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17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312

Sebbene si creda generalmente che il Bazzi non abbia mai calcato le scene, a somiglianza del fratello Giovanni, marito della celebre Anna ; pur sappiamo ch’egli sostenne la parte di Luigino nell’ Innamorato al tormento del Giraud ; e nell’elenco a stampa della Compagnia pel 1820 (un anno prima che egli avesse l’incarico di formar la famosa Compagnia Reale Sarda) figuravano : Gaetano Bazzi per le parti di padre, e Giovanni per quelle di generico. […] Per la Compagnia Reale Sarda furono stanziate in bilancio lire cinquantamila, e il Bazzi col valido aiuto morale dei Conti Piossasco e Benevello, potè pel corso di oltre venti anni far ammirare dai più disparati gusti del pubblico italiano un vero modello di Compagnia, e pel valore degli artisti e per la ricchezza dell’allestimento e per la musicalità dell’assieme e più ancora per la elettezza e varietà del repertorio, quasi tutto italiano.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 694-696

Ma senza dubbio esse dovean ricercarsi nella soverchia dimestichezza che il Coralli aveva con Teodora Ricci, moglie del Bartoli ; dimestichezza che fece montare su tutte le furie il Sacco, vecchio ottuagenario, che della giovane artista era bestialmente invaghito, e che assalì con mortificazioni e sgarbi di ogni specie il Coralli, il quale dovè ricorrere alla protezione del Gozzi : e sarebbe rimasto senza dubbio in compagnia, nonostante l’ invelenimento del Sacco, se, pel timore di essere definitivamente scacciato, non avesse ricorso a uno strattagemma volgare di cui fu vittima un bravo e onesto comico della compagnia. […] Morto Carlino, il 6 settembre del 1783, Coralli entrò nel pieno possesso del ruolo di Arlecchino, e quattro giorni dopò, avanti di recitare nei Due Biglietti di Florian, rivolse al pubblico calde e affettuose parole di ammirazione e di compianto pel suo grande predecessore, che gli accrebber subito la benevolenza del pubblico. […] Il Bartoli, contemporaneo del Coralli, dice : « Nella maschera dell’ arlecchino non piacque pel troppo disuguale paragone del tanto ben veduto ed accreditato Bertinazzi.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu artista del San Salvatore di Venezia, tartassato con Medebac, Falchi e la Marliani da Carlo Gozzi nel suo ditirambo pel Truffaldino Sacchi, e in un sonetto burchiellesco.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Sappiam solo di lui che era ferrarese, e sosteneva la parte del Dottore nella Compagnia che il Duca di Modena avea formata pel 1675, della quale è riferito l’elenco al nome di Areliari.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 71

) per questo artista, che dipinse pel teatro di Varsavia una scena di camera.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

E pel secolo xvii V.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu la prima attrice della Compagnia comica di Ernesto Rossi e Giovanni Leigheb pel 1849.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281

Tornava scritturato pel '56, attore e direttore, con Astolfi, e nella lettera al Righetti dianzi accennata, scriveva : « non voglio più dolori di testa, nei più begli anni della mia carriera : questo è il momento di farmi pagar bene, ed infatti me ne sono prevalso : se Astolfi mi ha voluto pel '56, ha dovuto darmi lire settemila, e cinque mezze serate. » Ma l’ Astolfi morì, e il Pieri fu d’ allora in poi capocomico fino alla morte (a Genova, il 3 marzo 1866), e per di più senza dolori di testa.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 752

A. pel carnovale. Una lettera v'ha ancora del 21 aprile 1660 da Parma, la quale mostra la grande famigliarità ch' era fra lui e le varie Corti, annunciando a un Segretario del Duca di Mantova la scelta degli appartamenti pel suo prossimo arrivo a Parma ove doveva recarsi anche il Ser.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Al governatore Claudio Ricci fu dato l’aprile del 1697 l’ordine ducale di arrestarlo, non è detto per qual motivo, in un con Giuseppe Sontra, Flaminio, quando fossero passati pel Po, diretti da Ferrara a Cremona ; ordine che il Ricci annunzia da Brescello in data del 21, di avere passato al Capitano del Brigantino.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Carlino pel 1796.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 23

Era secondo e terzo amoroso a vicenda con Odoardo nella Compagnia che desiderava di unir Fabrizio (V.) pel 1664 al servizio del Duca di Modena.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »

Si scritturò pel triennio 1828-29 e 30 con la società Tessari.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Ma appassionatissima pel canto, al quale aveva mostrato sin da giovinetta singolari attitudini, vi si abbandonò con tal fervore, che in breve tempo riuscì artista lirica assai reputata.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 69-70

Crebbe virtude in voi, crebbe in me stima pe' vostri merti, e pel saper profondo, che ad Elicona fa salirvi in cima. […] II), il quale, accennando al fatto che la Manzoni, da lui scritturata pel Sacchi, si sciolse poi dall’impegno, vinta dalle supplicazioni e dalle lagrime de' suoi compagni e delle sue compagne, che vedeansi alla rovina, abbandonati da lei, conchiude : Ella ha abbandonata in età giovanile la comica professione in cui si distingueva dalle altre attrici, per abilità, e per educazione, pochi anni dopo l’accennato accidente, e s’è ben meritata la fortuna che la pose in istato di poter fare un tal passo, per dedicarsi, com’ella fa con tutto lo spirito, a istillare in due suoi figliuoletti, le massime più austere della virtù sociale e spirituale.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Troviam Lucinda col suo casato di Nadasti nell’elenco de' Comici del Duca di Modena pel 1688, in cui ella sosteneva le parti di seconda donna.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 587

Nato a Bologna da civili parenti, compiè il corso degli studj e si laureò in legge : ma vinto dall’ amor pel teatro, nel quale aveva già fatto egregie prove co' filodrammatici, si scritturò il 1829 con la Società Vedova-Colomberti, riuscendo in breve sì per la svegliatezza di mente, sì per la correttezza dei modi e la spontaneità, un de' migliori attori comici del suo tempo.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Generico primario pel triennio del 1843 e '44 con Corrado Vergnano, lo vediamo il '46 Direttore, Primo Attore e Conduttore di una Compagnia, della quale era primo ornamento Adelaide Ristori, e facevan parte la moglie Adelaide Laugier, dilettante bolognese, e i minori fratelli, Francesco e Alessandro, generici (che vediam trent’anni dopo, conduttori della Compagnia Alessandro Manzoni), e il vecchio padre Tommaso.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Adattò pel teatro un Orlando Furioso, metà in verso sciolto, metà in istanze, tolte qua e là dal poema ariosteo, che non fu mai stampato ; e ritiratosi dalle scene, visse alcun tempo, col frutto de' suoi risparmj a Venezia, ove morì circa il 1757.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 644-646

oh guarda che immensa ruina pel lampo d’un guardo soave ! […] Sui molli guanciali sdrajata fuggendo pel mar s’allontana….

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 346

Fu il triennio 1840-41-42 con Giardini, Voller e Bellati ; e a quel tempo, dal poeta della Compagnia Paolo Giacometti molte parti di rilievo furono scritte pel Benini, e da lui valentemente eseguite.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Era la prima donna della Compagnia di tal bellezza maravigliosa, che il Laurenziis se ne invaghì, corrisposto : e provò, pare, tutti i tormenti della gelosia pel pittore napolitano Domenico Brandi, il quale, affascinato dalle rare doti di lei, riuscì a entrar, con donativi da pazzo, nelle sue grazie.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 68

Scrisse talvolta pel teatro, e tradusse dallo spagnolo in prosa italiana la tragedia : A gran danno gran rimedio (Torino, Zapata, 1661).

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 410

Fu anche traduttrice delle migliori produzioni francesi del suo tempo, e di esse si valse pel suo repertorio la Compagnia Reale Sarda.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu il '66 con Garibaldi, poi attore di qualche pregio fino al '73, nel quale anno si stabilì a Milano, dedicandosi allo scrivere pel teatro.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 699-

Nativo di Roma, fu uno de'più egregi artisti italiani pel ruolo di generico primario.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 503

Fu primo attore a vicenda col Chiari nella Compagnia Calloud, Fusarini e Marchi per l’anno 1846 : poi pel triennio 1847-48-49 in quella di Colomberti, Internari e Fumagalli.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Nell’elenco della compagnia pel 1796-97, pubblicato nell’ Esopo in Almanacco (Venezia, tip.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

., per le favole teatrali scritte da Carlo Gozzi pel capo-comico Sacco, ma, non compiuti i ventiquattr'anni, le si palesò tal grado di anemia che in pochissimo tempo la estinse in Venezia nel 1765, seguìta nel sepolcro a breve distanza dallo sposo accoratissimo.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 279

Succedette alla Tessari Maddalena Pelzet, la quale dopo un solo anno dovette andarsene ; e la Pieri tra pel merito reale, e per l’ intrigo del marito, Adamo Alberti, capo socio della Compagnia, diventò la prima donna assoluta dei Fiorentini, fino al '54, in cui fu sostituita da Fanny Sadowski, assumendo essa il ruolo di madre nobile, che sostenne per varj anni, finchè, stanca dell 'arte, il 10 ottobre del 1885 si ritirò dalla scena.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Lasciato il Rossi, fu scritturato pel 1775 con la famiglia a Barcellona, d’onde tornò in Italia dopo un anno, prendendo egli le redini della Compagnia, per la morte del suocero avvenuta in Nizza di Provenza, la primavera del '71.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 596

Moglie del precedente, recitò nella Compagnia di Dresda a fianco del marito, e sostenne nel Zoroastro di Rameau la parte di Cenide, giovine selvaggia indiana ; ma il suo ruolo ordinario era quello di Colombina, pel quale non parve secondo il cronista del tempo, molto tagliata.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

Appena mortogli il padre, tornò in patria, e, dopo aver fatto il carnovale del ' 43 a Carrara con una miserrima compagnia, si scritturò pel ' 44 a Firenze in Compagnia Viti e Baroncini. Il ' 46 si scritturò con l’Impresa Jacovacci pel teatro Argentina di Roma, e il ' 48 con Gandolfi e Landozzi in qualità di primo attor giovine.

50. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

Il Vinci, mirabile nella forza e vivacità delle immagini, prese a perfezionar quella specie di composizione detta volgarmente recitativo obbligato, la quale per la situazione tragica che esprime, pel vigore che riceve dalla orchestra, e pel patetico di cui abbonda, è lavoro pregiatissimo della musica drammatica. […] Questi insegnamenti gli fecero ben tosto sviluppare i portentosi suoi talenti pel canto. […] [20] Pregevole pel metodo d’insegnare, per la varietà degli stili, e pel numero di bravi discepoli fu la scuola bolognese fondata da Francesco Antonio Pistocchi. […] Divenne egualmente insigne pel proprio merito che per la fortuna di esser la sposa del gran Sassone. […] S’io desidero qualche celebrità pel mio nome, e qualche durevolezza pe’ miei scritti, non è l’ultimo tra i motivi quello di tramandare alla posterità i sentimenti d’ammirazione che m’ispira la tua memoria.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 753

Invitato un giorno a lauto banchetto da nobile personaggio, insieme ad altri comici, disordinò alquanto ; e recatosi in fretta al teatro per la rappresentazione, fu côlto, pel grande riscaldo, da febbre sì violenta che in capo a pochi giorni lo condusse a morte a soli cinquant’anni nel 1774.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 55

Recitò lungo tempo a Venezia e specialmente nel Teatro di San Luca, pel quale dettava il Goldoni le sue commedie.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Bologna del Monastero S. Mattia li 27 Gennaro 1689. » pp. 170-

Recitava le parti di Dottore nella Compagnia che il Duca di Modena aveva formata pel 1688.

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 359

Appassionatissimo pel teatro, entrò nella Compagnia Fabbrichesi, passando poi in quella di Paolo Blanes e dei Fiorentini di Napoli, ove condusse in moglie Vincenza Pinotti, figliuola di Francesco, vezzosissima giovinetta, ed artista valente, che sostenne con molto plauso le parti di prima attrice giovine e prima attrice, in Compagnia Reale Sarda sotto la Bazzi.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 561-564

L'ultima sua scrittura fu pel triennio '65-' 66-' 67 con Achille. […] Oltre al sonetto dell’ opuscolo (pagina 562) e al brano della poesia che la sorella dettò per la malattia di lui, metto qui una odicina del Guadagnoli dettata (1832) pel medesimo soggetto.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345

Benedetti-Simonetti Chiara, moglie del precedente, e figlia di Giuseppe Simonetti, lucchese, mostrò da fanciulla grandi attitudini pel ballo, ed esordì nella compagnia dello zio Antonio Sacchi (suo padre ne aveva sposata la sorella Anna), come danzatrice, recitando anche alcuna particina d’ingenua.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article »

Si condusse, per affari di commercio, in Pesaro, e colà addestrossi in filodrammatiche società assieme ai Conti Perticari, dei quali diventò l’amico ; e, sentito colà dalla Pellandi e dal Belli-Blanes, fu scritturato da essi pel 1813 come brillante assoluto.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 205

Passò, da questa, in quella di Antonio Raftopulo pel triennio '27-28-29, indi, il 1830, formò società per un nuovo triennio colla celebre Carolina Internari, con cui si recò a Parigi.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 239

Abbandonato il marito, fu scritturata pel Sant’Angelo di Venezia dall’impresa Lapy ; e se bene dovesse lottare colle attrici di fama già stabilita, la Manzoni e la Gavardina (V.), nondimeno riuscì a trionfare compiutamente.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Entrambi lasciaron la Compagnia Andolfati subito dopo la stagion di quaresima, stabilito avendo piuttosto – scrive il Giornale de’ teatri pel 1820 – di vivere in seno della loro patria, che avventurarsi a nuove disastrose vicende, cui andò soggetta la compagnia stessa nella scorsa quaresima, e che ora partì per Trieste.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Del merito di lei fa fede Carlo Gozzi, il quale nel Ditirambo pel Sacchi Truffaldino (Firenze, tip.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 207

. — Fu il 1900 in quella di Bianca Iggius, scritturandosi poi pel '901 con Clara Della Guardia, con la quale si recherà nell’ America meridionale.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 730

La indemoniata donna morì alle 2 ½ del mattino del 1° maggio 1821, e si ha dai conti del Del Buono, il quale omai viveva con lei nella sua casa di via Borgognissanti, che spese pel mortorio (le fece dire ottanta messe) in tutto lire 328.6.8.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475

Non potendo ella sopra il mio credito di circa duemila lire somministrarmi scudi settanta fiorentini, che mi necessitano pel pagamento degli impegni da me contratti qui in Firenze, nè tampoco pagarmi il costo della vettura pel trasporto di me e mia famiglia fino a Forli, crescendo d’ora in ora i miei bisogni, nè trovando conciliabili i suoi mezzi pecuniarj con le esigenze della Compagnia tutta, io sono costretto a prevenirla essere per me di necessità di provvedere sull’istante ai bisogni della mia esistenza, a quelli di mia moglie, de’miei quattro figli, non potendo più sostenermi in siffatta pendenza.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285

Ma il concetto della parte era sempre qual si doveva, e si mostrasse egli come Esopo, o Padre Prodigo, o Bernard, o Cavalier di Spirito, o Fabrizio, o Bolingbrocke, o Carlo V o Camillo Blana, o altro…. se non potè essere per l’ orecchio del pubblico attore eccellente, fu certo e sempre pel suo cervello eccellente artista. […] Oggi egli è stato chiamato, dicono, ad aiutar nella direzione pel triennio '903-6 la signora Virginia Reiter.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 541

Vestri in Compagnia Nazionale, andò il Calabresi a sostituirlo con Vitaliani ; morto il Vestri, lo sostituì con la Marini, con cui restò cinque anni, e con cui si recò in compagnia di Francesco Garzes, dopo la tragica fine del quale andò socio e scritturato con Paladini e Zampieri, che abbandonerà la quaresima del ’97, scritturato pel nuovo triennio in Compagnia di Claudio Leigheb e Virginia Reiter.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 204

Non si son visti facilmente attori accogliere tante buone qualità pel teatro, e per ogni specie di caratteri.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 472

Fu il ’91, ’92, ’93 con Pasta, Garzes e Reinach, e il ’94, ’95, ’96 con Pasta e Tina Di Lorenzo, coi quali trovasi tuttora, scritturato pel triennio ’97, ’98, ’99 colla nuova Compagnia di Claudio Leigheb e Virginia Reiter.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360

Lo vediamo il settembre del '46, momenti di fanatismo pel nuovo Pontefice Pio IX, a Tolentino ; e il cronista ci dice che ogni sera si facevan dimostrazioni di giubilo, si sventolavano dai palchi banderuole, s’intrecciavano pezzuole bianche-gialle tra palco e palco, intanto che uno scelto coro di cantori venuto per le musiche sacre intuonava l’inno a Pio IX di Rossini.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 521

.), che sposò il 1766, fu prima un’ottima dilettante, applauditissima specialmente qual prima attrice della tragedia Giovanni di Giscala, poi, maestro Ignazio Casanova, un’eletta artista per ogni genere di parti, grandi o piccole, ch'ella sosteneva volenterosa pel buon andamento della Compagnia del marito.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 631

Sentito una volta recitare in una stamberga dal celebre Mascherpa, fu subito scritturato pel venturo anno in qualità di amoroso, e le sue prime prove furono disastrose ; ma il Mascherpa, che fu per lui più padre che capocomico, lo incitò a perseverar nello studio, e lo riconfermò per altri due anni, ne' quali vide avverarsi le previsioni che aveva fatte sull’avvenire artistico di lui.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 731

Il carnovale del 1690 si trovava a Roma, d’onde scrisse una lunga lettera al Duca, perchè richiesto di andare a Bologna con la compagnia, gli fosse mandato il danaro bisognevole pel viaggio dispendioso (V.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73

Altre due lettere (entrambe dell’archivio Rasi) si hanno di lui : una da Venezia del 2 dicembre 1673, non sappiam bene a chi diretta, nella quale sono i ringraziamenti per l’avuta parte intera, e le assicurazioni della concordia completa della compagnia ; e l’altra da Bologna del 4 aprile 1679 appena decifrabile, nella quale domanda una lettera di raccomandazione pel Cavaliere Bartolomeo Longhi a Genova, a favore di sua moglie, comare della persona sconosciuta, a cui è indirizzata la lettera.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

… Francesco Bartoli ha pel Massaro parole di gran lode, come quegli che era « fornito di una grazia prodotta in lui dalla natura e coltivata dall’ arte….

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 361

M. il Re di Polonia, allora a Venezia, pel viaggio in Sassonia passando per Vienna e Praga, della Compagnia di cui faceva parte sua moglie Caterina, di cinquantotto anni, sua figlia Maria di diciotto, e suo figlio Giovanni che tanta importanza s’acquistò più tardi all’Opera di Dresda, ove morì del 1753, di ventidue.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 545

.), d’ordine del Duca stesso, nel suo passaggio pel Po da Ferrara a Cremona ; e non ne è detto il motivo ; ma probabilmente per le solite defezioni di compagnia, o semplici disobbedienze agli ordini del Duca capocomico.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 585

Si scritturò il '23, e per un quinquennio, con Salvatore Fabbrichesi ; e con l’esempio del gran Demarini doventò in breve attore de' più egregi sì pel dramma come per la tragedia.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 238

Anzi il Ferretti aggiunge che egli si fece un peccato di susurrare (invano, s’intende) il proprio nome accompagnato dalle parole « non ti scordar di me. » Scrisse con entusiasmo pel Fortunati, detto Totino, per Ciccio Taddei, e per Vestris….

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 531

Passò a Napoli, ed ivi presentemente si fa distinguere per comico di non poca abilità, e molto attento nell’esecuzione del proprio impegno. » Dalle noterelle del Di Giacomo pel 1778, sappiamo che Il comico del S.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 587

Esordì nel 1835 qual primo amoroso nella Compagnia Petrelli e Fabrici, facendo concepir forti speranze pel suo avvenire artistico, specialmente dopo di aver recitato la parte di Ugo nella Parisina del Somma, ch’egli creò.

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 692

I due nuovi arrivati, provenienti dalla Capitale, furono annunciati a suon di gran cassa, e fatti segno alle favorevoli dimostrazioni del pubblico, l’ uno per la voce stentorea, per la persona aitante, pel volto piacevole ; l’ altra per la soavità dell’aspetto e la poca età.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 59

Se ben compiuto gli studi legali, ebbe amore profondo, radicato pel teatro, al quale avrebbe voluto sagrificare codici e pandette.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 412

Sennonchè il Rosa gettasi pel campo dell’arte con tutto l’impeto giovanile, e talvolta per troppo amore di fare, strafà ; mentre Vergnano…..

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 447-448

Il '900, finalmente, prese posto qual primo attore assoluto in Compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, nella quale è tuttavia (1903), riconfermatovi pel venturo triennio.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 570-571

Figlio il primo del precedente, fu attore e capocomico, e abbiamo l’elenco della sua compagnia pel 1857 : anzi due elenchi, uno dello Scaramuccia (n.° 40), l’altro di G.

86. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58

Gli attori però sono tutti Americani, e tra essi intorno a cinque o sei lustri indietro (per quel che mi narrò in Madrid un negoziante di Cadice che vi avea passata una parte della vita) spiccava una bella e giovane attrice figliuola di una Peruviana e di un Italiano chiamata Mariquita del Carmen, e conosciuta pel soprannome di Perrachola. […] Chi le calunnie per le quali fu mandato pel sentiero segnato dal Colombo un giudice maligno e parziale che gli forma un processo criminale, lo dichiara colpevole, e lo rimanda alle Spagne carico di catene? […] Non credo adunque (per tornare al Cabotto) che il Lampillas, per quanto egli siesi apologista spacciato, possa fondarsi senza pericolo di esser deriso, sul non essere stato quel valoroso argonauta veneziano impiegato in Ispagna pel corso di quindici anni per mostrare la di lui insuffcienza. Ben fu egli in altra parte del l’Europa impiegato; e sin dal 1497 scoperse per l’Inghilterra l’isola di Terra-Nova, ideò prima di ogni altro un passaggio pel Nord-ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un gran numero di nocchieri inglesi, che diedero indi il nome ad alcune coste selvagge, dove non era mai più approdato legno Europeo.

87. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41

Gli attori però sono tutti Americani, e tra essi intorno a diciotto anni fa (per quel che mi narrò un negoziante di Cadice che vi avea passata una parte della vita) spiccava una bella e giovane attrice figliuola di una Peruviana e di un Italiano chiamata Mariquita del Carmen, e conosciuta pel soprannome di Perra-chola. […] Chi le calunnie per le quali fu mandato pel sentiero segnato dal Colombo un giudice maligno e parziale che gli forma un processo criminale, lo dichiara colpevole, e lo rimanda alle Spagne carico di catene? […] Non credo adunque (per tornare al Cabotto) che il Lampillas, per quanto egli siasi apologista spacciato, possa fondarsi senza pericolo di esser deriso, sul non essere stato quel valoroso argonauta Veneziano impiegato in Ispagna pel corso di quindici anni, per mostrare la di lui insufficienza. Ben fu egli in altra parte dell’Europa impiegato; e sin dal 1497 scoperse per l’Inghilterra l’isola di Terra Nuova, ideò prima di ogni altro un passaggio pel Nord ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un gran numero di nocchieri Inglesi, che diedero indi il nome ad alcune coste selvagge, dove non era mai più approdato legno Europeo.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278

Però lo esortava per decoro a chiedere volontariamente di sciogliersi da ogni impegno pel venturo anno.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Mantoua, 9 Aprile 1676. Affet.mo Seruitore » p. 324

Forse nei diciassette anni ch'egli fu al servizio di Ferdinando, si trovò a essere ceduto, come spesso accadeva, a qualche altro principe : e mi pare si debba identificare pel Ranieri questo Aurelio che dal Duca di Mantova è dato al Duca di Modena, in cambio del Parrino (V.), che Questi cedeva a Quello.

90. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442

Senza dubbio i drammi degli spagnuoli e inglesi contengono un’arte men delicata, ma pel gusto di que’ popoli hanno un merito locale; i drammi poi degli antichi greci e romani, e de’ moderni italiani e francesi, come hanno acquistato dritto di cittadinanza nella maggior parte delle nazioni culte, non temono gl’insulti degli anni, e posseggono una bellezza che si avvicina all’assoluta. […] All’incontro moltissimi fra’ dotti, come son coloro i quali calcolano il corso de’ pianeti, o Fan triangoli, tondi, e forme quadre; coloro i quali vagando pe’ voti spazi della loro immaginazione, voglion dar corpo all’ombre e vendere per dimostrazioni alcune infelici congetture su di soggetti tenebrosi, inintelligibili, e rimoti dal senso e dalla cognizione dell’uomo; coloro i quali con ammirabile franchezza favellano de’ corpuscoli elementari e de’ loro vari moti e accozzamenti nella primitiva formazion delle cose, come se stati fosseri assistenti alla madre natura allorché disciogliendo il caos, partorì il mondo; coloro i quali vogliono farla da riformatori con immaginari sistemi politici; coloro i quali visitando le cave delle piramidi d’Egitto, si arrogano la facoltà di battezzar le mummie, e sputan sulle medaglie per diradarne l’antica ruggine e farci vedere quel che non é; coloro i quali son dottoroni pel solo capitale della memoria, o che per l’enorme lettura hanno l’immaginativa languente; tutti costoro sogliono per lo più avere, spezialmente nelle materie poetiche, non sano palato, guaste sensazioni e gusti così depravati come quelli delle donne pregnanti.

91. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264

Fabrizio Fornari napoletano detto il Capitan Coccodrillo comico Confidente, pubblicò in Parigi per l’Angelier nel 1585 la commedia intitolata l’Angelica, che si ristampò poi in Venezia nel 1607 pel Bariletto. […] La storia che abbiamo tessuta degli autori tragici e comici del XVI secolo, e de’ due seguenti, dimostra l’immenso spazio che separa Ariosto, Bentivoglio, Machiavelli, Caro, Oddi, Porta, Goldoni, e molti altri, e Trissino, Rucellai, Tasso, Manfredi, Bonarelli, Dottori, Maffei, Varano, Alfieri, da commedianti di mestieri Calmo, Ruzzante, Capitan Coccodrillo, Lombardo, Scala, i quali o non mai osarono porre il piede ne’ sacri penetrali di Melpomene, o vi entrarono strisciandosi pel suolo a guisa di bisce, come l’Andreini, e nella stessa commedia consultarono più la pratica scenica, e i sali istrionici e i lazzi, che l’arte ingenua di Talia, e i passi di Menandro e di Terenzio, contenti del volgare onore di appressarsi al più alle farse Atellane.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 337-341

Staccatasi finalmente dall’Emanuel, diventò pel '94 la prima attrice assoluta della Compagnia Talli e Reinach, pel '95-96 di quella Andò e Leigheb ; poi formò Società con Pasta, per passar da ultimo capocomica assoluta : questa la cronaca artistica di Virginia Reiter.

93. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « L’EDITORE A CHI LEGGE » pp. -

Contiene la Parte II le Addizioni copiose fatte pel sesto volume e quanto serve a condurre la storia sino alla fine del 1797.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 857

Ragù, pasticci, fricandò lasciamo al Medebacche, al Falchi, ed al Magnano, dice Carlo Gozzi nel ditirambo pel Truffaldino Sacchi (op.

95. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187

Scrissero ne’ principj del secolo pel teatro lirico la Mothe, Danchet, Menesson, la Roque, Pellegrin sovente deriso ma lodato pel suo Jeste, Fuselier e Cahusac morto nel 1764 autore di Calliroe, e Bernard che compose le Sorprese dell’amore, e Castore e Polluce una delle migliori opere francesi posta in musica dal famoso Rameau. […] Niuno ignora i meriti di Noverre e per le lettere che scrisse intorno all’arte sua, e pel modo di ballare, e per l’invenzione de’ balli, potendosi contare tra’ primi ristoratori dell’arte pantomimica, per aver rinnovata la muta rappresentazione con gesti e con graziosi passi naturali misurati dalla musica in azioni compiute eroiche e comiche.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 11

La beneficiata fruttò 20 scudi, non sappiamo se netti pel beneficato, o se d’introito lordo.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 316

Veramente l’Alberti sarebbe stato più nel vero, asserendo come il Belisario, già scritturato dalla nuova Impresa de’ Fiorentini, se ne sciogliesse per divergenze insorte, e pel voler della moglie impetuosa, custode rigida e alquanto noiosa, pare, dell’onore e del decoro di quel povero dabben uomo.

98. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 329

Si trovò il 1718 alla famosa festa data in onore della Contessa Dönhoff, pel suo onomastico, a Moritzburg.

99. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

VI), dopo aver parlato del Tonin Bonagrazia, pel quale egli poteva a ragione esser chiamato il Demarini faceto, conchiude : « da ciò si comprenderà facilmente che quando il Bellotti assume il carattere grave ed eroico, è ben difficile che gli riesca di sopprimere negli astanti quella giuliva impressione che la sua sola presenza ridesta. »

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888

Tardi, ma in tempo, il primo de’ Pulcinelli di San Carlino ottiene dalla storia resipiscente l’amica e pietosa rievocazione, che, liberandolo dalla tenebra, gli restituisce il posto di quel trono ch’egli occupò pel primo, e cosi gloriosamente, nella Reggia avventurosa e gioconda della risata.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 44

Passò poi qual primo attor giovine in Compagnia di Gaetano Goldoni-Riva, in cui stette fino al '21, per entrar poi a Napoli in quella di Salvador Fabbrichesi, superando la più difficile prova, dacchè andava ad affrontar quello stesso pubblico, che sino a poche sere innanzi, aveva avuto incredibili entusiasmi pel fratello Francesco.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446

Quando Goldoni cominciò a scrivere pel San Luca, scrisse per lui varie parti in dialetto, fra le quali il signor Alberto nell’Amante di sè stesso, ch'egli rappresentò egregiamente.

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 588-589

Cominciò ad acquistar fama nella società formata pel 1851 dalla celebre Carolina Internari, in cui sosteneva il ruolo di prima donna e prima amorosa.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 782-783

Formò pel triennio ’87-’88-’89 compagnia stabile al Manzoni di Roma.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 236

Francesco Pasta era nato, si può dire, primo attore, sì pel fisico, era di figura più tosto forte e di fisionomia marcatissima, sì pe 'l carattere, come s’è detto, freddo, talvolta serio, talvolta anche accigliato.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

Modena, che fu pel Rossi una grande rivelazione d’arte. […] A evitare conflitti o semplici malumori fra' due artisti, fu convenuta la seguente divisione di repertorio, da loro e dal direttore Domenico Righetti accettata e sottoscritta : Parti di spettanza del signor Rossi Parti di spettanza del signor Peracchi Caterina Howard Avviso alle mogli Cittadino di Gand Arturo Cola di Rienzo Bruno filatore Calunnia Bastardo di Carlo V Conte Hermann Battaglia di donne Clotilde di Valery Don Cesare di Bazan Duello al tempo di Richelieu Duchessa e Paggio È pazza Dramma in famiglia Francesca da Rimini (Lanciotto) Elemosina d’un napoleon d’oro Fornaretto Guanto e Ventaglio Foscari Innamorati Luisa Strozzi Mac Allan Maria Stuarda Maria Giovanna Marchese Ciabattino Presto o tardi Proscritto Ricco e povero Riccardo D'Harlington Ruy Blas Segreto Fortuna in prigione Signora di S.t Tropez Tutrice Stifelius Sorella del Cieco Tre passioni Mentre il Peracchi, come s’è visto al suo nome, scongiurava il Righetti perchè lo sciogliesse dal contratto, per non trovarsi con Ernesto Rossi che gli aveva mancato di fede, il Rossi in data 17 settembre 1851, scongiurava il Righetti allo stesso intento : ….. io ora vengo quasi ginocchioni a pregarti, a supplicarti per quanto hai di più sacro e caro su questa Terra, tanto pel mio interesse e per la mia quiete, quanto pel tuo riposo, a volere presentare questa lettera alla nobile Direzione, fare conoscere l’immensi danni che potrebbero avvenire tenendo due primi attori, non più amici fra loro, ma bensì accaniti nemici, il poco studio delle parti, le continue dispute, l’odio implacabile nel piacere più l’uno che l’altro, e forse, forse tante e tante altre dimostrazioni, che arrecherebbero anche l’intiero disgusto del Pubblico…. […] Da qual parte fosse maggior lealtà di combattimento non saprei dire ; forse uguale in entrambi ; ma il Peracchi uscì di compagnia l’anno veniente, e il Rossi vi fu riconfermato per un triennio, assoluto e solo, con cento lire di aumento pel primo anno, e 1400 e una mezza serata per ciascheduno degli altri due, più un regalo di lire mille per una sol volta.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17

E qui continua a discorrer della Compagnia, e delle traversie patite pel colera a Trieste, ove perderon la prima attrice Ferrari (V.), e d’ onde fuggirono per recarsi a far l’ autunno a Fiume.

108. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 632-633

Solerti, Il Teatro ferrarese) ; e alla recitazione del Sagrificio del Beccari, data in Sassuolo nel 1587 con prologo del Guarini, pel matrimonio di Pio di Savoja, Signor di Sassuolo, Modena, Vicenza, 1871 ; e che, morto il 1589, fu sepolto in Santa Monica di Ferrara.

109. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853

Il Governo poi si riserbava a sua volta la scelta od approvazione degli artisti principali e delle produzioni vecchie e nuove di ogni genere, esigendo la più scrupolosa esattezza di ambiente sia pel vestiario degli attori, sia per gli scenarj, le comparse, gli attrezzi, gli addobbi di palcoscenico. […] Tutti ammirati pel valore artistico, non meno che per la rettitudine della loro condotta nella vita privata.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736

Forse egli, buono, sarebbe rimasto col cognato sino alla morte ; ma l’umor bestiale di lui, fattosi ancor più intrattabile pel ridicolo sopravvenir di una senile passione amorosa, lo spinsero a partirsene per congiungersi coi figli : lo vediam poi più tardi con la Battaglia insieme a Giacomo Modena. L'arte sua somma nel rappresentare il suo personaggio, la facondia del suo dire, la lepidezza dei sali, congiunte a una probità perfetta e a una perfetta bontà fecero di lui un dei grandi sostegni della Compagnia Sacco pel corso di più che trentadue anni.

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 625-626

La vediam prima attrice il 1854-55 della Compagnia di Cesare Asti, e i giornali del tempo hanno molte parole di lode pel suo metodo squisito sì nella commedia, sì nel dramma, per la voce insinuante, per la verità, l’intelligenza, la passione.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 14

 » Ludovico Gonzaga, vescovo eletto di Mantova, zio del Marchese, e quanto lui appassionatissimo pel teatro, desiderando nel 1488 celebrare il Corpus Domini con una rappresentazione, si rivolgeva il 28 maggio a Cristoforo Arrivabene per avere Zaffarano, il quale, anche se non voleva lui « fare demonstratione sive representation veruna nel corpo di Christo, doveva almeno rinvenire ale, cavigliare, barbe, diademe et lo ferro che tene Christo in alto, più le parole, qual dicono li angeli et propheti et si pur non potesse servirne delle robe, saltem ne favorisca delle parole ; » e in una prima festa drammatica data nel 1501, nel suo reggimento di Gazzuolo, si valse dell’Albergati per gli addobbi teatrali.

113. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 358-359

Ma colpito da febbri malariche, morì in quell’anno a Bologna, proprio il giorno, in cui la compagnia da lui organizzata salpava pel nuovo mondo.

114. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540

E questo bel tipo di artista vera, forse più unico che raro nel suo genere, che tutti dicevan creato a posta pel teatro, si fermò ben poco sulle tavole del palcoscenico.

115. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 647

… Nell’ elenco della Compagnia di Antonio Morrocchesi pel 1802, trovo un Checcherini amoroso tenero, forse uno zio della Marianna.

116. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 218-219

Ella è molto vivace, ed è inclinata a que' caratteri dimostranti tenerezza ed umiliazione, o abbattimento di forze con rammarico, ed afflittivi, appassionati contrasti. » E più oltre : « Merita questa attrice le più sincere lodi pel suo valor teatrale, e più per i di lei irreprensibili costumi, spiegando a sua gloria il candido vessillo d’una incorrotta onestà. » La brutta commedia del Cerlone, Le avventure di Donna Irene, sollevava, rappresentata da lei, all’entusiasmo.

117. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 635-637

Scrisse molte commedie pel teatro italiano, fra cui alcune diventate di moda, come Coraline magicienne in 5 atti, Le Prince de Salerne in 5 atti, Les folies de Coraline in 5 atti, Les Deux sœurs rivales in 5 atti, etc., etc….

118. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 676-677

Fu ricevuto poco dopo attore effettivo della Compagnia, per la vicenda col padre ; ma non vi son traccie della sua comparsa come Arlecchino ; bensì di quella come Pulcinella, la quale fu delle più fortunate ; e il Mercurio di Francia del dicembre 1732 trova in lui molto talento pel teatro, e, a perfezionarsi, lo consiglia di studiare e imitar suo padre che ha il potere di afferrare il pubblico al suo primo apparir su la scena.

119. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209

E se si osservino dal punto che ne manifesta le politiche turbolenze e le guerre tollerate nel tempo stesso, si temerà pel destino delle arti, supponendole esiliate, oppresse, o annichilite. […] Antonio da Pistoia ancora scrisse due drammi ad uso di questo teatro149, pel quale altri celebri letterati furono eziandio impiegati nel tradurre alcune altre commedie di Plauto e di Terenzio150. […] Argomento pel mondo cristiano sì importante attrasse anche in Francia una prodigioso folla di spettatori; ma il prevosto di Parigi stimò bene di proibir quelle rappresentazioni, scorgendovi una certa profanazione delle cose più sacrosante della religione. […] S., si figurava che scappasse fuori pel ventre insieme colle interiora, Gesù Cristo sulle spalle di Satana volava sul pinnacolo ec.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 691

Fu accordata la licenza per Cremona soltanto, colla durata di tre mesi e pel valsente di duemila scudi, prescrivendo che il prezzo di ogni bollettino fosse di tre parpajole, ossia di trenta centesimi della nostra moneta.

121. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 254

L'aver avuto dinanzi agli occhi, per tutto un anno, esemplare sì egregio, fu gran bene pel Perelli, che potè davvero perfezionarsi nell’arte sua, gloriandosi di potersi dire discepolo del Sacco.

122. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 227-235

Una parentesi : Che i Gonzaga fossero appassionatissimi pel teatro è fuor di dubbio ; ma è anche certo che la loro grande passione non andava discompagnata dall’ambizione di avere in tal materia la supremazia ; nè da questa lettera, giacente nell’Archivio di Modena, della quale non è riuscito ad alcuno finora trovar conferma nelle carte dell’Archivio Mantovano, nè dalle prigionie patite dal Parrino e da tanti, alla liberazion de'quali s’occuparon patrizj e potentati in vano, nè dalla cacciata da Mantova degli stessi Gelosi il '79, ci sarebbe certo da dirli stinchi di santo. […] Io credo, per esempio, si debba senz'altro riconoscere il Pasquati nel Pantalone del documento Romano riferito dall’Ademollo ne'suoi Teatri di Roma, che è un Processo dell’archivio del Governatore pel 1565, nel quale, accanto a cotesto Pantalone, figura Soldino : quel Soldino che noi vediamo del 1570 a Vienna congiunto a un Julio, a cui furon pagati l’ 8 aprile dodici talleri, e che molto probabilmente è il nostro Pasquati. […] Il Bruni (V.), fra i suoi prologhi ne ha uno anche pel Pantalone, che metto qui a dare una chiara idea di quel che fosse la maschera a'primi del '600.

123. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231

Regolare nell’economia, felice nel delineare i caratteri, puro nella lingua, nobile ne’ sentimenti, viene questo autore noverato in Inghilterra tra’ migliori tragici, singolarmente per la di lui Suocera ambiziosa, e pel Tamerlano amato con predilezione dal proprio autore. […] Il famoso Tompson allievo di Addisson nato nel 1700 e morto nel 1748, chiaro pel noto poema delle Quattro stagioni, non acquistò minori applausi colle sue tragedie nelle quali si allontanò ugualmente dal sentiero calcato da Shakespear e dal gusto di Addisson. […] Appartiene la prima alla parente di Gay Mistriss Cowley, e rappresenta la rivalità pel trono di Leonida e Cleombroto, e le angustie della virtuosa Chelonice figlia del primo e moglie dell’altro. […] Il Cieco di Bethnal-Green (titolo che portava un’ altra favola antica del poeta Iohnday del tempo di Giacomo I) è un argomento interessante pel contrapposto de’ caratteri ben espressi. […] La musica italiana (diceva lodandolo Swift) è pochissimo fatta pel nostro clima settentrionale e pel genio della nazione.

124. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

Si passa in seguito su i commedianti da esso principe incontrati pel camino, che compongono la compagnia tragica di Elsingor. […] Orazio legge; è un foglio di Amlet che dice: Orazio, come avrai letto questo foglio, dirigerai gli uomini che te lo recano al re, pel quale ho dato loro un altro plico. […] Un messo reca lettere del principe pel re e per la madre. […] Amlet risponde che se quell’ora è comoda pel re, egli è pronto. […] Non può essere lungo tempo tenero e patetico… Il difetto più notabile del nostro poeta è il gusto singolare che avea pel giuoco puerile delle parole; non v’ ha cosa che non sacrifichi al piacere di dire un’ arguzia ecc. ecc.

125. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211

Quantunque il Nicomede non iscarseggi di difetti, nè sia un argomento che si elevi alla grandezza ed al terror tragico si pel viluppo che per la qualità de’ caratteri di Prusia, di Arsinoe e di Flaminio; pure il cuor grande di Nicomede innamora, e porta la magnanimità a un punto assai luminoso. […] Il Cornelio che dopo aver cessato di scrivere pel teatro, pure vi era stato di nuovo indotto, al fine da buon senno nel 1675 dopo la rappresentazione del Surena, che non fe scorno alla vigorosa vecchiezza di sì gran tragico, rinunziò alla poesia drammatica. […] Certo è che anche Luigi Racine disapprovò quegli amori episodici, e disse del padre che « doveva esser meno compiacente pel di lui secolo, e non introdurre un amor galante in un argomento in cui l’amor tragico dee regnar solo ». […] Nel Mitridate la compassione è più per Monima che pel protagonista, il quale poco più del nome ritiene di quell’irriconciliabil nemico de’ Romani; e si vale di un’astuzia poco tragica per iscoprir gli affetti di Monima. […] Duchè ajutante di camera di Luigi XIV ebbe l’onore di comporre alcune tragedie sacre pel teatro della sala di madama di Maintenon, le quali si recitarono dalla Duchessa di Borgogna e dal duca di Orleans col famoso commediante Baron che le dirigeva.

126. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO IV. Opera Musicale. » pp. 314-344

In Firenze si rappresentò ancora alla presenza di Cosimo II sotto il nome di Vegghia l’altro suo dramma intitolato Amore sbandito pubblicato in Genova nel 1622   ma si vuole avvertire che il tanto decantato Chiabrera non si decantò mai in Italia nè pel Rapimento di Cefalo nè per tal Vegghia. Un componimento scenico per la musica composta pel dì natalizio di Maria Farnese duchessa di Modena diviso in tre atti leggesi nelle poesie di Fulvio Testi. […] Era l’altra Margherita Costa pel canto e pel suo vergognoso traffico famosa.

127. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269

Ma le nostre maschere sono assai diverse dalle antiche pel fine, per la forma, e per l’uso.

128. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266

Ma le nostre maschere sono assai diverse dalle antiche pel fine, per la forma e per l’uso.

129. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1060-1062

V’è un ordine di pagamento del 7 marzo ’89 pel Tesoriere Zerbini, donativo dello scorso carnovale, di dobble 150 ai comici del duca Francesco di Modena, annotati nell’unita lista al n.° di dodici, ritenendo però per rimborso le dobble venticinque simili delle quali fu fatta loro prestanza in virtù d’ordine del duca, sin sotto li 19 maggio dell’ anno scorso 1688.

130. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85

Le belle manine della giovinetta lavorarono alla fabbricazione delle cartucce nell’arsenale militare, e trapunsero ricami di crochets pel convento delle Josephines.

131. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771

Il padre morto, la madre da sostentare, gli affari che volgeano sempre più al peggio, la costrinsero ad abbracciar definitivamente il ruolo di vecchia, scritturandosi con Ermete Novelli, e passando poi con Pasta, la Tessero e la Giagnoni, con Paladini, con Pasta, Garzes, Reinach, con Pasta e la Tina Di Lorenzo, con Leigheb e la Reiter, con Pasta e la Reiter, e con la Reiter sola, colla quale è tuttavia e sarà fino al principio del prossimo triennio '906-07-08, pel quale è scritturata colla Compagnia Talli, Re Riccardi : questo il lungo stato di servizio di Ermenegilda Zucchini, o, come la chiamano con affettuoso accorcimento i compagni tutti, della Gilda, che le ha procurato per la probità e la fedeltà e lo zelo con cui l’ ha disimpegnato il più ampio certificato del pubblico padrome. « Vi pare che basti ? 

132. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66

Ite pel lido . . . oh maledette: Precipitose per scoscese balze Cadranno in mare! […] La storia che abbiamo tessuta degli autori tragici e comici del XVI, e de i due seguenti, dimostra l’immenso spazio che separa Ariosto, Bentivoglio, Machiavelli, Bibiena, Trissino, Rucellai, Tasso, Manfredi, Torelli, Bonarelli, Dottori, Caro, Oddi, Porta, Ambra, Secchi ed altri molti, dal Calmo, dal Ruzzante, dal capitan Coccodrillo, dal Lombardo, dallo Scala, i quali o non mai osarono porre il piede ne’ penetrali sacri a Melpomene, o vi entrarono strisciando pel suolo come l’Andreini, e nella stessa commedia consultarono più la pratica scenica e i sali istrionici, che l’arte di Talia ed i passi dati da Menandro e da Terenzio, contenti del volgare onore di appressarsi alle farse e alle Atellane.

133. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275

Giovò pel vantaggio che se ne può ritrarre nocque per l’abuso che n’é stato fatto. […] Durar non poteva in verun conto simile stato di violenza per l’indole Italiana; e in fatti la disapprovazione de’ savi, e l’allontanamento della gente ben nata dal teatro, riconduce gli spettacoli pel buon sentiero, e cagionò la felice rivoluzione del secolo susseguente.

134. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156

Johnson riuscì più nelle commedie, a segno che si ebbe pel più eccellente comico dell’Inghilterra. […] Il traduttore di Giovenale Tommaso Shadwell morto nel 1693 compose pel teatro comico dopo di aver letto Moliere.

135. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Johnson riuscì più nelle commedie, a segno che si ebbe pel più eccellente comico dell’Inghilterra. […] Il traduttore di Giovenale Tommaso Shadwell morto nel 1693 compose pel teatro comico dopo di aver letto Moliere.

136. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748

E il Fantuzzi (Notizie degli Scrittori bolognesi) scrive : L'incontro colà (a Parigi) non fu minore che in Italia, e si fece distinguere ancora pel suo carattere civilissimo ed onesto, e pel genio di coltivare l’amicizia de' principali drammatici di Parigi, e fra quelli, che frequentò con maggiore premura, e di cui captivò l’animo in singolar modo, fu il famoso Pietro Cornelio.

137. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35

Si sono renduti assai memorabili pel pubblico plauso e per le lagrime del gran Condè i versi dell’ultima scena (Nota II): Je suis maître de moi comme de l’univers, Je le suis, je veux l’être. […] Cornelio che dopo aver cessato di scrivere pel teatro pur vi era stato indotto un’ altra volta, al fine da buon senno nel 1675 dopo la rappresentazione del Surena, che non fa scorno alla vigorosa vecchiezza di sì gran tragico, rinunziò alla poesia drammatica. […] Certo è che anche Luigi Racine disapprovò quegli amori episodici, e disse del padre, che “dovea esser meno compiacente pel di lui secolo, e non introdurre un amor galante in un argomento in cui l’ amor tragico dee regnar solo”. […] Nel Mitridate la compassione è più per Monima che pel protagonista, il quale poco più del nome ritiene di quell’ irreconciliabil nemico de’ Romani, e si vale di un’ astuzia poco tragica per iscoprir gli affetti di Monima. […] Duchè ajutante di camera di Luigi XIV ebbe l’onore di comporre alcune tragedie sacre pel teatro della sala di mad. di Maintenon, le quali si recitarono dalla duchessa di Borgogna e dal duca d’Orleans col famoso commediante Baron che le dirigeva.

138. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294

Il famoso Tompson allievo di Adisson nato nel 1700, e morto del 1748, chiaro pel noto poema delle Quattro stagioni, non acquistò minori applausi colle sue tragedie, nelle quali si allontanò ugualmente dal sentiero calcato da Shakespear, e dal gusto di Adisson. […] Gay Mistriss Cowley, e rappresenta la rivalità pel trono di Leonida e Cleombroto, e le angustie della virtuosa Chelonice figlia del primo, e consorte dell’altro. […] La Contessa pel corso di quattro atti manifesta il suo pentimento, e fa ammirare varie sue azioni lodevoli, ignorandosi tuttavia il suo delitto. […] Il Cieco di Betnal-Green (litolo che portava un’ altra favola antica del poeta Johnday del tempo di Giacomo I) è un argomento interessante pel contrapposto de’ caratteri bene espressi. […] La musica italiana (dice lodandolo Swift) è pochissimo fatta pel nostro clima settentrionale e pel genio della nazione.

139. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256

Oltre della traduzione ch’ella fece del Filosofo Inglese e del Don Quixote, e di varie sue poesie, ella compose pel teatro in più di un genere.

140. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452

Il ciarlatano era fuor de’gangheri e dichiarava non solo di non esser suo padre, ma di non averlo mai conosciuto :… e più inveiva contro di lui, più cresceva nella folla la compassione pel disgraziato ragazzo, di cui furon comperate tutte le droghe, e a cui furon fatti per giunta molti regali.

141. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 786-787

A dieci anni, quando i parenti si trovavan con Benferreri al Tordinona di Roma, esordì con molto successo in una piccola parte di pulcinellino : poi seguì i parenti in Sicilia, passando in mezzo alle tribolazioni di ogni specie pel lungo periodo di otto anni.

142. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 94-95

Ho messo, a detta del Bartoli, poichè a detta invece di Antonio Piazza, l’autor del Teatro, il valore artistico del Martelli e l’amor suo pel Lapy furon di assai bassa lega.

143. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36

Abbandonato questo scrittore a se stesso si arrollò tra’ commedianti per libertinaggio, e compose poi, per sostentarsi, pel teatro di un popolo che ancor non poteva gloriarsi di aver prodotto alle scienze, alla politica, alla marina e al commercio, un Newton, un Bacone, un Locke, ed il Grande Atto della Navigazione. […] Il difetto più notabile del nostro poeta è il gusto singolare che avea pel giuoco puerile sulle parole; non v’ha cosa che non sacrifichi al piacere di dire un’ arguzia ecc. ecc. […] Da quel tempo spiegarono una propensione particolare al grande, al terribile, al tetro, al malinconico più che al tenero, ed una vivacità, una robustezza e un amor deciso pel complicato più che per la semplicità; e questo carattere di tragedia si è andato sempre più disviluppando sino a’ dì nostri.

144. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37

Oltre della traduzione da lei fatta del Filosofo Inglese e del Don Quixote, e di varie sue poesie, ella scrisse pel teatro in più di un genere.

145. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 273-274

Così fece : e andò di sera in sera acquistando terreno, tanto che, morto nel 1745 il famoso Bartolommeo Cavallucci, e sentito parlare Agostino Valle, padrone del teatro omonimo a Roma, di questa nuova celebrità, lo scritturò pel carnevale del 1746.

146. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 403-404

Figlio di un ingegnere bolognese, errò bambino pel Veneto colla famiglia, passando dal Polesine a Verona, poi a Vicenza, poi a Padova, ove passò l’adolescenza.

147. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762

V’assalto in versi bassi ; xe vero, ma però parlo sì schietto, che de coscienza un pel mi no ghe metto.

148. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781

Se non seppe levarsi ad alto grado di arte come attore (non uscì mai dal ruolo di generico) egli ha diritto qui a un cenno speciale di lode pel posto al quale, mercè l’amore dello studio e la svegliatezza dell’ingegno e una particolare attitudine, seppe salire come autor comico.

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