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275. (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia

Nella Sofonisba del Trissino passa il secondo, il terzo ed il quarto atto senza che quella reina si scorge; poi mentre si trattien l’uditore con dialoghi inetti del coro e del famiglio il quale racconta Essere stato lungamente intento a far la casa colta come ordinato aveva la reina […] si perde l’occasione di molti nobili colloqui che quivi potevansi introdurre. […] Eolo nella prima favella cosi: Lunge dalla mia casa cada l’ira di Marte, scuota Bellona il suo flagel sanguigno, sparga l’odio in disparte il suo veleno e la discordia pazza squarci altrove a se stessa il petto, e i panni.

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