Nel prologo che è in prosa come tutta la commedia, lo confessa l’istesso autore. […] Nel prologo mostra gran rispetto per la dotta antichità. […] Nel medesimo periodo comparvero le commedie di Girolamo Parabosco. […] Nel secondo in fine dell’atto I si vede un antro, che è la reggia del Sonno, in cui Iride ed il Sonno cantano due strofe. Nel terzo in fine dell’atto II si vede in un prato Cerere nel suo carro, e canta due ottave.