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116. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96

Strappa il boja il cuore per le spalle al primo, giusta il comando del re, e mostrandolo dice: Tal quiero yo el carnero, aunque no como El corazon del ave que si aturdo. Cava al secondo il cuore dal petto, e dice: Allà Pluton harà con tal conejo Esta noche la fiesta à sus amigos. […] Molte sono le azioni: di undici interlocutori ne muojon nove: bassi e indecenti sono i caratteri di Acoreo e di Alessandra: le atrocità si operano alla vista dell’ uditorio: le membra di Luperzio, il cuore, il sangue, si presentano ad Alessandra, che è obbligata a lavarsi in quel sangue: i nomi stessi de’ personaggi sono incompetenti; Luperzio, Remolo, Ostilio, Fabio non convengono ad Egiziani: lo stile s’innalza fuor di tempo in bocca del nunzio e si deprime in bocca di Alessandra e di Acoreo ec. […] Castro ne’ labbri, Castro in cuore, Castro Vede per tutto, e la consorte sdegna. […] a coloro che il proprio cuore condanna (ων η καρδια αυτων κατα γινωσκει) come diceva l’Apostolo San Giovanni epist. 

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