Si fa leggere con piacere la tenera elegante Zelinda, tragedia del conte Calini da Brescia, benché imitata da Blanche e Guiscard (e quando mai una felice e spiritosa imitazione su riprensibile nelle lettere? […] Questo traffico degli uomini di lettere é antichissimo; ma i criticastri non distinguono il plagio vergognoso dall’imitazione lodevole217. […] La critica, qualor avrà per suo principal fine l’avanzamento delle lettere, e il far argine al cattivo gusto e al torrente de’ pregiudizi, sarà sempre laudevole, anzi necessarissima. […] Se all’incontro verrà adoperata da spiriti ottenebrati, invidiosi, maligni, inquieti, cavillossi, villani e superbi, farà sempre l’obbrobrio e ’l flagello delle lettere, e lo scoraggiamento e l’avversione degli animi studiosi e gentili.