l’inventario dei mobili già cominciato, ecc.
Una delle più forti speranze del nostro teatro di prosa, dileguata improvvisamente dopo soli dieci anni di vita artistica. […] E tante speranze, tanti bei sogni distrutti d’improvviso a soli ventotto anni.
Anzi in essa buona parte ebbe il Pasquati, chè, non solo, a dire del Porcacchi, s’ era in dubbio qual fosse maggiore in lui o la grazia, o l’acutezza dei capricci spiegati a tempo e sentenziosamente nella rappresentazione data in onore di Enrico III al Fondaco de'Turchi a Venezia la sera delli 18 luglio 1574 ; ma lo stesso Re, che desiderò poi di avere la Compagnia in Francia, scrivendone al suo ambasciatore a Venezia, Du Ferrier, il 25 maggio '76, gli chiedeva e raccomandava sopra tutto il Magnifico che aveva recitato a Venezia davanti a lui. […] Della tragedia del Frangipani è detto nell’avvertimento premesso alla seconda edizione (Ven., Farsi, 1574), che tutti li recitanti hanno cantato in suavissimi concenti, quando soli, quando accompagnati…. […] prologo da pantalone Se l’homo animal da do man (Magnifici, e Zenerosi Signori) è solo in questo mondo che vuol tegnir el mondo sotto de lù, e tutti i altri viuenti pi che sotto i piè, non desse alle volte in tel bestial noo ghe xe dubbio nigun chi el pareraue el padron de sta casa, el Principe de sta Republica, el Peota da sta Naue, el Monarca de sto Impero e l’anema de sto corpo : daspuò che el mondo xe vna Naue che altre volte se affondete in t’vn deluvio salvandose solo un battello. […] Altri dise che l’esser orbo è un gran contento ; openion de quel filosofastro di Asclepiade, che vegnuo orbo ringraziette el cielo che per l’auegnir el faraue andà accompagnao dove prima l’andava solo, e non havevane abuo tanti impedimenti a i so studij. […] Vegnemo solo alla considerazion che costu animal rasonevole se serva cosi mal della rason.
Noi più cose ne accennammo nella nostra opera appartenente alle Siciliea; e quì ci arresteremo anche un poco su di esse forse non inutilmente non solo per la gioventù, ma ancora per chi non leggendo osa ragionare, e per chi solo sa ripetere come oriuolo i giudizii portati dagli esteri su i nostri scrittori, favellandone iniquamente per tradizione. […] Solo ne incresce che alcune volte renda gli amanti soverchio ragionatori. […] Direi ancora che il viluppo più acconcio ad appagar chi ascolta, altro non sia che una giudiziosa progressione di un’azione solo per la via del maraviglioso condotta al suo fine a. […] Gli Abbagli felici del conte Prospero Bonarelli della Rovere si pubblicò in Macerata nel 1642, e non è commedia da confondersi colle buffonesche accette al solo volgo. […] Chi oserà dare il titolo in tutti i sensi sconvenevole di pasticci drammatici, che solo appartiensi agl’Inglesi, agli Spagnuoli ed agli Alemanni, ed anche a’ Francesi prima di Corneille e Moliere?
.)), e in soli due anni diventò un’egregia prima donna giovine. […] Passò poi primo attore e padre con Romualdo Mascherpa, e ridiventò in vario tempo e con varia fortuna capocomico, ora solo, ora in società.
Forse io solo tra gli Stranieri ho cercato con diligenza rinnovare di tali poche Tragedie la memoria: e questa cura, che non può al certo nascere da un animo avverso e invidioso delle glorie letterarie della Spagna, non mi ha salvato da’ morsi Lampigliani per quel poco di compassione da me mostrata. […] E benchè gl’Italiani non potessero vantarsi che di due soli, ma eccellenti, con poco senno da ciò si argomenterebbe che essi non hanno conosciuta l’Epica Poesia. L’orgoglio de’ Letterati non vuol trovare in tutta la Grecia se non un solo Epico eccellente in Omero, e in tutto l’Imperio Romano solo un altro in Virgilio; e per questo si potrebbe asserire sobriamente che tutti i Greci e i Latini non hanno conosciuta l’Epopea?
Quand’egli lasciò l’arte, chiamò a sè la piccola Maria per metterla in un collegio di Milano : ma, lui morto, le angustie di famiglia le fecer troncare gli studî e la sbalzaron su le scene a soli 13 anni. […] Infatti un ferreo volere accoppiato a un’attitudine all’arte ben accentata, l’alzò dopo solo due anni al grado di amorosa in compagnia di Carbonin e in quella assai buona di Arcelli, e di prima donna assoluta in quella di un certo Tognotti.
Sta solo nel fatto che la Diana sosteneva le parti di seconda donna con parte intera di ducatoni 60, a vicenda totale con Eulalia che aveva mezza parte, nella Compagnia del Serenissimo di Modena ; e che a lei con regolamento dell’aprile 1681 furono assegnate le seguenti commedie : Equivoci – Improprio carnefice – Regina d’ Inghilterra – Don Gaston – Pazzia del Dotor – Nerone – nel Convitato la parte di dona Anna – Cit del’espagne – Lucretia – Bugia verità – Cameriera – Ladro sbiro e giudice – Medico volante – L’aluarado – Oime il core. […] E la ribellione di Cintio alla ritenuta di dieci dobble che erano un debito della moglie, starebbe forse a provare che i coniugi vivevano separati non solo di corpo, ma anche di anima ?
Nel 1780 cominciò a uscir di Firenze, sotto la protezione di Pietro Leopoldo, con privilegio di occupar egli solo con la sua comica compagnia i teatri varj della Toscana ; e lo vediamo l’autunno di quell’anno a Livorno, ove per l’apertura del Teatro di San Sebastiano fu composto un prologo (Livorno, Falorni), che finisce con queste parole di Minerva volta alla Compagnia schierata in sulla scena : ….. scendete O miei figli scendete ; eccovi aperto Vasto campo al valor ; dell’arti mie Fate qui prova ; Io non vi guido al varco D' incognita region ; del patrio Mare Rivedete le sponde ; in ogni volto Distinguete la gioia ; in voi si scorga Un’umiltà non vile ; assai decente Abbia lo scherzo il suo confin ; il gesto Non si avanzi di troppo, il fasto improprio Nel vestir non deformi Il carattere altrui ; fate che sia Esatta ognor l’esecuzion, ma prima, Lungi dall’adularvi Fate che ognor risulti Ad eterna memoria, Dall’altrui perdonar la vostra Gloria ; Solo pregio del terreno Non è il darne il frutto, o il fiore Pregio è pure del calore Dell’umore È pur mercè.
Ancora due anni, e questa Compagnia che s’è conquistato il posto primo tra le prime, non solo per le parti che la compongono, ma anche, e più, per la bella armonia dell’ assieme, si sfascierà tutta per dare nuove missioni da compiere, nuovi ideali da tradurre in fatto, o nuove speranze di lucro. Oreste Calabresi diverrà capocomico solo, e avventurerà al gran pubblico una giovine promessa : Elisa Severi ; la Gramatica diverrà capocomica sola, e scritturerà primo attore e direttore Flavio Andò ; Virgilio Talli farà una compagnia col proposito fermo di toglier di mezzo tutte quelle piccole convenzioni di palcoscenico, che tendono ad infrenare il libero corso dell’arte, e principale quella dei ruoli.