In tal commedia interloquisce Prometeo, il quale viene fuori esprimendo il suo timore di esser veduto dal Sole e dagli Dei, e prega Pistetero a coprirlo d’un parasole. […] Si butta nel mortaio il porro, donde viene il nome di Prasia. […] Ma non tollerando il governo di veder delusa la sua speranza di correggere la mordacità de’ poeti, viene il far uso in qualunque modo di soggetti veri, e impose silenzio al coro incapace di cambiar natura49. […] Il poeta tragico Girolamo che col suo sentimento avea fatto determinare i giudici dei drammi a permettere, come cosa lecita e onesti, la rappresentazione delle Nuvole di Aristofane, viene pure per la sua troppo strana e lugubre fantasia dileggiato in un coro degli Acarnanii. […] Fralle altre cose rare vi si trova paragonato con somma finezza di giudizio Aristofane a Catilina e a Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal signor Marmontel di aver comparato Turno a un asino, comparazione che non rinviensi affatto presso il poeta latino.
…………………………… Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, …………………………… Con nostro ossequiatissimo Dispaccio de' 13 del prossimo passato Dicembre fu riscontrata Vostra Altezza Serenissima dell’ Omicidio commesso in Reggio dal Comico Lucio Landi, stato colà sin’ora carcerato, in persona di Giuseppe Spisani Bolognese Vomo al servigio della Compagnia Comica, che in allora recitava in quel Teatro, e di cui l’Omicida n’ è il Capo, viene in oggi d’essere dal Consiglio Criminale risoluta la di lui Causa colla decretata dichiarazione, che attese le circostanze concorse nel predetto Omicidio, e particolarmente la qualità del medesimo stato eseguito a propria necessaria difesa, debba rilasciarsi « ex quo satis » quindi secondo le provvidenze portate da' Sovrani regolamenti abbiamo ordinata la esecuzione dell’ anzidetto Decreto nell’ atto stesso, che ne facciamo il presente rispettabilissimo rapporto a Vostra Altezza Serenissima a disimpegno de' proprii nostri doveri.
.), anche viene, col concorso del D’Ancona e del Sanudo, a parlar distesamente del Cherea, avvalorando le sue parole di molti e importanti documenti.
Sebbene molto inoltrato negli anni, non lascia tuttavia di essere sempre il bene accetto caratterista Toto ; ed è un compenso giustamente dovuto alle sue fatiche la stima che costantemente gli viene accordata.
Nell’uno e nell’altro caso viene dalla vigilanza della legge corretto e richiamato al dovere. […] E perchè poi la delicatezza delle arti viene colle filosofie, questo genere di poesia non tocca l’eccellenza se non quando la nazione giunta sia ad uno stato florido, e quando i vizj dell’uomo colto e del lusso, i quali sono sì complicati, e sì bene nascondono sotto ingannevoli apparenze la propria enormità o ridicolezza, apprestano al poeta drammatico una materia moltiforme e delicata, che sfugge al tatto che non è molto fine.
All’odore del convito viene l’indovino Jerocle coronato di alloro. […] Entrato il padre e ’l figliuolo nella propria casa, viene un creditore a domandare i suoi danari. […] Chi è costui che viene così coperto? […] Tutto il mio male (ei dice) mi viene da Giove invidiosó del bene altrui. […] In tal guisa viene egli malmenato da M. de Chamfort.
Fu la prima, attrice di rari pregi, se dobbiam credere al seguente sonetto di Paolo Abriani : Dal ciel discesa ad illustrar le Scene, benchè mortal fanciulla a noi si mostri, per debellar, per trionfar de’Mostri Morte, Tempo ed Oblìo, Lavinia or viene.
Colla mia destrezza sostengo persino la Dreoni, che viene salutata al suo comparire ; Salvini furoreggia ; ma con la debita modestia io sono il più festeggiato, e ne ho potenti prove pecuniarie.
Un lavoro, insomma, che tendesse ad aprirsi a tutto tondo verso la poetica, la critica e l’estetica di quel periodo che viene identificato come «Early Modern». […] Nel Paragone viene prescritto soltanto il rispetto scrupoloso dell’unità d’azione, l’unica di matrice aristotelica, perseguita con grande ostinazione. […] Nel penultimo capo viene presa in esame la questione stilistica: alla tradizione tragica italiana cinquecentesca viene immediatamente imputato un difetto piuttosto rilevante, ossia l’aver fatto ricorso ad una lingua troppo verbosa e familiare che ha tolto la necessaria maestosità ai versi tragici. […] Ma non posso tralasciare le proprie parole, con cui dichiara il motivo delle sue esposizioni, sentendo la forza che in cotal guisa viene fatta a’ testi. […] Male si scusa il poeta con dire che non lo crede capace di far cattiva impressione, perciocché viene proposto come uno scellerato abominevole.
A che viene? […] Al fine chiamata viene alla sua presenza colla più tormentosa ripugnanza. […] Resta Elfrida, e viene il re, cui ella dice che seguirà lo sposo. […] Nella quarta scena viene Adallano a proporle di fuggir seco. […] Selinda viene ad esortarla a prendere altri consigli.
Il fratello di Madama Baccherini essendo ancora a Venezia, viene da me ; lo veggo addolorato, e senza poter pronunziare parola, mi dà da leggere una lettera venuta da Genova, e sua sorella era morta.
Veda se si può trovare temerità magiore, mi honori dunque di porre nella lettera che la ragazza faci quello che viene a bisogno come l’anno passato, non conoscendola buona a far cosa di più, acenandole che V. […] Sin ad hora abiamo dato fuori cento e sei Boletini a una doppia l’uno per un mese, che viene a essere un utile sicuro.
Egli viene dicendo fra se: “Esistere, o non esistere: questa è la questione. […] Ella stessa viene cantando, e dà indizii che la morte del padre ha cagionato lo sconcerto della ragione di lei; ma ad ogni domanda che le si fa risponde con un’ arietta musicale, e poi parte. […] La regina viene a dire che Ofelia tratta dalla sua follia si è affogata nel fiume vicino, la qual cosa vie più accende la furia di Laerte. […] Un cortigiano adulatore viene a manifestare la scommessa fatta dal re a favore di Amlet di sei cavalli barbari contro sei spade francesi co’ pugnali corrispondenti.