Il povero Edoà…, entrato nel campo dell’arte per un usciolino sgangherato, con un vestito che gli cascava di dosso a brindelli, colla faccia macilenta per fame ; che ad ogni passo verso l’agiatezza e la gloria, uno vedea farne contro di lui dalla maldicenza e dall’invidia, trionfando finalmente di tutto e di tutti, autore ammirato, attore idolatrato, il triste suono del piccone distruttore del San Carlino coprì con quello del martello costruttore di un vasto palazzo al rione Amedeo : al battesimo di gloria del San Carlino è succeduta la conferma non mai alterata sin qui de' Fiorentini di Napoli e del Valle di Roma, ove si reca ogni anno a deliziare della sua inesauribile giocondità il gran pubblico della capitale.
il quale dopo aver detto, che seppe acquistarsi una gloria non disgiunta dall’ utilità, venendo a parlar dell’ Amleto di Ducis, applauditissimo a Bologna col Menichelli, protagonista, nell’ estate del 1795, dice ch' egli esprimendo con tragica energia il sopraeminente carattere del protagonista, seppe ricordare il gran Molè a tutti quelli che udito l’ avevano a Parigi.
Ma nell’ampio del mondo orribil Vallo, Per tua gloria maggior vinci poi tanto, Che pure hai l’alma al par d’un bel cristallo.
Tenti Florante ogni lusinga e frode, per oscurar della gran Donna il nome, che ancor cattiva ha la sua gloria a core.
Serenità per gloria del secolo ; mentre riuerentissima, li facio un profondissimo inchino.
Ceda l’ Artista tanta gloria al Vate.
Questa è di voi visibile bellezza, ma di gloria maggio degna vi rende la velata beltà che più si apprezza.
Se glorifica in parte i versi miei, nel giubilo del sen farò che sia gloria del suo bel cor la gloria mia.
Alla Semiramide del Voltaire dovette forse il sommo della sua gloria.
Ha diviso con me gli applausi del pubblico nella Signora dalle Camelie, nella Serva amorosa, nella Partita a scacchi…… Aveva un avvenire splendido : la morte l’ha rubato giovanissimo all’arte ed alla gloria !!
Ma la Pia si replicò cinque sere con crescente favore, e la giovinetta, baciata dall’autore e dalla Marchionni, ricevè il battesimo della gloria. […] Della morte di lui, avvenuta il 21 aprile 1875, fu desolata e se ne mostrava ognora inconsolabile…. e quando io le domandai come potè lasciar l’arte nel colmo della gloria, e nel fior della giovinezza, senz’ ombra di rimpianto, ella infiammandosi e piangendo sclamò : « Non mi lasciò il tempo a’rimpianti !
Il bambino che era Gesù-Cristo gli si mostra circondato da’ raggi della propria gloria, e vola fralle nuvole. […] Che se l’esser primo nelle arti reca qualche gloria, e questa non può negarsi all’Italia per la serie de’ fatti narrati e finora non contraddetti da pruove istoriche, sarà il ridirlo delitto per lo storico, oltraggio pel rimanente dell’Europa? […] Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualche periodo talmente luminosa, che la stessa Italia ne rimarrà quasi offuscata, ed allora nel riferirla ci faremo un pregio non solo di tributare al merito straniero le dovute lodi, ma d’impiegar la nostra diligenza in rintracciar quel bello che sembra sovente esser fuggito agli stessi panegiristi e declamatori nazionali.
Il bambino che era Gesù Cristo si fa ravvisare circondato da’ raggi della propria gloria e vola sopra le nuvole. […] Che se l’esser primo nelle arti reca qualche gloria, e questa non può negarsi all’Italia per la serie de’ fatti narrati e finora non contraddetti da pruove istoriche, sarà il ridirlo un delitto dello Storico, un’ oltraggio al rimanente dell’Europa? […] Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualche periodo talmente luminosa, che la stessa Italia ne rimarrà quasi offuscata; ed allora nel riferirla ci faremo un pregio non solo di tributare al merito straniero le dovute lodi, ma d’impiegar la nostra diligenza in rintracciar quel bello, che sembra sovente esser fuggito agli stessi panegiristi e declamatori nazionali.
E l’attenzione e l’interesse destati, la stima e gli applausi procacciatisi furono unanimi dovunque. » Flavio Andò fu, si può dire, il compagno di gloria della grande artista.
Cosi già tieni o pregio, o fregio, o gloria nel bel viso, che alletta, incende, e molce, le battaglie, i prigioni, e la vittoria.
Ch’è gloria assai maggior d’alme e di cori reggere il fren, che in testa e in braccio avere cerchio e verga real di gemme e d’ori.