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5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35

Lo si vede prender parte nella nona comparsa del Ballet des Muses, rappresentato il 2 dicembre 1666, e in qualche commedia. […] Stefano Davari, direttore dell’Archivio storico Gonzaga di Mantova, dalle quali si vede chiaro come l’Allori fosse non solo attore, ma anche autore e direttore della Compagnia, per ragione forse della Francesca, l’Ortensia, che in una lettera del Truffaldino, Carlo Palma, è chiamata buona comica, e indicata al Ministro del Duca di Mantova, per giudicare dei meriti di un capitano da scritturarsi, certo Federico Beretta. L’Ortensia era, senza dubbio, la moglie dell’Allori, giacchè per la putta sempre ricordata si vede chiaro doversi intendere la figliuola Settimia, maritata, della quale è cenno nella lettera di lui riprodotta autograficamente. […] Il Dottore vivente a quell’epoca e a noi noto sin qui era il Lolli ; ma egli, recatosi a Parigi nel 1653 per assumere nella Compagnia italiana la maschera di Dottor Baloardo, tornò in Italia, non so in che anno (nel’58 era certamente a Roma, come si vede ai nomi di Lolli e Bandinelli) per poi restituirsi una seconda volta a Parigi, ove e precisamente nel ’70, fece rappresentare una comedia intitolata Il Gentiluomo campagnuolo, ovvero Gli stravizzi di Arlecchino.

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 935

Si vede che egli vuol piacere : lavora abbastanza bene : fa il suo carattere in modo da non si poter meglio.

7. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94

“Ciò posto (dice dunque), ognun vede che fino a questi tempi non può dirsi inventato dagl’Italiani il Dramma Pastorale”. Ognun vede eh? […]  168.: “Nella serie storica de’ primi Autori delle Commedie Spagnuole dopo il Rueda si vede nominato il Castillejo, il quale certamente fiorì da’ primi anni di quel secolo sino al quaranta”. […] Di poi non si vede che ondeggiate in un elemento instabile senza bussola?

8. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Caterina Landi morì ancor giovane a Venezia l’anno 1761. »

Spirto che tutto vede e tutto intende, arte che tutto brama e tutto sprezza, cuore che manda fiamme e non s’accende.

9. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ERRORI CORSI NELLA STAMPA » p. 349

ERRORI CORSI NELLA STAMPA A lode dell’Editore bisogna dire esser pochissimi gli errori corsi in tal volume e tali che il leggitore cortese ne vede subito la correzione.

10. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564

Da Venezia si recò più volte a Milano, ov’ebbe onori e applausi, come si vede dai seguenti passaporti comunicatimi gentilmente dal conte Paglicci-Brozzi.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 

Il 10 di agosto era colla compagnia a Verona, come si vede dalla supplica di cui si è parlato al nome di Fiala Giuseppe Antonio (V.) ; e vi era ancora l’ 8 di settembre, sotto la qual data riferisce a un famigliare del Duca, come non essendosi negoziata a dovere l’andata a Venezia, probabilmente la compagnia non avendo l’autunno, dovrà sciogliersi, per riunirsi poi nel carnovale ; annunzia che Colombina (la Franchini) vuol andarsene a Bologna, e ch'egli è costretto, secondo l’ordinazione de' medici, a condur l’ Angiola sua moglie a Venezia per una tosse di cattiva conseguenza ; e conchiude con l’annuncio di due lettere (non potute trovare), le quali avrebber fatto conoscere le doplicate malignità de' comici parmiggiani, capo de' quali è Brighella(V.

12. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »

La possanza dell’una e dell’altra a risvegliar idee grandi, sublimi, e fuori dell’ordinario si vede da ciò che spesso i sacri Profeti avanti di proferir i vaticini ispirati loro da Iddio, richiedevano il suonatore, che risvegliasse loro lo spirito. […] Dal che si vede che troppo nemici de’ nostri piaceri si sono mostrati quegli autori per altro stimabili, i quali hanno voluto tutte le parti dello spettacolo drammatico al solo genere appassionato ridurre. […] [24] Nel primo si vede il poeta, che vuol far pompa di spirito in mancanza del sentimento; nel secondo si scorge un uomo, cui la sua passione ha fatto divenir scellerato per sistema. […] Ciò s’appartiene piuttosto allo spirito tranquillo che alla passione, la quale occupata unicamente di se, non vede gli altri oggetti se non se alla sfuggita. […] Dal che si vede, che sebbene il pittore pochissimo, o niun giovamento ritragga dal musico, non è piccolo quello, che il musico può ritrar dal pittore.

13. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178

E lagnanze gli mosse contro anche la Fiorillo (Beatrice), come si vede dalla lettera del '51 pubblicata al suo nome (vol.  […] Facean parte della Compagnia gli artisti Tessero, Rossi, Pelizza, come si vede nella poesia pubblicata al nome della Bettini (vol. 

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 304-305

Come si vede, la Battaglia era passata al ruolo di madre, e il Battaglia, già vecchio, aveva abbandonato quello di caratterista per non figurar più nell’elenco della Compagnia come attore.

15. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Da ciò si vede che dominava allora in Francia la commedia d’intrigo, senza essere arrivata al punto, ove l’avea portata in Italia il cavaliere Giambatista della Porta; ma la dipintura delicata de’ costumi attendeva l’ inimitabile Moliere, cui i posteri diedero e conservano il meritato titolo di padre della commedia francese. […] Fino alla state del 1662 diede Moliere al teatro il Principe geloso, in cui riuscì male come attore e come poeta, la Scuola de’ mariti tratta principalmente dal Boccaccio, la cui riuscita consolò l’autore, e cancellò la svantaggiosa impressione della favola precedente, e gl’ Importuni commedia in cui non si vede altra connessione se non quella che si trova in una galleria di belli ritratti, ma pure si accolse con indulgenza per essere stata composta, studiata e rappresentata in quindici giorni. […] Coltivò i suoi talenti colle lettere studiando per cinque anni nel collegio di Clermont, ed ascoltò le lezioni filosofiche di Pietro Gassendo, onde trasse l’abito di ben ragionare, ed analizzare, che si vede trionfar nella maggior parte delle sue opere. […] Da ciò si vede la difficoltà di esser critico e pensatore senza cognizione della storia. […] Vi si vede, è vero, abbozzato il ritratto di un marchese stordito e impudente, come accennò Voltaire; ma non vi si trova la verità e la vivacità comica ch’ebbe poi tal carattere da Moliere.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 228

Da un giornale di viaggi del 1740 si vede come fosser gli artisti alloggiati in Varsavia : Bernardo, Isabella e il ballerino Alessandro Vulcani aveano tre camere, fra le quali una grande per le prove.

17. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291

Appartiene la prima al secondo lustro del secolo, ed in essa, oltre all’esser piaciuto all’autore di rimare con frequenza, non si vede il calore richiesto nelle sceniche poesie; ma ben si nota la semplicità dell’azione condotta coll’usata regolarità italica ed espressa colla grazia naturale di questo leggiadro poeta. […] Si vede in questa più artificio nel piano, viluppo più teatrale, caratteri più varii, passioni più vivaci, locuzione ricca di molte grazie naturali e conveniente alle persone imitate. […] Altre pastorali potrebbero mentovarsi, nelle quali non si vede tutta la corruzione del secolo, se voglia mirarsene con indulgenza qualche languidezza ed ornamento lirico.

18. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255

U’ si vede far? […] U’ si vede far? […] Egli è per quattro volte, per più di sei, per più di sette, mi farai dire; e non si vede se non acqua, acqua, acqua! […] Si vede bene che il favellar di gusto e poesia drammatica antica e moderna non è fatto per ogni sorta di antiquarii. […] Nel terzo in fine dell’atto II si vede in un prato Cerere nel suo carro, e canta due ottave.

19. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43

Si vede adunque in queste danze o farse di Ulietea quello spirito imitatore universale che guida l’ uomo a copiare le azioni de’ suoi simili per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le parole ed il canto; ma non si va più oltre.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 928

Il Cavalieri nell’introvato libretto della Scena illustrata, dice di lui : E chi non vede la balordagine di Trappolino tanto ingegnosa, quanto piacevole, sconcertar l’orditura de’più serj negozi ?

21. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253

Ma vi si dipingono con mirabile esattezza i costumi e le maniere correnti, il ridicolo vi si rileva con grazia e maestria, e la locuzione ne’ personaggi napoletani ha somma piacevolezza e verità, là dove ne’ toscani si vede qualche stento per le frequenti trasposizioni aliene dall’indole della lingua e dal genere comico, e per alcune maniere di dire toscane ma non toscanamente collocate. […] Ma chi non vede il maestro nella Putta Onorata, nella Buona Moglie, nel Caffè, nel Cavaliere e la Dama, nella Pamela, nell’Amante Militare, nell’ Avvocato Veneziano? […] Chi avrebbe creduto possibile quel che pur si vede, che in una pianta di soli palmi 80 in circa per ogni lato, si costruisse un teatro con cinque ordini di palchetti di tal simetria e di forma sì giusta che da per tutto vi si godesse acconciamente lo spettacolo? […] Oggi si vede abbellito e migliorato ne’ corridoi e nelle scale. […] L’indiscretezze dell’oscuro e non mai verace autore del Colpo d’ occhio sulla letteratura italiana ch’egli vede a suo modo, ci obbliga a narrare ciò che abbiam taciuto tanti anni.

22. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25

Un annuo sacrificio e convito pubblico colle medesime particolarità, e di più accompagnato da strani travestimenti e mascherate ridicolose, troviamo ancora in Cusco: or non vi poteva esso, come in Grecia, far nascere lo spettacolo scenico che pur vi si vede coltivato? […] Specialmente nella principal città di essa, chiamata Chiapa de las Indias, dove trovansi moltissime famiglie nobili americane, si vede quella cultura che indispensabilmente fiorisce dovunque si gode libertà e proprietà.

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