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334. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

Polinice non soffre i suoi torti, ma ama la germana, ama e venera la madre, e nell’istesso fratello non abborre che l’ingiustizia e la mala fede, sente in somma la voce della magnanimità in mezzo all’ira. […] Elettra va parlando sola a voce alta nella scena seconda dell’ atto I, ed è intesa da Pilade ed Oreste.

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