Ecco l’oggetto del poeta: mostrare gli sconcerti che ne seguirebbero. […] Questo è quello che il poeta insegna nell’ultimo atto. […] Osò il comico poeta assalirlo nel tempo che egli era più rispettato e temuto. […] Intanto il Coro si trattiene a favellare del poeta. […] Platone, Aristotile, Cicerone l’ebbero pel più gran poeta comico dell’antichità.
Singolare figura d’artista quella di Luigi Rasi poeta, scrittore, attore e professore di recitazione, che ci ricorda, per certi rispetti, il Cinquecento, quando i comici italiani contendevano la palma agli scrittori di maggior fama e, più che interpreti, erano, sulle scene, inventori. […] Di lui allora si conosceva il poeta traduttor di Catullo, l’attore, l’artista colto e coscienzioso ; ma non ancora egli si era rivelato autore di quei monologhi che trovarono sulle scene maggiori e su quelle dei filodrammatici tanta e così invidiata fortuna ; non ancora gli si era sviluppato così nocchiuto il bernoccolo dell’ erudito e del feroce raccoglitore di qualunque cosa avesse attinenza con la storia del nostro Teatro. […] C' è un sentimento fino di poeta congiunto ad una intelligenza non comune del latino da farmi sperare ch' Ella, se si mettesse all’ opera, tradurrebbe Catullo meglio degli altri. […] Il poeta, com’ Ella ben sa, v' intende l’ammollirsi del collo riposato. […] Ma poi ripenso che tutte coteste mie nuove bellezze sono trovate d’ un poeta di fantasia, di sentimento e di molta coltura, che dell’ arte del declamare fa un’estetica pensata e imaginosa.
[4] Il poeta ha per oggetto tre cose: commuovere, dipingere, ed istruire. […] Par quasi che il poeta non viva, e non senta, ma che senta e viva per lui la natura. […] [26] Può dunque il poeta drammatico metter in bocca de’ suoi personaggi le similitudini, ma acciochè riescano verosimili, dee metterle come lo farebbe la natura, e non altrimenti. […] allora io credo ascoltar un poeta, che vuol insegnarmi l’arte della scherma, non già un personaggio occupato in pensieri di qualche importanza. […] Chi fu più gran poeta di Quinaut?
Apollofane da Suida vien detto antico poeta comico, e nell’ Antologia tragico. […] Tuttavolta il poeta fa che Clitennestra vada per tal menzogna a trovar la figliuola: ma quando? […] S’inganna però chi crede che si dicesse coronato Στεϕκνηϕορος, dalla corona riportata dal poeta. […] Euripide ha saputo conservare il pudore del poeta e degli attori. […] Notisi però che la vendetta da lei presa contro Giasone ne’ proprj figli avuti da lui, non è istorica ma immaginata dal poeta.
Fa seguito e imitato da Eupoli, poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, sette delle quali riportarono la corona Olimpica. […] Vi s’introduce Bacco vestito da Ercole e molto poltrone, per deridere un poeta, il quale era riuscito male a vestire e caratterizzar quel nume. […] Il signor di Voltaire però, copiando la censura di Plutarco, o di Rapin, volle aggiugner del suo, che Aristofane non era né comico, né poeta; il che sembra detto con soverchia leggerezza. […] Filemone, poeta molto a lui inferiore, gli era sempre preferito. […] Chiunque voglia coltivar la commedia nobile, studii quelle reliquie preziose, e ne apprenderà l’arte di persuader da Oratore, instruir da filosofo, e dilettar da poeta comico.
L’anzidetto pattuito gergo cava d’impaccio il poeta in mille occasioni. […] Incespo ad ogni passo, e se non bestemmio, si è perché sono un poeta dabbene. […] Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il poeta nelle persone e nelle cose. […] L’eunucare un povero poeta che non ha fatto alcun male, è crudeltà che ripugna al buon cuore. […] Si lodano eon sonetti un villano, un principe, un poeta, un frate, una dama, e un sarto.
Ecco l’oggetto del poeta, far vedere gli sconcerti che ne seguirebbero. […] Questo è quello che il poeta insegna nell’ultimo atto. […] Osò il comico poeta assalirlo nel tempo ch’egli era più rispettato e temuto. […] Intanto il coro si trattiene a favellare del poeta. […] Platone, Aristotile, Cicerone l’ebbero pel più gran poeta comico dell’antichità.
I lettori che amano di farne i confronti tanto giovevoli agli avanzamenti del gusto mi sapranno forse buon grado ch’io esibisca loro un qualche saggio dello stile di questo poeta pressoché sconosciuto in Italia. […] Niun poeta francese, compreso anche lo stesso Boeleau che il deprimeva sì ingiustamente, l’ha uguagliato, quando egli ha voluto, nella sublimità e nella forza della espressione. […] Silvio Stampiglia romano poeta cesareo ne compose molti, e quasi tutti di carattere storico. […] [11] Più benemerito si rese, e maggior celebrità acquistò Apostolo Zeno candioto poeta e storico dell’imperator Carlo VI. […] [14] Con siffatti pregi codesto poeta è nondimeno assai lontano dall’aver toccata la perfezione.
Tuttavolta il poeta fa che Clitennestra vada per tal menzogna a trovar la figliuola; ma quando? […] S’ inganna però chi crede che si dicesse coronato (Στεφανηφορος) dalla corona riportata dal poeta. […] «Euripide ha saputo conservare il pudore del poeta e degli attori. […] Notisi però che la vendetta da lei presa contro Giasone ne’ proprii figli avuti da lui, non è istorica ma immaginata dal poeta. […] Carcino poeta anteriore ad Euripide introdusse Medea che si discolpava di tale imputazionea.
Il poeta ha bisogno di Megara in tale occasione, e lo fa venire di nuovo. […] Non so se ciò dica l’autore come storico o come poeta. […] Huerta accademico della Storia commise quest’errore madornale, perchè il poeta Diamante sua fida scorta vi era caduto prima. […] Si domandi al poeta, perchè mai Ruben non seguita coloro che gli hanno promessa la vita? […] Il poeta voleva farlo morire, e non seppe trattenerlo in iscena con verisimiglianza.
Cajo Tizio Cavaliere Romano oratore e poeta tragico visse intorno all’ anno di Roma 590. […] A’ tempi di Quintiliano ebbe Lucilio molti ammiratori, i quali, non che a tutti i satirici, ad ogni altro poeta lo preferivano. […] Ma questa cosa potrebbe fare che un poeta assennato chiamasse doppia una favola di argomento semplice? […] Si vede che questi sono due argomenti dal poeta connessi con molta arte, i quali formano una commedia ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza il secondo. […] Ma è un equivoco artifiziosamente condotto dal poeta, che all’apparenza giustifica le querele di Clinia.
Come poeta eccellente seppe con arte e facilità maggiore degli antecessori trasportar le favole Omeriche al genere tragico e maneggiarle in istile assai più grave e più nobile. […] Seppe in somma per molti riguardi farsi ammirare ed in se unire i meriti più rari di poeta, di musico, di attore e di direttore. […] Nel quinto atto il poeta manifesta parimente la sua maestria, mostrando benchè in abbozzo l’infelice situazione di Oreste che trasportato da rimorsi va perdendo la ragione. […] Le Furie rappresentate da cinquanta attori ne formavano il Coro, i quali furono dal poeta in tale spaventevole e mostruosa foggia mascherati, e con sì orribili modi e grida entrarono nella scena, che il popolo si riempì di terrore, ed è fama cha vi morisse qualche fanciullo e più d’una donna incinta si sconciasse. […] Eschilo trasportato una volta dal proprio entusiasmo cantò alcuni versi notati di manifesta empietà, cd il governo che vigila per la religione e per li costumi, condannò alla morte l’ardito poeta.
In alcune parti del dramma ho seguito l’antico poeta, e in alcune altre il moderno; facendomi però lecito di recedere tra le altre cose dall’uno con lo aver reso l’azione semplicissima, e di recedere dall’altro con lo aver rappresentata Ifigenia di costume eguale. […] Dove ho seguito Racine mi san servito, per quanto ho potuto, delle sue parole medesime; e dove Euripide, della traduzione del Brumoy; ben sicuro che il poeta greco non si poteva meglio esprimere in francese.
.) : Io mi rido d’uno che lo dimandavano il figlio di Ciampolo (Giampaolo), secondo me, venetiano, che tiratosi dietro un poeta, contrafacea una brigata di voci.
Il burbero benefico, Il poeta fanatico, Il maldicente e l’avaro del Goldoni, L’ajo nell’imbarazzo e Il pronosticante fanatico del Giraud, L’Ulivo e Pasquale del Sografi, Così faceva mio padre del Bon furono i lavori nei quali si levò a maggior altezza.
Il pubblico romano non fu all’altezza del poeta : Nerone piacque, ma…. nulla più. […] Fu chiamato Cossa da Roma, onde sull’animo suo fosse viva la voce dell’entusiasmo che Milano tributava al poeta.
Non si conosce la data della sua morte ; ma egli viveva ancora il 1790, del qual anno il Museo della cità di Bassano, terra natale dello Zanuzzi, io credo, serba di lui una lettera del 18 xbre a Giacomo Vittorelli (il poeta anacreontico ?) […] Fu sua l’idea di far andare il Goldoni a Parigi, dopo il successo del Figlio d’Arlecchino perduto e ritrovato, per rinsanguare la povera commedia italiana che dava i segni manifesti della sua prossima fine di anemia ; e n’ ebbe infatti incarico ufficiale da' Gentiluomini di Corte, e trattò la cosa in tal modo, che il poeta veneziano già ammiratore e conoscitore dei di lui pregi, lasciata la sua cara patria, ov' era accarezzato, festeggiato, applaudito, se n’andò il '62 alla gran capitale.
Fu il triennio 1840-41-42 con Giardini, Voller e Bellati ; e a quel tempo, dal poeta della Compagnia Paolo Giacometti molte parti di rilievo furono scritte pel Benini, e da lui valentemente eseguite.
Egli dice : Giovan Paolo Trapolino fu le delizie de' suoi giorni in teatro, e fu anche poeta.