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19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357

Dalla coppia Bergonzio nacquer dodici figli, de’ quali i quattro sopravissuti, Luigi, Adalgisa, Linda e Carolina, abbracciaron l’arte de’ parenti. Luigi sposò poi la Luisa Valenti, comica anch’essa, dalla quale ebbe quattro figli, tutti comici ; tra i quali Teresita, promettentissima attrice, morta a Roma nel’ 93.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 162

Per quanto, la supplica dell’Arcieri dicesse in proposito : « le quali per li loro moderati costumi e per non essere state causa di scandalo veruno abitano presentemente in città, ed hanno più volte recitato nel sudetto teatro, » l’Uditore rispondeva che « le quattro donne erano delle peggiori.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 660

Fu sei anni con Virginia Marini, e oggi si trova da quattro anni con Ermete Zacconi, e da tre brillante assoluto.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Cagione della morte furon due colpi di pugnale ch’ebbe, quattro dita più su del cuore, da mano sconosciuta, dai quali non si riebbe più mai compiutamente.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Sposatosi a Cherubina Coppetti senese, divenuta comica anch'essa, n’ebbe quattro figliuoli : Elena fu moglie dell’attore, pure di Siena, Silvio Mozzidolfi, e madre dell’attore Napoleone tuttora vivente a Brescia, e di Teresa, prima moglie di Paolo Giacometti.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Oggi, padre di quattro figliuoli, ha dovuto assumere l’ufficio di amministratore in Compagnia di sua cugina Italia Vitaliani.

25. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »

    A Guglielmo Pitt   Francesco Algarotti       [Dedica.2] Sembrerà ad alcuni assai strano che a voi, uomo immortale, che nella vostra nazione sapeste riaccendere il nativo valore, sapeste provveder per sempre alla sua difesa e la faceste in un medesimo anno trionfare nelle quattro parti del mondo, venga intitolato uno scritto che ragiona di poesia, di musica, di cose di teatro.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 536

Eccone l’elenco : DONNE Buzzi Isabella, prima donna Biagini Rosa, altra seconda donna Fava Giuseppina, madre Petrucci Luigia, serva Alberti Annetta, altra Alberti Bettina parti ingenue Brandi Santina, seconda donna Buzzi Augusta UOMINI Bosio Giuseppe primi uomini Fava Filippo, parti d’aspetto Mancini Carlo Petrucci Lorenzo, caratterista Brunacci Tommaso, padre Brandi Luigi, secondo caratterista Ringhieri Giuseppe, tiranno amorosi Bianchi Francesco generici Checchi Candido Alberti Luigi Brunacci Bernardo Didiè Giuseppe Petrucci Achille, parti ingenue Dopo quattro anni di studio e di lotte artistiche, l’Isabella fu annoverata fra le migliori artiste dell’epoca sua.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Vero miracolo d’arte che si manifestò per lo spazio non lungo di quattro o cinque anni.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu la prima a recitar le prime quattro tragedie dall’Alfieri pubblicate : Filippo, Polinice, Antigone e Virginia.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 207

Figlio d’artisti, dovè naturalmente, come ogni altro, esordire quando gli fu dato a pena d’infilar quattro parole : a soli cinque anni.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 454

Sacchetti, così è citato nel D'Origny, non parlò francese, con assai poco diletto degli spettatori ; ma egli volle, fermamente volle, dopo soli quattro giorni, uniformarsi al gusto del Paese, e vi riuscì.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475

Alla distanza di due terzi di secolo quelle quattro figurine onde si compone l’azione vi dilettano, e vi rapiscono per la vivezza della pittura colta dal vero. […] Non potendo ella sopra il mio credito di circa duemila lire somministrarmi scudi settanta fiorentini, che mi necessitano pel pagamento degli impegni da me contratti qui in Firenze, nè tampoco pagarmi il costo della vettura pel trasporto di me e mia famiglia fino a Forli, crescendo d’ora in ora i miei bisogni, nè trovando conciliabili i suoi mezzi pecuniarj con le esigenze della Compagnia tutta, io sono costretto a prevenirla essere per me di necessità di provvedere sull’istante ai bisogni della mia esistenza, a quelli di mia moglie, de’miei quattro figli, non potendo più sostenermi in siffatta pendenza.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285

E qui comincia la grandezza vera di Giuseppe Pietriboni, della quale io posso dire qualcosa, avendolo avuto direttore e fratello per quattro anni : dal’ 77 all’ 81. […] Di taluna di esse (del Padre Prodigo di Dumas figlio) affidò la direzione a Paolo Ferrari, il quale, traeva tale gagliardìa dalla disciplinatezza, dalla sommissione, dal volere di noi giovani, che a volte restava in teatro a dirigere dalle dieci di mattina alle quattro di sera.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 682

.), colla quale tornò per quattro anni, ’65-’69, ai Fiorentini di Napoli.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -1008

[http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img167.jpg] Suonava ancora con assai maestria la chitarra, il che sappiamo da questi quattro versi che son sotto al ritratto di Bonnart che riproduco : Avec sa guittare touchée, plus en maître qu’en écolier, il semble qu’il tienne cachée une flute dans son gosier.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 325

Ma in Carpi, e precisamente l’aprile del 1658, quattro soli mesi dopo il matrimonio, il Raparelli potè constatar la mancata fede della moglie, e la complicità della suocera.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 600

Fatta discreta prova, entrò in Compagnia con quattro lire al giorno, e vi stette, generico, due anni, un de' quali passò al Quirino di Roma, recitando, cantando, ballando.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 679

Certamente erronea è la data dello Jal il quale dà un figlio, Luigi Renato, a Thomassin il 17 dicembre 1727, e un altro, questo Gioacchino, il 2 maggio del 1728 (cioè a dire dopo quattro mesi e mezzo), anzichè del 1723.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294

Fra le commedie inedite, il Bartoli cita : L’Impegno della vera amicizia, La Donna di casa, e L’Irlandese fedele ; fra le farse pubblicate, Il Pellegrinaggio, Il diavolo a quattro, e La villeggiatura di Mestre.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 683

L’avolo suo, di Lipsia, si chiamava Calemberg ; ma quando Antonio, dopo di avere studiato quattro anni a Roma, fu chiamato dall’arcivescovo di Ferrara per alcuni lavori in chiese ed in conventi, finì collo stabilirvisi, mutando il nome tedesco in quello italiano di Colomberghi.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 979

Pietro di Emilia il 10 aprile del 1867, si diede allo studio della pittura nell’Accademia di belle arti bolognese, dalla quale uscì con diploma di pittore, per entrar dopo soli quattro mesi (quaresima del ’90), e senza mai aver calcato un palcoscenico, secondo amoroso nella Compagnia Maggi.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Il caso occorse a Capo d’Orlando, ove da una fortuna di mare sequestrata una Compagnia, trovò che l’albergo era occupato per rispetto dell’arrivo di Monsig. in visita, col quale erano quattro venerabili Religiosi.

42. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO IV. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 257-261

Intorno a questo tempo si tradussero le migliori commedie francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva che tre o quattro commedie originali scritte in quel genere di comico grossolano che si avvicina alla farsa. […] La loggia imperiale ch’è nella fronte, fu dal Franzese la Motte ornata di quattro colonne che la sostengono, e di un baldacchino che s’innalza per tutto il terzo ordine.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 253

Germano di Drancy-le-Grand, presso Parigi, una sua compagna d’arte, la Giovanna Benozzi, artista rinomatissima sotto il nome di Silvia, dalla quale ebbe quattro figli, di cui uno solo, Antonio Stefano, seguì l’arte de’genitori.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 993

Fratello minore del precedente, nato a Caltanissetta in Sicilia, il 29 febbraio del 1856, non si staccò mai dalla Compagnia del padre sino al ’78, nel quale anno fu scritturato secondo brillante, insieme alla moglie, con Luigi Bellotti-Bon con cui stette quattro anni.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590

Nella Clorinda della Gerusalemme Liberata, ossia Il Tasso, ridotto in quattro Sceniche Rappresentazioni da F. 

46. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46

Intorno a questo tempo venne la moda di tradursi le migliori commedie francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva se non che tre o quattro commedie originali scritte in quel genere di comico grossolano che si avvicina alla farsa. […] La loggia imperiale che è nella fronte, fu dal francese La Motte ornata di quattro colonne che la sostengono e di un baldacchino che si eleva per tutto il terzo ordine.

47. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253

Esse non solo si recitarono con molto applauso in Napoli, ma nel resto dell’Italia, e si tradussero in diverse lingue, e singolarmente quattro di esse in inglese da Dorotea Levermour62. […] Il Figlio d’Arlecchino perduto e trovato, il Mondo della Luna, le Trentadue Disgrazie di Arlecchino, i Cento e quattro Avvenimenti non furono che farse piacevoli destinate a far valere l’Arlecchino. […] Ne’ quattro tomi da me veduti del suo Teatro ha publicate quattro commedie in prosa, l’Impressario di due atti dipintura molto comica e naturale in ciascun personaggio introdotto: i Pregiudizj dell’amor proprio in tre atti, i cui caratteri sono più studiati di quelli che presenta la natura: la Scommessa, ossia la Giardiniera di spirito parimente in tre atti, la quale supplisce colla scaltrezza all’effetto che fanno Pamela e Nanina coll’ amore, e con poco fa perdere la scommessa alla Baronessa tirando il Contino di lui nipote a sposarla: i Pazzarelli ossia il Cervello per amore in due atti con ipotesi alquanto sforzate e con disviluppo non troppo naturale, che però è una piacevole dipintura di que’ vaneggiamenti che se non conducono gli uomini a’ mattarelli, ve gli appressano almeno. […] Vi sono cinque ordini ciascuno di 25 palchetti, oltre a un recinto intorno alla platea alto quattro scalini riparato da una balaustrata. Imola ha un teatro costruito dal cavalier Cosimo Morelli, la cui figura ellittica contiene il palco e la platea, la quale occupa uno spazio doppio del palco, e vi si veggono quattro file ciascuna di 17 palchetti.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1043

te solievo, tutta uolta quando potrò ottener licenza da Mantoua facendo ogni tentatiuo, (è che lo farò presentialmente, uolendomi portar colà fra tre o quattro giorni) in tal caso mi confermerò diuoto alla generosità di V.

49. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18

Gl’interlocutori delle favole cinesi sogliono essere otto o nove; ma i commedianti non son più di quattro o cinque; e ciascuno di loro fa due o tre parti. […] Comparisce fanciulla, amoreggia, e si marita una donna, la quale ha da produrre un bambino che dopo quattro lustri si annunzia come il protagonista della favola.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 568-569

Stette poscia con Teresa Mariani un anno, e un triennio con Di Lorenzo-Andò ; dopo il quale formò società con Irma Gramatica e Oreste Calabresi ; società che dura da quattro anni, e in cui s’andò egli acquistando la fama di direttore forte e intelligente : accresciuta oggi (1904) coll’allestimento della tragedia La figlia di Jorio di Gabriele D'Annunzio, che va scorrendo trionfalmente i teatri d’Italia.

51. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313

Per comprendere l’indole comica di questo cavaliere e la natura delle sue favole, bastano le quattordeci che raccolte in quattro volumi si pubblicarono in Napoli nel 1726 dal Muzio. […] Di grazia quale ingegnoso artificio lodevole può campeggiare in una favola che di ogni modo si agevola il sentiero aggruppando in due ore di rappresentazione la storia di mezzo secolo, e presentando in quattro spanne di teatro tutto il globo terraqueo, ed anche il mondo mitologico, e l’inferno e il paradiso? […] Compose anche l’Altani quattro commedie che possono mentovarsi con onore l’Amerigo del 1611, la Prigioniera del 1622, il Mecàm Bassà del 1625 e le Mascherate del 1633. […] Carlo Maria Maggi compose quattro piacevoli commedie con intermezzi e prologhi da cantarsi il Barone di Birbanza, il Manco male, i Consei de Meneghin, ed il Falso Filosofo impresse poi in Venezia nel 1708.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

L'operosità, oserei dir mostruosa, di Rossi Mario arrivò a questo : egli ebbe in un’epoca a Genova quattro teatri : Le Peschiere, il Politeama, l’Apollo, e il Teatro di Sestri Ponente. Bene : con lo stesso personale, senza segretarj, nè amministratori, faceva quattro recite al giorno. […] L'amor della scena fu più forte di ogni contrario proponimento ; e un bel giorno, poco avanti il carnovale del 1846, di nascosto del babbo, ma col tacito consenso del nonno e della mamma, partì da Livorno per andare a raggiungere a Foiano una compagnietta delle infime, alle cui recite si soleva dare come biglietto d’ingresso frutta, salsiccie, e vino ; e in cui la paga degli attori variava dalle due alle quattro crazie al giorno. […] Tornata la Compagnia in Italia, non ostante gli entusiasmi sollevati, non riuscì a revocar l’abolizione del regalo governativo di 25000 lire, e si sciolse ; e Rossi, dopo di aver fatto parte con alcune recite straordinarie della Compagnia Asti, pensò bene di tornare al Capocomicato, e scritturò Laura Bon, Celestina De-Martini, le Ferroni, madre e figlia, la Job, la figlia di Gaetano Gattinelli ; poi Raimondi, Benedetti, De-Martini, Cesare Rossi ; e la Compagnia, tranne pochi mutamenti d’anno in anno, andò avanti per quattro anni, recitando anche a Vienna, ove Rossi ebbe il più grande de' successi.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 347-348

Animati da ciò, andaron formando una Compagnia non delle peggiori, con proprietà di abbigliamento e di allestimento scenico ; tanto che, mentre essa al suo esordire era composta di quattro attori, finì poi coll’averne ben trenta ; il pubblico scamiciato restava al di fuori a guardar le eleganti signore che scendevan di carrozza per recarsi al teatro ; e l’incasso della stagione, che durò tre mesi, fu di 37,000 lire.

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 528

Milanese, lasciò a mezzo gli studi legali per fuggir di casa e andare ad abbracciar l’arte comica, rifugiandosi, perchè ricercato da’ suoi, a Riverzaro prima, in quel di Piacenza, poi a Bettola sulle montagne, in Compagnia Mazzeranghi, composta di tre donne, quattro uomini e un bimbo, in cui la prima donna sosteneva la parte di Paolo nella Francesca da Rimini e quella di Roberto nei Due Sergenti, diventando Sofia al secondo atto e ritornando Roberto al terzo.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17

Aveva moglie, quattro figli e un quinto per via.

56. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127

Poche cose vi alterò il Saurin ne’ primi quattro atti, contento soltanto di toglierne le irregolarità. […] Piacquero universalmente i primi quattro atti, e con ispecialità il quarto. […] Despazes autore delle quattro Satire, gli dice drammi senza piani, senza caratteri, senza correzione di stile.

57. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226

Questo scrittore nato nel 1549 sotto l’Imperadore Carlo Quinto sei anni prima che cominciasse a regnar Filippo II, in un prologo ad otto sue commedie ci fa sapere che essendo egli fanciullo componevasi il teatro di Madrid di quattro o sei tavole poste sopra quattro assi in quadro alte dal suolo quattro palmi. […] Allora tutti gli attrezzi di un capo di compagnia si chiudevano in un sacco, come quelli de’ pupi, e si riducevano a quattro pellicce bianche guarnite di cartone dorato, quattro barbe e capigliature posticce, e quattro bastoni da contadini. […] Tralascisi poi che i personaggi usano in tal commedia quattro idiomi, cioè un latino scolastico, un italiano insipido, il castigliano ed il valenziano; e neppur si metta a conto che l’Eremita cinguetti nel suo barbaro latino con servi e donne, e tutti l’intendono e rispondono a proposito. […] In essa sino all’anno 1772 in Madrid e per la Spagna tutta sono intervenuti nelle processioni non solo sonatori mascherati e danzantes (che nel tempo della mia dimora colà l’hanno sempre accompagnate) ma una figura detta Tarasca, simbolo a quel, che dicevasi, della gentilità o dell’eresia, che seguiva la processione in un carro, e quattro Gigantones figure colossali allusive alle quattro parti della terra, nelle quali si è il gran mistero propagato. […] Or che puerilità affastella egli in quattro pagine intere su questo punto?

58. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96

Questo scrittore nato nel 1549 sotto l’imperador Carlo Quinto sei anni prima che cominciasse a regnar Filippo II, in un prologo ad otto sue commedie ci fa sapere che essendo egli fanciullo componevasi il teatro di Madrid di quattro o sei tavole poste sopra quattro assi in quadro alti dal suolo quattro palmi. […] Allora tutti gli attrezzi di un capo di compagnia si chiudevano in un sacco, come quelli de’ pupi, e si riducevano a quattro pellicce bianche guernite di cartone dorato, quattro barbe e capigliature posticce e quattro bastoni da contadini. […] In essa sino all’anno 1772 in Madrid e per la Spagna tutta sono intervenuti nelle processioni non solo sonatori mascherati e danzantes (che nel tempo della mia dimora colà l’hanno sempre accompagnate), ma una figura detta tarasca, simbolo, a quel che dicevasi, della gentilità o dell’eresia, che seguiva la processione in un carro, e quattro gigantones figure colossali allusive alle quattro parti della terra nelle quali si è sì gran mistero propagato. […] Tralle commedie del Sivigliano Giovanni de la Cueva impresse nel 1588 trovansi quattro altre tragedie, i Sette Infanti di Lara, la Morte di Ajace, la Morte di Virginia e di Appio Claudio, il Principe Tiranno. […] Or che puerilità affastella egli in quattro pagine intere su questo punto?

59. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43

Il giorno seguente alcuno del nostro equipaggio credette di veder rappresentar da essi una specie di dramma diviso in quattro parti.

60. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68

Ma caro Signor Apologista, poteva io farmi mallevadore dell’analisi compiuta fatta da un Nazionale di quattro Tragedie da me non lette? […] I Moderni sono avvezzi a vedere Drammi di uno, di due, di tre, di quattro, e di cinque Atti; e sono ben rari coloro che riprendono la Sofonisba del Carretto per la divisione degli Atti. […] Vadano adunque le favole del Cueva in quattro atti como pies de niños, secondo il motto di Lope sulle antiche Commedie; e niuno certamente per questo gli moverà lite. […] Vuol poi il Signor Lampillas ricavare il vero sentimento del Montiano circa l’irregolarità delle prime quattro Tragedie del Virues? […] Ma vuol meglio assicurarsi l’Apologista, che, a riserba dell’Elisa, le altre quattro Tragedie sono scritte alla moderna, cioè senza guardar le regole?

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 14

Ma ecco il passo : Cussì finita questa Representazione (che, considerata la brevità del tempo, fu assai bella) Zafarano nostro introe in sala, con un’altra Representazione, per lui e di sua famiglia composta tutta, perchè nel triunfale curro de la Pudicicia aveva quattro figlioli, due maschi e due femine, essendo la sua figliola maggiore ne la summità del curro collocata, tra due unicorni.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 772

Fece le prime armi, se così possiam dire, in un paesello poco discosto da Torino, con una specie di compagnia formata da quattro o cinque ragazzi della sua età, e capitanata da Ferdinando Salvaja, amico inseparabile del povero Diotti, del quale, dopo morto, rievocò affettuose memorie, da cui traggo oggi le presenti notizie.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 321-322

L' istanza fu respinta con data del 25 marzo, stesso anno, dietro informazioni del Presidente del Buon Governo, il quale oltre ad aver trovato che i comici del Rafstopulo erano scarsi di merito, mostrava come, aderendo a tal domanda, si sarebbe danneggiato un disegno emesso da tre o quattro anni di una vera e propria Compagnia Toscana, autorizzata e sovvenzionata dallo Stato, quantunque tal disegno avesse poca probabilità di essere nonchè approvato, solamente discusso.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Francesco Bartoli cita ancora I quattro Zanni, come sua particolar fatica.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687

La piazza ov'egli agiva era piena sempre di gente a piedi e in carrozza ; ma, naturalmente, difettandovi i dotti, egli, all’intento di allettare la folla ignorante, ebbe l’idea peregrina e geniale delle quattro maschere italiane, che lo ajutavan co' lor lazzi nello smercio de'suoi specifici.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 484-498

Ma eccolo dal '56 al '60, i quattro anni che accrebbero e cementarono la sua riputazione di artista, con Cesare Dondini, di cui diventa socio più tardi, a fianco di Clementina Cazzola, che doveva poi essere la donna del suo cuore e la madre dei suoi figli. […] E ho detto crede di dare, poichè oggi, a quattro mesi di distanza da quelle recite di addio, egli sta trattando per recarsi l’aprile e il maggio del 1904 nell’America del Nord. […] Che quantità e varietà di note in questi quattro versi !

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 296

La Compagnia era composta di 14 persone, compresa la famiglia Bassi, marito, moglie e una figlia di 13 in 14 anni ; e il più delle volte s’introitavano tre o quattro fiorini, non bastanti nè per l’orchestra, nè per l’illuminazione, per quanto, come si può credere, modestissime.

68. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140

Le scene per lo più lunghe, oziose, e quasi sempre fredde di quattro donne che v’intervengono, spargono per tutto, e specialmente ne’ primi tre atti, un languore mortale. […] Poche cose vi alterò il Saurin ne’ primi quattro atti, contento soltanto di toglierne le irregolarità. […] Piacquero universalmente i primi quattro atti, e con ispecialità il quarto. […] L’illuminazione poi facevasi con piastre di latta appiccate alle tapezzerie, e perchè la luce dava ne’ fianchi e alle spalle degli attori, e gli faceva comparire adombrati e neri, sostituirono ad esse alcune lumiere ognuna di quattro candele poste davanti al teatro, le quali con corde visibili si abbassavano per ismoccolarsi le candele da un uomo che saltava fuori a bella posta. […] II pag. 163, lin. 24, dopo le parole, s’eloigne & ne dit mot, si tolgano le quattro ultime linee di detta pagina e le prime due della seguente, e si cambi come segue.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 27 sett.bre 1808. » pp. 50-51

 » In detta sera una figliuola dell’Andolfati, l’Annetta, che non figurava nell’elenco a cagione della poca età, sostenne, nell’ Uno vale per dieci, quattro caratteri assai bene, e piacque.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525

Aveva già scritto a diciott’anni quattro commedie : altre ne scrisse di poi, e moltissime ne derivò e tradusse e ridusse dal moderno teatro nostro e forestiero.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 766-767

Dal suo matrimonio con Giulia Checchi, egregia seconda donna e amorosa, passata a seconde nozze, e ancor vivente a Napoli, ebbe quattro gentili figliuole, esimie artiste, note col diminutivo affettuoso di Zoppettine, e un unico maschio : Elvira, vedova di Giuseppe Barsi, brillante, morto in America, e attrice della Compagnia Sichel e Soci ; Pia, moglie del brillante Arturo Falconi, tuttavia in arte ; Giannina, uscita dall’arte or sono otto anni, e maritata a Palermo con Giuseppe Ardizzoni, direttore comproprietario del Giornale di Sicilia ; e Cesare, già attore in Compagnia Benini, oggi secondo brillante in quella Mariani-Zampieri.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 646-656

Ma, ahimè, il carnovale del 1822 volle forse abbracciar troppo, abusando della idolatria che i romani avevan per lui ; e, proprietario di due Compagnie nella stessa Roma, impresario del Teatro Apollo per la messa in iscena di due opere e quattro balli, vide in un attimo, gli affari volti al male, perduto ogni suo risparmio, perduta per molti anni, volendo a ogni costo far fronte sino all’ultimo centesimo agli assunti impegni, la maggior parte del suo stipendio, ch'era di 16,000 lire. […] Carlo Cosenza ; L'Odio ereditario pur di Cosenza ; Dev'esser uno e sono quattro, traduzione di Filippo Casari ; Gli Eredi della WaisenThurn del Teatro Imperiale di Vienna ; Il Benefattore e l’ Orfana di Nota ; Il Medico e la Morte ; La Bottega del Caffè di Goldoni ; La Serva amorosa di Goldoni ; Filippo di Scribe ; Malvina di Scribe ; La famiglia Riquebourg di Scribe ; La Leggitrice e il Cieco ; Don Desiderio del Giraud ; Il Poeta fanatico di Goldoni. […] Consta di quattro articoli brevissimi, e comprende una paginetta e mezzo di stampa a grossi caratteri.

73. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106

Questo re che non si è veduto ne’ primi quattro atti, comparisce nel V, ed il Coro apre la stanza ove dimorava Didone, e si vede questa regina trafitta dalla spada di Jarba, che ha la corona a’ piedi ed una lettera in mano. […] Tutti i cinque atti sono ripieni d’inutili, inverisimili e freddi amori de’ capitani di Dido, e di un racconto de’ suoi andati casi impertinentemente cominciato nel I atto, narrato a spezzoni ne’ seguenti, interrotto quattro volte, e compiuto nel quinto.

74. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27

Gl’ interlocutori delle favole Cinesi sogliono essere otto o nove; ma i commedianti non sono più di quattro o cinque, e ciascuno di loro rappresenta due o tre parti. […] Comparisce fanciulla, amoreggia e si marita una donna, la quale ha da partorire un bambino, che dopo quattro lustri si enuncia come il protagonista della favola.

75. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41

La Cecaria sarebbe anteriore ai Due Pellegrini del Tansillo, essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie colla Luminaria che n’è una continuazione o seconda parte che unita alla Cecaria s’impresse nel 1535 in Venezia, dove sino al 1594 se ne ripeterono altre quattro edizioni. […] La prima rappresentazione dell’Aminta secondo il marchese Manso, si fece in Ferrara nel 1573 con lode e meraviglia universale con quattro intermedii composti dall’aurore. […] A messer Isacchino prescrisse la qualità di ballo richiesta nelle quattro canzonette che s’interpongono negli atti; insegnando con ciò la convenienza che dovrebbero avere la danza e l’azione. […] L’istesso chiaro autore delle due Semiramidi compose un altro scenico componimento pastorale intitolato il Contrasto amoroso fatto in Lorena l’anno 1591 a, in cui, per quel che scrive l’autore a donna Vittoria Gonzaga principessa di Molfetta b, con novissima invenzione è un solo pastorello e dodici ninfe, delle quali quattro contrastano amorosamente ciascuna per averlo per marito, ed è vinto da una che si chiama Nicea . […] S. vuole aggiugnergliele ora, non so da che spirito mossa, oltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a compire quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accrescerà bene il coro, ma le scemerà il decoro: e dico scemerà, e non leverà, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno ; e fra tali poeti si vuol ripore l’istesso Manfredi che il fece alla sua boschereccia.

76. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294

La Cecaria sarebbe anteriore al componimento del Tansillo essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie colla Luminaria che n’è una continuazione o seconda parte, che s’ impresse unita colla Cecaria nel 1535 in Venezia, dove ancora se ne fecero altre quattro edizioni sino al 1594. […] La prima rappresentazione dell’Aminta, secondo il marchese Manso, si fece in Ferrara nel 1573 con lode e maraviglia universale con quattro intermedj composti dall’autore. […] Isacchino maestro di ballo prescrisse la qualità del ballo richiesto nelle quattro canzonette che s’interpongono negli atti; insegnando con ciò la convenienza che dovrebbero avere la danza e l’azione. […] Vittoria Gonzaga principessa di Molfetta144, con novissima invenzione è un solo pastorello e dodici ninfe, delle quali quattro contrastano amorosamente ciascuna per averlo per marito, ed è vinto da una che si chiama Nicea. […] S. vuole aggiugnergliele ora, non so da che spirito mossa, oltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a comporre quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accrescerà bene il coro, ma le scemerà il decoro; e dico scemerà, e non leverà, per non dannare affatto l’uso di tutti quei poeti che alle loro il fanno; e fra tali poeti si vuol riporre l’ istesso Manfredi che il fece alla sua boschereccia.

77. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421

Havvi ancora alcune commedie tradotte dalle migliori francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva che tre o quattro commedie originali, scritte in quel genere di comico basso che si avvicina alla farsa.

78. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7

Se vogliamo dunque risalir sino ai primi tentativi drammatici de’ Provenzali, il gusto e la ragione e l’esempio degli antichi e dell’Italia quasi per quattro secoli e mezzo lottarono contro la barbarie per discacciarla dalle scene francesi.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 23-24

Egli si unì dapprima con alcuni artisti, rimasti a spasso a fin d’anno, tra’quali la vedova del vecchio Fabbrichesi ; e andò a Foggia, ove la Compagnia si trattenne un intiero anno, invece dei quattro mesi pei quali era stata scritturata.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 156-158

Entrò a diciotto anni in Compagnia di Giacomo Modena, di cui faceva parte anche il figliuolo Gustavo, facendosi notar subito per la recitazione spontanea di alcune particine in commedie di Goldoni, Zelinda e Lindoro, Il Medico olandese, I quattro Rusteghi, della quale specialmente il personaggio di Sior Filipetto s’ebbe in lui uno de' più ingegnosi e brillanti interpreti, e per la quale la prima attrice Carlotta Polvaro gli preconizzò splendido avvenire.

81. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130

Bonaventura Morone tra’ Minori Osservanti Riformati di San Francesco pubblicò in Bergamo nel 1611 il Mortorio di Cristo con quattro tramezzi, tragedia interessante e regolare che eccita la compassione corrispondente alla grandezza dell’argomento. […] Non si vede ne’ componimenti del Ceba il coro fisso alla greca, ma quattro canzonette di trocaici dimetri da cantarsi da un coro per tramezzo degli atti. […] Sventuratamente questi quattro atti comici apportano uno scioglimento, se non tragico, funesto. […] Scrisse il primo nella sua gioventù quattro tragedie, la Cleopatra, la Lucrezia, il Medoro, il Creso, che si rappresentarono con generale applauso, e specialmente la prima, e s’ impressero in Utrecht nel 1730 ed in Padova più correttamente nel 1733. […] Posteriore di alquanti anni alle tragedie del Delfino fu il Corradino del lodato Caraccio, essendosi pubblicato la prima volta in Roma nel 1694, cioè quattro anni dopo che ebbe dato fuori il suo poema l’ Impero vendicato ch’egli credeva men difficile impresa che il comporre una vera tragedia66.

82. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195

Per comprendere l’indole comica di questo cavaliere e la natura delle sue favole, bastano le quattordici che raccolte in quattro volumi si pubblicarono in Napoli dal Muzio nel 172673. […] Compose anche l’Altani quattro commedie che possono mentovarsi con onore l’Amerigo del 1621, la Prigioniera del 1622, il Mecàm Bassa del 1625 e le Mascherate del 1633. […] Carlo Maria Maggi compose quattro piacevoli commedie con intermezzi e prologhi da cantarsi, il Barone di Birbanza, il Manco male, i Consei de Meneghin, e il Falso Filosofo impresse poi in Venezia nel 1708. […] Vi si eseguirono quattro balli differenti, il primo della Fama con sei cigni, il secondo delle Muse con Apollo, il terzo di nani e Ciclopi, il quarto di alcune deità; e vi comparve la Notte su di un carro di stelle tirato da quattro cavalli; e si cangiò più volte la scena rappresentando successivamente un tempio, il Parnasso, la fucina di Vulcano ed i Campi Elisii. […] Sopra di essa si alzano due magnifiche logge, l’una Dorica e l’altra Jonica, ciascuna con una scalinata di quattro sedili.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

» L’aggiunta di questa parola gli procacciò un’ovazione (il regnante allora era Francesco II) e tre o quattro giorni di prigione.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306

ma, per andar aspettando in diuersi luoghi il tempo del Carneuale, al quale dourà tornar poi alla Mirandola, et hauendo risoluto di passar principalmente per Modena, per ueder se fia di gusto à Vostra Altezza, che per tre o quattro giorni ui si trattenga recitando, hò uoluto accompagnarla di questa mia, per assicurar l’Altezza Vostra Ser.

85. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273

Cataldo Morone da Taranto che poi si disse frate Bonaventura Morone tra’ minori Osservanti Riformati di san Francesco, pubblicò in Bergamo nel 1611 il Mortorio di Cristo con quattro tramezzi, tragedia interessante e regolare che eccita la compassione corrispondente alla grandezza dell’argomento. […] Non si vede ne’ componimenti del Ceba il coro fisso alla greca, ma quattro canzonette di trocaici dimetri da cantarsi da un coro per tramezzi degli atti. […] Sventuratamente questi quattro atti comici apportano uno scioglimento, se non tragico, funesto. […] Scrisse il primo nella sua gioventù quattro tragedie, la Cleopatra, la Lucrezia, il Medoro, il Creso, che si rappresentarono con generale applauso, e specialmente la prima, e s’impressero in Utrecht nel 1730, ed in Padova nel 1733 più correttamente. […] Posteriore di alquanti anni alle tragedie del Delfino fu il Corradino del lodato Caraccio, essendosi pubblicato la prima volta in Roma nel 1694, cioè quattro anni dopo che ebbe dato fuori il suo poema l’Impero vendicato che egli credeva men difficile impresa, che il comporre una vera tragediaa.

86. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108

Il teatro spagnuolo ha un’ altra specie di rappresentazione musicale, cioè la tonadilla e la seguidilla, narrazioni fatte per la musica, che tal volta si distendono a più scene e si cantano anche a due, a tre e a quattro voci. […] Madrid ha quattro teatri, cioè quello della Corte nel Ritiro, l’altro de los Caños del Peràl, e quelli detti Corràl del Principe e Corràl de la Crüz. […] I più distinti o ricchi spettatori occupano dopo l’ orchestra quattro file ciascuna di diciotto comodi sedili, e questo luogo chiamasi luneta. […] Alla fine che cosa sono quattro pugni dall’una parte e dall’altra di tempo in tempo, ed un poco di vicendevole prepotenza che alimentava la discordia in un pubblico ed influiva nella formazione delle compagnie?

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 933-934

Dodici persone fra Attrici ed Attori, un suggeritore, un macchinista, un guardacassoni, otto servitori, quattro cameriere, due nutrici, figliuoli d’ogni età, cani, gatti, scimie, pappagalli, uccelli, piccioni, un agnello ; quest’ era l’immagine dell’arca di Noè.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 11-12

Il repertorio dunque della Compagnia fu a iniziativa sua de' più varj, sapendo egli con buon discernimento alternar le commedie, coi citati drammi, e colle tragedie : e di tal discernimento accoppiato a una operosità senza pari, egli potè godersi i frutti nella vecchiaja. « Vive il Lapy tuttavia (1782) – scrive il Bartoli – in buona prosperità, ed ha la consolazione di vedere la sua famiglia incamminata ad un auge, per cui anche dopo la di lui morte rimarrà al mondo una degnissima ricordanza degli onorati meriti suoi. » In una lettera che si conserva autografa nella biblioteca di Verona, e che trovasi pubblicata nel catalogo descrittivo dei manoscritti della Biblioteca stessa, il Lapy dà ragguaglio da Venezia il 22 ottobre del 1770 a Domenico Rosa-Morando del successo ottenuto colla sua tragedia La Andromaca, già replicatasi quattro sere, e reclama aggiunte e modificazioni per le nuove repliche da farsi quando la quantità delle genti che presentemente sono in Villeggiatura si saranno restituite in Venezia.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536

Alla Signora Isabella Servili | Comica virtuosissima del Ser.mo di Mantova | in rappresentare in Bologna le Metamorfosi d’Eularia | finta Lachè Francese, Dama Spagnuola, Soldato Tedesco, | e Cingara Egittiaca, con giochi di Spadone, Alabardino, | due Spade, scherma nell’Academia degli esercitij militari, e con quattro suoi Balletti diversi.

90. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39

Gl’interlocutori delle favole Cinesi sogliono essere otto o nove; ma i commedianti non sono più di quattro o cinque, e ciascuno di loro rappresenta due o tre parti. […] Comparisce fanciulla, amoreggia e si marita una donna, la quale ha da partorire un bambino, che dopo quattro lustri si enuncia come il protagonista della favola.

91. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291

A queste delicate espressioni sugerite da una grande intelligenza del cuore umano, Celia è spinta a palesare le proprie avventure col Centauro e co’ due pastori; e de’ suoi strani amori e del veleno da lei preso si riempie la maggior parte de’ primi quattro atti. […] Se ne fecero quattro edizioni sino al 1648, e comparve in Napoli nel 1666 nell’edizione quinta di Napoli con tutte le altre opere del Cortese.

92. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143

A queste delicate espressioni suggerite da una grande intelligenza del cuore umano, Celia è spinta a palesare le proprie avventure col Centauro e co’ due pastori; e de’ suoi strani amori e del veleno da lei preso si riempie la maggior parte de’ primi quattro atti. […] II della Ragion Poetica si fecero quattro impressioni sino al 1648, e comparve nella decimaquinta edizione di tutte le opere del Cortese in Napoli nel 1666.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878

, quattro a Florindo (il Parrino) e due ad altro che serviva nella compagnia.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 414-417

Da questi quattro personaggi, così descritti : Fiammella, ninfa, innamorata di Montano, Ardelia, ninfa, compagna di Fiammella, innamorata di Titiro, Titiro, pastore, innamorato di Fiammella, Montano, pastore, compagno di Titiro, innamorato d’Ardelia, si capisce subito l’intreccio della favola.

95. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 682-683

Parlava bene, e con una prontezza ammirabile, e niuno meglio di lui ha saputo, come dicono i commedianti, giocar le Maschere ; cioè sostenere le scene giocose colle quattro Maschere della Commedia italiana, e farle risaltare e brillare.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837

Quando imprendo a studiare una gran parte, prima la copio tre, quattro, cinque volte, poi la studio letteralmente a memoria, come facevo a scuola del cómpito, poi comincio a plasmare da me e per me il mio personaggio : quando sono riuscito a contentare me, allora mi accingo al duello. […] Alcuni di quei comici, e ve ne han pur tanti, che lottan colla fame, e imprecan contro l’arte, e…. non infilan quattro parole al lume della ribalta senza uno sproposito, trovaron ridicole ed esagerate le esigenze artistiche di Emanuel ; e le sue furie per una papera, per una battuta ritardata, per una intonazione sbagliata, chiamarono pazzia.

97. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31

Egli compose quattro tragedie la Morte di Adamo, il Salomone, il Davide, la Battaglia di Arminio. […] Ma il Postzug, cioè il Tiro a quattro commedia del medesimo Ayrenhoff oltremodo felice nella rappresentazione, in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione, in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione, fe dire al re di Prussia Federigo II che i Tedeschi sono più felici nella commedia che nella tragedia. […] Giovanni Goete nato nel 1749 in Francfort sul Meno, oltre ad alcune favole comiche in prosa sparse di versi per cantarsi, ha composto una tragedia patriotica, che chiamò spettacolo intitolata Göz di Berlichingen, notabile per la lunghezza, equivalendo almeno a quattro tragedie regolari, pel numero degli attori che passano i trenta, e per le assurdità non inferiori a quelle di Shakespear.

98. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252

Egli ne ha composte quattro, la Morte di Adamo, il Salomone, il Davide, la Battaglia di Arminio. […] Ma il Postzug, cioè il Tiro a quattro commedia del medesimo Ayrenhoff oltremodo felice in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione, fe dire al re di Prussia Federigo II che i Tedeschi sono più felici nella commedia che nella tragedia. […] Giovanni Goete nato nel 1749 in Francfort sul Meno, oltre ad alcune favole comiche in prosa sparse di versi per cantarsi, ha composto una tragedia patriotica che chiamò spettacolo, intitolata Göz di Berlichingen, notabile per la lunghezza equivalendo almeno a quattro tragedie regolari, pel numero degli attori che passano i trenta, e per le assurdità non inferiori a quelle di Shakespear.

99. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAP. V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulieteia e in altre isole del l’Emisfero australe nel Mar Pacifico. » pp. 59-65

Il giorno seguente alcuno del nostro equipaggio credette di veder rappresentar da essi una specie di dramma diviso in quattro parti.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 297-298

Ammalato di diabete, morì a Feltre il 6 maggio del 1900, lasciando nel lutto la famiglia comica, e nella desolazione una moglie affettuosa (Antonietta Moro, figlia dell’arte, egregia seconda donna), e quattro figliuoli.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403

Il domani una lettera di Quinault gli annunziò il suo arrivo, e infatti alle quattro del giorno stesso egli fu in Basilea, e rivolse le sue prime cure all’abbigliamento del suo nuovo compagno d’arte, che, condotto subito a Strasburgo, vi esordì in capo a qualche giorno con molto successo.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887

mo il mio bisogno ; qual’è di sapere, s’io ho da seruirlo il Carnouale ; e non havendo l’Autunno Compagnia come mi hò da sostentar quattro e più mesi ; poi che essend’io pouer’huomo, non ho modo da sostentarmi senza il mio esercitio questo tempo, si che, hauendo da seruir cotest’ Altezza, la supplico d’alcun aiuto di costa, acciò ch’io mi possa intrattenere fin’al tempo del Carnouale ; e non uolendo seruirsi di me, darme, con sua buona gratia, licenza, acciò ch’io possa promettere à questa Compagnia ò altra la mia persona per l’Autunno, e Carnouale. ne hò scritto al Signor Toschi : ne di ciò ne hò mai hauto risposta. ricorro à Vostra Signoria Ill. […] … Poi c’è un fervorino per la città di Livorno detto da esso Fineschi il quale anche ci apprende essere lui stato quivi ben quattro volte, onorato e festeggiato.

103. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

Dorotea Levermour ne trasportò quattro in inglese(a). […] Gherardo de Ressi Romano, uomo di lettere ben distinto, ha pubblicati quattro tomi di commedie scritte con intelligenza dell’arte. Altre quattro se ne hanno del conte Tommasino Soardi veneziano in prosa ed in versi. […] Ella dice : ristringo, in una le quattro parole. […] Intervengono nel dramma quattro personaggi e tre confidenti.

104. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165

L’illuminazione fecesi poscia con placche di latta appiccate alle tapezzerie; e perchè la luce percoteva di fianco ed alle spalle i personaggi e gli mostrava adombrati e neri, sostituirono a tali placche alcune lumiere o lampadari ciascuna di quattro candele poste davanti al teatro, le quali con corde visibili si abbassavano allorchè un uomo per ismoccolarle saltava fuori a bella posta.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120

La buona gente di sua famiglia, credendola affascinata, fece venir Esorcisti, e carica di reliquie, giuocava e scherzava con quei monumenti pii come una fanciulla di tre o quattro anni.

106. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211

Filippo Quinault nato in Parigi nel 1634 e morto nel 1688, oltre alle opere musicali e alle commedie, delle quali parleremo appresso, compose otto tragicommedie e quattro tragedie. […] Le più note sono quelle del celebre Dionigi Petavio, di cui s’impresse in Parigi nel 1620 il Sisara, e quattro anni dopo l’Usthazane, ovvero i Martiri Persiani con altre. […] Si pubblicarono nel 1695 anche in Parigi le quattro tragedie di Francesco Le Jay, cioè il Giuseppe riconoscente i Fratelli, il Giuseppe venduto, il Giuseppe Prefetto in Egitto, il Daniele. […] Le scene per lo più lunghe, oziose e quasi sempre fredde di quattro donne che v’intervengono, spargano per tutto, e specialmente ne’ primi tre atti, un languore mortale.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

Altra volta scrisse a proposito di una prossima tappa di Spagna : Se posso guadagnare dei quattrini — quattro o cinque mila lire proprio per me, allora — Tombola !  […] Tra le poesie ch’ella inspirò, non dispiacerà al lettore che io metta qui i quattro sonetti che la Contessa Lara pubblicò nel Corriere di Roma del 26 dicembre ’85, tutto in onore di lei, a illustrazione della Moglie di Claudio, degl ’Innamorati, della Teodora, della Fedora. […] Quei tre o quattro Max proferiti dalla Duse nel più biricchino dei modi, valser bene per me tutti gli Armando di Margherita !

108. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485

Che anzi, erano già molti anni dacchè al teatro del Pavone era stata posta la lumiera con quattro grandi pavoni dorati, che poi furono tolti perchè dalla sua luce si pavoneggiavano quei soli quattro animali, quando io nel 1843, assistendo ad una rappresentazione della compagnia Reale di Torino, trovai il teatro Carignano senza lumiera, e in cosi fitta oscurità, ch’ io distingueva appena la fisonomia di chi mi stava vicino, mentre la luce concentrata tutta sopra gli attori li faceva sembrare figure magiche, e la commedia era ascoltata con religioso silenzio.

109. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365

Sopra di essa si alzano due magnifiche logge, l’una d’ordine dorico, l’altra d’ordine jonico, ciascuna con una scalinata di quattro sedili.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287

Faccio a questa seguire le ultime quattro decime, o diecine (sono ottantasei !).

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853

Ma dopo quattro anni di continui trionfi, morì in Verona, l’autunno del 1827, pianto non solo dalla famiglia artistica, che perdeva in lui il più onesto e forte dei capocomici, ma da quanti, conosciutolo, avean potuto ammirarne la onestà dell’animo, la generosità e la delicatezza a tutta prova.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168

Scrisse anche non poche opere teatrali, che si veggono a stampa in quattro volumi in-8 (Firenze, Ciardetti, 1822).

113. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35

Filippo Quinault nato in Parigi nel 1634 e morto nel 1688, oltre alle opere musicali e alle commedie, delle quali parleremo appresso, compose otto tragicommedie e quattro tragedie. […] Le più note sono quelle del celebre Dionigi Petavio, di cui s’impresse in Parigi nel 1620 il Sisara, e quattro anni dopo l’Usthazane, ovvero i Martiri Persiani con altre. […] Si pubblicarono nel 1695 anche in Parigi le quattro tragedie di Francesco Le Jay, cioè il Giuseppe riconoscente i fratelli, il Giuseppe venduto, il Giuseppe Prefetto in Egitto, il Daniele.

114. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306

Io veggo però un altro possibile incomparabilmente più comune, e naturale, cioè, che il Nasarre ignorasse o dissimulasse la barbarie della Penisola verso il principio del XVI secolo (alla quale non mai derogheranno nè tre nè quattro scrittori che altri potesse citare), e spacciasse un fatto passato solo dentro del suo cervello, cioè che ne fosse sbucciato un autore spagnuolo che, usando nelle insipide sue commedié un latino barbaro e un pessimo italiano, calato fosse ad insegnare a scrivere commedie ai maestri de’ Nebrissensi e de’ Barbosi, agl’ Italiani, che, come bene osserva l’A. di questa eccellente Storia teatrale, già possedevano le comiche produzioni de’ Trissini, degli Ariosti, de’ Machiavelli, de’ Bentivogli.

115. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 922-927

In fatti : nel luglio 1651 Tiberio Fiorilli era a Roma con la moglie Isabella : nello stesso mese e stesso anno vi erano Giovan Battista Fiorillo con la moglie Beatrice ; e tutti quattro, invitati dal Serenissimo di Mantova pel prossimo carnovale, risposero negativamente per averlo impegnato in Roma.

116. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 718-721

Si unì per alcun mese alla Compagnia Benini-Sambo, e formò poi per la quaresima dell’ '88 una nuova società con Guglielmo Privato, che procedè come l’altra di trionfo in trionfo sino allo spegnersi di questo, diventando alla fine capocomico solo, rallegrato seralmente dalla gioja ormai abituale del successo, e dalla speranza nuova e pur grande di vedere i maggiori progressi del figliuolo Giuseppe (uno dei quattro ch'egli ebbe dal suo matrimonio [carnovale 18 con la signorina Cesira Borghini di Ancona, il quale, a fianco del babbo, con tanto esempio e con tali ammaestramenti, comincia a far già buona prova nelle parti comiche [V. la prima fotografia del quadro]), addolorato soltanto, egli, artista nell’ anima, di non aver più potuto, e non potere, non so bene se per ragioni artistiche o finanziarie, congiungersi al suo confratello dialettale Francesco Benini, e rinnovar le vecchie, e interpretare alcune parti nuove del repertorio di Gallina.

117. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103

Euforione figlio di Eschilo, oltre ad alcune tragedie da lui composte, vinse secondo Suida e Quintiliano quattro volte con alcune favole del padre, alle quali diede novella forma. […] In questo solo verso vibrato ho chiuso il concetto dell’originale μηδὲ μοι φτονητης ecc. disteso in quattro, non essendomi fidate di renderlo con pari armonia e proprietà in molte parole senza indebolirlo a.

118. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236

Madrid ha quattro teatri, cioè quello della corte nel Ritiro, l’altro de los Cañòs del Peràl, e i due nazionali detti Coràl del Principe, e Coràl de la Cruz. […] I più distinti e ricchi spettatori occupano dopo l’orchestra quattro file, ciascuna composta di diciotto comodi sedili, e questo luogo chiamasi luneta.

119. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520

Et poi tutti insieme, non una volta, ma ben quattro, mi son venuti a dire et protestare che assolutissima. […] A. che di questo negozio non se ne tratti, perchè non è proporzionato alla sua Grandezza, che quattro commedianti si allontanino dal suo gusto, et che lasciando in parte il dovuto rispetto non stiano mai d’accordo in sieme, come al certo non starebbon questi, et tanto meno in Francia nel Teatro di sì gran Corte ; e V.

120. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356

È noto altresì che lo stesso Moliere non vide mai così pieno il proprio teatro come ne’ quattro mesi che Scaramuccia abbandonò Parigi l’anno 1662 per venire in Napoli a vedere i suoi parenti  e che al di lui ritorno i Parigini accorsero di bel nuovo alla Commedia Italiana, ed in tutto il mese di novembre non si curarono de’ capi d’opera che produceva Moliere.

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