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1. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14

Io sento essere la mia macchina ben lontana dallo sconcertarsi per lo riscaldamento dell’atrabile, che altra volta trasportava gli argomentanti ne’ circoli delle Scuole. […] Io suppongo simile gusto, e temperanza nell’erudito Signor Lampillas. […] Io non so com’Ella ne pensi. […] Io lo desidero: così terminerebbero le liti, ed ameremmo la Letteratura in ogni luogo sotto qualunque divisa. […] Io al contrario pretendo, non solo di amare la Letteratura dovunque la trovi, ma di amare la Spagna per scelta e per dimora al pari di lei che l’ama per obbligo naturale.

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