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371. (1772) Dell’opera in musica 1772

[Sez.I.3.5.5] Da sì fatta connessione d’idee che l’anima trova nella simmetria avviene che gli oggetti, in cui la simmetria è osservata, s’imprimano più facilmente in lei che gli altri che ne son senza. […] La cantatrice priverà di sua protezione il poeta, se nelle arie di lei avrà messi tai sentimenti che non dieno gran presa a quella sorta di canto a cui sola è avvezza, e se avrà dimenticata la farfalla, l’eco, l’usignuolo, la tempesta, la navicella. […] Euripide nella composizione delle sue tragedie aveva unicamente in mira la nazione, pel teatro della quale egli scriveva, e valeasi di quelle per ingerire segretamente in lei sane massime di morale e di politica. […] [commento_Sez.III.1.4.8] • il cantore lasciato da Agamennone: si riferisce alla versione omerica della storia di Clitemnestra: «E lei prima rifiutava l’orribile azione, / Clitemnestra gloriosa: aveva buon sentimento. / E l’era vicino il cantore [aoidòs anér], a cui molto raccomandò, / andando a Troia, l’Atride di sorvegliargli la sposa (Odissea, III, vv. 265-268, trad.

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