Cisseta, sei pure Nato di docil padre e da le mamme Di generosa capra al fin pendesti: Perchè gli stolti impauriti armenti Degenere non segui, e lasci il prato, E in tondere ti perdi irsuti dumi? […] Ma via, se punto hai di pudor, discendi, Mostrati al fin: te seguirà l’armento. […] al fin sicura, Nè più ti teme. […] II, pag. 262 in fine alle parole indi di cagionarne la decadenza, si apponga la seguente nota (1).