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105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157

 », la quale, accettata la parte di Arianna, quantunque commediante di professione, l’ imparò in sei giorni e la eseguì in modo sorprendente, facendo scrivere al Marino : Florinda udisti, o Manto, là ne’ teatri de’ tuoi regi tetti, d’Arianna spiegar gli aspri martiri, e trar da mille cor mille sospiri. Oltre che nell’ Arianna, ella cantò anche nel balletto delle Ingrate, parole del Rinuccini, e musica del Monteverde : e da Torino, proprio al momento della lotta accanita, 13 giorni dopo l’invio della lettera al Cardinal Gonzaga, il Cav. […] Florinda già da tre giorni fuggi et piangendo se n’andò in verso chiesa dove si faceva tenir per spiritata, et voleva mandar per una carozza per venirsene a Mantova, quando suo suocero con suo compare, et il Moiadé nostro portinaro corsero a rimediarvi et la fecero rimanere, di queste cose ce ne sono ogni giorno, et questa sgratiatuzza ride et gode sott’ occhio havendo ridotto questo negotio con una tal volpagine che l’istessa Florinda prega che lei non si disgusti acciochè il marito non li faccia qualche burla. dico signore che si tratta di cose concernenti alla vita e da queste che V.

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