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150. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148

Si appressa, secondo Quintiliano, al genere oratorio con tale riuscita che a niuno de’ più eloquenti rimane inferiore (Nota XIII); ma per la stessa ragione talvolta si allontana dal vero dialogo drammatico. […] Elettra si prende da se stessa la cura di uccidere la madre, e manifesta l’artifizio con cui pensa di trarla nella rete, disegno e fierezza atroce in una figlia che nè anche è mitigato dalle savie prevenzioni che osservammo in Eschilo. […] Deh ritorna in te stessa: in quai ti perdi Vani pensieri! […] Perchè non dir tu stessa Ciò che forza è scoprire? […] Presso il Francese la stessa Fedra confessa una passione sì vergognosa, la confessa innanzi a tutti gli spettatori sposa del padre al figliuolo, e nel primo istante che si crede morto il marito.

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