Ferdinanda, moglie di Carlo Cataneo, fu prima attrice giovine con Achille Majeroni e seconda donna con Giacinta Pezzana. […] Ester, moglie di Meravigli, fu con Ernesto Rossi, Giovanni Emanuel, Antonio Schiavoni e con altri, prima attrice giovine e seconda donna.
Fiala-Narici Marzia, modenese, moglie del precedente e sorella, probabilmente, di Bernardo Narici, che recitava gl’innamorati sotto nome di Orazio, sostenne lungo tempo le parti di seconda donna col nome di Flaminia. […] e 220 Qui dunque la figlia apparirebbe come amorosa o seconda donna della compagnia : ed è l’unica volta che figuri in un elenco di comici.
Fu prima attrice di spalla, direm così, colla Duse, in Compagnia di Cesare Rossi, poi seconda donna in quella della stessa Duse, poi seconda donna e madre in quella di Pasta, al fianco della Tina Di Lorenzo.
L’ultima caratterista della scena napoletana, attrice di grandissimo pregio, nacque da Giuseppe e Francesca Checcherini, autore di libretti per musica il primo, cantante comica riputatissima la seconda. […] La troviamo al Teatro Nuovo nel ’34 seconda donna con la madre e una sorella, Giulietta.
Michele si diede alla milizia, e Giulia, seconda moglie di Angelo Zoppetti, fu una vezzosa e cara amorosa prima, e seconda donna poi nelle compagnie nostre di maggior conto.
Il gran repertorio delle prime attrici, a scapito della dignità artistica, non la tentò mai : piuttosto che esser prima in compagnie secondarie, amò di essere seconda in primarie. Per tal modo ella passò tutta la sua vita artistica in cinque sole Compagnie : di Pesenti e Solmi, del Mascherpa, del Bazzi, del Dondini e del Peracchi, passando in processo di tempo dal ruolo di prima donna giovine a quello di seconda donna e di madre nobile.
La seconda è quel freno salutare, senza cui gl’impeti più felici non sono per lo più che altrettanti indizi di non lontana caduta. […] [4] Degnate non per tanto onorare dell’autorevol vostro suffragio codesto tenue saggio del mio zelo per gli studi voi, che siete solito d’accogliere con tanta benignità tutto ciò, che spetta l’avanzamento delle arti, e delle lettere; voi, che in una città maestra della religione e della politica sostenete con tanto decoro i diritti di un monarca cognito all’universo non meno per la sua pietà nella prima che per la sua prudenza nella seconda; voi, che collocato ih carica sì luminosa rarissimo esempio avete dato a’ vostri pari di sensibilità spargendo lagrime, e fiori sulla tomba d’un amico illustre; voi, finalmente, che nelle vostre sensate, profonde e per’ogni verso filosofiche riflessioni intorno alle opere di Mengs avete fatto vedere che il talento di regolare gli affari non è incompatibile con quello di conoscere le più intime sorgenti del bello, e che il più’gran genio del nostro secolo nella pittura era ben degno d’avere per illustratore de’ suoi pensieri, e confidente uno degli spiriti più elevati della Spagna nella penetrazione e sagacità dell’ingegno come nella squisitezza del gusto.
La serata si divise in tre parti, prima delle quali fu un’accademia poetica in lode di Venezia, la seconda una commedia in un atto, e la terza un’ operetta la Fondazion di Venezia (V. […] Tanto la Bastona se ne adontò, che andava gridando di avere il Goldoni composto quella sua ciarlantaneria per favorire la sola Ferramonti, che non era che una seconda attrice…. e che il diritto di rappresentazione ne spettava alle prime donne ; e aizzava la Romana, perchè anch’ella si unisse a lei ne’reclami e nelle molestie.
Passò il ’53 amoroso in quella di Luigi Robotti e Gaetano Vestri, con la madre Vittorina, scritturata per le parti di madre e seconda donna, e la sorella Carlotta come serva. […] Seppe mettersi in seconda linea, lui, che stette sempre e poteva stare ancora nella prima.
Dopo di essere stata il 1778 seconda donna nella Compagnia di Faustina Tesi, attrice lodevole nelle parti serie e appassionate, passò prima donna assoluta non ispregiata di una compagnia di giro.
Compagna esemplare non abbandonò mai il marito, sostenendo con decoro il ruolo di prima attrice nella propria compagnia, e passando poi a quello di madre e seconda donna. […] Il Kurz rimasto vedovo, ella ne diventò la seconda moglie, e dopo tre anni di studio indefesso, il 15 aprile del 1758, esordì all’I.
Comica fiorita nella seconda metà del secolo xvi.
Nel 1800 era seconda dopo Rosalia Linder, e nel 1803 prima donna.
Comico eccellente per le parti di Pulcinella, fiorito nella seconda metà del secolo xvii.
Fu in qualche Compagnia di Venezia, poi seconda donna con Onofrio Paganini, al fianco di Rosa Brunelli, prima donna, poi, avanzando negli anni, in Compagnie varie di pochissimo conto.
Lodigiana, seconda moglie del precedente, fu da lui educata all’arte del canto, in cui riuscì egregia, cantando con molta grazia in vari intermezzi.
Sorella maggiore di Pietro, e moglie dell’attore Giovan Maria Borghi, sostenne per molti anni le parti di seconda donna, nella Compagnia Reale Sarda.
Per istigazione più specialmente di suo marito, preferì scritturarsi come seconda donna in quella migliore di Gerolamo Medebach, che agiva sei mesi dell’anno al Teatro di S.
Sosteneva coi Merli nell’accademia de' fortunati le parti di seconda donna.
Tiranno il 1843 nella Compagnia di Alberto Tessari, colla moglie Angiola seconda donna e il figlio Teodoro generico, era con la famiglia e negli stessi ruoli il '51 con Giuseppe Astolfi.
Figlia di Tommaso Monti e seconda moglie del precedente, recitò con molto plauso le parti di donna seria, e fu, dopo la morte del marito, in Compagnia di Nicola Petrioli per varj anni.
Fu prima donna con Luigi Vestri, poi seconda donna di nuovo col Fabbrichesi, col quale restò fino all’anno in cui lasciò definitivamente le scene, che fu il 1827.
Comico, fiorito nella seconda metà del secolo xvii, con la maschera del dottore, e famoso col nome di Dottor Lanternone.
Comico reputatissimo per la maschera del Dottore, fiorito nella seconda metà del secolo xvii, di cui scrive Luigi Riccoboni (op. cit.
Moglie del precedente, cominciò a recitar quindicenne, seconda amorosa, con Virginia Marini, con la quale stette un triennio.
Ferrario ha parole di molto encomio per questa artista, che se fu egregia nelle parti di prima attrice giovine e di seconda donna, che sostenne in Compagnia Goldoni-Riva, poi nella società Bon-Romagnoli-Berlaffa, non la fu meno in quelle di madre, che assunse in età ancor giovanile.
Sposatosi già in là cogli anni a una certa Giannuzzi, fu lungo tempo, con lei seconda donna di spalla, amministratore di Bellotti-Bon, dal quale si allontanarono per recarsi a Torino.
Fu buona prima attrice, buona seconda donna e buona madre : e la troviam tale nel 1815 in Compagnia di Salvatore Fabbrichesi.
Passata poi questa con ottima riuscita al ruolo di prima donna, la Giulietta si diede a quello di seconda donna, e di madre.
Troviam Lucinda col suo casato di Nadasti nell’elenco de' Comici del Duca di Modena pel 1688, in cui ella sosteneva le parti di seconda donna.
Avea sposata Marianna Leonardi, giovine veronese, che seguì l’arte del marito, ottenendovi buon successo nel ruolo di madre nobile e seconda donna ; ed entrambi fecer parte sempre di compagnie primarie, tra cui quelle di Dorati e di Raftopulo.
Ignazio Bracci ha una figliuola, Clotilde, che, datasi all’arte, vi è riuscita sufficientemente in qualità di amorosa e seconda donna.
Moglie in seconde nozze di un suggeritore, entrata nell’arte verso il 1829, sosteneva nel 1831 il ruolo di seconda donna in Compagnia Internari e Paladini.
Nata a Bologna da una egregia attrice della filodrammatica Albergati, recitò sin da bambina, ed entrò scritturata il 1889 con Eleonora Duse quale seconda donna.
Uscita dall’Accademia fiorentina dei Fidenti, esordì amorosa con Adelaide Tessero, colla quale stette sei mesi, per passare seconda donna con Ermete Novelli.
Troviamo il secondo primo uomo nel 1820 della Compagnia Morelli-Borelli colla moglie Carolina prima amorosa poi seconda donna.
Ebbe a seconda donna la rinomata Marta Bastona.
Attore di gran fama, che fiorì nella seconda metà del sedicesimo secolo, e di cui Tomaso Garzoni lasciò scritto (op. cit.
Passata, benchè ancor giovane, nel ruolo di seconda donna e madre nella Compagnia Reale di Salvatore Fabbrichesi (V.), seppe serbare coll’ arte sua la bella rinomanza nella quale era salita come prima donna.
Più tardi, nel ’63, essendo seconda donna in Compagnia di Luigi Domeniconi, supplì con ottima riuscita al Teatro Re di Milano la prima donna Carolina Civili, ammalata.
Fu con la Battaglia seconda donna e serva ; madre nel 1812 con Serafino Callochieri, nella cui Compagnia era primo amoroso Luigi Domeniconi, e madre per le tragedie nel ’14 con suo marito in Compagnia di Elisabetta Marchionni.
Recatosi il padre, impiegato, a Palermo, essa fu colà istruita per l’arte, ed esordì il ’92-’ 93 come seconda donna a Siena colla parte di Valentina nel Demi-monde di Dumas figlio in Compagnia Paladini-Talli.
Passò poi con la Faustina Tesi l’anno medesimo in qualità di seconda attrice, e poscia acquistando maggio concetto, Fedele Venini la volle nella sua Truppa per assoluta prima donna.
Romano, fiorito nella seconda metà del secolo XVII, sosteneva in commedia la parte di secondo Zanni col nome di Truffaldino.
Figlia di un ostetrico, nata a Roma il 1845, e cresciuta a Milano, dove il padre, mazziniano, dovè rifugiarsi, entrò seconda amorosa nella Compagnia Monti e Preda, in cui ebbe compagna Virginia Marini.
Era padre e tiranno nel 1815, a vicenda con Francesco Righetti, detto Righettone, in Compagnia di Pietro Perotti e Antonio Goldoni ; e tale nel 1819 in quella di Vestri e Venier, colla moglie Maria Teresa, seconda donna mediocre, figlia della famosa Caterina Venier.
Iniziò la sua vita di artista con Angelo Moro-Lin, seconda amorosa al fianco di Amalia Borisi.
Grisostomo di Venezia nella Compagnia di Carlo Battaglia (V.) e compagni, in cui è la seconda dell’elenco.
Ebbe varii figliuoli dalle tre mogli, migliori de'quali i due della terza Salvatore e Giulia : quello primo attor giovane e primo attore di assai buone qualità con Italia Vitaliani ; questa egregia seconda donna con la Società Gramatica-Talli-Calabresi.
L'anno comico '57-'58 fu scritturata col marito Federico Bianchi, caratterista e promiscuo, nella Compagnia torinese, appendice della Reale Sarda, sotto la direzione di Gustavo Modena, per parti di seconda donna, madri serie e comiche, ed altre di generica primaria, con l’annuo stipendio (in coppia) di lire 5400, più due mezze serate.
Napoletano, recitava la seconda metà del secolo xvi nella famosa Compagnia dei Comici Confidenti, le parti di capitano, col nome di Capitan Coccodrillo. […] Questa seconda volta la compagnia prese stanza all’ Hôtel de Cluny.
La seconda versione del 1755, pubblicata sempre dall’editore veneziano Pasquali e intitolata Saggio sopra l’opera in musica, riprende la redazione precedente ampliata con esempi che approfondiscono le questioni e con una struttura più articolata nell’esposizione degli argomenti. […] La necessità di confermare e rafforzare ulteriormente l’approccio letterario nasce dal più pronunciato intento teorico che anima maggiormente questa seconda redazione rispetto alla prima. […] La conclusione di questa seconda redazione ha un tono decisamente più sobrio e si concentra sulle questioni più tecniche: anche l’esclusione del riferimento ai protagonisti del dibattito primisettecentesco («I Muratori, i Gravina, gli Addisoni, i Marcelli, i S. […] Questa seconda redazione del Saggio fu inviata a Metastasio, che ebbe una reazione emblematica, nel rilevare e commentare esplicitamente soltanto la pars destruens del discorso di Algarotti; il lamento verso il teatro impresariale, lo strapotere dei cantanti, le imposizioni della musica. […] Poche sono dunque le modifiche rispetto alla seconda redazione del 1755; anche la conclusione che è profondamente cambiata nel passaggio dalla prima alla seconda redazione rimane qui sostanzialmente invariata.
Entrò quindi a far parte della Compagnia di Alamanno Morelli quale seconda donna, e prima (di spalla) sotto l’Adelaide Tessero, della quale, gravemente ammalata, sostenne con lode un intero carnevale al Manzoni di Milano il difficile repertorio.
Figlia di un nipote del celebre capocomico Giuseppe Lapy, fu per varj anni come seconda donna e serva nella Compagnia sociale Bon, Berlaffa e Romagnoli.
Benedetto di Venezia ; poi, mercè le istruzioni di Giuseppe Majani detto il Majanino, potè darsi all’arte comica, nella quale apparve come seconda donna, ottenendovi un successo inatteso, prodigioso.
Moglie forse del precedente, recitava le parti di seconda donna col nome di Isabella.
Diventò l’Anna in poco tempo un’attrice di liete promesse, e con l’ornamento della persona bellissima, del volto simpatico, degli occhi splendidi, dello spirito singolare, salì in breve al grado di seconda donna, poi di prima assoluta, nel qual ruolo stette sei anni, nella Compagnia Raftopulo, assieme al marito caratterista, poi in quelle di Pani e di Vedova.
. – Una sua sorella, Giulia, moglie di Leopoldo Orlandini, prima, poi di Giacomo Brizzi, ebbe dal suo primo marito i figliuoli Leo e Giulio, e fu con Ernesto Rossi dal 1863 al 1884 in qualità di seconda donna pregiata.
Figlio il primo di un direttore delle Gabelle di Bologna, la seconda del rinomatissimo buffo Lipparini, s’incontrarono, recitando, nelle filodrammatiche bolognesi, si sposarono ed entrarono in arte.
Entrata in Compagnia Sacchi la Teodora Ricci, che assunse il ruolo di prima donna assoluta, ella dovè passare a quello di seconda donna, che sostenne con ugual valentìa e ugual zelo.
Fatta compagnia egli stesso, ne fu l’Angela per molti anni il principale ornamento, finchè, non volendo ridursi alle parti di seconda donna e di madre, risolse di abbandonar l’arte, stabilendosi a Torino, ove morì verso il 1835.
Attore e capocomico fiorito nella seconda metà del secolo xvii, di cui abbiam notizia soltanto nella citata opera di Paolo Trautmann sui comici italiani in Baviera.
Finchè la Severi fu seconda donna, il pubblico e la stampa si occuparon solamente dello splendore fisico : ma dacchè, assunto il ruolo di prima donna assoluta, si è slanciata nel gran repertorio, allo splendore fisico pubblico e stampa trovaron di potere aggiungere una grande promessa artistica.
Luigi Bellotti-Bon che ben conosceva le qualità dell’Artale come capocomico, strinse con lui contratto per affidargli la guida della sua seconda compagnia…. contratto che la morte fatale del Bellotti non mandò ad effetto.
., prima donna Colomberti Caterina, madre e seconda donna Pianigiani Rosa, servetta Casini Teresa, caratteristica Bocci Luigia, generica Bocci Clementina, ingenua UOMINI Bosio Giuseppe, primo uomo Colomberti Gaetano, tiranno e padre Pini Andrea, amoroso Bocci Luigi, caratterista Calamari Francesco, secondo tiranno Moggi Giuseppe, secondo amoroso e stenterello Colomberti Antonio, ingenuo La Compagnia fece poco incontro perchè erano poco bravi (così il raccoglitore lucchese).
A. il Duca di Modena, fiorì nella seconda metà del secolo xvii, sotto il nome di Capitano Sbranaleoni. […] , Nelli…… Nel ’64 lo vediamo nella lista della compagnia che desiderava unir Fabrizio (V.), al cui nome è riferita per intero ; in essa appare per la prima volta la moglie Marzia, seconda donna col nome di Flaminia, a vicenda con Lucinda (la Nadasti ?).
Moglie del precedente, romana, fu ottima attrice per le parti di madre e caratteristica, che – dicon le Varietà teatrali del 1821 – se nelle parti di madre può dirsi abile, nelle caratteristiche non si esagera nel dirla a niun’altra seconda.
Entrò appena diciottenne in Compagnia di Giuseppe Moncalvo per le parti di seconda amorosa, assumendovi con molto successo, dopo un solo anno di prova, quelle di prima donna giovine, Passò il ’32 nella Real Compagnia Sarda, sotto la grande Marchionni, agl’insegnamenti della quale ella dovè il suo rapido progredir nell’arte.
Figlia di un egregio legale bolognese, e seconda moglie di Girolamo Medebach (V.), che sposò il 1766, fu prima un’ottima dilettante, applauditissima specialmente qual prima attrice della tragedia Giovanni di Giscala, poi, maestro Ignazio Casanova, un’eletta artista per ogni genere di parti, grandi o piccole, ch'ella sosteneva volenterosa pel buon andamento della Compagnia del marito.
La Zocchi che è seconda nell’elenco, dopo l’Anna Roffi, pare facesse l’amorosa.
Esordì a’Fiorentini di Napoli qual seconda amorosa nella Compagnia di Adamo Alberti, passando poi di sbalzo, dopo soli due anni di noviziato, in quella di Gaspare Lavaggi e Antonio Zerri, qual prima attrice assoluta.
Recitava nella seconda metà del secolo xvii le parti d’innamorato sotto il nome di Lelio.
Ammalato di diabete, morì a Feltre il 6 maggio del 1900, lasciando nel lutto la famiglia comica, e nella desolazione una moglie affettuosa (Antonietta Moro, figlia dell’arte, egregia seconda donna), e quattro figliuoli. […] Augusto di Kotzebue nelle sue Osservazioni intorno a un viaggio da Liefland a Roma e Napoli (Colonia, Peter Hammer, 1805), dice del Pinotti, a pagina 63 della seconda parte (Teatro a Napoli) : La drammatica compagnia dei Fiorentini non è, a dir vero, eccellente, ma buona.
Qui dunque non son donne ; ma esse dovevano esserci – dice il Neri ; – e riporta le parole del Barbieri : « ve n’era bisogno di tre : prima, seconda e fantesca. » Infatti ne’Gelosi abbiam l’Andreini, la Prudentia e la Roncagli (V.
Delle cinque figliuole, Angiola recitò da bimba alcuni prologhi del Chiari, poi divenne ballerina egregia e sposò Gaetano Cesari, rinomatissimo grottesco : la seconda, Marianna, fu attrice e ballerina anch'essa col Medebach e sposò nel '79 Giovanbattista Rotti, Pantalone (V.) ; la terza, Teodora, fu moglie di Francesco Bartolì, e notissima attrice (V.
Tornato il marito, e scritturatosi anch'egli col Rossi, ella ebbe occasione di assumere il grado di prima donna, che sostenne con molto buon successo, meritandosi la primavera a Piacenza il seguente sonetto che il padre Francesco Ringhieri pubblicò nella seconda edizione della sua tragedia Ortoguna, di cui la Sacchi fu prima e fortunata interprete.
Recatasi il 1806 nella capitale recitò le parti di seconda donna alla Fenice e al S. […] Di lei, scrive la Moda del 1841 : Sdegno, amore, gelosia, puntiglio, vanità, presunzione, ironia, sarcasmo, civetteria e moine d’ogni specie, tutto quanto appresentavasi alla ferace fantasia del Cammarano, trovò nella Colli il riso, il gesto, il contegno, la voce, il piglio ed i lazzi convenienti ; si che penato si sarebbe a trovarle non che l’eguale, la seconda.
Bolognese, figlia di Giovanni Casali, e moglie dell’attore brillante rinomatissimo Gaspare Pieri, esordì giovinetta, come seconda amorosa, in Compagnia di Lorenzo Cannelli, stenterello di grido.
Questa seconda non è però dalla prima diversa, che fu di casato Clarini, e innestata negli Andreini.
Fatta il marito compagnia, la Celeste vi sostenne durante gli otto anni lo stesso ruolo, per tornarsene poi col Bellotti prima attrice madre e seconda donna.
Lo troviamo il ’38 generico primario con Gaetano Nardelli, il ’42 padre e tiranno con Romualdo Mascherpa e il ’43 collo stesso ruolo nella seconda Compagnia Domeniconi, nella quale si unì in matrimonio con Luigia Moretti, figlia di un suggeritore, e dalla quale passò poi in quella dei Fiorentini di Napoli, condotta prima da Alberti e Monti, poi da Alberti e Colomberti, poi dall’Alberti solo.
Interpretò magistralmente i varj caratteri delle commedie goldoniane, del Nota, di Giraud ; ma dove apparve davvero gigante fu nelle parti di seconda importanza, come, a esempio, in quella del Maggiordomo Longman di Pamela Nubilc, in cui non ebbe mai chi gli si accostasse.
Pilastri Francesco, fiorito nella seconda metà del sec.
Innamoratosi della seconda amorosa della Compagnia, Rosa Pasini, la tolse in moglie, e con essa vi restò alcuni anni, per passar poi il 1821 in quella Reale Sarda, al momento della sua formazione, primo attore a vicenda con Domenico Righetti.
L'Archivio di Stato di Modena ha di lui questa lettera senza data, ma della seconda metà del secolo xvii, che riferisco intera, e dalla quale mi sembra egli apparisca assai più impresario che attore.
Passò col tempo, se bene ancore giovine, alle parti di seconda donna e di madre, colle quali trovò in ogni pubblico le stesse simpatie di quando era Prima Attrice.
Il suo carattere però non è quel della serva ma della seconda donna.
Eccone l’elenco : DONNE Elisabetta Campana, prima donna Rosa Olivari Pianigiani, seconda donna Elena Cantual, madre Antonia Olivari prime amorose Carolina Borra Paola Pisenti, serva e caratteristica Agnese Mancini generiche Antonietta Bresciani UOMINI Pietro solmi, primo attore Giovani Gisenti, primo amoroso Angelo Pianigiani, secondo amoroso Antonio Mancini, padre Pietro Borra, tiranno Luigi Carnoli, brillante Ercole Campana, caratterista Federico Lombardi, altro caratterista Gio.
Forse la Nadasti che recitava sotto quel nome le parti di seconda donna nella Compagnia del Duca di Modena del 1688 ?
Tornato a Napoli vi morì, non ancora compiuto il suo settantesimo anno, lasciando la moglie Enrichetta, mediocre seconda donna e madre, poi caratteristica, e due figliuole, una delle quali, la Claudia, che sostenne per alcun tempo il ruolo di prima donna, ma con poca fortuna, a cagione specialmente del fisico nè bello, nè simpatico….
Ecco l’elenco della Compagnia con balli che agiva al Teatro della Canobbiana in Milano il carnovale '19-'20 : UOMINI Luigi Romagnoli, primo attore Santo Romiti, tiranno Francesco Augusto BonAlessandro Angiolini amorosi Giovanni Boboli, caratterista Gaetano Perotti Paolo Baldigara Santo Nazzari generici Domenico Verzura, padre nobile Filippo Conti, secondo padre Cipriano Cardosi Giovanni Cardosi DONNE Assunta Perotti, prima attrice Teresa Baldigara, supplemento Carlotta Polvaro Angiolini, amorosa Teresa Corona, terza donna Elisabetta Gaidoni, madre Eugenia Zocca, caratteristica Ginevra Guglierini, serva Rosa Pasini Romagnoli, seconda donna Caterina Zelmi Rosa Novo generiche
Finito il servizio militare, era di seconda categoria, passò primo attore giovine in Compagnia di Luigi Pezzana con Ceresa primo attore, Adele Marchi prima attrice, e la Duse prima attrice giovine ; poi, nello stesso ruolo, in quelle di Bellotti-Bon, di Pasta, Nazionale, della Marini, di Marchetti e la Giagnoni, passando finalmente primo attore e capocomico in società, prima con Pasta e Garzes, poi con Talli.
Nel ’56 era la prima attrice della Compagnia di Antonio Stacchini, e nel ’57-58 della Compagnia Ligure, la seconda di proprietà di Giuseppe Trivelli, e diretta dallo stesso Stacchini.
Sta solo nel fatto che la Diana sosteneva le parti di seconda donna con parte intera di ducatoni 60, a vicenda totale con Eulalia che aveva mezza parte, nella Compagnia del Serenissimo di Modena ; e che a lei con regolamento dell’aprile 1681 furono assegnate le seguenti commedie : Equivoci – Improprio carnefice – Regina d’ Inghilterra – Don Gaston – Pazzia del Dotor – Nerone – nel Convitato la parte di dona Anna – Cit del’espagne – Lucretia – Bugia verità – Cameriera – Ladro sbiro e giudice – Medico volante – L’aluarado – Oime il core.
Bianchi (De) Ludovico e Bagliani Pietro) l’opera seconda ha questo titolo : Aspramonte, Tom. 2 con l’allegorie di Zan Frignocola.
. — Dopo di avere recitato, bambina, tra’ filodrammatici della città, dopo di avere studiato il ballo, preconizzata dalla celebre Mayvood una futura ballerina di cartello, dopo di avere studiato il canto a Firenze col maestro Romani e il suo alunno Vanuccini, e di aver cantato a quel teatro della Pergola e ne’ maggiori d’Italia, scritturata per un triennio dal celebre maestro Lanari, eccola finalmente entrare nella Compagnia formata allora da Giuseppe Peracchi, poi in quella di Ernesto Rossi (’63-’ 64), che la chiama nelle sue memorie servetta e seconda donna pregevolissima, e al quale ella tributa la più profonda riconoscenza di scolara.
Fu il '71-'72 seconda donna della Compagnia Sadowski, diretta da Cesare Rossi, al Re Vecchio di Milano e il 3 dicembre '71 vi creò per sua beneficiata la parte di Lidia nella Visita di Nozze di Dumas figlio.
Attore e capocomico, fiorito nella seconda metà del secolo xvii, recitava le parti d’Innamorato sotto il nome di Mario, al servizio, dall’ '86 al '93, del Serenissimo Francesco di Modena, a vicenda con Gaetano Caccia (V.
Ella rivaleggiò con le maggiori artiste del suo tempo : a niuna seconda in nessun genere di parte, le superò tutte nella commedia, in cui, dice il Regli, era una potenza ; e aggiunge che : « Pamela nubile, Zelinda e Lindoro non ebbero più mai un’interpetre così fedele e così perfetta. » Ritiratasi dall’arte, andò a recitar co' filodrammatici a Vicenza, dove, a soli cinquantun’ anni trovò la più tragica fine. « Afflitta da molte sventure di famiglia, angosciata di cuore e alterata di mente, uscì di casa una mattina senza dire ove andasse, nè mai più fu veduta….
Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. […] Nella seconda scena la buona Sostrata vorrebbe andar di nuovo a visitar la nuora inferma. […] Degna è pure di notarsi la seconda scena dell’atto quarto di Panfilo con Sostrata. […] La seconda volta si recito nel consolato di M. […] L’analogia poi esige che s’interpreti la seconda volta, e non già due volte.
La seconda tragedia più interessante si aggira sulla partenza di Enea e la morte di Didone. […] La prima tratta dallo Spagnuolo gli Amori di Melibea e del Cavalier Calisto tragedia in diciannove atti di Sigismondo Grimm che s’ impresse nel 1520 in Ausbourg: la seconda è l’Aulularia di Plauto stampata nel 1535 in Magdebourg: la terza è l’Ifigenia in Aulide uscita alla luce nel 1584, che porta il titolo di comicotragedia.
Dovere del Padre El Padre, che vive spensieratamente, senza provveder ai so fioi, usurpa indebitamente vivendo el nome de padre, e acquista giustamente morendo quel de tiranno : do cose deve lasciar el padre, podendo, ai proprj fioi, una necessaria ; è l’altra utile ; la necessaria l’è la morigeratezza ; e l’utile l’ è el ben star : la prima pol star senza la seconda, ma la seconda senza la prima l’è un vetro che traluse, ma che ghe manca la fogia per esser specchio ; chi di tutti do le provede, vive contento, e mor felice, contento in vita, perchè l’ha fatto quel che el doveva : felice in morte, perchè el lassa quei, che da lu derivan, nei boni costumi, e nel ben star tutto el pagamento di quei debiti, che l’aveva contratti, quando ghe diede el ciel el rispettabile nome de padre.
E di tali nervosità ebbe prove, a volte troppo accentuate, specialmente la moglie Giuseppina Ferroni, una delle più avvenenti attrici del nostro teatro di prosa, seconda donna di pregio, ammirata e festeggiata a Parigi al fianco di Adelaide Ristori.