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48. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

Ma a’giorni del Voltaire la Francia avea un teatro tragico già rispettato e frequentato per Corneille e Racine ; là dove l’Ermenegildo del Marchese circoscrisse il suo trionfo fra’leggitori delle tragedie cristiane del Marchese senza passare su di un pubblico teatro accreditato. […] Trovansi parimente nella Biblioteca teatrale Pepoliana acconciamente tradotre la Sofonisba del Mairet dal dottor Mattia Butturini, la Marianne del Tristan da Giuseppe Compagnoni, il Poliuto del Corneille da Agostino Paradisi, la Fedra del Racine dal marchese Albergati Capacelli, l’Idomeneo del Crebillon da’prelodati Paradisi ed Albergati, Atreo e Tieste dell’ istesso dal Pagani-Cesa, l’Atalia del Racine da Bonifacio Collina, l’Ester da Pietro Buratti, e l’Andromaca del medesimo da Gregorio Redi, il Gustavo Wasa del Piron ottimamente da Francesco Gritti, la Polissena del La Fosse da Vincenzo Comarchi, l’Ifigenia in Tauride di Guymond de la Touche eccellentemente da Francesco Baldi.

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