Bianchi Ludovico)], che Girolamo Parabosco ebbe un giorno a scrivergli : E’ mi par vedervi sopra la scena farvi schiavi quanti vi veggono et odono. […] Intendimi, nè più sopra di me tua mente fermisi : Che più possibil fia gli monti altissimi veloci andar, che mai io mi dissepari da l’onesto pensier casto e immutabile.