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218. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « A CHI AMA la poesia rappresentativa » pp. -

Gli animali poco al l’apparenza importanti, i polipi marini, le vipere, le tarantole, le api, gl’insetti, le farfalle, occuparono sovento ingegni sublimi; nè men degni sono de’ più distinti encomii i Redi, i Valisnieri, i Serai, i Buffon, i Rai, i Grew, i Levenoeck, i Reaumur, i Goedart, i Templey, i Bonnet, allorchè spaziano per l’ampiezza del l’universo, che quando minutamente indagano la storia particolare di esseri picciolissimi e talora co’ microscopii stessi appena percettibili. […] Ma sventuratamente sono i delitti posteriori a’ vizii, e questi menano graduatamente agli eccessi dopo di aver corrotto il costume. […] Pure sono mai moltissimi quelli che svolgono i libri de’ filosofi morali? […] Sono forse poche le parole comuni a queste due belle lingue sorelle? […] Numerosissime sono fuor di dubbio le conoscenze acquistate per le matematiche; mais (dicevano gli editori dell’Enciclopedia) lorsqu’après les avoir accumulèes, on en fait le denombrement philosophique, on s’apperçoit qu’on est en effet beaucoup moins riche qu’on ne croyoit l’être.

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