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205. (1715) Della tragedia antica e moderna

— [1.154ED] Così egli; ed io: [1.155ED] — L’uno è il marchese Ubertino Landi, nobilissimo cavalier piacentino che meriterebbe venir per terzo a’ nostri ragionamenti tanto è gentile ne’ suoi soavi costumi e tanto è il suo gusto esquisito nel giudicio di queste materie; l’altro più giovinetto è il conte Marcantonio Ranuzzi, patrizio bolognese che cammina a gran passo per arrivare all’età ed alle cognizioni dell’altro. 

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