Per istigazione più specialmente di suo marito, preferì scritturarsi come seconda donna in quella migliore di Gerolamo Medebach, che agiva sei mesi dell’anno al Teatro di S.
Per quante ricerche fatte, non ho potuto avere di lui altre notizie fuorchè quelle pubblicate da Francesco Bartoli (op. cit. […] Per esserve distinto in l’arte nostra v’avè tirà l’applauso universal, e adesso spicca più l’original, za che la bona copia è messa in mostra.
Per l’acclamata memoria della perfetta arte Comica professata dalla Società dipendente dal governo del Signore Onofrio Paganini, avendone dato un cospicuo saggio nel pubblico Teatro della Città di Pisa nelle sue recite di varie commedie l’estate dell’anno 1762. […] Per l’aereo sentier candide piume spiega Cigno sublime, e le serene aure sormonta ov'è più chiaro il lume. […] Per le rime antecedenti, Sonetto a Odisio e ad Onofrio dell’avvocato Gio.
Per l’ingresso della regina Eleonora a Parigi nel 1530, ebbe ordine dal Governatore della città di fare e comporre des farces et moralitez les plus exquises.
Per questa il Giornaletto teatrale di Venezia (N.
Il Bartoli riferisce in sua lode il seguente sonetto caudato in lingua veneziana : Per la signora Diana bella ed eccellentissima Comica giunta in Reggio Zonta, che me xe sta la niova cara che in Rezo siè arivà, bella Diana xe corsa a sbatochiar la gran campana de Pindo la mia musa campanara. […] Per eccelenza i sdegni fenzer savè, ma i gha sol quel color, no podendo sdegnarse el vostro cuor.
Per quanto, la supplica dell’Arcieri dicesse in proposito : « le quali per li loro moderati costumi e per non essere state causa di scandalo veruno abitano presentemente in città, ed hanno più volte recitato nel sudetto teatro, » l’Uditore rispondeva che « le quattro donne erano delle peggiori.
Per compiere però il IV che or vi presenta, m’ingiunge di unirvi in fine un Discorso che egli recitò a più centinaja di ascoltatori in Milano nel Liceo di Brera per prolusione alla Cattedra di Poesia Rappresentativa che vi occupò alcuni anni; il qual Discorso impresso per cura dell’autore nel dì che fu pronunziato, fu dopo tre giorni per ordine del Governo fatto reimprimere a’ 4 di Pratile nell’anno IX.
Ma nell’ampio del mondo orribil Vallo, Per tua gloria maggior vinci poi tanto, Che pure hai l’alma al par d’un bel cristallo.
Di fuori :A Sua Altezza Serenissima Per Horatio Colletta Comico Annotazione della Cancelleria.
Per l’indole sua e per la sua figura non molto slanciata, poco le si attagliavan parti di sentimento ; ma in quelle comiche profondeva una sì misurata e signorile e spontanea gaiezza, con una dizione delle più nitide da farci sperare che in un tempo non lontano avrebber rivissuto su la nostra scena di prosa le glorie della Romagnoli, della Lipparini, della Cutini.
Per ragion d’interessi, avuta a patire da’ parenti alcuna ingiustizia, pensò di chieder soccorso all’arte drammatica, nella quale riuscì conducendo esso stesso una compagnia, e recitando nelle parti di innamorato.
Di lui non fu detto troppo bene allo stesso Vendramin, che alle preghiere del Goldoni faceva orecchi da mercante. « Questo giovane – insisteva Goldoni – non è mio parente, ma ho preso impegno di assicurarlo, e deggio farlo. » E più innanzi : « Per cattivo ch'ei fosse, avrebbe mai rovinata la compagnia in un posto di terzo amoroso ?
Per non avere appreso o per non seguire i veri modi del cantare, adattano le stesse grazie musicali ad ogni sorta di cantilena, e co’ loro passaggi, co’ loro trilli, colle loro spezzature e volate fioriscono, infrascano, disfigurano ogni cosa: mettono quasi una lor maschera sul viso della composizione, e arrivano a far sì che tutte le arie si rassomigliano, in quella guisa che le donne in Francia, con quel loro rossetto e con que’ tanti lor nei, paiono tutte di una istessa famiglia. […] Per cento rapsodisti di luoghi comuni, o d’infarcitori di ciò che meno conviene, ne riesce a gran fatica un solo che con la dottrina riunisca il gusto, con l’eleganza la naturalezza, e in cui la propria discrezione imbrigli la fantasia. […] Per le stesse ragioni non si vorrebbe così indifferentemente, come si pratica, abbandonare al musico la cadenza, la quale riesce per lo più di tutt’altro sentimento, di tutt’altro colore, che non è l’aria. […] Per questo solo, lo scrittore del presente saggio avrebbe creduto tal proposizione erronea; se non che da parecchi de’ più valenti nostri maestri di musica fu assicurato ch’ella cammina a dovere.
Per rovesci di fortuna si diede all’arte comica, e riuscì discreto attore nelle parti di amoroso in compagnie primarie.
Per tutto quel che concerne la maschera del Dottore, vedi Bianchi (De) Ludovico.
Per certa malattia, dovè poi lasciar la professione, e restituirsi a Bologna, ove ripigliò i suoi studi sotto il Dantone e il Mitelli, ch'era — dice il Bartoli — geloso dello scolaro.