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22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117

E la Compagnia vi recitò la prima volta, col Goldoni presente, la Vedova scaltra. […] Lo rivediamo l’estate del '63, del '66 e del '74 in Milano, e al suo partirne, gli furon volta per volta rinnovate le Patenti del Duca.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687

Ciarlatano e capocomico, più noto sotto il nome dell’Anonimo, che assunse la prima volta in Genova il 1714, nacque a Busseto nel Ducato di Parma, il 13 luglio 1686 (secondo Tipaldo, il 5 luglio) da Giuseppe, militare, e da Maria Carpi, cittadina di Parma ; e abbiam da Goldoni notizie particolareggiate dell’esser suo. […] I, dei drammi giocosi per musica, XXXV delle opere teatrali), in fronte alla quale è detto con nuovo errore : rappresentato per la prima volta in Milano nell’anno 1732.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 275-276

 1548, fu deputato il Barlacchi, il quale, trattandosi di festa fiorentina, e di esecutori fiorentini, mutò il luogo di azione della commedia, di Roma che era, in Firenze, recando così sulla scena i leggiadri e ricchi vestimenti della sua terra : e tanto piacque la rappresentazione di detta Calandra, che fattasene la replica a preghiera de’ lionesi che non la poteron vedere la prima volta, il Re e la Regina e la Corte vi intervennero inattesi, e dichiararon esser loro piaciuta la commedia assai più che la prima volta : e innanzi di partirsi di Lione il Re fe’ dare a’comici 500 scudi d’oro, e 300 la Regina, dimodochè — chiude la descrizione — il Barlacchi et li altri strioni che di Firenze si feciono venire in giù se ne tornarono con una borsa piena di scudi per ciascuno.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Compare la prima volta con lui nell’elenco della Compagnia del 1796, terza dopo Rosa Grignani e Carlotta Angiolini.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu tra'compagni del Ruzzante (Vedi Beolco Angelo nell’opera e nel Supplemento), e dice lo Scardeone, che era chiamato Vezzo in commedia ; nome di servo, che vediam comparire tra le opere del Ruzzante una sola volta nella Vaccaria.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730

E tanto quegli collo studio e l’amore in essa progredì, che divenne capocomico a sua volta e il primo artista del suo tempo. […] Recitò più volte il Pastor fido del Guarini, tentò l’ Aminta del Tasso, e a Venezia volle cimentarsi per la prima volta con una tragedia in versi, l’ Aristodemo del Dottori, per la quale dovè predispor l’animo degli spettatori, che di tragedia avean fin perduta l’idea, per avvertirli che Arlecchino non vi prendeva parte, che il soggetto era pieno d’interesse e che li avrebbe commossi alle lagrime. […] Tenne fronte per alcun tempo il Cotta alla opinione allor prevalente, sperando di condurre un po’alla volta il pubblico dalla sua ; e recitò Rodogona, Ifigenia in Aulide e altre opere tragiche : ma si trovò solo nella lotta.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583

Nata da artisti di pregio, cresciuta sulle tavole del palcoscenico, all’ombra, direm quasi, della grande zia, non è a stupire ch'ella divenisse grande a sua volta, dando i primi segni di una eccezionale intuizione a soli nove anni, quando al Teatro Re di Milano si presentò a recitare nella Giovannina dei bei cavalli. […] A quindici si unisce alla zia e percorre con lei le grandi capitali di Europa, e dopo un anno eccola in Italia ed eccola di nuovo con Toselli per alcune rappresentazioni, prima donna ; e questa volta, della Compagnia dialettale da lui formata, recitando la Francesca da Rimini del Pellico, parodiata dal Toselli stesso, col titolo : Cichina d’ Moncalé (1859). […] Ma non monta in superbia per ciò : tornata in Italia, memore di quel che fu il maestro per lei, si unisce ancora a Toselli, interpretando' sta volta i capolavori del Teatro piemontese, quali Sablin a bala, Gigin a bala nen, Margritin dle violette, e suscitando nel pubblico accalcato nel piccolo teatro Rossini il più schietto e più vivo degli entusiasmi.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749

Come egli risolvesse di calcar le scene non sappiamo : ma è certo che non vi apparve la prima volta sotto le spoglie di Stenterello. […] Ma dopo il ritratto che di Luigi Del Buono ci lasciò il Morrocchesi nelle sue memorie tuttavia inedite, pubblicato per la prima volta dallo stesso Jarro insieme ad altre molte notizie concernenti la maschera e l’artista (ivi, 13 e 20 aprile ’91), io credo che il nome di Stenterello egli prendesse da sè stesso, essendo piccolo di statura, magro, sparuto, di carnagione giallastra, ma non difettoso della persona. […] Stenterello non ha carattere spiccato : esso può esser tal volta amante fortunato, tal altra marito ingannato ; ora servo sciocco spaventato dai morti, ora arguto dispensator di morale ; ma sempre, nelle quistioni più vive politiche o sociali, de’grandi e piccoli errori satirico flagellatore. Un po’alla volta, pur troppo, la maschera perdè la sua prima fisionomia, terminando col trasformarsi in un semplice personaggio da pochade e magari da operetta, oggi Stenterello in mare, domani organista nella Santarellina, e via discorrendo.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Viveva ancora al tempo del Bartoli (1782) recitando tal volta, ma fuor dell’arte, e campando la vita con sussidj di parenti e di qualche pietoso capocomico.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 790

Ettore se ne distaccò per diventare a sua volta capocomico e passare dalle parti di generico a quelle di brillante, poi di caratterista, che sostenne fino a tardissima età e come scritturato, e come capocomico, ora solo, ora in società, e in cui riuscì non men pregiato attore del fratello Achille.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Tornò col padre, e fu con lui in Portogallo ove sposò la Corona, assunta la quale al grado di prima donna, al suo ritorno in Italia, si distaccò dal padre per farsi a sua volta capocomico non troppo — a detta del Bartoli — fortunato, negli ultimi anni almeno, nonostante i grandi meriti della moglie.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Sorella minore della precedente, fu prima attrice giovine di qualche pregio, e la vediam la prima volta insieme all’Adelaide del 1861 in Compagnia Morelli, dove la troviamo ancora il '79, e l’80 quando ne fu socia la sorella, con cui trascorse gran parte della sua vita artistica.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Monti, quando fu recitato al Teatro Valle di Roma, la prima volta, che fu il 16 di Gennaio del 1787 (V.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567

« Poldino, portati bene – disse una sera – l’altra volta si fece per chiasso, ma questa volta se ti mando via ’un ti ripiglio più. » E un’altra, alludendo alla minaccia di abolire lo Statuto : « Poldino, apri le Camere, se no ti finisce male. » E infinite della stessa risma.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 216-217

Con la propria coscienza egli potè transigere attenuando le decadi, e tal volta anche impegnando i cassoni de' comici inconsapevoli ; ma non mai con la tavola e con la gola : e si racconta che dopo una recita all’Argentina di Roma, una delle tante di addio, ch'egli era costretto a fare, dicean le gazzette, per trascinar meno peggio la vita travagliatissima, convitò tutti coloro che preser parte alla recita, dando fondo, in una gustosa cenetta, alle duecento lire che avea guadagnate nette per sè. Altra volta mise in tavola, come antipasto, ottanta lire di affettato ; altra ancora, de'petti di tordo per sessanta persone.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 7

Landi Anna, fiorentina, nata Sarti, figliuola di un lavoratore di seta, fu attrice di molti pregi per le parti di prima donna assoluta, che sostenne la prima volta in Malta nella Compagnia di Andrea Patriarchi.

38. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14

Di ogni suo temuto raziocinio ho fatto caso, enunciandolo distintamente, a costo tal volta di rendermi sazievole; e se per avventura alcuno me ne fosse fuggito, non ho certamente peccato per volontà, nè per meschino artificio ad oggetto di scansarne la forza. […] Parmi di averle altra volta scritto, che io prendo per quello che sono le scaramuccie letterarie, e segnatamente queste nostre, che (confessiamcelo a quattr’occhi) sono veri litigj di lana caprina: sono semplici scherzi non ad altro buoni, che a farci passare gajamente que’ momenti che spendiamo a respingere, come ci diamo a credere, con bravura l’avversario. Io sento essere la mia macchina ben lontana dallo sconcertarsi per lo riscaldamento dell’atrabile, che altra volta trasportava gli argomentanti ne’ circoli delle Scuole. […] Una volta misteriosa si rinchiuse co’ Sacerdoti dell’Egitto: vaga di sapere, e di vedere navigò talora co’Fenici: errò fin anco per le nevose rupi del Caucaso: passeggiò gran tempo sotto i Portici di Atene: svolazzò su i cimieri degli Scipioni, e de’ Cesari: non si atterrì al feroce aspetto de’ Goti: oggi si delizia nell’amena Italia, ride sulla dilettosa Senna, milita nella potente Spagna, scherza lungo il Tamigi, volteggia sul Baltico; e chi sa che un dì non s’innamori di un Turbante?

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 868

Fu buon innamorato e tal volta buon arlecchino ; ma miglior capocomico.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

ma …. » È la prima volta che ci occorre questo nome in tanti documenti veduti.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 699-

Lo trovo per la prima volta il 1839 in Compagnia di Tommaso Zocchi.

42. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Le Preziose ridicole si rappresentarono prima del 1658 per la prima volta in Beziers con molto applauso. […] Tuttavolta vi si trovano molti colpi di teatro proprj della farsa; benchè gli uomini di gusto non pedantesco sanno bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar qualche volta un colorito risentito alla maniera del Caravagio. […] Dialogizza con felicità e piacevolezza, se non che tal volta diventa affettato per voler essere concettoso. […] Si direbbe tutta di Cimabue o di altro guastasanti una figura animata da Raffaello o dal Correggio per averne quel rozzo pittore fatto una volta un arido informe e sproporzionato embrione? […] Ma non furono molto dilicati di gusto quelli che poi diede il cardinale Richelieu, in cui una volta danzò Luigi XIII nel 1625.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 13

Noi vorremmo che egli sapesse liberarsi da una certa cantilena, nella quale cade qualche volta sul terminar dei periodi.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 503

Morì nel 1860 per aver bevuto in una sola volta, non sappiamo se per errore o determinatamente, la medicina che dovea prendere a cucchiajate.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 586

Prencipe Alessandro, il quale ha negata altra volta il Milanta Dottore richiestole per il medesimo effetto, habbia voluto adesso permettere che Capellino Pantalone lasci la sua Compagnia per andare in Francia, mentre hauendo l’A. 

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu in tale ruolo coll’Andolfati, il 1820, e di lui così scrive il Giornale de’ Teatri (Bologna, 1820) : Questa è la prima volta che si sente in Lombardia la maschera dello Stenterello fiorentino senza annoiarsi.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Se per avventura trovasi costretta alcuna volta a coprire qualche parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di assicurare che viene da essa sostenuta con maestria comica e senza mai scordarsi il nuovo carattere ch'ella assume e ricadere nel consueto.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 260-263

Baron mi ha detto la prima volta e la sola, che ho avuta seco conversazione, ch’egli aveva presa quella maniera di declamare senza scostarsi dalla natura, dopo che aveva sentita la Truppa Italiana, che, già sono quattr’anni, è ritornata in Parigi. […] Merope stessa, che abbiamo pur data una volta a Parigi, non gli può aver rappresentata l’idea della natura tragica italiana, essendo essa una di quelle Tragedie nelle quali, essendo miste di diversi gradi di persone, può discendersi ad una più familiare natura. […] Baron, non potrà tanto imitarlo che discendino al di lui familiare, e se una volta potrà farsi un misto della tragica ed inverisimile dignità francese, con un poco di vero e di natura, felici gli spettatori che lo ascolteranno.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 974

Smesso nel’90 il capocomicato, si scritturaron entrambi con Cesare Vitaliani, per rifar poi compagnia del ’91, in cui la Fausta assunse per la prima volta il ruolo di prima attrice assoluta, che non abbandonò più mai.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Scioltasi quella, altra ne formò la quaresima del '23 con Antonio Belloni, passando per la prima volta al ruolo di caratterista.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu detto ch’egli era giureconsulto innanzi di darsi alle scene ; ma il Perrucci nella sua arte rappresentativa dice in proposito : « in Napoli ci sogliamo servire della Parte di Pulcinella, personaggio non già inventato da un giurisconsulto, che si diede a farlo su i pubblici teatri, chiamato Andrea Ciuccio, come sognò l’Abbate Pacicchelli ; ma da un comediante detto Silvio Fiorillo, che si facea chiamare il Capitan Mattamoros : è vero che poi vi aggiunse con lo studio e la grazia naturale, perfezione Andrea Calcese, detto Ciuccio per soprannome, sartore e non tribunalista, come è noto a tutti coloro che ancora se ne ricordano, essendo morto nel passato contagio del ’56. » Il Bartoli poi alla sua volta, cita contro quella del Perrucci l’asserzione di Bernardo de’ Dominici, che nel Tomo III delle sue Vite de’ Pittori napolitani (pag. 87) afferma essere stato il Calcese giureconsulto.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 969-973

Il ’41 la compagnia parte da Palermo per Napoli, ed è sorpresa per via da un legno inglese che la saluta a cannonate ; questa volta se la cava col trinchetto dell’albero maestro spezzato. […] Correva il primo giorno di quaresima dell’anno 1860, allorchè i comici da lui condotti salpavano da Livorno sulla Luisa, vapore dell’Amministrazione Marsigliese (qui v’ è errore, poichè la Luisa apparteneva alla Compagnia Valery) alla volta di Bastia, porto dell’ isola di Corsica. […] La signora Valery mi mandò della biancheria e un abito di lana nera ; la cosa fece chiasso in città ; furono fatte solenni esequie, e baciata un’ultima volta la povera morta, la deposi nella tomba vicino al figlio ed al fratello. […] Anche sta volta si salvaron soli il Gagliardi e un secondo macchinista.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 202

Il Ganassa pare fosse a Parigi sino alla morte di Carlo IX, 1574, anno in cui si recò in Ispagna con la compagnia, della quale era parte anche la maschera dell’Arlecchino, sebbene il Sand si contraddica, affermando che l’Arlecchino apparì in Francia la prima volta sotto Enrico III (I, 73) ; e raccontando poi come in un ballo di Corte sotto Carlo IX nel 1572, tutti i cortigiani vestissero il costume di una maschera italiana, e quello d’arlecchino fosse indossato dal Duca d’Anjou (Enrico III) (I, 43).

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345

Recitò essa la prima volta in Italia l’Eugenia di Beaumarchais tradotta dall’Abate Perini, e tanto vi piacque, che in grazia più specialmente del suo valore artistico, se ne fecer più repliche.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 865

Quando colla Compagnia Coltellini fu al Teatro dell’ Aquila in Tolentino, s’ebbe nella sua beneficiata applausi e onori di epigrafi varie, tra cui la seguente : Antonio Feoli – Anconitano – Attore celebratissimo – pe’suoi modi cortesi caro ad ognuno – venne per la quarta volta – a dilettare i Tolentinati coll’arte sua – e da essi ottenne – onori e plausi – se non adeguati al suo merito – sinceri almeno – siccome quelli – che nascono dal cuore.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 240

Capitato a Venezia un vecchio comico, il quale stava formando una modesta compagnia, scritturò la misera coppia ; e la moglie, giovinetta, dotata di singolar bellezza e di pronto ingegno, salì in brevissimo tempo al grado di prima donna ; per modo che, fattosi il marito a sua volta capocomico, rigenerato materialmente dai non pochi guadagni, e moralmente dall’amore e dalla virtù della sposa, fu richiamato dal suocero, che, perdonato a entrambi, lasciò la figliuola erede di un pingue patrimonio.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 495

del conte Alessandro Pepoli, rappresentata la prima volta il martedì 5 di gennaio, e replicata ventisei sere.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878

Ci appare la prima volta in una supplica da Verona del 10 agosto 1651 a un segretario del Duca, sottoscritta da alcuni comici della compagnia, perchè il Marchese Bentivoglio concedesse loro il teatro di Ferrara pel mese di ottobre, dovendo poi andare il novembre a Venezia, e facesse grazia d’introdurvi le dame a udirli. […] , Nelli…… Nel ’64 lo vediamo nella lista della compagnia che desiderava unir Fabrizio (V.), al cui nome è riferita per intero ; in essa appare per la prima volta la moglie Marzia, seconda donna col nome di Flaminia, a vicenda con Lucinda (la Nadasti ?).

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 22

Nel carnevale 1832-33 lo troviamo generico della Compagnia Pisenti e Solmi, insieme a sua moglie, Amalia Appelli, artista di pochissimo conto, e che recitò poi qualche volta anche ai Fiorentini di Napoli con Adamo Alberti e Pietro Monti, quando il marito fu accettato come sorvegliante alla porta di quel teatro in Compagnia Prepiani, Tessari, Visetti.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 210

Da padre filodrammatico e avvocato, nacque a Pisa il 1840 circa ; e datosi con l’esempio paterno agli studi legali e del teatro, diventò in breve alla sua volta avvocato e filodrammatico.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716

Niun attore io credo abbia avuto come lui una vita di palcoscenico piena di movimento, passando dall’amoroso al brillante, dal brillante al primo attore, alternando tal volta l’officio di comico e anche di capocomico, con quello di pittore scenografo, magari di macchinista ; tal volta escogitando con allegri compagni di sventura nuovi mezzi di difesa dalla miseria, come fiere o altro, recandosi da questo a quel posto oggi in barroccino, domani a piedi. […] Una volta imparata, l’abbandono, e non la riprendo più ; ma mentre continuo ad occuparmi di altro, vedo sempre il mio personaggio, ne analizzo l’anima, il carattere, i sentimenti, a traverso le parole che io già so ; e quando credo di possederlo interamente, di sentirlo, di viverlo, riprendo le prove. […] È dunque possibile che taluna volta a lui accada per la parola quello che accade ad altri in genere per la musica, i quali mentalmente credono di ripetere con esattezza un motivo, e quando si provano di rifarlo colla voce, non azzeccano più le note ? […] Egli aveva già 27 anni, quando entrò nella Compagnia dell’Emanuel, e lo intese per la prima volta.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 472

Fece l’ ’86 società con Adelaide Tessero ; passò l’ ’87 al Teatro Manzoni di Roma con Dominici, Rosa e Della Guardia ; fu l’ ’88 con Marazzi e Morelli, l’ ’89 con Francesco Pasta, col quale andò per la prima volta in America, e il ’90 formò con Ettore Paladini una Compagnia Sociale, di cui egli era l’amministratore, e di cui fece parte, scritturata, la Tina Di Lorenzo.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 266

Una volta, giunto a Firenze in tal contingenza, ottenne dal general Botta, governatore, il permesso di recitare in Livorno, trovando chi gli sborsò il danaro occorrente.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 631

Sentito una volta recitare in una stamberga dal celebre Mascherpa, fu subito scritturato pel venturo anno in qualità di amoroso, e le sue prime prove furono disastrose ; ma il Mascherpa, che fu per lui più padre che capocomico, lo incitò a perseverar nello studio, e lo riconfermò per altri due anni, ne' quali vide avverarsi le previsioni che aveva fatte sull’avvenire artistico di lui.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Fu poi il primo attore della Compagnia di Giovanni Internari, figlio della celebre Carolina, e ricordo di aver sentito da lui la prima volta I nostri buoni villici di Sardou, in cui con molta perizia sosteneva il personaggio del Conte.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 565

Ma aveva appena il padre pagato ogni suo debito, a condizione che non mettesse più il piede sul teatro, ch’ egli ripreso di notte tempo il volo, tornò in seno alla famiglia artistica, e questa volta per non distaccarsene mai più.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 300

Fu – dice il Bartoli – attore nella sua maschera molto esperto ; e accenna a un amore per una donna di elevata condizione che gli fe'dar di volta al cervello, non tanto però da vietargli di fare al cospetto del pubblico il più scrupoloso dei doveri.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 678

Si sa ch' egli recitò il caratterista a vicenda col Larouette, e talvolta l’arlecchino, specie l’ '84, nei Due gemelli bergamaschi di Florian, in cui apparve l’ultima volta il celebre Carlino (V.

69. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244

La prima volta essendo Edili Curuli Sesto Giulio Cesare e Cn. […] La terza volta si rappresentò, essendo Edili Q. […] Sempronio si recitò la terza volta nell’anno di Roma 591. […] La quarta volta si recitò nel consolato di Gn. […] La seconda volta si recitò nel consolato di M.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403

Il Mercurio di Francia così annunziava il suo esordire : Il (venerdì) 13 aprile (1725) il signor Romagnesi, nuovo attore e nipote di Cintio, comico famoso dell’antica Compagnia italiana, si presentò per la prima volta nella Comedia La Surprise de l’Amour (di Marivaux), e vi recitò la parte di Lelio con molta intelligenza. […]  » Molte sono le opere ch'egli diede al teatro, vuoi solo vuoi in società con Davesnes, Niveau, Laffichard, Dominique, Riccoboni figlio, ecc. ; ma quella che par gli dèsse maggior grido fu una traduzione, o meglio, una trascrizione in versi francesi del Sansone, tragedia italiana in prosa di Luigi Riccoboni, che l’aveva recitata con grande successo la prima volta il 28 febbrajo 1717, sostenendovi la parte principale.

71. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66

O dolce Oreste, accogli Ne l’urna tua la desolata Elettra, Già volta in nulla, che a te vien, che agogna Teco abitar tra l’ombre lievi e nude. […] Bettinelli, per rendergli giustizia, ciò non dee ignorare; ma egli può noverarsi tra certi eruditi, i quali censurano tal volta più per singolarizzarsi allontanandosi dall’avviso comune, che per intimo senso e per amor del vero e del bello che gli determini ne’ loro giudizj letterarj. […] Non si è altra volta procurato di dare ad intendere al pubblico, col cambiare il solo frontispizio di un libro, di essersene multiplicate l’edizioni?

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921

Ritirati dall’arte i Fiorilli e il vecchio Pellandi, ai quali subentrò nell’impresa il marito di lei, si recò al Teatro Nuovo di Firenze nel 1803, ov’ebbe il massimo de’trionfi, recitando per la prima volta la Mirra di Vittorio Alfieri alla presenza dell’Autore. […] Ed in che ella non fu prima, una volta sola ? E nelle notizie che seguono l’Oracolo tradotto dal Cesarotti (Venezia, 1797) : A quel meraviglioso accoppiamento di comici pregi, che forma nella signora Anna Fiorilli-Pellandi il prodigio della declamazione scenica, dee unicamente l’Italia la presente egregia traduzione che col nostro mezzo comparisce ora la prima volta alle stampe.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 96-104

Ma finalmente, dopo un carteggio ben nudrito da ambe le parti, la Compagnia si mise in viaggio in piena estate del 1613 per alla volta di Parigi, fermandosi a dar qualche rappresentazione dal 26 agosto a Lione, e arrivando ai primi di settembre a Parigi, ove recitarono il 10 al Louvre : di questa e di altre rappresentazioni riferisce il Baschet le parole di Malherbe, che non son le più tenere pei componenti la Compagnia in genere e per Messer Arlecchino in ispecie. […] Questa volta la Compagnia aveva in meno il Pellesini, la Niccolina, Baldo Rotari, Bongiovanni, e perdè in viaggio a Chambery il giovane Ricci, Leandro. […] Morì nel '30 a settantacinque anni circa, e nella soprintendenza de' comici, escludendosi questa volta i virtuosi del Monferrato, furono confermati i figliuoli con decreto del 13 settembre 1639.

74. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »

[commento_2.4] Jacopo Peri: Jacopo Peri (Roma, 1561 – Firenze, 1633) scrisse la musica del dramma Euridice su libretto di Ottavio Rinuccini, rappresentato per la prima volta a Firenze il 6 ottobre 1600. […] Didone del Vinci: la Didone abbandonata intonata da Leonardo Vinci fu rappresentata per la prima volta a Roma, al Teatro delle Dame, nel 1726. […] Serva padrona: si tratta dell’intermezzo rappresentato per la prima volta a Napoli al teatro di San Bartolomeo il 28 agosto 1733. […] La sua opera più importante relativa al teatro è Il primo libro d’architettura, pubblicato in edizione bilingue a Parigi nel 1545, con il privilegio del Re e diviso in Primo libro di geometria e Il secondo libro di perspettiva, che comprende a sua volta un Trattato sopra le scene composto da sei capitoli dedicati all’allestimento scenico. […] [commento_Conclusione.2] Racine: la tragedia Iphigénie di Racine fu rappresentata per la prima volta a Versailles il 18 agosto 1674.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 161-162

Nella commedia La mama non mor mai, rappresentata la prima volta a Trieste il 12 febbraio 1880, la vera protagonista, come lo dice il titolo stesso, è la madre morta ; e questa ci vien descritta simile alle altre donne che il Gallina creò per la Moro-Lin : 1875, Rosa — El moroso de la nona ; 1877, Marina — Telèri vechi ; 1878, Marianzola — Mia fia ; 1879, Teresa — I oci del cor.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Come scomparirono a'miei occhi que'difetti di pronunzia che qualche volta mi ferivano l’orecchio nella Commedia !

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313

Il Cinelli racconta « che una volta (Curzio Marignolli, poeta, nato a Firenze il 1563 e morto a Parigi il 1606) sgridato dal padre, perchè i suoi averi licenziosamente spendesse, arditamente rispose : Anzi, tutto il mio spendo con prudenza, intendendo dire con una donna sua amica che Prudenza chiamavasi. » E l’Arlia che varie rime di Curzio raccolse e pubblicò nelle Curiosità letterarie del Romagnoli (Bologna, 1885) aggiunge : era costei una comica, alla quale poi impazzata, o davvero, o per meglio accalappiare i merlotti, quell’altro capo ameno di Francesco Rovai scrisse il seguente sonetto, che pizzica di secentismo un buon poco : Folle è Prudenza : oh che follie soavi folli fan per dolcezza i saggi amanti !

78. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171

La prima volta essendo Edili Curuli Ses. […] La terza volta si rappresentò, essendo Edili Q. […] Sempronio si recitò la terza volta nell’anno di Roma 591. […] La quarta volta si recito nel consolato di Gn. […] La seconda volta si recito nel consolato di M.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638

Fu in Francia una seconda volta, dai primi giorni di febbraio al 26 d’ottobre del 1608, e questa volta direttore e conduttore della Compagnia ; a proposito della quale il Duca Vincenzo in data 10 novembre 1607 annunziava al suo ambasciatore alla Corte Messer Trajano Guiscardi, Fritellino e sua moglie come i migliori personaggi non solo della sua compagnia ma di tutta Italia. […] La sola volta è questa in cui Pier Maria Cecchini s’abbia una parola di lode concernente l’indole sua : ma è anche la volta in cui lo vediamo padrone assoluto della compagnia. […] Ma le sue forze questa volta si trovaron misere di fronte a quelle dell’Arlecchino Martinelli, il quale aveva da vendicarsi di tutte le noie, che nel suo primo viaggio in Francia gli aveva procurato il Cecchini colle sue lamentazioni. Forse, chi sa, anche la seconda volta, nel 1608, il Cecchini riuscì a tornare in Francia direttore di compagnia a forza d’intrighi, e certo entusiasmò il pubblico e la Corte con l’arte sua. […] … Il delitto, che vediam confermato nell’oroscopo tolto come gli altri da un codice della Nazionale di Firenze, è stato messo la prima volta agli occhi del pubblico dal conte Paglicci Brozzi (Il Teatro a Milano nel secolo xviii ).

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125

.° 2, nella quale recitò la prima volta a fianco del figlio Belli-Blanes (V.).

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 455

Rappresentando il personaggio di Ortoguna la prima volta in Piacenza con applauso universale e singolar maestria la signora Brigida Sacchi.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 546

E altri commedianti italiani apparvero a intervalli dal 1556 al 1586 in Strassburg ; ma pur troppo, afferma il Trautmann, in questa nota dello Sperindi è la prima volta che si rileva chiaramente non essersi trattato solo di salti, ma anche di commedie.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 614

Nè gli studi scientifici gl’impedirono mai, nonostante la sua piccola statura poco teatrale, di farsi applaudire come caratterista e promiscuo, sia per la diligenza scrupolosa nello studio de' caratteri, sia per l’ingegno pronto nella loro interpretazione, sia per una certa vivacità, soverchia forse tal volta, di recitazione.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120

Era sovente ammalata, sovente credeva d’esserlo, e qualche volta non aveva che vapori di soio comando. […] I suoi vapori divenivano sempre più nojosi e ridicoli : rideva e piangeva in una volta, mandava grida, faceva mille smorfie e mille contorsioni.

85. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133

La scena di Elettra che piange Oreste tenendo l’urna delle di lui ceneri, si rappresentò una volta da Polo che sostenevane la parte, con tal vivacità e verità, secondo Aulo Gellio, che trasse dal l’uditor o copiose lagrime. […] Edipo sicuro di essere egli quel figlio colpevole additato dal l’oracolo, chiude con passione ed energia tutte le sue sventure in queste brevi querele: Terribile destino, ecco una volta Tutti svelati i tuoi decreti! […] O Sol fia questa L’ultima volta che i tuoi raggi io miria Ma quanto è tragico e spaventevole nel l’atto quinto il racconto della morte di Giocasta e del l’acciecamento di Edipo! […] L’opinione ch’io porto sulle novità introdotte di mano in mano da Tespi, da Eschilo e da Sofocle intorno agli attori, si allontana dal l’avviso di molti valorosi critici, e mi è questa volta paruto espediente additarne a’ miei leggitori la ragione. […] Or per l’ultima volta, Diurna luce.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 233

Figlio di un suggeritore, lo vediamo per la prima volta nel 1820 generico della Compagnia Andolfatti ; generico nel 1827 della Compagnia di Romualdo Mascherpa, di cui era primo attore Luigi Domeniconi ; servitore giocoso (sic) nel 1836 della Compagnia di Luigi Taddei ; poi caratterista e promiscuo, e capocomico in società colla Sadowski nel 1853-54.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512

Ma la commedia che aveva, già cinque anni prima, dato fama di grande attrice alla Bresciani, fu la Sposa Persiana, rappresentata per la prima volta in Venezia l’autunno del 1753, con successo meraviglioso, che diè poi tanto nel naso al Gozzi, da fargli stampare il Canto della Sposa Persiana, che è la più volgare e acerba critica della commedia. […] Ma non questo accadde per la Donna stravagante, recitata la prima volta nell’apertura del carnevale 1760, forse perchè la parte piaceva assai poco all’attrice. […] Ecco l’uno e l’altra : ADDIO Questa è per onor mio la sesta volta, Che me presento a sta benigna Udienza, L’ultima sera a ringraziar chi ascolta, E chi soffre la nostra insufficienza.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702

V. a favorirmi d’una lettera per Flaminio, ma scritta di bon inchiostro, il tenore sij questo, che venga quanto prima alla compagnia e non la facci patire con le sue tardanze, e se à lasciato la moglie una volta a Roma per Franccia, tanto meglio può lassarla, non andando molto lontano ; che guardi bene a non trasgredire a suoi comandi che altrimente sarà per risentirsi, poi chè il suo gusto è che la compagnia cominci presto e guadagni bene. […] A. questa volta facci un poco il cospetone. […] r marchese Lanzoni e Amorotti, ma poi mi rallegro che è stata disgratia gratiata non essendoli succeduto male, gli servi dunque d’aviso al andar più cauti un altra volta e operare giuditiosam.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 251

.), più noto sotto il nome di Capitan Matamoros, e l’insegnò poi a sua volta a Mattia Barra e Michele Fracanzano (V.).

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 44

Già egli ne avea fatta la prova senza conseguenza ; ma l’ebbe 'sta volta, e fatalissima.

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202

Passò il carnovale dalla Sala al nuovo teatro pubblico, accordato per la prima volta a'commedianti, e tornò a Bologna al teatro Formagliari il carnovale del '65 ; ma la compagnia, privata della Brunelli, non vi fece incontro. […] Ogni volta, mi disse, che incomodo il mio scrignetto, dò questo bacio, e finora tanti ne diedi, che più non c’è numero.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 304-305

Nell’estate del ’95 la Compagnia era a Trieste, ove recitò per la prima volta e con gran successo L’Avventure notturne del Federici.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608

Morto Vizentini, il celebre Thomasin del Teatro italiano, Catolini tentò di sostituirlo, riapparendo la sera dell’8 ottobre 1739 nella parte di Arlecchino Hulla ; ma anche ’sta volta fu poco più che tollerato, e dove cedere il posto ad Antonio Costantini, figlio natural di Costantino Costantini, il rinomato Gradelino.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 392

Nel 1780 cominciò a uscir di Firenze, sotto la protezione di Pietro Leopoldo, con privilegio di occupar egli solo con la sua comica compagnia i teatri varj della Toscana ; e lo vediamo l’autunno di quell’anno a Livorno, ove per l’apertura del Teatro di San Sebastiano fu composto un prologo (Livorno, Falorni), che finisce con queste parole di Minerva volta alla Compagnia schierata in sulla scena : ….. scendete O miei figli scendete ; eccovi aperto Vasto campo al valor ; dell’arti mie Fate qui prova ; Io non vi guido al varco D' incognita region ; del patrio Mare Rivedete le sponde ; in ogni volto Distinguete la gioia ; in voi si scorga Un’umiltà non vile ; assai decente Abbia lo scherzo il suo confin ; il gesto Non si avanzi di troppo, il fasto improprio Nel vestir non deformi Il carattere altrui ; fate che sia Esatta ognor l’esecuzion, ma prima, Lungi dall’adularvi Fate che ognor risulti Ad eterna memoria, Dall’altrui perdonar la vostra Gloria ; Solo pregio del terreno Non è il darne il frutto, o il fiore Pregio è pure del calore Dell’umore È pur mercè.

95. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 661-662

Dal '67 al '70 fu capocomico, e il '71 tornò con l’Alberti ai Fiorentini in qualità, 'sta volta, di caratterista.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327

È grido che il Blanes spingesse la verità a tale esagerazione, che, nel Carlo XII, dovendo presentarsi in scena bagnato, si faceva buttar sul capo due grosse secchie d’acqua ; e rappresentando una volta l’Aristodemo, s’investì della parte a segno, che si ferì davvero e gravemente : e si racconta che la Pellandi atterrita dal fatto, e dal pensiero che un giorno o l’altro, nella veemenza delle passioni, potesse anch’ella riportar qualche ferita, impetrò allora e ottenne dal Governo che non più si adoprassero in scena armi vere. […] Egli rappresentò la prima volta colla Pellandi la sera del 15 gennaio 1813 la Polissena di G. […] Niccolini al Teatro Nuovo di Firenze, e la prima volta, pur del Niccolini, l’Edipo nel Bosco delle Eumenidi alla Pergola di Firenze il 17 marzo del 1823 ; rappresentazioni che dovetter colle repliche fruttar non poco al Blanes, se il Niccolini, in una lettera all’amica Angelica Palli a Livorno, scagionandosi dell’accusa che l’Internari gli aveva mossa di voler guadagnare sulla recita della Matilde, riportava questa parte del battibecco colla valorosa artista.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 187-190

E più avanti : L’ultima volta che lo videro fu sullo stradale da Castel S. […]  », abbiamo il programma della beneficiata di esso Anzampamber e di Antonio Garofoli (le beneficiate in quella Compagnia s’usava farle a due per volta).

98. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287

Sentito dal capocomico Pietro Rossi, che recitava allora in Modena, passò di là nella sua Compagnia, facendo questa volta il primo passo nell’arte propriamente detta. […] Il Bartoli stette sei anni nella Compagnia di Antonio Sacco, poi, per la terza volta, si scritturò in quella di Pietro Rossi, poi, finalmente, dopo il carnevale del 1782 diede un addio al teatro per ritornar libraio.

99. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

E perchè i comici avean fra l’altre stravaganze inventato che egli, una volta fatto il matrimonio, si sarebbe liberato de’suoceri, dichiarò di sposar Colombina senza dote, contraddotandola di cinquecento scudi, e obbligandosi di pagare a’genitori mille scudi, ove per cagion legittima non volesser più vivere con lui. […] Egli veramente non trovò sollievo in tali parole ; chè troppo il pensiero della partenza gli martellava il cuore, per quanto il piccolo Menghino, che gli fu anche’sta volta compagno fedele, cercasse di fargli animo.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90

Era la prima volta che recitava in italiano. […] Il '64-'65 era di nuovo con Adamo Alberti ai Fiorentini di Napoli, e questa volta prima attrice giovane ; dal '66 al '68 con Alessandro Monti, dal '68 al '69 con Tommaso Salvini, dal '69 al '72 con Alamanno Morelli.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 879-880

e 220 Qui dunque la figlia apparirebbe come amorosa o seconda donna della compagnia : ed è l’unica volta che figuri in un elenco di comici.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 14

 » Forse l’Albergati recitò la prima volta nell’Orfeo del Poliziano l’anno 1490, nel palazzo del Marchese Francesco in Marmirolo (A.

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 185-186

Forse questa seconda volta si sovvennero, in ragione di chi prese parte alle commedie ?

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 199-200

che era probabilmente quello della servetta ; nome assunto, pare, la prima volta per questo ruolo, dall’Antonella Bajardi, una delle serve de’Gelosi, come la Franceschina, l’Ortensia, l’Olivetta, la Nespola.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540

Bastava vederla e sentirla una volta sola per non più dimenticarne la graziosissima figura, la voce spontaneamente armoniosa, le occhiate assassine, i sorrisi freschi e liberi che elettrizzavano.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 549

Altra volta da Livorno (18 marzo ’49) a nuove suppliche del Calloud rispondeva conchiudendo : pensiamo all’ Italia per ora e non badiamo alle nostre miserie.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664

Forse il Riccoboni si è ingannato colla dimanda dell’artista per parte del Re di Francia, ma, quella volta almeno, Cimadori non potè muoversi assolutamente da Modena, per una malattia incurabile qualificata dal Dottor Francesco Tonani per passione asmatica con scirio nelle visere naturali et propensione alla idropisia, che se non l’obbligava al letto, non gli permetteva in alcun modo di intraprender viaggio alcuno senza rischio della vita.

108. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 772

L’idea del teatro non gli si affacciò alla mente che dopo di aver sentito per la prima volta Tommaso Salvini a un corso di recite che diede al Gerbino di Torino.

109. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 788-789

Una volta (1875), andatigli male gli affari, mancando di fondi, temendo famiglia e comici rovinati per cagion sua, ne impazzì : e fu per tre o quattro mesi ricoverato al Manicomio di S.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 797-798

Con quale furore balza alle rinnovate calunnie di Jago, lotta un’ultima volta contro di lui, s’abbandona tutto alle sue furie, giura vendetta.

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992

Dal ’70 al ’73 fu con Benini e con Cesare Vitaliani, pel quale scrisse Un episodio sotto la Comune, bozzetto in un atto rappresentato la prima volta a Bologna con molto successo.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 482-483

Avanti di entrare in Compagnia Modena, trovavasi a Forlì, ove per la sua beneficiata si pubblicò, in foglio volante, la seguente epigrafe : A GIVSEPPE SALVINI livornese per felice natura potente ingegno accurata industria fatto esempio singolare del decoro della proprietà della grazia onde la drammatica recitazione dilettando governa le menti e i' cuori a figurare gli umani affetti una cosa col vero fra l’unanime applauso dei forlivesi che nel teatro del comune il carnovale del m dccc xliii ammiravano tanta eccellenza i soci delle barcacce ghinassi versari e minardi vollero rendere onore con questa memoria ed augurare all’arte lodatissima perfetta giusta mercede e che italia schiva una volta di usanze forestiere le liberalità rimuneratrici della danza e del canto serbi a più utili studj e non torni in bas tarda

113. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244

Ad onta della grazia de’ caratteri, della felice arditezza dell’idea, dell’eleganza e purezza dello stile, questo bel componimento non piacque la prima volta che si rappresentò; e Moliere scaltramente si avvisò di accompagnarlo colla farsa piacevole del Medico a forza; e con tal mezzo il Misantropo si riprodusse e piacque. […] La varietà degli oggetti che appagavano i sensi, fe mirare con indulgenza questo spettacolo, di cui avea suggerito il piano l’istesso Luigi XIV, il quale nel primo tramezzo ballò da Nettuno, e di poi da Apollo; ma fu l’ultima volta che questo monarca che si trovava nel trentesimosecondo anno della sua età, comparve in teatro a ballare, scosso da’ versi del Britannico: Pour merite prèmier, pour vertu singuliere, Il excelle à trainer un char dans la carriere, A disputer des prix indignes de ses mains, A se donner lui-même en spectate aux Romains. […] Tuttavolta vi si trovano molti colpi di teatro proprii della farsa; benchè gli uomini di gusto non pedantesco sanno bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar qualche volta un colorito risentito alla maniera del Caravagio. […] Si direbbe tutta di Cimabue o di altro guastasanti una figura animata da Raffaello o dal Correggio per averne quel rozzo pittore fatto una volta un arido informe sproporzionato embrione? […] Ma non furono per gusto molto dilicati quelli che diede poi il cardinal di Richelieu, in cui danzò una volta Luigi XIII nel 1625.

114. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »

Cassiano fu veduta per la prima volta comparire in pubblico l’Andromeda colla musica e la poesia di Benedetto Ferrari. […] Codesto celebre ministro per trattener Luigi XIV nella sua giovinezza, e per avvezzarlo a quella dissipazione di spirito così fatale ai popoli e così utile ai favoriti che aspirano ad uniccheggiar nel comando, fece di nuovo venir dall’Italia gran numero di musici, i quali rappresentarono per la prima volta sul teatro Borbone la Finta pazza, dramma di Giulio Strozzi colla musica del Sacrati. […] Da quali principi incoraggito il Cambert mostrò per la prima volta agli occhi degli Inglesi il dramma musicale qualmente si trovava allora in Francia, ma non si potendo sostenere per la persecuzione mossa contro all’autore, furono chiamati dall’Italia musici e cantori che introdussero il melodramma italiano, sollevato di poi a maggior altezza nelle composizioni del fecondo e sublime Hendel 73. […] Il principe Federico d’Olstein-Gottorp, in occasione di portarsi a Pietroburgo a fine di prender in moglie Anna Petrowna figliuola di Pietro, menò seco dodici bravi musici tedeschi, i quali fecero sentire per la prima volta a’ moscoviti un concerto in forma.

115. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209

Fu stampata per la prima volta in Venezia nel 1558, e il Domenichi la tradusse in Italiano, spacciandola qual cosa sua. […] Non oltrepassava l’autore, per quanto credesi da taluni, l’anno diciottesimo della sua età quando la compose in tempo di duo giorni, come egli stesso dice in una sua lettera a Carlo Canale, «intra continui tumulti a requisizione del Reverendissimo Cardinale Mantuano» Francesco Gonzaga in occasione che questi da Bologna, ove risiedeva legato, portossi a Matova sua patria, ove era vescovo, nel 1472, siccome con il dotto abate Bettinelli stabilisce il chiaro padre Ireneo Affò di Buffeto minor osservante, che nell’anno scorso ha fatto a onore e beneficio della letteratura italiana stampare in Venezia appresso Giovanni Vitto l’Orfeo, tragedia di Messer Angiolo Poliziano tratta per la prima volta da due vetusti codici ed alla sua integrità e perfezione ridotta ed illustrata 143. […] Il famoso Matteo Maria Boiardo ad istanza del medesimo duca Ercole compose pure in terza rima e in cinque atti una commedia intitolata il Timone, tratta da un dialogo di Luciano, la quale trovasi impressa la prima volta senza data, ma fu certamente scritta prima del 1494, in cui avvenne la morte dell’autore e se ne fece nel 1500 una seconda edizione. […] I primi che in questo secolo, e probabilmente verso il 1480, cominciarono a fare rappresentare in Roma le commedie di Terenzio e di Plauto, ed anche altre composizioni drammatiche di poeti moderni, e a istruire la gioventù a ben recitarle e declamarle, furono due illustri grammatici e filologi di que’ tempi, Giulio Pomponio Leto dell’Amendolia di Calabria, institutor dell’Accademia Romana, e Giovanni Sulpizio da Veroli dello Stato Pontificio, per opera de’ quali i due cardinali Pietro e Rafaello Riari fecero vedere a Roma moderna per la prima volta spettacoli teatrali fatti con gran magnificenza.

116. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 300

Queste mie compiacenze mi hanno qualche volta giovato ; ma moltissime volte mi hanno pregiudicato.

117. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 940

Contuttociò gli fu da quel magnanimo Re continuata la pensione, prendendo piacere delle di lui facezie ; Sicchè vedendosi Michelagnolo con mille Luigi d’oro l’anno, con carrozza, e con Servidori, mandò a levar da Napoli Cesare suo Padre, la Madre, col resto di sua Famiglia, e prese per moglie una Donna di onesto parentado, con la quale procreò molti figliuoli ; Questa fu la seconda volta, che Cesare vide la Francia, dove alla perfine mori, e tanto egli, quanto il suo figliuolo dipinsero qualche cosa per semplice diletto.

118. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 9-10

E 'sta volta il fiero articolista ha ragioni da vendere, dacchè rimprovera al Landozzi di avere nella Clemenza di Tito distesa una sentenza su candida carta di Bath, con penna d’oca intinta in calamajo di carta pesta dorata ; e di avere assicurato nell’ annunzio della rappresentazione che « non vi sarebber mancate le proprie e devolute decorazioni, nè avrebber mancato di zelo li attori nel rappresentarle….

119. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258

Ma, ahimè, l’amica la precedè nel sepolcro, e i parenti, impossessatisi per legge di tutto, cacciaron di casa la padrona vera, la quale andò da prima limosinando, poi fu ricoverata all’ Ospizio di mendicità, d’onde usciva una volta la settimana per andare a pranzo dalla poetessa improvvisatrice Rosa Taddei, sorella del celebre caratterista.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339

A poco a poco, essi passarono in seconda linea ; e le opere teatrali ch’eran venute occupando il primo posto, non avendo più l’allettamento di una forte esecuzione, una volta affrontato il lume della ribalta, perdevan della loro importanza. […] E tal volta una improvvisazione felice potè mostrar l’ingegno pronto e pieghevole dell’artista.

121. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226

Sol ti rivenga Qualche volta al pensier, quando t’ascolti Suonar per questo italico deserto Riverito il mio nome o vilipeso, Ti rivenga al pensier che un’infinita Riconoscenza a te, pia creatura, Mi lega d’invincibili catene, E seguirò coll’anima le tue Poche gioie, o diletta, e i tuoi dolori Sin che tra questo di civili belve Covo io rimanga alla calunnia, e al canto ! […] È troppo Grave recarsi fra le turbe cieche, Mobili, ingrate, e qualche volta infami, Questo cencio di gloria. […] Una delle più accanite avversarie alla nuova professione fu la zia Eleonora, Marchesa Ippoliti di Gazzoldo, madre di Alessandro Arrivabene, uomo di alcuna coltura, e direttore a Mantova di quel Mincio, in cui apparver la prima volta, dopo la morte di Adelia, i versi del Prati accennanti a punto alla sospirosa e lagrimosa vita di lei, martire egregia in tramutar di stato, e che sono l’eco fedele, il commento lirico, dirò, delle intime confidenze dell’amica.

122. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477

Una volta, a sollevarla dalla indigenza nella quale fu trascinata un po’dalle vicende dell’arte e molto dalla sua natura, si unirono con pietoso e gentile proposito i migliori artisti nostri, i quali dettero una di quelle rappresentazioni che segnano una data nella storia dell’arte.

123. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 268-269

Enrico Montazio (Il Proscenio e La Platea, Firenze, 1845) fu de' suoi più acri censori nella condanna aperta, senza mezzi termini, or de' controsensi di messa in scena, or di quel volere l’ applauso a ogni scena, a ogni parlata, a detrimento della verità, della castigatezza, del pudore : e tanto una volta invei contro l’ artista celebrato, che il Niccolini ebbe a scrivere a Maddalena Pelzet, che il Pezzana, montato in furore per le critiche del Montazio, aveva minacciato per la strada di bastonarlo.

124. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356

Io desidero cordialmente che questo teatro di cattivo gusto, e che non serve se non a corrompere il buono ed il vero, finisca una buona volta, e sien rinviati tutti codesti istrioni in Italia.

125. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 592-594

Attore de' più pregiati alla Comedia italiana di Parigi, nella quale apparve la prima volta il marzo del 1685 col ruolo di Capitano ch'ei recitava in italiano e in francese, nacque a Messina e fu noto prima col nome di Pascariello, poi con quello di Scaramuccia, che aveva già prima di recarsi in Francia, quand’era al servizio del Duca di Modena (1680-82).

126. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185

Altre ne scrisse anche in volgare Feo Belcari, di cui l’Isacco composta in ottava rima fu la prima volta recitata in Firenze nel 1449b. […] Si produsse la prima volta in Venezia nel 1558, ed il Domenichi la tradusse in italiano, spacciandola come cosa propria. […] Contiene cinque atti senza divisione di scene, e solo in margine si segnano i personaggi che parlano, e qualche volta s’indica l’argomento della scena. […] Il Bibliotecario di Parma nel 1776 fe pubblicarlo in Venezia, così intitolandolo: L’Orfeo tragedia di Messer Angiolo Poliziano tratta per la prima volta da due vetusti codici, ed alla sua integrità, e perfezione ridotta ed illustrata. […] Il famoso Matteo Maria Bojardo conte di Scandiano, ad istanza del medesimo duca, compose in terzarima e in cinque atti il Timone commedia tratta dal dialogo così chiamato di Luciano, la quale trovasi impressa la prima volta senza data, ma certamente si scrisse prima del 1494, anno in cui seguì la morte dell’autore, e se ne fece nel 1500 una seconda edizionea.

127. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73

Altre ne scrisse anche in volgare Feo Belcari, di cui l’Isacco composta in ottava rima fu la prima volta recitata in Firenze nel 144944. […] Si produsse la prima volta in Venezia nel 1558, ed il Domenichi la tradusse in Italiano, spacciandola come cosa propria. […] Contiene cinque atti senza divisione di scene, e solo in margine si segnano i personaggi che parlano, e qualche volta s’indica l’ argomento della scena. […] Il Bibliotecario di Parma nel 1776 fe pubblicarlo in Venezia, così intitolandolo: L’Orfeo tragedia di Messer Angiolo Poliziano tratta per la prima volta da due vetusti codici, ed alla sua integrità e perfezione ridotta ed illustrata. […] Il famoso Matteo Maria Bojardo conte di Scandiano, ad istanza del medesimo duca, compose in terza rima e in cinque atti il Timone commedia tratta dal dialogo così chiamato di Luciano, la quale trovasi impressa la prima volta senza data, ma certamente si scrisse prima del 1494, anno in cui seguì la morte dell’autore, e se ne fece nel 1500 una seconda edizione67.

128. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

Aggiungerò solo che una volta, passando in rivista le origini de’ nostri artisti, ella mi raccontò come, giovinetta, si recasse giornalmente a trovar la mamma relegata in fondo a un letto d’ospedale ; e là mangiasse, quasi di soppiatto, la metà della zuppa, che a lei serbavan l’affezione e la pietà materna. […] L’occhio pareva perdersi talvolta nello spazio vagamente, indefinitamente ; tal volta invece, pareva ch’ ella guardasse innanzi a sè e sopra di sè, come in aspettazione di qualcosa di alto, che non sapeva ben definire, ma di cui presentiva l’arrivo. […] A Napoli, nel ’79, dopo di essere già stata il ’75 e ’76 con Icilio Brunetti (V.), il ’77-’78 con Ettore Dondini e Adolfo Drago, e il ’78-’79 con Ciotti e Belli-Blanes, sostenendo le parti di amorosa or con la Piamonti, or con la Pasquali che tal volta sostituì nelle parti di prima attrice, si faceva notare al fianco della Pezzana, del Majeroni, di Emanuel, per la spontaneità e sincerità della dizione, per la intelligenza artistica educata e carezzata. […] Ora sto per partire – e vi scrivo – cosa che non ho fatto arrivando, perchè ero tremante, e avevo paura. – Avevo paura, non ve lo nascondo. – Che volete…. io sono ancora impressionabile…. e l’ambiente può tanto sopra di me. – Lontana dal teatro – dalla famiglia artistica, sola – lungo il mare – che ne fa tanto capire la nostra piccolezza, mi pareva che non avrei più saputo rendere l’espressione d’un’arte – che ha qualche volta delle ritrosie, dei silensi così penosi…. per me ! […] Altra volta scrisse a proposito di una prossima tappa di Spagna : Se posso guadagnare dei quattrini — quattro o cinque mila lire proprio per me, allora — Tombola ! 

129. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 448

Questa volta il pubblico l’accolse favorevolmente, in ispecial modo per la precisione dei gesti e la rapidità delle trasformazioni.

130. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932

Luca, non so se la prima volta, il 7 ottobre 1896, che trovasi pubblicata nel 1799 nel tomo XXXV del Teatro moderno applaudito di Venezia.

131. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 646-656

Le recite con dilettanti della città, tra' quali ei fu non ultimo mai e tal volta primo, lo esaltarono, specie quella del Filippo, che Alfieri fece in sua casa, rappresentando egli stesso il protagonista, e affidando a lui il Gomez. […] Ma il Carrer dettava queste parole, quando il Vestri era ancora a Napoli col Fabbrichesi : e lo Scifoni, accennando al difetto, quando l’artista era in Compagnia Reale Sarda, così conclude : Notavano in esso gli intelligenti che alcuna volta, troppo compiacente all’ uditorio, nel rappresentare le parti comiche scendeva alquanto dalla sua dignità, abbandonandosi a certe facezie che poco si convenivano. […] Venne, si allontanò di nuovo, ma il pubblico non era ancora contento, ed egli dovette venir fuori un’altra volta.

132. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Pisa, li 13 agosto 1745. » pp. 192-197

) come, rappresentato per la prima volta all’Accademia Reale di musica a Parigi il 5 dicembre 1749, il Zoroastro di Rameau con parole del nobile signor di Cahusac, sotto la direzione scenica del veneziano Pietro Algeri, Giacomo Casanova che viveva allora a Parigi, e che oltre quella del Faraone, aveva anche di sfuggita, la occupazione di scrittore, fosse dal grande successo dell’opera invogliato a tradurla in versi italiani e ridurla per le scene di Dresda. Compiuto il lavoro fu accettato, e rappresentato il 7 febbraio 1752, probabilmente nel grande teatro dell’opera, sotto la direzione anche’ sta volta di Pietro Algeri, venuto a bella posta da Parigi, e con musica nuova del suonatore di viola da braccio, e compositore della musica pe’ balli, Johann Adam. – Della musica di Rameau furon serbati la sinfonia e il primo coro.

133. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720

Germain, rappresentata la prima volta il 1695. […] Riapparve poi il Costantini l’ 8 successivo nell’Amant Etourdi, commedia italiana, recitandovi la parte d’intrigante in francese, alla presenza della Duchessa di Maine ; il 12 nell’Arlequin dévaliseur de Maison, o les Fâcheux, commedia italiana in cui sostenne ancora la parte di un intrigante, e il 13 finalmente nell’Arlequin Empereur dans la lune, commedia dell’antico teatro recitata il 1684 la prima volta all’Hôtel de Bourgogne : nella quale lo stesso attore rappresentò una parte di furbo e una scena notturna con Arlecchino applauditissima.

134. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35

Cornelio che dopo aver cessato di scrivere pel teatro pur vi era stato indotto un’ altra volta, al fine da buon senno nel 1675 dopo la rappresentazione del Surena, che non fa scorno alla vigorosa vecchiezza di sì gran tragico, rinunziò alla poesia drammatica. […] Per avviso dello stesso suo compatriotto Giambatista Rousseau egli invece di esprimere negli amanti il carattere dell’amore, ha in essi dipinto il proprio, trasformandoli per lo più in avvocati, in sofisti, in declamatori e qualche volta in teologi (Nota III). […] Cornelio, per avviso de’ più scorti critici, trionfano l’Ifigenia rappresentata nel 1675, in cui con singolar diletto da chi non ignora il tragico tesoro greco si ammirano tante bellezze di Euripide, malgrado dell’ evenimento di Erifile che muore in vece di Ifigenia senza destar pietà, trovando lo spettatore disposto unicamente a compiangere la figliuola d’ Agamennone; l’Atalia uscita nel 1691, ove il poeta s’ innalza e grandeggia imitando alcuna volta il linguaggio de’ profeti; il Britannico rappresentato nel 1670, in cui si eccita il tragico terrore per le crudeltà di un mostro di tirannia nascente in Nerone, e di passaggio s’insegna a’ principi ad astenersi da certi esercizj disdicevoli alla maestà; e la Fedra comparsa sulle scene nel 1677, la quale per tanti pregi contenderebbe a tutte il primato senza il freddo inutile innamoramento d’Ippolito ed Aricia5. […] Cornelio e di Racine e di altri del corrente secolo, vengono in generale tacciati i tragici francesi, e singolarmente il Cornelio, dal marchese Maffei, dal Muratori, dal Gravina, dal Calepio, di certo lambiccamento di pensieri, di concetti ricercati e tal volta falsi, di tropi profusi e ripetuti sino alla noja, di espressioni affettate, di figure sconvenevoli alla drammatica. […] la scelta di un’ azione tanto abbominevole e così piena di orrore, che egli stando in Parigi non ebbe valore di veder la seconda volta rappresentare alla Dumenil il carattere di Fedra, ove così sensibilmente si oltraggia la decenza e la verisimiglianza.

135. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245

La Compagnia doveva andare a Genova per passarvi la Primavera, ed era colà che dovevano la prima volta rappresentarla.

136. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 246-248

Maria, comico mantovano, il quale recitava nel 1620 sotto nome di Fortunio (assunto la prima volta da Rinaldo Petignoni de’ Gelosi) in una modesta Compagnia nei contorni di Cento, Modena, Finale o Carpi, nella quale era anche, non sappiamo se come semplice attore o capocomico, Flaminio, il celebre Gio.

137. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 418-419

I del Teatro di Gherardi) fu rappresentato la prima volta dai comici italiani del Re all’ Hôtel de Bourgogne il 4 ottobre 1682 ; e nell’ Industrie, prologo alle due operette Zemine et Almanzor e Les Routes du Monde, rappresentato alla Foire Saint Laurent, il 1730 (Théâtre de la Foire, raccolto da Le Sage e D’Orneval.

138. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723

Bello della persona, bravissimo ballerino e musico eccellente (eseguiva molte arie su ’l flauto, la tromba, il salterio o decacordo, il piano, la chitarra, l’oboe e l’organo) ebbe liete accoglienze dal pubblico a Parigi e alla Corte, ove apparve la prima volta il 30 dicembre dello stesso anno.

139. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 786-787

Entrò il ’35 assieme alla famiglia nella Compagnia di Romualdo Mascherpa in cui stette sino al ’45, per poi scritturarsi in quella Reale Sarda che abbandonò il ’53 per passare dalla parte di attore pagato a quella di capocomico ; e formò una compagnia di cui fu splendido ornamento Clementina Cazzola, (alla quale successer poi e la Pezzana e la Pedretti e Tommaso Salvini), e in cui egli assunse per la prima volta il ruolo di caratterista e promiscuo, cedendo quel di brillante al fratello Achille.

140. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861

L’acre polvere dei palcoscenici mai è giunta a posarsi, ad insudiciare l’anima buona e bella della illustre signora ; si che nel mondo pettegolo, maldicente, qualche volta infamante, che si agita tra le coulisses, il nome della Falconi è pronunziato come quello di Maria Vergine Santissima ; ed in quel mondo pettegolo, come moglie, come madre, ella è semplicemente venerata.

141. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

E più giù : Sarò docile, mansueto, e piuttosto che venir teco un’ altra volta in parole mi assoggetterò anche quando tu il credessi a fare il Trovarobe ; non posso più continuare, sono talmente arrabbiato, che mi trema la mano, la bile si converte in pianto, in pianto perchè non posso ora sfogarmi quanto desidera lo sdegno. […] Da qual parte fosse maggior lealtà di combattimento non saprei dire ; forse uguale in entrambi ; ma il Peracchi uscì di compagnia l’anno veniente, e il Rossi vi fu riconfermato per un triennio, assoluto e solo, con cento lire di aumento pel primo anno, e 1400 e una mezza serata per ciascheduno degli altri due, più un regalo di lire mille per una sol volta. […] Non ho, come ho detto da principio, avuto la sorte di sentire Ernesto Rossi al culmine della sua gloria : l’ho sentito quando io era troppo giovine per poter giudicare dell’ opera sua, e quando egli era troppo vecchio, perchè potessi farmi un’idea chiara della grandezza passata : certo l’una volta e l’altra ebbi nell’animo impressione profonda.

142. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467

 » E più oltre : « Spero una volta frenare gli empiti di questa mia sorte, ecc., ecc. » E ora, ecco un brano, che tolgo dalla Piazza Universale di Tommaso Garzoni, descrizione particolareggiata di quel che erano e facevano gli Zanni, nella quale andrò intercalando le graziose e preziose figurine del Callot, che, specialmente coi fondi, come s’è già visto anche pei capitani e per l’Antonazzoni (V.) e come anche si vedrà per altri, illustrano alla perfezione il testo. […] Fra tanto sbuca fuor de’portici un Toscano e monta su con la putta, smattando come un asino Burattino col suo Graziano ; il circolo si unisce intorno a lui, le genti stanno affisse per vedere ed ascoltare, ed ecco in un tratto si dà principio, con lingua fiorentinesca, a qualche pappolata ridicolosa, e in questo mezzo la putta prepara il cerchio sul banco e si getta in quattro a pigliar l’anello fuora del cerchio, poi sopra due spade, tuole una moneta indietro stravaccata, porgendo un strano desiderio al popolo della sua lascivia grata : ma fornita la botta, si urta nelle ballote e il cerchio si disunisce, non potendo star più saldo allo scontro dei bussolotti che vanno in volta. […] Anche abbiamo un canto carnascialesco di Zanni e di Magnifichi e un capitolo, pubblicato per la prima volta da Carlo Verzone, di Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, che vedremo riprodotto al nome di Cantinella. […] Dalla Compagnia del Fabbrichesi passò in quella stabile agli stipendi del Re di Sardegna ; poi di nuovo in quella del Fabbrichesi nel 1824, col grado di primo attore tragico, per tornarsene ancora una volta nella Compagnia Reale.

143. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 644-646

Quando il 1° dicembre del 1871 si mostrò per la prima volta al rigido Re Vecchio di Milano sotto le spoglie di Kean, fu un grande avvenimento artistico : l’arduo cimento in cui s’era messo l’ardito giovane, fu superato trionfalmente.

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