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176. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103

Mercurio dopo di aver pregato invano, spiega tutta la serie de’ nuovi imminenti mali di Prometeo. […] Non ci fermiamo nelle minute obbiezioni del per altro erudito Robortelli fatte a questa favola che spira per tutto grandezza e nobiltà e un patetico interessante; per esempio, ch’egli è assurda cosa il trovarsi Prometeo in tutta la sua rappresentazione alla vista dell’uditorio, essere gl’interlocutori tutti numi, e cose simili. […] Nella condotta delle Danaidi supplichevoli si osserva una regolarità così naturale che con tutta la semplicità di azione tiene sospeso il leggitore sino all’atto 3, quando le Danaidi passano dall’asilo alla città, venendo discacciato l’araldo dell’armata egiziana nemica di queste principesse.

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