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10. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Beniamino Johnson nato verso il 1575 e morto nel 1637, occupò il posto di poeta regio, benchè per qualche tempo avesse esercitato il mestiere di muratore. […] Illustrò allora le scene inglesi l’eccellente attore ed autore tragico e comico Tommaso Otwai morto nel 1685 di anni 34. […] Il traduttore di Giovenale Tommaso Shadwell morto nel 1693 compose pel teatro comico dopo di aver letto Moliere. […] Le commedie più graziose di tutto il teatro inglese, per avviso di Voltaire, sono quelle che scrisse il cavaliere Van-Brough architetto grossolano e poeta comico delicato morto nel 1704.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 295

Lui morto, divenne capocomico suo marito, e al tempo di Fr.

12. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Vi apparve il 1816 e vel troviamo ancora all’ultima rappresentazione della Compagnia nazionale l’ 8 aprile 1849, assieme alla moglie, o figliuola, Vincenza, attrice egregia che vediamo ancora nella Compagnia di Giuseppe Maria Luzi succeduto al padre Silvio Maria, che era morto intorno al '60.

13. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

Nivelle de la Chaussèe nato in Parigi l’anno 1691 e morto nel 1754 maneggiò questo genere qualche volta felicemente. […] Le Sage nato a Ruys in Brettagna nel 1677 e morto nel 1747 scrisse la graziosa commedia Turcaret, e la piacevole Crispino rivale del padrone. […] Pietro Marivaux nato in Parigi nel 1688 e morto nel 1765 scrisse romanzi e commedie. […] Dorat noto poeta morto nel 1780 di anni quarantasei coltivò anche la poesia drammatica per avventura poco propria de’ suoi talenti. […] Fabro d’Eglantine morto nel 1800 si tenne per commediograso stimabile.

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

.), morto il quale passò a seconde nozze con Antonio Bozzo (V.), vedovo di Amalia Checchi.

15. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140

Giovanni Mairet nato in Besanzone nel gennajo del 1604, e quivi morto nel gennajo del 1686, studiando i tragici italiani, dotato d’ingegno e di sagacità, si attenne alle regole precritte dal verisimile quasi in tutto ciò che compose. […] Antonio La Fosse detto d’Aubigny nato in Parigi nel 1653 e morto a’ 2 di novembre del 1708 corse la carriera tragica poichè Campistron avea rinunziato al teatro. […] La Grange-Chancel nato nel 1678 e morto nel 1758 scrisse varie tragedie in istile per altro debole e trascurato e con viluppo romanzesco. […] Intanto Guymond de la Touche nato nel 1729 in Châteu-Roux nel Berri, e morto nel 1760 in Parigi compose una Ifigenia in Tauride, nella quale immaginò a suo modo lo scioglimento. […] Bernardo Giuseppe Saurin parigino nato nel maggio del 1706 e morto nel novembre del 1781, oltre delle riferite tragedie tradusse in gran parte dall’inglese il Beverlei di Odoardo Moore, che altri attribuisce a Lillo, altri a Tompson.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1004

Fu con Bellotti e Marini di nuovo secondo amoroso, poi generico d’importanza nelle Compagnie Nazionale, Marini, e Garzes, morto il quale, fu scritturato dal Ferrati, cui si era associato Cesare Rossi.

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Nata a Perugia dall’avvocato Francesco Dominici e dalla marchesa Emilia Bourbon Del Monte, fu da rovesci di fortuna, morto il padre, trascinata nell’arte dopo alcune buone prove fatte in un teatrino domestico.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 347-348

.), morto il 1670…. […] Delle cinque creature non abbiam notizia che di due : Luigi, Lelio, del quale s’ avrà da discorrer lungamente, e Bartolomeo, soldato di fortezza di Modena, che il giugno dell’ '83, provocato da altro soldato di fortezza, figlio di Carlo Curti della guardia del Duca, e seco lui costretto a battersi con la spada, lo distese morto, passandogli il fianco.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966

Oltre al noto epitaffio di Francesco Loredano, Giace sepolto in questa tomba oscura, Scappin, che fu buffon tra i commedianti, Or par che morto ancor egli si vanti Di far ridere i vermi in sepoltura, abbiamo i due seguenti sonetti, senza nome di autore, inediti, nel manoscritto Morbio, descritto al nome di Andreini-Ramponi Virginia : PER LA MORTE DI SCAPPINO COMICO Proteo costui ben fù, che ’n mille forme Su le scene variò voce, e sembiante, Hor seruo scaltro, ed or lasciuo amante, Edippo, hor Dauo, et hor Mostro difforme. […] Hor sol di morte, ahimè, cinto l’horrore, Cangiato il finto in ver, verace ei morto Tramuta il riso in Tragico dolore. […] PER LA MORTE DI SCAPPINO COMICO Scappino è morto, ah uoi piangete, ò muti Orbi Teatri il uostro Padre estinto, Il uostro lume eterna nube ha cinto, Lagrime amare hor sian degni tributi. […] A. morto l’ha desiderata, ma non volero venire se prima non gli era pagato il debito e fatto un donativo ; del che il Sig. […] È ben vero che l’innamorato non sono ne Cintio, ne il morto Aurelio, ma troverebbe bene dei giovani studiosi, quali in Fiorenza dove è la scuola della lingua Toscana sono stati sommamente graditi, con speranza ch’habbino da riuscire mercè el studio al paro di qualunque altro metti il piede sopra la scena, e quel che importa senza prettensione, nè giunta alcuna.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 613

Ma recatosi a Vicenza per sostituirvi il famoso Arlecchino Antonio Rubini, morto in quei giorni, fu còlto anch’esso dal male che lo condusse in capo a pochi dì al sepolcro.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu detto ch’egli era giureconsulto innanzi di darsi alle scene ; ma il Perrucci nella sua arte rappresentativa dice in proposito : « in Napoli ci sogliamo servire della Parte di Pulcinella, personaggio non già inventato da un giurisconsulto, che si diede a farlo su i pubblici teatri, chiamato Andrea Ciuccio, come sognò l’Abbate Pacicchelli ; ma da un comediante detto Silvio Fiorillo, che si facea chiamare il Capitan Mattamoros : è vero che poi vi aggiunse con lo studio e la grazia naturale, perfezione Andrea Calcese, detto Ciuccio per soprannome, sartore e non tribunalista, come è noto a tutti coloro che ancora se ne ricordano, essendo morto nel passato contagio del ’56. » Il Bartoli poi alla sua volta, cita contro quella del Perrucci l’asserzione di Bernardo de’ Dominici, che nel Tomo III delle sue Vite de’ Pittori napolitani (pag. 87) afferma essere stato il Calcese giureconsulto.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 704

Nacquero dal loro matrimonio tre maschi e tre femmine tutti comici : Romeo, Ildobaldo (morto), ed Ermete ; Giulia maritata Bonfigli ex comico, Imelda maritata Bouchard, ed Argia maritata Tovagliari, che ho veduta e ammirata nella Compagnia dialettale siciliana di Giovanni Grasso.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 205

Dopo un anno, scritturato dallo stesso Internari, passò nell’ Italia centrale, poi, morto nel '25 l’ Internari, entrò nella Compagnia di Luigi Vestri.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 688

Del fratello Ernesto primo attore di merito, morto in America di febbre gialla, nacque l’ Italina, oggi maritata a Oddi, attrice adorna di moltissimi pregi.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 799

Nel qual tempo, morto il padre del Dreoni, antico amministratore di una fattoria del granduca Leopoldo II in Valdichiana, egli ne prese il posto, lasciando colla moglie il teatro definitivamente.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 611

A mezz'anno ella si ritirò dall’arte, per andare sposa al marchese Giulio Ricci-Riccardi, morto or son tre mesi (1904) a soli venticinque anni ; e v' è da credere, che spirato il termine del lutto, ella si riaccinga a calcar le seduttrici tavole del palcoscenico.

27. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO IV. Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. » pp. 140-147

Batista Parasols Limosino morto nel 1383 compose cinque dialoghi chiamati tragedie contro Giovanna I contessa di Provenza e regina di Napoli ancor vivente. […] Quando il re Filippo detto il Bello morto nel 1314 armò cavalieri i suoi figliuoli, trovasi in una antica cronacaa che si diede una festa, in cui si vide la persona di N.

28. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO III. Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. » pp. 41-46

Batista Parasols Limosino morto nel 1383 compose cinque dialoghi chiamate tragedie contro Giovanna I contessa di Provenza e regina di Napoli ancor vivente. […] Quando il re Filippo detto il Bello morto nel 1314 armò cavalieri i suoi figliuoli, trovasi in un’ antica cronaca37 che si diede una festa, in cui si vide la persona di N.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475

. – Ebbe onoranze funebri degne di lui : una pietra commemorativa fu alzata sulla sua tomba dalla figlia Laura colla seguente iscrizione : qui riposa Francesco Augusto Bon patrizio veneto scrittore comico dopo Goldoni primo morto in Padova il xvi decembre mdccclviii Laura figlia sua maggiore con doloroso affetto questa pietra pose il gennaio del mdccclix A questo punto lascio la parola a Giuseppe Costetti che con tanto amore ed acume dell’opera letteraria del Bon discorse nel suo studio sulla Real Compagnia Sarda (pag. 23-24). […] Egli stesso, l’autore, vi era inarrivabile nella parte del servitore intrigante………… Lasciò scritte, e tuttora inedite, le sue Memorie ; in fondo alle quali, di suo pugno, si leggono queste parole : « Nato nel 1798, morto….

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 541

Vestri in Compagnia Nazionale, andò il Calabresi a sostituirlo con Vitaliani ; morto il Vestri, lo sostituì con la Marini, con cui restò cinque anni, e con cui si recò in compagnia di Francesco Garzes, dopo la tragica fine del quale andò socio e scritturato con Paladini e Zampieri, che abbandonerà la quaresima del ’97, scritturato pel nuovo triennio in Compagnia di Claudio Leigheb e Virginia Reiter.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 800

Gaetano, impiegato al tribunale di Padova, morto a sessantacinque anni, ebbe un figlio, Silvio, avvocato, residente a Padova, e una figlia, Carlotta, vedova, che vive col poco lasciatole dal padre.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ebbe da tal matrimonio molti figliuoli, e ne vediam due suiteatro : Benedetto, prima ballerino nella Compagnia del Sacco, rimasto in tal carica sul teatro a Lisbona per undici anni al servizio di quella Corte, poi, tornato in Italia e già maturo, Arlecchino di molto pregio, morto a Torino nel carnovale del 1795 ; e Rosa, graziosa e pregevole donnina, che sposò Francesco Arena, il figliastro del Pantalone d’Arbes, e morì giovanissima.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 521

Lui morto, la vediamo continuar l’arte assieme al figliastro Giovan Battista (V.), col quale fu, dopo il 1790, in Compagnia di Pietro Rosa.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 683

Lui morto, Gaetano, col poco danaro ereditato, non sapeva come trar la vita assieme alla vecchia madre ; e, sebbene avesse compiuto gli studj universitarj, deliberò di darsi all’ arte comica, scritturandosi come generico nella Compagnia di Paolo Bossi detto il Gobbo.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1003

Vivo, s’acquistò con la sua operosità e integrità, l’amore dei compagni, le lodi del pubblico e della critica ; morto, ebbe tributo di lagrime da quanti lo conobbero.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1035-1036

In pochissimi anni il capitale fu distrutto, e il Riva, morto a Trieste nel 1822 di apoplessia fulminante, lasciò un gran cumulo di debiti fatti nel nome di Gaetana, la quale ridottasi al verde, avrebbe finito nella più squallida delle miserie, se una parente del marito, la celebre Bertinotti, non l’avesse ricoverata presso di sè e degnamente mantenuta fino alla sua morte che avvenne in Modena verso il 1830.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 4

.), e buona amica di Gustavo Modena, che nell’album di lei scriveva : Io nacqui morto, cara signora, e tale fui giudicato anche dalla levatrice.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

E a un tratto la voce d’un di quegli attori annunziò, tremante, in quel lugubre silenzio : Signori, Francesco Massaro è morto !

39. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139

Albertino Mussato Padovano, nato nel 1261, e morto nel 1330, ci fa sapere che già nel 1300 scriveansi comunemente tra noi in versi volgari (cioè facili ad esser compresi da’ volgari, benchè latini) le imprese de’ re, e si cantavano ne’ teatria. […] Furono esse però scritte nel XIV secolo, e si aggirano l’una sulle vicende di Medea, l’altra sull’espugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale viene puittosto attribuita al dotto amico del Petrarca Coluccio Salutato eloquente segretario di tre pontefici morto in Firenze sua patria l’anno 1406. […] Conservasi nell’Ambrosiana di Milanoa in un codice a penna una commedia di Pier Paolo Vergerio il vecchio, uno degli accreditati filosofi, giureconsulti, oratori ed istorici del suo tempo, nato in Capo d’Istria circa il 1349 e morto nel 1431 in Ungheria presso l’imperador Sigismondo.

40. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40

Albertino Mussato Padovano, nato nel 1261 e morto nel 1330, ci fa sapere che già nel 1300 scriveansi comunemente tra noi in versi volgari (cioè facili ad esser compresi da’ volgari, benchè latini) le imprese de’ re, e si cantavano ne’ teatri27 (Nota VII). […] Furono esse però scritte nel XIV secolo, e s’ aggiravano l’una sulle vicende di Medea, l’altra sull’espugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale viene piuttosto attribuita al dotto amico del Petrarca Coluccio Salutato eloquente segretario di tre pontefici morto in Firenze sua patria l’anno 1406. […] Conservasi nell’Ambrosiana di Milano35 in un codice a penna una commedia di Pier Paolo Vergerio il vecchio, uno degli accreditati filosofi, giureconsulti, oratori e storici del suo tempo, nato in Capo d’Istria circa il 1349 e morto nel 1431 in Ungheria presso l’imperador Sigismondo.

41. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93

Così restò morto Amlet, ed il regno e la sposa fu occupato dall’incestuoso e tiranno fratello. […] Torna la regina, e trovato morto il marito manifesta un gran dolore; s’uccisore con altri due ritirano il cadavere. […] Amlet si accorge di essere inteso, pensa che sia il re che stia ascoltando, finge che sia un topo, e lo ferisce; Polonio grida, son morto. […] Amlet osserva l’insensibilità di colui, che nell’aprire una sepoltura stà cantando, Il becchino getta al suolo una testa di un morto; Amlet riflette che quella potrebbe appartenere a qualche uomo di stato, che vivendo pretese ingannare il cielo stesso; ovvero a qualche cortigiano infingevole; o anche a qualche cavaliero che es altar soleva il cavallo di un altro, perchè intendeva di chiederglielo in prestito &c. […] “Tu sei morto, Amlet, non ti resta che mezz’ora di vita; la punta del ferro che tieni in mano è avvelenata, e . . ., mi ha morto; io ne avea una simile, e tu sei morto; tua madre ha bevuto la morte in quel vino . . . non posso più . . . il re . . . il re è il malvagio autore di tante stragi”.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 8

La sera del 21 alle sei e mezzo era morto.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313

Il Cinelli racconta « che una volta (Curzio Marignolli, poeta, nato a Firenze il 1563 e morto a Parigi il 1606) sgridato dal padre, perchè i suoi averi licenziosamente spendesse, arditamente rispose : Anzi, tutto il mio spendo con prudenza, intendendo dire con una donna sua amica che Prudenza chiamavasi. » E l’Arlia che varie rime di Curzio raccolse e pubblicò nelle Curiosità letterarie del Romagnoli (Bologna, 1885) aggiunge : era costei una comica, alla quale poi impazzata, o davvero, o per meglio accalappiare i merlotti, quell’altro capo ameno di Francesco Rovai scrisse il seguente sonetto, che pizzica di secentismo un buon poco : Folle è Prudenza : oh che follie soavi folli fan per dolcezza i saggi amanti !

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 570-571

Forse lo Scaramuccia ebbe l’elenco in quaresima e nol pubblicò che in agosto, quando la Germoglia, morto il marito, passò a seconde nozze col Tassani ?

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590

Forse figlia dei precedenti e sorella di Antonio Torri detto Lelio, fu attrice al servizio del Duca di Modena per la parte musicale, come si rileva da una sua curiosissima lettera al Duca stesso da Bologna, in data 2 giugno 1683 in cui si lagnava che certo signor Francesco Desiderij suo famigliare facesse da padrone assoluto con lei e la madre (il padre era già morto) senza aver riguardo alcuno alla lor povertà, vantandone autorità da Sua Altezza.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 349

.), di anni 67, sposo di Claudia Simona Audureau, morto jeri in via Beaurepaire, sepolto nella cripta della cappella della Vergine, presenti Pietro Luigi Audureau, borghese di Parigi, e Giuseppe Balletti, ufficiale del Re, suoi cognati.

47. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193

Il celebre Storico Padovano Albertino Mussato, nato all’anno 1261 come prova l’abate Tiraboschi, e morto nel 1330, ci fa sapere che nel 1300 già comunemente si scriveano nell’Italia in versi volgari le imprese de’ re, e si cantavano ne’ teatri123. […] Batista Parasols Limosino, morto nel 1383, scrisse cinque tragedie contro Giovanna I contessa di Provenza e regina di Napoli ancor vivente.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 312

Ella non era figlia di comici, ma ebbe un fratello, Antonio, secondo brillante mediocre, morto a Pisa di etisia.

49. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187

Scrissero ne’ principj del secolo pel teatro lirico la Mothe, Danchet, Menesson, la Roque, Pellegrin sovente deriso ma lodato pel suo Jeste, Fuselier e Cahusac morto nel 1764 autore di Calliroe, e Bernard che compose le Sorprese dell’amore, e Castore e Polluce una delle migliori opere francesi posta in musica dal famoso Rameau. […] Pannard morto nel 1764 scrisse un gran numero di componimenti in vaudevilles applauditi, di parodie e di opere buffe. […] Moline opera eroicomica che manca di comico e di eroico posta in musica dal celebre nostro Paisello, e Tarare di Beaumarchais stravaganza in cinque atti con prologo che incresce al buon senso, benchè diverta i volgari colle decorazioni spettacolose, e l’Amfitrione in tre atti nato e morto in un giorno nel 1788.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 942

Nel 1796, probabilmente, o era morto, o s’era ritirato dalle scene, giacchè nol vediam figurare nell’elenco del S.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 129

Figlio di un ciabattino di Udine, dove nacque verso il 1780, fu allevato nel mestiere del padre, morto il quale, vagando di paese in paese, or questo or quello frecciando, s’ imbattè in una piccola compagnia di comici che lo accolsero in qualità di socio, e da cui fu licenziato, dopo la prima sua comparsa in pubblico.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 265

Quand’egli lasciò l’arte, chiamò a sè la piccola Maria per metterla in un collegio di Milano : ma, lui morto, le angustie di famiglia le fecer troncare gli studî e la sbalzaron su le scene a soli 13 anni.

53. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31

Tale è in prima Giovanni Elia Schlegel benchè morto nel più bello della carriera. […] Giovanni Behermann negoziante di Amburgo morto da non molti anni compose due tragedie ben verseggiate il Timoleone, e gli Orazzi, ed in questa imitò Cornelio. […] Cristiano Gellert nato nell’alta Sassonia nel 1713, e morto nel 1769 mostrò buon gusto in più opere, e diede al teatro alcune commedie pregevoli. […] Giovanni Cristiano Krüger nato in Berlino, e morto in Amburgo di anni ventotto nel 1750 costretto dalla povertà entrò nella compagnia comica di Schonemann,e lavorò come attore e come poeta. […] Il delicato Salomone Gessner nato a Zurigo nel 1730, e morto prima del 1789, il quale in tante guise ritrasse felicemente la bella e semplice natura, volle pure mettere sulle scene le bellezze pastorali che egli leggiadramente seppe colorire.

54. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252

Tale in prima è Giovanni Elia Schlegel benchè morto nel più bello della carriera. […] Giovanni Behermann negoziante di Amburgo morto da non molti anni compose due tragedie ben verseggiate, il Timoleonte, e gli Orazj nella quale imitò Cornelio. […] Cristiano Gellert nato nell’Alta Sassonia nel 1713 e morto nel 1769 mostrò buon gusto in più opere e diede al teatro alcune commedie pregevoli. […] Giovanni Cristiano Krüger nato in Berlino e morto in Amburgo di anni ventotto nel 1750 costretto dalla povertà entrò nella compagnia comica di Schönemann, e lavorò come attore e come poeta. […] Il delicato Salomone Gessner nato a Zurigo nel 1730 e morto non ha guari, il quale in tante guise ritrasse la bella e semplice natura, volle pur mettere sulla scena le bellezze pastorali ch’egli seppe leggiadramente colorire.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 528

Figlio di Antonio Frangini, gioielliere veneziano, morto il ’49 sulle barricate della (Momola) Guardia Nazionale.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 632-633

Solerti, Il Teatro ferrarese) ; e alla recitazione del Sagrificio del Beccari, data in Sassuolo nel 1587 con prologo del Guarini, pel matrimonio di Pio di Savoja, Signor di Sassuolo, Modena, Vicenza, 1871 ; e che, morto il 1589, fu sepolto in Santa Monica di Ferrara.

57. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. III. Teatri materiali. » pp. 132-135

Fu eretto questo teatro dall’istesso Vespasiano Gonzaga duca di Traetto, che fe fabbricare Sabbionetta, uomo dottissimo e fautore de’ letterati, nato nel Regno di Napoli in Fondi l’anno 1531 e morto nel 1591.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 450

Questi, nato il 1812 e morto il 1880, amoroso in Compagnia di Giuseppe Salvini, si sposò a una Felicita Rocca, nata il 1821 e morta il 1895.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 661

(Nel 1739 una Nicolina Bonanni era prima donna de’Fiorentini nella Compagnia di Domenico Di Fiore, il quale, caso strano, aveva l’anno dopo a prima donna nel Giardino fuori Porta Capuana, un’Agata Ciavarella : un Vittorio Bonanni fu celebre pulcinella morto circa il 1730).

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 914

Napoletano, figlio di Antonio, primo innamorato, e capocomico egregio, morto il 1733, e di Isabella, prima donna, morta in età cadente il 1778, si diede all’arte dei parenti, recitando con mediocre successo le parti d’innamorato.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391

Garzes, morto il quale, entrò subito secondo brillante con Pieri e Ferrati.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia, li 30 marzo 1671. » pp. 605-

Era anch'egli a Parigi nella Compagnia del 1653, in qualità di secondo amoroso, sotto il nome di Virginio ; e, morto il padre, tornò a Modena, ove si fece Carmelitano scalzo.

63. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388

Il primo, nato nel 1648, e morto nel 1724, dopo d’aver travagliato per l’antico teatro italiano di Parigi insieme con Regnard, diede al francese altre diciotto commedie. […] Fagan, nato in Parigi nel 1702, e morto nel 1755, avea nel genere comico, secondo che ci attesta M.  […] Giambatista Rousseau, nato in Parigi nel 1669 e morto nel 1740, compose anche due commedie, le Flatteur e le Capricieux. […] Per l’opera comica hanno lavorato Le-Sage, morto nel 1747, Pannard morto nel 1760, Fuselier, Collé, Piron, Orneval, Carolet, etc. fino al 1745, quando tale spettacolo fu proibito ne’ teatri delle fiere. […] , e morto poi questo principe, conseguirono il titolo di Commedianti del Re e una pensione di quindicimila lire nel 1723.

64. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

Così restò morto Amlet, ed il regno e la sposa fu occupato dall’incestuoso e tiranno fratello. […] Torna la regina, e trovato morto il marito manifesta un gran dolore; l’uccisore con altri due ritirano il cadavere. […] Polonio grida, son morto . […] Il becchino getta al suolo una testa di un morto. […] Tu sei morto, Amlet, non ti resta che mezz’ora di vita; la punta del ferro che tieni in mano, è avvelenata, e… mi ha morto; io ne avea una simile, e tu sei morto… Tua madre ha bevuta la morte nel vino… non posso più… il re… il re è il malvagio autore di tante stragi.

65. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290

Ben Johnson, morto nel 1637, passò per lo più eccellente comico de’ suoi tempi, benché avea composto ancora tragedie. […] Illustrò allora le scene inglesi l’eccellente attore e autore tragico e comico Tommaso Otwai, morto nel 1685, il quale spiccò più nelle tragedie, e mostrò prima d’ogni altro in teatro Catilina, e Venezia Salvata. […] Il traduttor di Giovenale, Tommaso Shadwell, morto nel 1693, compose per lo teatro, dopo di aver letto Molière. […] Il cavaliere Van-Brough, morto nel 1704, fu architetto grossolano e comico dilicato.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 343

) : « (Venerdì 16 marzo 1668) fu inumato il signor Giacinto Bendinelly, detto Valerio, uno dei comici di Sua Maestà, della compagnia italiana, morto in via S.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 772

Fece le prime armi, se così possiam dire, in un paesello poco discosto da Torino, con una specie di compagnia formata da quattro o cinque ragazzi della sua età, e capitanata da Ferdinando Salvaja, amico inseparabile del povero Diotti, del quale, dopo morto, rievocò affettuose memorie, da cui traggo oggi le presenti notizie.

68. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

Antonio Houdard La Motte nato nel 1672 e morto nel 1731 era veramente uomo d’ ingegno, erudito, e non indegno di essere ricordato con lode; sebbene al dire di M. […] Crebillon nato in Digione l’anno 1674 e morto in Parigi nel 1762 è il primo tragico Francese che in questo secolo possa degnamente nominarsi dopo P. […] Colardeau morto da non molti anni, il quale a qualche dono naturale non accoppiò nè studio nè travaglio, scrisse due tragedie Astarbé e Calisto, delle quali durano ancora i nomi. […] Il commediante La Noue morto nel 1761 scrisse il Maometto II che rimase al teatro, e Voltaire gl’indirizzò un madrigale in occasione del suo Maometto. […] de Belloy morto nel 1775.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447

Ma quel Domenico, che lasciò alcuni dialoghi scritti per le commedie all’improvviso, e di cui fa menzione Luigi Riccoboni nella sua Histoire du Théâtre Italien, non è che il famoso Dominique, di cui il padre era morto, come abbiam visto, nel ’40, e l’Orsola era moglie e non sorella.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 558-559

Oh se aveste ascoltato Angelo del Duca con Pulcinella servo sciocco, finto morto e perseguitato dal mago Aristone !

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652

Mi è sta anco decto esser morto il s.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735

Suo marito, Ludovico Mancini, era morto ad Alicante il 13 maggio del ’77 in Compagnia di Ernesto Rossi.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 763-764

Di lui, morto, disse il Costetti, del quale mi piace riportar le parole che indirizzò alla figliuola Lina il Io giugno del ’96.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Fu con Massimo Ferraresi, del quale sposò la figlia Elisabetta ; e, lui morto, passò con Onofrio Paganini prima, poi con Pietro Rossi, con Giuseppe Lapy a Venezia, e (1782) con Francesco Paganini, figliuolo di Onofrio.

75. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356

Il canonico Carlo Celano nato in Napoli nel 1617 e morto nel 1693, col nome di Don Ettore Calcolona tradusse con libertà e rettificò varie commedie spagnuole, come può osservarsi nelle sue date alla luce più Volte in Napoli ed in Roma, l’Ardito vergognoso, Chi tutto vuol tutto perde, la Forza del sangue, l’Infanta villana, la Zingaretta di Madrid, Proteggere l’Inimico, il Consigliere del suo male ecc. […] Le Accademie letterarie de’ Rozzi e degli Intronati che tornarono a fiorire nel XVII secolo, quella brigata di nobili attori che rappresentava in Napoli le commedie a soggetto del Porta, gli Squinternati di Palermo, di cui parla il Perrucci ed il Mongitore, i nobili napoletani Muscettola, Dentice, Mariconda che pure recitarono eccellentemente, facevano cadere in dispregio la maniera per lo più plebea caricata declamatoria de’ pubblici commedianti, Il celebre cavalier Bernini nato in Napoli, e che fiorì in Roma dove morì nel 1680, rappresentava egregiamente diversi comici caratteria Il famoso pittore e poeta Satirico napoletano Salvador Rosa morto in Roma nel 1673 empì quella città non meno che Firenze di meraviglia per la copiosa eloquenza estemporanea, per la grazia, per la copia e novità de’ sali, e per la naturalezza onde si fece ammirare nel carattere di Formica personaggio raggiratore come il Coviello ed il Brighella, ed in quello di Pascariello, La di lui casa in Firenze divenne un’ accademia letteraria sotto il titolo de’ Pencossi, ove intervenivano l’insigne Vangelista Torricelli, il celebre Carlo Dati, l’erudito Giambatista Ricciardi, i dotti Berni e Chimentelli ecc. 

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 275-276

E se i Vettori, i Barlacchi, e i Visini di là son iti a veder ballar l’orso, altri poeti, altri strion più fini non mancheranno per l’usato corso ; non è morto ne’petti fiorentini lo scenico valor, ma ben trascorso ; io so quel ch’io mi dico, e fia dimostro alla tornata del principe nostro.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281

Si scritturò il ’65 con Michele Sivori ; e morto il caratterista Bottazzi, egli fu, di sorpresa, obbligato a sostenerne le parti.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 296

Non certo alcuno menzionato nel dizionarietto del Bartoli, poichè Domenico era già morto nella primavera del 1774, cioè quindici anni prima dell’incontro di questo col Casanova ad Ausburgo : non la Marianna morta a venti anni.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 91-92

Cominciò a recitare in compagnie di poco o niun conto, finchè, morto Giulio Rasi, andò a sostituirlo in Compagnia Morelli, acquistandosi in breve la stima e benevolenza de'pubblici più arcigni, per la svegliatezza della mente, lo slancio della passione, la interpretazione mai errata.

80. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12

Secondo Pasquier questo Jodelle morto di anni 41 nel 1573 non mancava di talento, benchè non avesse veduto i buoni libri. […] Rappresentava acconciamente da pecorajo l’abile personaggio piacevole Cinita morto da alcuni anni, e da avvocato un attore non meno esperto chiamato Espejo.

81. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

Giovanni Campistron nato nel 1656, e morto nel 1723 scrisse diverse tragedie che non cedono per regolarità a quelle di Racine. […] Antonio La Fosse detto d’Aubigny nato in Parigi nel 1653, e morto a’ 2 di novembre del 1708, corse la tragica carriera, poichè Campistron avea rinunciato al teatro. […] La Grange Chancel nato nel 1678, e morto nel 1758 scrisse varie tragedie in istile debole e trascurato, e con viluppo romanzesco. […] Guymond de la Touche nato nel 1729 in Chateu-Roux nel Berrì e morto nel 1760 in Parigi, compose una Ifigenia in Tauride, nella quale immaginò a suo modo lo scioglimento. […] Il commediante Ma Noue morto nel 1761 scrisse Maometto II che rimase al teatro.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281

Trovandosi il '55 nella Compagnia di Astolfi, morto questi di colera a Pistoia, ne assunse egli la condotta e la direzione, fortunatissimo sempre come capocomico, l’ idolo del pubblico e delle imprese come attore.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771

Il padre morto, la madre da sostentare, gli affari che volgeano sempre più al peggio, la costrinsero ad abbracciar definitivamente il ruolo di vecchia, scritturandosi con Ermete Novelli, e passando poi con Pasta, la Tessero e la Giagnoni, con Paladini, con Pasta, Garzes, Reinach, con Pasta e la Tina Di Lorenzo, con Leigheb e la Reiter, con Pasta e la Reiter, e con la Reiter sola, colla quale è tuttavia e sarà fino al principio del prossimo triennio '906-07-08, pel quale è scritturata colla Compagnia Talli, Re Riccardi : questo il lungo stato di servizio di Ermenegilda Zucchini, o, come la chiamano con affettuoso accorcimento i compagni tutti, della Gilda, che le ha procurato per la probità e la fedeltà e lo zelo con cui l’ ha disimpegnato il più ampio certificato del pubblico padrome. « Vi pare che basti ? 

84. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253

Contemporaneamente l’erudito Niccolò Amenta Napoletano nato nel 1659 e morto nel 1719 dal 1699 in poi fe recitare ed imprimere le sette sue commedie, la Costanza, la Fante, il Forca, la Somiglianza, la Carlotta, la Giustina, le Gemelle, tutte scritte in bella prosa e con arte comica alla latina, e sul gusto del Porta e dell’Isa. […] Ma la grazia inimitabile di Gennarantonio Federico Napoletano morto dopo il 1750, e singolarmente la verità delle dipinture che faceva de’ caratteri e de’ costumi, e la bellezza della patria locuzione, non faranno mai perire le sue commedie li Birbe, e lo Curatore. […] Pietro Chiari già morto da più anni avesse, come gli conveniva, secondato le sagge vedute del Goldoni migliorandolo soltanto nella lingua, nella versificazione e nella vivacità dell’azione; il teatro istrionico non sarebbe ritornato agli antichi abusi e le maschere inverisimili si sarebbero convertite in comici caratteri umani graziosi e piacevoli. […] Giambatista Roberti morto nel 1786. […] Ma che disse del teatro architettato dal Vaccaro, nell’ultima sua opera la Regolata Costruzione de’ Teatri, il nostro dotto Vincenzo Lamberti morto lo scorso anno?

85. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262

Tu sai, Calandro, che altra differenza non è dal vivo al morto, se non in quanto che il morto non si muove mai e il vivo sì; e però, quando tu faccia come io ti dirò, sempre risusciterai. […] E stà sicuro, Calandro mio, che chi fa questo, non è mai morto . . . . […] Io son morto, io son morto. […] Io di paura sarei morto allora. […] Andrea Calmo Veneziano morto l’anno 1571, fu attore ed autore molto esperto ed applaudito, come ci fa a sapere in una lettera il Parabosco.

86. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7

Con tutto ciò Lope de Vega morto nel 1635, per aver egli calpestata ogni regola, mostrava di temer la censura non meno dell’Italia che della Francia, la quale nel di lui fiorire avea un teatro tanto sregolato quanto l’alemanno e ’l cinese, e di gran lunga inferiore a quel di Lope per invenzione e per ingegno e per vivacità.

87. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256

Giovanni Ewald morto da non molto ha composto la Morte di Balder ed altre favole che gli fecero onore fra’ suoi.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 94-95

Che bel vedere in Casa uniti que' due celebri Personaggi I L'Impresario al tavolino in veste da camera, in berretta bianca, cogli occhiali sul naso, a rovinar Commedie, pareva un moribondo che scrivesse il suo testamento ; e brighella, coll’ago in mano, il suo sartore che gli facesse l’abito da morto.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 195-196

Il Bocchini (V.) ha nella seconda parte della Corona Macheronica il seguente Prologo tra Olivetta e Bagolino Bagolino Ahimè, che più no posso spinto dal gran dolor, portar sto peso adosso, soffrir sto batticor, perch' ho el mio ben za perso, vado desperso criando adess : Olivetta mi son zo de gargam, appassionà d’amor, morto de fam.

90. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37

Giovanni Ewald morto verso il 1780 compose la Morte di Balder, ed altre favole che gli fecero onore fra suoi.

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 273-274

Così fece : e andò di sera in sera acquistando terreno, tanto che, morto nel 1745 il famoso Bartolommeo Cavallucci, e sentito parlare Agostino Valle, padrone del teatro omonimo a Roma, di questa nuova celebrità, lo scritturò pel carnevale del 1746.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357

Viene intitolata : LA LUCERNA DI EPITETTO che scopre dalle tenebre il passato, il presente e l’avvenire ovvero la filosofia magica e il prodigioso morto palpabile ed invisibile Commedia Allegorica Filosofico-Magico-Portentosa Scenarj e Vestiarj Allegorici formeranno l’adornamento della Commedia di un genere sempre variato e sorprendente.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 57-58

Metto qui intero il breve e bello articolo che il dottor Icilio Polese, direttore dell’ Arte drammatica, pubblicava nel suo giornale, il 21 gennaio del 1888 : Achille Majeroni è morto a Bologna ieri (20) alle sei pomeridiane.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 216-217

Lo sciagurato vecchio è morto a Verona la mattina del 21 ottobre 1899.

95. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

Uno di questi drammi della Passione scritto circa la mettà del secolo si crede composizione di Giovanni Michele vescovo di Angers morto in concetto di santo. […] Sotto Carlo VI morto nel 1422 furonvi in Francia, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori.

96. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84

Uno di questi drammi della Passione scritto circa la metà del secolo si crede composizione di Giovanni Michele vescovo di Angers morto in concetto di santo. […] Furonvi in Francia sotto Carlo VI morto nel 1422, oltre a’ Fratelli della Passione, varie altre compagnie di rappresentatori.

97. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255

Io son spacciato, io son morto, apriti, Apriti, perdio, terra, e seppelliscimi. […] Tu sai Calandro, che altra differenza non è dal vivo al morto, se non in quanto che il morto non si muove mai e il vivo sì; e però quando tu faccia come io ti dirò, sempre resusciterai. […] E stà sicuro, Calandro mio, che chi fa questo, non è mai morto. […] Io son morto, io son morto. […] Io di paura sarei morto allora.

98. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417

., morto nel 1765, ha scritte tre buone tragedie, il Busiri, (tradotto in Francia da M. de la Place) rappresentata con applauso sul teatro di DruryLane nel 1719, la Vendetta uscita nel 1721 e i Fratelli tragedia rappresentata nel 1753, la quale si tiene per inferiore alla Vendetta, quanto allo stile, ma merita indulgenza per esser uscita da un uomo di sessantanove anni. Quest’insigne poeta é morto nel 1765. […] Thompson, nato nel 1700 e morto nel 1748, autore del poema delle Quattro Stagioni, avea già arricchito il teatro con Sofonisba, Agamennone, e Alfredo, tragedie ricevute con sommo gradimento; ma la nazione malcontenta di lui per altro motivo, non volle ascoltare Edoardo ed Eleonora pubblicata nel 1739. […] Giorgio Lillo, onorato gioielliere di Londra, morto nel 1739, quantunque posseduto avesse un carattere dolce, e costumi semplici, é autore di due atroci tragedie cittadinesche, l’una intitolata Barnwell 247, o il Mercante di Londra, e l’altra la Fatale Curiosità, fatali veramente e contagiose composizioni che hanno comunicata alle scene francesi e alemane la propria tristizia le dipinture delle scelleraggini più esecrande e vergognose per l’umanità. […] La gloria della commedia inglese é cresciuta per le favole del signor Congrève, morto di cinquantasette anni nel 1729.

99. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

Adamo Alberti è morto in Napoli vecchissimo e miserabile.

100. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131

La Sofonisba di Giovan Giorgio Trissino patrizío Vicentino nato nel 1478 e morto in Roma nel 1550, assai più famosa della precedente corse indi a non molto fra’ letterati e riscosse gli applausi universali. […] Ludovico Martelli illustre poeta Fiorentino morto in Salerno nell’acerba età di anni ventotto secondo il Crescimbeni nel 1533, e secondo il Rolli ed altri con più probabilità mancato in Napoli nel 1527, parlandosi di lui come già morto in una lettera di Claudio Tolomei scritta a’ 7 di aprile del 1531a, compose una tragedia impressa indi colle altre sue opere in Firenze nel 1548, ed oggi registrata nel tomo III del Teatro Italiano antico, stampata in Livorno sotto la data di Londra nel 1787, nella quale sí allontanò dagli argomenti greci, seguendo in ciò il Trissino, e non il Rucellai. […] Lodovico Dolce morto d’anni sessanta in Venezia nel 1568 vi pubblicò più di una volta varie tragedie tratte da’ Greci e da’ Latini. […] Un’ altra buona tragedia italiana conobbe la Francia prima delle composizioni spagnuole, cioè il Tancredi di Federico Asinari nobile Astigiano conte di Camerano, nato nel 1527 e morto nel 1576; la quale, come osserva Apostolo Zeno, falsamente dall’editore fu attribuita a Torquato Tasso. […] Andromaca nella tragedia latina dissimulando e piangendo con Ulisse dice che il figliuolo è morto.

101. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211

Questo padre e legislatore del teatro francese morto nel 1684 in Parigi, merita di studiarsi da chi voglia coltivar la tragica poesia. « Non è così facile (disse di lui con verità Giovanni Racine) trovare un poeta che abbia posseduti tanti talenti, l’arte, la forza, il discernimento, l’ingegno ». « Non sarà mai abbastanza ammirata (aggiugueva) la nobiltà, l’economia negli argomenti, la veemenza nelle passioni, la gravità ne’ sentimenti, la dignità e la prodigiosa varietà ne’ caratteri ». […] Aggiungiamo su questo insigne tragico nato in Fertè-Milon nel dicembre del 1639 e morto in Parigi nell’aprile del 1699, che lasciò tralle sue carte il piano di una Ifigenia in Tauride, dal quale apparisce che egli prima di mettere in versi una tragedia, formatone il piano ne disponeva in prosa tutte le scene sino alla fine senza scriverne un verso, dopo di che diceva di averla terminata; e non avea torto. […] Tristano Eremita nato nel 1601 e morto nel 16.. […] Cirano di Bergerac nato nel Perigord nel 1620 e morto nel 1655 fece una tragedia della Morte di Agrippina, e nel personaggio di Sejano diede il primo esempio delle massime ardite usate poscia da moderni tragici della Francia con tal frequenza ed intemperanza, che, al dir del Palissot, ne sono essi divenuti ridicoli; or che diremo di certi ultimi Italiani che hanno portato al colmo questo difetto? Filippo Quinault nato in Parigi nel 1634 e morto nel 1688, oltre alle opere musicali e alle commedie, delle quali parleremo appresso, compose otto tragicommedie e quattro tragedie.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 340-342

Belotti Amilcare (detto in arte Belottino), nacque a Bergamo da un negoziante di seta ; morto il quale, egli, poco esperto e poco incline alla mercatura, finì in pochissimo tempo quanto aveva ereditato.

103. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209

Sull’esempio del Muffato il patrizio veneto Gregorio Corraro, morto nel 1464, compose in versi, latini nell’età di soli 18 anni una tragedia intitolata Progne, alla quale fanno plauso con Lilio Gregorio Giraldi e Scipione Maffei tutti gl’intelligenti del latino linguaggio e della poesia drammatica. […] Il celebre Leonardo Bruni, che da Arezzo sua patria é comunemente detto Leonardo Aretino, nato nel 1369, e morto nel 1444, fece una comedia latina, intitolata Polissena, stampata più volte in Lipsia nel principio del XVI secolo. […] Uno di questi drammi della Passione, scritto circa la metà del secolo, si crede composizione di Giovanni Michele vescovo d’Angers, morto in concetto di santità.

104. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127

Bernardo Giuseppe Saurin parigino nato nel maggio del 1706 morto nel novembre del 1781, oltre alle tragedie riferite tradusse quasi tutto dall’inglese il Beverley di Odoardo Moore che altri attribuisce a Lillo, altri a Tompson. […] Dionigi Diderot filosofo di molto nome morto nel 1787, vide il suo Padre di famiglia nel 1761 rappresentato in Parigi con felice successo, ed applaudito eziandio su’ teatri stranieri, principalmente perchè sin dalla prima scena il pubblico s’interessa per Sofia, e per Saint-Albin, la cui passione è ritratta con ottimi colori.

105. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174

La Sofonisba di Giovan Giorgio Trissino, patrizio Vicentino nato nel 1478 e morto in Roma nel 1550, assai più famosa della precedente corse indi a non molto fra’ letterati e riscosse gli applausi universali. […] Lodovico Dolce morto d’anni sessanta in Venezia nel 1568 vi pubblicò più d’una volta varie tragedie tratte da’ Greci, e da’ Latini. […] Andromaca nella tragedia latina dissimulando e piangendo con Ulisse dice che il figliuolo è morto. […] Per la stessa ragione non doveasi appresso far dire che egli si è perduto, e che non si sa dove sia; ma col tragico latino dirsi alla prima ch’è morto; perchè questa notizia ben accreditata dal dolor materno toglieva ad Ulisse ogni speranza; là dove l’essersi perduto stimola sempre più all’inchiesta. […] Fu eretto questo teatro dall’istesso Vespasiano Gonzaga Duca di Traetto, che fabbricò Sabbioneta, uomo dottissimo e fautore de’ letterati, nato nel regno di Napoli in Fondi l’anno 1531 e morto nel 1591.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878

Se egli si diceva già vecchio venti anni addietro, molto probabilmente nel ’90 circa era già morto.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674

Pour doubler Gherardi, morto nel '700 ?

108. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Trarremo solo da questa folla di poca importanza il Pedante burlato piacevole commedia di Cirano di Bergerac, i Visionarj di Desmaret morto nel 1676 commedia in quel tempo stimata inimitabile, benchè non sia che una filza di scene di ritratti immaginarj cattiva e maltessuta, e i Litiganti di Racine imitazione delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui credesi di aver in qualche modo contribuito e Despréaux e Furetiere ed altri chiari letterati18. […] Davide Agostino Brueys, benchè morto nel 1723, passò la maggior parte della sua età nel secolo XVII, essendo nato in Aix nel 1640. […] Florent Carton Dancourt nato nel 1661 o 1662 e morto nel 1725 o 1726, fu un commediante di mediocre abilità, ed uno de’ buoni autori comici.

109. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO II. Tragedie latine d’oltramonti, Tragici Olandesi, e Teatro Alemanno. » pp. 135-142

Fu questi Martino Opitz di Boberfeld nato nel 1597 e morto nel 1639.

110. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO V. Tragedie Latine d’Oltramonti: Tragici Olandesi: Teatro Alemanno. » pp. 286-290

Fu questi Martino Opitz di Boberfeld nato nel 1597 e morto nel 1639.

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312

Oltre a Gaetano e Giovanni Bazzi, abbiamo la Caterina che recitava la parte di Donna Luisa nell’Innamorato al tormento del Giraud ; Paolo, detto il gobbo, conduttore al principio del secolo di una mediocre compagnia, e morto a Torino, sovvenuto dai fratelli ; Elisabetta (la madre ?)

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 954-957

Per la presente io vi faccio sapere se non porget’ al mio gran mal conforto la novella vdirete ch’ io sia morto.

113. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1016-

Sul feretro, Giovanni Procacci lesse le seguenti parole, che dicon chiaro e bene le lodi del povero morto : Spesso, ahi troppo spesso, ebbi a dire l’ultime parole d’addio sul feretro di carissimi amici ; ma non fu mai pietà simile a questa.

114. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130

Ansaldo Ceba Genovese scrittore di più opere e traduttore de’ Caratteri di Teofrasto morto di anni 58 nel 1623 compose tre tragedie la Silandra, l’Alcippo e le Gemelle Capuane. […] Tiberio Gambaruti d’ Alessandria morto nel 1623 pubblicò la Regina Teano: Filippo Finella filosofo Napoletano pubblicò nel 1617 la Cesonia e nel 1627 la Giudea distrutta da Vespasiano e Tito: Ettore Pignatelli cavaliere Napoletano compose co’ materiali del greco romanzo di Eliodoro di Cariclea e Teagene la sua tragedia la Carichia che uscì alla luce delle stampe in Napoli nel 162759: il Luzzago pubblicò l’Edelfa nel 1627: il Pistojese Francesco Bracciolini la Pentesilea, l’Evandro, l’Arpalice: il Bolognese Batista Manzini la Flerida gelosa mentovata dal Ghilini: Melchiorre Zoppio anche Bolognese fondatore dell’Accademia de’ Gelati morto nel 1634, il quale mostrò troppo amore per le arguzie, ne compose cinque, Medea, Admeto, i Perigli della Regina Creusa, il Re Meandro, e Giuliano; ma il suo Diogene accusato che il Ghilini credè tragedia, è una commedia in versi di cinque, di sette e di nove sillabe, e s’impresse nel 1598: ed il Pindaro di Savona Gabriele Chiabrera pubblicò in Genova la sua tragedia Erminia nel 1622, nella quale non rimane a veruno de’ precedenti inferiore per regolarità, per economia, per maneggio d’affetti, sebbene manifesti di non aver nascendo sortiti talenti per esser un gran tragico, come era nato per essere un gran lirico. […] Il conte Fulvio Testi, nato in Ferrara l’anno 1593 e trasportato a Modena nel 1598, indi morto nella cittadella di tai città a’ 28 di Agosto del 1646, il quale ad onta del suo stile per lo più manierato manifestò ingegno grande nelle sue poesie e specialmente in alcune pregevoli canzoni Oraziane, lasciò anche qualche componimento rappresentativo, cioè l’Isola d’ Alcina, e l’Arsinda non terminata.

115. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Enea in Troia »

Ripigliano appena il canto le altre donne, che ecco Pirro che entra cacciandosi innanzi Polite, che cade morto a’ piè del padre.

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