Di molti passi che potrebbono addursi in conferma, basterà riportarne due, che sono decisivi. […] Io non mi sono deciso né per l’una, né per l’altra opinione. […] Ei mi rimprovera perché noverando gli intervalli che sono in uso nella nostra armonia, non ho fatto parola delle due seconde maggiore e minore, e perché non ho detto che tutti gli altri intervalli a riserva dell’ottava sono triplicati. […] Dove sono i castighi contro gli ospiti?» […] Le cagioni di questo fenomeno non sono difficili a ritrovarsi. 1.
Incespo ad ogni passo, e se non bestemmio, si è perché sono un poeta dabbene. […] Gli avvenimenti che vi si rappresentano sono frequentissimi nella vita comune. […] Le affezioni della gente popolare sono meno riconcentrate, e conseguentemente sono più aperte. […] Ma coteste sono sottigliezze dell’arte, nelle quali non me ne intrico. […] Di tali generi di lodi ve ne sono per tutti gli uomini, e per tutti gli eventi.
È riuscito singolarmente nel vaudeville, ma scrisse anche parodie e burlette con arie, come sono, il Mondo a rovescio, Bertoldo in città, il Cinese in Francia, il Dottor Sangrado, &c. […] Basta dire soltanto che in questi ultimi anni le magie, i delirj e le più scurrili stranezze sono cresciute soprammodo nel paese dove nacquero Fedra, Cinna e Zaira. […] Ampliata Parigi nella parte detta il Baluardo si sono costrutti altri cinque teatrini da fiera, ne’ quali si balla sulla corda e si cantano drammi burleschi. […] Gli ultimi due sono, l’uno degli Allievi del ballo dell’opera, l’ altro de’ Commedianti fanciulli del Bosco di Bologna. […] Di figura ovale ha la platea lunga 54 piedi e larga 40; vi sono gradini intorno ed in faccia alla scena, e tre ordini di logge continuate senza veruna divisione di palchi similmente fornite di scalini.
Si sono parimente rappresentate nel medesimo teatro ed in altri di Parigi con varia fortuna le seguenti opere comiche. […] Gli ultimi due sono quello degli Allievi del ballo dell’opera, e quello de’ Commedianti fanciulli del Bosco di Bologna. […] I migliori componimenti, e che vi si ripetevano spesso, sono: la Lezione conjugale, ed il Diavolo color di rosa. […] Le facciate laterali e la posteriore sono decorate col medesimo ordine, ma in pilastri con una galleria in arcate su tutta la lunghezza. […] Il secondo e terzo ordine di palchi sono negl’intercolunnii.
.), è questo brano che si riferisce al Marchetti : …… pongo auanti gl’occhi di Vostra Signoria Ill.ma che sono in Napoli con cinque persone carico di debiti fatti per uenir in questa Città, non con altro ogetto che di leuarmi dalla tirannia e persecutione di Lelio marchetti e suoi adherenti, che è stato la rouina di mia casa, che se io hauessi hauto minimo comando nel tempo sono dimorato in modona non mi sarei partito e non sarei cosi consumato. […] Altre due lettere (entrambe dell’archivio Rasi) si hanno di lui : una da Venezia del 2 dicembre 1673, non sappiam bene a chi diretta, nella quale sono i ringraziamenti per l’avuta parte intera, e le assicurazioni della concordia completa della compagnia ; e l’altra da Bologna del 4 aprile 1679 appena decifrabile, nella quale domanda una lettera di raccomandazione pel Cavaliere Bartolomeo Longhi a Genova, a favore di sua moglie, comare della persona sconosciuta, a cui è indirizzata la lettera.
Più lugubri, benchè meno sanguinose, sono il Conte di Cominge e l’Eufemia. […] Non eccedono la natura gli scherzi comici dell’uffizialetto nel Disertore, ma non si accordano colle situazioni patetiche che vi sono. […] La quinta e l’ottava scena dell’atto III sono belle e teatrali. […] Esse sono tratte da’ costumi spagnuoli ed abbondano di colori teatrali, di piacevolezze e di tratti satirici. […] Toccati con maestria e con pennello comico sono i caratteri di Fierenfat, Rondon, la Baronne.
I pratici di questa nazione non l’hanno considerata finora se non come un affare di puro istinto e d’abitudine, né si sono inalzati al di là della sua parte grammaticale. I teorici non si sono occupati che di regole, combinazioni e rapporti fra i suoni; in una parola, della sua parte matematica o dottrinale. […] [3] Dai principi onde parto, sono derivate naturalmente molte conseguenze che riusciranno poco gradevoli agli interessati.
Dal principio del secolo sino al 40. in circa composero gl’Italiani più di trenta Tragedie degne di leggersi, alcune delle quali sono entrate nella Raccolta cominciata dal Maffei, e si sono sostenute con applauso in Teatro. […] Sono pochi Drammi per un secolo, e per l’Italia, ma non pochi per un tempo di decadenza. […] E ditemi, nell’archivio apologetico quali sono i tempi più luminosi? Fra quelli che non sono Apologisti sono i tempi delle Scienze; e in questi tanti valentuomini, gloriosi ornamenti delle Accademie, Napoletana de’ Segreti, Fiorentina del Cimento, Romana de’ Lincei &c. […] I componimenti del Canonico Celano, del Tauro, del Pisani, sono di questa natura.
Attalchè gli argomenti poeti ci, che acconci non sono ad invaghire gli orecchi colla soavità de’ suoni, né ad appagar l’occhio colla vaghezza dello spettacolo, sono per sua natura sbanditi dal dramma; come all’opposto i più atti sono quelli, che riuniscono l’una e l’altra delle anzidette qualità. […] I suoni altro non sono che suoni: rendono le sensazioni e le immagini ma in niun modo le idee. […] Gli affetti più liberamente si spandono, e sono, per così dire, nell’ultimo lor periodo. […] Le lagrime sono li suoi argomenti: la fedeltà, e la costanza sono i suoi titoli: tutta la sua logica consiste nel far valere la sua tenerezza, e la sua sommissione. […] Sette sono i colori, che si contengono in un raggio di luce, scomposto dal prisma; sette altresì sono le voci primordiali della scala musicale.
La virtù e la passione della fanciulla sono a cimento. […] Sono figure subalterne ed alcuna volta fredde D. […] Le sue picciole farse sono state spesso ricevute con applauso, e per esse si sono talvolta tollerate goffissime commedie o scempie traduzioni del medesimo La Cruz. […] Segno a’ suoi strali mimici sono stati ancora frequentemente gli Abati che ostentano letteratura. […] Di ciò sono io stesso stato più volte testimonio; ma sento ch’egli continua nel medesimo gusto.
Generalmente i Turchi, mal grado della loro comunicazione con alcune corti Europee, che potrebbero darne più giusta idea, sono stimati barbari e rozzi. […] Sono prevenuti dal di lui arrivo. […] Lo stile delle commedie turchesche è sommamente osceno; ma abbiamo osservato che non sono più decenti le commedie di Aristofane, le inglesi, alcune francesi di Hardi ecc., la Celestina, il dottor Carlino ecc. della Spagna, e la Calandra dell’Italia. […] Per un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini senza veruna donna nelle quali scelgono giovanetti di vago aspetto che rappresentino le parti di donne; e per un’ adunanza femminile vi sono compagnie composte di sole donne, alcune delle quali rappresentano da uomini. Comuni sono ancora fra’ Turchi le rappresentanze de’ Pupi.