Pasquali) : …. il cambiamento più rimarcabile fu quello della Bastona madre nella Bastona figlia, moglie di Girolamo Foccheri, comica eccellente quanto sua madre ; ma che oltre l’avvantaggio dell’ età aveva quello di una maniera più nobile di recitare. […] La sua fama giunse oltre i confini d’Italia, e fu chiamata dall’Elettor di Sassonia, sotto a’ cui reali auspicj, onorata di favori e di generosa pensione, venne meno il viver suo in Dresda l’anno 1762, il cinquantesimo dell’età sua non interamente matura.
Recitò ancor vecchia, e mirabilmente ; finchè, afflitta da malattia cronica, obbligata non poco tempo al letto, cessò di vivere a Venezia il 1° febbrajo del 1776 a oltre settant’anni.
Questa che alla prima satireggiava i personaggi viventi, come Cleone, Lamaco, Demostene, Nicia, Socrate, per farli riconoscere dall’uditorio, oltre al nominarli, ne imitava esattamente i volti e gli abbigliamenti, marcandoli, per così dire, con ferro rovente alla presenza di un popolo fiero e geloso della propria libertà. […] Finalmente, oltre all’imitare e coprire L’attore, erano le antiche maschere necessarie per altro uso. […] Per la qual cosa al tempo stesso che colla maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cercò di farla servire per una specie di tromba da spingere oltre la voce, e perciò la facevano capace di coprire il capo tutto, non già il solo volto, affinchè raccolto ne uscisse il siato, e producesse un’articolazione piena chiara e sonoraa.
Questa che alla prima satireggiava i personaggi viventi, come Cleone, Lamaco, Demostene, Nicia, Socrate, per farli riconoscere dall’uditorio, oltre al nominarli, ne imitava esattamente i volti e gli abbigliamenti, marcandoli, per così dire, con ferro rovente alla presenza di un popolo fiero e geloso della sua libertà. […] Finalmente, oltre all’imitare e coprire l’attore, erano le antiche maschere necessarie per un altro uso. […] Per la qual cosa al tempo stesso che colla maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cercò di farla servire come una specie di tromba da spingere oltre la voce, e perciò la facevano capace di coprire il capo tutto, non già il solo volto, affinchè raccolto ne uscisse il fiato, e producesse un’ articolazione piena, chiara e sonora149.
Da una delle quali anche si apprende come il Bottazzi oltre all’essere artista, si dilettasse di pittura.
Questo il breve e fortunato stato di servizio di Vittorio Zampieri, il quale, recando sulla scena, oltre allo studio e alle chiare attitudini, tutta la gentilezza, tutta la dolcezza dell’indole sua, sa farsi ammirare e applaudire dai pubblici di ogni specie, al fianco della sua egregia compagna.
Dopo di aver fatto parte di molte Compagnie di giro, si fermò il 1774 con quella di Lapy al Sant’Angelo di Venezia, ove recitò La pazza per amore, sua particolar fatica, in cui oltre al rappresentar vari personaggi, cantava ariette musicali non senza grazia.
Prima di accennar qual fosse lo stato degli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol mentovare qualche sacra tragedia latina di alcun letterato di nome sparsa quà e là oltre le Alpi e i Pirenei. […] Uno de’ più noti imitatori di Lohenstein fu Giovanni Hallemann, il quale dal 1660 al 1763 compose sei tragedie, Marianna, l’Amor celeste, il Teatro della Fortuna, la Tenerezza paterna, la Vendetta divina, la Vendetta astuta; in oltre la Virtù trionfante commedia, l’Amore ingegnoso pastorale e l’Innocenza moribonda opera.
Prima di accennar qual fosse lo stato degli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol notare qualche sacra tragedia latina di alcuni celebri letterati sparsa qua e la oltre le Alpi e i Pirenei. […] Uno de’ più noti imitatori di Lohenstein fu Giovanni Hallemann, il quale dal 1660 al 1673 compose sei tragedie, Marianna, l’Amor celeste, il Teatro della fortuna, la Tenerezza paterna, la Vendetta divina, la Vendetta astuta, in oltre la Virtù trionfante commedia, l’Amore ingegnoso pastorale, e l’Innocenza moribonda opera.
Per la Compagnia Reale Sarda furono stanziate in bilancio lire cinquantamila, e il Bazzi col valido aiuto morale dei Conti Piossasco e Benevello, potè pel corso di oltre venti anni far ammirare dai più disparati gusti del pubblico italiano un vero modello di Compagnia, e pel valore degli artisti e per la ricchezza dell’allestimento e per la musicalità dell’assieme e più ancora per la elettezza e varietà del repertorio, quasi tutto italiano. […] E più oltre : Chiudendo gli occhi alla vita Gaetano Bazzi lasciava un’operetta in cui erano contenuti, siccome fraterno legato, i migliori precetti che per la recitazione si potessero desiderare.
Il Campardon riporta, oltre a una querela contro Silvia e il padre Benozzi, e l’atto di matrimonio di lei col Balletti, un atto d’usciere, col quale a istanza di certo Maziau, suo creditore per 230 lire e 11 soldi, dovevano essere sequestrati e asportati i mobili delle due stanze ch’egli abitava in via Tire-Boudin.
Figlia dei precedenti, cresciuta sulle tavole del palcoscenico, entrò a far parte della prima Compagnia di Novelli dopo uscito dalla Compagnia Nazionale, per parti di giovine : ma da lui consigliata, poco oltre i vent’anni mise la parrucca della madre, per seguire la tradizione di famiglia, in cui nonno e padre s’eran fatti celebri colle parti caratteristiche.
.), ma oltre che dagli altri sottoscritta dal Salimbeni per sè e per gli assenti, sì dal tenore di questa lettera dettata a nome della Compagnia, il Neri ne lo ritiene (e io con lui) in conto di Capo.
Se dunque le tante vicende di quest’Imperj (maggiori oltre misura di quelle dell’Arabico) non ci hanno privato interamente de’ loro Drammi, le vicende dell’Arabico in Ispagna, potevano rapirci la maggior parte di simili Poesie, ma non mai tutte, se ve ne fossero state. In oltre tra’ Greci e tra’ Romani, smarriti i componimenti Scenici, furono nondimeno rammentati in altri libri di quelle nazioni; là dove ne’ libri degli Arabi conservati in varie Biblioteche non vi ha un solo Autore che mentovi un Dramma Arabico1.
.), ci apprende come la Compagnia fosse stata costretta a scorrere la primavera in Pescia e Camajore, l’ estate in Lucca e Livorno, e l’ autunno in Firenze senza recite con avversa fortuna, e con tante traversie, malattie, e dispendî, che oltre ai gravi incomodi e patimenti, era rimasta impegnata con un debito di 150 doppie, oltre li debiti particolari di ciascuno, ai quali Dio sa quando si sarebbe potuto provvedere.
La famiglia Astolfi ha dato oltre alla Carolina di cui discorriamo più sotto, una Maria, la figlia, che trovavasi nel ’20 col padre in Compagnia Andolfatti, scritturata per le parti ingenue, la quale, a detta del Giornaletto ragionato teatrale di Venezia, dava già belle speranze di sè ; e varj altri artisti di poco o niun conto, di cui, sfogliando gli antichi elenchi e gli antichi diarj non ci fu dato trovar cenni di sorta.
Il Salveraglio pubblicò per le nozze Pupilli-Kruch (Milano, Bortolotti, 1890) la descrizione contemporanea dello spettacolo ; in cui, oltre alla nota particolareggiata e interessantissima delle spese per l’allestimento scenico e il vestiario degli attori, è anche l’elenco di essi e de' personaggi che figuravano nell’Intermedio del precipizio di Fetonte.
Recatasi col patrigno a Milano, all’insaputa della madre, che pei soliti vecchi pregiudizj era avversa alle inclinazioni della figlia, entrò nell’Accademia de' Filodrammatici, diretta allora dal Morelli, ed esordì il '55-'56 nella Compagnia di Adelaide Ristori, in cui stette oltre due anni, come generica, amorosa, seconda donna, servetta, e talvolta anche, nonostante la tenera età, madre o nutrice.
E se acerbissimo fu il colpo, ripensando alla simultaneità della sciagura, oltre ogni modo acerbo fu, ripensando alle anime buone che si perdevano.
Del poeta Difilo che meritò il soprannome di κωμικωτατος, comicissimo, come ad Euripide si diede quello di tragicissimo, oltre a varii frammenti rapportati da Ertelio e da Grozio, è mentovata da Ateneoa la favola intitolata Saffo, alla quale dà per innamorati Archiloco e Ipponatte. […] Ma se troviam che oltre il poter profondi, Bentosto gli si vieta, e se al divieto Non obedisca, gli s’impon la multa. […] E ben gli stà; Chè infermo oltre ogni creder per natura, Oltre ogni creder temerarie imprese Tentar non cessa, e vi s’involve, e tutti I beni suoi precipitando perde. […] In secondo luogo quel patto apposto di scegliersi argomenti finti dà ad intendere che nelle commedie di Aristofane gli argomenti fossero veri, la qual cosa, a non allucinarsi, nè anche è vera, perchè in esse veri e vivi e noti erano i personaggi introdotti per satireggiarli, ma le azioni, ma gli argomenti erano finti tutti, fantastici, capricciosi e bizzarri oltre misura.
E più oltre, al Capitolo VIII, anno 1840 : con grave dolore perdemmo il bravo artista Luigi Belisario, il quale non volle rimanere con noi, dappoichè avendo per figlia una graziosa giovanetta che aveva grande disposizione per l’arte drammatica, preferì di fare una Compagnia drammatica da lui diretta e portarsi in Sicilia, dove la figlia esordi come prima attrice e fu molto applaudita, ed avrebbe fatta una bella carriera, se dopo pochi anni non si fosse ritirata dal teatro, facendo un vantaggioso matrimonio.
Bartoli scrive : Bellotti, detto il Monco, Comico famoso, che recitò il carattere d’ Arlecchino con grande impegno ; e che cessò di vivere oltre la metà del secolo presente.
E continua a dire il Bartoli che « oltre al recitar bene la tragedia, ella esprimeva anche a maraviglia le parti famigliari e le affaticate nelle commedie.
Francesco Bartoli che lo vide, quando nel carnovale del 1764 recitava a Bologna con la Compagnia di Onofrio Paganini, ci dà il seguente ritratto dell’ uomo e della maschera : Era egli d’ una statura alquanto piccola, pingue oltre il dovere, con faccia rotonda di sembianze geniali, con un gran ventre, e due gambe grossissime, ma tutte eguali, a cui s’ appiccavano picciolissimi piedi.
Morì poco dopo il valoroso Rubini, e la mancanza dell’incomparabile attore fe'si, che di tal commedia non si è parlato più oltre.
Oggi egli è passato al ruolo de' caratteristi, senza che, a oltre settant’anni, si senta fievolite le forze fisiche e dell’intelletto.
Per queste mie terze cure l’edizion vostra porterà seco non poche novità nella storia tanto perchè vi s’inserisce quello che nel 1798 (che non passò oltre delle Sicilie per le luttuose vicende di Napoli) quanto per le molte altre cose notate ne’ primi cinque anni del secolo XIX sul Rodano, sulla Senna e nel l’Alta Italia. […] Sanno in oltre che la poesia rappresentativa suppone talento grande, cuor sensibile, e studio moltiplice, requisiti indispensabili al poeta teatrale che agogna al l’importante gloria di pubblico educatore.
Tu hai quello che infiniti mi hanno chiesto e non hanno ottenuto, e l’artista ha potuto persuadermi a cosa, che rifiutai a principesse russe, che per me equivalgono a orsi con la cuffia. » Il secondo, oltre all’avere scritto per lei la Rosmunda d’Inghilterra, mantenne una viva intima corrispondenza, già pubblicata nell’ opuscolo del Consigli e ripubblicata poi ne’Carteggi italiani dell’Orlando. […] Da una nota del figliuolo Giovanni sappiamo che mantenne per oltre dieci anni e fino alla morte di lei (’35 o ’36) una povera vecchierella per nome Annina, che le era stata raccomandata da persona di sua famiglia.
Il Croce, nel quarto punto dell’appendice, oltre a' titoli delle parti, ond’è composto, riferisce alcuni brani di un codice dal titolo : La pazzia di Flaminio nel presupposto tradimento di Cintia – a 15 maggio 1680, ove sono soliloqui, parlate e dialoghi, relativi tutti alla parte di Flaminio. […] La Compagnia doveva rimanere al Teatro Re ogni anno dal 1° settembre al 15 dicembre, e ne eran principale ornamento, oltre a un buon numero di generici e generiche, Amalia Bettini, prima attrice ; Carolina Fabretti, poi Giardini, prima attrice giovane ; Adelaide Zannoni, madre e seconda donna ; Amalia Colomberti, servetta ; Lucrezia Bettini, caratteristica ; Antonio Colomberti, primo attore ; Giovanni Boccomini, padre nobile e promiscuo ; Gaetano Coltellini, caratterista ; Pietro Boccomini, primo amoroso ; Antonio Giardini, brillante e secondo amoroso ; Giuseppe Zannoni, generico primario.
Cardinale che i negotiati della Compagnia passavano in tale stato che se mi risolvessi di recitare oltre il pregiudicio delle due parti, di dovermi contentare di recitare da serva a vicenda con la Flaminia, ciò che è pregiudicio totale alla mia reputatione, e quello che più importa è che il negotio delle parti si renderebbe usitario per ogni anno si che si renderebbe impossibile l’haverle mai più ; si che genuflessa a’piedi di V.
Quel « nuovo venuto dottore » entrò nell’epoca in cui oltre al rinforzo de’nuovi elementi scritturati dal Bertoldi, la Compagnia si accrebbe di una importante artista, la Rosa Grassi, Colombina.
Si pagavan 10 centesimi ; e oltre a’giuochi equestri (?)
Noi gli auguriamo di non esser secondo al collega Fiorilli, il grande Scaramuccia, che alla Comedia italiana di Parigi dava ancora il famoso schiaffo col piede a oltre ottant’anni.
S. riverentemente gl’espone ritrouarsi la Compagnia in stato da non poter così tosto andar fuori a proccacciarsi il uiuere, anzi douer star mesi, essendo, come è noto, inferma malamente la Corallina in Verona, e la figlia non poter lasciar la madre pericolante ; al che prima pendeua e pende il non uedersi comparire la Diana, ne sapersi, quando mai sia per uenire, perilche Cintio il Marito si protesta non uolere uscire fuori senza la moglie, essendosi già portato a Verona, doue è la Madre inferma ; oltre che partendo anche questa senza gl’anzidetti per le piazze prescritte, gli riuscirebbe di poco proffitto, essendo sempre auuezze a uedere, e sentire le più fiorite, e scielte Compagnie di Principi.
Si vede adunque in queste danze o farse di Ulietea quello spirito imitatore universale che guida l’ uomo a copiare le azioni de’ suoi simili per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le parole ed il canto; ma non si va più oltre.
.° non dice niente per amor di Girolomo suo seruo non ce altro che me otanio et pantalone che se lamentano poi che non siamo ariuati mai alla prima sera et tante e tante sere ni è stato magior popolo et paga alterata Consideri Vostra Altezza el tutto oltre che so da bona mano che e un ladro et molti compagni dicono che Vostra Altezza Ser.
… Il martedì 20 gennaio del 1878, rendeva l’anima al Signore, e il dì dopo fu condotta a Père Lachaise, con modesto, ahi troppo modesto trasporto, al quale, oltre a’pochi intimi amici, appena intervennero il Vitu e il D’Harcourt del Figaro, e la signorina Rousseil, unica fra le attrici parigine – scrisse l’Yorick – che stimasse suo dovere rendere quest’ultimo omaggio alla compianta consorella.
ra Clarice il mio attual servizio con l’annuo stipendio di Doppie trecento all’anno, et in oltre m’obligo à luogare le sue due sorelle della medes.ª nelgrado di loro inspiratione, si di monacare, come di maritarsi, fitto di casa p habitatione della med.ª S.ª Clarice, come della sud.ª sig.ª Lucretia sua madre coll’obligo di habitare continuam.
Ella è molto vivace, ed è inclinata a que' caratteri dimostranti tenerezza ed umiliazione, o abbattimento di forze con rammarico, ed afflittivi, appassionati contrasti. » E più oltre : « Merita questa attrice le più sincere lodi pel suo valor teatrale, e più per i di lei irreprensibili costumi, spiegando a sua gloria il candido vessillo d’una incorrotta onestà. » La brutta commedia del Cerlone, Le avventure di Donna Irene, sollevava, rappresentata da lei, all’entusiasmo.
L' istanza fu respinta con data del 25 marzo, stesso anno, dietro informazioni del Presidente del Buon Governo, il quale oltre ad aver trovato che i comici del Rafstopulo erano scarsi di merito, mostrava come, aderendo a tal domanda, si sarebbe danneggiato un disegno emesso da tre o quattro anni di una vera e propria Compagnia Toscana, autorizzata e sovvenzionata dallo Stato, quantunque tal disegno avesse poca probabilità di essere nonchè approvato, solamente discusso.
E più oltre : Il primo merito d’una servetta è aver brio, vivacità, e soprattutto buona grazia.
., oltre a tutte le parti di primo attore assoluto in quelle opere di varia indole, in cui Modena non avesse parte.
Pochi son quelli che si sovvengono delle censure famose per altro di Giasone di Nores, di Fausto Summo, dì Giovanni Pietro Malacreta, di Angelo Ingenieri e di Nicola Villani, come altresì delle risposte che ad esse fecero, oltre dell’istesso Guarini, Giovanni Savio e Paolo Beni e Ludovico Zuccoli. […] Ma chi riconoscerà un’ opera musicale in un componimento senza cori, in cui oltre ad una canzonetta, si cantarono cinque madrigaletti per trattenimento negl’intervalli degli atti? […] Uscì parimente in quell’anno dalle stampe del veneziano Domenico Imberti l’Andromeda tragicommedia boschereccia di Diomisso Guazzoni cremonese, dove interviene un Erbenio mago, oltre a Cupido trasformato in ninfa, i quali empiono la favola di prodigii. […] S. vuole aggiugnergliele ora, non so da che spirito mossa, oltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a compire quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accrescerà bene il coro, ma le scemerà il decoro: e dico scemerà, e non leverà, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno ; e fra tali poeti si vuol ripore l’istesso Manfredi che il fece alla sua boschereccia. […] Finalmente il Visdomini fondatore dell’Accademia degl’Innominati di Parma, oltre alle tragedie già mentovate, compose l’Erminia pastorale dedicata al conte Pomponio Torelli, la quale fra tutte le nominate favole inedite sola trovasi conservata manoscritta nella ducal Biblioteca di Parma.
Pochi son quelli che si sovvengono delle censure famose per altro di Giason di Nores, di Faustino Summo, di Giovan Pietro Malacreta, di Angelo Ingegnieri e di Nicola Villani, come altresì delle risposte che loro fecero, oltre all’istesso Guarini, Giovanni Savio, Paolo Beni, Giacomo Mazzoni, Orlando Pescetti e Ludovico Zuccoli. […] Ma chi riconoscerebbe un’ opera musicale in un componimento senza cori, in cui oltre ad una canzonetta, si cantarono cinque madrigaletti per trattenimento negl’ intervalli degli atti? […] Uscì parimente in quell’anno dalle stampe del Veneziano Domenico Imberti l’Andromeda tragicommedia boschereccia di Diomisso Guazzoni Cremonese, dove interviene un Erbenio mago, oltre a Cupido trasformato in ninfa, i quali empiono la favola di prodigj. […] S. vuole aggiugnergliele ora, non so da che spirito mossa, oltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a comporre quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accrescerà bene il coro, ma le scemerà il decoro; e dico scemerà, e non leverà, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno; e fra tali poeti si vuol riporre l’ istesso Manfredi che il fece alla sua boschereccia. […] Finalmente il Visdomini fondatore dell’accademia degl’ Innominati di Parma, oltre alle tragedie già mentovate, compose l’Erminia pastorale dedicata al conte Pomponio Torelli, la quale fra tutte le nominate favole inedite sola trovasi conservata manoscritta nella ducal Biblioteca di Parma.
Solo la repubblica di Tlascala, nemica dell’imperio messicano, e strumento della di lui definizione, amando la poesia e la danza, seppe usar l’una e l’altra nelle rappresentazioni teatrali; ma non se ne sa più oltre. La nazione peruviana senza dubbio la più colta di tutta l’America, oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre arti, seppe qualche cosa di geograsia, meccanica, e agronomia, ed ebbe polizia e legislazione eccellente, nella quale trionfa una sanissima morale.
Il 1614 era a Genova, come appare dalla lista di comici pubblicata al nome di Bernardini, nella quale figura, oltre a Gio. […] Del Fiorillo Pulcinella ci rimane, oltre a quello del Perrucci (V.
La voglia di gradir più oltre che non converrebbe, fu la cagion principale che usci ciascuna de’ termini suoi. […] Perché, oltre ai vasi di bronzo che rinforzavano le voci, le bocche delle maschere che usavano i loro attori, erano quasi una foggia di tromba parlante; e cosi veniva la natural portata della voce ad accrescersi di assai. […] [6.4] Ma perché gli uomini vanno generalmente presi a ciò che ha del grande e del magnifico, hanno pensato a un modo di avere il teatro oltre misura grande e a potervi, ciò non ostante, comodamente udire.
Udii da alcuno che il nome di Polacchi venne da un intermezzo o da una tonada di personaggi polacchi rappresentata con applauso nel teatro del Principe; ma nulla di positivo avendone ricavato, non mi curai d’insistore più oltre iu simili bagattelle. […] Nega in oltre che vi fossero stati sconcerti e contese (perchè contava per nulla il venire alle mani); ed il più bello è che dell’unione delle casse deliberata dal Governo mostra che fu la causa il rimediare alla prepotenza alternativa de’ due partiti che rendeva disuguale il guadagno, e cagionava intrighi e maneggi nella formazione delle Compagnie de’ commedianti. […] Confessa in oltre che allora si unirono gl’interessi delle due compagnie, e si fece una cassa sola; ma sostiene però che per questo non divennero esse un corpo solo. […] Ma lasciando ciò, mi dicano gli Huertisti (se pure oggi ve n’ha alcuno oltre del sig.
Nobilità che (quando ancora risalir non si voglia, come si potrebbe, all’epoca di Lotario Imperadore) risulse in Pisa, si distinse in Roma, ed a niuna cede di generosità in Napoli, e che meritò dovunque i più onorifici sublimi gradi militari, politici ed ecclesiastici, come, oltre del Pirro, dell’Inveges, dell’Aprile, compruovano l’illustre Marchese Emmanuele di Villabianca, e l’ornatissimo Canonico e Parroco Logoteta?
Ella era graziosa oltre ogni dire, se bene più tosto piccola e brunettina ; recitava con molto brio e con molta naturalezza, ed ecclissò al suo apparire in Francia la Diamantina, che l’aveva preceduta nella Compagnia, e che aveva recitato dal 1653 al 1660 nel teatro del Petit-Bourbon, al fianco dei celebri Fiorilli e Romagnesi.
E più oltre, al proposito della Rosmonda : L’ho composta per contentar la Bastona, la quale sostenuto avendo il carattere odioso di Teodora, pretendeva di farsi onore con una parte virtuosa, ed eroica ; ma tutti e due c’ ingannammo : ella non era fatta per queste parti, ed io non era ancora assai pratico per iscegliere gli argomenti.
Carlino restò chiuso in segno di lutto per oltre una settimana.
Francesco Bartoli che fu con lui cinque anni, e da lui si distaccò abbandonando le scene, lasciò, oltre alle molte parole di gratitudine, di lode e di augurio, il seguente ritratto, che ci dà chiara l’idea dell’artista e dell’uomo : È il Perelli un comico pronto nelle risposte, lepido ne'sali, arguto assieme e frizzante.
Tanto più che in quei soggetti al popolo notissimi, oltre a un gran gioco di passioni, entrano anche i prestigi della magia. Così Enea in Troia e Ifigenia in Aulide; dove, oltre a una grande varietà di scene e di macchine, potriano entrare i prestigi più forti della poesia di Virgilio e di Euripide.
… Qui io apro una parentesi : tra gli otto figli di Paolo Bava, trovo, oltre a Giovanna, una Teresa, di cui non ho notizie, e una Giuseppina, andata sposa a Giuseppe Ruggeri, veronese (V. nel Suppl.), primi amorosi entrambi il’ 21 della Compagnia Modena-Bellotti. […] La vivacità della sua dizione, la snellezza della sua figurina, l’agilità dei suoi movimenti, l’eloquenza della sua espressione la fan parere ancor giovinetta ; specie quando rappresenta la Cameriera astuta del Castelvecchio, in cui ella profonde tutto il tesoro delle sue grazie, richiamando alla memoria le monellerie della Cutini (V.), che, appunto in quella commedia, sentii a oltre cinquant’anni, e pur sempre maravigliosa d’arte e di freschezza.
In altro elenco, che riproduciamo in fine, troviamo oltre all’Anna, la moglie, che è innanzi alla Gaetana, anche una Antonia Andolfati, della quale non ho potuto trovare alcun cenno, e che non so bene se essere una sorella o una figlia di Pietro. […] Dei plausi vostri al lusinghiero vanto, Fatto di sè maggior, tant’ oltre crebbe, Qui, di Noi forse alcuno.
I suoi drammi di argomento cristiano recitati in Roma con applauso s’intitolano, la Comica del cielo, la Vita umana, la Sofronia, la Datira, oltre ad altri due di soggetto morale intitolati Dal male il bene, e Chi soffre spera. […] Ciò avverrà appunto quando scosso il volontario stupore gli uomini giungano a comprendere che oltre a i Tenori con tanto diletto ascoltati, le dolcissime naturali voci delle femmine fanno in iscena, senza che si violenti la natura, quanto mai sanno eseguire le non naturali de’ castrati. […] Giacinto Andrea Ciccognini fiorentino mostrò tanta inclinazione alle cose teatrali, che, oltre allo studio che pose in inventare o tradurre varii drammi, non eravi compagnia comica ch’egli non conoscesse, nè attore abile di cui non cercasse l’amicizia. […] Nè passeremo oltre senza aver fatto motto dell’opera buffa che si coltivò con qualche successo e forse con molto minore stravaganza anche per la poesia, come si vede nelle Pazzie per vendetta di Giuseppe Vallaro, nel Podestà di Coloniola, nelle Magie amorose del nominato Giulio Cesare Sorrentino vagamente decorato, e nel piacevole componimento allegorico di due parti la Verità raminga di Francesco Sbarra.
Diede al teatro italiano molti Scenarj, e recitò oltre a quelle di Scaramuccia, le parti di Dottore e altre con molto successo.
Altezza di Vittorio Amedeo Duca di Savoja, e per tirar assai bene a gli uccelli in aria, e correr con qualche grazia e velocità a' cervi, et averne ucciso alcuno, è stato honorato oltre alli molti regali d’un singolar appatente di poter levar cavalli dalla Ducale Scuderia a suo beneplacito, e cacciar in ogni luogo riserbato a Sua Altezza Sereniss. con priuilegio, che per qual si uoglia bando, che potesse sospender la permissione a priuilegiati da S.
L’edizione è magnifica : oltre allo splendore della carta e dei tipi, noto la ricchezza delle incisioni, tratte con scrupolosa fedeltà dagli antichi disegni : il testo, così vivo ed esatto, sembra più vivo ed esatto illustrato da immagini che rievocano il tempo in cui i comici, questi poveri esseri della gloria rumorosa ed effimera, vissero la loro vita agitata, fra le miserie e le gaiezze, fra gli applausi e le insurrezioni delle platee. […] Il Rasi, ora direttore della Scuola di recitazione in Firenze e un tempo attore, consacra a quell’opera, che è il fior della sua anima, l’ingegno, l’esperienza e la coltura : quella coltura che per un attore è addirittura oltre l’incredibile, e che resta particolarmente notevole e superiore anche fuori il palcoscenico ; e vi consacra ancora il frutto del suo lavoro quotidiano, perchè i risparmi che dovrebbero rappresentare il premio e la tranquillità della vita di lavoro e di studio nobilmente spesa, nella mirabile sua pubblicazione egli profonde ; senza contare la immane fatica che dura e le difficoltà che incontra, tali da fiaccare i più tenaci, nella raccolta dei documenti.
mo Dalla compitissima Sua sento le glorie fracesi, che già comincio a vedere che la fortuna, a cura ma questo poco m’importa, sono gl’otto scudi delle botte che mi danno fastidio, La pregho andare dal Signor Giuseppe Priori, cassiero del Monte, e dirli che mi fauorisca auuisarmi per qual causa non ha pagato una mia polizza d’una doppia dicendo non auer denari de miei, e farsi dare una notarella del nostro, conto, perche mi pare che tenghi assai più nelle mani, se pure a riscosso li denari dal Ebreo Rossi al quale uendei il Vino, auendo il suddetto Signor Priori acettato di riceuer lui il mio credito e darmene credito, che in tal caso corre la somma per conto suo, che per altro, io non avrei dato il Vino, oltre di che di Conto Vecchio ui è qualche bagatella senza questi che lo pregho prenderne Nota distinta accio possa regolarmi, e ne do carico a V. […] Caro Signor Gerolimo assistetemi in questo particolare, perche al bisognio si Conoscano gli Amici, in oltre lo pregho uedere l’Ill.
Formò, l’anno dopo, società con la Boetti-Valvassura ; poi fu scritturato per l’ America del Sud, ove stette oltre due anni, da Adelaide Tessero, colla quale tornò in società, dopo aver passato tre anni in Compagnia di Vittorio Pieri.
Ecc.ª il gran dispendio della Compagnia, oltre la difficoltà del Donativo scarso et il crescimento di un’altra parte, hauendo già due serue la Compagnia.
Conosciuti col suo mezzo la Robotti, Tessero, Bucciotti, doventò in poco tempo creatura del palcoscenico ; e tanto lo prese amor dell’arte, che una bella notte, di nascosto della madre e del fratello maggiore, fuggì di casa per andare ad aggregarsi a una compagnia, che recitava a Dronero in una sala dell’ospedale ; e colla quale frequentò per oltre un anno teatri talvolta di quello assai peggiori. […] E il Rossi andò in compagnia, e mali umori certo ce ne furono, e invidie, e armeggii nascosti, come si può vedere da questo bigliettino anonimo del 5 maggio 1852 : Egregio Signore, Si esorta il signor Direttore della Real Compagnia a non voler più oltre defraudar le parti dovute all’ Esimio attore Giuseppe Peracchi col sostituirle all’attore Ernesto Rossi ; onde evitare qualsiasi disordine che in Teatro ne potrebbe nascere. […] Ernesto Rossi, come altri grandi artisti, fu solleticato dalla vanità di scrittore, e oltre alla traduzione del Giulio Cesare e agli studi shakspeariani (Firenze, Le Monnier, 1885), e a varie commedie, tra cui, non delle peggio, Adele, pubblicò un’operone di ricordi in tre volumi : Quarant’anni di Vita Artistica (Firenze, Niccolai, 1887), che la critica in genere condannò, e il pubblico dimenticò per le troppe inutili cose discorse concernenti più l’autore che l’arte.
E siccome gli obbietti d’imitazione nella musica sono infinitamente più moltiplicati e molto meno costanti e sensibili che gli obbietti delle altre arti, avendo essa di più il privilegio di poter piacere anche allor quando non ottiene il fine di acconciamente imitare gli oggetti, così fa d’uopo convenire essere oltre modo difficile l’analizzar bene questa facoltà. […] Mi farò in oltre a svegliare la loro emulazione mostrando il grado di perfezione a cui essi potrebbero inalzare la nostra lingua. […] Abbia questa tutte le bellezze e le ricchezze possibili, pure può essere difettosa oltre modo; e di fatti lo è sovente. […] Febo ora dal mezzo del cielo piove empie faville Arde ora i più freddi monti l’adusto cane, Fermati: troppo sei da fervide vampe riarso, Non ponno i stanchi piedi più oltre gire. […] Le quali ragioni danno chiaramente a divedere non potersi introdurre il ritmo, o numero antico nella lingua italiana senza alterarla considerabilmente; oltre la difficoltà che sarebbe di assegnar a ciascuna sillaba il suo quantitativo valore, lo che non potrebbe farsi, mancando gli esempi negli autori classici che o per una autorità puramente arbitraria, e perciò insussistente, o per una convenzione generale di tutta la nazione più difficile a conseguirsi che la mutazione istessa.
Perchè dunque attribuire agli antichi i difetti che non hanno, oltre a quelli che hanno per essere stati i primi nell’arte? […] Simili traduzioni animate, fedeli, armoniose de’ nostri cinquecentisti fanno vedere quanto essi intendevano oltre il vano suono delle parole, e come ben sapevano recare con eleganza lo spirito poetico nella natia favella. […] In oltre lo stesso Castelvetro dice nel c. 86 che quando si ballava, si cantava e si sonava, non si recitava la tragedia ciò essendo bisogna dire che essa si recitasse da chi non ballava, non cantava e non sonava, e per conseguenza che gli attori introdotti contro l’esposizione del Castelvetro, avessero un uffizio diverso da quello del ballo, del canto e del suono. […] Se fossero stati semplici individui accresciuti uno per volta, ne seguirebbe che Eschilo non avesse introdotti nelle sue favole che due soli attori, oltre del Coro, la qual cosa, come si è detto, sarebbe smentita da quelle che ce ne rimangono; perocchè nel solo Prometeo alla prima scena intervengono la Forza, la Violenza, Vulcano e Prometeo, cioè quattro personaggi.
La domenica 24 dicembre dell’ ’82, la Compagnia di Francesco Pasta chiuse il corso delle sue recite al Teatro Manzoni di Milano con una commovente solennità artistica a favore del povero Ceresa, al quale pervenner oltre duemila lire.
« Celebre e brava commediante – dice il Bartoli – che s’acquistò molta fama col valor suo in Italia e oltre i monti.
Per non insultare cesso dall’esemplificare più oltre. […] In oltre questo Filosofo mascherato comincia il suo discorso dal mostrare, che la semplicità amata da’ Greci, da’ Francesi, e da’ buoni Italiani, non si amò dalla Nazione Spagnuola, che si fondò nel viluppo romanzesco.
La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. […] Sotto Carlo VI morto nel 1422 furonvi in Francia, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori.
La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. […] Furonvi in Francia sotto Carlo VI morto nel 1422, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori.
Quanto a’ maestri di musica, oltre ai nominati, si sono distinti in Francia Campra, Destouches, Mouret, Coignet, Rameau anche musico teorico, e singolarmente il gran Rousseau per le sue composizioni teoriche e pratiche, oltre a i profondi esami che dopo del Sauveur ne fecero i noti matematici d’Alembert e la Grange.
no in particolare per la sua parte et per i travestimenti spagnoli ne è oltre modo desideroso che sia in compagnia, perchè il figlio di pantalone per queste parti non è bono, et poi ha tanto poca fortuna da per tutto che la compagnia patisce pur assai. […] S., et che mi fusse concesso mi sarebbe oltre modo caro, non soggiungo altro perchè scrivo a chi molto intende.
Oggi in Francia si produce ancora alcun componimento applaudito in teatro e letto senza noia; e benché non vi sia chi possa degnamente compararsi con veruno de’ quattro gran tragici di questo e del passato secolo, pure oltre alle poche di sopra già mentovate tragedie, merita distinta lode la Didone del signor le Franc marchese di Pompignan265. […] Non v’ha dubbio che dopò l’incoraggiamento del sovrano di Parma si é veduta coltivar in Italia con fervore la tragedia da Magnocavallo, Calini, Perabò, Campi, e la commedia, oltre del Goldoni, si vanta di Albergati. […] In oltre la necessità di soddisfar l’occhio, e l’amor natural del maraviglioso introdusse ne’ teatri e fa sussistere le decorazioni; ma un ingegno illuminato dal Dio del buon gusto, qual’é il Metastasio, ha saputo profonderle nella Nitteti, destinata pel teatro del ritiro di Madrid, ricorrendo al tesoro della natura, doveché i poeti musicali francesi le hanno cercate nel miracoloso e nelle trasformazioni istrioniche; e i nostri poetastri incapaci di vagliar il grano e separarne le paglie, di distinguer un francese dall’altro, e l’Ifigenia dai Silfi e dalle Barbe turchine, van dietro ai loro errori.
Or se v’ha tra’ lumi somministrati dalla ragione rischiarata (oltre delle scienze esatte e delle leggi e della stessa moral filosofia) un Educatore di simili circostanze rivestito, non merita egli al pari delle scientifiche cognizioni gli applausi degli amici dell’ uomo? […] Ma per sì bella impresa, oltre di un raro ingegno affinato dal senno e dal gusto, vi bisognerebbe quel lieto nido, quell’ esca dolce, quelle aure soavi che bramano i cigni per elevarsi al Parnaso, ed a me di ciò invece sovrabbondano solo cure mordaci che me ne respingono. […] E giacchè con non isperata benignità accolse il pubblico il saggio che ne diedi l’anno 1777 nella Storia critica de’ teatri in un sol volume in ottavo, ho voluto, invece di riprodurla quale allora la pubblicai (come diverse volte ne venni gentilmente invitato dalla Società tipografica di Nizza, e da qualche librajo Veneziano e Napoletano), rifonderla ed ampliarla non di parole ma di nuove cose comprese in cinque volumi oltre di un’ appendice.
E lasciando a parte i rimproveri della propria coscienza, e il deterioramento della riputazione presso il pubblico, si dee poi riflettere, che parlando in tempo, che gli avversarj vivono, e mangiano, e beono, e agiscono, essi per diritto di difesa non ometteranno di notare le vostre petizioni di principj, ignorazioni dell’elenco, i circoli viziosi, le anfibologie, e in oltre i fatti soppressi, i passi degli Autori stiracchiati, le congetture sofistiche, e allora il credito va tutto in fumo, e cadono al piano le apologie, e gli Apologisti. […] In oltre quando voi parlate di una sola Città Spagnuola, comparatela con una sola Italiana; ma se vi stendete a tutta la Spagna, dovete riguardare a tutta l’Italia, e non alla sola Città di Roma. […] Ma dopo di questi bei passi le Nazioni procedono oltre e coltivano le Lettere, e le Scienze, delle quali ora discorriamo. […] Di più, oltre a Cicerone, e Valerio Massimo, dice Appiano, che regnava in Cadice Argantonio in tempo, che tal Città si chiamava Tarteso, e non Gadir come poi la dissero i Fenici.
Agamennone nella scena 5 domanda a Taltibio se abbia eseguiti i suoi ordini, quando pur vede Briseida ed Achille in quel luogo; ed il servo disubbidiente dice che gli ha enunciati, ma non è passato oltre per compassione, e canta un’ aria di un tronco che cede alla forza ma mostra colla resistenza il proprio dolore, sentenza che quando non fosse falsa, impertinente ed inutile per la musica, sarebbe sempre insipidamente lirica e metafisica. […] Alcuno mi disse che il nome di Polacchi venne da un intermezzo, o da una tonada di personaggi Polacchi rappresentata con applauso nell’ultimo teatro; ma nulla di positivo avendone ricavato non mi curai d’insistere più oltre in simili bagattelle. […] Confessa in oltre che allora si unirono gl’ interessi delle due compagnie e si fece una cassa; ma non vuol per questo che componessero un corpo solo. […] Ma ciò lasciando mi dicano gli Huertisti (se pur ve n’ha qualche altro secreto oltre di Don Pedro suo fratello, e de’ Guarinos e de’ La Cruz) codesta profonda erudizione tutta chamberga, cioè che cade da tutti i lati, che cosa fa mai al caso nostro?
…. ti rammento ancora che per ora dalla sopraintendenza posti assoluti non se ne danno, come pure abbi presente che l’Egregio benemerito Fabbrichesi per pagar molto fu obbligato partire ad onta che aveva L. 4500 di più dalla Corte oltre L. 24,000 d’appalto degli introiti serali niente indifferenti…………… A questa lettera la Bettini risponde colla seguente : Mio Caro Monti, Ricevo la tua 21 spirante e la riscontro al momento. […] oltre il tuo invito di limitarmi sulla paga, mi dici ancora che la vostra Sopraintendensa non accorda posti assoluti ! […] Il 14 gennaio 1838 Camillo Ferri da Milano propone alla Bettini il posto di prima attrice assoluta nella propria Compagnia alle stesse condizioni che ha col Nardelli, e soggiunge : Mi si dice che quest’ultimo non prosegua oltre il 39 ed è perciò che le avanzo questa proposizione, in caso contrario mi guarderei bene dal tentare di rapirle uno dei primi ornamenti dell’ arte nostra. […] Le prime 4 commedie e le prime 4 tragedie a tua scelta ed oltre de’ riposi che dà la piazza, uno d’obbligo alla settimana…… L’11 aprile 1838 il Gottardi da Torino torna alla carica, ed, autorizzato anche dal suo futuro socio Domeniconi, le propone il posto di Iª attrice assoluta dalla quaresima del 1840, l’onorario di 12 mila lire austriache divise in tante mezze mesate anticipate, ed il compenso di mezza serata per piazza ad uso comico. – Dispensa dalle recite doppie – una recita per settimana di tutta vostra scelta.
mo L’allegrezza che mi ha apportato la sua cara lettera, per vedere ch’ella tien di me memoria, ben che sua minima nell’operatione, ma nell’affetto riuerente serua maggiore, vien mitigata oltre modo dal quasi accertarmi ch’ella non ritorni in Ferrara p. q.º Carnev.
Probabilmente egli assunse il nome di Florindo, lasciato dal suo concittadino, Domenico Antonio Parrino, innamorato anch’egli de’più egregi al servizio del Duca di Modena, che fu sui teatri oltre un trentennio, e lasciò alcune opere pregiate, fra cui, prima, l’Istoria dei Vicerè del Regno di Napoli.
Pazienza se i delirii della sua ignoranza si limitassero all’arte sola di recitare ; ma in oltre vuol esser autore, e correttor degli autori.
Si può dir ch'ella danzi col pensiero, e credo che l’arte degli antichi greci nella pantomima non potesse andare più oltre.
Volle in oltre egli stesso e comporre la musica de’ suoi drammi, e inventar de’ balli, e prescrivere i gesti e i movimenti del Coro che danzava e cantava negl’intervalli degli atti togliendone la direzione agli antichi maestri ballerini. […] Vuolsi in oltre che quando Eschilo si ritirò alla corte di Jerone, trovasse questo re occupato in riedisicare l’antica città di Catania rovinata da’ tremuoti cui diede il nome di Etna, e su di essa Eschilo fece un componimento poetico. […] Euforione figlio di Eschilo, oltre ad alcune tragedie da lui composte, vinse secondo Suida e Quintiliano quattro volte con alcune favole del padre, alle quali diede novella forma.
Di fatti, oltre alle nominate tragedie a noi non pervenute, ebbero i Romani eziandio in pregio la Medea di Ovidio, il Prometeo e l’Ottavia di Mecenate, il Tieste attribuito a Quinto Vario, a Virgilio, ed a Cassio Severo, tragedia da Quintiliano reputata degna di compararsi colle migliori de’ Greci, in oltre quelle di Curiazio Materno altamente comendate dall’autor del dialogo della corruzione dell’eloquenza, e di Pomponio Secondo stimate per l’erudizione e per l’eleganza, la Medea di Lucano, l’Agave di Stazio sì bene ascoltata in Roma ed encomiata dal satirico Giovenale, tutte queste buone tragedie danno a noi diritto di affermare che un genere di poesia maneggiato da’ migliori poeti latini, dovè trovare in quella nazione ordigni opportuni per elevarsi, ed in copia maggiore che non ne trovò la poesia comica.
Torello Saraina Veronese rammenta il teatro della sua patriab, oltre all’anfiteatro superbissimo che ancor si ammira e si conserva col nome d’Arena. […] Osserviamo in oltre che non solo dapertutto i popoli vollero aver teatri, ma che mai non furono più sontuosi e frequenti i giuochi scenici quanto ne’ primi secoli dell’Impero.
Anche circa lo stile la giusta critica non è sempre contenta della Filli, perchè oltre al raffinamento, diciam così, originario delle pastorali, si veggono in essa molti falsi brillanti ed alquante metafore ardite alla maniera Marinesca e Lopense. […] Appartiene la prima al secondo lustro del secolo, ed in essa, oltre all’esser piaciuto all’autore di rimare con frequenza, non si vede il calore richiesto nelle sceniche poesie; ma ben si nota la semplicità dell’azione condotta coll’usata regolarità italica ed espressa colla grazia naturale di questo leggiadro poeta.
Bernardo Giuseppe Saurin parigino nato nel maggio del 1706 morto nel novembre del 1781, oltre alle tragedie riferite tradusse quasi tutto dall’inglese il Beverley di Odoardo Moore che altri attribuisce a Lillo, altri a Tompson. […] Gli affetti di Eugenia son delicati, e sebbene eccedano alquanto passando oltre de’ limiti concessi alla commedia tenera, non hanno però la nota abbastanza furiosa qual si richiede nella tragedia.
Anche circa lo stile la giusta critica non è sempre contenta della Filli; perchè, oltre al raffinamento, diciam così, originario delle pastorali, vi si veggono molti falsi brillanti ed alquante metafore ardite alla moda Marinesca. […] Appartiene la prima al secondo lustro del secolo, ed in essa, oltre all’ esser piaciuto all’autore di rimare con frequenza, non si vede il calore richiesto nelle sceniche poesie; ma ben si nota la semplicità dell’azione condotta coll’ usata regolarità Italiana, ed espressa colla natural grazia di questo leggiadro poeta.
Quivi sposò in seconde nozze una giovine padovana, e quivi morì nell’età di oltre settant’anni. – Ebbe onoranze funebri degne di lui : una pietra commemorativa fu alzata sulla sua tomba dalla figlia Laura colla seguente iscrizione : qui riposa Francesco Augusto Bon patrizio veneto scrittore comico dopo Goldoni primo morto in Padova il xvi decembre mdccclviii Laura figlia sua maggiore con doloroso affetto questa pietra pose il gennaio del mdccclix A questo punto lascio la parola a Giuseppe Costetti che con tanto amore ed acume dell’opera letteraria del Bon discorse nel suo studio sulla Real Compagnia Sarda (pag. 23-24).
In esso volume, oltre alle commedie recitate in Firenze, figurano : L’amor semplice – Il Molière – L’amor non può celarsi – L’erede universale – L’orfana fuggitiva – La vedova spiritosa – L’ Eugenia – La finta pazza – Gl’impostori onorati – La contadina tradita – Torquato Tasso – Il disertor tedesco – Pamela fanciulla – Pamela maritata – La fiera delle fate – I due avari – Il Conte di Valtron – La moglie saggia – La caccia d’ Enrico IV – Il vecchio collerico – Gli eroi inglesi – Le glorie della religione di Malta – L’inferno aperto a favore d’ Arlecchino – Arlecchino custode dei pazzi – Geneval – Colombina spirito folletto – La felicità nata dalle sventure – La Reginella – Il padre fanatico – La Calzolaia – La presa di Belgrado – Il disertor fortunato.
Da un libro di note, fortunatamente conservato dell’anno 1575, sappiamo che al seguito della Duchessa di Lothringen, oltre a tagliatori di pietre preziose, orefici, pittori, sarti francesi, spagnoli e tedeschi, guardiani di leoni, domatori di leopardi, ecc., erano cantanti e musici.
Il primo anno fece società con Francesco Coltellini, da cui essendogli pervenute alla resa dei conti cinque o seimila lire di guadagno, oltre a quel tanto da vivere che s’ era assegnato giornalmente per sè e la moglie, si sciolse amichevolmente, e diventò capocomico solo, mettendo subito piede al primo teatro di prosa di Milano (ora Manzoni) il settembre, e all’Arena Nazionale di Firenze la primavera.
Non ispregevole pastorale, non certo delle peggiori, è codesta Fiammella, in cui, oltre alla felicità dell’orditura, alla maestria della condotta, al fantastico di certe scene, sono versi abbastanza garbati come i seguenti che tolgo dalla scena undecima dell’atto quarto.
Pabla Vicente chiamossi la figliuola, di cui corse fama che correggesse le composizioni paterne, oltre ad averne scritte ella stessa alcune assai bene accolte. […] Si fa in oltre menzione di un dramma detto Tragedia Policiana in cui si trattano gli amori di Poliziano e Filomena uscita in Toledo nel 1547. […] In esse, oltre a’ soliti difetti circa le unità e lo stile, vedesi la stessa mescolanza di compassione e di scurrilità che regna nelle altre sue favole. […] Vuole in oltre che l’Ecuba e la Vendetta di Agamennone non debbano chiamarsi traduzioni; ed a ciò altro non replichiamo se non che il dotto suo amico l’Ab. Andres l’ha pure riconosciute per tali, oltre all’averle lo stesso Lampillas nel tomo II del suo Saggio chiamate ancora traduzioni.
Vedesi adunque nelle surriferite se e danze di Ulietea e delle altre isole mentovate quello spirito imitatore universale che guida l’uomo a copiare le azioni de’ suoi simili per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le parole ed il canto; ma non si va più oltre.
Questo Apollinare oltre alla nominata tragedia espose sulle scene altri fatti del Vecchio Testamento imitando Euripide, e scrisse ancora commedie sulle tracce delle favole di Menandroa.
Quando nel 1780 la Francia pensò di disfarsi di tutti gli attori che recitavano il genere italiano, Camerani fu licenziato come ogni altro ; e, benchè non compiuti gli anni voluti per la pensione, glie ne fu concessa una di lire 1000, oltre ad altre lire 5000 che gli furon pagate in due rate annuali.
N'eran.parte principale, oltre al Rossi, la Campi, la Zerri-Grassi, la Migliotti, divenuta poi sua moglie a Genova nella quaresima del’73, la Bernieri, Ceresa, D'Ippolito, Giulio Rasi, Pesaro, Bosio, Luigi Rasi, ecc. ecc.
Fiorito dalla seconda metà del secolo xvi a oltre il primo decennio del secolo xvii (il Malherbe — cf.
Nell’incontrarsi col conte Elisabetta si avvede dalla banda di dovergli la vita, oltre alla potente inclinazione che glielo raccomanda. […] Questa dipintura, oltre all’essere ben graziosa, ha il merito di prevenire l’uditorio sul carattere del protagonista. […] Sino all’anno 1664 non n’erano usciti che tre tomi, i quali poi crebbero a nove oltre a sei altri impressi in Madrid nel 1717, che contengono settantadue autos sacramentales. […] Andando per la città mena seco un servo che oltre ad un parasole porta sotto il braccio uno scabello, di cui Don Domingo si serve in istrada quando vuol riposarsi. […] Muojono in essa intorno a cinquantasei persone, oltre di una galera bruciata con tutto l’equipaggio e i passeggieri.
Nell’incontrarsi col conte Elisabetta si avvede dalla banda di doverle la vita, oltre alla potente inclinazione che glielo raccomanda. […] In oltre per abbattere di un colpo la costanza d’Isabella si fa venire un finto soldato colla falsa notizia della morte di Diego, che riduce agli estremi la vita d’Isabella senza indebolirne la passione. […] Sino all’anno 1664 non n’erano usciti che tre tomi, che poi crebbero a nove oltre a sei altri impressi in Madrid nel 1717, che contengono settantadue auti sacramentali. […] In oltre l’insipidezza colla quale la Principessa d’ Elide entra nell’impegno d’innamorare Eurialo, copre di gelo l’invenzione di Moreto. […] Andando per la città mena seco un servo, che oltre ad un parasole porta sotto il braccio uno scabello, di cui Don Domingo si serve in istrada per riposare.
La sola Repubblica di Tlascala nemica del l’impero Messicano, e poi stromento della distruzione di esso, e della propria schiavitù, amando la poesia e la danza, seppe usare l’una e l’altra nelle rappresentazioni teatrali; ma non se ne fà più oltre. […] Ma la nazione Peruviana, senza dubbio la più colta di tutta l’America, oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre arti, seppe qualche cosa di geografia, meccanica ed astronomia, ed ebbe polizia e legislazione eccellente per la natura e per l’indole di que’ popoli, nella quale trionfa una sana morale.
La sola Repubblica di Tlascala nemica dell’Impero Messicano e poi stromento della distruzione di esso e della propria schiavitù, amando la poesia e la danza, seppe usare l’una e l’altra nelle rappresentazioni teatrali; ma non se ne sa più oltre. […] Ma la nazione Peruviana senza dubbio la più colta di tutta l’America, oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre arti, seppe qualche cosa di geografia, meccanica e astronomia, ed ebbe polizia e legislazione eccellente per la natura e per l’ indole di que’ popoli, nella quale trionfa una sana morale.
Ciò si auera frà trappolino, e Bagolino, uenuti frà loro à rompimento di capo. or ueda Vostra Ecc.ª come poss’io sofferire senza perder il corpo, ell’anima cosi barbara unione. il Signor Duca mio Signore per cui prego ogni giorno, cosi Dio, mi faccia degno d’essere esaudito ; rimarrà da me seruito con ogni affetto, ma non con questi dui, e poi uolendo Trappolino e la moglie, non u’ hà che fare, l’Aurelia. il carpiano oltre l’essere buono nella sua parte, e suauissimo di costumi, e seruirà con ogni spirito, e dà pantalone marauiglioso. u’è buffetto ; dirà Vostra Ecc.ª questo non brama il S. […] Il Fidenzi, oltre all’essere stato attore preclaro, fu preclaro poeta ; e pubblicò un volume di versi a Piacenza del ’52, ch’egli intitolò Poetici Capricci, e dedicò ad Alessandro Farnese, in cui sono, se non sempre, vivezza e semplicità di imagini, tanto più rare e pregiate, in quantochè apparse in mezzo al dilagar delle strampalerie del tempo, e di cui metto qui come saggio il principio del vigoroso canto : I fifgli famelici della Vedova Ebrea assediata Di Sion l’alte mura Tito ricinte havea di genti armate : E gli assediati Ebrei, Con dolorosi omei, Chiedean pietade a l’indurato Cielo : E di viveri affatto impoveriti Con lagrimosi inviti De la Morte chiedean l’orrida falce.
Pabla Vicente chiamossi la figliuola, di cui corse fama che correggesse le composizioni paterne, oltre di averne scritte ella stessa alcune assai bene accolte. […] Non minori assurdità e incoerenze si rinvengono nella Tinellaria, oltre di trovarvisi l’indicata mescolanza di linguaggi, altri parlando italiano, altri francese, altri portoghese. […] In esse, oltre a i soliti difetti circa le unità e lo stile, vedesi la stessa mescolanza di compassione e di scurrilità che regna nelle altre sue favole. […] Vuole in oltre che l’Ecuba e la Vendetta di Agamennone non debbano chiamarsi traduzioni; ed a ciò altro non replichiamo se non che il signor Andres suo amico e compagno l’ha pure riconosciute per tali, oltre all’averle lo stesso Lampillas nel tomo II del suo Saggio chiamate ancora traduzioni. […] Ma la prima, in cui ebbe il Bermudez una scorta giudiziosa, è più interessante; e la seconda, oltre a questi difetti comuni, ne ha moltissimi altri particolari, perchè caminò tutto solo.
Dopo sette anni in circa apprese dall’Inglese Alcuino la rettorica, la dialettica, l’aritmetica e l’astronomia; e così iniziato ne’ misteri del sapere concepì il bel disegno di spargere la coltura ne’ suoi vasti dominj, che oltre la Francia stendevansi in gran parte dell’Italia, della Germania e della Spagna. […] Posero in oltre i monaci di mano in mano in dialogo le vite de’ santi, come quella di S. […] Passa in oltre a dubitare che le accennate rappresentazioni di Padova, del Friuli, della Compagnia del Gonfalone, sieno state eseguite con dialogo, stimandole semplici apparenze mute figurate dal clero in tempo di pasqua e di pentecoste. […] In oltre Chindesvindo ed altri Visigoti fecero alcun’ altra collezione di leggi, della quale neppur ebbe contezza il Lampillas, altrimenti non avrebbe lasciato di trionfarne.
Io ho inteso che i nomi hanno in loro un non so che di fortunato e d’infelice ; per me questo di Lauinia non mi piace ; poichè Lauinia, quella cantata da Virgilio originò incendio al Latio, la morte a Turno, e trauagli a Enea : oltre che se voi pigliate la seconda sillaba di questo nome che è Vi, e la fate prima, componete un nome che dice Vilania. […] Maria nuova in Firenze ; montato con questo ornamento sopra d’un Mulo carico di mezza soma di ferro oltre la mia persona, uscii di Bologna il di 15 di Gennaio la sera.
La morte del celebre artista Pertica fu la vita nuova del Vestri, il quale, chiamato dal Fabbrichesi a sostituirlo nella Compagnia Reale ai Fiorentini, ov'era ancora il celebre De Marini, benchè sulle prime vi trovasse il pubblico arcigno oltre misura, andò gradualmente trascinandolo al delirio, specie con L'odio ereditario del Cosenza, fino a essere condotto dopo una recita a casa in trionfo, cosà rara se non unica – accenna il biografo Scifoni – per un artista drammatico. […] Il teatro non contò quella sera oltre cinquanta spettatori.
Si contenti in oltre che gli faccia sovvenire di poche altre cose se non le ignora; e primieramente che il Sancho è scritto in castigliano e non in francese, e che i Francesi rimano sempre per necessità, e non per elezione, perchè mancano del verso bianco che noi chiamiamo sciolto; di più che la poesia castigliana al pari dell’italiana, e dell’inglese ha il suo bel verso suelto, oltre di un endecasillabo coll’assonante ottimo per la scena nazionale. […] È sicura in oltre che la salute della patria dipenda da Giugurta ancorchè fosse solo? […] Sappiamo in oltre per mezzo del medesimo editore, che si rappresentò repetidas veces , e che ne corsero manoscritte più di duemila copie per America, Spagna, Francia, Italia, e Portogalloa. […] Questa abbraccia trentacinque favole oltre della sua Rachele e delle sue traduzioni di cui bentosto parleremo. […] E perchè in oltre non imitare la vivacità dell’originale nella riconoscenza di Oreste in vece di raffreddarla sgarbatamente con fanciulleschi enigmi?
Sappiamo in oltre che la Ifigenia recitata nel Teatro de la Cruz fosse scritta colle leggi della Tragedia?
Il primo precettore in essa è stato Seit Hassan Choja Algerino perito nella nautica e nelle lingue araba, turca, inglese, francese e italiana, al quale è succeduto Seit Osman Efendi nativo di Costantinopoli abile geometra, che vi gode una pensione di quaranta piastre al mese, oltre a tutto il mantenimento necessario in casa.
Che altri la chiamasse pel suo nome di guerra, capisco : ma non capirei che altri potesse chiamarla col nome del secondo marito (e il figlio specialmente), giacchè sappiam per uso come un’attrice porti con sè oltre la tomba il nome col quale diventò famosa.
Bartoli ch'egli parlava egregiamente all’improvviso, che giocava il secondo Zanni a meraviglia, e scriveva in poesia con molta grazia ; la sua figura teatrale non era delle più adatte al personaggio dell’innamorato, perchè piccola e pingue oltre misura.
Il Sand discorre di un tipo, esistito a Bologna fin oltre il 1850 e passato poi nel dominio delle marionette, che rappresentava un vecchio mercante di circa sessant’ anni, ignorante e orso, col nome di Tabarino, il quale soleva cominciar le frasi in italiano e finirle in dialetto bolognese. « Padre quasi sempre di Colombina e alleato del Dottore, egli era – dice – il Cassandro o il Pantalone bolognese.
[5] Da tali differenze introdotte dal canto si scorge ancora quali proprietà si richieggano oltre le accennate di sopra in un linguaggio acconcio a tal fine. […] Tale sarebbe certamente se gl’Italiani non avessero a ciò provveduto ora col frequente raddoppiamento delle medesime consonanti, come “alloppiare, oggetto”, il quale, oltre il sostenere che fa la pronunzia, serve a dividere più esattamente i tempi nella musicale misura: ora battendo fortemente su alcune consonanti “b, ff, r” come “arruffa, vibrato”, sulle quali, principalmente sulla prima, i toscani formano un suono, ch’io assomiglierei volontieri al romore, che fanno le penne degli augelli nel tempo, che spiccano il volo: ora colle frequenti elisioni, che spesseggiano il rincontro delle consonanti, dando alle parole una certa asprezza e gravità, ora colla inversione della sintassi i della quale parleremo tra poco. […] All’incontro la ruvidezza di quella del Tasso vien raddolcita dal concorso di vocali piene e sonanti, la disposizione dell’“a”, e dell’“o” oltre l’esprimer che fa mirabilmente la vacuità, e il silenzio delle caverne infernali, mitiga la pronunzia delle “rr”, e delle “tt” a bella posta replicate affine di rappresentare il suono grandioso di quella tromba: il chiaroscuro de’ colori vedesi a maraviglia osservato, onde ne risulta un tutto, che riunisce il colorito alla evidensa, e l’espressione poefica alla musicale armonia. […] Ma siccome a sviluppar bene questo punto d’uopo sarebbe inoltrarmi in ricerche troppo scientifiche, e per conseguenza troppo moleste alla maggior parte de’ miei lettori intorno alla natura de’ tempi, e degli accenti; così stimo miglior consiglio il rimandar coloro che vorranno sapere più oltre, ai musici di professione, e ai matematici14.
L’amicizia di quello, oltre all’aver formata una degna posizione al figlio Costantino, ispirò anche a un egregio uomo, il signor di Latouche, una specie di romanzo ingegnoso : Clemente XIV (Lorenzo Ganganelli) e Carlo Bertinazzi, corrispondenza inedita (Parigi, 1827). […] L’amicizia del D’Alembert, oltre alle cure morali e materiali prodigate ad una sua figliuola cieca, per sollevarlo di una perdita di 50,000 fr. per fallimento del depositario, gli procacciò, dopo morto, un elogio funebre, che resterà pur sempre il migliore attestato delle grandi qualità che il Bertinazzi possedeva e come artista e come uomo. […] Paris, Guerin, m.dcc.xxx.viii, farebbe supporre ch’egli, oltre alle parti di Arlecchino, altre ne sostenesse, fors’anche in tragedia, sebbene le mie ricerche non me ne abbian fornito alcuna prova.
Ora se v’ha tra lumi somministrati dalla ragione rischiarata (oltre delle scienze esatte e delle leggi e della stessa moral filosofia) un educatore di simili circostanze rivestito, non merita egli al pari delle scientifiche cognizioni gli applausi degli amici dell’uomo? […] Ma per sì bella impresa oltre di un raro ingegno affinato dal senno e dal gusto, vi bisognerebbe quel lieto nido, quell’esca dolce, quelle aure soavi che bramano i cigni per elevarsi al Parnaso, ed a me di ciò in vece sovrabbondarono lungo tempo solo cure mordaci che me ne respinsero, ed oggi è tempo che i ruscelli io chiuda, Poichè di bere omai son sazii i prati.
Ed oltre alla citata scena dell’Iside, mentovò ancora quella dell’atto V dell’Ati Quoi Sangaride est morte ec; il discorso di Plutone nella Proserpina rappresentata nel 1680, Les efforts d’un gèant qu’on croyoit accablè, e la disperazione di Cerere, J’ai fait le bien de tous . […] L’azione si rappresenta ora in Damasco, ora in una campagna con un fiume che forma un’ isola, ora in un deserto, oltre l’oceano, o nel palazzo incantato di Armida.
La figliuola di Errico VIII Elisabetta che suole riporsi insieme coi più gran principi del suo tempo Sisto V pontefice Romano ed Errico IV re di Francia, all’amor della musica congiunse la coltura delle lettere, ed oltre alle aringhe d’Isocrate, tradusse in latino le tragedie di Sofocle16. […] Il far capire le bellezze dello stile e la grandezza de’ pensieri e l’energia dell’espressioni, non è mestiere di chi debba andar mendicando notizie e traduzioni di Shakespear da taluno che forse ne sa quanto lui; ma è riserbato a colui, che oltre di possederne l’idioma originale abbia mostrato di capire tutta l’ arduità ed i misteri della poesia rappresentativa con altro che con favole sceniche senza stile e senza lingua, le quali veggano p. e.
Abbiate fiducia in me : ricordatevi che, oltre al dividere con voi interessi e rischi, ho a cuore, più di qualunque altro, la riuscita buona della cosa per la mia Adelaide…. […] Al suo ottantesimo anno, tutto il mondo si preparò a festeggiarla, richiamandole alla memoria, nella solennità dell’omaggio, gli entusiasmi che ella seppe destare per oltre sessant’anni.
Euforione figlio di Eschilo, oltre ad alcune tragedie da lui composte, vinse secondo Suida e Quintiliano quattro volte con alcune favole del Padre, alle quali diede novella forma. […] Perchè dunque attribuire agli antichi i difetti che non hanno, oltre a quelli che hanno per essere stati i primi nell’arte? […] E questo ci addita lo spirito de’ Greci ognora intento a copiare con esattezza la natura, e lo spirito de’ moderni propenso a spingerla oltre, a manierarla, a preferire al vero lo specioso. […] Osserviamo in oltre che ne’ Greci i cantici per l’ordinario non hanno luogo se non conosciuta perfettamente la sventura. […] Quest’Apollinare, oltre a tale tragedia, espose sulle scene altri fatti del Vecchio Testamento imitando Euripide, e scrisse ancora commedie a somiglianza delle favole di Menandro90.
Compose in oltre il Marchese dieci tragedie cristiane impresse magnificamente in Napoli in due volumi in quarto nel 1729. […] Ne corse ben presto la fama oltre le Alpi ed i Francesi stessi l’accolsero con sinceri encomj39. […] Ardisci, o Carlo, D’alzare oltre te stesso il tuo pensiero? […] In oltre egli comanda le truppe di Rosmunda contro Almachilde, si pugna, e mentre ferve ancor la battaglia, il buon generale abbandona il campo e torna insulsamente nella reggia &c. […] Forse anche le angustie dell’atto III nelle scene 3, 4 e 5 sembreranno condotte oltre il verisimile.
Acrone interprete di Orazio passò più oltre, e antipose Accio allo stesso Euripide. […] Bayle però avverte che oltre alla diligenza del Douza essi aveano bisogno di essere anche rischiarati da qualche altro dotto comentatore. […] Ma oltre a questi e a Titinio, Aquilio, Ostilio, Pomponio e Dorsenno, de’ quali si conserva alcun frammento, la poesia comica Latina si gloriava di un Cecilio, di un Terenzio e di un Afranio. […] Due suoi versi dal medemo Gellio recati potrebbero dar motivo a’ fisici di rinnovare l’antica ricerca, se il parto, senza essere abortivo, possa anticipare, ovvero differire l’uscita dal seno materno oltre a’ soliti nove mesi. […] Ci dice in oltre che Plauto dalla favola di Difilo trasse la sua intitolata Commorientes; ma che avendo in essa lasciata intatta l’avventura del giovane che tolse a viva forza una meretrice a un ruffiano, egli ha voluto approfittarsi di questa parte non toccata, per tessere questa sua commedia.
Il primo precettore in essa è stato Seit Hassan Choja algerino perito nella nautica e nelle lingue araba, turca, inglese, francese, italiana, al quale succedette Seit Osman Efendi nativo di Costantinopoli abile geometra, che vi godeva una pensione di quaranta piastre al mese oltre a tutto il mantenimento necessario.
Egli sino al secolo XVII, oltre a trentasei giuochi di carnevale, compose molti drammi chiamati cantanti, de’ quali se ne sono conservati nove.
Altre cagioni ben gravi le fecer prendere la risoluzione di scriver da Modena al suo amato Carlo, supplicandolo di non insistere oltre….
In una lettera da Bologna della Pelzet a Niccolini del 27 luglio 1843, sono queste parole : « Poi è venuta la Job, la quale dopo aver rovinato Verniano colla sua pros…… (prosopopea), cerca d’insinuarsi verso Coltellini per farmi onta e spauracchio. » E più oltre : « Anche la Job prima donna comica, vil…… (vilissima) creatura, ha scelto una tragedia per sua beneficiata. » Ma non è da prestar troppa fede ai pettegoli risentimenti di una artista che si trova tra compagni inesorabili e crudelmente accaniti contro la sua poca abilità ; sono sue parole.
Alla testimonianza Gabbrielli, va subito congiunta quella del Beltrame Barbieri, che nella Supplica (1634) chiama la Celia giovane di belle lettere e comica famosa ; alle quali poi tengon dietro quelle di letterati illustri, e, prima, del Cavaliere Marino, che, nell’ottave 68, 69 e 70 del Canto XVII dell’ Adone, la mette quarta fra le Grazie : Un’altra anco di più, che 'l pregio ha tolto D'ogni rara eccellenza a tutte queste, Aggregata ve n’è, non è già molto, E sempre di sua man la spoglia, e veste, Celia s’appella, e ben del Ciel nel volto Porta la luce, e la beltà Celeste ; Ed oltre ancor, che come il Cielo è bella, Ha l’armonia del Ciel nella favella.
Ai successi dell’Adriana Lecouvreur dovrebber qui aggiungersene migliaia ; chè, per oltre un ventennio, Virginia Marini ha tenuto con Adelaide Tessero lo scettro del teatro italiano di prosa, e, direi quasi, di canto, tale e tanta era la carezzosa musicalità della sua voce.
nacque ai xv maggio mdcclxviii mancò ai xxvi novembre mdcccxxxviii Fu amico de'più ragguardevoli italiani del suo tempo, fra' quali, oltre all’Alfieri, i Pindemonte, i Perticari, Pellico, Albergati, Vannetti, Caluso.
E più che ricordato è nella prefazione del Re Cervo, in cui, oltre alla sua parte di credenziere del Re, rappresenta il vecchio Cigolotti del prologo.
Racine passa più oltre, e fa che arrivi a lanciare un dardo che lo ferisce. […] E questo ne addita lo spirito de’ Greci ognora intento a copiare con esattezza la natura e lo spirito de’ moderni propenso a spingerla oltre, a manierarla, a preferire al vero lo specioso. […] Osserviamo in oltre che ne’ Greci i cantici per l’ordinario non hanno luogo se non conosciuta perfettamente la sventura. […] Prima di passar oltre mi si permetta qui un’ osservazione su di ciò che di questi grandi ingegni della Grecia hanno pensato sino agli ultimi tempi i loro posteri. […] Dando a que’ sommi Greci l’onor dovuto, credo che voglia intendersi che la tragedia greca fondata sul sistema della fatalità appoggiata alla religione, fu da que’ tragici maravigliosi condotta al l’apice della perfezione; giudizio che senza degradare gli antichi conserva a’ moderni il dritto di aspirare a pareggiarli ed a gire più oltre ancora.