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12. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96

Lampillas avuto coraggio di riprendere qualche motto soverchio libero delle commedie dell’Ariosto? […] Andres avrebbe tacciato di oscenità le commedie del Machiavelli? […] Le commedie erano non lunghi colloquii tra due o tre pastori e una pastorella, o tra pochi personaggi assai bassi. […] E quali furono queste prime commedie Spagnuole anteriori a tutte le altre? […] Fe egli motto almeno qualche volta di averne scritto, come accennò d’aver composto delle commedie?

13. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

Ma passiamo alle commedie piacevoli prodotte in Francia. […] Il dialogo contro il solito delle altre sue commedie è naturale, e la piacevolezza si trova in essa congiunta all’interesse. […] L’oggetto fu lodevole, ma non perciò questa composizione fu tenuta per una delle buone commedie. […] Contansi tra’ componimenti teatrali di Guilleman alcune commedie. […] Varie commedie se ne applaudiscono, e si ripetono.

14. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226

I Portoghesi, e gli altri Spagnuoli ne composero moltissime tutte in prosa intitolandole novelle, tragicommedie, tragedie, e commedie. […] Le commedie erano non lunghi colloquii tra due o tre pastori e una pastorella, o tra pochi personaggi di città assai bassi. […] Simili osservazioni ci apprestano le altre commedie della Propaladia; ma non vogliamo abusare della pazienza de’ leggitori. […] E quali furono queste prime commedie spagnuole anteriori a tutte le altre? […] Fe egli motto almeno di averne talvolta scritto, come accennò di aver composte delle commedie?

15. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195

Quindi è che le sue commedie possono con ragion veduta proporsi per modello di viluppo ingegnoso senza sforzo, attivo senza trasporto e naturale senza languidezza. […] Parvero, è vero, al sig. di Marmontel le commedie Spagnuole meglio intrecciate dell’Italiane; e noi rispetteremmo ciecamente il suo giudizio, s’egli avesse mostrato di aver letta alcuna delle buone commedie erudite dell’Italia. […] Nell’accumular fatti come si fa nelle commedie romanzesche? […] Capuano fu ancora Lorenzo Stellati autore pregevole di altre due commedie, cioè del Furbo uscita in Napoli nel 1638, e del Ruffiano impressa nel 1643 assai comendate dal Gravina. […] Gli uni e gli altri s’invaghirono della nuova foggia di commedie Spagnuole, che gl’ Italiani non osando dar loro il nome di commedie nè di tragedie le chiamarono opere regie, opere sceniche, azioni regicomiche, ove alternava il buffonesco e l’eroico, le apparenze fantastiche e la storia, la vita civile ed il miracoloso.

16. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299

Arnaud: “Non vi si rappresentano (diceva) che le antiche favole, alcune insipide imitazioni delle commedie e novelle francesi scritte senza ingegno e senza spirito, e un gran numero di farse satiriche”. […] Inoltrata la state si sospendono le recite di giorno, e per la notte si cantano le nazionali sarsuole, o le traduzioni delle nostre opere buffe, e vi compariscono ancora tradotte alcune commedie francesi ed italiane. […] Ma appena incomincia l’ottobre torna a rappresentarsi di giorno, spariscono le buone commedie, le commedie stesse nazionali dello scorso secolo, ed allora si scatenano i demonj, le trasformazioni, gl’ incantesimi, le machine, i Sette dormienti azione di più centinaja d’anni, e l’Origine dell’Ordine Carmelitano di Antonio Bazo che contiene un titolo che non finisce mai, e un’ azione di 1300 anni, cioè dagli anni del mondo 3138 sino a’ tempi di papa Onorio III. […] e le commedie d’Yriarte? […] Se il Goldoni che ha mostrato a’ Francesi coll’ ultime sue favole la vera guisa onde scuotere e gettar via il fosco corrotto de’ Sedaine e de’ Diderot, se l’Albergati, il Pepoli e qualche altro, scrittori non ignobili di vere commedie, lasciano pur vuoto il seggio di Moliere, a quanti ed a quanti comici della Senna non son essi superiori?

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ercole di Ferrara, rispondendo con lettera del 5 febbrajo 1496 al Marchese di Mantova Francesco Gonzaga, che gli aveva domandato le commedie volgari già rappresentate a quella Corte, dice che non può favorirlo, per essersi fatte soltanto le parti de'singoli attori, le quali, recitate le commedie, non furono serbate nè messe insieme, e per essere alcuni degli attori in Francia, a Napoli, a Modena, a Reggio.

18. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156

Scrisse tragedie e commedie; e tra le prime si tennero in gran pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601, e la Congiura di Catilina pubblicata nel 1608; e tralle commedie si ammirarono il Chimista e la Volpe. […] Johnson riuscì più nelle commedie, a segno che si ebbe pel più eccellente comico dell’Inghilterra. […] Scrisse commedie e tragedie ed anche una specie di opera intitolata la Caduta dell’Uomo, nella quale pose in azione il Paradiso perduto. […] Le commedie più graziose di tutto il teatro inglese, per avviso del Voltaire, sono quelle che scrisse il cavaliere Van-Broug architetto grossolano, e poeta comico delicato morto nel 1704. […] Le sue commedie hanno invenzione, interesse, e stile proprio per la commedia.

19. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Scrisse tragedie e commedie; e tralle prime si tennero in gran pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601 e la Congiura di Catilina pubblicata nel 1608; e tralle commedie si ammirarono il Chimista e la Volpe. […] Johnson riuscì più nelle commedie, a segno che si ebbe pel più eccellente comico dell’Inghilterra. […] Scrisse commedie e tragedie ed anche una specie di opera intitolata la Caduta dell’uomo nella quale pose in azione il Paradiso perduto. […] Le commedie più graziose di tutto il teatro inglese, per avviso di Voltaire, sono quelle che scrisse il cavaliere Van-Brough architetto grossolano e poeta comico delicato morto nel 1704. […] Le sue commedie hanno invenzione, interesse e stile proprio per la commedia.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Scrisse alcune commedie con buon successo ora solo, ora in società con Panard. […] Di lui si pubblicarono anonime alcune parodie di Atys, Roland, Mérope, Amadis ; le commedie Les Ennuis de Thalie, Les noms changés, Les Faux devins ; e la tragedia Alzaïde ; poi : L'Art du théâtre (Berlino, 1760, in-8°), Œuvres d’un paresseux bel esprit (Berlino, 1760, in-8°), il Dictionnaire des passions, des vertus et des vices (Paris, 1769), la traduzione dall’inglese di Garrich ou les acteurs anglois (Paris, 1769) e il Dictionnaire des gens du monde (Paris, 1770, 5 vol., in-8°).

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Ferrari, Marenco, Carrera, Salvestri scrissero commedie per lei. […] Le commedie metteva in scena e dirigeva da sè : e tutto faceva con una semplicità, con una ingenuità indescrivibili.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 977

Celebre artista per le parti di servetta nacque a Cremona il 1770, e si diede giovanissima al teatro, riuscendo attrice incomparabile così per le commedie studiate, come per le improvvise. […] A testimonianza del valor suo, Francesco Righetti nel secondo volume del suo Teatro italiano, dice : « Il personaggio di servetta era semispento nelle compagnie comiche, e colla morte della celebre Maddalena Gallina, che mirabilmente lo rappresentava, e per il nuovo genere introdottosi in Italia di commedie, in cui il ridicolo entra appena di furto, e per l’abbandono della commedia goldoniana. »

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674

Ma il successo della Compagnia fu effimero, sia per le commedie tutte in italiano, che i francesi non arrivavano a comprendere, sia per la ripresa di quelle francesi d’una volgarità rivoltante, scavate dal repertorio dell’antica Comedia italiana ; e dopo un solo anno, vedendo i comici deserta ogni sera la sala, incaricaron Visentini di presentarsi al pubblico, e riottenere con un bel discorso l’antica benevolenza. Il Campardon riferisce le parole di lui, tra le quali furono queste : Due cose vi dispiacciono : i nostri difetti e quelli delle nostre commedie. […] Le nostre commedie originali piacciono ai conoscitori, ma essi non vengono a sentirle. […] Quanto alle nostre commedie, io non ho troppo da invidiare la felicità de' nostri predecessori, che vi han pure attratto e divertito con le scene stesse, che oggi vi tediano, e di cui non potete nè meno sopportar la lettura.

24. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176

Questa favola è nel gusto delle commedie di Terenzio. […] Sabatier des Castres pone nella classe riprovata delle commedie dolorose la Caccia di Errico IV del medesimo Collé. […] Ma passiamo alle commedie piacevoli prodotte in Francia. […] Egli scrisse anche l’Agnese, i Nipoti ed altre commedie d’ intrigo, ed il Tamburro notturno che viene da una favola Inglese. […] Voltaire, oltre alle riferite commedie tenere, altre ne produsse nel genere puramente comico.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535

 » Che il Burchiella fosse valoroso attore sappiamo da Calmo stesso, che di lui faceva sì gran conto, da esclamar nella lettera di chiusa del libro secondo, vòlto alle povere commedie, ridotte a mal partito : « orsù, state di buona voglia ; chè sino al tirar del fiato di Burchiella e a l’aprir delle mie mascelle, vi faremo, per quanto ci sarà possibile, star su l’onor vostro. » E meglio lo sappiamo da Messer Ludovico Dolce, che nella lettera di dedica a Giacomo Contarini del poemetto di Burchiella i fatti e le prodezze di Manoli Blessi strathioto, ci dice di lui che nel recitar commedie passò così avanti, da poter essere meritamente chiamato il Roscio dell’età sua. – E de’versi che il Burchiella lasciò in italiano e in greco, dice il Dolce ch’e’ potean contendere con quelli del Bembo e del Petrarca. […] E il medico Ettore Micoglio sotto la stessa data : Qui non si sente di nuovo che le commedie del Gratiano.

26. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20

Continuarono a rappresentarsi per tutto il secolo XVI in Alemagna i Giuochi del Carnevale11, non ostante che altre farse vi comparissero in gran numero co’ titoli di giuochi piacevoli, giuochi buffoneschi, commedie, tragedie, comicotragedie. Il solo Hann Sachs o Giovanni Säx calzolajo di Norimberga dal 1518 sino al 1553 compose sessantacinque giuochi di carnevale, settantasei commedie e cinquantanove tragedie, le quali cose racchiudonsi in cinque volumi in foglio. […] Gotsched chiama tali drammi precursori dell’opera italiana, perchè non seppe quante feste, serenate, cantate, pastorali e commedie su’ teatri d’Italia comparvero sin dal XV secolo e nel XVI, prima che l’Alemagna conoscesse i drammi cantanti dell’Ayrer. […] Tali sono il Protoplaste, e la Nomothesia tragedie ed il Sacrificio d’Isacco commedia, le quali appartengono a Girolamo Zieglero professor di Poetica in Ingolstad; la Giuditta e la Sapienza di Salomone comicotragedia e la commedia detta Zorobabel di Sisto Betulejo; le commedie di Giobbe dell’Adimario, di Rut del Drisearo, di Giuseppe del Ditero. […] Egli tradusse in latino cinque commedie di Aristofane da me non vedute.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681

Moglie del precedente, nota col nome teatrale di Diana, e assai meglio coll’appellativo di Romana, fu comica di molto grido per le commedie scritte e a soggetto. […] Ella non valeva gran cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellente nelle parti tenue delle Tragedie, conservando ancora una grazia e una delicatezza nel gesto, nella voce e nell’ espressione che la faceano piacere e applaudire.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591

Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scritte, sotto il nome di Clarice. […] Passò da quella del Paganini nella Compagnia di Girolamo Medebach, in cui stette più anni, facendo mostra del suo gran valore artistico nelle commedie dell’abate Chiari, e specialmente in quella intitolata La Madre tradita.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932

Merita il Fiorio molte lodi per i suoi meriti Teatrali, ed egualmente per la bontà de’suoi costumi, che lo palesano un Uomo onesto, un Marito amoroso, ed un Padre prudente. » Pubblicò il Fiorio a Venezia del ’91 le sue commedie in quattro volumi in-8° col titolo Trattenimenti teatrali ; i quali contengono : La nobil vendetta, Imelda e Bonifacio, Meleagro, Il sogno avverato, L’oppresso d’animo, felicitato (dal tedesco), Il Vincislao di Lituania, Ines de las Cisternas, I pazzi corretti, Un momento c’è per tutti, Alberto e Mastino secondo, Signori di Verona, Agnese di Bernaver, La vedova medico e filosofo, Sei piatti e nulla più (dal tedesco), Carlo Goldoni fra’comici, Il matrimonio di Carlo Goldoni, Introduzione comica. […] Degne di nota speciale sono poi le due commedie che trattan della vita del Goldoni, e la Introduzione comica, in cui sono dipinti al vivo i costumi dei comici colle loro convenienze, dispute, bizze, suscettibilità. […] Egli era probabilmente socio del Battaglia e direttore della Compagnia, nella quale si recitavan commedie premeditate e improvvise.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281

Dire delle commedie ov' egli maggiormente eccelse non è possibile, poichè in tutte egli fu eccellente. Talvolta anche uscì dal suo ruolo, come ad esempio, nella Satira e Parini del Ferrari, in cui passò a quello di caratterista, recitando il Marchese Colombi, e nel Goldoni e le sue sedici commedie pur di Ferrari, in cui passò a quello di primo attore, recitando il protagonista. […] Per mia beneficiata feci il Goldoni e le sue sedici commedie, in cui sostenevo la parte del protagonista ; ebbene, quantunque stravecchia la commedia, pure il teatro era quasi pieno, e rimasero nette 314 lire, senza alcuni regali che mi vennero fatti, mentre in festa con Dramma nuovo, non abbiamo mai incassato più di 160 lire.

31. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170

Anzi per ciò che si osserva nel parlarsi di una delle di lui commedie smarrite intitolata il Cocalo, da essa dee prendersi la vera sorgente ed il modello della commedia nuovaa. […] Filemone il giovane compose cinquantaquattro commedie. […] Egli nell’olimpiade CXV nobilitò la commedia nuova, e scrisse cento e otto, o cento e nove commedie; ma solo otto volte fu coronato nel certame. […] Gellioa) le commedie Greche di Menandro, Posidio, Apollodoro, Alesside ed altri nelle traduzioni latine, ci riempiono di diletto, e pajono scritte con grazia e venustà da non potersi migliorare. […] Le commedie di Menandro, di Difilo, di Filemone ec.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354

Scrisse commedie, orazioni e dialoghi in lingua rustica, che pubblicò prima a parte a parte, poi raccolti in un sol volume. […] Comunque sia, la Rodiana figura prima tra le commedie del Ruzzante (Vicenza, Giorgio Greco, 1584), e senza di essa non sarebbe la fama di lui attenuata, tanti sono i pregi onde abbondano le altre cinque, e le orazioni e i dialoghi rusticani. […] Di qui ebber vita nuova i buffoni delle antiche commedie, trasformati in Pulcinella, Brighella, Arlecchino, Capitano, Pantalone, Dottore : di qui, si può dire, ebbe vita nuova e rigogliosa il teatro popolare d’Italia. […] Io dico, riepilogando, che le sue commedie, rappresentate ne’ vari teatri d’Italia, ebber dovunque accoglienze di risa e di applausi, e ch’egli superò tutti i recitatori del suo tempo. Andava l’estate in campagna alla villa Codevigo presso Luigi Cornelio, veneto, magnifico e liberalissimo uomo suo mecenate ; e là recitava le sue commedie.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 807

Fu come lui valoroso interprete delle commedie goldoniane, e come lui grandissimo nelle parti di mammo in genere e di Giacometto in ispecie, che recitava già vivente il padre, sostenendo con gran successo al suo fianco uno dei Due Giacometti nella commedia omonima. […] I suoi comici, atti a recitare così in dialetto come in italiano, viventi in fraterno accordo molti anni, costituivano per l’armonia dell’insieme un modello di compagnia, che aveva la maggior larghezza di repertorio, dacchè recitava tragedie e drammi lacrimosi e commedie goldoniane e farse e operette, come ad esempio, la Figlia del reggimento, in cui la moglie di Giorgio specialmente, l’Alceste Maggi, s’acquistò fama di attrice insuperata.

34. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108

Fa seguito e imitato da Eupoli, poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, sette delle quali riportarono la corona Olimpica. […] E pure oggidì son tanti, i ridicoli censori dell’antichità, e pretendono giudicare e condannar severamente le commedie d’Aristofane! […] Si osservi come Strepsiade nell’atto IV indirizza la parola agli spettatori, e ciò fassi ancora dal coro in questa e nelle precedenti commedie. […] Le commedie sono la storia de’ costumi e delle maniere. […] Scrisse cento e otto commedie, ma solo otto volte fu coronato nel certame.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 254-257

Nelle commedie di Marivaux più specialmente ebbe campo di mostrare tutte le sue doti artistiche, e si vuole che anche a cinquant’anni, identificandosi alla perfezione col personaggio ch’ella rappresentava, recitasse col brio, la finezza, l’illusione della prima giovinezza. […] Nelle commedie del Marivaux, come nel Jeu de l’amour et du hasard, essa è padrona e cameriera ; in altre commedie è semplicemente cameriera, o talvolta semplice contadina ingenua, o innocente pastorella, come in Arlequin poli par l’amour, la prima commedia che Marivaux diede agl’ Italiani. » A mostrare in che concetto fosse tenuta la Balletti, basti dare uno sguardo ai vari quadri di Watteau, Lancret, Pater, ispirati dalla Commedia Italiana, nei quali la Silvia è quasi sempre una delle eroine.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 546

Era in Baviera con un Alessandro di Polonia il 1567, e il 10 agosto fecero assieme istanza al Consiglio di potere per quattro giorni mostrar dovunque le loro doti artistiche con salti e commedie, e prendere in compenso del danaro, poichè mancando il nutrimento, troppo con tali fatiche ne veniva l’indebolimento del corpo. […] E altri commedianti italiani apparvero a intervalli dal 1556 al 1586 in Strassburg ; ma pur troppo, afferma il Trautmann, in questa nota dello Sperindi è la prima volta che si rileva chiaramente non essersi trattato solo di salti, ma anche di commedie.

37. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose, ebbero qualche merito in confronto de’ poeti contemporanei. […] Le prime sue commedie che tirarono maggiormente l’attenzione del pubblico, furono lo Stordito, ed il Dispetto amoroso. […] Varie scene ed astuzie di Scapino e di Sbrigani si trovano nelle commedie del Porta. […] Dicasi pur anche alcuna cosa delle commedie di Quinault scritte nel fiorir di Moliere. […] Il Cavaliere alla moda, il Cittadino di qualità, il Giardiniere galante, sono le di lui commedie più pregevoli.

38. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244

Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose ebbero qualche merito in confronto de’ poeti contemporanei. […] Le prime sue commedie che più tirarono l’attenzione del pubblico, furono lo Stordito ed il Dispetto amoroso. […] Dicasi pur anche alcuna cosa delle commedie di Quinault scritte nel fiorir di Moliere. […] Il Cavaliere alla moda, il Cittadino di qualità, il Giardiniere galante, sono le sue commedie più pregevoli. […] Vedasi anche il Riccoboni nelle Osservazioni sulle commedie e sul gusto di Moliere.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 857

Fu attore di molto pregio per le parti di primo innamorato così nelle commedie scritte, come in quelle a soggetto. […] Luca, recitandovi a vicenda col Majani le nuove commedie in versi martelliani dello stesso Goldoni.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 273-274

Di Giacomo, lo troviamo (1739) primo amoroso in una Compagnia che rappresentava commedie burlesche in un giardino fuori Porta Capuana, detto il Giardeniello ; della qual Compagnia faceva parte il Pulcinella Domenicantonio di Fiore, che, senza dubbio, coll’arte sua e co’suoi ammaestramenti fece prender più tardi al Barese la risoluzione di mettere anch’esso la maschera del pulcinella. […] L’apparire ch’egli fa più spesso in quelle di Francesco Cerlone, potrebbe dimostrar questo, che cioè, avendolo il Cerlone conosciuto da Pulcinella nella Cantina, ove appunto si recitarono le commedie cerloniane, lo ebbe in tanto conto da farlo chiamare al Nuovo, quando vi si rappresentassero cose sue. […] E le parole su per giù eran sempre queste : che, cioè, nella Cantina lo spettacolo era svariato e morale più assai che non promettessero i volgari cartelli d’un casotto plebeo, che accoglieva sbarazzini e facinorosi, e non offriva se non commedie rimpinzate di turpitudini.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 57-58

Sua madre fu la famosa attrice veneziana Morelli, quell’attrice che ai primi del secolo fu di moda per lo squisito modo di recitare le commedie di Goldoni. […] Dell’arte sua e della sua vita abbiam testimonianza in un manoscritto contemporaneo di epigrammi (forse del Forti), da cui traggo i seguenti : A Majeroni Sei sopportabile nelle commedie, molto insoffribile nelle tragedie : giura non più rappresentar l’ Egisto, e chiedi a tanto ardir perdono a Cristo. […] Una caratteristica di Achille Majeroni fu il gran pizzo ch'egli non tolse mai, fuorchè pel Goldoni e le sue sedici commedie di Paolo Ferrari, ch'egli recitò stupendamente al Teatro Gallo di Venezia il 16 dicembre del '53.

42. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251

Che ne sia di tutto ciò, Ronsardo attribuisce al suo amico Stefano Jodelle la gloria di aver composte le prime tragedie e commedie francesi. […] Più azione delle tragedie hanno le commedie di Jodelle, e dipingono i costumi di quel tempo con tutta sincerità. […] Shakespear scrisse ancor commedie, e gl’inglesi non si stancano di veder il di lui Cavalier Falstaff, e le Commari di Windsor. […] Non é credibile l’immensa quantità di drammi, appellati commedie e commedie-tragedie, usciti in questo periodo in Germania. […] Nella biblioteca di Gesnero si fa menzione del Protoplaste e della Nomothesia, comico tragedie, e del Sacrificio d’Isacco commedia, di Geronimo Zieglero professor di poetica in Ingolstad; della Giuditta e della Sapienza di Salomone comico-tragedie, e di Zorobabel, commedia di Sisto Betuleio; delle commedie di Giobbe di Adamario, di Rut di Drisearo, e di Giuseppe di Ditero.

43. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290

Tuttavolta un osservatore paziente e ingenua troverà fra tanti mostri varie commedie scritte con ingegno, qualora voglia perdonar loro gli errori sulle unità. Tali sono alcune delle tante commedie di Roxas, La-Hoz, Candàmo, Alarcòn, Zamora, Solis, e Moreto. […] Le sue commedie passano per le più piacevoli e graziose di tutto il teatro inglese. […] Le sue commedie hanno invenzione, moto, interesse, e stile grazioso e proprio della commedia. […] Seguendo l’indole delle commedie inglesi, le dipinture di Wycherley son forti, oscene, e satiriche.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561

Maroadi, generico dignitoso Filippo Bresciani Angelo Pisenti Generici Lodovico Mancini Angelo Mancini parti ingenue Luigi Barbieri, poeta e rammentatore Filippo Margoni, guardarobe Lorenzo Zavagna, macchinista La Compagnia recitava ora allo scoperto, di giorno, ora in teatro chiuso di sera, cercando di contentar tutti i gusti con commedie di carattere e con drammi spettacolosi che avean per base l’inverosimile. […] Accanto alle commedie del Goldoni e del Nota figuravan sempre come contrapposto i drammi lacrimosi del Federici quando non erano l’Incendio di Troja e la Navigazione di Enea del Chiari, o La Grotta del Misfatto del Signori, o La Vendetta d’Apollo c Diana dell’Avelloni, per dir de’ meno peggio : nè anche mi par bene stabilito se il pubblico più volentieri accorresse a veder questi che a sentir quelle.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 980-981

., da repartirsi tra lui e i suoi compagni, sempre in considerazione del piacere che procuraron colle loro commedie a Sua Maestà. […] II, pag. 37) : Io aggiungo al detto del Barbieri, che l’anno 1644 in Fiorenza intesi da un fiorentino, huomo di molto spirito e pratico della Spagna, ch’ egli circa l’anno 1610 stando in Siviglia, seppe da certi suoi amici, huomini vecchi e testimoni di vista, che Ganassa, comico italiano e molto faceto ne’detti, andò là con una compagnia di comici italiani, e cominciò a recitare all’ uso nostro ; e se bene egli, come anche ogni altro suo compagno, non era bene e perfettamente inteso, nondimeno con quel poco che s’intendeva, faceva ridere consolatamente la brigata ; onde guadagnò molto in quelle città, e dalla pratica sua impararono poi gli Spagnuoli a fare le commedie all’ uso hispano, che prima non facevano. Tutto questo io accetto per vero, e credo che come Ganassa cercava di apportar utile e diletto co’ suoi gratiosi motti e recitamenti privi di oscenità, cosi gli Spagnuoli impararono a far commedie modeste, e non oscene…… e a pag. 157 : Anche del comico Ganassa io ho inteso che abbondava di ridicoli, gratiosi in modo e tanto modesti, che ogni auditore virtuoso riceveva gran diletto dall’ udirlo e grandemente se gli affettionava.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 263-265

Cominciò, è vero, a pubblicar nel '67 le sue commedie, intitolando la raccolta : Selva Comica Nazionale, ma egli sapeva appena leggere e scrivere (imparò a scrivere poco dopo di esser entrato al San Carlino), e i suoi sgorbi drammatici eran corretti da Marulli e Altavilla, i quali, il primo specialmente, concedevan ch'ei desse commedie loro sotto il suo nome. L'opera del Petito non regge d’avanti alla critica ; e a chi tuttavia volesse chiedere la ragione del successo clamoroso di alcuna delle sue commedie, il Di Giacomo risponderebbe che esso non fu se non il successo personale, comico di Antonio Petito.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 642-645

Nonostante le piacevoli commedie di Collalto e il merito vero di Carlino, il teatro italiano, dopo gli ultimi sprazzi di luce gagliarda, avuti dall’arte delle sorelle Veronese, andò di giorno in giorno passando di moda, e dal 1780, la Comedia italiana, pur conservando tal titolo, ingiustificato omai, non rappresentò più che commedie scritte in francese. […] Questa rappresentava le serve nelle commedie italiane : faceva le delizie di Parigi sopra la scena, e quelle della Società dove avevasi la fortuna d’incontrarla.

48. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15

Essendo Epicarmo già vecchio era giovanetto Magnete Icariese, il quale secondo il medesimo Suida compose nove commedie, e rimase due volte vincitore. […] Cratino che visse novantasette anni, fu seguito, ed imitato da Eupoli poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, ma solo sette volte riportò la corona teatrale. […] I frammenti che ci rimangono de’ primi comici non basterebbero a darne compiuta idea, se il tempo non avesse rispettate undici delle commedie di Aristofane, le quali a sufficienza ce ne istruiscono. Non voglionsi però leggere colla speranza di trovarvi avventure piacevoli, intrighi amorosi, dipinture di caratteri simili a quelle delle commedie de’ nostri tempi. […] Si vedrà nell’osservare le commedie di Aristofane.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 160

Abbandonato allora il capocomicato, diventò segretario del Toselli ; poi, tornato capocomico, tentò riduzioni di commedie piemontesi nel dialetto veneziano, quali Maridemo la putela, e La fia de Sior Piero all’asta ; e vistone il successo, formò una vera e propria compagnia dialettale, e andò a riaprire a Venezia quel Teatro Comploy, dove appunto la commedia veneziana era morta. […] Le commedie La bozzetta dell’ ogio, Le barufe in famegia, El moroso della nona, I recini da festa, La famegia in rovina, Mia fia, I oci del cuor furon la fortuna di Moro-Lin ; ma quest’ ultima segnò anche la sua nuova e non più mutabile sciagura.

50. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425

Essa dura tre anni, cioé a dire, incomparabilmente meno, non dico delle commedie cinesi, ma delle alemane, spagnuole, e inglesi del secolo passato. Lo stile delle commedie turche é sommamente osceno; ma abbiam veduto, che non son più decenti alcune commedie di Aristofane, le inglesi, e ’l teatro francese prima di Corneille.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1024-1026

È facile comprendere come il Giovan Maria e compagni nè si limitassero a’salti, nè al recitar commedie ; ma l’una e l’altra cosa legassero assieme, in modo da farne una sola…. […] Giostre, tornei, accademie, giuochi di anelli, assalti a’ castelli di neve colle dame riccamente abbigliate alla turca…. e commedie. Ma le commedie erano allo stato primitivo, e noiose per giunta : si trattava di dialoghi più o meno pesanti scritti da poeti di città e rappresentati da scolari delle parrocchie di S.

52. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 77-87

Il solo Hann Sachs, ossia Giovanni Sax calzolajo di Norimberga dal 1518 sino al 1553 compose 55 giuochi di carnevale, 76 commedie e 59 tragedie, le quali cose racchiudonsi in cinque volumi in foglio. […] Il signor Gotsched chiama questi drammi precursori dell’opera italiana , perchè non seppe quante feste, serenate, cantate, pastorali e commedie su’ teatri d’Italia comparvero sin dal XV secolo, e nel XVI, prima che l’Alemagna conoscesse i drammi cantanti dell’Ayrer. […] Tali sono il Protoplaste e la Nomothesia tragedie, ed il Sacrificio d’Isacco, commedia, le quali appartengono a Girolamo Zieglero professor di poetica in Ingolstad; la Giuditta, e la Sapienza di Salomone comicotragedia, e la commedia detta Zorobabel di Sisto Betulejo; le commedie di Giobbe dell’Adimario, di Rut del Drisearo, di Giuseppe del Ditero. […] Egli tradusse in latino cinque commedie di Aristofane da me non vedute.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779

Il 5 gennaio 1830 scrive da Firenze : mi sono state date 10 commedie da leggere. […] Non si fanno di seguito che le commedie nuove, e le tragedie che poche se ne permettono. […] Noi tardiamo a portargli le sue commedie, con la speranza che possa essere cambiato, cosa di cui si è sparsa voce …. E dopo di avergli dato ragguaglio sull’esito delle due Pupille, della Bottega del libraio, dell’ Avaro, della Turca, commedie tutte dello stesso Benci, delle quali ebber le prime due le migliori accoglienze dovunque, dice : ….

54. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290

II, c. 23.) leggiamo le commedie de’ nostri poeti prese e tradotte da quelle de’ Greci, di Menandro cioè, di Posidio, di Apollodoro, di Alessi, e di altri. […] Ma se tu prendi a paragonarle cogli originali Greci, da cui furono tratte, e ogni cosa di seguito e diligentemente tra lor confronti, cominciano le Latine pur troppo a cader di pregio e a svanire al paragone, così sono esse oscurate dalle commedie Greche cui in vano cercano di emulare“. […] Uno di loro antiponendo Moliere ad ogni altro, francamente vantavasi di aver letto tutte le commedie di Menandro. Gli altri anch’essi, per non parer meno eruditi, davansi lo stesso vanto; e tutti ce tamente non avrebbono scrupoleggiato di accertare sulla lor fede d’aver letto eziandio le commedie di Eupolide, Cratino, Filemone, Difilo, Apollodoro, Turpilio, Trabea, Cecilio, e tutte quelle altre de’ Greci e Latini, di cui o pochissimi frammenti o appena i nomi, rimasti ci sono. […] Bianchi) che sebbene appresso i Romani il nome di strione fu reso ancora comune agli attori delle commedie e delle tragedie, contuttociò costoro furono esenti da quella macchia d’infamia, di cui erano notati i veri strioni, i quali senz’ordine de’ magistrati, e fuora de’ Ludi sagri, facevano i loro giuochi.

55. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31

I di lui colleghi produsseto Dario, Benisa, il Bello-Spirito, l’Ippocondrico, ed altre tragedie e commedie modellate freddamente alla francese. […] Tralle commedie si applaude il Misterioso per la decenza e per la moralità, benchè vi si desideri la piacevolezza comica. […] Le più stimate sue commedie sono; i Candidati, il Duca Michele, e lo Sposo cieco a. […] Il primo nato nel 1711 in Lipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e nelle commedie. […] Lessing compose altresì commedie spiritose e delicate per la dipintura de’ costumi.

56. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88

Seguitando il sistema de’ passati drammatici egli scrisse commedie sregolate ma dilettevoli per la buffoneria e prossime alla farsa. […] Gli ultimi anni però si sono composte in Madrid quattro commedie, benchè non se ne sia rappresentata che una sola, le quali meritano di conoscersi. […] Le altre due commedie impresse appartengono a Don Tommaso de Yriarte autore di altre note produzioni letterarie. […] Ciò pare che facciano sperare le lodate commedie inedite di Don Leandro de Moratin e le ultime impresse di Don Tommaso Yriarte. […] Le sue picciole farse sono state spesso ricevute con applauso, e per esse si sono talvolta tollerate goffissime commedie o scempie traduzioni del medesimo La Cruz.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117

Il 10 marzo era stata firmata fra l’autore e il capocomico la scrittura, in forza della quale doveva quegli scrivere otto commedie all’anno, e averne in compenso dal Medebach 450 ducati, con obbligo di seguir la Compagnia anche nelle città di terraferma. […] I patti di scrittura furon mantenuti da ambe le parti ; e se il buon successo delle commedie stabilì la fama dello scrittore, non meno formò la fortuna dell’ impresario. […] Alle di lui commedie romanzesche, salite alle stelle, altre non men romanzesche contrapponeva il Goldoni, come : La sposa persiana, Le Ircane, La Peruviana, La bella selvaggia ; a queste altre nuove e più romanzesche, o meglio, più ancor bislacche contrapponeva il Chiari ; e, tra' due litiganti, chi godeva era il solito terzo, che accumulava danaro.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447

Balletti), recitò lungo tempo in qualità di amorosa nelle commedie francesi, e non lasciò le scene che nel 1762. […] Ma quel Domenico, che lasciò alcuni dialoghi scritti per le commedie all’improvviso, e di cui fa menzione Luigi Riccoboni nella sua Histoire du Théâtre Italien, non è che il famoso Dominique, di cui il padre era morto, come abbiam visto, nel ’40, e l’Orsola era moglie e non sorella.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652

Sotto questo nome si nasconde Francesco de’Nobili lucchese, cancelliere del signor Fracasso di Sanseverino, e il più grande tra’ recitatori di commedie classiche nella prima metà del xvi secolo. […] Apollinare, ove recitò i Menechmi di Plauto, e due giorni dopo in casa Trevisan alla Giudecca, dove si recitarono tre commedie di vario genere : la erudita dal Cherea, la villanesca dal Ruzzante (V.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 691

Unica condizione le veniva imposta di presentare le commedie, o meglio i soggetti delle sue commedie, al Segretario del Senato, Gio.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735

Infatti, il ruolo della servetta vera e propria era finito : subentrava la seconda donna, ossia un ruolo di comicità più oggettiva, come chi dicesse la donna emancipata, spesso vedova, desiderosa di nuove nozze, ed alla quale per solito annodavasi l’intrigo galante delle commedie nuove. […] ) : Daria Cutini-Mancini era una bellezza piccante, giovanissima, ella pure di 22, ’23 anni appena : svelta della persona, elegante nei movimenti, con una pronunzia aperta e correttissima, qualità principale nel disimpegno delle parti brillanti e di servetta : ella doveva rimpiazzare la signora Romagnoli, che a buon diritto era chiamata la Déjazet italiana, per avere, come quella, creato in Italia le parti di Richelieu, Napoleone a Vincennes, e tante altre nelle commedie di Goldoni, di Molière e di Nota.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Recitava commedie in cui si trasformava in varj personaggi, cantando e parlando varie lingue e facendo bizzarrie piacevoli d’ogni specie. […] Recitò anche, ammiratissimo sempre, altre parti a viso scoperto e in commedie studiate.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 479

Antonio Salsilli fu anche scrittore egregio di articoli e bozzetti di teatro, spesso col pseudonimo di Paron Toni, nella Gazzetta di Napoli, nella Rivista Subalpina, nel Corriere di Roma, nel Carro di Tespi ; autore di commedie, tra cui accolta con molto favore quella in un atto Cicero pro domo sua, e di monologhi, tra cui Il punto interrogativo, fatto celebre dall’arte meravigliosa di Claudio Leigheb, e divenuto poi la delizia di tutti i dilettanti maggiori e minori. Tradusse, ridusse, ammodernò una infinità di commedie dal francese, dall’inglese, dallo spagnolo, dal tedesco, fra cui Rabagas, Bebè, Le sorprese del divorzio, Fu Toupinel, L'ostacolo, Il docente a prova, ecc.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687

Alle maschere italiane seguì una vera e propria Compagnia di comici, che dopo aver ajutato il loro padrone a ricevere il denaro che veniva loro buttato in fazzoletti annodati, ed a rimandare i fazzoletti medesimi con iscatolette o vasetti, davano poscia la rappresentazione di commedie in tre atti a lume di torcie di cera bianca con una specie di magnificenza. […] Il Goldoni aggiunge che trovasi nel quarto volume delle sue commedie (ediz. veneta del Pasquali) : errore questo, sul quale non ricordo di aver letto correzioni.

65. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388

Il primo, nato nel 1648, e morto nel 1724, dopo d’aver travagliato per l’antico teatro italiano di Parigi insieme con Regnard, diede al francese altre diciotto commedie. […] Ma perché quell’ingegnoso autore di due commedie siffatte ha avuto riguardo a non dargliene il titolo, contentandosi di quello di Rappresentazione? […] Ma il soprallodato autore dei tre Secoli della Letteratura Francese la pone nella classe delle riprovate commedie piagnevoli; e perché mai? Vuol egli tener per commedie viziose tutte quelle che si allontanano dalle farse e dalle commedie basse? […] Da quarant’anni in circa il comico si é andato sempre più allontanando dalle commedie francesi, e per sterilità d’ingegno vi é stato sustituito il patetico e l’orrido.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Attrice di molti pregi, così nelle commedie scritte, come in quelle all’improvviso.

67. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417

D’età di 18 e 19 anni già aveasi acquistato qualche nome con due commedie, la Danna é un enigma, e l’Amor mascherato. […] Riccardo Stéele membro del parlamento e compagno di Addison nell’opera dello Spettatore Inglese, compose alcune commedie. […] 257 Le commedie di questo buono scrittore non mancano di delicatezza e di spirito. […] Le sue commedie, e l’ultima specialmente, tengono moltissimo della farsa; ma la farsa non é, come credono gl’inesperti, opera spregevole o facile. […] Nelle di lui commedie trovansi sparsi qua e là molti tratti originali che sa tramanderanno alla posterità.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu scrittore di commedie, tra cui La Fannì, pubblicata per le stampe, e viveva ancora nel 1783.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »

Sa molto bene le commedie all’improvviso a memoria, le concerta con dello spirito, e non è indegno dell’epiteto di buon commediante. » Così Fr.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Bartoli, come attrice di merito per le commedie improvvise e studiate.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Egli è citato nella lettera di Ercole di Ferrara del 5 febbrajo a Francesco Gonzaga di Mantova, a proposito di copioni di commedie.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Moglie del precedente, e, come dice il Sansovino, notabilissima recitante, che rappresentava commedie a soggetto con detto Valerio, Frate Armonio e Lodovico Dolce.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »

Recitò nelle commedie studiate e all’improvviso, principalmente nella maschera di Brighella, e « poteva – dice il Bartoli – tra’commedianti ingegnosi essere lodevolmente annoverato. » Il 1782, lasciato il teatro, diventò maestro di scuola infantile a Pirano, nell’Istria, ove s’era stabilito.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

, 87) riferisce un documento ove sono il rimborso delle spese di viaggio, e una somma di trenta scudi (novanta lire tornesi) per aver recitato più commedie dinanzi a Sua Maestà.

75. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

L’erudito Angelio tradusse in Napoli tutte le commedie di Plauto con molta intelligenza de’due idiomi. […] Ogni tomo contiene due commedie ed una farsa. […] Tra le commedie di carattere dee contarsi come buona. […] Passiamo alle commedie postume del nostro gran tragico di Asti. […] E le commedie di Tommaso Yriarte ?

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Luca di Venezia, applauditissima, specialmente nelle commedie del Goldoni.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Grani Placido, napoletano, fiorito intorno al 1745, fu egregio comico per le parti d’innamoralo, e un portento dell’arte, a detta del Bartoli, nelle commedie all’ improvviso.

78. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252

Cristiano Gellert nato nell’Alta Sassonia nel 1713 e morto nel 1769 mostrò buon gusto in più opere e diede al teatro alcune commedie pregevoli. […] Le più stimate sue commedie sono i Candidati, il Duca Michele, e lo Sposo Cieco 65. […] Il primo nato nel 1711 in Lipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e commedie. […] Lessing ha composte ancora commedie spiritose e delicate nella dipintura de’ costumi. […] Il colonnello Ayrenhoff uno de’ letterati dell’Austria ha composte più tragedie e commedie, e tralle prime viene sommamente celebrata dall’ab.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 740

Fu in varie compagnie e scrisse alcune commedie, fra le quali L’amor coniugale come seguito del Fabbricatore inglese di Falbaire.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 212

Fu attore pregiato nelle commedie improvvise, sotto la maschera di Brighella, e nelle premeditate senza maschera.

81. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269

Nel vasto numero delle riferite commedie erudite, i personaggi intenti ad imitare con verità le azioni civili, comparivano sulle scene a volto nudo. […] Quanto alla forma gli antichi nelle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie e nelle commedie.

82. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266

Nel vasto numero delle riferite commedie erudite i personaggi intenti ad imitare con verità le azioni civili, comparivano sulle scene a volto nudo. […] Quanto alla forma gli antichi nelle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie, e commedie.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525

Fanciullo, non ebbe alcun amore agli studj, ma n’ebbe uno grandissimo al teatro, ch'egli si fabbricava da sè, e in cui faceva agire i pupi con commedie da lui stesso improvvisate. […] Aveva già scritto a diciott’anni quattro commedie : altre ne scrisse di poi, e moltissime ne derivò e tradusse e ridusse dal moderno teatro nostro e forestiero.

84. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241

Perciò si trovano nelle commedie dell’Ariosto e de’ suoi contemporanei, proverbiati coraggiosamente signori, ministri, governatori, giudici, avvocati, frati ec. […] Intorno a cinquanta altri letterati scrissero in questo secolo un gran numero di ben regolare commedie. […] Che le antiche tragedie e commedie altro non erano che specie d’opere 163? […] Crederò io che l’anonimo abbia lette le commedie dell’Ariosto, del Bentivoglio, del Caro, del Varchi ec.? […] Or a tali commedie adatterebbe egli di buona fede quelle parole oltraggianti, copiate senza riflessione da un libro oltramontano?

85. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179

In tempo di Antonino Pio da Capitolino si fa menzione solamente di Marco Marullo, attore e scrittore di favole mimiche, il quale ebbe l’ardire di satireggiare i principali personaggi della città, senza eccettuarne l’istesso imperadore; Marco Aurelio, di lui figliuolo adottivo e successore, diceva, che le commedie de’ suoi tempi altro non erano che mimi, Dagli Antonini fino alla divisione dell’imperio romano non si trova nominato, ch’io sappia, altro scrittore drammatico a riserba d’una commedia in prosa poco degna di lode, scritta da un autore incerto ad imitazione Aulularia di Plauto, e così pure intitolata109. […] Le altre cinque commedie di un atto solo sono intitolate, Dulcizio, Callimaco, Abramo Eremita, Pasnuzio, e la Fede, la Speranza, e la Carità. […] Oltre a i riferiti dialoghi, o commedie, in tutto il secolo X, e nel XI, e XII, sebbene si videro comparire alcune informi poesie nelle nuove lingue, non ve ne furono a patto veruno teatrali110. […] E sebbene il Casiri aggiugne, che a suo luogo avrebbe parlato di una o due commedie arabe, scartabellando la di lui biblioteca non trovai pure un solo componimento drammatico, non dico de’ secoli di cui ora parliamo, ma né anco de’ seguenti fino all’intera espulsione de’ mori dalle Spagne.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Moglie del precedente, sostenne nella Compagnia del marito le parti di prima donna, con molto favore del pubblico, specialmente per le commedie improvvise.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Rinomatissimo capocomico e artista egregio per le parti d’innamorato nelle commedie scritte e improvvise. « Fu uomo di molta intraprendenza – scrive il Bartoli – ed ebbe in sua Compagnia degli abili Personaggi, a’ quali però all’ occorrenza non mancava di dar loro delle buone instruzioni intorno al mestiere. » Mortagli la moglie, abbandonò per sempre il teatro, aprendo in Venezia nel Campo di Santa Margherita una scuola per fanciulli che gli procacciò una decorosa esistenza.

88. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -

Roma stessa vantò un Lelio e uno Scipione Affricano come coadjutori di Terenzio, un Cornelio Silla dittatore, il gran Germanico, e Cajo Claudio imperadore scrittori di commedie; Giulio Cesare, Cesare Augusto, Tito Vespasiano, e Mecenate e Vario e Ovidio e Lucano e Stazio e Seneca che coltivarono la tragedia, e Orezio Flacco che si fe ammirare non meno come grande emulo di Pindaro, che come critico incomparabile di teatral poesia. […] San Gio: Crisostomo con compiacenza leggeva le commedie di Aristofane; San Girolamo quelle di Plauto; il Sinesio ne compose alcune sulle orme di Cratino e di Filemone; Apollinare imitò Euripide e Menandro. […] Quale illustre accademia di amena letteratura non ha occupati i proprii valorosi individui ad illustrare e l’erudizione e la ragion poetica che concerne il teatro, ad insinuarne il vero gusto, ad arricchir le rispettive nazioni di tragedie, di pastorali, di commedie?

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Giovannoni Carlo, torinese, fu dall’amore di un’attrice condotto sulle scene, ove riuscì comico di qualche pregio nelle commedie all’improvviso.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Cassiano di Venezia, ove con commedie di particolar fatica si fece buon nome, diventando poi socio dello stesso Medebach, col quale stette lungo tempo.

91. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134

Non furono così bene accolte le altre sue commedie. […] Di anni diciassette cominciò a scrivere commedie che si recitarono con applauso e s’impressero in due volumi nel 1639. […] Le sue commedie impresse in tre volumi in Madrid ed in Tortosa nel 1634 portauo il finto nome di Maestro Tirsi de Molina. […] Molte commedie essi diedero al teatro spagnuolo, benchè oggi poche se ne rappresentino. […] Poche commedie spagnuole hanno la piacevolezza di questa ridicola favola.

92. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285

Non furono così accette ed applaudite le altre sue commedie. […] Di anni diciassette cominciò a scrivere commedie che si recitarono con applauso e s’impressero in due volumi nel 1639. […] Ma queste commedie che noi con ingenuità mettiamo alla vista, sono state forse additate da’ Nasarri e da’ Lampillas? […] Molte commedie essi diedero al teatro spagnuolo benchè oggi poche se ne rappresentino. […] Poche commedie spagnuole hanno la piace-volezza di questa ridicola favola.

93. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160

Avventuratamente possiamo in sì fangosa inondazione di pessime commedie contarne cinque di miglior gusto composte pochi anni fa in Madrid; e del racconto che son per farne, potranno ad un bisogno prevalersi al solito gli apologisti nazionali senza citar l’Italiano che gli prevenne. […] L’autore delle altre due commedie fu Don Tommaso Yriarte &c. […] Se ne trova però fatta menzione in una delle commedie di Francesco Roxas scrittore comico del passato secolo da noi già mentovato in quest’opera. […] ERRORI   CORREZIONI pag. 26 lin. 6 i al hermano   y al hermano pag. 27 lin. 7 i su espada   y su espada pag. 37 lin. 3 e 12 recebidas   recibidas pag. 43 lin. 25 Tiemble   Temple pag. 47 lin. 2 Tiemble   Temble pag. 95 lin. 7 Traidores   Traydores pag. 97 lin. 7 ed ultima passiones   pasiones pag. 99 lin. 9 traidor y es hoi   traydor y es hoy pag. 85 lin. 12 le lodate commedie inedite   le lodate commedie pag. 160, lin. 25.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Passò nel 1777 in Compagnia di Antonio Sacchi, al posto della Teodora Ricci che si recava a Parigi, e fu molto ammirata, specialmente nelle commedie all’improvviso.

95. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1033

Sosteneva il Gnochis, oltre al carattere di Pantalone, parti serie nelle commedie studiate, ecantava negli scherzi in musica.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article »

È citato dal Bartoli più come ingegnoso autore, che come attore, benchè recitasse con qualche abilità nelle commedie improvvise.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Manzoni Giovan Battista, piacentino, nato verso il 1730, esordì col ruolo d’innamorato, dedicandosi poi esclusivamente alla maschera d’arlecchino, che sostenne con molto favore, e per la novità e spontaneità de' lazzi, e per le ariette musicali che mescolava con molto garbo nelle varie commedie.

98. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421

Havvi ancora alcune commedie tradotte dalle migliori francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva che tre o quattro commedie originali, scritte in quel genere di comico basso che si avvicina alla farsa.

99. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256

A’ nostri dì si è segnalato tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito. […] La Spesa per vanità nel bisogno, ed il Giovane castigato sono due commedie Polacche lodate ne’ giornali.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 548

Condusse per qualche anno Compagnia, assumendo il ruolo di primo attore, nel quale, specie in varie commedie dell’Avelloni, riusci a meraviglia.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 838-

Abbandonò l’avvocatura, nella quale si distinse, dice il Bartoli, per un fino raziocinio, e si diede all’arte comica, nella quale riuscì egregiamente come innamorato per le commedie all’improvviso.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Silani Caterina, attrice di molto pregio per le commedie all’improvviso, fu col marito, mediocre arlecchino, in Compagnia di Niccola Petrioli, poi in quella di Domenico Bassi, poi, coll’avanzar degli anni, in altre di minor grido.

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

., giacchè, suonatrice egregia di pianoforte, sapeva mescolare nelle commedie or qualche pezzo di musica, or qualche arietta che la faceva meglio accetta al pubblico.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Dai diarj del Sanuto, riferiti dal Rossi nella citata prefazione alle lettere del Calmo, rileviamo come il 7 febbraio del 1527 in casa Trevisan, dopo un bellissimo banchetto fosser recitate tre bellissime commedie una delle quali dal Cimador, figlio di Zan Polo, buffone.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu il’ 76 in quella di Pietro Rossi, dove recitò anche altre parti nelle commedie studiate.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 46

Esordì in patria recitando le parti d’innamorato, poi trasferitosi il 1768 in Lombardia, si scritturò nella Compagnia di Pietro Colombini, mostrandosi artista egregio nelle commedie all’improvviso.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 115

Fu eccellente nelle commedie del Goldoni, e si vuole che colla sua morte, avvenuta in Livorno nel 1836, scemasse d’assai l’importanza del suo ruolo.

108. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90

Le commedie ch’egli compose, gli furono fatali. […] Tralle antiche commedie rispettate dal tempo, la favola più decente e pudica è questa che Plauto intitolò Capteivei. […] Di siffatte commedie, nelle quali i buoni diventano migli ori, se ne inventano ben poche dai poeti di oggidì”. […] Ed ecco succintamente mostrato qual sia Plauto nelle venti commedie che di lui ci sono rimase. […] Contesero gli antichi intorno al numero delle commedie che scrisse.

109. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Moglie del precedente, attrice bravissima per le commedie improvvise, sotto il nome di Eularia.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287

… Frattanto egli cercava di levarsi i grattacapi, che la moglie a lui procurava, scrivendo commedie con rapidità vertiginosa. […] Pubblicò poesie e commedie, le quali, se non mostran troppo la peregrinità del suo ingegno ed una coltura vasta, dicon chiaro quanto egli perseverasse negli studi. […] D’altri recinti poi non vi vo’dire ne’quai si fan commedie.

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 307

Guarini, Jason De Nores, nella sua Apologia contra l’autor del Verato, dice : « E Messer Battista Veronese, altresì recitator di commedie, affermò pubblicamente appresso persone dignissime di fede di aver rappresentato già quindici anni sono in Franza, per tutta Italia, e specialmente nella istessa città di Ferrara, oltra molte altre la tragicommedia pastorale della Pazzia d’Orlando.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 690

. – Fu Gaetano Coltellini artista valentissimo, specialmente per la recitazione dell’Odio ereditario, della Figlia dell’avaro, del Curioso accidente, del Far male per far bene, e di tante altre commedie di cui è parte principale il caratterista.

113. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 40

Scrisse molte commedie rappresentate e non istampate, e, lasciata l’arte, si ritirò prima a Mirandola, poi a S.

114. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Condusse compagnia per trent’anni, e ne fu la colonna a fianco della moglie Marianna, che da lui educata all’arte riuscì a farsi molto apprezzare dai vari pubblici sì nelle commedie e nei drammi, sì nelle tragedie.

115. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37

Si segnalò a’ nostri di tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito. […] La Sposa per vanità nel bisogno, ed il Giovane castigato sono due commedie polacche lodate ne’ giornali.

116. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38

Traeva le sue commedie dalla cronaca giornaliera, attorno alla quale egli ricamava favole intricatissime, chiassone, quasi direi acrobatiche, a cui faceva il pubblico le più matte risate. Ma quei successi rumorosi che avevano stabilita la fama dell’autore non dovevano nè potevano essere di troppa durata, poichè letterariamente le sue commedie valevan poco o punto….

117. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781

Vi entrò qual segretario, e quale scrittor di commedie ; e come da ragazzo aveva talvolta recitato con la sorella (V. […] Non si sa per via di quali ragioni, fu stabilito che i comici, ignari della gran vita che si agita fuor da essi, e parte attiva di quella sola artificiale che metton loro davanti agli occhi autori dall’indole più svariata, non posson dare, divenendo autori alla lor volta, che raffazzonamenti di commedie o scene altrui.

118. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Recitò nelle commedie all’improvviso e scritte, e verso il 1780 mise la maschera di Pantalone.

119. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

Si conserva nel Collegio di Zwickau un estratto di due commedie Terenziane de stinate a rappresentarsi dagli scolari. Nel 1486 s’impresse in Ulm una traduzione dell’Eunuco, e nel 1499 quella di tutte le commedie del comico Latino. […] Chiaramente da essa si ravvisa che dentro delle Alpi, dove appresero gli altri popoli a vendicarsi in libertà, e propriamente in Piacenza, in Padova, in Roma, colle rappresentazioni de’ Misteri rinacque l’informe spettacolo scenico sacro: che quivi ancora, e non altrove, nel XIV secolo se ne tentò il risorgimento seguendo la forma degli antichi coll’Ezzelino e coll’Achilleide tragedie del Mussato, e colle commedie della Filologia del Petrarca e del Paolo del Vergerio: che nel XV, il secolo dell’erudizione, continuarono a scriversi tragedie dal Corraro, dal Laudivio, dal Sulpizio, dal Verardo, e commedie dal Bruni, dall’Alberti, dal Pisani e dal Polentone, ed in volgare assicurarono alle italiche contrade il vanto di non essere state da veruno prevenute nel dettar drammi volgari, la Catinia, l’Orfeo, il Gaudio di amore, l’Amicizia, molte traduzioni di Plauto, il Giuseppe, la Panfila, il Timone: finalmente che gl’Italiani nel XIV e XV secolo nel rinnovarsi il piacere della tragedia non si valsero degli argomenti tragici della Grecia, eccetto che nella Progne, ma trassero dalle moderne storie i più terribili fatti nazionali, e dipinsero la morte del Piccinino, le avventure del signor di Verona, la tirannide di Ezzelino, la ferita del re Alfonso, la presa di Granata, l’espugnazione di Cesena.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 801-806

Nel’46 risolse di far rivivere il teatro, più specialmente dialettale, di Goldoni, scegliendo a ciò attori provetti, e le commedie allestendo con minuziosità di particolari, e decenza e fedeltà di arredi, e interpretazione accurata, e recitazione viva e spontanea : e tanto vi riuscì, che la sua Compagnia si acquistò allora fama di Compagnia modello ; e le rappresentazioni della Casa Nova, delle Morbinose, delle Donne Gelose, del Campiello, del Maldicente, del Bugiardo, della Puta onorata, della Bona Mugier, del Ventaglio, del Sior Todero Brontolon, delle Done de Casa Soa, delle Baruffe Chiozzote, del Molière, dei Quattro Rusteghi, non ebbero più chi le superasse nè chi le uguagliasse. […] La maschera del Giacometto, anzi, in questi impiegava più che nelle commedie di Goldoni. […] Curiosi erano i titoli ch’ei dava alle commedie, negl’inviti al pubblico per la sera successiva : Le done gelose de siora Lugrezia, che fa pegni in cale del Ridoto a sior Boldo orefese e a sior Todaro marzer a Rialto, Un gobo, do gobi, tre gobi, tuti gobi etc. […] Ah pian co’sto pastiso, perchè el xe un lavoro del nostro immortalissimo Carlo Goldoni, intitolato, La Bona Mugier ; e le commedie de Goldoni non le ga mai fato fiasco.

121. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO I. Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. » pp. 57-79

Vero è ancora che, per quanto Sparziano ne racconta, l’imperadore Adriano ne’ suoi conviti amava di far rappresentare commedie, tragedie e atellane. […] Marco Aurelio di lui figliuolo adottivo e successore diceva che le commedie de’ suoi tempi altro non erano che mimi. […] Le altre cinque commedie di un atto solo s’intitolano Dulcizio, Callimaco, Abramo eremita, Pafnuzio, la Fede Speranza e Carità. […] Oltre a’ riferiti dialoghi, o commedie in tutto il secolo X e nell’XI e XII, sebbene comparvero alcune incondite poesie nelle nuove lingue, non ve ne furono a patto veruno teatrali. […] E sebbene l’istesso lodato Casiri aggiunga che parlerebbe a suo luogo di una o due commedie Arabe, tuttavolta scartabellando la mentovata Biblioteca io non trovai un solo componimento drammatico, non dico de’ secoli de’ quali ora si favella, ma nè anche de’ seguenti sino all’intera espulsione de’ Mori dalle Spagne.

122. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Il 1754 era con Domenicantonio di Fiore al Casotto del San Carlino ; dal '63 al '69 ottenne, per farvi commedie, un rimessone dei Reverendi Padri Agostiniani a Portici.

123. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 155

Sposò Adelaide Salsilli, giovine artista, figlia di artisti, che bene prometteva di sè ; e venuto egli poi al grado di primo attore, e non degli ultimi, formò compagnia con la moglie, ch'era salita e con molto onore a quello di prima donna, resuscitando le commedie di Goldoni, e facendone base del lor repertorio.

124. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 411

Figlia dei precedenti, fu una ottima prima attrice per le commedie goldoniane e le sentimentali del teatro francese, che al suo tempo inondavan le scene, tradotte dalla madre Gaetana.

125. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Il continuo studio, e la lunga pratica la miglioraron poi tanto, che diventò per le commedie all’improvviso una delle migliori serve del suo tempo.

126. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

Chè tal è il porgere di Adamo Alberti, quale gl’Italiani (non parlo di quelli che si tagliano i pensieri alla francese) han sempre voluto che sia : quale la benigna natura glie lo ha largito, dotandolo di una voce scorrevolissima e sonora, d’un volto grazioso ed espressivo, d’un gesto pronto e vivace, d’un movimento libero e securo ; quale glie lo han raccomandato a prova nel suo tirocinio teatrale i due suoi maestri, cioè il proprio genitore, comico distinto a que’tempi, ed il celebre Francesco Augusto Bon, autore ed attore reputatissimo ; e quale finalmente più conveniva allo stile di Goldoni, su le cui commedie si è per dir così modellato sin dalla età sua prima. […] Bon, potè coltivar con amore la sua passione dello scrivere ; e abbiamo di lui commedie e drammi, di cui mettiamo qui i titoli : Il matrimonio occulto, La fidanzata dell’ottimista, La famiglia degli usurai, Fra gli amanti il più scaltro, Rubare ai ladri, Studio dal vero, L’esecuzione militare, Paola Desinof.

127. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9

Roma stessa vantò un Lelio e uno Scipione Affricano come coadjutori di Terenzio: un Cornelio Silla dittatore, il gran Germanico, Cajo Claudio imperadore, furono scrittori di commedie: un Giulio Cesare, un Cesare Augusto, un Tito Vespasiano coltivarono la tragedia, non che un Mecenate, un Varo, un Ovidio, un Seneca, e uno Stazio: Orazio Flacco si fece ammirare da’ contemporanei e da’ posteri come critico inimitabile di teatral poesia. Nella decadenza del Romano Impero i padri stessi della Chiesa non isdegnarono svolgere gli scritti degli antichi drammatici e d’imitarli: san Giovanni Crisostomo leggeva con compiacenza le commedie di Aristofane, san Girolamo quelle di Plauto: il Sinesio ne compose alcune sulle orme di Cratino e di Filemone: Apollinare imitò ora Euripide ora Menandro. […] Quale illustre accademia di amena letteratura non ha occupati i suoi valorosi individui ad illustrare o l’erudizione o la ragion poetica che concerne il teatro, ad insinuarne il vero gusto, ad arricchir le rispettive nazioni di tragedie, di commedie, e di pastorali?

128. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306

Poteva (dice poi il medesimo apologista) nel principio del XVI secolo uno spagnuolo insegnare agl’ Italiani a scrivere commedie, tuttochè uscisse da un paese barbaro ancora nel XV. […] Io veggo però un altro possibile incomparabilmente più comune, e naturale, cioè, che il Nasarre ignorasse o dissimulasse la barbarie della Penisola verso il principio del XVI secolo (alla quale non mai derogheranno nè tre nè quattro scrittori che altri potesse citare), e spacciasse un fatto passato solo dentro del suo cervello, cioè che ne fosse sbucciato un autore spagnuolo che, usando nelle insipide sue commedié un latino barbaro e un pessimo italiano, calato fosse ad insegnare a scrivere commedie ai maestri de’ Nebrissensi e de’ Barbosi, agl’ Italiani, che, come bene osserva l’A. di questa eccellente Storia teatrale, già possedevano le comiche produzioni de’ Trissini, degli Ariosti, de’ Machiavelli, de’ Bentivogli. […] Del Buonarrotti il giovane e de’ di lui drammi leggasi quanto ne dice il conte Mazzucchelli, a cui si può aggiugnere il giudizio, che della Tancia portò il Nisieli in questa guisa: Ridicolosa, accomodata e ingegnosissima invenzione mi par quella dell’ autor della Tancia commedia, ove per cori all’usanza delle antichissime commedie de’ Greci, inventò alcuni intermedj nel fine d’ogni atto, i quali contengono fragnolatori, uccellatori, pescatori, e mietitori, tutte persone opportunissime alla scena, e convenevolissime al subjetto rusticano.

129. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Dotata di squisita bellezza, di prodigiosa memoria, e di singolar senso d’arte, divenne in poco tempo una delle migliori prime donne, così nelle commedie e nel dramma, come nella tragedia.

130. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Carlo stabilì la censura per le bozzature delle commedie, su poche delle quali però appose la sua firma, perchè, pei molti affari di quell’ uffizio, fece tralasciar l’ordine, fidando nella parola dei comici, i quali giurarono che non sarebbero stati gli altri soggetti meno honesti de i riveduti.

131. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Da questa passò poi nelle Compagnie Pellandi, Bianchi, Avelloni e Benferreri, nella quale ultima diventò primo attore di grido, creando pressochè tutti i protagonisti delle commedie che l’Avelloni andava scrivendo.

132. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 613

Luca eran ottimi rappresentatori di commedie ; e specialmente l’Arlecchino, ch’era un uomo piccolo cognominato Catoli da Parma, si distingueva sopra gli altri.

133. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1002

Parte del suo tempo impiegò anche in tradur commedie dal francese (come s’è visto all’articolo del padre), e delle sue traduzioni, alcune figuran anch’ oggi ne’ repertori delle varie compagnie.

134. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 107

Citato dal Bartoli come ottimo commediante e per le commedie improvvise e per quelle studiate.

135. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Il Meraviglia fu attore di grandissimo pregio, specialmente per le commedie Goldoniane, nelle quali, passando al ruolo di caratterista, serbò col Don Marzio, con la Locandiera, col Ventaglio, la stessa grandezza, alla quale era salito in gioventù con gl’Innamorati, le Zelinde, le Pamele, il Tasso, il Cavalier di spirito, il Cavalier di buon gusto, ecc.

136. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315

Tragedie insipide e basse, commedie grossolane, tragicommedie stravaganti, innumerabili, tutto pieno di sconcezze e oscenità. […] Le sue prime sette commedie, benché difettose, promettevano un grand’ingegno nascente, il quale cominciò dal purgar le scene dell’indecenze, e terminò con diventarne il padre e ’l maestro. […] Accomodò i suoi primi componimenti al gusto dominante per le commedie d’intrigo, ed avendo acquistato credito, si rivolse a cercare il ridicolo ne’ costumi del suo tempo. […] Le sue commedie hanno un dialogo felice e grazioso, e vanno in dieci tomi, benché si vuole, che molte ne pubblicassero alcuni anonimi sotto il di lui nome. […] Ella per lo più rappresentava le commedie dell’arte ripiene di apparenze, incantesimi, e trasformazioni, nelle quali trionfava il carattere dell’Arlecchino.

137. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 55

Recitò lungo tempo a Venezia e specialmente nel Teatro di San Luca, pel quale dettava il Goldoni le sue commedie.

138. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 311

Ai primi tempi della sua vita artistica, egli recitò nelle commedie all’improvviso con le maschere, riuscendo attore di gran pregio : e ciò gli fu di gran soccorso più tardi nella recitazione del Bugiardo, il quale rappresentava in modo vario, ogni sera, sì da esser reputato in quella parte superiore al gran De Marini.

139. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 359

Fu traduttore e riduttore di molte commedie, e autore di un Carlo Goldoni a Parigi e di un Matrimonio di Goldoni, che ebber liete accoglienze.

140. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 443

Fu a Vienna, e vi recitò in tedesco, specialmente le commedie tradotte di Goldoni.

141. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Apparve poi veramente come attrice il '26, in qualità di amorosa a vicenda colla Balletti Silvia, passando poscia al ruolo di servetta nelle commedie francesi.

142. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345

Divenuta moglie nel 1769 di Luigi Benedetti, e vieppiù appassionatasi all’arte comica, tanto progredì che il Conte Carlo Gozzi le affidò alquante parti di protagonista in proprie commedie, altre ne scrisse a posta per lei, come nella Caduta di Donna Elvira, nella Punizione, nel Precipizio, nel Pubblico secreto, e nelle Due notti affannose.

143. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 867

Il Goldoni dice ch’ella, giovane, bella, di aspetto signorile, e di tratto nobile, piena di talento e adorna di grazie, era un buonissimo acquisto per la compagnia, poichè recitava assai bene nelle commedie, ed ancor meglio nelle tragedie.

144. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 984

Nelle commedie dell’arte non aveva bisogno che d’aprir la bocca, e tosto n’uscivano i più sucosi rettorici.

145. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 60

Nato il 1773 a Venezia da poveri parenti, si diede all’arte, dopo la lor morte, riuscendo in breve, artista di grido per le parti di brighella nelle commedie all’improvviso, e di tiranno nelle tragedie e ne' drammi scritti.

146. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 27

Giovanni Aliprandi fu primo a dar nome al cognato Ettore Dominici, rappresentando con ottima riuscita le sue commedie Un passo falso, La legge del cuore, La Dote, La Moda, Una società anonima.

147. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 495

Anche sosteneva con plauso la maschera del Brighella nelle commedie all’ improvviso.

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