Condusse per qualche anno Compagnia, assumendo il ruolo di primo attore, nel quale, specie in varie commedie dell’Avelloni, riusci a meraviglia.
Dopo di aver recitato vario tempo e in compagnie varie parti generiche, cominciò con Pietriboni a recitar quelle, e con buona riuscita, di secondo carattere.
Furono scritturati il '76 con Pietro Rossi, e nel '77 formaron essi stessi compagnia, che scorreva ancora nel 1781, mediocremente accreditata, le varie città di Lombardia.
Fu in varie compagnie, scritturato e in società ; e fra l’altre, in quella de’ Fiorentini di Napoli nella impresa Santobono, al fianco della Pezzana, della Duse, di Emanuel.
Passò poi in varie compagnie nel ruolo di primo amoroso, e tale fu molti anni in quella di Giacomo Moggio.
Tommaso d’Aquino una commedia in versi martelliani, intitolata : La Dama di spirito ; e altra in prosa e manoscritta, intitolata : I gelosi, viveva nel repertorio delle varie Compagnie.
Si segnalò a’ nostri di tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito. […] Oltre della traduzione da lei fatta del Filosofo Inglese e del Don Quixote, e di varie sue poesie, ella scrisse pel teatro in più di un genere.
Dice di lei Francesco Bartoli : « Sosteneva con molta abilità il carattere di prima donna in varie Compagnie, e specialmente in quella condotta e diretta da Onofrio Paganini.
Militò come artista e come capo-socio in varie compagnie di secondo ordine, ma assai pregiate, fra le quali, nel 1854-1855, quella portante la ditta Barac, Andreani e Gattinelli.
Poi, sposatasi al Buccellati, lo seguì nelle varie compagnie or prima attrice giovine, or prima attrice assoluta, traendo tutto il giovamento che potè dalle sue valorose maestre, Anna Pedretti e Adelaide Tessero, la quale, con Luigi Monti, ebbe sempre parole di calda ammirazione e di schietta affezione per la gentile artista, che in pochi anni, dopo di avere esordito l’ ’86 a Torino colla parte di Bérangère nell’Odette, si trovò a interpretare in Italia e fuori, e con plauso dovunque, le più forti opere del teatro moderno, quali Francillon, Moglie ideale, Casa di bambola, Trilogia di Dorina, Rozeno e altre assai.
Condusse poi varie compagnie in società con altri, e finalmente entrò in quella primaria di Antonio Raftopulo, dalla quale si allontanò il 1830 per ridursi nella sua Volterra, ove morì nel 1845.
Comico egregio per le parti d’innamorato, che sostenne nelle varie Compagnie di Napoli.
Poli Giuseppe, nato il 1836 a Firenze, entrò il '58, dopo varie prove coi filodrammatici, nella Compagnia Mazzoli Milani come secondo brillante e amoroso.
In alcune parti, come in quella di Flodder nella Teresa e Claudio e del Re nell’Ines di Castro, ambedue del Greppi ; in quelle di Bonfil nelle varie Pamele del Goldoni e in altre moltissime non ebbe rivali.
Parte del suo tempo impiegò anche in tradur commedie dal francese (come s’è visto all’articolo del padre), e delle sue traduzioni, alcune figuran anch’ oggi ne’ repertori delle varie compagnie.
Recitò da Pantalone in varie compagnie di giro colla moglie Margherita, Prima donna di qualche merito.
Quando colla Compagnia Coltellini fu al Teatro dell’ Aquila in Tolentino, s’ebbe nella sua beneficiata applausi e onori di epigrafi varie, tra cui la seguente : Antonio Feoli – Anconitano – Attore celebratissimo – pe’suoi modi cortesi caro ad ognuno – venne per la quarta volta – a dilettare i Tolentinati coll’arte sua – e da essi ottenne – onori e plausi – se non adeguati al suo merito – sinceri almeno – siccome quelli – che nascono dal cuore.
Scrisse varie opere teatrali, rimaste lungo tempo in repertorio, tra cui citiamo : Teresa e Gianfaldoni, Aver moglie è poco, ma il guidarla non è da tutti, Pare impossibile, ma tutto è vero, Giulio sordo e muto maritato a Parigi (seguito dell’Abate de l’Epée), e Balduino tiranno di Padova, tratto da un ballo ch’egli vide alla Scala di Milano nel 1803.
Dai Costumi di varie Nazioni di Pietro Bertelli.
Fu in varie Compagnie fra cui quelle di Giuseppe Lopez, e Luigi Perelli.
Cangi, Proteo novel, forme e sembianti, e in te trasformi immobilmente i cori ; varie lingue e costumi, e industri amori rendono a' cenni tuoi l’anime amanti.
Fu in varie compagnie, encomiatissimo sempre, e specialmente nelle commedie goldoniane ; si meritò l’amicizia di Gustavo Modena, il quale invitato a recarsi or a Torino, or a Cuneo, or a Genova a recitarvi con la Compagnia di Cesare Asti che faceva magri affari e di cui il Bottazzi era ottimo ornamento, gli scrisse parecchie lettere che son pubblicate nel volume Politicae Arte.
Sposò il '79 Pasquale Ruta, attore brillante, e fu con lui in Compagnia di Ernesto Rossi, prima attrice giovine, peregrinando per le varie città d’Europa, ammiratissima.
Fu il 1880 con Antonio Colomberti, che in una sua nota inedita dice di lui : …. avemmo campo di apprezzarne le doti artistiche nel dramma di Gualtieri, Silvio Pellico, nell’Antigone di Alfieri, nella Signora dalle Camelie di Dumas, in varie commedie di Gherardi Del Testa, ecc.
,143) riferisce i particolari della uccisione del famoso musico Siface, dallo Zibaldone di Anton Francesco Marini, il quale alla data 10 luglio 1704, dice : « Discorrendosi questo dì 21 luglio 1704 di Siface musico celebre ; mi disse Giuseppe Sondra detto Flaminio, comico del Principe di Toscana, che il Quaranta Marsilio lo facesse egli ammazzare tra il Ferrarese e il Bolognese, ecc. » Sperandio Bartolommeo, mantovano, sostenne con molto successo, e in varie compagnie di giro, la maschera di Arlecchino, nella seconda metà del secolo xviii.
Fu in seguito con Bellotti, poi formò società, e nell’ '84-'85 assunse il posto di primo attore, che lasciò l’ '86 per quello di generico primario, sostenuto sempre con assai decoro in varie compagnie delle più accreditate.
Dionisio il maggiore tiranno siracusano compose varie favole tragiche che niuno volle con lui tener per buone. […] Secondo Efestione la Plejade Tragica si componeva di Omero il giovane figlio di Mira poetessa Bizantina, di Sositeo, di Alessandro, Anantiade, Sosifane, Filisco e Licofrone. quest’ultimo è il più noto per l’erudito quanto oscuro poema di Cassandra, e per le varie tragedie, delle quali se ne trovano venti rammentate da Suida.
Del valore di lui ci fanno fede le varie licenze accordategli dal Duca di Mantova di recarsi fuor di stato a recitare, senza l’obbligo di portare in testa la marca di razza.
Alle compagnie primarie che lo accolser fidenti al suo esordire successer subito quelle secondarie, in cui si mantenne ora socio, or pagato, e or capo egli stesso, percorrendo le varie città di provincia, alle quali ammanniva, entusiasticamente applaudito, i più forti e ardui lavori del gran repertorio.
Il Cinelli racconta « che una volta (Curzio Marignolli, poeta, nato a Firenze il 1563 e morto a Parigi il 1606) sgridato dal padre, perchè i suoi averi licenziosamente spendesse, arditamente rispose : Anzi, tutto il mio spendo con prudenza, intendendo dire con una donna sua amica che Prudenza chiamavasi. » E l’Arlia che varie rime di Curzio raccolse e pubblicò nelle Curiosità letterarie del Romagnoli (Bologna, 1885) aggiunge : era costei una comica, alla quale poi impazzata, o davvero, o per meglio accalappiare i merlotti, quell’altro capo ameno di Francesco Rovai scrisse il seguente sonetto, che pizzica di secentismo un buon poco : Folle è Prudenza : oh che follie soavi folli fan per dolcezza i saggi amanti !
Cardosi Chiara, lucchese, attrice di molto merito per vivace ingegno e non comune coltura, fu in varie compagnie ; poi, sino al 1779, in quella di Luigi Perelli, ove potè più specialmente mostrare le sue rare qualità di artista.
E più largamente il Colomberti : …. possessore di una bella e proporzionata persona, di fisionomia dolce ed espressiva, e di non comune ingegno, con magistero esprimeva le varie passioni, e senza sforzo i molteplici caratteri del suo repertorio.
Noi sappiam già che i comici d’allora, abbracciando le varie arti, eran detti or suonatori, or commedianti ; e scorrendo il bello studio del Trautmann, troviamo in un libro di spese (1549) del Contabile di Nœrdlingen, antica città libera, che a cinque commedianti veneziani, i quali si fecer rappresentare a S.
Attore intelligente e di modi elettissimi, potè in breve assumere il ruolo di primo brillante assoluto in Compagnia di Alessandro Monti : ruolo che mantenne poi sempre con molto decoro nelle varie Compagnie in cui fu scritturato, e in quella specialmente di Ciotti, Lavaggi e Marchi, coi quali divideva ogni sera le simpatie del pubblico.
Lasciò inedite molte conferenze sulla letteratura drammatica delle varie nazioni, che rivelano la chiarezza del suo ingegno.
Fu poi in vario tempo e in varie compagnie, primo attore pregiato e non men pregiato Direttore.
Posero allora il teatro nell’ospedale della Trinità, rappresentandovi per tutto il secolo varie farse della Passione e diversi misteri del vecchio e del nuovo testamento. […] Sotto Carlo VI morto nel 1422 furonvi in Francia, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori. […] Lo spirito di apologia nemico della verità e del merito straniero imbratta in più di un luogo varie belle opere.
Il lungo periodo della loro unione aveva afforzata, fissata ormai un’omogeneità di tinte, una armonia di toni, una geniale spontaneità, un tale affratellamento insomma nella concezione ed espressione delle varie scene, che non si acquista, pur troppo, se non coll’esercizio congiunto a un forte spirito di assimilazione. — Sotto questo rispetto, la separazione artistica di Eleonora Duse e di Flavio Andò non può essere stata che di nocumento all’arte.
Anche alle feste degli sponsali del principe elettore Federico Augusto coll’arciduchessa Maria Giuseppa d’Austria, fu la Sala d’equitazione trasformata da Poisson in bazar, e i comici italiani furon distribuiti nelle varie baracche, parte come venditori, parte come marionette, sotto la direzione musicale del Ristori.
Quando Goldoni cominciò a scrivere pel San Luca, scrisse per lui varie parti in dialetto, fra le quali il signor Alberto nell’Amante di sè stesso, ch'egli rappresentò egregiamente.
Le storie ragionate che per mano della filosofia si conducono per le varie specie poetiche, e singolarmente teatrali, non sono dettate per appagar soltanto una sterile curiosità: ma racchiudono in se mai sempre una Poetica a ciascuna corrispondente, ed una Scelta de’ più cospicui esempli de’ progressi e delle cadute che vi si fecero in diverse epoche; la qual cosa per lo suo peggio veder non seppe nella mia Storia teatrale certo picciolo autore di un tumultuario Discorso accompagnato ad un Pausania meschina tragedia obbliata ed estinta nel nascere. […] Il sobrio storico e filosofo Plutarco ha conservate alla posterità varie notizie teatrali, ed ha profusi larghi encomj in onore del gran comico Menandro.
A me pare errato il sistema di Adolfo Bartoli di formare gli elenchi delle varie Compagnia co’ nomi, trovati nelle notizie del suo omonimo, di quei comici che a quelle date Compagnie appartennero, senza tener troppo conto delle date.
Dotata di una bellissima voce, facile alle varie modulazioni, teneva la facoltà di timbrarla a norma dei vari caratteri che rappresentava.
Stabilitosi a Firenze, vi aprì una bottega di varie merci — come dice Fr.
[2.6] Bene è vero che, a meglio ottenere tra le varie parti dell’opera un più dolce accordo, savio partito anche sarebbe quello di lavorar meno e di meno instrumentare, che far non si suole, le arie medesime. […] Una delle più care usanze al dì d’oggi, sicura di levare nel teatro il maggior plauso collo più strepitoso batter di mani, è il far prova in un’aria di una voce e di un oboe, di una voce e di una tromba; e far tra loro seguire con varie botte e risposte una gara senza fine e quasi un duello sino all’ultimo fiato. […] Infatti ella è opinione de’ migliori nostri maestri che il contrappunto, o vogliam dire l’armonia simultanea di varie parti, possa bensì produrre una certa temperanza, che alla musica di chiesa dà tanto decoro e solennità, ma che a risvegliare nell’animo nostro le passioni non sia atto per niente. […] Essendo esso composto di varie parti, l’una acuta, l’altra grave, questa di andamento presto, quella di tardo, che hanno tutte a trovarsi insieme e ferir l’orecchie ad un tempo, come potrebbe egli muovere nell’animo nostro una tal determinata passione, la quale di sua natura richiede un determinato moto e un determinato tuono: allegrezza, moto veloce e tuono intenso e acuto, moto lento e tuono rimesso e grave la mestizia, e così delle altre? […] Prima di mettersi a scrivere è solito leggere una qualche composizione del Petrarca, con cui per la finezza del sentimento simpatizza di molto; e ciò per avere dinanzi una data cosa a dipignere con le varie modificazioni che l’accompagnano, e non perder mai d’occhio il motivo o il soggetto.
Scrisse varie commedie, e fra le altre Il Genio benefico, commedia con trasformazioni, e L’avarizia combattuta dal punto d’onore.
Abbandonati, dopo varie vicende, i fastidj del capocomicato, si scritturò colla moglie nella Compagnia di Consoli e Zuccato, Gaetano Bazzi e Antonio Goldoni ; finchè stanco, si ritirò in patria, che lasciò poi per recarsi a Ravenna (1829) a dirigere quella filodrammatica.
Generalmente i Turchi, malgrado della loro comunicazione con varie corti Europee, che potrebbero darne più giuste idee, si reputano barbari e rozzi totalmente. […] Egli possedeva varie lingue, amava le arti e la musica, e coltivava l’astronomia.
In tali favole fra mille goffaggini e bassezze, dicono gl’ intelligenti di quel linguaggio, scorgonsi varie piacevolezze e pensieri che recano maraviglia12. […] Anche Tommaso Naogeorgus nato in Straubinge nella Baviera l’anno 1511 e morto verso il 1578, il quale intendeva il greco ed avea tradotto varie opere di Plutarco, di Dione Crisostomo e del Sinesio, volle adoperare la scenica poesia per contese di religione.
Pia, moglie di Achille Sartirana, fu prima attrice in varie compagnie.
Determinò allora di mutar ruolo, e si diede ai caratteristi, passando in varie compagnie fra cui, nel ’42, in quella di Angelo Lipparini al fianco di Carolina Santoni.
Interessante è la lettera del Duca di Mantova per certa larghezza di vedute nelle varie formazioni e alterazioni di Compagnia.
Applaudita con poesie, con articoli di gazzetta e per la Mirra d’Alfieri, e per la Saffo di Beltrame, fu laudata moltissimo in varie culte città d’Italia per la parte di Chiara di Rosemberg, per quella di Herfort nell’Atrabiliare di Nota, e negl’Innamorati di Goldoni.
Le storie ragionate che per mano della filosofia si conducono per le varie specie poetiche e singolarmente teatrali, non son dettate per appagar soltanto una sterile curiosità: ma racchiudono in se mai sempre una Poetica a ciascuna di esse corrispondente, ed una Scelta de’ più cospicui esempj sì delle cadute che dei progessi che vi si fecero in diverse epoche. […] Platone aspirò alla vittoria Olimpica con una tetralogia: Temistocle attese a far riuscire con ogni splendidezza gli spettacoli scenici: Eschine il competitore di Demostene, Archia capitano, Neottolemo favorito del re Filippo, e Aristodemo ambasciadore in Macedonia, furono essi stessi rappresentatori: il sobrio filosofo Plutarco ha conservate varie memorie teatrali, ed ha profuso i più alti encomj sul gran comico Menandro.
Il suo nome è passato in proverbio in Alemagna, dove per dinotare un verseggiatore oltremodo fecondo suol dirsi, è un Hann Sachs, In tali farse fra mille goffaggini e bassezze, dicono gl’intelligenti di quel linguaggio, scorgonsi varie piacevolezze e pensieri che recano meraviglia a. […] Anche Tommaso Naogeorgus nato in Straubinge nella Baviera l’anno 1511 e morto verso il 1578, il quale intendeva il greco, ed avea tradotte varie opere di Plutarco, di Dione Crisostomo e del Sinesio, volle adoperare in contese di religione la scenica poesia.
Elena Balletti-Riccoboni possedeva un’istruzione davvero superiore : conosceva perfettamente la lingua latina, la greca, la francese, la spagnuola, ed era socia di varie accademie letterarie d’Italia, compresa l’Arcadia, nella quale prese il nome di Mirtinda Parasside. […] Che poi seguitasse la Compagnia di quei comici in questo senso, cioè che intervenisse in varie città d’Italia alle recite della sua Merope, è cosa assai nota, e della quale ho in mano le testimonianze e le prove.
[3] Incoraggiato da tai riflessi oso offrirvi, o Signore, insiem colla storia del più brillante spettacolo di Europa alcune mie osservazioni sulla maniera di perfezionar le varie e moltiplici parti, che lo compongono.
Le varie compagnie che si recaron di poi a Venezia l’andaron soccorrendo quanto poterono, e la nobile famiglia Vendramin le assegnò gratuitamente due stanze in quello stesso teatro, in cui ella aveva raccolto sì copiosa messe di applausi, di onori e di quattrini.
Fu colla famiglia e con quella donna in varie città d’Italia, fra le quali Modena, ov’ era già il 1668 con l’ Ippolita e la Cintia, e ove tornò poi il ’75, comico del Serenissimo Signor Duca, con la Flaminia e la Vittoria.
Recitava commedie in cui si trasformava in varj personaggi, cantando e parlando varie lingue e facendo bizzarrie piacevoli d’ogni specie.
Uscitone il 1770, e pervenuto dopo varie vicende a Venezia, contrasse amicizia con Luigi Fabbri, capocomico e artista sotto la maschera del Dottore, e con lui unitosi, potè finalmente realizzare il suo sogno, presentandosi col sospirato vestito del Secondo Zanni.
L’infiacchimento e la sfiducia cominciaron già a far capolino in un suo scritto sulle Condizioni dell’arte drammatica in Italia pubblicato prima nel Teatro Italiano di Firenze, poi in opuscolo ad Ancona l’anno 1875, in cui mise a nudo con una gajezza forzata le piaghe dell’arte, chiamandone il Governo responsabile unico ; e nella tema che le varie Commissioni rigettassero i suoi reclami sulle varie tasse teatrali, dopo di avere ironicamente accennato a una modesta tomba per sottoscrizione all’arte drammatica italiana, conchiudeva : ho iniziato delle pratiche per concorrere ad un posto di spazzino comunale.
Rime varie | La maggior parte lugubri | …. […] Nel libretto delle Rime varie sono le maggiori notizie della sua vita. […] Musa benchè trafitta Da varie punte, pur membrar ti giovi Quel che fin’or tutte sventure adegua, Ch’abbia sofferto mai misero core.
Attore spigliato, studioso, appassionato, fu accolto in varie buone compagnie per le parti di brillante, che anche oggi sostiene con molto garbo.
Forse alle sue interpretazioni mancava .quello studio paziente, analitico, profondo che accoppiato alle naturali attitudini, innalza l’artista alle sfere più alte ; forse allo addentrarsi in esse profondità mancava in lui l’acume indispensabile ; forse…. ma lasciamo a tale proposito discorrer Tommaso Salvini, che il valoroso giovane seguì amorosamente a traverso le varie fasi : Andrea Maggi è uno dei più prestanti attori che abbiano calcate le scene nostre da mezzo secolo in qua.
Egli ne ha composte varie, esatte e spiritosa, e piene di caratteri assai di moda nel gran mondo, avendo coloriti con somma vivacità gli uomini ben nati, falsi, doppi, e furbi infatti, e nobili, onesti, e virtuosi in parole. […] Oltre a varie traduzioni fatte da lui e da’ suoi partigiani, Gottsched scelse ancora tralle tragedie inglesi la più regolare e vicina al gusto francese, il Catone di Addison, e compose su di esso la sua tragedia che porta il medesimo titolo. […] Perciò si é limitato a tradurre varie farse francesi, e particolarmente di Molière, come Giorgio Dandino, il Matrimonio a forza, Pourceaugnac; ma invece d’imparare da tal maestro l’arte di formar di varie figure un quadro d’una giusta azione principale, ha rannicchiate, poste in iscorcio e troncate al meglio le favole del comico francese, a somiglianza di quel Procuste ladrone dell’Attica, il quale troncava i piedi o la testa de’ viandanti, quando non erano di giusta misura pel suo letto. […] Corràl, che significa propriamente un cortile comune a varie famiglie plebee che vi hanno le loro picciole case, é il nome dato anche oggigiorno all’edificio, in cui rappresentano gli spettacoli scenici. […] Oggi las cortinas han ceduto a varie vedute ben dipinte proporzionate all’azione; e alla chitarra sparita affatto é succeduta un’orchestra competente posta nell’istesso piano dell’uditorio.
Le regioni conquistate formarono un corpo di varie picciole signorie col nome di feudi, le quali appena in tempo di guerra si congiungevano per bisogno, e nulla pace nulla fra loro convenivano e poco si attenevano al tuttoa. […] Apostolo Zeno chiaro per erudizione, probità ed accuratezza, ricavò da varie cronache, che in Padova nel Prato della Valle fecesi una rappresentazione spirituale nel dì di Pasqua di Risurrezione del 1243 o 1244b. […] Il dottissimo Storico della Letteratura Italiana argomenta giustamente sopra varie feste per mezzo degli strioni e buffoni eseguite nel sccolo XIII rammentate dal Muratorib, asserendo non potersi mettere in conto di teatrali. […] Nel convento de’ France scani in Antibo il dì degl’Innocenti astenevansi i monaci sacerdoti di andare in coro, dando luogo a’ loro frati laici cucinieri, questuanti, giardinieri, di officiare con profanazioni stravaganti, i quali prendevano vesti sacerdotali tutte lacere, e mettevansele a rovescio, mostravano di leggere su i libri che tenevano volti all’ingiù con occhiali fatti di corteccia di aranci, e gridavano follemente con varie contorsioni per muovere a riso. […] Varie rappresentazioni simili del Regno di Napoli potremmo anche addurre in prova, se di più le nostre prime asserzioni ne abbisognassero.
I critici giudiziosi riprendono nel Pompeo varie espressioni nella descrizione degli effetti della strage di Farsaglia e non pochi concetti affettati del racconto di Acoreo dell’ammazzamento di Pompeo e del presente fatto a Cesare della di lui testa. […] Tommaso Cornelio fratello di Pietro minore d’intorno a venticinque anni compose parimente varie tragedie fortunate. […] Anche Pradon cattivo scrittore di varie tragedie spesso rappresentate con affluenza di spettatori, prese contro il medesimo satirico francese la difesa di Quinault. […] Si composero parimente varie sacre tragedie latine. […] Solone altro non fa che ondeggiare sperando nelle varie fazioni, e promettendo la pretesa figliuola a colui che contribuisca a distruggere il partito oppressore: opporsi alla fortuna di Pisistrato contro il volere del Popolo e del Senato Ateniese: e svelare l’inutile arcano.
Per dare un’idea dello stile e del sistema, dirò così, drammatico, tutto a bisticci, a contrasti, a pensieruzzi stemperati puerilmente in varie forme, di questa pastorale, sistema comune, a dir vero, se non in queste proporzioni, alla maggior parte di quegli scrittori teatrali buoni e cattivi, metto un brano del monologo di Arianna, dopo l’abbandono di Teseo ; correggendo l’ortografia, per non affaticar troppo il lettore. […] E questo monologhino tira avanti di questo passo per 19 pagine ; e chiude l’atto terzo coi versi seguenti che sono l’espressione più chiara di questa strana pazzia : L’ardir mi porge aita, l’arroganza mi scorta, l’astuzia fa gli agguati, l’audacia move i passi ; Dai Costumi di varie Nazioni di Pietro Bertelli. ecco il biasmo che scopre le bruttezze dell’alma ; la confusione è meco, il contrasto m’irrita, il cordoglio m’affligge, la vendetta mi sprona ; nobil desìo m’accende, la discordia mi chiama, il disprezzo mi spinge, il dolor m’avvalora, il proprio error mi sforza, la rotta fe’ m’irrita, la fierezza m’abbraccia, la fortuna m’aggira, la forza mi sospinge, le furie mi dàn l’armi, il mio furor m’accieca, la gelosia m’aggela, la guerra m’accompagna, Dai Costumi di varie Nasioni di Pietro Bertelli. […] Dai Costumi di varie Nasioni di Pietro Bertelli.
Varie rappresentazioni simili di questo regno di Napoli potremmo anche addurne in prova, se di più ne abbisognasse il nostro avviso.
Tutti si accorgono della mia agitazione : me ne chiedono il motivo, ed io grido a varie riprese : l’Angeleri è morto !
Dopo un anno di riposo a Livorno, fe’ ritorno alle scene con Luigi Pezzana, e col Domeniconi stesso ; poi, dopo varie vicende, con Carlo Romagnoli ; e finalmente, pel ’ 66 e ’ 67, gli ultimi due anni della sua vita artistica, formò società con Eugenio Casilini.
Questo aver rappresentato varie parti concorderebbe con la multiformità del Gandini brighella : ma come conciliar le date di Parigi con quelle italiane ?
Fu in varie compagnie e a Palermo. « Se – aggiunge il biografo – a quel fuoco giovanile che lo fa essere poco costante nelle cose sue sapesse egli mettere un po’ di calma, potrebbe rendersi a sè medesimo più giovevole, e potrebbe agli onorati suoi genitori apportare in seguito una più perfetta consolazione. »
Una lettera v'ha ancora del 21 aprile 1660 da Parma, la quale mostra la grande famigliarità ch' era fra lui e le varie Corti, annunciando a un Segretario del Duca di Mantova la scelta degli appartamenti pel suo prossimo arrivo a Parma ove doveva recarsi anche il Ser.
Ignorò parimente l’anonimo, che bastarono quelle sole notizie agl’Italiani del cinquecento per ideare, prima che altri potesse essere in istato di saperle leggere negli antichi, varie tragedie sopra tale argomento, come il Telefonte del Cavalerino, pubblicato nel 1582, il Cresfonte del Liviera, uscito alla luce della stampa nel 1588, e la Merope del conte Torelli, impressa nel 1598. […] Intermezzo piacevole e bene scritto, ha composte varie leggiadre commedie di caratteri bene espressi, e piene di sali e lepidezze. […] Giuseppe Cirillo, il quale, oltre a varie buone commedie scritte a soggetto ben circostanziate per uso di alcuni civili e illuminati attori Accademici Improvvisatori, che ivi fiorirono alquanti anni addietro, lasciò ancora inedite due commedie di ben espressi caratteri correnti scritte interamente, il Notaio, o le Sorelle, e la Marchesa Castracani. […] Leggansi le varie lezioni di Marcantonio Mureto, e si vedrà di quanti fiori e gemme de’ nove lirici greci Orazio siasi fatto corona, comeché poco di essi ci resti perché si possano puntualmente simili usurpazioni notare». […] Vespasiano in un discorso intorno alla musica italiana premesso in una raccolta di varie ariette piacevoli data in luce dal signor Zannoni in Parigi nel 1772) deriva dall’esser l’italico idioma più d’ogni altro acconcio e adatto al cantare!
A me basterà di averne accennato quel tanto che s’è fatto insino a qui; non altro essendo stato l’intendimento mio, che di mostrar la relazione che hanno da avere tra loro le varie parti constitutive dell’opera in musica, perché ne riesca un tutto regolare ed armonico.
La mia bella fiorentina moriva di voglia di far vedere il suo bel visino sotto varie figure.
Staccatosi poi il Bacci dalla società, e divenuto capocomico solo, si recò, dopo varie vicende, in Alessandria d’Egitto e al Cairo, ove si crede morisse poverissimo….
Come si vede, le due varie foggie di vestire del Capitano Spezzaferro non han che vedere colla terza prodotta da Maurizio Sand, la quale, per quante ricerche io abbia fatte, non mi fu dato trovare in nessuna antica incisione : nè mi fu dato rintracciar notizie de’ colori che il Sand assegna in modo assoluto alle sue figure.
Grisostomo, direttore Antonio Sacco, il famoso Truffaldino, pel quale il Casali scrisse varie opere teatrali, come : Le azioni d’Ercole imitate da Truffaldino suo scudiere (Milano, 1753), e L’eroica pazienza di Socrate gran filosofo d’Atene (Torino, s. a.).
Tornato dopo il’ 60 dall’estero colla Ristori, si unì colla Sadowski e si fermò al Teatro del Fondo in Napoli, ove mise in iscena con allestimenti non più veduti, il Faust e il Don Giovanni, che gli procacciaron lodi nuove e ingenti somme ; e dove, dopo varie peregrinazioni, tornò del '68.
Alle severità della critica odierna, Antonio Cervi, dal cui opuscolo (Bologna '96) ho tratto in parte questi cenni, contrapponeva queste parole di Alamanno Morelli : « Io che ho saputo contraffare le varie interpretazioni di tutti i più grandi artisti, non sono riuscito mai a contraffare quelle del Papadopoli, tanto esse erano naturali e semplici, e di una meravigliosa efficacia. » Come uomo, egli si formò una travagliosa vecchiaja, confortata a pena da qualche sussidio strappato ai colleghi doviziosi, o che gli eran stati compagni, o che sentivan pietà della miseria sua.
Vi si veggono varie combriccole di demoni, i quali ne sembrano i buffoni166. Rappresentavansi oltre ai misteri, varie farse chiamate momerie, o mascherate, molto buffonesche e satiriche.
Posero allora il teatro nell’ospedale della Trinità, rappresentandovi per tutto il secolo varie farse della Passione, e diversi misteri del vecchio e del nuovo testamento. […] Furonvi in Francia sotto Carlo VI morto nel 1422, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori.
Fontenelle fu autore di Teti e Peleo, Voltaire di Pandora e di Sansone, Marmontel di varie favole musicali alla francese. […] Havvi almeno venti case private solo in Parigi dove varie società particolari rappresentano tragedie e commedie e certe favole novelle composte per tali brigate espressamente.
La dichiarazione dei diritti dell’uomo rianimava, tardi ma in tempo, fin la maschera acerrana ; il Palcoscenico del San Carlino aveva in Pulcinella un uomo accessibile alle passioni più varie e contrarie, un attore che, di volta in volta, sapeva pigliar così dirittamente la via del cuore da commuovere fin alle lagrime gli spettatori.
Hille tradusse la Zaira con poche alterazioni, Cibber, Hoadley, Farquar, e qualche altro, composero varie tragedie che si trovano nella collezione de’ quaranta drammi usciti in Londra nel 1762 col titolo di Teatro Inglese. […] La Contessa pel corso di quattro atti manifesta il suo pentimento, e fa ammirare varie sue azioni lodevoli, ignorandosi tuttavia il suo delitto. […] Varie ne compose tutte esatte ingegnose e piene di ben descritti caratteri assai di moda tratti da ciò che dicesi gran mondo, avendo animati con tinte vivaci e naturali gli uomini ben nati e male educati, falsi, doppii e furbi in fatti, ma nobili, onesti e virtuosi in parole. […] Colman e Garrick composero varie altre commedie ora uniti, ora separatamente. […] Dicesi però nel trattato del Teatro che tralle varie logge de’ palchetti e nell’anfiteatro manca quel necessario ricorso delle linee e quella concatenazione di parti, donde risulta l’unità e l’armonia di tutto l’edificio .
Le regioni conquistate formarono un corpo di varie picciole signorie col nome di feudi, le quali appena in tempo di guerra si congiungevano per bisogno, e nella pace nulla fra loro convenivano e poco si attenevano al tutto1. […] Apostolo Zeno chiaro per erudizione, probità ed accuratezza ricavò da varie cronache, che in Padova nel Prato della Valle fecesi una rappresentazione spirituale nel dì di Pasqua di Resurrezione del 1243 o 124418. […] Il dottissimo storico della Letteratura Italiana argomenta giustamente sopra varie feste fatte per mezzo degli strioni e buffoni nel secolo XIII rammentate dal Muratori22, asserendo non potersi mettere in conto di teatrali. […] Debellato poi Desiderio, Carlo Magno nell’anno 801, e i di lui successori sino a Corrado il Salico, fecero varie aggiunte alle leggi Longobarde, e se ne venne a formare un codice, che secondochè ben dice un nostro dotto scrittore, non ostante il ritrovamento delle Pandette, ebbe il suo corso nell’Italia trasteverina per sino al 1183, delle quali cose vedasi il Conrigio, il Lindebrogio, il Montesquieu. […] Nel convento de’ Francescani in Antibo il dì degl’ Innocenti astenevansi i monaci sacerdoti d’andare in coro, dando luogo a’ loro frati laici cucinieri, questuanti, giardinieri, di officiare con istrane profanazioni, i quali prendevano vesti sacerdotali tutte lacere, e mettevansele al rovescio, mostravano di leggere su’ libri che tenevano volti all’ingiù, con occhiali fatti di corteccia d’ aranci, e gridavano follemente con varie contorsioni per muovere a riso.
Così con vaghe sue sembianze e sole Mentre si aggira il ferro in varie rote Di Marte e Citerea rassembra prole ; Poichè tiene ne gli occhi, e su le gote Con le rose dell’alba i rai del sole, Ond’è che intorno Amor l’ale vi scote.
Arse l’Italia d’un grand’incendio di guerra in diversi suoi paesi nel secolo XV, ma le contese de’ pisani co’ fiorentini, de’ veneziani co’ duchi di Milano, degli angioini cogli aragonesi, non impedirono l’alto favore, la generosa protezione, e la magnanima liberalità e munificenza de’ nostri principi, ministri, generali, e grandi verso le lettere, scienze ed arti tutte, e verso i coltivatori di esse133, non la fervida e quasi generale applicazione di ogni uomo di lettera ad apprender profondatamente le due più famose lingue de’ dotti, non l’universale entusiasmo di quanti a quel tempo eruditi viveano, di andare da per tutto, anche in lontane regioni ricercando e disotterrando i codici greci e latini134, non l’ardente premura di moltiplicarli colle copie, confrontarli, correggerli, interpretarli, tradurli, comentarli, non il raccorre da ogni banda diplomi, medaglie, cammei, iscrizioni, statue ed altri antichi monumenti, non lo stabilimento di varie accademie, non la fondazione dì altre università, non l’istituzione di nuove cattedre, non l’aprimento di pubbliche biblioteche e di teatri, non la rapida e maravigliosa moltiplicazione delle stamperie per le città e sin anco per le più ignote contrade d’Italia, non il promovimento dello studio della platonica filosofia per mezzo di Giorgio Gemisto Pletone, e singolarmente di Marsiglio Ficino e di Giovanni Pico della Mirandola in Firenze, e del cardinal Bessarione in Roma, non il risorgimento dell’epopea italiana e i progressi dell’arte drammatica, non il felice coltivamento dell’eloquenza e della poesia latina, e di ogni altro genere di erudizione, precipuamente per le cure, l’ingegno e ’l buon gusto del degretario e vonsigliere de’ nostri re aragonesi Giovanni Pontano135, e del precettore di Leone X Agnolo Poliziano, e del nostro Regnicolo Giulio Pomponio Leto, non impedirono in somma l’acquisto e ’l dilatamento delle piacevoli ed utili cognizioni letterarie e scientifiche, né l’attività e ’l progresso dello spirito umano136. […] Posero allora il teatro nell’ospedale della Trinità, e vi rappresentarono per tutto il secolo varie farse della Passione, e differenti misteri del Testamento Vecchio e Nuovo. […] In Portogallo si coltivava nel declinar di questo secolo la poesia latina, e Luigi De la Cruz compose varie tragedie latine.
Introdusse varie decorazioni e macchine, fìngendo nuvole, tuoni, lampi, e fece vedere in iscena i duelli, e le battaglie. […] ), nato in Aveiro nel Portogallo il quale fu discepolo del Poliziano in Firenze, e fecevi gran profitto, e dopo lesse ancora egli in Salamanca per lo spazio di 20 anni in compagnia del Nebrissense; e passato in Portogallo fu maestro de’ due principi, e morì decrepito in casa sua nel 1530 con lasciar varie opere. […] Prima dell’età di Lope non si trovano nel teatro spagnuolo introdotte le feste teatrali destinate a celebrare il mistero sacrosanto dell’eucaristia con varie invenzioni allegoriche che si chiamarono autos sacramentales.
Non pertanto il Bonarelli compensa con varie bellezze sì la scelta di quel possibile straordinario che i difetti dello stile, e tali bellezze la preserveranno dalla totale dimenticanza. […] Nel medesimo anno si pubblicò la boschereccia detta marittima intitolata Dardo fatale da Giambatista Braganzano, il quale diede alla luce nel 1630 il Vendicato Sdegno favola pescatoria, e nel 1637 le Varie fortune boschereccia.
Non per tanto il Bonarelli compensa con varie bellezze sì la scelta di quel possibile straordinario che i difetti dello stile; e tali bellezze la preserveranno dalla totale dimenticanza. […] Nel medesimo anno si pubblicò la boschereccia detta maritima intitolata Dardo Fatale da Giambatista Bregazzano, il quale diede alla luce nel 1630 il Vendicato Sdegno favola pescatoria, e nel 1637 le Varie Fortune boschereccia.
Il di lui figliuolo Maometto II che suol dipingersi con nerissimi colori, é commendabile per la rara moderazione che dimostrò nel soffrire che ’l padre riprendesse l’imperio; e lasciando da banda le tante sue vittorie e conquiste, era dotato di magnanimità e prudenza, e possedeva varie lingue, amava le arti, e coltivava l’astronomia.
Varie cronache addotte dal Menkenio b recano che Federigo margravio di Misnia, e langravio di Turingia assistette a una rappresentazione delle dieci Vergini del Vangelo eseguita pubblicamente in un giuoco piacevole da’ preti della città di Eisenach nel 1322 quindici giorni dopo Pasqua destinata al pubblico divertimentoa.
Varie cronache addotte dal Menkenio40 recano che Federigo margravio di Misnia e langravio di Turingia assistette a una rappresentazione delle dieci vergini del Vangelo eseguita pubblicamente in un gioco piacevole da’ preti della città di Eisenach nel 1322 quindici giorni dopo Pasqua destinata al pubblico divertimento41.
Alcune inflessioni sublimi e precipitose rivelavan le passioni varie ond’era agitato : si leggeva l’espressione del dolore, della collera, della gioia a traverso una orribile maschera nella quale il suo ingegno superiore aveva saputo trionfare.
., Magheri, 1824), che comincia : Quattro amici compagnoni, sendo in Tomba all’ osteria, dopo il bere ed il mangiare, com’ è l’uso di costoro, cominciaro a ragionare sopra varie allegre cose, secondo quel che ciaschedun propose.
Piron, tragedia scritta con molta vivacità, contiene varie situazioni assai sorprendenti e interessanti, per le quali ha con ragione ricevuti tanti applausi su vari teatri, e passerà alla posterità tralle buone tragedie francesi. […] Maillard poeta brettone, il quale avendo pubblicate varie poesie di poco momento sotto il nome di Mademoiselle de Malcrais, ne ricevé gli elogi de’ più celebri poeti francesi, e varie dichiarazioni d’amore in versi; ma gli elogi e gli amori si convertirono in dispregi tosto che l’autore ebbe l’imprudenza di smascherarsi. […] Una delle più belle é la IV dell’atto IV, nella quale Aristo, ch’é un personaggio virtuoso imitato dal Cleante del Tartuffo, cercando tutte le ragioni per distaccar Valerio dall’amicizia di Cleone, fa varie dipinture sommamente vivaci e naturali de’ malvagi che affettano di dare il tuono negli spettacoli, di quei che prendono l’aria beffarda, di quei che vogliono parer gravi e laconici. […] Il Figlio naturale del medesimo autore é tolto in gran parte dal Vero Amico del Goldoni; ma per dirla vi si vede peggiorata la favola italiana, e annegata fra varie situazioni semi-tragiche prese in prestito altrove; e soprattutto vi si trova cotal assettata ristucchevole saviezza in tutti i personaggi, e specialmente nel figlio naturale e in Costanza, che farà sempre sbadigliare chi, pensando di leggere una produzione comica, si trova per le mani un noioso componimento serioso. […] Ciò mette alcuni poeti nazionali a scrivere pel loro teatro varie favole francesi, nelle quali s’ingegnarono di accoppiar la ragione e la novità colle grazie dell’Arlecchino.
Cibber, Hoadley, Farquar e qualche altro hanno composte varie tragedie che si trovano nella collezione de’ quaranta drammi uscita in Londra nel 1762 col titolo di Teatro Inglese. […] Varie ne compose tutte esatte, ingegnose e piene di caratteri assai di moda in ciò che si dice gran mondo, avendo animati con tinte vivaci e naturali gli uomini ben nati e mal educati, falsi, doppj e furbi in fatti, ma nobili, onesti e virtuosi in parole. […] Colman e Garrick composero varie altre commedie ora uniti ora separatamente. […] Sono in in esso inscritti undici scalini per la platea, sull’ultimo de’ quali si alza una loggia di pilastri isolati con varie scalinate, e su questa una seconda colle sue scalinate. […] Questo teatro non manca di scale, corridoi e commodi ingressi; ma (dicesi nel trattato del Teatro) tralle varie logge de’ palchetti e e dell’ anfiteatro manca quel necessario ricorso delle linee e quella concatenazione di parti, donde risulta l’unità e l’armonia di tutto l’edificio.
Vedono la luce in questi anni: Saggio sopra la giornata di Zama (1749), Saggio sopra l’Imperio degl’Incas (1753), Saggio sopra il Gentilesimo (1754), Saggio sopra quella quistione perché i grandi ingegni a certi tempi sorgano tutti ad un tratto e fioriscano insieme (1754), Saggio sopra Orazio (1760), Saggio sopra la quistione se le qualità varie de’ popoli originate siano dallo influsso del clima, ovveramente dalle virtù della legislazione (1762), Saggio sopra il commercio (1763), Saggio sopra l’Accademia di Francia che è in Roma (1763). […] La vivacità del discorso fin dalla prima redazione è data anche dalla prassi di Algarotti di fare sfoggio dei suoi molteplici saperi e interessi e di operare continui parallelismi tra l’opera in musica, la pittura, la scultura, l’architettura, chiamate in causa in varie parti del Discorso e soprattutto in quelle dedicate alla scenografia. […] Così nella Conclusione egli ricorda «non altro essendo stato l’intendimento mio, che di mostrar la relazione, che hanno da avere tra loro, le varie parti constitutive dell’opera in musica, perché ne riesca un tutto regolare, ed armonico». […] Saggio sopra l’opera in musica, in Opere varie del Conte Algarotti Ciamberlano di S. […] Saggio sopra l’opera in musica, in Opere varie del Conte Algarotti Ciamberlano di S.
Eraclio, Pertarite, Teodora, Edipo, Berenice, Otone, Sofonisba, Pulcheria, Agesilao, Sancio, Attila, il Vello d’ oro, tutte, mal grado di varie scene eccellenti che vi s’ incontrano, furono reputate mediocri, ed insieme colla Medea caddero nel rappresentarsi, nè i posteri ne ristabilirono il credito4. […] Tommaso Cornelio fratello di Pietro minore d’intorno a venticinque anni, compose ancora varie tragedie fortunate. […] Anche Pradon cattivo scrittore di varie tragedie spesso rappresentate con affluenza di spettatori, prese contro il medesimo satirico Francese la difesa di Quinault. […] Si composero parimente varie sacre tragedie latine.
Del teatro [6.1] Fin qui delle varie parti che forman l’opera, le quali hanno tutte non picciolo bisogno di correzione e di riforma. […] E perché in tale occasione molte e varie cose furono disputate intorno alla materia di che convenga fabbricare il teatro, intorno alla grandezza e figura di che ha da essere, intorno alla disposizione dei palchetti e ornato loro, non sarà fuori del presente argomento toccare anche di simili particolari alcuna cosa; acciocchè se, per quanto era in noi, si è dichiarata la vera forma dell’opera in musica, si venga a dichiarare eziandio la più accomodata forma del luogo ove si ha da vedere et udire.
Vi si spargono quà e là acconciamente varie invettive contro de’ pregiudizj e delle gotiche opinioni de’ nobili che per puntigli ereditati dalla barbarie conculcano la virtù e la giustizia. […] Contuttociò la favola procede con lentezza e languore, e si disviluppa sforzatamente usandosi ne’ primi atti di varie reticenze senza vedersene il motivo, per ridurre tutto allo scioglimento: i caratteri abbisognano di più naturalezza ed energia, specialmente quelli di Rafa e di Pitanzos: scarseggia di sali e di lepidezze urbane, e di partiti veramente piacevoli: ed è ben lontano da quella forza comica che chiama l’attenzione, rapisce e persuade con diletto.
Qual cosa in somma si può egli aspettare che riesca di buono da una banda di persone dove niuno vuole stare nel luogo che gli si appartiene, dove tante soperchierie vengon fatte al maestro di musica, e molto più al poeta, che dovrebbe a tutti presiedere e timoneggiare ogni cosa, dove tra’ cantanti insorgono tutto dì mille pretensioni e dispute sul numero delle ariette, sull’altezza del cimiero, sulla lunghezza del manto, assai più mal agevoli ad esser diffinite, che non è in un congresso il cerimoniale, o la mano tra ambasciadori di varie corone?
Interessantissima è sopra ogni altra l’analisi ch’ egli fa delle varie parti, o ruoli (amoroso, primo uomo, padre, caratterista, parti brillanti, tiranno, servo sciocco e secondi caratteri, prima attrice, ingenua o amorosa, vecchia caratteristica, cameriera, madre), analisi ch’egli restringe poi in queste ultime parole : L’amante ingenuo dice all’oggetto più caro del suo cuore : – Sono innocente – colle voci di scusa, di raccomandazione, o di abbandono, e disperazione.
» Dopo le peripezie toccate al suo povero padre nel '59, si scritturò come generico giovine, secondi brillanti e mami, in varie compagnie, ultima quella di Sterni, Rosaspina e Bonivento, in cui, animato da suo padre che gli fu primo maestro, finì coll’ assumere il ruolo di primo brillante, mantenuto poi nella Compagnia di Raffaele Lambertini, della quale faceva parte Enrico Capelli e Giuseppina Ferroni, sua moglie, e nella quale stette fino a tutto il carnovale del '67.
Esse si dividono in Eroiche, Amorose, Morali e Varie.
Egli lo declama meravigliosamente, ma gli altri fan pena. » Molte delle sue opere si trovano sparse nelle varie raccolte del Théâtre italien e delle Parodies du Théâtre italien.
Lasciando la banda il romore che correva in Roma, che nelle commedie tereziane avessero avuto parte Lelio e Scipione, Plutarco ci fa sapere che il dittator Cornelio Silla compose varie commedie satiriche. […] Molte ciarle in assai bei versi contiene la scena d’Ippolito e della Nutrice dell’atto II., dove poeticamente espongonsi le lodi della vita semplice rusticale, e vi si ammiran varie belle imitazioni di Esiodo e di Ovidio. […] Contuttociò le bellezze della greca tragedia sorpassano di molto quelle dell’Ippolito latino, il quale non pertanto per varie pennellate maestre che vi si ammirano, ha contribuito non poco ad arricchire la Fedra del gran tragico francese. […] Non capit regnum duos col rimanente aggiunto da Tieste un tempo scellerato, che nella tragedia comparisce pentito, e corretto dalle sventure, e bramoso della vita privata, riflessioni filosofiche tratte con molta cura da varie epistole di Seneca. […] Per altro tal racconto contiene varie bellezze, che a miglior tempo si farebbero ammirare.
Cornelio Silla compose varie commedie satiriche (Nota VIII). […] Trovansi di questa tragedia varie espressioni bellamente imitate dal Metastasio. […] Sofocle con saggia economia svolge gradatamente i fatti passati, per apportar con garbo quel felice scioglimento che diede alla sua favola; là dove Seneca accenna varie circostanze senzachè l’azione avanzi, ovvero se ne accresca l’interesse. […] Le di lui riflessioni filosofiche son ricavate con molta cura da varie epistole di Seneca. […] Nel frammento dell’atto secondo Edipo comparisce un mentecatto, perchè pregato a interporre la sua autorità fra i due fratelli, egli al contrario fulmina contro di loro varie maledizioni.
Se ne fecero varie edizioni a, e traduzioni; ma la prima di queste fu quella italiana impressa in Roma pel Silber e Franch l’anno 1506, indi reimpressa in Venezia cinque altre volte sino al 1553. […] Consistono in varie poesie liriche, sonetti, odi, ottave, epigrammi, elegie, epistole, epitafii, e vi si trova una tragedia intitolata Castro mentovata dal citato Nicolas Antonio, non nota o solo di nome nota al Montiano e ad altri critici Spagnuoli, sfuggita al Nasarre, al Lampillas ed all’Andres. […] Il gesuita Luigi de la Cruz nato parimente in Lisbona, e conosciuto per la traduzione latina del Salterio di David uscita in Ingolstad nel 1597, e poi in Napoli nel 1601, scrisse in versi latini varie azioni tragiche e comiche impresse in Lione nel 1605, cioè un anno dopo la di lui morte avvenuta in Coimbraa. […] Finalmente abbellì le azioni con varie decorazioni e macchine, fingendo nuvole, lampi, tuoni e facendo veder duelli, battaglie, tempeste. […] Giovanni Andres si è diffuso in più pagine a dar conto delle varie edizioni della Celestina; e pur dà indizio di non averla letta.
In oltre tra’ Greci e tra’ Romani, smarriti i componimenti Scenici, furono nondimeno rammentati in altri libri di quelle nazioni; là dove ne’ libri degli Arabi conservati in varie Biblioteche non vi ha un solo Autore che mentovi un Dramma Arabico1.
Varie cronache rapportate dal Menkenio nel tomo II e III degli scrittori delle cose germaniche riferiscono, che Federico Margravio di Misnia e Langravio di Turingia assistette a una rappresentazione delle dieci vergini mentovate nel vangelo, fatta pubblicamente da’ preti della città d’Eisenach nel 1322, quindici giorni dopo Pasqua.
Aveva preso in affitto il Teatro della Commenda, e restauratolo ed abbellitolo, lo andava cedendo alle varie compagnie, mettendo per condizione di contratto una recita a suo beneficio, alla quale egli avesse preso parte.
Abbiamo di lui un passaporto dei più ampii, rilasciato il 15 febbrajo 1689, quando i Savorini dovevano recarsi da Bologna in varie città d’Italia, e firmato Francesco-Carlo Pio di Savoja.
Ma da una banda il maggior numero di coloro che hanno professata quest’arte l’han considerata non altramenti che s’ella fosse una cosa di puro istinto e d’abitudine, ned hanno rivolto l’ingegno loro se non se a considerare la sua parte grammaticale, di cui ci esposero soltanto gli elementi; dall’altra poi i filosofi a niente badarono fuorché alle varie combinazioni de’ suoni fra loro, cioè a dire alla sua parte scientifica. […] I grammatici, i retori, i poeti ed i filosofi ancora han disaminate le varie proprietà di questi piedi e di questi numeri: e comecché una pronunzia esatta basti per farci sentire l’indole diversa, e le peculiari energie di tai piedi o numeri, pure ho creduto di poter dare un’idea di essi ancor più precisa e più chiara trasferendoli alla musica per modo che il valore d’ogni nota corrispondesse perfettamente a quello d’ogni sillaba. […] Soggiugnerò che le forme del canto italiano non sono né più abbondanti né più varie di quelle del nostro, ma che la musica italiana debbe in gran parte l’interesse e l’incanto ch’ella produce, al contrasto che v’è fra la maniera secca e quasi direi urtante del suo recitativo colle grazie e colle dolcezze dell’aria199. […] Siccome essa non si propone che di cucire, e tessere insieme de’ testi separati capevoli di varie interpretazioni, sui quali può ognuno profferire il proprio giudizio; così d’ordinario non fa che moltiplicare inutilmente i trattati, e i sistemi. […] Pronomio di Tebe, al dire di Pausania inventò i flauti capaci di varie modulazioni.
Cornelio Silla compose varie commedie satirichea. […] Trovansi di questa tragedia varie espressioni bellamente imitate da Metastasio. […] Le riflessioni filosofiche di lui sono ricavate con molta cura da varie epistole di Seneca. […] Nel frammento dell’atto II Edipo comparisce un mentecatto, perchè pregato a interporre la sua autorità fra i due fratelli, egli al contrario fulmina contro di loro varie maledizioni. […] Nelle Lezioni varie lib.
Ma varie compagnie di codeste cortigiane consacrate girano per divertire i ricchi mori e gentili, menate da alcune vecchie che ne sono le direttrici.
L’Ateniese quì nominato fu poeta tragico, a cui, fra molte altre tragedie, per le quali fu varie volte coronato, se ne attribuisce una intitolata Alope.