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82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 432-435

Fu colla moglie naturalizzato francese nell’aprile del 1680, ed ebbe onori di ogni specie ; primo, la intrinsichezza di Luigi XIV ; al proposito della quale si raccontan gli aneddoti seguenti : Gli attori della Comedia Francese volevano impedire a quelli della Comedia Italiana di parlare francese.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274

E a proposito di queste sorprese di effetti, Roberto Bracco racconta di lei che la Duse…. ma no : io voglio metter qui come chiusa le parole dell’ egregio commediografo napoletano, come quelle che ci dànno in bella sintesi il ritratto dell’ artista e della donna, mostrandone le qualità meravigliose, non senza toccare quel tanto di male che potè nuocere in parte alla sua gloriosa carriera.

84. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93

Polonio sul medesimo stile prosegue colla figlia in proposito del principe Amlet che l’ama, versando copiosamente regole e sentenze morali in tuono famigliare, e le impone di più non parlargli. […] Amlet in tal proposito moralizza a lungo. […] Ai medesimo Capo IV, pag. 61, lin. 15, dopo le parole, e rispondono a proposito.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853

A tale proposito, rammento che regnando Ferdinando II, vi fu un soldato ehe ebbe la forza di rimanere statua durante l’intero spettacolo.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 130-141

Firenze, Bemporad, 1900) – a cui l’enfasi dello stile guerrazzeggiante non scema vigore e non toglie efficacia. » Dell’ Insegnamento popolare egli riferisce il sunto che ne fece il Lami al Presidente del Buon Governo e ch'egli dice fedele ; e quella parte del dialogo riguardante il Canosa, a proposito della quale egli sarebbe incline a credere che lo spiedo immaginato dal Modena generasse la Ghigliottina descritta dal Giusti (Ivi, 112, 113). […] E a questo proposito il pubblico di Firenze è forse più indietro di quel di Bergamo.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157

All’ odio di mestiere, di cui ci parve di veder l’ origine nelle parole che il Cecchini stesso dettava al proposito del carattere del Capitano, aggiungevasi l’ odio generato per la dignità offesa della donna galante che vedeva il ricco sciame de’ corteggiatori volgersi d’ un tratto a quella nuova fortezza rimasta fin allora inespugnata ? […] Al proposito poi dell’ arte di Florinda come cantatrice, oltre alla testimonianza del Cav. […] Il Cecchini, il quale, anche non parendo, co’ modi i più gentili, non perdeva mai l’occasione di punzecchiare gli Andreini direttamente o indirettamente, scrive, su questo proposito, al Duca da Milano il 1620.

88. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8

Non entro frattanto di proposito a seguitare l’ Apologista nelle sue congetture sul Teatro Saguntino, cioè che i Saguntini presero i Giuochi Scenioi da’ Greci, pensando io in questo discorso a ristrignermi a quello soltanto che a me appartiene.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779

Non molto noto forse è l’aneddoto che trovo ne’ricordi del Minghetti, al proposito del metodo e dell’ingegno del nostro artista.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Pistoia, questo dì 21 di ottobre 1589. » pp. 405-415

Ecco quel che il Riccoboni dice in proposito : La Città di Bologna, in Italia, che è il centro delle scienze e delle belle lettere, e dove sono una così celebre Università e tanti collegi di paesi stranieri, ci ha sempre fornito un gran numero di scienziati, e sopratutto di dottori, che avean le cattedre pubbliche di quella Università. – Essi vestivan la toga e in iscuola e per via ; e saggiamente si pensò di far del dottore bolognese un altro vecchio che potesse figurare al fianco di Pantalone, e i loro due costumi divenner, l’uno accanto all’altro, di una irresistibile comicità. […] Anche dice il Guerrini, al proposito dell’autor vero di un Trattato delle virtù morali già attribuito a Roberto Re di Napoli, e riconosciuto poi per opera di Bonagrazia, Graziolo, o Graziano de’ Bambagioli, bolognese : Resta intanto che fu dottore, letterato e mescolato alle faccende politiche del suo tempo.

91. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7

Le vide egli, se ne approfittò, spinse oltre le ricerche, interrogò di proposito la natura, e questa con una sorta di gratitudine e di compiacenza si mosse a premiare le di lui cure con manifestargli una parte de’ suoi misteri, e con iscoprirgli alquanto, per casì dire, quel velo, di cui si ammanta.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339

Ricordo di aver letto sul proposito dell’artista : « Se tutti lo imitassero, nessuno studierebbe più la parte, e ritorneremmo ai bei tempi della commedia a soggetto.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873

A tal proposito, ben fece la Perseveranza in un articolo su l’Annada in umid.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82

A proposito del sagrificio ch'ella avea fatto all’arte degli affetti di sposa e di madre, Giuseppe Costetti (op. cit.

95. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212

Aureo in tal proposito è il passaggio della commedia degli Equiti di Aristofane, in cui si scorge la diligenza posta dal poeta per contraffare il sembiante di Cleone e supplire alla maschera che gli artefici ricusarono di formare per timore di quel potente cittadino.

96. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297

Aureo in tal proposito è il passaggio della commedia degli Equiti di Aristofane, in cui si scorge la diligenza posta dal poeta per contraffare il sembiante di Cleone e supplire alla maschera che gli artefici ricusarono di formare per timore di quel potente cittadino.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49

Tomo I, Num. 7, pag. 97-102) a proposito della suddetta tragedia, e occupandosi dell’attore sol di sfuggita.

98. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68

Lalantè a proposito del Torrismondo. […] Lampillas non cerca se non diffusi panegirici di tutto ciò che appartiene a’ Drammatografi Spagnuoli, quanto ciò che dice del Signorelli a proposito delle Tragedie di questo buon Poeta. […] Volle poi combattere la censura del Sedano pel carattere perfettamente buono d’Isabella; di maniera che di lui acconciamente può dirsi in tal proposito ciò che dell’Europa affermava l’Ariosto, “Lampiglia è in arme, e di far guerra agogna “In ogni parte fuor ch’ove bisogna.”

99. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »

[11] Una ci ha nonostante, la quale quant’otterrà facile indulgenza da giudici illuminati e sinceri, altrettanto darà fastidio a certe persone pusillanimi che scambiano mai a proposito il rispetto colla debolezza. […] Senza far parola d’Emilio del Cavaglieri, del Salvadori, di Jacopo Martelli, del Gravina, del Maffei, del Muratori, del Crescimbeni, del Calsabigi, del Mattei, e di tanti altri, che toccarono questo punto alla sfuggita, tre sono stati gli autori, che hanno parlato più di proposito.

100. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »

siffatto scongiuro era più a proposito per mandar in inferno i viventi che per trarne fuori i demoni. […] La sfortunata riuscita delle sue prime fatiche fecero capire a Quinaut essere il suo talento poco a proposito per la tragedia, e che meglio gli tornerebbe volgendolo ad altri generi di poesia.

101. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139

Lampillas aggiugnere ora a quanto in tal proposito a lui scrissi nel mio Discorso Storico-critico, l’autorità del di lui amico l’abate Andres che gli farà più forza della stessa ragione ed evidenza.

102. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40

Lampillas aggiugnere ora a quanto in tal proposito a lui scrissi nel mio Discorso Storico-critico, l’autorità del di lui amico l’Ab.

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354

Sebbene il Beretta fosse già stato scritturato dal Duca, pare che non raggiungesse subito la compagnia, come avrebber desiderato i comici, e specialmente il Truffaldino Palma, che si raccomanda sul proposito a un ministro del Duca con la lettera seguente, tratta dagli Archivi de’ Gonzaga, e come l’altre gentilmente comunicatami dall’ egregio cav.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -

(Lire Cento anticipate per l’opera completa) Prezzo dell’opera finita pei non sottoscrittori Lire Duecento È completo il primo volume in due parti, che comprende 35 fascicoli (lettere A-K) Abbiamo annunziato già questa pubblicazione ; ora che essa è avviata, essendone già a luce sei fascicoli, possiamo parlarne più di proposito, e dirne il bene che merita.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250

Ma un attore di quella Compagnia, Luigi Aliprandi, così annotò le parole dell’Alberti : In proposito della signora Maddalena Pelzet, si potrebbe aggiungere qualche riflessione.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729

e in altre moltissime opere di ogni genere egli spiegava tutta la forza della sua intelligenza sia per altezza d’interpretazione, sia per forbitezza di dizione, e sia anche per esattezza scrupolosa di costumi ; al cui proposito ci avverte il Bartoli ch'egli stesso ne inventava, disegnava e coloriva i modelli, facendo poi ad altri colla sua assistenza ultimarne l’esecuzione.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117

Et se farà la parte di uno sciocco, oltre al risponder mal a proposito [il che gl’ insegnarà il poeta con le parole] bisogna che a certi tempi, sappia far anco di più, lo scimonito, pigliar delle mosche, cercar de pulci : et altre cosi fatte sciocchezze. […] Deue fermar i piedi con appropriata maniera quando parla, et mouerli con leggiadria quando gl’ occorre, seruar co ’l capo un certo moto naturale, che non paia che egli l’ habbia affissato al collo co chiodi. et le braccia et le mani [quando non facci bisogno il gestar con essi] si deono lassar andare oue la natura gl’inchina. et non far come molti, che uollendo gestar fuor di proposito, par che non sappiano che se ne fare. […] Habbiano ogn’ un d’ essi un bastone, altri mondo altri fronzuto in mano, et se sarà piu strauagante, sarà piu a proposito. in capo le capillature, o finte, o naturali ; altri aricciati et altri stesi, et culti. ad alcuno, si può cinger le tempie d’ alloro, o d’ hedera, per uariare, et con questi modi, o simili, si potrà dire che honoreuolmente sia nel suo grado uestita : Variando i pastori l’ uno da l’ altro, ne i colori, et qualità delle pelli diuerse, nella carnagione, et nella portatura del capo, et simile altre cose che insegnar non si possono, se non in fatti, e con il proprio giudicio. […] Ne lodo io, che uadi mutando loco ; ma che con grauità si fermi a recitare, e se pur haurà da mouersi ; da un proposito all’ altro, puo far un passo solo, o due, ma graui, senza però uoltar mai le schiene a gl’ uditori. et non essendo hora fuor di proposito al tutto, dirò per regola generale, cosi a tutti i recitanti come al prologo, et all’ argomento ; che mai non bisogna Voltar le spalle a spettatori, et che sempre è bene il ridursi a ragionare piu in mezo, et piu in ripa al proscenio, che sia possibile, si per accostarsi il più che si può a gl’ uditori ; come per iscostarsi quanto piu sia possibile dalle prospettiue della scena, poi che accostandolisi perdono del lor naturale, et il molto discostarsene par però poco a i ueditori ; come benissimo la esperienza ci mostra. et generalmente dico ancora, che mentre si parla ; non si dee mai caminare, se gran necessità non ce ne sforza.

108. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

Per dar giusta ed istorica idea dello stato della drammatica del XV secolo in Ispagna, ho voluto rileggere con somma pazienza quanto ne scrissero di passaggio o di proposito i critici e gli storici della nazione.

109. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84

Per dar giusta ed istorica idea dello stato della drammatica del XV secolo in Ispagna, ho voluto rileggere con somma pazienza quanto ne scrissero di passaggio o di proposito i critici e gli storici della nazione: ho voluto pormi di bel nuovo sotto gli occhi il prologo di Miguèl Cervantes, la dissertazione del bibliotecario Nasarre, i discorsi del Montiano, e del mio amico Moratin, il tomo VI del Parnaso Español del Sedano: non ho voluto trascurar di rivedere nè gl’ infedeli sofistici saggi apologetici del Lampillas, nè le maligne rodomontate e cannonate senza palla di Garcia de la Huerta, nè i rapidi quadri d’ ogni letteratura del Signor Andres.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35

., dice, al proposito di Valerio (I, pag. 331) : Nel 1660, essendo la Compagnia italiana definitivamente stabilita a Parigi, il Cardinale fece venir d’Italia un primo innamorato, il quale colmasse il vuoto lasciato dal valente Marco (?)

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512

A proposito di quella recita, Goldoni (Memorie, vol. 

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 801-806

XI, 23-24) che andata la Ristori a Padova nel’53, Luigi Duse le manifestò il proposito di voler restaurare il teatro e intitolarlo col nome di Lei.

113. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292

Calsabigi fermo nel proposito di raddrizzare il trono giacente dell’opera mitologica, impiegò tutto l’ apparato naturale di essa de’ demonj e delle furie danzanti e della descrizione del Tartaro nelle sue Danaidi che fe porre in musica dal nostro Millico; ma non si rappresentò. […] Ben vede il leggitore nel mio confronto che io col rilevar di proposito l’ artifizio diverso che richiedeva l’opera e la tragedia, volli distruggere l’imputazione de’ critici, ed indicare la necessità che avea Metastasio di non seguire il Cornelio alla pesta, e di tessere la favola del suo Tito più rapida e più capace di compiere l’oggetto musicale. […] Dissi allora, e lo ripeto, che niuna di tali cose mette una differenza essenziale trall’opera eroica e la tragedia; ma ci abbiamo riserbato di trattarne di proposito nel nostro.

114. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »

[9] Da questo paragone della musica colla poesia risultano due osservazioni spettanti al mio proposito. […] Questa non assoggettandosi alle leggi della musica, può maggiormente approfittarsi dei vantaggi della poesia, onde non le si disconvengono i dialoghi ragionati, gli affari politici, e tali cose, purché si facciano a proposito, e con diletto. […] Nel che è da osservarsi in confermazione del mio proposito, che l’uso del parlar figurato e comparativo tanto è maggiore in un popolo quanto è più scarso il linguaggio, e meno progressi v’ha fatto la coltura delle artie delle scienze. […] Ora che insegna la natura su tal proposito agli uomini appassionati?

115. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »

Non insisterò per tanto nella irragionevolezza del piano, nei caratteri arbitrari, negli esseri fantastici personificati, nello slegamento delle scene, nella versificazione dura e poco a proposito per la musica. […] E tali sono ancora le danze fuori di luogo frapposte almeno nella maggior parte, essendo certo che un giorno di lagrime e di lutto quale dovea essere per gli Argivi quello ove perduta aveano ad un solo tratto pressoché tutta la stirpe dei loro re, non era il più a proposito per ordinare quattro balli differenti. […] Veggasi quanto su tal proposito s’è detto nel tomo primo di quest’opera, dove si parlò delle qualità che deggiono avere lo stile e la lingua per rendersi musicali, e dalle ragioni ivi allegate si conoscerà essere manifestamente false e insussistenti le teorie d’alcuni moderni italiani che vorrebbero trasferire alla poesia accompagnata dai suoni le leggi medesime di stile che voglionsi per le poesie non inservienti alla musica. […] [NdA] Bellissima è su questo proposito la distinzione fatta da Aristotile nel capo decimo della Poetica: «Non è lo stesso il nascere l’una da un’altra, o l’una dopo l’altra cosa», precetto egualmente applicabile alla succession delle scene che all’ordine degli avvenimenti.

116. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XV. ed ultimo. Conchiusione con pochi Avvisi amorevoli agli Apologisti. » pp. 214-236

Se io quì parlassi a dirittura all’Autore del Saggio, gli direi così: Sovvengavi, per non aver tenuto presente questo Avviso, a quanti equivoci soggiaceste su i Teatri Greci, e Romani a proposito del Saguntino: sulla immaginaria Drammatica de’ Moro-Ispani: sulla creduta mancanza d’invenzione nella Sofonisba del Trissino: sul negare che fossero Traduzioni le Tragedie del Perez: sulla infelice difesa che imprendeste della Isabella dell’Argensola: sulla vostra novella foggia di conteggiare, che io ho chiamata apologetica, a cagione delle Mille Tragedie del Malara, delle azioni dell’Ecuba &c.: sul giudizio che portaste di Rapin: sugl’inventori della Pastorale: su i Pregiudizj attribuiti al Signorelli, che in fatti sono vostri errori di Storia di Critica: sulla sognata decenza delle favole Lopensi, e Calderoniche: sulla possibile imitazione di un Metastasio delle Opere di Calderòn: sul vostro falso modo di ragionare dell’Opera Italiana: sulle Tragedie divine della Caverna di Salamina: sul passo di Orazio, in cui prendeste per rappresentazioni teatrali difettose l’Orso, l’Elefante bianco, i Pugili, i Gladiatori, la pompa de’ Trionfi, e tutti i Giuochi del Circo, e dell’Anfiteatro. […] Udite come a tal proposito giudiziosamente discorre un dotto Spagnuolo Regio Professore di Poetica in Madrid1: “Sono inutili tutti i Libri, in cui la Storia Letteraria si dilata per verificare i fatti, e la Letteratura de’ Celti, de’ Greci, e de’ Cartaginesi; imperciocchè l’oggetto di tal travaglio altro non essendo, se non che il mostrare le Scienze acquistate dagli Spagnuoli per mezzo di quelle nazioni, non provandosi che ce le comunicarono, si dura una fatica inutile.

117. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »

Diceva a tal proposito assai piacevolmente il Salvini che quella recitazione che per essere intesa ha bisogno di esser letta, è simile a quelle pitture sotto le quali faceva di mestieri scrivere, questo è un cane, questo è un cavallo; e quadrerebbe a noi assai meglio che non fece ai Francesi una caricatura che fu fatta in Parigi di un’opera senza parole, come se le parole nell’opera fossero veramente un soprappiù47.

118. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291

Comprendono di essere stati aggirati, ricuperano la tranquillità, e si confermano nel proposito di sposarsi come il padre di Gelopea condiscenda alle nozze.

119. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143

Comprendono di essere stati aggirati, ricuperano la tranquillità, e si confermano nel proposito di sposarsi come il padre di Gelopea condifcenda alle nozze.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355

. — A proposito della recitazione tragica, è opportuno riferire quel che dice Pier Jacopo Martello nel volume I delle sue opere (Bologna, Lelio dalla Volpe, MDCCXXXV) : ..… ti vo'dar gusto con sentenziare, che l’ Italiano va a piacere con più ragione degli altri, se più commozione dagli Franzesi, e più gravità dagli Spagnuoli prenderà in prestito nelle Scene.

121. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »

Niuno, cred’io, pretenderà che mi trattenga a tutte narrarle minutamente, potendosi ciò ampiamente vedere in altri autori che ne parlano più di proposito; aggiugnerò bensì, che gran parte di esse scoperte non hanno altro fondamento se non quello appunto della comun tradizione. […] Disputa con lui sull’astinenza, e sull’Incarnazione, sul qual proposito il diavolo cita San Tommaso ed Averroe. […] [23] Ritornando al nostro proposito, e raccogliendo in breve quanto a noi s’appartiene, quattro furono i gradi o l’epoche dell’accrescimento della musica sacra.

122. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »

Per ciò che riguarda il secondo argomento vi sarà luogo a più ampiamente e più di proposito dilucidarlo in un altro libro di cui nella nota qui apposta troverà per ora il lettore una brevissima idea186. […] Io non poteva far conoscere a nostri musici tutti i mezzi che il ritmo appresta per l’imitazione, né poteva tampoco indicare la corrispondenza delle misure impiegate dagli antichi con quelle onde noi ci serviamo, senza metter in chiaro lume questa parte della loro musica onde mi sono inoltrato con tanto più impegno quanto più sapeva nulla essersi scritto finora di concludente su tale proposito, e M.  […] Io convengo nientedimeno che le nostre idee su tale proposito sieno di gran lunga superiori alle loro cognizioni.

123. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771

Chi se ne occupa è uno sciagurato : non ha nè il criterio, nè il sentimento dell’arte…… E finalmente ci sono coloro che hanno detto semplicemente e sinceramente così : La Tina Di Lorenzo ha le doti naturali, ma non ha l’arte ; farà la gran conquista quando ai mezzi che la provvidenza le ha elargito avrà aggiunto la formazione dell’intelletto d’arte, che è studio tenace, serietà di proposito, fermezza di volere.

124. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837

A testimoniar dell’ingegno e degl’intendimenti artistici di Giovanni Emanuel, del suo metodo di studio, de’ suoi timori, della sua forza, della sua perseveranza, della sua alterezza, e soprattutto della sua sincerità, ecco alcuni brani di una sua lettera del 12 gennaio ’87, indirizzata al Direttore del Fieramosca di Firenze, a proposito appunto della interpretazione nuova e inattesa dell’ Otello, che generò discussioni e polemiche non più udite, e, direi quasi, non più visti accapigliamenti.

125. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638

[http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img030.jpg] [http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img031.jpg] E al proposito dell’Adriana Lecouvreur : Il suo amore per il brillante e infedele principe di Sassonia, la Cazzola ce lo significava in una forma continuamente elegiaca. […] Fu in Francia una seconda volta, dai primi giorni di febbraio al 26 d’ottobre del 1608, e questa volta direttore e conduttore della Compagnia ; a proposito della quale il Duca Vincenzo in data 10 novembre 1607 annunziava al suo ambasciatore alla Corte Messer Trajano Guiscardi, Fritellino e sua moglie come i migliori personaggi non solo della sua compagnia ma di tutta Italia.

126. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 484-498

Quanto all’indole dell’uomo, si direbbe ch'egli volle cader di proposito nell’opposta esagerazione del suo grande Compagno d’arte.

127. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139

L’avverto intanto di passaggio che nella p. 195. parmi che citi fuor di proposito alcune parole del Gravina. […] Niuno finora ha pensato in negar l’evidenza in tal proposito, come fa l’Apologista.

128. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211

Adunque (in tal proposito può dirsi da taluno) bandiremo l’amore dalle tragedie? […] Il signor di Voltaire ottimo giudice così si esprime in-tal proposito: C’est la diction seule qui abaisse Campistron au dessous de Racine… Il n’y a que la poèsie de style qui fasse la perfection des ouvrages en vers.

129. (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia

Però non senza ragione ricercarebbe alcuno a qual proposito nel secondo atto del Torrismondo esca Rosmonda a moralizzare tra sé. […] Né propria del sesso e della sua educazione è la risposta che ella rende a’ consigli materni laddove invidia fuor di proposito la sorte de’ guerrieri. […] Al qual proposito mi sovviene esser parimenti biasimevoli alcuni per una ostentazione vana d’erudizione. […] A tale proposito avvertirò che non mancano vari esempli di vane acutezze anche in questo poeta, benché ne fosse più parco di Pietro suo fratello. […] Questi encomi disconvengono al proposito ed alla persona che li dice: ed una tal maniera di favellare raffigura un poeta lirico che canti d’una Beatrice o d’una Laura.

130. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87

 » Ma poi nessuno scritto dell’Andreini, ch’io mi sappia, è comparso a questo proposito, nè dalli archivi pistoiese e fiorentino mi fu dato rintracciar notizie di sorta sulle nominate famiglie Cerrachi e Dal Gallo. […] cit.), che al proposito dell’Andreini, parlando in una nota (vol. […] Al proposito delle trasformazioni accennate più sopra, noi troviamo nel Perrucci (Arte rappresentativa) queste precise parole : « quando poi il Calabrese a cui dàssi nome di Gian Gurgolo passa alla parte di Padre, si servirà delle regole de’ Vecchi, osservando di quelli i costumi. » Ecco il saluto Calabrese alla Donna con bravura, che trascrivo dal citato libretto assai raro del Perrucci, nella traduzione italiana ch’egli stesso ne dà.

131. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382

Fu allora che « come un baleno — è lei che lo dice — da un cantuccio della sua mente scaturì l’ardito progetto di andare in Francia. » Ma il Righetti, nella gran prudenza poco intraprendente, si oppose al proposito nuovo : troppi i rischi, possibile l’insuccesso artistico, possibilissimo il finanziario.

132. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

… Ma pare che il Righetti gli scrivesse al proposito di tali minaccie una lettera di buon inchiostro, perchè Rossi, il 12 ottobre '51, da Mantova, venuto a più miti consigli, gli dichiara che la loro amicizia non deve venir meno per sì piccola bazzecola, e, naturalmente, non si parla mai più di scioglimento.

133. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716

Sarebbe lo stesso come dire lo Zacconi scolaro di tutti gli ammalati e i moribondi che osservò negli ospedali per raccogliere sinteticamente in una semplice linea tutta l’analisi fatta su quelle contrazioni facciali lente e spasmodiche, che generaron poi una polemica su pei giornali a proposito dello spegnersi di Corrado nella Morte civile di Giacometti : polemica di cui forse una parte del pubblico avrebbe fatto a meno volentieri, tanto più ch'essa era aperta fra il glorioso decano de'nostri artisti, Tommaso Salvini, che fu per quarant’anni il rappresentante del classicismo a teatro, e lui, rappresentante da un decennio del verismo : l’arte vecchia, non mai interamente scomparsa, e che va rifacendo capolino oggi nel rinnovamento del dramma storico, e l’arte nuova, che va già cennando a modificarsi.

134. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »

E però mal a proposito è stato annoverato fra gl’inventori del melodramma da quegli eruditi che non avendo mai vedute le opere sue, hanno creduto che bastasse a dargli questo titolo l’aver in qualunque maniera messo sotto le note alcune poesie teatrali. […] Le dissonanze, che doveano soltanto usarsi con sobrietà a tempo e luogo, furono prodigalizzate fuor di proposito; si moltiplicarono all’infinito le preparazioni, le risoluzioni, e i passaggi; s’inventarono mille sorta di fioretti e d’ornamenti posticci senz’altra legge che il desiderio strabocchevole di novità, e il capriccio dei musici.

135. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

Prosegue sul medesimo stile colla figlia in proposito del principe Amlet che l’ama, versando copiosamente regole e sentenze morali in tuono famigliare, e le impone di più non parlargli. […] Amlet in tal proposito moralizza a lungo.

136. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO I. Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. » pp. 57-79

Ottimamente ad altro proposito cantò Pope nel IV canto del suo Saggio di Critica, secondo il volgarizzamento di Gasparo Gozzi: Sotto un colpo istesso Roma cadeo con le belle arti insieme.

137. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211

Probabilmente essa fu figlia dell’arte, e nacque a Venezia, ove sua madre, incinta, era a recitare : questo il parere del D’Ancona, il quale cita al proposito i vari comici D’Armano, dei quali si parla più oltre.

138. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 432-442

Un giorno a Trieste nel carnevale del 1858 scoppiò aperto il dissidio fra mio padre e Gattinelli, a proposito di una parte.

139. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267

Tralasciamo poi, che i personaggi vi parlano quattro linguaggi, un latino scolastico, un italiano insipido, il castigliano, e ’l valenziano; e neppur mettiamo a conto, che l’eremita cinguetta nel suo barbaro latino con servi e donne, e tutti l’intendono e rispondono a proposito.

140. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103

Sopraggiunge il padre Oceano stesso a prestargli un amichevole uffizio, ed in gravi ragionamenti si trattengono sul nuovo regnator de’ numi, ed in tal proposito Oceano gli porge salutari consigli: Deh te stesso conosci e al tempo servi.

141. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO V » pp. 4-31

In proposito degli attori delle Atellane vuolsi osservare che tra’ privilegii loro accordati era quello di escludere dalla rappresentazione de’ loro esodii o farse giocose gli altri istrioni, i quali per lo più erano schiavi, e in generale pochissimo considerati fuori della scena.

142. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236

Vincenzo avesse detto ciò nel tempo che io ancora dimorava in Madrid, gli avrei mostrato facilmente che s’ingannava anche in questo, e che la voce Chamberga potè forse usarsi in proposito di detta Guardia; ma il cappello slacciato, rotondo, e non à tres picos, era stato adoperato dagli Spagnuoli ancor prima dell’epoca di Carlo II.

143. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO V. Continuazione del teatro Latino. » pp. 222-242

In proposito degli attori delle Atellane vuolsi osservare che tra’ privilegii loro accordati, era quello di escludere dalla rappresentazione de’ loro esodii e farse giocose gli altri istrioni, i quali per lo più erano schiavi e in generale pochissimo considerati fuori della scena.

144. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »

Mi si dirà che il protagonista di Teocrito sarebbe meno a proposito per la musica di quello di Metastasio. […] [51] Fulvio, prevalendosi delle ultime parole, s’appiglia per redarguirla ad un contrapposto il più ricercato e meno a proposito che in simili circostanze poteva attendersi. […] La seconda disamina in spezie quelle doti medesime in quanto s’impiegano talvolta da lui mal a proposito o per condurle all’eccesso, o per raffinarle di troppo, o per applicarle a personaggi, cui non si convengono. […] [NdA] Divinamente Orazio a questo proposito: «Nil agit exemplum, litem quod lite resolvit.»

145. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »

È memorabile ancora su questo proposito il decreto degli Efori di Sparta contro Timoteo, dove codesto musico vien trattato come eretico e corruttore del costume pubblico per aver alterata l’antica musica aggiugnendo due corde di più alla lira. […] Suonando col secondo una canzone lavorata a bella posta, il musico Ishac intenerì la fierezza del califfo Aaron Raschid, costrignendolo a raccomodarsi colla bella Maridè sua favorita da cui se n’era slontanato con fermo proposito di non più ritornarvi. […] Posto questo principio incontrastabile, facciasi la supsizione che il compositore debba esprimere un sentimento di allegrezza, e che gli intervalli più a proposito per rappresentare siffatto sentimento siano le due terze.

146. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200

Quì ogni proposizione non eccede un giambico, e le domande, e le risposte sono così acconce che il lettore tratto tratto è obbligato a confessare a se stesso che non si poteva nè chiedere, nè rispondere più a proposito.

147. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289

Quì ogni proposizione non eccede un giambico, e le domande e le risposte sono così acconce, che il lettore tratto tratto è obbligato a confessare a se stesso che non si poteva chiedere nè rispondere più a proposito.

148. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184

Come parte integrante dell’articolo che concerne l’Antonazzoni, metto qui sotto gli occhi del lettore alcuni brani di una pastorale di lei tuttavia inedita, che verremo al proposito della recitazione esaminando, e la riproduzione fedele della lettera dedicatoria a Giambattista Ferrari.

149. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140

I servi e le figliuole di codesto Greco Don-Quijote cercano rimuoverlo dal proposito, temendo che si abbia a rompere il collo, o che ne divenga matto del tutto. […] Bacco rimane fermo nel proposito di andarvi, ma Santia vorrebbe almeno ajuto da alcuno per portar la carica. […] Si rappresentò questa favola nella festività de Baccanali con un prodigioso concorso di Greci e di forestieri Socrate stesso vi assistette di proposito, sapendone il contenutob. […] Mi viene in mente in tal proposito un altro giudizio agitato in un intermezzo sul teatro Spagnuolo avanti di un ridicolo giudice pedaneo, ossia Alcade di un picciolo villaggio.

150. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354

Martelli, chiaro in Arcadia col nome di Mirtillo, cominciò a far qualche dramma musicale, e si rivolse poi di proposito alle tragedie e n’empì più volumi. […] Ardisco dire, che muta di tali cose mette una differenza essenziale tra l’opera eroica e la tragedia; ma non é quello il luogo di trattarne di proposito.

151. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »

Non è il minore quello che apparisce a prima vista, e che risulta immediatamente dalla loro figura e costituzione fisica, la quale li rende idonei bensì a rappresentare caratteri femminili, o al più quelli di Attide nello speco di Galatea, e di Cipariso nel gabinetto di Cibele, ma in niun modo a proposito per rappresentare personaggi virili. […] Non direste che vogliano ancor sul teatro comparir que’ tali, che sono, che si facciano uno scrupolo di mentire al pubblico e (come diceva a questo proposito graziosamente il più volte lodato Benedetto Marcello) che abbiano timore non l’udienza prenda in iscambio il Signor Alipio Forcone e la Signora Cecilia Pelatutti col principe Zoroastro e colla regina Culicutidonia? […] Ed è perciò che Aristotile nel luogo sopraccitato dice che il modo ipodorio e il modo ipofrigio inducenti pienezza, fuoco e impetuosità non erano a proposito per il coro che usava comunemente del modo ipolidio uguale per natura e tranquillo.

152. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467

Da un altro canto esclama Burattino, che par che il boja gli dia la corda, col sacco indosso da facchino, col berettino in testa che pare un mariuolo, chiama l’udienza ad alta voce, il popolo s’appropinqua, la plebe s’urta, i gentiluomini si fanno innanzi, e a pena egli ha finito il prologo assai ridicoloso e spassevole, che s’entra in una strana narrativa del padrone, che stroppia le braccia, che stenta gli animi, che ruina dal mondo quanti uditori gli han fatto corona intorno ; e se quello co’gesti piacevoli, co’motti scioccamente arguti, colle parole all’altrui orecchie saporite, con l’invenzioni ridicolose, con quel collo da impiccato, con quel mostaccio da furbo, con quella voce da scimiotto, con quegli atti da furfante s’acquista un mirabile concorso ; questi collo sgarbato modo di dire, con la pronuncia bolognese, col parlar da melenso, con la narrazione da barbotta, collo sfoderar fuori di proposito i privilegi del suo dottorato, col mostrar senza garbo le patenti lunghe di signori, col farsi protomedico senza scienza, all’ultimo perde tutta l’udienza, e resta un mastro Grillo a mezzo della piazza.

153. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

E Giorgio Briano nello Eridano Torinese, il 15 giugno ’41, scriveva al proposito della Iginia d’Asti di Silvio Pellico : ….

154. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255

E a tal proposito si vuol riflettere, che la commedia Italiana di tal tempo non pervenne all’insolenza della Grecia antica, a cagione de’ governi delle Italiche contrade assai differenti dall’Ateniese. […] Altro non aggiungeremo intorno alle commedie dell’Ariosto, se non che egli è sì ingegnosamente regolare e semplice nell’economia delle favole, sì vivace grazioso e piacevole, sì alle occorrenze patetico e delicato ne’ caratteri e negli affetti, sì elegante e naturale nello stile, e con tanta aggiustatezza e verità dialogizza senza aggiungnere una parola che non venga al proposito; che stimo che mai non termineranno con lode la comica carriera que’ giovani che allo studio dell’uomo e della società, per la quale vogliono dipingere, e alla ragionata lettura de’ frammenti di Menandro e delle favole di Terenzio e di Plauto, non accoppino principalmente quella dell’Ariosto. […] Quegl’ intrighi pericolosi per gli amanti atti ad esercitar la furberia de’ servi , i quali non abbiamo sinora trovati nelle commedie dell’Ariosto, del Bibbiena e del Machiavelli, regneranno per avventura come nel proprio elemento in questa favola del Bentivoglio che di proposito dipinge un geloso?

155. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262

Avvertisci a rispondermi a proposito. […] Altro non aggiugneremo intorno alle commedie dell’Ariosto, se non che egli è sì in gegnosamente regolare e semplice nell’economia delle favole, sì vivace, grazioso e piacevole, sì alle occorrenze patetico e delicato ne’ caratteri e negli affetti, sì elegante e naturale nello stile, e con tanta aggiustatezza e verità dialogizza senza aggiugnere una parola che non venga al proposito, che stimo, che mai non termineranno con lode la comica carriera que’ giovani, che allo studio dell’uomo e della società, per la quale vogliono dipingere, e alla ragionata lettura de’ frammenti di Menandro, e delle favole di Terenzio e di Plauto, non accoppino principalmente quella dell’Ariosto114. […] Quegl’ intrighi pericolosi per gli amanti atti ad esercitar le furberie de’ servi, i quali non abbiamo potuto finora rinvenire nell’Ariosto, nel Bibbiena e nel Machiavelli, regneranno per avventura come nel proprio elemento in questa favola del Bentivoglio che di proposito dipinge un geloso?

156. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207

Essa addita alla gioventù l’arte vera di tessere un dramma, che consiste in porre sotto gli occhi un’ azione che vada sempre crescendo per gradi, finchè per necessità scoppi con vigore; e non già in ordinare una catena di elegie e declamazioni; perchè queste in vece di avvivare le passioni per renderle atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le fanno divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e quindi stancando la mente senza mai parlare al cuore, diminuiscono l’interesse, ed in conseguenza l’attenzione di chi ascolta. […] Per lui Erodoto narra da uomo ubbriaco ; Tucidide è pieno di difetti essenziali e di racconti fuor di proposito , senza piano e senza verisimilitudine nelle aringhe; Polibio non è uno storico, ma bensì una specie di parlatore che fa riflessioni sulla storia; gli Oratori Greci, senza eccettuarne Demostene, sono spogliati di ogni savia economia necessaria a condurre gli animi allo scopo prefisso; Pindaro è un poeta volgare e senza entusiasmo ; Pitagora ed Archimede fanciulli in matematica incantati per la novità ad ogni picciolissimo oggetto.

157. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230

Reca in vero stupore che i migliori letterati, i Fontenelle, i Voltaire, i Batteux, i Marmontel, lungi dall’inspirare a’ compatriotti il saggio gusto dell’opera istorica di Stampiglia, di Zeno, di Metastasio, alcuni di loro si applicarono a comporre opere puramente mitologiche, ed altri presero di proposito a screditar l’opera istorica per sostener la miracolosa.

158. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253

Se ne sono occupati di proposito e scientificamente il conte Enea Arnaldi Vicentino nell’opera Idea di un Teatro nelle principali sue parti simile a’ teatri antichi all’uso moderno accomodato in Vicenza 1762: l’Anonimo nel trattato Del Teatro impresso in Roma del 1772: il nominato Vincenzo Lamberti nella Regolata Costruzione de’ Teatri stampata in Napoli nel 1787.

159. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268

I servi e le figliuole di questo Greco Don-Chisciotte cercano rimoverlo dal proposito, temendo che si abbia a rompere il collo, o che ne divenga matto del tutto. […] Bacco rimane fermo nel proposito di andarvi, ma Santia vorrebbe almeno ajuto da alcuno per portar la carica. […] Socrate stesso vi assistette di proposito, sapendone il contenuto102. […] Mi viene in mente a tal proposito un altro litigio agitato in un intermezzo sul teatro Spagnuolo avanti di un ridicolo giudice pedaneo, o sia Alcalde di un picciolo villaggio.

160. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

Ma la virtù e costanza di lui lo fa cadere nel più profondo abbattimento al considerare ch’ella, lui fedele, non se ne può disgiungere e che egli fermo nel proposito di tacere rimane esposto a tutta l’indignazione del padre. […] Il dialogo grande ed a proposito si accomoda alle situazioni. […] Masinissa ama fervidamente, nè scarseggia di grandezza, benchè trascorra a qualche proposito men misurato. […] Cesare in seguito gli svela l’arcano di esser egli suo figlio ; e la scena prende nuovo vigore per la natural tenerezza che in entrambi traluce, nulla togliendo al carattere ed al proposito di ciascuno. […] Odasi ciò che in tal proposito annotò sulla mia Storia de’teatri sin dal 1777 l’eruditissimo mio amico Carlo Vespasiano : « La rouille de l’envie (diceva il sig. di Voltaire) l’artifice des intrigues, le poison de la calomnie, l’assassinat de la satyre… deshonorent parmi les hommes une profession qui par elle même a quelque chose de divin.

161. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »

Ho risposto su tal proposito nel principio dell’estratto. […] Due sono le dissertazioni dove il celebre avvocato napolitano tratta di proposito questa materia; l’una intitolata Nuovo sistema d’interpretar i tragici greci, l’altra intorno alla poesia lirico-drammatica de salmi. […] Ho cercato di provarlo adducendo delle ragioni, e indicando delle viste filosofiche su tal proposito, che mi lusingo non saranno riputate triviali da chi è qualche cosa di più che cattivo compilatore di estratti.

162. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134

Ma nella sola favola los Empeños en seis horas si trova di’ proposito racchiusa l’azione quasi nel tempo della rappresentazione. […] Il signor Scarron, la tradusse in Francia intitolandola Don Japhet, ma non contentandosi di ritenerne le grazie, la caricò fuor di proposito. […] I personaggi per lo più sono inutili ed episodici, le inconseguenze continue, lo stile ineguale, ora plebeo della feccia del volgo, ora fuor di proposito elevato, sempre sconvenevole e lontano dalla tragica gravità, la versificazione in un luogo pomposa in un altro triviale.

163. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VII. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. » pp. 248-280

Ottimamente ad altro proposito cantò Pope nel IV canto del suo Saggio di Critica volgarizzato dal celebre Conte Gasparo Gozzi: . . . . . . .

164. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130

Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettatamente.

165. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148

Sopraggiugne il Padre Oceano a prestargli un amichevole uffizio, ed in gravi ragionamenti si trattengono sul nuovo regnator de’ numi, ed in tal proposito Oceano gli porge salutari consigli: Deh te stesso conosci e al tempo servi; Nuovi costumi un nuovo regno esige. […] Per lui Erodoto narra da uomo ubbriaco; Tucidide è pieno di difetti essenziali e di racconti fuor di proposito, senza piano e senza verisimilitudine nelle aringhe; Polibio non è un storico, ma una spezie di parlatore che fa riflessioni sulla storia; gli Oratori Greci, senza eccettuarne Demostene, sono spogliati di ogni savia economia necessaria a condurre gli animi allo scopo prefisso; Pindaro è un poeta volgare e senza entusiasmo; Pitagora ed Archimede fanciulli in matematica incantati per la novità ad ogni picciolissimo oggetto. […] Essa addita alla gioventù la vera arte di tessere un dramma, che consiste in porre sotto gli occhi un’ azione che vada sempre crescendo per gradi, finchè per necessità scoppj con vigore; e non già in ordinare una catena di elegie e di declamazioni; perchè queste in vece di avvivare le passioni per render le atte a commuovere, seguendone il trasporto progressivo, le fanno divenir pesanti e fuor di proposito loquaci; e quindi stancando la mente senza mai parlare al cuore, diminuiscono l’interesse e in conseguenza l’ attenzione di chi ascolta.

166. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223

Ma vi si scorgono varie pennellate franche e vigorose; vivo è il ritratto de’ favoriti nell’ atto III, buona è la scena del IV in cui Sejano intima il divorzio ad Apicata, tragici i rimorsi che atterriscono Livia dopo la morte di Druso, e opportuna l’osservazione della nutrice in tal proposito, O quai rei simulacri in noi produce La fiera compagnia de’ proprj falli! […] Il dialogo grande ed a proposito si accomoda alle situazioni. […] Andres, in proposito del Varembon personaggio basso, furbo e scellerato di questo dramma, come concilierebbe la sua opinione di sbandire gli empj e i gran malvagi dalle tragedie, coll’ ammettere com’ egli fa le favole cittadine e lagrimanti, che ne son piene a ricolmo, o, per meglio dire, che non possono esserne senza?

167. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273

Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettamente.

168. (1772) Dell’opera in musica 1772

Non è cosa da ridere il vedere un serio personaggio fermarsi di proposito a bocca aperta a gargarizzare un lungo passaggio? […] Non è cosa da ridere il vedere un serio personaggio fermarsi di proposito a bocca aperta a gargarizzare un lungo passaggio? […] [Sez.III.3.3.10] Ho immaginato che la sinfonia debba prevenir gli spettatori dell’azione che ha da rappresentarsi, e formarne per dir così l’argomento; che il concerto degl’istrumenti abbia a regolarsi a proporzione dell’interesse e della passione, e non lasciare quel tagliente divario nel dialogo fra l’aria e ‘l recitativo, che non tronchi a contrasenso il periodo, né interrompa mal a proposito la forza e il caldo dell’azione. […] [Sez.VI.2.1.8] Quanto poi a’ nostri ballerini, se essi per lo più scelgono danze che niuna convenienza hanno col dramma, nol fanno mica per zelo della varietà, ma sì perché que’ balli sono più acconci al loro stile, e sì perché non sanno, o non si vogliono dar pensiero d’inventar quelle danze che farebbero al proposito. […] Conciosiaché (se oserem dire apertamente ciò che ne va per l’animo su tal proposito) finattantoché cadrà sospetto d’infamia sulla professione delle persone di teatro115, e che si dubiterà se gli spettacoli drammatici di qualunque ragione sieno illeciti e incompatibili colla professione di nostra sacrosanta religione116 , l’onestà e l’innocenza avran ribrezzo di passeggiare le nostre scene.

169. (1715) Della tragedia antica e moderna

[1.15ED] Certamente io dirò quello che io lessi aver detto, benché mal a proposito, in altra occasione lo stesso Aristotile: «Costui molto dice, ma niente prova.» […] [3.49ED] Né ci ha punto cangiati di proposito quel Platone che in oggi col di lui nome coonesta le vostre corrispondenze amorose. […] — [4.20ED] — In nessun luogo — ei rispose — ma, la mattina seguente, se vuoi trovarti agl’Invalidi, là parleremo con libertà dell’opera in musica, che ha qualche rassomiglianza con la tragedia e che, secondo l’opinion di coloro che pensano tutto essersi cantato nelle greche tragedie, viene considerata come un’idea dell’antica tragedia; e però non è fuor di proposito il favellarne, poiché nulla tu vuoi trascurare di ciò che differenzia l’antica dalla moderna tragedia. […] [6.70ED] Io non credo di aver teco a contrastar dell’azione, perché di questa nel teatro franzese veduto avrai maraviglie e maraviglie non meno nella parlante che nella muta. [6.71ED] Voi Italiani particolarmente mancate in questa seconda, non si prendendo i vostri attori veruna soggezione di sé medesimi quando non parlano, e quando ascoltano per lo più non danno il dovuto segno del movimento che in essi l’altrui parlare cagiona; e se taluno si dibatte alquanto tacendo, riporta, invece di un giusto applauso, l’ingiusta taccia di affettazione; né arriva punto a piacermi quel continuo passeggiare che per voi fassi in scena attraverso, l’un dietro all’altro; come nemmen loderei lo star ritti e piantati sempre in un canto. [6.72ED] Diasi che certi discorsi ricerchino questo movimento bizzarro in chi vuole in ogni maniera parlare a chi in nessun modo vorrebbe ascoltare, certa cosa è che in un ragionamento degno di molta attenzione e di gran premura de’ personaggi interlocutori, questo passeggio non sembra a proposito; e se gravissime materie talvolta si divisano passeggiando, ciò non è mai nella guisa che nelle scene italiane si rappresenta. [6.73ED] Si possono bensì dar movimenti alla persona dell’attore, senza che si scosti sempre o s’accosti con questo regolato e laterale passeggio, e i movimenti saranno plausibili se si troveranno uniformi all’affare che si propone o alla passione che si eccita, sien poi d’occhi, di braccia, di passi e di tutta ancor la persona leggiadramente contorta. […] [6.86ED] Ma quello spesso vibrar di braccia del per altro incomparabil Baubour e molto più del suo imitatore Quinault, che alcuna fiata è più da fanatico che da passionato e che tanto s’ama fuor di proposito da questi comici volatori che aleggiano ritti su’ piè come sul tetto della lor colombaia i piccioni, non arriverà mai a piacermi; siccome per altra parte mi piace nell’esaggerazioni di madame Demarre quel mostrare di mettere alla scoperta tutto il suo cuor sulla lingua, e perciò lanciarsi dietro alle spalle una ciocca di capelli che le scherzava sul petto, quasi le fosse ancor questa d’inopportuno imbarazzo a cacciar fuori del seno l’animo fervido e passionato. [6.87ED] Ben mi dispiace negli uomini, quando vogliono far campeggiare o l’ironia o la minaccia, quel deformarsi le facce col troppo increspar della fronte, col sovrappor labbro a labbro e col parlare crollando la testa a guisa di pendolo, ma non mi spiace nelle disperazioni quello stropicciar del cappello, per altro innocente della lor declamata disgrazia. [6.88ED] Ma il povero cappello poi non dovrebbe essere in giro dalla testa alla mano ed essere con le piume su e giù strascinate a tanta parte di azione a quanta i comici vostri lo chiamano.

170. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »

Potrei citare Filippo di Comines, che lo dice, potrei aggiugnere l’Abate du Bos, che di proposito lo pruova, autori entrambi di sommo grido e di sicura critica; ma essendo eglino stranieri, come son io, non debbono chimarsi in giudizio contro all’Italia, essendo tale la debolezza degli uomini, alla quale gl’Italiani al paro degli altri, e forse più degli altri partecipano, che chiunque di patria e di linguaggio è diverso si stima, qualora non parla a grado nostro, che debba esser acciecato dall’odio o dall’ignoranza. […] Il Signor Abbate si mostra informato di tutto ciò, parla dell’Edda alla pagina 88 del suo secondo tomo, entra di proposito a spiegate il meccanismo della versificazione settentrionale, ne adduce egli stesso degli esempi, ne cita i versi, e poi dimanda «dove trovarli»?

171. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »

Balli dove si fanno gambettare gli esseri meno a proposito traendo dal loro ritiro i solitari e penitenti bramini, e persin dall’inferno i non troppo galanti né troppo gesticolatori demoni, dove non solo si da senso e vita agli spettri (lo che pur si concede ai pittori ed ai poeti) ma si fanno vedere dibattendosi in iscena colle donne come nella Semiramide dell’Angiolini; lo che sebbene formi un quadro spaventoso e terribile, fa tuttavia esposto sotto gli occhi troppo gran violenza all’imaginazione184. […] [NdA] «Neu quid medios intercinat actus Quod non proposito conducat, et haereat apte.»

172. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131

L’accurato moderno scrittore della di lui vita l’erudito abate Serassi cita in tal proposito una lettera del Tasso a Licino, ed un’ altra a Cristofano Tasso, le quali trovansi nel volume IX delle di lui Opere, l’una alla p. 270, l’altra alla 145. […] Questa natural somiglianza si a proposito rilevata, non è fuggita al marchese Scipione Maffei, ed ha nella Merope imitato questo passo: O Ismene, nell’aprir la bocca ai detti, Fece costui col labro un cotal atto, Che il mio consorte ritornommi in mente.

173. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912

A questa del Gherardi fo seguire i versi che il Loret pubblicò nella Muse historique del 23 marzo 1658, a proposito della Rosaura, Imperatrice di Costantinopoli, rappresentata il mercoledì 20 marzo, nella quale anche, a ogni intermezzo, il Fiorilli ballava : ………… Mais entre cent choses exquises, qui causent d’aimables surprises, entre quantité d’accidens, qui fon rire malgré les dents et qui raviroient une souche c’est la table de Scaramouche contenant fruit, viande & pain, et pourtant il y meurt de faim, par des disgraces qui surviennent, et qui de manger le retiennent ; or, comme en tout événement, il grimace admirablement, il fait voir en cette occurence, la naïve et rare excellence de son talent facétieux, et ma foi, divertit des mieux.

174. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174

Serassi cita in tal proposito una lettera del Tasso a Licino ed un’ altra al Signor Cristofano Tasso che trovansi nel vol.  […] Questa natural somiglianza sì a proposito rilevata, non è fuggita al dotto Signor Maffei, ed ha imitato questo passo nella Merope: O Ismene, nell’aprir la bocca ai detti, Fece costui col labbro un cotal atto, Che ’l mio consorte ritornommi in mente.

175. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

Partendo dal principio della unità accennata di sopra, conobbero essi che essendo fatto non il canto per gli strumenti, ma piuttosto gli strumenti pel canto, non doveano quelli primeggiar sulla voce del cantore, ma regolarla soltanto, sostenerla, e rinvigorirla; che essendo ciascuno stromento necessario in parte al fine propostosi, non dovea l’uno impedir l’azione dell’altro cosicché il basso, per esempio, affogasse la voce di tutta l’orchestra, o gli stromenti da fiato signoreggiassero su quelli da corda, o questi all’incontro su quelli; che non convenendo mischiare fra loro suoni di diversa natura, faceva di mestieri collocar insieme gli strumenti della medesima spezie, acciò si accordassero meglio e con maggior esattezza suonassero; che i bassi però si dovessero interpolare or qua or là per tutta l’orchestra, giacché da essi dipende la movenza, e l’andamento d’ogni buon’armonia; che non essendo a proposito qualunque sgomento per produrre qualunque suono, bisognava studiar bene la natura di ciascuno per meglio combinarli fra loro, e farli muovere a luogo e tempo; che i subalterni dovevano esser intieramente subordinati al maestro, e posti in maniera che potessero esser tutti insieme veduti e veder anch’essi scambievolmente chi suona il clavicembalo; che bisognava avvezzar di buon ora i sonatori alla giustezza del tempo, e a regolar il loro movimento colla mossa generale degli altri, affinchè l’aggregato de’ suoni avesse quell’unità, senza cui non havvi senso o significato alcun nella musica.

176. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241

Sulzer taccia a torto e inurbanamente di puerilità un grand’uomo, cui tanto dee il teatro musicale, egli poi non ha totalmente torto quando afferma che l’opera merita esser riformata; e tengo anch’io per fermo, (e ciò non pregiudicherà mai alla gloria immortale del gran poeta cesareo) che si fatto dramma non ha tuttavia la sua vera e perfetta forma, come di proposito ho trattato nel mio Sistema drammatico inedito.

177. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285

Ma nella sola favola los Empeños en seis horas, vi si trova di proposito racchiusa l’azione quasi nel tempo della rappresentazione. […] Scarron la tradusse in Francia e l’intitolò Don Japhet; ma non contentandosi di ritenerne le grazie, le caricò fuor di proposito.

178. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori.  » pp. 245-317

Questo Ferrarese morto d’anni 79 nel 1569 nel lib. 1 de Imitatione affermò che Seneca ne’ suoi Cori superò tutti i tragici Greci per l’abbondanza e per la gravità delle sentenze e per averli dettati bene acconci a cantare di ciò che, come dice Orazio, proposito carmine condarat, et haereat aptè .

179. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344

Ma la virtù e la costanza di lui la fa cadere nel più profondo abbattimento, al considerare, che ella, lui fedele, non se ne può disgiungere, e che egli fermo nel proposito di tacere rimane esposto a tutta l’indignazione del padre. […] Massinissa ama fervidamente, nè scarseggia di grandezza, benchè trascorra a qualche proposito poco misurato. […] Cesare indi gli svela l’arcano che egli è suo figlio, e la scena nel nuovo oggetto prende vigor nuovo per la natural tenerezza che in entrambi traluce, nulla togliendo al carattere ed al proposito di ciascuno.

180. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

Andres in proposito di Varembon personaggio basso furbo e scellerato di questo dramma, come concilierebbe la sua opinione di bandire dal teatro tutti gli empii e i gran malvagi, coll’ammettere, come egli fa, le favole cittadine e lagrimanti che ne sono piene a ricolmo, o per meglio dire che non possono esserne prive ? […] Se ne occuparono di proposito e scientificamente il conte Enea Arnaldi vicentino nell’ Idea del Teatro pubblicata in Vicenza nel 1762, un Anonimo nel trattato del Teatro impresso in Roma nel 1772, e Vincenzo Lamberti nella Regolata costruzione de’ Teatri stampata in Napoli nel 1787. […] Fermo egli nel proposito di raddrizzare il trono giacente dell’ opera mitologica impiegò tutto l’apparato de’demoni e delle furie danzatrici e della descrizione del Tartaro nelle sue Danaidi che fe porre in musica dal nostro valoroso Millico.

181. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

Non va nell’ampolloso del Cornelio, non nell’elegiaco del Racine, non nell’aspro e inelegante del Crebillon; ma cade nel brillante e nell’epico fuor di proposito.

182. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96

Tralascisi poi che i personaggi usano in tal commedia quattro idiomi, cioè un latino scolastico, un italiano insipido, il castigliano ed il valenziano; e neppur si metta a conto che l’eremita cinguetta nel suo barbaro latino con servi e donne, e tutti l’intendono e rispondono a proposito.

183. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226

Tralascisi poi che i personaggi usano in tal commedia quattro idiomi, cioè un latino scolastico, un italiano insipido, il castigliano ed il valenziano; e neppur si metta a conto che l’Eremita cinguetti nel suo barbaro latino con servi e donne, e tutti l’intendono e rispondono a proposito.

184. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81

Essa, addita alla gioventù la vera arte del dramma, che consiste in porre sotto gli occhi un’azione che vada sempre crescendo per gradi finché per necessità scoppi con vigore, e non già in ordinare varie elegie, e declamazioni; perché queste, in vece di avvivar le passioni e renderle atte a commuovere col seguirne, come si dovrebbe, il trasporto progressivo, le rendono pesanti e fuor di proposito loquaci, e quindi stancando la mente, senza mai parlare al cuore, diminuiscono l’interesse e per conseguezza l’attenzione dello spettatore.

185. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171

 «Orazio, giudiciosissimo poeta e precettatore ( scrive Anton Maria Salvini ) rende ragione, perché i comici latini non abbiano aggiunto all’eccelezza de’ greci, zoppicando in questa parte la commedia latina, per usare in questo proposito la frase di Quintiliano, uomo di squisito giudicio, seguito in ciò dal Poliziano nell’erudita selva de’ poeti; dice, che di questa inferiorità n’é cagione, che i Latini non hanno amata la fatica della lima, e dati sono impazienti d’indugio, mandando fuori troppo frettolosamente i lor parti, ne’ quali più ingegno che audio si scorge».

186. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148

Altra volta , ella dice, avrebbe per esse dichiarata la guerra a chi che sia , e ciò non è fuor di proposito; ma soggiunge che avrebbe fatto retrocedere il Tago verso la sorgente e convertita la notte in giorno ; e ciò è scherzare, mentre queste espressioni appena si permettono al genere lirico in cui parla un poeta ispirato, ma si reputano sulla scena false fantastiche contrarie all’effetto ed allo stato di Rachele.

187. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

Non va nell’ampolloso del Corneille, non nell’elegiaco del Racine, non nell’aspro ed inelegante del Crebillon; ma cade nel brillante e nell’epico fuor di proposito.

188. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90

Quest’artificio riesce mirabilmente in ogni specie di commedia, ed è la più ingegnosa fonte del ridicolo, sempre che i sentimenti equivoci sieno naturali e non già tirati al proposito cogli organi.

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