Fu grande nel più largo senso della parola, così nella tragedia, come nella commedia e nel dramma ; e nella sua grandezza, modestissima. […] Una lettera intima della celebre Pellandi scritta all’Internari da Verona il 1° novembre del ’39, comincia così : La sera che mandai al Bonsaver la mia per unire alla sua, ricevetti la scatola benedetta e sospirata, non posso esprimerti il contento.