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13. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori. » pp. 172-221

Il piano semplice è lavorato sulla Greca di Euripide; ma in alcune parti è alterato, e talvolta con qualche miglioramento. […] la qual cosa è tratta dalla Medea di Euripide. […] Questa bellezza, questa giudiziosa catena di pensieri, questa origine dell’ultimo gran delitto di Medea così scortamente disviluppata, è pure sfuggita ad Euripide. […] L’ atto quarto cavato interamente da Euripide contiene il magnifico elegante racconto del mostro marino e della disgraziata morte d’ Ippolito. […] cussa præsidia occupas; immagine vaghissima presa da Euripide.

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