Cicerone l’esalta molte volte, e solo nel I delle Leggi parla con disprezzo di un poeta nominato Accio, dove per avventura intende di qualche altro. […] Cajo Tizio Cavaliere Romane oratore e poeta tragico visse intorno all’anno di Roma 590. […] Non si accorse quel l’erudito ch’egli distruggeva il disegno del poeta. […] Si vede che questi sono due argomenti del poeta connessi con molta arte i quali formano una commedia ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza il secondo. […] Ma è questo un equivoco condotto artificiosamente dal poeta, che all’apparenza giustifica le querele di Clinia.