/ 264
25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Brava comica napolitana, che recitò nel carattere di prima donna con assiduo impegno, divenendo un oggetto di piacere sui teatri del Regno e d’altre Provincie.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu prima nella Compagnia di Nicodemo Manni in Lombardia e in altre provincie d’Italia, applauditissimo nel carattere brillante di francese italianato, di cui fu inventore il Canzachi (V.), ma che il Vieri, fiorito assai tempo dopo, rinnovò senza l’esempio di alcuno.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Moglie del precedente. « Recitò questa comica – dice il Bartoli – nel carattere della serva con molto spirito ; e dopo d’aver passato un lungo corso di comiche vicende, toltasi alla professione, morì nella città di Bologna. » È questa dunque la bruna fresca e vezzosa del Goldoni, che faceva col Ferramonti le Colombine (V.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Istruita nell’ arte comica dal suo primo marito, detto il Barbieri, riuscì egregia artista specialmente nel carattere della serva.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Tatarone, ossia, vecchio che vuol fare il tata, il mimmo, parlando con favella mozza, infantile ; fu soprannome d’un comico bolognese, che recitò nelle migliori Compagnie con la maschera del Dottore,« e si mostrò – dice Francesco Bartoli – grazioso insieme ed erudito nel sostenere il carattere del suo secondo vecchio, parlando con assiomi latini, e facendosi distinguere per ottimo commediante.

30. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143

Spogliandolo dell’affettazione pantomimica e delle azioni scimiesche e della lugubre dettatura del testamento, l’azione e il carattere dell’Indigente prenderebbe il portamento di una delicata tenerezza che meglio si adatterebbe col comico utile disviluppo della favola e col cangiamento di M. de Lys affrettato bellamente dal Notajo. […] La dipintura del carattere del Padre di famiglia non corrisponde alle accennate bellezze. […] Tolse egli ancora dal medesimo Goldoni la sostanza del suo Figlio naturale dramma serio privo di ogni carattere comico. […] Il carattere della Scozzese è nobile, delicato, interessante.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 419

Rossi Felicita, livornese. « Fu impiegata nel carattere della serva per molti anni nel Teatro a San Luca.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Ebbe due sorelle ; l’Anna, moglie di Giovanni Roffi, e la Maddalena, moglie di Pietro Rossi, ambedue comiche esperte nel carattere della serva.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1033

Sosteneva il Gnochis, oltre al carattere di Pantalone, parti serie nelle commedie studiate, ecantava negli scherzi in musica.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article »

Lasciò varie opere manoscritte, fra cui la Medea in Corinto, una parodia dell’Amleto con le maschere, e Una le paga tutte, commedia di carattere di cui ha copia la Biblioteca comunale di Verona.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Dopo di aver recitato vario tempo e in compagnie varie parti generiche, cominciò con Pietriboni a recitar quelle, e con buona riuscita, di secondo carattere.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 768

Il 1821 era nella Compagnia Mascherpa e Velli, e le Varietà teatrali di Venezia così ne scrivono : « Datosi alle parti di tiranno, tanto seppe accoppiare il buon volere a que' naturali doni che in sè riunisce, che giunse a rendersi ben accetto anche nell’odioso carattere d’ordinario da lui sostenuto.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Recatasi il 1766 a Barcellona, si sposò al Grandi, coll’insegnamento del quale riuscì in breve tempo attrice di gran merito. « La sua bellezza — dice il Bartoli — la sua grazia, un’espressione viva ed aggiustata al carattere del personaggio ch’ella rappresentava, erano tutte cose che fermavano gli spettatori a considerarla, ad ammirarla ed a compartirle molti applausi.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 122

il quale dopo aver detto, che seppe acquistarsi una gloria non disgiunta dall’ utilità, venendo a parlar dell’ Amleto di Ducis, applauditissimo a Bologna col Menichelli, protagonista, nell’ estate del 1795, dice ch' egli esprimendo con tragica energia il sopraeminente carattere del protagonista, seppe ricordare il gran Molè a tutti quelli che udito l’ avevano a Parigi.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Giuseppe Simonetti si fece notare nella rappresentazione del carattere buffo di Don Gelsomino nella commedia Il Re dormendo ( ?)

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 216-217

La Locandiera, Il Ludro, La gerla di Papà Martin, L'inquisizione di Spagna, L'Ajo nell’ imbarazzo, Il Barbiere di Gheldria e altro ; e il Tommaseo disse di Papadopoli che con un cenno rendeva un carattere, con una modulaziane di voce avviava una scena. […] , 164), come contrapposto alle tante accuse : « In questo lasso di tempo furono aggregati alla mia Compagnia la signora Santoni, la signora Baracani e Papadopoli, da tutti proclamato irrequieto, stravagante di carattere, sregolato negli interessi, e da me rinvenuto buono, compiacente, e persino economo e parco nel cibo, che è tutto dire…. »

41. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130

L’Alcippo breve componimento e pregevole per varj passi espressi con nobiltà meritò di esservi inserito pel carattere del protagonista ottimo per la tragedia, mentre Alcippo illustre e virtuoso Spartano accusato d’intelligenza col re de’ Persi da un malvagio che falsifica il di lui carattere, dà motivo a varie situazioni interessanti e patetiche tra lui e la sua tenera consorte Damocrita, e alle di lui magnanime querele che palesano l’uomo grande che soffre e si lagna con moderazione. […] Benchè lo stile non possa dirsi difettoso per arditezze o arguzie, essendo anzi elegante, vivace, naturale, è non per tanto a mio avviso lontano dal carattere tragico; nè credo che il rimanente, cioè azione, caratteri, interessi, alla tragica maestà più si convenga. […] Il carattere magnanimo di Mustafà si rende ammirabile e caro, ed ha tutti i pregi dell’ottimo personaggio tragico. […] Nella scena sesta della Nutrice con Merope si svolge il nobil carattere di questa fanciulla non senza vantaggio dell’azione. […] Osservisi (per dar qualche esempio della maestà e della proprietà dello stile) il magnanimo carattere di Cleopatra.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 601

Dice di lei Francesco Bartoli : « Sosteneva con molta abilità il carattere di prima donna in varie Compagnie, e specialmente in quella condotta e diretta da Onofrio Paganini.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 935

Si vede che egli vuol piacere : lavora abbastanza bene : fa il suo carattere in modo da non si poter meglio.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Pasquali : Sosteneva egli mirabilmente un tal personaggio, ma riusciva ancor meglio nel carattere di Petronio.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Recitava il Tomasoli anche senza la maschera parti di vario carattere, e fu, dice Fr.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

« Comica piena d’avvenenza e di brio che recitò per molti anni nel carattere della serva in una Compagnia di Napoli.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Se per avventura trovasi costretta alcuna volta a coprire qualche parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di assicurare che viene da essa sostenuta con maestria comica e senza mai scordarsi il nuovo carattere ch'ella assume e ricadere nel consueto.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ammalatasi la madre, ella si provò di sostituirla nel carattere della serva, e vi riuscì egregiamente.

49. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273

Questo abbominevole scellerato, il cui carattere così ben espresso avrebbe dovuto far fremere sopra loro stessi tutti quelli, che hanno la disgrazia di rassomigliargli, parve un carattere affatto mancato; e le sue nere perfidie passarono per galanterie, imperciocchè tale che tenevasi per molto onesto uomo, vi si ritrovava tratto per tratto.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43

Il Colomberti dice di lui : che sortì dalla natura un carattere inquieto, atrabiliare, puntiglioso e prepotente. […] Dotato di una forza erculea, su di essa affidavasi per insolentire a dritto o a torto…… A questo carattere violento, irruento, dovè il Lombardi la più tragica delle morti, che il Colomberti ancora ci racconta ne' suoi particolari : Sentivasi egli una mattina indisposto di salute ; aveva ordinato un brodo, e tardando a riceverlo, si recò egli stesso in cucina dal cuoco, uomo già vecchio, e che da molti anni serviva nel palazzo della Principessa.

51. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273

L’Alcippo breve componimento e pregevole per varii passi espressi con nobiltà, meritò di esservi inserito pel carattere del protagonista ottimo per la tragedia, mentre Alcippo illustre e virtuoso spartano accusato d’intelligenza col re de’ Persi da un malvagio che falsifica il di lui carattere, dà motivo a varie situazioni interessanti e patetiche tra lui, e la sua tenera consorte Damocrita, e alle di lui magnanime querele che palesano l’uomo grande, che soffre, e si lagna con moderazione. […] Il carattere magnanimo di Mustafà si rende ammirabile e caro, ed ha tutti i pregi dell’ottimo personaggio tragico. […] Nella scena sesta della Nutrice con Merope si svolge il nobile carattere di questa fanciulla non senza vantaggio dell’azione. […] Grande è Zenobia nella prima scena, nè il carattere è smentito dallo stile. […] Osservisi (per dar qualche esempio della maestà e della proprietà dello stile) il magnanimo carattere di Cleopatra.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 999-1001

, I, 62), che pur dichiara di non averlo avuto mai nel suo calendario : Egli era un attore che conosceva molto gli effetti : coscienzioso, intelligente per lo studio di un carattere, ma un poco artificioso. […] Era anche colto, economo, buon marito e buon padre, però di carattere chiuso, sempre melanconico, giammai gaio.

53. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127

Spogliandolo dell’affettazione pantomimica e delle azioni scimiesche e della lugubre dettatura del testamento, l’azione e il carattere dell’Indigente acquisterebbe l’aria piacevole di una delicata tenerezza che meglio si adatterebbe col comico utile disviluppo dell’azione, e col cangiamento di m. de Lys affrettato bellamente dal Notajo. […] La dipintura del carattere del Padre di famiglia non corrisponde alle accennate bellezze. […] Tolse egli ancora dal medesimo Goldoni la sostanza del suo Figlio naturale, dramma serio privo di ogni carattere comico. […] Il carattere della Scozzese è nobile, delicato, interessante.

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Bartoli – circa il 1725, recitando nella Comiche Compagnie di Venezia con molto credito nello spiritoso carattere della Serva.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 984

Di lei scrisse Francesco Bartoli : Brava, ed incomparabile attrice fu la Gandini a’tempi suoi, sostenendo con immensa bravura il carattere di prima donna in tuttociò che all’arte comica per dovere si aspetta.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Dal libretto della Scena Illustrata Francesco Bartoli riferisce : « Comica che recitava la parte della serva in età avanzata in un carattere grave e prudente, all’ opposto di Fiammetta sua compagna, nella unione de' Comici affezionati.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Sapeva la lingua francese e la tedesca, e fu esso l’introduttore dello spiritoso carattere di Francese Italianato, che fu poi da altri comici imitato.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 460

Passò da quello di donna seria al carattere della serva sotto il nome di Smeraldina, nel quale successe alla Passalacqua, e riuscì attrice pregiatissima per l’acutezza dello spirito, la grazia del gesto e la vivezza dei lazzi.

59. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35

Nella seduzione di Emilia, nella congiura di Cinna e nel perdono di Augusto, qual saggio ingegnoso misto di grandi passioni private congiunte alla pubblica sorte, in che è posto il carattere della vera tragedia! […] In fatti questa galanteria, per dirla alla francese, sconvenevole al carattere d’Ippolito, e fredda a fronte del tragico e disperato amor di Fedra, non si approvò nè da’ contemporanei nè da’ posteri; benchè il dotto e giudizioso M. […] Nulla più lontano dal carattere del vincitor di Dario e dalla tragica gravità quanto il di lui Alessandro che sembra uno degli eroi da romanzo. […] Cornelio non mai se ne valse come oggetto principale; e fu Racine il primo a introdurlo nella tragedia con decenza e delicatezza; e quindi dee dirsi che da lui cominciasse la scena tragica ad avere un carattere tutto suo. […] Cornelio il suo Conte d’Essex dalla commedia spagnuola del Coello Dar la vida por su Dama; ma rendendola più regolare ne peggiorò il carattere dell’Essex.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 651

Nacque dalla prima Candido, attore di qualche pregio per parti di secondo brillante, poi di carattere, marito all’attrice napoletana Dareni ; ed Ernestina, moglie dell’attore Cambiè ; nacquer dalla seconda Vittorina, moglie di Giovanni Serafini, e Marietta, moglie di Giulio Casali.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 27

Il di lei spirito, le grazie, la civetteria decente e gastigata, una profonda conoscenza del carattere della sua parte, e tutto ciò unito ad una figura non alta ma proporzionata perfettamente, congiunta ad un bel volto adorno da due occhi nerissimi pieni di malizia, e ad una voce, benchè un poco nasale, gratissima all’orecchio : tutte queste belle doti la rendevano la favorita del Pubblico.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Al punto in cui scrivo, egli è additato come uno de' più forti sostenitori, se non il più forte dopo la Duse, della nuova tragedia d’annunziana Francesca da Rimini, nella quale incarna con molta efficacia e molta sobrietà il carattere di Gianciotto.

63. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211

Nella seduzione di Emilia, nella congiura di Cinna e nel perdono di Augusto, ci si presenta un saggio ingegnoso misto di grandi passioni private e di pubblici destini, in che è posto il carattere della vera. tragedia. […] Per avviso dello stesso suo compatriotto Giambatista Rousseau egli in vece di esprimere negli amanti il carattere dell’amore, ha in essi dipinto il proprio, trasformandoli per lo più in avvocati, in sofisti, in declamatori, e qualche volta in teologi. […] Nulla più lontano dal carattere del vincitor di Dario e dalla tragica gravità quanto il di lui Alessandro che sembra uno degli eroi da romanzo. […] Ma il carattere di Erode dipinto con bastante forza e verità, ed alcune situazioni che interessano, e l’intrepidezza di Marianne condotta a morire, mostrano che Tristano meritò in certo modo gli applausi che riscosse da’ Francesi di quel tempo. […] Trasse Tommaso Cornelio il suo Conte di Essex dalla commedia spagnuola del Coello o di Filippo IV Dar la vida por su Dama; ma rendendola più regolare ne peggiorò il carattere dell’Essex.

64. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88

Aumenta il ridicolo del carattere di Don Lucas il capriccio di voler fare esperienza di Leonora a lui promessa, e prega un suo amico che è di lei occulto amante, a fingere di amarla, e gliene dà tutto l’agio. […] Lodevoli singolarmente nell’atto I sono: la prima scena in cui si espone il soggetto, si dipingono i caratteri, e si discopre con senno la sorgente della simulazione di Chiara: le due seguenti ove si manifesta il carattere leggiero, stordito e libertino di Claudio gli artifizj dell’ astuto Pericco proprj della commedia degli antichi ed accomodati con nuova grazia a’ moderni costumi Spagnuoli. […] Noi facciamo notare tralle cose più lodevoli di questa favola le origini della corruzione del carattere di D. […] Eugenio innamorato meno nojoso, che ostenta sempre una morale avvelenata da un’ aria d’importanza e precettiva: che egli non dovrebbe continuare nè a moralizzare nè a corteggiar Pepita promessa ad un altro, a cui il padre ha già contati diecimila scudi per le gioje: che Pepita in tali circostanze non dovrebbe nell’atto II innoltrarsi in una lunga e seria conferenza deliberativa col medesimo e con la Zia: che il carattere di Bartolo portato a tutto sapere e tutto dire non dovrebbe permettergli di tacer come fa in tutta la commedia l’ importante secreto della finta lettera posta di soppiatto in tasca di D. […] Gonzalo e del Marchese, nel quale con molta grazia si mette in ridicolo il raguettismo di coloro che sconciano il proprio linguaggio castigliano con vocaboli e maniere francesi, del cui carattere diede in Ispagna l’esempio il rinomato autore del Fray-Gerundio.

65. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156

Ogni uomo ha il suo carattere può dirsi che sia piuttosto una raccolta di ritratti che una commedia ben tessuta. […] Egli a differenza del di lui protettore aveva una profonda conoscenza degli antichi, e gli copiava con molta franchezza, il che si osserva nel Sejano e nel Catilina; ma secondò il carattere degli spettatori, e trascurò l’esattezza degli antichi, contento (come disse nella prefazione del Sejano) di rispettar la verità della storia, la dignità de’ personaggi, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti. […] Il carattere dell’Uomo franco rassomiglia al Misantropo del Moliere, cui però cede in finezza e decenza, benchè lo superi in movimento e interesse.

66. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Ogni uomo ha il suo carattere può dirsi che sia piuttosto una raccolta di ritratti che una commedia ben tessuta. […] Egli a differenza del di lui protettore, avea una profonda conoscenza degli antichi, e gli copiava con molta franchezza, il che si osserva nel Sejano e nel Catilina; ma secondò il carattere degli spettatori, e trascurò l’esattezza degli antichi, contento (come diceva nella prefazione del Sejano) di rispettar la verità della storia, la dignità de’ personaggi, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti. […] Il carattere dell’Uomo Franco rassomiglia al Misantropo di Moliere, cui però cede in finezza e decenza, benchè l’avanzi in movimento e interesse.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749

Recatosi a Napoli e divenuto frequentatore assiduo e ammiratore profondo del Pulcinella…… pensò di creare lui stesso una maschera che stesse di fronte a quella milanese del Meneghino e a quella torinese del Gianduja, ed avesse un carattere suo speciale e tutto fiorentino. […] Buon cristiano, buon amico, buon prossimo : sovventore dei poveri, ed abile artista comico in generale : in particolare poi, sommo nel così detto carattere di Stenterello, che egli stesso inventò, ed inimitabilmente e gustosamente sostenne fino alla decrepitezza…… E il Morrocchesi poteva discorrerne con ragione, poichè fu con lui scritturato per tutto il 1800, che egli passò, dice, in un batter d’occhio, perchè fu del continuo accompagnato da quiete d’animo, da perfetta salute, da ogni possibile soddisfazione nell’arte, e con sopra a 400 zecchini d’avanzo, dopo essersi mantenuto gajamente in tutto e per tutto. […] Stenterello non ha carattere spiccato : esso può esser tal volta amante fortunato, tal altra marito ingannato ; ora servo sciocco spaventato dai morti, ora arguto dispensator di morale ; ma sempre, nelle quistioni più vive politiche o sociali, de’grandi e piccoli errori satirico flagellatore.

68. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ERRORI CORSI NELLA STAMPA » p. 349

Duranson è Don Geronimo della commedia, Mèlidor è il marito ingannato e guasto dall’usurajo trasformato in amico, ed Acelie è la savia consorte; e le convenzioni maneggiate con accorgimento, e la donna di piacere persuasa prudentemente la quale dà le armi per iscoprire vie più il nero carattere di Don Geronimo; e lo scioglimento, e la carica tolta al traviato e passata dal provvido Ministro ad un di lui tenero figliuolo, tutto appartiene al Francese, di cui per altro non si sono trasfuse nella commedia le grazie e le morali vedute.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 530

Passò poi servetta (e parti di carattere) il 1823-24 nella Compagnia di Caterina Venier, Francesco Toffoloni e Soci ; e nel 1834 in quella di Pasquale Tranquilli e Medoro Aliprandi.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 531

Ebbe i suoi principj ne’ teatri di Firenze, esercitandosi assai bene nel carattere d’innamorato.

71. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

Artaserse nella stessa favola è un carattere incerto, e più d’uno lo reputerà stolto o maligno nel giudicar suo fratello. […] Innamora non per tanto ed interessa il magnanimo carattere di Marianna. […] Il tetro e il forte non è il carattere dell’autore dell’Alzira, della Merope e della Zaira. […] Un carattere così eroico, franco, temerario agli occhi suoi, non dovea far tutto temere al sospettoso Polifonte? […] Ma è permesso in un fatto recentissimo falsificare la storia nel più essenziale, cioè nell’essere e nel carattere del protagonista?

72. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

Contrario è l’amor di Elettra all’idea del di lei carattere tramandatoci dagli antichi: intempestivo e senza connessione è quello di Oreste per la figliuola di Egisto. […] Artaserse nella stessa favola è un carattere incerto, e più di uno lo reputerà stolto o maligno nel giudicar suo Fratello. […] Innamora non per tanto ed interessa il magnanimo carattere di Marianna. […] L’ attrice Ciber di anni diciotto sostenne con mirabile e colà non usitata naturalezza il carattere di Zaira; quello di Orosmane fu rappresentato da un gentiluomo e non da un attore di professione. […] Ci si permetta dirgli rispettosamente che il tetro e forte non è il carattere dell’autore dell’Alzira, della Merope e della Zaira.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 

Fu prima donna per varj anni della Reale Compagnia Sarda, poi madre nobile, e nel lungo periodo della sua vita artistica diè tal prova della versatilità dell’ingegno suo, che si vuole non esserci stato carattere, vuoi comico, vuoi tragico, ch’ella non rappresentasse a perfezione.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 490

Uomo eruditissimo, dotato di memoria ferrea, era quasi una biblioteca ambulante : capacissimo di dare un consiglio sull’arte, indicare il modo di interpretare un carattere, sviscerare un concetto, svolgere un fatto storico, precisarne l’epoca.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 343

Di questa dice il Bartoli : « il gentil personale adattato al carattere che sostiene, una prontezza vivace, ed i modi suoi graziosissimi fanno distinguerla per un’ attrice pregevole, e degna di quelle lodi, che liberalmente le vengono dagli spettatori concesse. » Ricci Emilia, pisana, nata dalla civile famiglia Gambacciani, venuta a povertà, ancor fanciulla, dopo la morte del padre, sposò Antonio Ricci, padovano, ballerino da corda, assai maggiore di lei.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680

Ma in nessun’altra forma portò ella mai la naturalezza e la verità ad un più alto segno, nè mai fu più lepida e sagace che nel carattere di quella donna che i Francesi esprimono interamente col termine prude e che noi indichiamo a metà con gli aggettivi schifiltosa, schizzinosa, smancerosa, leziosa, smorfiosa, ecc. […] Il Golinetti era più fatto per questo secondo carattere, che per il primo.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 142-145

Quanto al Meneghino, egli s’adontava ogni qualvolta gli si desse il nome di maschera…. e lo si mettesse in mazzo con Arlecchino, Brighella e Pantalone. « Meneghino – egli diceva – è carattere e non maschera, » e Ambrogio Curti, da cui tolgo le presenti parole, aggiunge : « ed io credo fosse proprio nel vero, perocchè egli fosse la sintesi fedele del carattere milanese o piuttosto ambrosiano, che, per il confluire nella mia città di tanti diversi elementi d’ogni popolazione d’Italia, si va ogni dì più perdendo. » Alcuni fecer derivare il nome di Meneghino da Domenico, altri da omeneghino, piccolo uomo : altri ancora da Menechino, come s’usò per erronea lettura chiamare I Menechini, facendo risalire il nostro tipo, non so con quali argomenti, alla Commedia plautina.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 857

La sua troppo piccola statura gli fu di qualche svantaggio, nè potè nel suo carattere d’innamorato interamente brillare.

79. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194

Aumenta il ridicolo del carattere di don Lucas il capriccio di volere esperimentar Leonora a lui promessa, e prega un suo amico che è di lei occulto amante, a fingere di amarla, e gliene dà tutto l’agio. […] Noi facciamo notare tralle cose più lodevoli di questa favola le origini della corruzione del carattere di Don Mariano indicate ottimamente nella seconda scena dell’atto I, e la di lui vita oziosa descritta da lui stesso in pochi versi nella settima del medesimo atto. […] Il carattere di Bartolo portato a tutto sapere e a tutto dire non dovrebbe permettergli di tacer come fa in tutta la commedia l’importante secreto della finta lettera posta di soppiatto in tasca di don Eugenio, che egli non ignora sin dall’atto I. […] Lodevoli singolarmente sono nell’atto I; la scena prima in cui si espone il soggetto, si dipingono i caratteri, e si discopre con senno la sorgente della dissimulazione di Chiara; le due seguenti ove si manifesta il carattere leggiero stordito e libertino di Claudio; gli artifizii dell’astuto Pericco proprii della commedia degli antichi ed accomodati con nuova grazia a’ moderni costumi spagnuoli. […] L’azione che si aggira su di un impostore smascherato, non è nuova, ma è scritta con piacevolezza e vi trionfa il grazioso carattere di don Pedro fratello della vecchia delusa.

80. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176

L’Irresoluto per mio avviso è un carattere errato, equivocandosi talvolta l’irrisoluzione colla pazzia. […] Ei già conta almeno tre figliuoli, e destina al primo la poesia comica, al secondo la tragica, all’ultimo la lirica, riserbando per se il pubblicare ogni anno un mezzo poema, e per la moglie un mezzo romanzo; tratti individuali del carattere, che subito danno al ritratto la vera fisonomia. […] Pubblicò nel 1762 in versi di dieci sillabe ottimi per la commedia il Dritto del Barone interessante pel carattere di Acanta ma tessuta di avventure romanzesche sforzate. […] Vi si disviluppa bellamente il carattere delle madri che vedono con gelosia il merito nascente delle figliuole, e si studiano di tenerle lontane dalla conversazione temendo che ne rimanga la propria gloria ecclissata. […] Si è già narrato che questo comico carattere era stato prima di lui felicemente esposto sulle scene Italiane nel Geloso non geloso di Anton Brignole Sale.

81. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417

Il carattere della gelosa é vero, naturale, ben collorito. […] Ben colorito, p.e., é nel Biglietto del Lotto il carattere d’un sordido avaro nel signor Damone. […] Ma un autore di un foglio periodico spagnuolo intitolato Aduana Critica nel II tomo impresso nel 1763, ignorando l’indole della drammatica, ch’é di abbellire, e non di ripetere superstiziosamente la storia, pretendeva che si dovesse nella Lucrezia introdurre Bruto fìnto pazzo, senza accorgersi che un carattere siffatto con difficoltà verrebbe ammesso per tragico a’ nostri tempi. E quando ancora tal carattere fosse stato capace di trattarli oggidì tragicamente, il critico non ha dritto di mostrar un altro cammino al poeta, se non allora che gli ha provato con principi incontrastabili ch’egli é andato errato in quello che ha scelto. […] Il signor Weiss che avea già fatte alcune canzoni assai pregiate in Germania, volle anche scrivere molti componimenti teatrali, e dare al dramma tedesco un carattere particolare contenendoli tra quello degl’inglesi e quello de’ francesi, e prendendo da amendue il meglio.

82. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388

Crébillon e del signor de Voltaire l’han serbata in vita e sostenuta in trono, facendole forse di più acquistar qualche carattere di grandezza che le mancava. […] Radamisto ha tutte le condizioni richieste in un carattere fortemente tragico da presentarsi alle scene moderne e passarvi per eccellente. […] Artaserse é un carattere incerto, e a taluno sembrerà stolto o maligno, quando giudica suo fratello. […] Quindi il ben marcato carattere dell’arabo impostore, l’interessante Orosmano, la candida Alzira, Edipo, Cesare, Bruto, così fra loro diversi e con tanta energia ed eleganza espressi. […] Diderot ha voluto trattar quello stesso carattere con maggior cura.

83. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231

L’atto II ha maggiore interesse perchè animato dal carattere di Catone. […] Alla lettura di questo dramma orribile si crederebbe che l’autore fosse stato un uomo di una tetra immaginazione e di un carattere feroce. Ma la regola di giudicar dagli scritti del carattere dell’autore non sempre è sicura. […] Il carattere della Gelosa è vero, naturale e ben colorito. […] A differenza delle commedie francesi, ove trionfa un solo carattere principale, rimanendo gli altri illuminati da una luce riflessa, in questa commedia tutti i personaggi hanno un colorito e un carattere vivace e compariscono a buon lume.

84. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

L’Irresoluto per mio avviso è un carattere errato, equivocandosi talvolta l’irrisoluzione colla pazzia. […] Ardisco dir ciò a mezza bocca, perchè rifletto dall’altro canto che con maggior buffoneria il carattere potrebbe guastarsi. […] Questo abominevole scellerato, il cui carattere cosi bene espresso avrebbe dovuto far fremere sopra loro stessi tutti quelli che hanno la disgrazia di rassomigliargli, si credette un carattere mal colpito, e le sue nere perfidie passarono per galanterie, imperciocchè tale che tenevasi per molto onesto uomo, vi si riconosceva tratto per tratto. […] Pubblicò nel 1762 in versi di dieci sillabe ottimi per la commedia il Dritto del Barone interessante pel carattere di Acanta, ma tessuta di avventure romanzesche-sforzate. […] Anche il commediante la Noue autore del Maometto II riuscì in tal carattere nella sua Cochetta corretta.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250

Il suo carattere però non è quel della serva ma della seconda donna.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 329

Bartoli scrive : Bellotti, detto il Monco, Comico famoso, che recitò il carattere d’ Arlecchino con grande impegno ; e che cessò di vivere oltre la metà del secolo presente.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

VI), dopo aver parlato del Tonin Bonagrazia, pel quale egli poteva a ragione esser chiamato il Demarini faceto, conchiude : « da ciò si comprenderà facilmente che quando il Bellotti assume il carattere grave ed eroico, è ben difficile che gli riesca di sopprimere negli astanti quella giuliva impressione che la sua sola presenza ridesta. »

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561

Maroadi, generico dignitoso Filippo Bresciani Angelo Pisenti Generici Lodovico Mancini Angelo Mancini parti ingenue Luigi Barbieri, poeta e rammentatore Filippo Margoni, guardarobe Lorenzo Zavagna, macchinista La Compagnia recitava ora allo scoperto, di giorno, ora in teatro chiuso di sera, cercando di contentar tutti i gusti con commedie di carattere e con drammi spettacolosi che avean per base l’inverosimile.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446

Ciò mi fece risolvere appoggiar tal carattere al Pantalone, ch'era in allora il graziosissimo Francesco Rubini, e non m’ingannai, poichè alle di lui mani comparve mirabilmente, e la commedia fece in Genova un buon effetto.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 664

In breve doventò uno de' capisaldi della Compagnia, alternando le parti mimiche con le forze alla colonna d’Alcide, i balletti di carattere, le maschere di Pierrot e Arlecchino.

91. (1878) Della declamazione [posth.]

Egli sottolinea come il carattere del personaggio si modifichi dal contatto con gli altri sulla scena. […] Secondo questi tre modelli si dee distinguere il carattere proprio della loro declamazione. […] Secondo questo rapporto ciascuna ha il suo carattere proprio, le sue passioni, le sue espressioni. […] Quindi l’espressioni che vi corrispondono diventano belle del pari, perché contraggono il carattere di quelle qualità. […] L’espressione debbe esser dunque in tutte le sue parti conforme al carattere eroico, e propriamente tragico.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 498

Come donna era di un carattere gioviale, bonacciona, la ben amata di tutti i suoi compagni ; e la perdita di questa eminente attrice fu un vero lutto per l’arte che l’amava e l’onorava.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608

Esordisco oggi in un carattere nel quale mi si giudicherà per confronti : se così è davvero, è meglio che non cominci.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 236

Francesco Pasta era nato, si può dire, primo attore, sì pel fisico, era di figura più tosto forte e di fisionomia marcatissima, sì pe 'l carattere, come s’è detto, freddo, talvolta serio, talvolta anche accigliato.

95. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 392

Nel 1780 cominciò a uscir di Firenze, sotto la protezione di Pietro Leopoldo, con privilegio di occupar egli solo con la sua comica compagnia i teatri varj della Toscana ; e lo vediamo l’autunno di quell’anno a Livorno, ove per l’apertura del Teatro di San Sebastiano fu composto un prologo (Livorno, Falorni), che finisce con queste parole di Minerva volta alla Compagnia schierata in sulla scena : ….. scendete O miei figli scendete ; eccovi aperto Vasto campo al valor ; dell’arti mie Fate qui prova ; Io non vi guido al varco D' incognita region ; del patrio Mare Rivedete le sponde ; in ogni volto Distinguete la gioia ; in voi si scorga Un’umiltà non vile ; assai decente Abbia lo scherzo il suo confin ; il gesto Non si avanzi di troppo, il fasto improprio Nel vestir non deformi Il carattere altrui ; fate che sia Esatta ognor l’esecuzion, ma prima, Lungi dall’adularvi Fate che ognor risulti Ad eterna memoria, Dall’altrui perdonar la vostra Gloria ; Solo pregio del terreno Non è il darne il frutto, o il fiore Pregio è pure del calore Dell’umore È pur mercè.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17

Possedeva una viscomica naturale, una facilità di memoria, una scioltezza di lingua, una castigatezza di gesti e di modi, che lo rendevano atto alla interpretazione ed esecuzione di ogni carattere comico e semiserio.

97. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285

Forse tutte queste cagioni unite insieme contribuirono a dare a quelle scene un carattere particolare. […] Risaltano in questa favola il carattere di Marianna virtuosa quanto bella, a quello di Erode geloso ed amante. […] La perizia che avea in porre alla vista il ridicolo d’un carattere, comparisce singolarmente nella sua commedia el Marquès del Cigarral. […] Notabili sono in essa il carattere del re Alfonso detto il Savio, e quello di un uomo di campagna pieno di virtù e di buon senso naturale. […] L’una e l’altra con pari applauso, benchè per differenti pregi, si segnalarono nel carattere di Preziosa.

98. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294

Ma il rimanente contiene un tratto forte e patetico insieme ed opportuno a disviluppare il carattere veramente romano dì Catone. […] L’atto II ha maggiore interesse perchè animato dal carattere dì Catone. […] Ma la regola di giudicar dagli scritti del carattere dell’autore non sempre è sicura. […] Il carattere della gelosa è dipinto con verità e naturalezza. […] A differenza delle commedie francesi ove trionfa un solo carattere principale, rimanendo gli altri illuminati da una luce riflessa, in questa commedia tutti i personaggi hanno un colorito, e un carattere vivace, e compariscono a buon lume.

99. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43

Banks e il Dottor Solander, sono parimente di equivoco carattere.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 625-626

Il suo accento – dicono – commoveva anche nelle mezze tinte, anche in quelle piccole nuances d’un carattere, sulle quali molte altre sorvolano, e che ella afferrava e coloriva a meraviglia.

101. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »

Oltracciò le riflessioni da me fatte sopra il ritmo m’hanno naturalmente portato a dedurne delle altre intorno al meccanismo delle lingue, al loro genio, e al loro carattere. […] Quello che parla all’imaginazione, che ne ricrea lo spirito, e lo sorprende, quello che porta seco un certo carattere di novità, e di singolarità è accolto e gustato contrasporto, e quasi direi con delirio. […] Aristotile dopo aver notati i differenti generi di musica soggiugne che ognuno di questi avea un modo e un’energia sua propria, e che il carattere dell’uno non si affacceva all’altro. […] Passerò in appresso all’armonia di situazione ovvero sia di carattere, e la ravviserò come quella corrispondenza di mezzi, che adoprano tutte le arti imitatrici cogli oggetti che devono da loro imitarsi. […] Tali altri fondano l’essenza della poesia nelll entusiasmo, ma (parliamo di buona fede) l’entusiasmo è egli mai il carattere esclusivo della poesia?

102. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134

Forse tutte queste ragioni unite insieme contribuirono a dare a quelle scene un carattere particolare. […] Risaltano in questa favola il carattere di Marianna virtuosa quanto bella e quello di Erode eccessivamente amante e geloso. […] La perizia che possedeva in rilevare il ridicolo di un carattere, comparisce singolarmente nella sua commedia el Marquès del Cigarral. […] Notabili sono in essa il carattere del re Alfonso detto il savio, e quello di un uomo di campagna pieno di virtù, e di buon senso naturale. […] L’una e l’altra con pari applauso, benchè per differenti pregi, si segnalarono nel carattere di Preziosa.

103. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290

Ben maneggiato é il carattere di D. […] Vago e ben espresso é il carattere di D. […] Japhet de Armenia, é un carattere maneggiato con piacevolezza, sebbene la favola offende l’unità cominciando in Ortaz, e terminando in Consuegra, e correndovi almeno dieci o dodici giorni. […] Il carattere dell’Uomo Franco rassomiglia al Misantropo, a cui cede in finezza, ed é superiore in movimento e interesse.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17

Stabilitasi poi la Corte borbonica a Palermo, la Compagnia Negrini che n’era stipendiata, la seguì ; e l’Alberti vi rimase tre anni, sempre applaudito nelle parti di mezzo carattere, oggi brillante.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 549

Lontano dal Modena, n’ebbe sempre i migliori consigli e le più intime confidenze, nonostante una certa disparità di carattere, la quale traspar viva da quelle lettere in cui il sommo artista battezza il Calloud di Sant’ Ermolao, di Michelaccio, di Trippa, ecc.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406

Finalmente la signora Rosina Romagnoli, già in questo carattere iniziata nella Compagnia Perotti, spiegò tutto il suo valore nella Compagnia drammatica di SS.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 482-483

Sposatosi finalmente, fece parte della Società Internari-Paladini, e si recò del '30 a Parigi, lasciando la moglie malata in Italia presso la sua famiglia, sostituita per favore nel suo carattere di serva dalla moglie del caratterista Taddei.

108. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756

Una versatilità prodigiosa, mercè che si accomoda ai caratteri i più opposti, una voce insinuante, ed a vicenda dolce, maschia, robusta, maneggiata nelle graduazioni con mirabile maestria ; un aspetto seducente, un portamento grazioso e nobilissimo, una tal verità nell’espressione delle passioni e nell’espansione degli affetti, fanno si che nessuno più di lui è stato padrone del cuore degli spettatori ; nessuno più di lui ha saputo, e sa agitarli, commoverli, straziarli ; ed ove avvenga che nel carattere da lui rappresentato s’incontrino scene comiche, il riso ch’ei promuove non è quello sganasciamento, a cui s’abbandona tanto facilmente e tanto volentieri la plebe per gli sconci e per le smorfie de’buffoni, ma quel riso eccitato nobilmente dalla naturalezza e dalla semplicità con cui sono espressi que’sali attici della commedia, che dilettando istruiscono : riso, che non va mai sino in obscuras humili sermone tabernas. […] Egli diceva come il celebre Zanerini : – L’artista vestito in carattere ha già fatto la metà della parte. – Era cosa poi assai sorprendente per gli stessi artisti che con lui recitavano, il vedere come si prevaleva delle più piccole cose, come una scatola da tabacco, una penna da scrivere, una sedia, un tavolino, per ricavarne un effetto certo in una scena o in altra della produzione.

109. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771

Quel bagagliume non la riguarda ; lei sente che il momento umano, della situazione e del carattere, non deve essere alterato da impeti vanitosi che non hanno nè la ragione nè il sentimento dell’arte ; lei sente che i prontuari, le tradizioni, le pratiche di quel mondo artificiale non hanno il potente alito di vita della creatura fatta ad imagine e similitudine ; lei sente che l’applauso del pubblico, dal mormorio di approvazione al grido entusiastico, deve prorompere spontaneo, non deve essere strappato con le tenaglie arroventate del mestiere ; e per quanto non abbia dato finora delle interpretazioni complete, nel tono generale della recitazione della Tina Di Lorenzo si vede questo che è la pura bellezza dell’arte della scena ; vivere una creatura, non fare una parte con tutti gli annessi e connessi del macchinario, e si scorge nella dizione, dalla piana a quella che si eleva nel vario erompere di una passione, nel vario avvicendarsi di una situazione ; e si scorge nel modo di concludere la frase, senza finali di maniera ; e si scorge nello sprezzo, costante, tenace, di quelle note stridenti, le quali anche a volte, rarissime, innocenti, riuscirebbero all’effetto dell’applauso plateale …… Dal terzo articolo : « quello che non c’è. […] Ha le doti naturali, ha spontanea la sincerità, ha, in tre situazioni, fuggevolmente, fatto balenare l’interpretazione del carattere, ma in genere non ha mai interpretato interamente un carattere, dei molti e vari del suo repertorio.

110. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81

Il suo carattere é grande, robusto, eroico, benché talvolta turgido, impetuoso, e gigantesco. […] Patetico é il dolore, d’Elettra, e nella scena con Crisotemi si vede a meraviglia scolpito il suo carattere. […] Pennelleggiato a maraviglia é il carattere di Neottolemo. […] Il carattere d’Elettra in Euripide é assai più feroce e vemente che non apparisce negli altri due tragici. […] Oltreacciò e’ contraddice apertamente al propio carattere, da che egli per ritenere il comando e ’l titolo di Re de’ Re era condisceso a sacrificar la figlia.

111. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103

Il suo carattere è robusto, eroico, grande, benchè talvolta turgido, impetuoso, gigantesco, oscuroa. […] L’episodio degli errori della misera Io trasformata in giovenca accresce il terrore di questa favola, e benchè vi sia introdotta senza manifesta necessità o immediato vantaggio del l’azione principale, pure dà luogo a sviluppare sempre più il carattere del benefico infelice protagonista. […] La sua magnanimità sveglia nello spettatore una sublime idea del nobile suo carattere. […] Osserviamo che Prometeo è un personaggio totalmente buono e benefattore dell’umanità, e che il buono effetto che fè in teatro c’insegna, che sebbene Aristotile ci diede una bellissima pratica osservazione nel prescrivere che il protagonista debba essere di una bontà mediocre mista a debolezze ed errori, non debba però tenersi per legge generale inviolabile, altrimenti ne mormorerà il buon senno che ci porta ad ammirar giustamente il bellissimo carattere di Prometeo, quello di Ajace in Sofocle, ed altri ancora di ottime tragedie moderne.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306

Le passioni e gli affetti dall’arte sua dimostrati sembrano dalla natura in quel momento prodotti, e fa esprimere al vivo l’eroico carattere che rappresenta.

113. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 558-559

Non aveva al principio della sua vita artistica portato maschera, e sosteneva in iscena il carattere dell’Abate.

114. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258

Il ritratto che do qui, alcun po'ridotto, fu pubblicato a Roma del 1806 da Luigi Perego Salvioni, con in fronte il seguente sonetto : al merito sublime della signora ASSUNTA PEROTTI che con plauso universale ha sostenuto in roma nel teatro valle e nell’altro di apollo per più stagioni il carattere di prima attrice tanto nelle comiche quanto nelle tragiche rappresentazioni SONETTO Là su le piaggie apriche d’ Elicona avea Talia di propria man contesta nobil ghirlanda, e dicea lieta : or questa della PEROTTI io reco al crin corona ; Ma Melpomene allor : men chiaro suona forse il nome di Lei, se in regal vesta calza il coturno, e se feroce, o mesta, a terrore o a pietà gli animi sprona ?

115. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131

La purezza ed eleganza dello stile non farà tollerare il carattere estremamente scellerato del protagonista. […] Ora niuno di tali eccessi avrebbe potuto il Rapin riprendere nel Torrismondo, e si rivolse a riprovare i costumi stessi di que’ tempi come incompatibili col carattere tragico. […] Se dunque havvi de’ nei nel Torrismondo, essi certamente non provengono da i costumi della cavalleria additati dal Rapin come contrarii al carattere tragico di Sofocle. […] Di più il personaggio ozioso del vecchio colla sua presenza nuoce alla scena; perchè il sagace Itacese non lascerebbe di trarre anche da lui qualche notizia, e nol facendo, manca in certo modo al proprio carattere. […] Riconosce parimente il conte di Calepio nel Nino di questa favola un carattere sommamente idoneo al fin della tragedia.

116. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207

Il carattere di Elettra da Euripide vedesi dipinto molto più feroce e veemente che dagli altri due tragici. […] Sembra anche una contraddizione del di lui carattere, perchè da per tutto si è dimostrato più ambizioso che tenero, e per ritenere il comando ed il titolo di re de’ re era condisceso a sacrificar la figliuola. […] Termina Le Batteux questo giudizioso eccellente parallelo con attribuire alle nazioni il diverso carattere del l’uno e del l’altro poeta. […] È notabile nella tragedia di Euripide il carattere di Ermione renduto poi senza dubbio dal Racine più delicato, e diventato ognor più vero, attivo e vigoroso nel l’ambiziosa Vitellia del Metastasio. […] Nel componimento di Euripide si osserva un carattere differente dalle altre sue tragedie.

117. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252

Quanta verità non si scorge nel virtuoso carattere di Edoardo depresso dall’autorità materna! […] Weiss satireggiò i primi dipingendoli nel carattere del signor Gergone, e ritrasse al vivo i secondi in quello del signor Rima-ricca. […] Forte, odioso, detestabile è il carattere dell’empia Marwood, e rassomiglia a quello di Milvoud del Barnwelt Inglese; ma perchè lasciarla impunita nel fine? […] La novità del carattere del personaggio principale ha dato a questa favola credito e corso.

118. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269

Gli antichi finalmente accompagnavano la maschera della testa con tutto il vestito, in tutti gli attori accomodandolo alla nazione, al carattere, al tempo; e non commettevano l’error grossolano di vestirne una parte alla moda corrente, e di abbagliare il rimanente alla foggia de’ contemporanei di Agamennone, o di Giano.

119. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266

Gli antichi finalmente accompagnavano la maschera della testa con tutto il vestito, in tutti gli attori accomodandolo alla nazione, al carattere, al tempo; e non commettevano l’error grossolano di vestirne una parte alla moda corrente, e di abbigliare il rimanente alla foggia de’ contemporanei di Agamennone o di Giano.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983

Il carattere del Gandini pare non fosse de’più dolci : egli era soprattutto il vero marito della prima donna, e a ogni più piccola quistione di palcoscenico, negava doveri, accampava diritti.

121. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525

Sciosciamocca (letteralmente : soffia in bocca) è non solamente un tipo e un carattere, non altro, nel suo complesso, che il mammo di un secolo fa : il Filippetto del Goldoni, il Marchese Pipetto del Giraud, rinsanguati, ravvivati dalla recitazione scintillante di Edoardo Scarpetta ; ma anche, un insieme di tipi variatissimi, aggirantisi attorno al tipo fondamentale.

122. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729

Egli non bilanciò nè la sproporzione dell’età sua con quella del personaggio, il giovane scimunito Don Berto, « nè la immagine, che il pubblico s’era formata del suo carattere, da cui attendeva soltanto un comico serio naturale, o un tragico maestoso declamatore di sentenziosa armonica gravità, nè la dissuasione del Gozzi stesso ». […] E nove anni più tardi, nel 5° volume del Teatro applaudito, ove sono le Notizie storico-critiche sull’ Aristodemo, si conferma il giudizio con queste parole : « Ivi il valore del celebre Petronio Zanarini si manifestò eminentemente, sostenendo con tragica dignità il carattere di Aristodemo ».

123. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »

Ma non così addiviene in pratica, poiché a riserba di alcune lavorate da maestri bravi la maggior parte delle aperture, che si sentono tutte ad una foggia e d’un carattere, sono appunto come quelle lettere che dagl’imperiti segretari si riducono ad una sola formola ricavata da qualche libro, o come gli autori del Cinquecento, i quali tutti sospiravano alla platonica perché talmente avea sospirato due secoli prima il Petrarca. […] [23] Rispetto ai recitativi obbligati se prendono a disaminarsi imparzialmente le carte musicali si troverà che rare volte si conserva in essi il vero loro carattere, ch’è quello d’essere una cosa di mezzo tra il tuono della declamazione ordinaria e quello della melodia. […] Senza l’abitudine che fa loro chiuder gli occhi su tante improprietà, gl’Italiani avrebber dovuto riflettere che niuna cosa fa tanto chiaramente vedere la poca filosofia colla quale vengono regolati di qua dai monti gli spettacoli quanta questa: che il carattere della passione non è mai quello di riandar se medesima metodicamente, né d’interrompere la sua impetuosità naturale per fermarsi a ripigliar con ordine la stessa serie di movimenti; che il distaccare dal tutto insieme d’un’azione uno squarcio per recitarlo di nuovo è dissonanza non minore di quella che sarebbe in un ambasciatore il ripeter due volte in presenza del sovrano l’esordio d’un’allocuzione; che il carattere della musica non può legitimare cotesto abuso, giacché si può variare benissimo e rinvigorir l’espressione senza ricantar di nuovo il motivo; e che uno spartito dove si vegga appiccato al margine un da capo è ugualmente difforme agli occhi della sana ragione che sarebbe agli occhi d’un naturalista un braccio con due mani, oppure un animale che avesse un paio di nasi sulla faccia. […] Ma gli ascoltanti non la chiederebbero con tanta smania, se il compositore avesse l’arte d’interessarli nel soggetto principale, e se l’andamento dell’azion musicale fosse così unito e concatenato che la curiosità dell’udienza venisse ognor più sollecitata a risaperne lo scioglimento, come si vede da ciò che giammai si domanda in una commedia di carattere, o in una tragedia la replica d’una scena per quanto sia ella sublime, forte, o patetica, e per quanto venga dagli attori maestrevolmente rappresentata. […] Molti ne avranno rincrescimento, ma nell’atto di condolersi con esso lui ciascuno prenderà un tuono di voce ed un gesto proporzionato al proprio carattere e al grado d’interesse che si piglia nell’infausto avvenimento.

124. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

Egli è vero che la storia dà a Dione un carattere d’imprudente. […] Seila è una sacra Ifigenia, il cui magnanimo carattere non si smentisce mai sino al fine. […] La veemenza del carattere di Raimondo diffonde per l’azione tutta estremo vigore. […] Per altro il carattere di questa regina trionfa per la sua grandezza nobilmente delineata. […] Nobile è pure marziale e candido il carattere di Nicomede figlio di Prusia re di Bitinia.

125. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO I. Tragedie. » pp. 4-67

Ma l’eroico carattere di Gusmano è dipinto e sostenuto felicemente. […] Ciò potrebbe comportarsi, se per rendere cospicuo il carattere di Alfonso la storia non ci additasse altre sue splendi de vittorie riportate prima del suo innamoramento. […] La scena dell’atto I rende incostante il carattere di Alfonso, e scema la verità ed il patetico di quest’altra. […] Alfonso nella conchiusione procede in conseguenza del carattere datogli dal poeta, e le prime sue riferite incostanze non sono smentite dalle ultime. […] Il carattere di Menelao che pur nel Greco autore sembra in certo modo incostante, nel Lassala comparisce ancor più difettoso.

126. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174

La purezza ed eleganza dello stile non farà tollerare il carattere estremamente scellerato del protagonista. […] Egli che tralle altre pregiudicate sue opinioni pose in un fascio i tragici Italiani e gli Spagnuoli, asserì che il Tasso ed il Trissino aveano la testa stravolta da’ romanzi e che perciò non poterono arrivare al carattere di Sofocle. […] Ora niuno di tali eccessi avrebbe potuto il Rapin riprendere nel Torrismondo, e si rivolse a riprovare i costumi stessi di que’ tempi come incompatibili col carattere tragico. […] Se dunque havvi de’ nei nella tragedia del Torrismondo, essi certamente non provengono da’ costumi della cavalleria additati dal Rapin come contrarii al carattere tragico di Sofocle. […] Riconosce parimente il Conte Calepio nel Nino di questa favola un carattere sommamente idoneo al fine della tragedia.

127. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245

La Donna di garbo fu la prima commedia di carattere, dal Goldoni disegnata e intieramente scritta, senza lasciare a comici la libertà di parlare a talento loro, come in quel tempo comunemente accostumavano.

128. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 786-787

Al solo vederlo suscitava il buon umore, infondeva l’amenità del suo carattere nell’uditorio, e faceva fare buon sangue agli ascoltatori, nelle interpretazioni dei più variati caratteri che rappresentava.

/ 264