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34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590

Forse figlia dei precedenti e sorella di Antonio Torri detto Lelio, fu attrice al servizio del Duca di Modena per la parte musicale, come si rileva da una sua curiosissima lettera al Duca stesso da Bologna, in data 2 giugno 1683 in cui si lagnava che certo signor Francesco Desiderij suo famigliare facesse da padrone assoluto con lei e la madre (il padre era già morto) senza aver riguardo alcuno alla lor povertà, vantandone autorità da Sua Altezza. Senza un permesso di lui, che talvolta si faceva molto aspettare, talvolta non veniva affatto, la Torri nè poteva ricever in casa Cavalieri o altre persone da cui farsi sentir cantare, nè recarsi ad accademie, o altre funzioni musicali, proprie, e solite di sua professione, alle quali era invitata dalle Dame protettrici, nè accettare scritture, come accadde per la recita di Reggio, della quale era restata priva. La protezione del fratello del Marchese Palmieri, che più d’ogni altro cavaliere frequentava la sua casa, ajutando lei e la madre senza interesse alcuno, nelle necessità in cui le trovò involte, per la mancanza delli alimenti, inasprì a segno il Desiderij, da farlo sparlar della Torri con moltissimo danno alla sua riputazione.

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