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10. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 454

Si recò del 1717 a Parigi a sostituir di quando in quando nella Commedia italiana il vecchio Bertinazzi, ed esordì col Camerani l’8 di maggio nel Maître supposé, nuova comedia italiana, che non piacque.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 667-669

Comparso alla ribalta quando il periodo eroico del teatro italiano era sul tramontare, non si lasciò prendere dal tono enfatico, dal fare atteggiante all’eroico de’comici più in voga del suo tempo, ma si accostò per intuito forse delle nuove esigenze, ma senza dubbio per sentimento individuale, a quegli attori come il Bellotti-Bon, per dirne di uno, che prepararono il gusto attuale della recitazione semplice della commedia. […] Si ricordano ancora a Milano gli entusiasmi quando Ciotti appariva nel Falconiere di Pietr’Ardena a far da sirena dicendo i versi melodiosi del Marenco. […] Francesco Ciotti vive oggi a Pistoia, dove di quando in quando mostra ancor l’arte sua forte e gentile a quei filodrammatici ; e d’onde si recò a Firenze il ’93 nella ricorrenza del 1° centenario dalla morte di C.

12. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477

I delle sue Memorie artistiche : …… attrice intelligentissima : se avesse voluto, avrebbe potuto essere di decoro all’arte e di utile a sè stessa : disgraziatamente non aveva tutti i giorni della settimana ; credo glie ne mancasse qualcheduno : però era sempre una buona compagna, più dannosa a sè stessa che agli altri, e quando voleva era bravissima. Fu conduttrice di compagnie ella stessa, e finì col ridursi a Firenze, ove per alcun tempo recitò di quando in quando assieme a filodrammatici per campar la vita, e ove trovasi anch’oggi.

13. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Attore assai stimato il primo, si tolse dall’arte quando essa gli arrideva maggiormente. […] Sappiamo dalle memorie di Ernesto Rossi ch’egli creò, nel 1854 a Milano, e con successo, la parte di Jago nell’Otello, quando era il generico primario della Compagnia di Cesare Asti.

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 468

Oggi, ancor giovine, vive col marito in Livorno, ritirata dalle scene, lieta di potere di quando in quando offrir l’opera sua d’artista in pro di qualche sciagura.

15. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Recitava col padre nella Compagnia del Meneghino De Velo, a Pisa, quando, sentito dall’artista Gaspare Lavaggi, fu da lui scritturato primo attor giovine. […] Carlo Rosaspina è artista di singolare intuizione ; e, quando voglia, sa dar vita a caratteri vari con giustezza di colorito, e con misura.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309

Il Goldoni la dice brava, eccellente comica, e molto si duole, quando nel 1735 abbandona la compagnia per recarsi a Dresda alla Corte Sassone-Polacca. […] Ma non perfettamente guarito della ferita, che gli facea risentire di quando in quando dolori spasmodici, ne morì ancor giovane l’anno 1779.

17. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27

quando risorsero? […] Nel primo e nell’ultimo giorno dell’anno, quando l’Imperadore presedeva all’amministrazione della giustizia, si eseguiva una musica chiamata Tchoung-hochao-yo, cioè che inspira concordia verace. […] Si fanno ancora nella China alcuni concerti di musica e quando si presenta all’Imperadore un libro novellamente impresso, e quando i Mandarini d’armi e di lettere si uniscono per gli esami, e quando il Capo de’ discendenti di Confugio ed il Generale de’ Bonzi vengono alla corte, e quando si costruisce qualche nuovo edifizio28.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 412

L'incalzar degli anni accennava pur troppo a privarlo della vista, sì che dovette abbandonar l’arte, povero : e anche oggi vive, cieco e vecchio, a Forlì, soccorso di quando in quando dai pietosi compagni d’arte.

19. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »

«Non seguì il medesimo de’ drammi greci, quando migliorarono, cioè quando furono scritti a più personaggi? […] Dunque quando “migliorarono” i drammi greci furono malamente eseguiti dai “guastamestieri”. Dunque quando “peggioravano” furono eseguiti bene, perché rappresentati dal maestro di musica, e dal poeta. E quando “migliorarono”? […] E quando ciò accadde sul teatro greco?

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278

Rappresentava di quando in quando anche la parte di Dottore, ma non per consuetudine, nè per elezione.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520

Nato di nobili parenti, non si sa dove, nè quando, ma fiorito tra la seconda metà del secolo xvi e la prima del xvii, fu artista sommo per le parti di Innamorato. […] Benchè l’uscire per le scene di sopra, ed entrare per quelle di sotto è una Regola infallibile, quando la necessità altro non ricercasse. […] La Compagnia intera è pronto a inviarla quando piaccia a S. […] Et io gli lasciavo (come si dice) cuocere nel loro grasso, ma venuta la quaresima, che le minestre son più magre, quando l’uno e quando l’altro cominciorno a venirmi a rompere gli orecchi, ma tutti a una non domandavano se non, unione, unione. […] Troppo dolce suona negli orecchi il nome della libertà, et etiam gli animali vivuti qualche poco in sieme non si fanno dividere quando si viene all’atto et al fatto.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567

Fortunatamente ognuno è padrone di andarsene quando più gli aggrada ; ed invero questo è il solo mezzo che rimane, quando si è nauseati di vedere un pubblico, che fra le più volgari bassezze, dimentica interamente la sua dignità, fino al punto di far credere a chi non lo conosce, che esso non ha più nè buon senso, nè gusto, nè moralità, nè pudore. […] Dove il Cannelli poteva mostrar la sua vena satirica, era più specialmente a lavoro finito, quando s’intratteneva col pubblico invocante e reclamante l’ottava di prammatica.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873

Certo : quando la signora dice alcuna parola in francese al sur Pedrin, quel comme ? di lui, che non ha capito un’acca, è una graziosa trovata ; quando la prima donna, ormai sulla quarantina, dice al Maester Pastizza di aver ventun anno, quel io ne ho dodici di lui è una graziosa trovata ; quando, detto al servitore di togliersi di testa il cappello, el sur Pedrin si sente rispondere : « ma anche lei ha il cappello in capo, » quella sua replica : « ma io sono il padrone, ignorante vigliacco » è una graziosa trovata ;…. […] …… E quando vi abbiamo per tutta una sera ascoltato e applaudito, all’uscire dal teatro, la nostra bocca è saporosa, il fango è stato lavato in modo misterioso e miracoloso. […] Ci avete divertito coll’arte sana, che non ha artifizii di belletti, nè sapori d’assenzio ; ma che sgorga limpida e pura dalla roccia granitica della natura umana ; sempre bella, quando è nuda ; sempre bella anche nel suo lato ridicolo e comico.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888

Zingari della commedia dell’arte essi si sbandavano paurosamente, a quando a quando, come, nel verno, soffiasse sulla loro straccioneria la raffica della miseria, livida nemica di Talia ridente, oppur come – impensierito da’ reclami dei padri di famiglia che vedevano i lor figliuoli impegolati fra le attrici – il severo Tanucci fulminasse la banda comica con decreti di immediato scioglimento.

25. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96

Si sapesse almeno quando nacque questo Tanco? […] Ma ciò concedendo ancora il maestro Perez con lingua di latte snodava voci indistinte e incerte orme segnava, quando si leggeva in Italia la tragedia del Carretto; e non era uscito dall’età pupillare, quando vi si rappresentavano la Sofonisba e la Rosmunda. […] Que acharà vosso pay quando viere? […] Al contrario; prima nulla ne ha detto, e quando poi ha voluto entrare in bucato, per dirne più ne ha detto meno, ed è tornato indietro. […] Ma se non si sa quando egli scrisse le sue tragedie, qual fondamento ha l’ asserzione del sig.

26. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « A CHI AMA la poesia rappresentativa » pp. -

Il mondo ideale che si contempla nelle proprie case e ne’ collegj, è lo stesso che ci si presenta quando da questi usciamo? […] E quando pure gl’insegnamenti domestici potessero in ogni occorrenza soccorrerci posti nel gran mondo, quanta parte di essi si apprende nel l’età prima? […] Se io abbondassi di ozio e di talenti (posso aggiungere) e fossi più verde, occupar mi vorrei da buon senno in sì utile poesia, e con novelle invenzioni vivacemente colorite destar sulle moderne scene quando il riso e quando la compassione. […] Vi ha qualche regola che prescriva che debbono fuggirsi le parole domestiche quando rassomigliano alle stranierea? […] Dirò ancora con certa pena che gliel mostrò pure uno straniero, quando gli rimproverò l’aver confuso Errico il Valetudinario di Castiglia con Errico terzo di Portogallo, e di non aver letto nè Tostado nè i Teologi che l’aveano citato.

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