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2. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160

Al Capo I, pag. 7, lin. 8, dopo le parole, la prima sua tragedia la Lucrezia. […] Al medesimo Capo, pag. 12, lin. 25, dopo le parole de’ piccioli rimatori, si corregga così. […] Al medesimo Capo pag. 30, lin. 2, dopo le parole, ciò che ne disse il sig. […] Al medesimo Capo pag. 41, lin. 2, dopo le parole, di chi vuol persuadere. […] Al medesimo Capo pag. 56, lin. 23, dopo le parole, noto per la traduzione del Perez.

3. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140

Al Capo II, pag. 10, lin. 30, dopo le parole, Sfolgoreggia di tutto il suo lume. […] Al medesimo Capo II, pag. 12, lin. 8, dopo le parole, c’est moi qui t’en convie. […] Al Capo II, pag. 34, dopo le parole dell’ultima linea. […] III, pag. 174, lin. 20 dopo le parole, quella figura d’Orazio Humano capiti &c. […] III, pag. 185 lin. 26, dopo le parole, intitolato la Mimographe, si aggiunga.

4. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »

Facili dovranno essere le articolazioni, le sillabe nettamente divise, le parole di lunghezza giusta, che non assorbiscano, a così dire, tutto il fiato al cantante, ma che gli lascino il tempo di proferirle intiere senz’esser costretto ad affrettar di troppo i riposi sulle vocali. […] [13] Alla dolcezza, ed al collocamento delle parole succede nell’esame delle qualità proprie pel canto la maniera di misurarle, ovvero sia la prosodia. […] Si pongano le parole secondo l’ordine analitico «Io canto i Cavalier, l’armi, gli amori Le cortesie, le Donne, e imprese audaci.» […] Si crede inoltre, che in quasi tutta la nostra pronunzia si senta la gorgia, e che la maggior parte delle parole finiscano in “-as”, “-es”, “-os”, “-us”, dal che troppo frettolosamente si conchiude, ch’essa non sia buona per accoppiarsi colla musica. […] Se l’italiana ha la prerogativa stimabilissima di finir quasi sempre in vocale, la spagnuola ha l’altra non meno pregievole d’esser più varia nelle terminazioni, contandosi in lei da quattro mila in circa maniere diverse di finir le parole.

5. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »

A che giova quel tanto stritolarne i periodi sempre aggirandosi dintorno alle stesse parole? A che il ripigliar più volte i due primi versetti sospendendo, anzi troncando senza ragion sufficiente il senso delle parole? […] Peggio poi quando fanno dei solecismi in armonia esprimendo colla musica un senso intieramente contrario a quello che dicono le parole. […] Queste due cose hanno una così stretta relazione fra loro che la musica fatta sulle parole d’un’aria non potrebbe senza guastarsi essere trasferita alle parole d’un’aria diversa; come il ritratto che rappresenta con esattezza una fisonomia, non può servire a rappresentare una fisonomia differente da quella. […] Poche sono le arie musicali moderne, alle quali (restando la composizione qual era) non possono adattarsi parole di sentimento perfettamente contrario.

6. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49

Svegliano tal dubbio le parole del passo, che soggiugneremo, sic nostra loquitur Graecia. […] Al Capo I, pag. 3 in fine, dopo le parole, della Città di Volterra. […] Al medesimo Capo I, pag. 4, lin. 13, dopo le parole, nella VI Olimpiade, si aggiunga ciò che segue, che non si rimise a Venezia. […] Al Capo VII pag. 249, lin. 24, dopo le parole, la morte di Teodosio, si cancellino le parole In Rimini havvi un rottame di un antico teatro di mattoni, e si scriva come segue. […] Al Capo VII, pag. 263, lin. 2, dopo le parole, quae promi studueras, retardasset &c.

7. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO I. LIBRO I » pp. 12-33

 25, dopo le parole in canzoni, la nota (1) si scriva come segue. […]  17, dopo le parole, Nel Nuovo Mondo i Caraibi, si aggiunga come segue. […] II, pag. 57, lin. 6, dopo le parole, agitano la scena. […] IV, pag. 130, lin. 5, dopo le parole, di contenerli e disarmarli, si aggiunga quanto segue. […] V, pag. 147, lin. 6, dopo le parole, missa sagitta tuis.

8. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106

Al Capo I pag. 130, lin. 8, da apporsi in nota alle parole, ed avea stile e nota sublime (1). […] II, pag. 172, lin. 19, in vece delle parole, Nella R. […] IV, pag. 194, lin. 3, dopo le parole, pochi anni sono, si aggiunga come segue. […] Al Capo IV pag. 203, lin. 9, in vece delle parole, che espulse un popolo di Mori Spagnuoli, si scriva. […] Al medesimo Capo IV, pag. 258, lin. 15, dopo le parole da’ Nazarri e da’ Lampillas?

9. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VIII » pp. 141-143

I, pag. 205, lin. 16, dopo le parole, tutto si è perduto nel nulla, si aggiunga da capo. […] Al medesimo Capo, pag. 224, in sine dell’articolo IV, dopo le parole sconosciuta in quel clima (1), si aggiunga. […] VI, pag. 230, lin. 15. dopo le parole, quanto gli scaglioni della platea, si aggiunga.

10. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 350

xxiv) ha parole di encomio e d’incoraggiamento ; per quello, che fu anche direttore della Filodrommatica veneziana nel Carnevale 1817-18, parole piuttosto aspre.

11. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »

Il recitativo era vario e pigliava forma ed anima dalla qualità delle parole. […] Così però che ciascuna qualità di strumenti convenisse all’indole delle parole a cui debbono servire, e che eglino entrassero a luogo a luogo, dove più lo richiedesse l’espression della passione. […] Rade volte si cerca che l’andamento della melodia abbia del naturale, o risponda al sentimento delle parole che ha da vestire. […] E ad ottenere tal loro intendimento l’uscir bene spesso dalle righe, prodigalizzare i passaggi, ripeter le parole senza fine e intralciarle a loro piacimento, sono i tre principalissimi mezzi ch’ei mettono in opera. […] [2.9] Quanto ai passaggi, prescrive la sana ragione che non convenga usargli, salvoché nelle parole esprimenti passione o moto.

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