E aggiugne nel passo da Voi citato “finchè questa maniera di Musica si riterrà, non sarà mai possibile far in modo, che non sia un’arte storpiata in grazia di un’ altra”. […] E’ più del Canto verisimile lo studio, che pongono questi Attori in sentar bien el verso, vale a dire in troncare il concetto in grazia della versificazione, e in cantar male senza Musica, di che non v’è cosa più nojosa? […] Vi può essere altra ragione di quella specie di tacita convenzione contrastata, per la quale passa per verisimile la falsità ch’egli vi ravvisa, in grazia del diletto, che attende dal rimanente? […] A questo non si riparerà mai, nè anche coll’acuta vostra pensata Apologetica del vero fisico, delle vere ricchezze di Cleopatra, della vera Regia di Cartago, ed altre cose, che con tanta grazia affastellate; anzi vi dico, che con questa verità distruggereste dell’intutto la stessa Poesia, non che l’illusione. […] Non v’è bellezza di chiaroscuro, di grazia, di colorito, e di composizione che non vi si ammiri.