Cornelio seguendo l’esempio di Pietro trasportarono, come dicemmo, diverse favole spagnuole al lor teatro, purgandole per lo più dalle principali irregolarità, ma sovente sfigurandole e convertendo in bassezze scurrili le grazie originali10. […] La storia dunque ci dimostra, che siccome Guillèn de Castro servì di scorta al gran Cornelio nella tragica carriera, così nella comica il gran Moliere ebbe per guida gl’ Italiani; benchè senza tradire l’interesse di queste favole straniere seppe dar loro maestrevolmente un colorito nazionale. […] Tutto ciò si conobbe nella recita del Cocu immaginaire scritto più correttamente delle prime favole. […] Tutte le sue favole vanno impresse in dieci volumetti, ma si stima che alcune sieno state pubblicate da autori anonimi sotto il di lui nome. […] Andres nel III tomo della sua opera su di ogni letteratura le favole francesi ricavate dalle spagnuole afferma che il Convitato di pietra di Moliere è tutto spagnuolo, ed in ciò parmi che s’inganni.