Mi permetterà il Signor D. […] Una domanda Signor Lampillas. […] [vale a dire, secondo il Signor Lampillas, un anno prima che fosse terminata di scriversi]. […] Il Signor D. […] E che ci volete fare, Signor Lampillas?
Mi perdoni il Signor Lampillas questa mia discredenza. […] Quando il patetico è maneggiato egregiamente, come nelle disgrazie di Ecuba del Signor Ab. […] Sappia in oltre il Signor Lampillas, che non tutte le regole Sceniche si racchiudono nelle sole tre unità. […] E il Signor Lampillas che il nega, non mostra di aver letto il Montiano alla sfuggita? […] Vede adunque il Signor D.
E’ soddisfatto il Signor Lampillas? […] Ma poi (sia ciò detto con pace del Signor Lampillas) non è punto vero, che nelle Commedie di Ariosto s’insegni il corrotto costume. […] Nò, che il Signor Lampillas le vede, le tocca, e nella p. 185. a me si volge in questa guisa. […] Voi, Signor mio, par che me gli cacciate sotto il naso, e pur Voi non sapete quali siano, nè dove siano, nè se mai siano stati, e così mi lasciate più digiuno di Tantalo. […] Perdoni il Signor Lampillas, se quest’ultimo pregiudizio non ha voluto cedere sì presto alla di lui autorità; ma svanirà infine come tutti gli altri.
Ma in Italia, Signor mio? […] Sì, caro Signor D. […] Dirò, Signor Lampillas. […] E’ verissimo, Signor D. […] Or che vi pare, Signor D.
Il Signor Abate Giouanni Bentiuoglio, mi faceua una riffa, ciò risaputo dall’Aurelia, e sopradetti, l’impedirono che non me la facessi, come succedè. […] mo Signor Duca, perche mi conuerrebbe ammazzarmi in Bologna con questi, mi conserui in sua grazia, mostri il mio affetto al Ser.mo Signor Duca, e li mostri in uno l’estreme difficulta nostre mentr’io da chi può auguro à Vostra Ecc.ª il colmo d’ogni bene. […] mo Signor et padron mio Col. […] Signor, (dicea) colei, ch’è al vostro piede Implora alto favor : giammai non caggia Di Giuseppa la gloria.
Financo l’Avvocato Linguet benemerito del Teatro Spagnuolo sebbene avesse letti i due lunghi Discorsi del Signor Montiano, si accorda con M. […] Non consiglierei però al Signor Apologista a far paragone del numero delle Tragedie Spagnuole con quello delle Italiane. […] Queste vostre, Signor Lampillas, sono ragioni, o arzigogoli? […] Ed ecco, Signor D. […] E’ da notarsi l’acutezza della vista del Signor Lampillas su gli altrui nei.
Dell’argomento del Signor Lampillas tolto dalla coltura degli Arabi, vedrà egli stesso la debolezza. […] Io non so come in sì deboli argomenti fondi la sua Apologia il Signor Lampillas uomo per altro di talento! […] Un Filosofante acuto, come il Signor Apologista, non affermerà simil cosa, purchè voglia far uso del suo criterio, e scorrere col pensiero per le Nazioni. […] Pare che il Signor Apologista abbia voluto serbare per le ultime fortune il più debole, il più inefficace de’ suoi argomenti. […] Faccia il Signor Lampillas il confronto di questi argomenti co’ suoi, e di buona fede ci dica, quali di loro preponderino nel suo perspicace del pari e imparziale giudizio.
Andreini nella citata Ferza a pag. 38 : Non men del consorte fu onestissima e divotissima la signora Margherita Garavini Luciani bolognese sua moglie amata, ed a me carissima Compagna ; poichè inoltre d’aver educati così bene il signor Carlo Amadeo, e la signora Caterina ambi suoi figliuoli onoratissimi, l’uno facendo mirabil profitto nella virtù mantenendolo ad ognora sotto le vera norma delle buone dottrine de’Reverendi Padri Gesuiti ; e l’altra posta avendo Religiosa nel Monasterio di Migliarino, disinamoratasi delle commedie, innamoratissima di così cari figli, data tutta alle divozioni eguali a quelle del Consorte, quanto virtuosa visse, altrettanto divota morì. […] però sarete contento di cominciare a disporre la signora Flavia, a ciò la venga a questo servicio, et se lei si scusasse con dire che gli è malsana, ditegli che li farete dare delle medicine soave, chè la guarirà, et se lei dicesse che non li piace le medicine per esser dolce, ditegli che glie ne darete di brusche, essendo che a lei gli piace più il brusco che il dolce.
Tale proposizione ch’io feci poi entrare nella Storia de’ Teatri, increbbe allora all’Amico, e vedo che oggi incresce eziandio al Signor Lampillas (p. […] Scartabellate pure, Signor D. […] Ma il Signor Lampillas mi fa una dimanda, a cui vò soddisfare, imitando “La gran bontà de’ Cavalieri antiqui.” “Mi dica, Signor D. […] Ecco, Signor Apologista, s’io sono ingenuo (checchè vi sforziate far pensar di me alla Nazione).
Non sarà infruttuoso questo mio Discorso, qualora le censure del Signor Apologista mi porgano occasione d’illustrare qualche punto curioso della Storia teatrale. […] Il Signor Montiano le accenna nel 11. […] Osservi però il Signor Lampillas queste parole del Martì: “Sul portico si vedeano altre quattro scalinate, ed è difficile indovinare a qual ordine di persone fossero destinate; imperciocchè i Senatori occupavano l’Orchestra, gli Equiti le prime quattordici scalinate, e il Popolo il rimanente. […] Vegga dunque il Signor Lampillas dalle cose riferite qual solidezza abbiano le congetture dell’Ercolano da lui adottate, per provare che nelle Spagne vi fossero Teatri prima che in Roma. […] Per non fare un altro articolo di un’ altra rigida censura del Signor Lampillas contro la storia de’ Teatri, non meritandone la pena, la soggiugnerò in questo luogo.
Ma ciò chiama il Signor Lampillas aver cuore? […] Non pare a voi, Signor Abate, che così sia? […] I Dotti dunque, Signor Abate, i veri Dotti e conoscono la sensibilità, e se ne pregiano. […] Confessi il Signor D. […] E forse il Signor Lampillas non rimarrà pago di ciò, che scrisse nella p.
Adamo Alberti così ci racconta ne'suoi Quarant’anni di Storia del Teatro de' Fiorentini di Napoli, l’esordire di lei : L'ultima a presentarsi fu la signora Pelzet. […] Il dramma era stato da poco rappresentato dalla signora Tessari con esito felicissimo. La signora Pelzet era venuta a Napoli con molte lettere di raccomandazione dirette a persone stimabili ed influenti. La sera del debutto erano tutti in teatro, per cui la produzione fu molto applaudita, ma la signora Pelzet non persuase la maggioranza degli appaltati. […] L'Impresa per sostenerla le fece rappresentare alcune tragedie da lei scelte, come la Rosmunda, la Medea ; ma il confronto colla signora Tessari era troppo fresco e la signora Pelzet cadde senza potersi alzare mai più ; tanto che ella stessa domandò di esser sciolta per l’anno venturo.
Io stimo la signora Catrolli, ma questa parte non è adattata alla sua abilità. […] La signora Catrolli non lo avrebbe permesso. […] Nella seconda e terza commedia – aggiunge il Goldoni – vi è bisogno di una seconda serva, e se la signora Catrolli non volesse farla, com’è probabile, si potrebbe far supplire ad una ballerina, o alla figlia del sig.