Battista da Rimino ? E forse non altro da Battista Lazarone, a cui si
viene
ora accennando ? Lazarone Giambattista. Una lett
versi, gli dice: senti la tua pena e la mia angustia; Giugurta . . ma
viene
Megara frettoloso, te lo dirò da poi; e finisce l
tto II incomincia con una scena della medesima Olvia con Aluro, e poi
viene
Megara, come si è detto nell’atto I; ma se quegli
e che però milita tra’ Romani con diecimila soldati e venti elefanti,
viene
a consegnare il console Cajo Ostilio rimesso dal
che vuol comparire tra’ personaggi? Eccoci all atto III in cui Olvia
viene
con Aluro a soddisfare alla promessa fattaci nell
vece. Gareggiano su di ciò; ma tutto dee sospendersi, perchè Scipione
viene
a trattar di pace. La fame Numantina discretament
apitano mettendo a rischio la sorte dell’armata e la speranza di Roma
viene
a parlare in mezzo a’ nemici disperati i quali in
avesse che d’irritar gli assalitori. E questa scena inutile e cattiva
viene
anche prescelta come eccellente dal savio bibliog
, ella resta a far l’uffizio di sentinella, e Giugurta la vede sola e
viene
a parlarle; di maniera che i nemici colla facilit
raza (si traveste); Dulcidio la vede venire e la conosce subito. Ella
viene
con algun disfraz (che si lascia al discreto lett
aso il dolce Dulcidio. Annotta nell’atto V, e Giugurta al solito va e
viene
liberamente dal campo Romano al Numantino senza c
za che Megara abbia mai saputo prevedere simili visite nemiche. Olvia
viene
parlando sola a voce alta, perchè l’ode lo spetta
ssai più nel genere drammatico11. Rachele resta con Ruben fremendo, e
viene
Alfonso irritato per le voci sediziose del popolo
e di Rachele, la quale fugge all’avviso di Manrique. Alfonso che va e
viene
in quella sala senza sapersi perchè, torna fretto
i è già nota la sua disgrazia ed è stata chiamata, ambiziosa e amante
viene
a tentar di commuoverlo. L’ha egli chiamata (gli
pianto un’ altra volta nell’atto I senza aver nulla ottenuto. Rachele
viene
a fare l’ultima pruova del potere del suo pianto.
gomento, gli fu imputata ad astio o ad altra occulta cagione. Rachele
viene
un’ altra volta piangendo perchè il re vuole anda
de Toledo del Diamante. Mentre pensa a far troncar la testa a Garcia,
viene
interrotta da’ nuovi schiamazzi de’ Castigliani.
une circostanze. Ciocchè nella tragedia del La Motte opera la regina,
viene
in questa del Colomès eseguito dal siniscalco del
ù attivi, perchè concernono direttamente la persona di Agnese per cui
viene
rifiutata la propria figlia; là dove l’odio di Al
significa quell’εν σμικρῷ κυτει, e non già un atahud o cataletto come
viene
tal passo deformato dal miglioratore Huerta. 19
alche parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di assicurare che
viene
da essa sostenuta con maestria comica e senza mai
ttoni o di pietra. Oltre che la fabbrica in tal modo è perpetua, ella
viene
ad esser più difesa dagl’incendi, a che vanno for
samente Vitruvio 57, che renda suono. E con ciò quello antico maestro
viene
quasi di rimbalzo ad insegnare a’ moderni di che
ampana risponde alla imboccatura della scena; e il palchetto di mezzo
viene
ad esser posto colà donde nella campana è sospeso
alco scenario, differentissima da quella degli antichi, troppo grande
viene
a riuscire la imboccatura o la luce di essa scena
a pena e l’angustia mia. Giugurta … quì si trattiene soggiungendo… ma
viene
Megara frettoloso, te lo dirò poi ; e finisce l’a
perchè, senza perchè sono tornati, e nella stessa maniera dell’atto I
viene
appresso Megara. Hanno però essi nulla detto o in
, e milita a favor de’ Romani con diecimila soldati e venti elefanti,
viene
a consegnare il console Cajo Ostilio rimesso dal
vece. Gareggiano su di ciò; ma tutto dee sospendersi, perchè Scipione
viene
a trattar di pace. La fame numantina discretament
apitano mettendo a rischio la sorte dell’armata e la speranza di Roma
viene
a parlare in mezzo a’ nemici disperati, i quali i
avesse che d’irritar gli assalitori. E questa scena inutile e cattiva
viene
anche prescelta come eccellente dal dottor Guarin
ella rimane a far l’uffizio di sentinella; e Giugurta vedendola sola
viene
a parlarle; di maniera che i nemici colla facilit
e ella va in maschera!); Dulcidio al vederla venire la ravvisa. Olvia
viene
(dice il poeta) con algun disfraz che si lascia i
aso il dolce Dulcidio. Annotta nell’atto V, e Giugurta al solito va e
viene
liberamente dal campo Romano al Numantino senza c
za che Megara abbia mai saputo prevedere simili visite nemiche. Olvia
viene
parlando sola a voce alta, e l’ode lo spettatore
e che de la Huerta gongoreggia . Rachele resta con Ruben fremendo, e
viene
Alfonso irritato per le voci sediziose del popolo
e di Rachele, la quale fugge all’avviso di Manrique. Alfonso che va e
viene
in quella sala senza sapersi perchè, torna fretto
i è già nota la sua disgrazia ed è stata chiamata, ambiziosa e amante
viene
a tentar di commuoverlo. M’hai chiamata, o signo
pianto un’ altra volta nell’atto I senza aver nulla ottenuto. Rachele
viene
a fare l’ultima pruova del potere del suo pianto.
amante la Judia de Toledo. Pensa di far troncar la testa a Garcia, ma
viene
interrotta da nuovi schiamazzi de’ Castigliani. C
une circostanze. Ciocchè nella tragedia del La-Motte opera la regina,
viene
nell’Agnese del Colomès eseguito dal siniscalco d
attivi, perchè concernono direttamente la persona di Agnese, per cui
viene
rifiutata la propria figlia; là dove l’odio di Al
i se dentro al cavallo vi fosse qualche agguato dei Greci. Il partito
viene
contrariato da alcuni. Priamo prega gli dei tutel
e della notte destato dalla terribile visione che ha avuto di Ettore,
viene
alla tomba di lui, vi reca doni ed offerte, commi
rribil mortajo nel quale si è buttato il porro (in greco Πρασον donde
viene
il nome di Prasia città della Laconia) e l’aglio,
acrifizio e si fanno nuove preghiere alla pace. All’odore del convito
viene
l’indovino Jerocle coronato di alloro. Spia, chie
degli uomini s’incamminano al Consiglio. Un vecchio chiamato Blepiro
viene
fuori con una veste di donna addosso, essendo li
, si dispera per non potersi alleggerire del peso del ventre. Cremete
viene
dal Consiglio a raccontare quanto vi è passato, e
til padroue si accinge a verseggiare. Ad istanza di Euripide Agatone
viene
fuori cantando. Mnesiloco è rapito dalla melodia,
, e la scena tragica riesce graziosa. Tutto ciò che vedesi sul teatro
viene
da essi adattato alla storia di Elena. Il paese d
artito di cangiar vesti con Santia che mostra più coraggio di lui. Ma
viene
una fantesca di Proserpina, la quale accoglie San
li stesso a studiare. Batte alla porta di Socrate, e un discepolo che
viene
a veder chi picchia, lo sgrida perchè ha interrot
a farlo venire con fiaccole alla mano a guisa di una furia, ma se ne
viene
unicamente adorna di bellezze naturali. In oltr
andrà più oltre. Entrato il padre ed il figliuolo nella propria casa,
viene
un creditore a domandare i suoi denari. Strepsiad
paccia giure-consulto e venditore di giudizii. Dopo il canto del Coro
viene
un Messo a riferire le gran fabbriche alzate da s
he alzate da soli Uccelli nella nuova città. Il verisimile drammatico
viene
offeso in questa favola manifestamente, formandos
a formidabile spedizione minacciata da Giove e dagli altri Dei. Iride
viene
a dire che bisogna sacrificare agli Dei. Pist. A
mi vegga!… Dov’è Pistetero? Pist. Che cosa è questa? Chi è costui che
viene
così coperto? Prom. Vedi tu alcuno degli Dei che
li ambasciadori annunziati sono Nettuno, Ercole e un Triballo. Ercole
viene
di mal talento e bravando e minacciando di volere
l giudice, e per ridicolo stravagante e non più udito il giudizio. Mi
viene
in mente in tal proposito un altro giudizio agita
degli occhi per l’invidia di Giove. Tutto il mio male (egli dice) mi
viene
da Giove invidioso del bene altrui. Essendo io gi
r la vista. Deliberano di condurlo nel tempio di Esculapio. Frattanto
viene
fuori la Povertà e svillaneggia gli astanti, perc
il quale più di duemila anni dopo la morte di tal valoroso scrittore
viene
a dirci che egli altro non era che un satirico s
alche volta scappano fuori alcune bellezze inaspettate ? In tal guisa
viene
egli malmenato da M. de Chamfort. Probabilmente c
o di commune, nè anche il nome; nel che da quanti moderni plebei non
viene
ella imitata, i quali affettano di chiamare i fig
li ha da essere subordinato, e che il maggior effetto della musica ne
viene
dallo esser ministra e ausiliaria della poesia. P
come appunto dalla orazione l’esordio. Ma la sinfonia non altrimenti
viene
riputata al di d’oggi che come una cosa distaccat
i. Osservò quali voci nel nostro parlare s’intuonano, e quali no; che
viene
a dire quali sono capaci di consonanza, e quali n
facesse più comune ancora ch’ella non è. Qual calore e qual vita non
viene
a ricevere infatti un recitativo, se là dove si e
di naturalezza; e la bella semplicità, che sola può imitar la natura,
viene
poi sempre preferita a tutte le più ricercate con
non si presenta con fiaccole alla mano a guisa d’una furia; ma se ne
viene
adorna del proprio merito e di piacevolezze natur
aggi satireggiati41. In tal commedia interloquisce Prometeo, il quale
viene
fuori esprimendo il suo timore di esser veduto da
ze di tal flagello dell’umanità. Si butta nel mortaio il porro, donde
viene
il nome di Prasia. Città della Laconia, e l’aglio
il quale più di duemila anni dopo la morte di questo gran valent’uomo
viene
a dirci, ch’egli altro non era, che un satirico s
di veder delusa la sua speranza di correggere la mordacità de’ poeti,
viene
il far uso in qualunque modo di soggetti veri, e
cosa lecita e onesti, la rappresentazione delle Nuvole di Aristofane,
viene
pure per la sua troppo strana e lugubre fantasia
Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente
viene
accusato dal signor Marmontel di aver comparato T
e in allora recitava in quel Teatro, e di cui l’Omicida n’ è il Capo,
viene
in oggi d’essere dal Consiglio Criminale risoluta
Loescher, 1888), il quale, analizzando l’opera del Calmo (V.), anche
viene
, col concorso del D’Ancona e del Sanudo, a parlar
so giustamente dovuto alle sue fatiche la stima che costantemente gli
viene
accordata. Questo Toto è nell’elenco della Compa
mpa coll’ esempio del resto della società. Nell’uno e nell’altro caso
viene
dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
regna una competente cultura. E perchè poi la delicatezza delle arti
viene
colle filosofie, questo genere di poesia non tocc
ibil mortajo, nel quale si è buttato il porro (in greco πρασον, donde
viene
il nome di Prasia città della Laconia) e l’aglio,
crifizio, e si fanno nuove preghiere alla Pace. All’odore del convito
viene
l’indovino Jerocle coronato di alloro. Spia, chie
e degli uomini s’incaminano al Consiglio. Un vecchio chiamato Blepiro
viene
fuori con una veste di donna indosso, essendogli
, si dispera per non potersi alleggerire del peso del ventre. Cremete
viene
dal Consiglio a raccontare quanto vi è passato, q
il padrone . . . . si accinge a verseggiare. Ad istanza di Euripide
viene
fuori Agatone cantando. Mnesiloco è rapito dalla
ao, e la scena è tragica e graziosa. Tutto ciò che vedesi sul teatro,
viene
da essi adattato alla storia di Elena: il paese d
artito di cangiar vesti con Santia che mostra più coraggio di lui. Ma
viene
una fantesca di Proserpina, la quale accoglie San
li stesso a studiare. Batte alla porta di Socrate, e un discepolo che
viene
a veder chi picchia, lo sgrida perchè ha interrot
a, non a venire con siaccole alla mano a guisa di una furia. ma se ne
viene
unicamente adorna di bellezze naturali. In oltre
andrà più oltre. Entrato il padre e ’l figliuolo nella propria casa,
viene
un creditore a domandare i suoi danari. Strepsiad
ccia per giureconsulto e venditore di giudizj. Dopo il canto del coro
viene
un messo a riferire le gran fabbriche alzate da s
he alzate da soli uccelli nella nuova città. Il verisimile drammatico
viene
offeso in questa favola manifestamente, formandos
a! . . . Dov’è Pistetero? Pist. Che cosa è questa? Chi è costui che
viene
così coperto? Prom. Vedi tu alcuno degli dei ch
li ambasciatori annunziati sono Nettuno, Ercole e un Triballo. Ercole
viene
di mal talento e bravando e minacciando di volere
giudice, e per ridicolo, stravagante e non più udito il giudizio. Mi
viene
in mente a tal proposito un altro litigio agitato
vo degli occhi per l’invidia di Giove. Tutto il mio male (ei dice) mi
viene
da Giove invidiosó del bene altrui. Essendo io gi
e la vista. Deliberano di condurlo nel tempio di Esculapio. Frattanto
viene
fuori la Povertà e svillaneggia gli astanti, perc
il quale più di due mila anni dopo la morte di tal valoroso scrittore
viene
a dirci che egli altro non era che un satirico sf
ualche volta scappano fuori alcune bellezze inaspettate? In tal guisa
viene
egli malmenato da M. de Chamfort. Probabilmente c
e, e spogliate di ogni grazia. Dopo ciò il servo a forza di domandare
viene
in chiaro del succeduto, e così favella in Menand
o o di comune, nè anche il nome; nel che da quanti moderni plebei non
viene
ella imitata, i quali affettano di chiamare i fig
er debellar, per trionfar de’Mostri Morte, Tempo ed Oblìo, Lavinia or
viene
. Rende le menti in un fosche e serene, fa che ogn
alchi a stagione. Colla mia destrezza sostengo persino la Dreoni, che
viene
salutata al suo comparire ; Salvini furoreggia ;
o tondo verso la poetica, la critica e l’estetica di quel periodo che
viene
identificato come «Early Modern». I rischi insiti
a l’esame di tutto ciò che era stato scritto prima e dopo. Al lettore
viene
offerto così uno strumento versatile, che permett
one, sebbene non manchino prese di posizione a favore degli antichi —
viene
ad esempio criticato l’atteggiamento aggressivo d
anche una identica condanna della fortunata Merope del Maffei — a cui
viene
preferita senza ombra di dubbio la mediocre trage
testo tragico tardo-cinquecentesco, il Torrismondo del Tasso, di cui
viene
censurata la lunga scena in cui il re dei Goti na
e dei drammaturghi italiani e francesi di epoca moderna. Nel Paragone
viene
prescritto soltanto il rispetto scrupoloso dell’u
ecolo dopo, anche il Manzoni della Lettre à Monsieur Chauvet. Inoltre
viene
ribadita ancora una volta la centralità del senti
e — il Muratori li preferiva di gran lunga ai soliloqui. Nel Paragone
viene
inoltre censurato il ricorso insistito e prevedib
contemporanei come la Temisto di Salìo, in cui questo cruciale snodo
viene
fatto dipendere dal capriccio del drammaturgo, pi
getti romani che rappresentava nelle sue tragedie. Nel penultimo capo
viene
presa in esame la questione stilistica: alla trad
questione stilistica: alla tradizione tragica italiana cinquecentesca
viene
immediatamente imputato un difetto piuttosto rile
la prosa, avendo tuttavia una cadenza variata e piacevole. Ovviamente
viene
respinto il verso rimato per ovvie ragioni di cre
se il giovane, e prediletta anche dall’Orsi nelle sue Considerazioni,
viene
considerata la più efficace, in quanto, mentre la
e rime, assumerebbe una connotazione molto più naturale di quella che
viene
imposta dall’alessandrino francese. Nota al te
sti. Benché nel titolo essa annunci l’Apologia di Sofocle, questa non
viene
inclusa nella nuova edizione, che comprende invec
il motivo delle sue esposizioni, sentendo la forza che in cotal guisa
viene
fatta a’ testi. Dice egli: Trouvons quelque modé
i comune nelle nostre poesie tragiche: all’incontro da’ Francesi ella
viene
creduta incomoda e però da loro molto trasandasi,
imorso del tradimento ed il debito della gratitudine verso Ottaviano,
viene
combattuto dall’amore d’Emilia e della fede a lei
posciaché non per veruna sceleratezza, ma per rassegnazione virtuosa
viene
da Pirro commessa. Articolo IV. [2.4.1] Ne
vere avvertito che per la debolezza della nostra natura un sentimento
viene
infievolito dall’altro. Hassi un chiaro indizio d
imi due atti che la materia principale sia l’infedeltà di Agenore che
viene
per conchiuder le nozze con Calliroe? Certo l’azi
nde inutile, come osservai già nella Tullia di Lodovico Martelli, che
viene
sulla scena a far lunga narrazione de’ suoi avven
te, come se fosse ivi venuto a dire alcuna cosa agli uditori, e tosto
viene
Rosmonda a fare il medesimo; partita questa, Torr
te in un luogo vicino alla corte del Sultano Despina ed Alvante, dove
viene
contro il suo stile a ragionar Solimano, e di più
n dire che non lo crede capace di far cattiva impressione, perciocché
viene
proposto come uno scellerato abominevole. La malv
a, Dircea a Giocasta sua madre e a Edippo suo padre. Intorno l’età mi
viene
in mente l’esempio del Britanico di Racine, il qu
etorica, ma tanto distinguesi dalla oratoria invenzione, quanto l’una
viene
con agevolezza in mente e si serve di voci usitat
ccellenza che non pur da que’ nazionali, ma da certi nostri ancora le
viene
ascritta. Per formarne un giusto giudizio faremo
egli incontri più propri per muovere a tenerezza è l’ultimo addio che
viene
a dire Sabina allo sposo ed al fratello mentre va
rt ne faut-il pas, que je meure à mon tour61? [6.3.9] Antigone, che
viene
a querelarsi per esserle morta la madre fra le su
amento: né però saprei loro accordare tutta quella semplicità che lor
viene
da molti attribuita. Io non so come Pietro Cornel
i, credo poter dire, senza incorrere nella censura dell’arditezza che
viene
ascritta al marchese Maffei nella Biblioteca Ital
eccitando il figliuolo ad offrirsi alla morte: ma il pretesto per cui
viene
inchiusa, manca di ragionevole, perciocché non si
ta dal Bodmer con il consiglio di Calepio (ivi, p. 87) —, il Paragone
viene
portato avanti con costanza, come dimostrano succ
e ne’ libri che si stampano lungi dall’autore» (ivi, p. 148). L’opera
viene
quindi stampata, sebbene anonima, come già era ac
ente debba considerarsi; perciocché, siccome dall’esterna bellezza ne
viene
il diletto, così ne deriva l’utile dall’interna,
la Repubblica era stata originariamente espressa dal Castelvetro, che
viene
ripreso in questo passaggio puntualmente dal fran
da secoli si conduceva in margine al testo di Aristotele, alla quale
viene
preferita senza mezzi termini una interpretazione
te l’assegnazione a Corneille di un tono moralistico e pedagogico che
viene
di volta in volta apprezzato o respinto. Sulla co
ni ed autore di tragedie composte sul modello greco —, in cui Calepio
viene
accusato di essere un partigiano dei moderni, inc
tituto dell’Enciclopedia, 2007, ad vocem). L’interpretazione di Maggi
viene
riproposta con qualche differenza da diversi lett
014). Molto minore è la fortuna della lettura robortelliana, che pure
viene
ripresa, seppure con debiti cambiamenti, da Loren
ruso», in Id., Le quattro tragedie, Firenze, Bonducci, 1751, p. 460),
viene
respinta da Calepio, il quale ammetteva che il ra
zza della volgar poesia di Crescimbeni, nella quale l’idea di catarsi
viene
fondamentalmente bandita perché reputata contrari
zo della considerazione del favore, e della difesa, che all’innocenza
viene
dal Cielo. E perché il Protagonista delle ottime
he una colpa involontaria contaminasse l’intera città. Di conseguenza
viene
condannata l’opinione di Terrasson che segnalava
egli favorisce attraverso il dono del fuoco rubato e per questo furto
viene
aspramente punito, provocando nel pubblico anche
nfusa almeno in parte con l’Andromaque di Racine. La moglie di Ettore
viene
infatti ritenuta un personaggio valido in quanto
ente», in quanto la passione illegittima è mossa in lei dagli dei, ma
viene
assecondata colpevolmente (Jean Racine, Œuvres co
Creonte pur di donare sepoltura al fratello Polinice. In questo caso
viene
biasimata la posizione di Terrasson, il quale ave
lta dei soggetti che determina la bontà del dramma —, la protagonista
viene
catturata mentre vaga nel campo nemico per seppel
nte, senza mettere a parte del matrimonio il padre, Sulmone, il quale
viene
a scoprire il fatto soltanto anni dopo, quando de
no anche le righe con le quali la pubblicazione delle Tragedie Cinque
viene
annunciata nel Giornale de’ Letterati, XII, art.
, sostenuta dal Gravina anche nel successivo trattato Della tragedia,
viene
trasposta fedelmente nel Palamede, dove l’eroe ep
o religioso (Calcante); nel Servio Tullio, in cui il probo re di Roma
viene
ucciso dal perfido e tirannico Tarquinio con l’ai
gi, in Id., Teatro, vol. II, cit., p. 687). Infine, nel Quinto Fabio,
viene
messa in scena la storia del maestro di cavalieri
ra invidiosa del magistrato. Di questa tragedia, benché a lieto fine,
viene
lodato il protagonista, il quale pecca per uno sc
stato verginale per porre riparo al calo di popolazione. Alla ragazza
viene
data un’alternativa: o sposare Placide, il quale
fiutato il matrimonio, la futura santa è portata in un lupanare, dove
viene
salvata da Didyme. Entrambi verranno condannati a
viene salvata da Didyme. Entrambi verranno condannati al martirio che
viene
eseguito senza alcuna pietà da Marcelle, moglie d
gio femminile soltanto Celia, sorella di Orazio e amante di Curiazio,
viene
reputata inferiore a quella di Corneille sotto di
mente chiamata Ifigenia. Oltre alla mancanza della catastrofe finale,
viene
rimproverata alla tragedia di Racine la mancata m
n grado di conseguire pietà e terrore. Nel discutere questo passaggio
viene
richiamata la Dissertation sur l’Iliade di Terras
e, t. III, cit., pp. 219-222). Nel Compendio della poesia tragicomica
viene
inoltre rilevata l’ambigua ma sostanziale vicinan
come nelle favole di lieto fine, la soluzione teorizzata da Corneille
viene
reputata ammissibile, in quanto non guasta l’effi
il fine prefisso alla tragedia. Articolo III. [2.3.1] Calepio
viene
quindi a trattare delle passioni, elemento fondam
concittadini. Ella si vede tristemente costretta ad acconsentire, ma
viene
nel finale salvata dal fato che guida Paride, il
Merope del Maffei, favola doppia in cui il malvagio tiranno Polifonte
viene
infine destituito; egli nomina quindi l’Ulisse de
infine destituito; egli nomina quindi l’Ulisse del Lazzarini, in cui
viene
rigorosamente ripreso il modello dell’Edipo Re. C
perseverare nella sua requisitoria contro i Francesi. Il tragico che
viene
maggiormente biasimato è ancora una volta Corneil
tre Antiochus sopravvive, il fratello Séleucus, altrettanto virtuoso,
viene
pugnalato a morte dalla madre. Tale delitto è com
ire de la France, CIII, 4, 2003, pp. 789-821. [2.4.4] Neppure Racine
viene
risparmiato dalla critica di Calepio, il quale no
41-248. [2.4.7] Oltre alla Théodore, anche il Polyeucte di Corneille
viene
biasimato da Calepio, in quanto il martirio final
iene biasimato da Calepio, in quanto il martirio finale dell’eroe non
viene
descritto puntualmente con il concorso di numeros
critto puntualmente con il concorso di numerosi dettagli patetici, ma
viene
liquidato in pochi versi da Pauline nella scena i
llo sviluppo di una fitta trama di ingegnosi episodi ausiliari: prima
viene
individuata Arena come vittima sacrificale, poi q
licata da una sottotrama amorosa, era tutt’altro che semplice, ma non
viene
ritenuta censurabile dal Calepio, il quale pure p
sso diventa fonte di ulteriore prolissità. Il ragionamento di Calepio
viene
esemplificato con la citazione della Progne (1561
o secondario: Critolao, figlio di Aspasia, dopo aver ucciso un leone,
viene
salvato da Eurindo, il suo migliore amico, nel co
passione fra Agénor e Anaxile, che prepara gli eventi successivi, ma
viene
comunque ritenuta dall’autore del Paragone ineffi
e proprio nella scena centrale dell’opera (III, 5) — furente allorché
viene
a sapere che il figlio è suo rivale in amore. La
rotagonisti — delle divinità Diana, Nemesi e Invidia; nell’Astianatte
viene
riproposto il medesimo meccanismo, ma questa volt
s par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, p. 981). Questo difetto
viene
ancora una volta rimproverato a Corneille, oltre
cistica del primo Settecento, il famoso Rutzvascad il giovane, in cui
viene
ridicolizzato il sistematico ricorso agli oracoli
a, 1770, pp. 232-233). Articolo II. [4.2.1] In questo articolo
viene
ribadita la superiorità dei Francesi in quanto al
es Anciens et des Modernes la prospettiva muta radicalmente e il Coro
viene
ritenuto un ostacolo per raggiungere la verosimig
i, Histoire du Theatre Italien, t. II, Paris, Cailleau, 1731, p. 77),
viene
recuperata, attraverso Calepio, da diversi letter
o a fondare la possibilità di mantenere vivo un Coro stabile, che non
viene
pregiudizialmente escluso, come si vedrà più avan
ella fanciulla fatta uccidere (V, 5). Tra queste favole, l’Aristodemo
viene
considerato migliore, in quanto prepara in qualch
ica —, mentre i figli di Atamante fanno ritorno in Tessaglia, Temisto
viene
ripudiata ed esiliata dal marito, sobillato da In
osimile, spingendo Calepio a replicare nella sua Confutazione, in cui
viene
ancora ribadita l’inverosimiglianza dell’espedien
ndenti, e li proprj senza alcun motivo, che ciò renda credibile, come
viene
ascritto ad Ipseo […] Altro è il possibile, altro
disposizione di Bérénice già nel primo atto: eppure tale risoluzione
viene
concretizzata soltanto nell’ultimo. In effetti An
untualmente nei drammi italiani, in cui il personaggio principale non
viene
nominato immediatamente e si fa riconoscere come
imo, pur entrando in scena fin dall’inizio, in dialogo con Amfia, non
viene
identificato immediatamente, ma si riconosce, per
ità comica («O feminil natura,/ da qual fato di Dio, da qual ventura/
viene
a te questa grazia;/ che essendo meno intera/ la
e anticipato, secondo Calepio, il monologo può sussistere soltanto se
viene
utilizzato per esprimere l’impeto della passione;
, dei luoghi, dei tempi e delle persone. Circa ’l primo, non dovunque
viene
in capriccio al poeta è lodevole il soliloquio, m
guardie di Polifonte che interrompono l’esecuzione. Questo espediente
viene
molto apprezzato dal Calepio in quanto ritenuto v
uppone abitare un solingo luogo pastorale (IV, 3). Un simile problema
viene
ravvisato nella Merope del Maffei, laddove Ismene
atrice con essi in libertade./ Ecco la porta s’apre», III, 9). Infine
viene
criticato ancora una volta il Cesare del Conti, s
a sei-settecentesco. Accanto a questo brano, nei dibattiti dell’epoca
viene
spesso rievocato un altro passaggio aristotelico,
’harmonia, al Problema quarantanove. Vero è che nella Poetica, quando
viene
alla diffinitione della Tragedia, pare che egli s
ra originariamente musicata della tragedia greca; l’opinione del Doni
viene
anzi ripresa nell’autorevole giudizio di Gian Vin
e poi dalla Casa privata per andare in piazza», ivi, p. 46). Calepio
viene
poi discorrendo della Giocasta del Baruffaldi, in
stire un modello rappresentativo più efficace, in cui la riconoscenza
viene
preparata fin dalle prime battute («Volendo io sc
artigianeria patriottica per il teatro italiano. Nel quinto capo egli
viene
trattando del costume, aspetto che i drammaturghi
a di un’altra tragedia del medesimo, Attila roi des Huns, nella quale
viene
rappresentato il suo animo spietato: egli tiene i
Lucilium, Liber XIX, 115, 15). Il brano era molto famoso all’epoca, e
viene
citato anche dal Carmeli nella sua celebre traduz
andare in prima persona a consolare i sudditi («Quindi è ch’egli non
viene
in scena a gloriarsi fuori di proposito, ma pigli
otagonista —, sia la condanna del teatro francese seicentesco, di cui
viene
biasimata la costruzione meravigliosa e al fondo
one, guastando quell’utile che è proprio della tragedia. Al confronto
viene
ritenuta migliore la Sophonisbe (1634) di Jean Ma
ingraziarsi il re Davide per poi sollevare una rivolta contro di lui,
viene
addolcito dal drammaturgo, spinto dall’osservanza
ephtes, 1554; Baptistes, 1557). In particolare lo Jephtes di Buchanan
viene
citato in continuazione, come dimostra anche il f
poi adeguatamente messe in scena nella pièce. Al contrario il Gravina
viene
ancora una volta biasimato in quanto i protagonis
po è invece l’intreccio del Servio Tullio, in cui il saggio re romano
viene
detronizzato e ucciso dall’impudente figlia e dal
ore fatale — così importante nelle tragedie di Euripide e di Seneca —
viene
completamente eliminata» (Daniela Dalla Valle, Il
are Calepio parrebbe condannare la scena — quasi da commedia — in cui
viene
mostrata l’avidità di Labano, che, al cospetto di
cospetto di Marino, insulta la munificenza di Procolo (II, 3). Infine
viene
ancora rimproverato il Gravina, il quale avrebbe
me dalle nutrici, i còlti dai semplici. Fin dal Cinquecento il decoro
viene
contemporaneamente declinato sotto l’aspetto mora
. Se i tragici greci non vengono risparmiati, peggiore è la sorte che
viene
riservata ad Omero sul finire del secolo: il poet
Tasso, Guarini e Bonarelli. L’eccesso di amore nelle moderne tragedie
viene
censurato anche dai letterati italiani. Gravina s
del 1678, in cui il protagonista, innamorato della regina Elisabetta,
viene
messo a morte a seguito di un complotto (sulla fo
cinanza ai modelli greci, emerge secondo Calepio in tre punti: quando
viene
prescelto un soggetto troppo antico; quando si ra
Michel Le Clerc (La Virginie Romaine, 1645), la tragedia di Virginia
viene
riproposta dal Campistron in una Virginie (1683)
comportamento che al Bergamasco appare sconveniente. In prima battuta
viene
criticato il discorso con cui la regina Rusilla n
ll’Ottocento l’accusa di mancanza di decoro del discorso della Regina
viene
riproposta dal Paravia: «Comune altresì co’ tragi
, Napoli, Moscheni, 1733, p. 16). Articolo VI. [5.6.1] Calepio
viene
ora esaminando l’osservanza, da parte dei drammat
r tradizione contraddistinti. Il prototipo del primo tipo di anomalia
viene
ritrovato da Calepio nel Philoctete che compariva
ongiuntamente all’Électre di Crébillon (1709), in cui la protagonista
viene
figurata come amante di Itys, figlio di Egisto, b
egli se la prende con la Polissena di Annibale Marchese, nella quale
viene
rappresentato un acceso alterco fra Agamennone e
poteva lecitamente comparire all’interno di un contesto lirico, essa
viene
giudicata da Calepio superflua — e scarsamente ve
dia e oltre», Quaderno di Italianistica, IX, 2014, pp. 91-112, in cui
viene
tracciato un profilo storico della fortuna dell’i
della fortuna dell’interpretazione allegorica dei testi letterari che
viene
rilanciata proprio nel contesto arcadico ad opera
perfetta in virtù del carattere asciutto dei suoi versi. Ciò che ora
viene
messo in evidenza è la presa di distanze, da part
ravina, imitatore troppo pedestre della favella greca. In particolare
viene
condannato lo stile del Gravina, il quale nel Pro
no, Sonzogno, 1825, p. 122). [6.2.10] Se lo stile poetico di Gravina
viene
reputato nel complesso rivedibile Calepio, ed era
caratterizzato da talune pecche compositive, è risparmiato in quanto
viene
giudicato — anche al fine di svalutarne la portat
te di Pompée (II, 2, vv. 515-518) attraverso una lunga narrazione che
viene
spesso arricchita da preziosismi retorici, segno,
si piuttosto semplicistica «illustre vengeance», che inopportunamente
viene
pronunciata da Émilie, figlia di Toranius, proscr
are tragedie eccellenti, in virtù delle passioni forti che proponeva,
viene
ripresa ancora una volta la condotta dei dialoghi
3.6] L’analisi del lungo discorso di Sabine prosegue in questo passo:
viene
biasimata tanto l’insistenza di Corneille sui med
Dircé nel terzo atto dell’Œdipe di Corneille (ivi, p. 1269). Inoltre
viene
ripreso un altro precedente motto ad effetto di J
d’ennuis», ivi, III, 1, vv. 589-590, p. 84). [6.3.10] Del Mithridate
viene
discusso un verso pronunciato da Arbate nel racco
ier, Paris, Gallimard, 1999, p. 683). L’esempio menzionato da Calepio
viene
riportato anche da Andrés nel corso di una simile
78, p. 73). In questo caso la ricerca dell’argutezza comporta — e ciò
viene
ritenuto estremamente grave da Calepio — un’effet
retorico fra abisso («abyme») e golfo («gouffre»). Lo stesso problema
viene
ravvisato in un passaggio successivo in cui Orest
ggior vigore. Nella battuta di Ptolomée che apre la rappresentazione,
viene
subito additata a cattivo esempio di questa tende
otés par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, p. 1100); anche Roma
viene
personificata in figura di donna con una fronte a
ndre le Grand, pronunciata da Cléofile in un dialogo a Taxile, in cui
viene
personificato l’Odio («Ah! quittez cette ingrate
ues, cit., t. IV, p. 562) il de La Fosse nel Corésus, dove l’amicizia
viene
caratterizzata da un pudore tutto umano («Ma sinc
raslati, comunemente impiegati nel linguaggio drammaturgico francese,
viene
poi dimostrata da Calepio attraverso la citazione
di un verso de Le Comte d’Essex, pronunciato da Elisabeth, nel quale
viene
ripetuto un sintagma simile, «victoire enchaînée»
agine simile a quella segnalata nel Comte d’Essex di Thomas Corneille
viene
ritrovata da Calepio nel Manlius Capitolinus (169
e la battuta rivolta da Erixene a Thamire nel Thésée in cui Sthenelus
viene
descritto come un eroe condotto dalla gloria sull
ger, 1703, p. 21). Lo stesso epiteto di «obscure» riferito alla notte
viene
impiegato anche nell’Œdipe di Voltaire, in una ba
ne nella recensione pubblicata sulle Osservazioni letterarie. Infine,
viene
menzionata la soluzione adottata dal Gratarolo ne
ici sillabe, se i versi son mascolini, e di tredici, se femminni, non
viene
ad essere infastidito l’orecchio dall’uniformità
ura di Hannibal S. Noce, Bari, Laterza, 1963, pp. 184-185). Parimenti
viene
anche ridicolizzata l’opinione del drammaturgo se
impegna a enumerare le occasioni in cui, nel solo Alexandre le Grand,
viene
reiterata la rima «gloire»: «victoire», arrivando
oduzione dell’iperbato «pura all’atteso onor render la luce», con cui
viene
resa l’espressione francese necessariamente più p
ti, con una dizione eccessivamente artificiosa (Paragone VI, 3, [5]),
viene
emendata di quelle escrescenze retoriche che cara
si, esponendo le conclusioni di questo paragone; la tragedia italiana
viene
riconosciuta come difettosa in quanto troppo cond
on quanto scrive il de La Motte sull’Iphigénie di Racine. Della pièce
viene
censurato l’innesto, nello sfogo di Clytemnestre
essa in scena di affetti meno vividi. In secondo luogo al de La Motte
viene
contestata l’eccessiva passività di Salmonée fino
héroïque! O vertu que j’admire!», ivi, p. 40). Infine il de la Motte
viene
redarguito per la cattiva gestione dei tempi teat
ons nos droits./ Il dit. Le combat cesse. […]», ivi, p. 103). Infine,
viene
giudicato inverosimile la scena dell’arrivo delle
te notizie in merito al progetto di congiura da parte dei romani, che
viene
misteriosamente recapitato a Romulus nella prima
o a Romulus nella prima scena dell’atto terzo; nella scena successiva
viene
svelato al pubblico, attraverso un macchinoso a p
Dom Pèdre a contendere il trono ad Alphonse, a cui, nel quarto atto,
viene
affidato prima un lungo monologo (IV, 1), nel qua
tavia la protagonista rifiuterà. [Giunta.24] L’Œdipe del de La Motte
viene
considerato superiore a quelli di Corneille e Vol
composizione dell’intreccio, dal momento che in quest’ultima tragedia
viene
eliminato un difetto che affliggeva tutte le prov
sacrifica la propria tenerezza, e l’accetta. Enrico come ambasciadore
viene
a far le sue proposte di concordia che sono riget
arj, e gli assalitori appressano le scale alle mura. Enrico vincitore
viene
a salvare Anagilda, ella ripugna di seguirlo, egl
IV degna singolarmente di osservarsi è la quinta scena, quando Enrico
viene
a salvare Anagilda, ed ella ricusa di seguirlo. V
Magnanim’ ombre de’ Templari . . . io vengo . . Vengo . e con me
viene
Fernando ancora . . . Da quel globo di luce, ov
ire che la misera madre di Corradino armata di lagrime e di ricchezze
viene
a riscattare il figliuolo, ingombra di sospetti m
n guerra il re moro, nel cui regno dimora ritirato in campagna. A che
viene
? Ad implorare che i due prigionieri si tengano se
II dimostra che Corradino amante favorito di Geldippe figlia di Carlo
viene
a dirle che egli dee partire; che ella chiede dil
a dell’indugio, e ne sospetta. Nel III si vede Corradino di notte che
viene
a prendere congedo dall’innamorata e si scopre pe
ongedo dall’innamorata e si scopre per Corradino: il re con altri due
viene
nella medesima stanza, vede non veduto, ma non se
aumentarsi il tragico naturale del fatto istorico per tali amori, ne
viene
offuscato, e la favola diventa un’ azione comunal
o inutile sul passato di Geldippe con la confidente Amelia, Corradino
viene
mesto e confuso per dir che dee partire, e Geldip
e. Dico solo che tanto cicaleccio precedente il congedo che Corradino
viene
a prendere, è superfluo, famigliare e comico anzi
zappa che a’ maneggi di stato. Atto III. Scena I di notte. Corradino
viene
a veder per l’ultima volta Geldippe, si scopre pe
seconda adunque Iroldo ambasciadore della madre di Corradino dice che
viene
a trattar di pace e del riscatto di Corradino. Ma
pietà i cuori, perchè lo spettatore stà vedendo che il figliuolino le
viene
da’ Greci strappato dal seno, stà ascoltando ques
l’ammenda dopo di avere empiuto di sospetti il re. Sciolta l’udienza
viene
Geldippe ad implorar dal padre la libertà di Corr
un soliloquio di Geldippe che si figura di vedere uno spettro. Iroldo
viene
a dire che le guardie reali sono state disperse d
ndo i principi Aragonesi e gettando il guanto nella piazza. Carlo poi
viene
a riprendere la figlia, e le mostra i due cadaver
sposo, ed incorre nello sdegno di Ciniro suo padre. Al fine chiamata
viene
alla sua presenza colla più tormentosa ripugnanza
ra il tradimento; egli chiede la morte. Orgando lo sfida a duello che
viene
accettato da Adelvolto con disegno di morire per
rmo e di quell’urna che vale la stessa cosa esangue. Resta Elfrida, e
viene
il re, cui ella dice che seguirà lo sposo. Eggard
sati poeti, crede di darci per la musica tragedie vere? Nella scena 2
viene
Osmida secondo confidente, il quale è sì necessar
otrebbero appellarsi preghiere notturne, e matutine. Partito Adallano
viene
nella scena 4 Ricimero, e vuol sapere perchè sia
di fuggire, di passare alla sala delle udienze, di veder Adallano che
viene
a parlar solennemente a Odorico, e di recargliene
nemente a Odorico, e di recargliene l’avviso. Adallano nella scena 10
viene
a proporre l’unione degli Spagnuoli e de’ Mori in
asso per l’azione. Ciarla dunque, e scena inutile. Nella quarta scena
viene
Adallano a proporle di fuggir seco. Ripiego eroic
piega in profferir quaranta parole. Dopo il suono di guerra dal bosco
viene
un Guerriero sconosciuto tutto coperto, il quale
mani di lei. Morire (risponde bene Elvira) non sai tu stesso? Selinda
viene
ad esortarla a prendere altri consigli. Giugne Od
oh Cielo ! Il fratello di Madama Baccherini essendo ancora a Venezia,
viene
da me ; lo veggo addolorato, e senza poter pronun
i honori dunque di porre nella lettera che la ragazza faci quello che
viene
a bisogno come l’anno passato, non conoscendola b
o dato fuori cento e sei Boletini a una doppia l’uno per un mese, che
viene
a essere un utile sicuro. Voglia Dio che le lette
si tiene in disparte per intendere ciò che dica Amlet ad Ofelia. Egli
viene
dicendo fra se: “Esistere, o non esistere: questa
Orazio fa sapere alla regina che Ofelia è divenuta pazza. Ella stessa
viene
cantando, e dà indizii che la morte del padre ha
ed affaticato chiedendo da bere resti per la tazza ucciso. La regina
viene
a dire che Ofelia tratta dalla sua follia si è af
già additato nella lettera scritta ad Orazio. Un cortigiano adulatore
viene
a manifestare la scommessa fatta dal re a favore
rovato cui confidarlo, o di aver palesato il loro matrimonio. Rosaura
viene
con Scapino per vedere questo caro fanciullo, e m
che fu aggiunto per la Cantatrice che esordi quella sera. Arlecchino
viene
con Pantalone, per conoscer l’oroscopo di suo fig
to ; il che dà luogo ad una scena fra i due attori (lazzi). In quella
viene
Celio, avvisato dal contadino del rapimento di su
suo bene, e le permette di sposar Celio. In questo mentre, Arlecchino
viene
a richieder suo figlio a Celio, e Camilla muove l
del '900, in cui dice : « L'Italia è una buona figlia, amorosa ; essa
viene
spesso a trovarci, e si trova beata e felice quan
o intorno agli amori gelati e fuor di tempo di Marco, Porzio e Lucia;
viene
poi Sempronio co’ condottieri dell’ammutinamento
ove 58. Seguono nell’atto IV gli amori soliti; Sempronio mascherato
viene
a rapir Marzia, dicendo La lepre è al covo, l’
nel delineare i caratteri, puro nella lingua, nobile ne’ sentimenti,
viene
questo autore noverato in Inghilterra tra’ miglio
tuo nemico cada come una lepre del deserto . . . Ma che vedo! Fingal
viene
accompagnato da’ suoi spiriti . . . Ombra diletta
nte”. Esita, indi cede alla suggestione della necessità. Wilmot padre
viene
a dire che il forestiere è addormentato . . . “W
maritata a un uomo ch’ella non ama, e schiava di un malvagio che ama,
viene
dall’amante indotta ad esser complice dell’assass
trova Isabella sposata a Don Rocco suo corrispondente, in casa di cui
viene
ad albergare. La virtù e la passione della fanciu
ata scena 11 dell’atto II: Isab. Vien gente . . . oimè! Desso è che
viene
! io vado . . . Misera che farò? Veder nol vogli
iara parlando delle sue nozze clandestine con Pericco, si accorge che
viene
il padre, e senza avvertirne il servo muta discor
ettevole, riesca cotanto insipida e noiosa. Colpa dello sconcerto che
viene
a mettersi tra le differenti parti di essa, d’imi
ppropriava le altrui, cioè quelle di Omero di Esiodo, della qual cosa
viene
da Camaleone incolpato. Acheo Siracusano anche po
ldoni, non avendo perciò da invidiare alla Francia il suo Molière, si
viene
per lui a stabilire un’ epoca considerabile nella
zione, facendo gran parte di quello incantesimo per cui lo spettatore
viene
ad esser trasferito in Egitto o in Grecia, in Tro
rso di carte oliate, che ne smorzano il troppo acuto; e la pittura ne
viene
a ricevere un tale sfumamento, un tale accordo, c
à della mia coscienza che mi accerta di essere innocente di quanto mi
viene
apposto non solo non ardirei di scriverli, ma con
potesse pretendere più di quello che nella lettera del Sig. Flavio ci
viene
prescritto, poi che ogn’uno di noi solo ha per fi
e colla regina Culicutidonia? [6] La cagione degli accennati difetti
viene
in parte dalla natura stessa del canto, poiché qu
edea risponde: «Moi.» [14] Negli Orazi del medesimo poeta una donna
viene
dal campo dov’era stata presente alla pugna senza
rtefici sotto ad un determinato concetto, costituirono quel tutto che
viene
decorato col nome di bello. Ecco la necessità di
cerca l’analisi. Quando si dice che l’arte debbe aiutar la natura, si
viene
a dire che l’artificio è un supplemento di ciò ch
ma non è, né può esser mai, giudice opportuno del bello, il quale non
viene
così chiamato quando genera un diletto qualunque,
seudofilosofi, i quali perché lo sfogo materiale dei sensi nell’amore
viene
accompagnato da voluttà, pretendono che niun’altr
ero le cose reali e per gli stessi mezzi; onde se con altri stromenti
viene
assalita, o le si parano avanti idee in tutto con
roppo lontane dalla natura, altro diletto non resta se non quello che
viene
dal gradevole accozzamento dei suoni diretti non
abbandonare più liberamente e senza rischio alla dissolutezza di cui
viene
oltre modo accagionata. Le parole dello storico i
desiderano tornare sotto il dominio della Repubblica. Il conte Luigi
viene
particolarmente oltraggiato nella persona di un f
fficiente, non contenendo che un lungo monologo di Medea, e Teseo che
viene
fuori a dire che ha vinto, mancò poco che non tir
i trattiene con Costanza sui i di lei amori con Montcassin, Contarini
viene
ad annunciare alla figlia di averle destinato uno
ortuna, che ella non sarà mai d’altri che di lui. Atto III. Contarini
viene
a far premure alla figlia di non porre ulteriore
tenterò tutto ciò che mi sugerirà un amor disperato, e parte. Capello
viene
a veder Contarini, ed a proporre le sue angustie
enisse) per l’evasione al palazzo vicino del ministro di Spagna. Egli
viene
; tutto è perduto, dice,
lo. E: demain? mais aujourd’hui que peut-il arriver à… Ah fuggite (
viene
a dir Costanza ), il padre viene e la chiama. Mon
que peut-il arriver à… Ah fuggite ( viene a dir Costanza ), il padre
viene
e la chiama. Montcassin fuggire? per dove? Costan
pre bisogna dunque incontrarla, e parte. Contarini dice a Bianca, che
viene
lo sposo col sacerdote. Io non diverrò mai spergi
la farsa di Monsieur de Pourceaugnac, in cui un avvocato di provincia
viene
aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i s
edianti Italiani e l’Inavvertito del Barbieri. Il Cornuto immaginario
viene
dalla favola italiana intitolata il Ritratto. Il
vicina molto al gusto di quel gran comico. I Menecmi tratta da Plauto
viene
pregiata dagl’intelligenti; ed è da notarsi che l
chese un vero truffatore di mestiere, corrisponde ad Alfonso, per cui
viene
a scoprirsi la falsa dama dell’altra favola. Il v
trova Isabella sposata a don Rocco suo corrispondente, in casa di cui
viene
ad albergare. La virtù della fanciulla è a ciment
ndecima citata dell’atto II : Isabella Vien gente… oimè! Desso è che
viene
? Io vado… Misera che farò? Veder nol voglio. Giov
rlando Chiara con Perrico delle sue nozze clandestine, si accorge che
viene
il padre, e senza avvertirne il servo muta discor
ompa coll’esempio del resto della società. Nell’uno e nell’altro caso
viene
dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
e fare proprio con il poco interesse che, in sede di studi letterari,
viene
prestato alla questione della recitazione degli a
al misura, allo scarso spazio che, nelle discipline dello spettacolo,
viene
riservato alla tragedia italiana tra Settecento e
in una posizione di innovazione in area italiana. Maggiore spazio gli
viene
dedicato nel volume di Luciano Bottoni, Il teatro
ideale, ossia l’attore in via di formazione. Nella Guida alla lettura
viene
fornito un piano del trattato, che individua i nu
ll’interno della sala del collegio Longoni che il teatro repubblicano
viene
esportato in Italia22. A Milano si istituirà un c
ni mimico-gestuali38, come «Torna ad avviarsi animato dalla gioja, ma
viene
arrestato da non so qual turbamento» o «Guarda i
o di questa muta attitudine che debbono prendere tutti gli astanti si
viene
via via sviluppando una serie di gruppi e di quad
sua predilezione per la metrica alfieriana. All’interno del Discorso,
viene
inoltre espresso il rimpianto per l’assenza di at
a pièce è ora lo sviluppo dei caratteri. Nel 1820 al Théâtre-Français
viene
rappresentata la Marie Stuart di Lebrun. Nella re
s accoutumés à goûter82; All’interno dello stesso numero della Revue
viene
recensita la Jeanne d’Arc di Soumet, messa in sce
stato pubblicato postumo soltanto nel 1878. Se la datazione ante quem
viene
fissata attorno al 1797, dunque al periodo cisalp
biografiche del Salfi, la notizia della composizione del trattato ci
viene
fornita in nota dal Renzi a proposito del progett
zione del destinatario ideale che questo implicitamente auspicava, ci
viene
fornita dagli ultimi due capitoli, l’uno dedicato
e sottolineato il carattere liturgico delle prime rappresentazioni, e
viene
individuata la tragedia come evoluzione delle fes
e alle figure di Cicerone e Quintiliano. La caduta dell’impero romano
viene
individuata come periodo buio per lo sviluppo di
focus si sposta sull’arte della declamazione tragica, il cui statuto
viene
definito, sottolineando la sua duplice declinazio
, che portano la persona a raccogliersi su sé stessa. In ultima sede,
viene
analizzata la gelosia, la più sfuggente e proteif
ltre osservato come spesso la manifestazione dell’elemento passionale
viene
ostacolata dalle istituzioni, che vanno a creare
forme di calarsi indifferentemente in qualsiasi personaggio. Il genio
viene
descritto come un fuoco elettrico, che si propaga
la soluzione risiede nel conferire loro quella dignità che merita chi
viene
chiamato a custodire i segreti e le preoccupazion
iniziali, o, al contrario, nei momenti finali del dramma. Sul finale,
viene
lasciato spazio al ruolo delle transizioni da una
per l’attore. Per quanto concerne invece lo specchio, il suo utilizzo
viene
approvato da Salfi solo per la prova di pose stra
he intendono ad uno scopo particolare. Per lo che un medesimo oggetto
viene
ora imitato da una col canto o col suono, da un a
he possiam dire di certo su tal proposito, si è che la quantità lunga
viene
costituita nel volgar nostro dall’accento acuto,
pare questa parte della pronunziazione che col nome generale di gesto
viene
volgarmente disegnata. E volendo considerarlo nel
ende del verso seguente. Ed il suono generale della cadenza de’ versi
viene
via via così ad essere modificato da quello del s
iù distinta che riceve la pronunciazione del declamatore è quella che
viene
dalla passione, e che per eccellenza prende il no
loro e che si alterano, la loro forma primitiva, la loro analogia si
viene
egualmente oscurando, sicché perdendo alla fine i
eccesso dell’abbattimento e della stanchezza. [7.10] L’inerzia morale
viene
scossa o vinta dalle impressioni che la sorprendo
ominante. [7.18] Se il bene o l’obbietto che ardentemente desiderasi
viene
a conseguirsi alla fine, la passione passando pei
8.8] Tante altre volte la natura, per sé bene organizzata e disposta,
viene
alterata e guasta dall’instituzione. Ond’è che l’
usto, del bello e delle arti; ond’è che alla prima una seconda natura
viene
quasi a sostituirsi. Io dico dunque che ogni arti
scono la natura della declamazione tragica. [12.2] Il genere tragico
viene
determinato da un certo che di grande, di sublime
igano quasi che ad apparire tutt’altro. In tali incontri il carattere
viene
siffattamente combattuto dall’interesse e dalla p
mente, ma sembra per lo più non preparata, momentanea, interrotta, ne
viene
quella specie di apparente disordine ne’ frequent
, ch’egli ha precedentemente esposto. E siccome ascoltando via via si
viene
alterando e modificando il suo stato dalle nuove
o di questa muta attitudine che debbono prendere tutti gli astanti si
viene
via via sviluppando una serie di gruppi e di quad
avessero osato dichiararsi contro questa barbara e ridicola usanza. E
viene
ancor chi si vanta di essere stato il primo a com
ne delle donne sulle scene contemporanea a Flaminio Scala (1552-1624)
viene
ricavata sempre da Riccoboni: «On ne sera pas fac
(1692-1730), fu attrice tragica alla Comédie-Française. Così la donna
viene
descritta nella Seconda lettera del suggeritore d
La sua recitazione segnò in particolar modo Salfi, tanto che l’attore
viene
ricordato anche all’interno della Vie politique e
n musica. Il testo è preceduto da un Discours préliminaire, nel quale
viene
ripercorsa la storia della declamazione dell’anti
l testo Du théâtre, ou Nouvel essai sur l’art dramatique (1773), dove
viene
sottolineata la necessità di assegnare una funzio
emozionalismo. Nell’ambito della produzione teorica di Denis Diderot,
viene
invece fatta menzione del testo De la poésie dram
ue sullo sviluppo dell’arte della declamazione. Un maggiore spazio le
viene
invece riservato all’interno degli Elementi di po
etto imitante, ossia gli strumenti e i mezzi con i quali l’imitazione
viene
realizzata. La voce e il gesto, strumenti rispett
ita di tipo metonimico (che Engel fa rientrare nei gesti pittorici) e
viene
così descritta: «La première consiste à employer
sotto il rapporto filantropico e morale (1807), nella quale il gesto
viene
designato come il linguaggio della fratellanza ma
verso porta con sé, e che conferisce un effetto di languore generale,
viene
paragonata così all’utilizzo di una mimica orient
terizzano per l’assegnazione di una funzione espressiva al gesto, che
viene
visto come riflesso diretto della passione, al co
oso, cit., canto XI, 35, p. 375. Un giudizio simile a quello su Dante
viene
espresso da Salfi anche a proposito dell’Ariosto:
zza, umiltà: è il viso che gli uomini fissano, guardano; è questo che
viene
osservato anche prima che si inizi a parlare; con
ulla natura umana nel 1738. All’interno del secondo libro dell’opera,
viene
affrontato il soggetto delle passioni, e vengono
Paolo Guglielmoni, 2001, libro II, par. 276, p. 553). Tale concezione
viene
egregiamente sintetizzata da Francesco Soave (174
hann Jakob Engel, Lettere sulla mimica, cit., p. 384) Tra gli esempi,
viene
posto quello dell’andatura che segue il succeders
a tristezza non vuole avere alcun impatto sull’orizzonte esterno, che
viene
rifiutato per paura di aggravare lo stato in cui
interno della Selva per la declamazione (Ms. XX. 43 (II), 122v), dove
viene
riportato il seguente passo: «Les Italiens ont de
ando Furioso, cit., canto XIV, 87, p. 468. [commento_9.7] L’aneddoto
viene
riportato da Engel: ««Lei», pare che Garrick abbi
ick» (ivi, p. 37). È nella Drammaturgia d’Amburgo che la declamazione
viene
invece posta all’incrocio tra le arti spaziali e
della citazione, assente dalla prima edizione a stampa delle Memorie,
viene
riportata in nota dalla traduttrice: «Ahimè, malg
mima in modo particolare, osservano con tale attenzione tutto ciò che
viene
detto e fatto sulla scena, che non si lasciano sf
che all’interno del Ristretto della Letteratura italiana, sede in cui
viene
ulteriormente sviluppata. Salfi sottolinea come e
ar loro il proprio pensiero, piuttosto che esprimere il loro: ciò che
viene
a gettare una tinta un poco uniforme, soprattutto
uscirebbe a tratteggiare con le parole. È dunque alla performance che
viene
destinato il compito di colmare lo spazio bianco
, Paris, Gallimard, 2010, p. 208). La traduzione del secondo monologo
viene
tratta da Ranieri Calzabigi, Lettera al Signor Co
Voi? Farsa Tragi-Comi-Pastorale, in cui non meno che nella prefazione
viene
finamente e con grazia comica deriso il teatro di
re più disviluppando sino a’ dì nostri. 16. Ciò (dice Pietro Baile)
viene
riferito da Balsac sul testimonio di Camden in un
il conte col servo, cangia la scena, e l’azione passa in città. Essex
viene
a veder Bianca, la quale piena della mal riuscita
quarantadue ducati di rendita di un maggiorato, e se io non ho figli,
viene
ad essere mio cugino il mio successore. Mi vien d
a trattare del primo, che ci sarà tempo poi per gli altri. Mio cugino
viene
a prendervi;mettetevi una mascheretta, e non gli
tenera simpatia che le ispira la veduta di un giovane principe. Linda
viene
indi conosciuta per la figliuola di Lindona che e
mma incomincia dall’esiglio degli Ebrei decretato da Alfonso, per cui
viene
Rachele ad implorar la clemenza del sovrano, pros
e strano inseguimento l’Ottaviano del resto della favola? Il Tetrarca
viene
col disegno di tentar di parlare a Marianna. Si m
i donzelle che le prestano fede. Dorotea trafugata dalla casa paterna
viene
da lui, che già n’è sazio, abbandonata in un dese
anza un equivoco, per cui Nisa è creduta Porzia da un personaggio che
viene
a sposar quest’ultima. E quando l’equivoco si sci
e di mostrare che non vale lo studio scompagnato dall’esperienza; ma
viene
a fondare questa massima: que no es ciencia que
per non isposarlo? Ciò è tanto più sconvenevole, quanto più Jarba che
viene
in iscena sì tardi, si dimostra ben lontano da og
ggi trarre argomento di molta lode per l’egregio artista. Lode che ci
viene
confermata dal capocomico Romualdo Mascherpa, il
Lccouvreur di Clementina Cazzola (V.) e di Virginia Marini, di questa
viene
a dire : L'Adriana invece rappresentataci dalla
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo,
viene
da Seneca fatto accennare scioperatamente da Creo
in simil luogo ammazzò ancora un uomo. Tiresia che nella favola greca
viene
alla presenza del re chiamato per ben due volte p
tro, e cominciano le nenie a due. Apre l’ atto secondo Seneca che pur
viene
non si sa perchè, e si mette a moralizzare sulle
, che nel Napoletano dialetto oggi dicesi Vientotene; e in fatti ella
viene
fuori condotta da’ soldati per imbarcarsi. Che la
ranno forse così: Perchè mai il Signorelli che da questi oltramontani
viene
acclamato or come uno de’ più instruiti nella let
e in disparte per intendere ciò che Amlet dice ad Ofelia. Il principe
viene
dicendo fra se. Qual è più degna impresa dell’an
Orazio fa sapere alla regina che Ofelia è divenuta pazza. Ella stessa
viene
cantando, e dà indicii che la morte del padre ha
ià accennato nella lettera scritta ad Orazio. Un cortigiano adulatore
viene
a manifestare la scommessa fatta dal re a favore
o-comi-pastorale, nel corso della quale non meno che nella prefazione
viene
finalmente, e con grazia comica deriso il teatro
non regna più l’imperadore Costantino, ma Giuliano, da cui Gallicano
viene
esiliato, e riporta la corona del martirio. Le al
si la lettera 107 scritta da Alcuino all’abate di Corbè Adelardo, che
viene
riferita dal Mabillon nel tomo II degli Annali Be
il conte col servo, cangia la scena, e l’azione passa in città. Essex
viene
a veder Bianca, la quale piena della mal riuscita
peranza del possesso di una bella regina. Ma questo punto dell’azione
viene
dal poeta raffreddato colle pedanterie. Si sente
e quarantadue ducati di rendita di un maggiorato, e se non ho figli,
viene
ad essere mio cugino il mio successore. Mi vien d
a trattare del primo, che ci sarà tempo poi per gli altri. Mio cugino
viene
a prendervi; mettetevi una mascheretta, e non gli
enera simpatia che le inspira la veduta di un giovane principe. Linda
viene
indi conosciuta per la figliuola di Lindona che e
mma incomincia dall’esiglio degli Ebrei decretato da Alfonso, per cui
viene
Rachele ad implorar la clemenza del sovrano, pros
e strano inseguimento l’Ottaviano del resto della favola? Il Tetrarca
viene
col disegno di tentar di parlare a Marianna; si m
i donzelle che le prestano fede. Dorotea trafugata dalla casa paterna
viene
da lui che già n’è sazio, abbandonata in un deser
anza un equivoco, per cui Nisa è creduta Porzia da un personaggio che
viene
a sposar quest’ultima; e quando l’equivoco si sci
i Carnevale; II. i sette Padroni; III. il Turco, nel quale il soldato
viene
in Norimberga a pacificare i cristiani, e un invi
ne in Norimberga a pacificare i cristiani, e un inviato del pontefice
viene
a participargli come egli ha commessione di caric
ato, E alla necessità nulla contrasta. Un coro di Ninfe del l’Oceano
viene
a consolarlo, colle quali Prometeo parlando disac
li antichi posseduta da ben pochi moderni, che la più semplice azione
viene
animata dalle più importanti circostanze con tant
animali vivuti qualche poco in sieme non si fanno dividere quando si
viene
all’atto et al fatto. Sono Sig.r mio notissimi et
siamo in commedia, et io dico da buon senno. Se adunque lo Scala non
viene
, V. S. scusi me, et non lui, perchè egli, come bu
ndi, o Seneca le ha rilevate con uno stile vigoroso ed energico, onde
viene
l’umore che prende Voltaire per una favola tanto
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo,
viene
da Seneca fatto accennare scioperatamente da Creo
in simil luogo ammazzò ancora un uomo. Tiresia che nella favola greca
viene
alla presenza del re chiamato per ben due volte p
Gaeta, che nel dialetto napoletano dicesi Vientotene; e in fatti ella
viene
fuori condotta da’ soldati per imbarcarsi. Che la
anno forse così: «Perchè mai il Signorelli che da simili oltramontani
viene
acclamato or come uno de’ più istruiti nella lett
alcuni difetti di gesto e d’intonazione dovuti a mancanza di scuola,
viene
a concludere così : Ma io sfido tutti i delicati
io ignoto, benchè non ignori egli quello delle Orcadi. Nell’ atto III
viene
quest’uomo che è il Mago Mischach, con Tarantella
è cresciuta subito in una donzella di venti anni. Nell’ ultima scena
viene
. Pigliatutto, Mischach e la Neonata. Mischach eso
i Omero che solo parle, Coro di Ombre. Mercurio per comando di Giove
viene
a spiare la condotta de’tre Gludici infernali ; n
ella non dovesse cedere le armi, e lo sposo trattar la conocchia. Si
viene
allo scrutinio, e Minosse resta solo, e Lunatina
di modestia nel Greco e d’arroganza artificiosa nell’Arabo. Mercurio
viene
eo’Mazzieri e strascina di nuovo Maometto al trib
l suo morbo epilettico cangiato in ispirazione divina, il colombo che
viene
a dar di becco al miglio nascosto ne’suoi orecchi
ogli riturata la finestra. Egli promette di placar le Ombre. Mercurio
viene
a ristabilir la pace negli Elisii, Minosse dice :
e la stessa cosa esangue ed alla musica infruttuosa. Resta Elfrida, e
viene
il re, cui ella dice che seguirà lo sposo. Edgard
alsabigi che ci promette per là musica tragedie vere ? Nella scena 2
viene
Osmida secondo confidente, che dopo questa scena
conciamente chiamarsi preghiere notturne e matutine. Partito Adallano
viene
Ricimero a domandare ad Elvira, perchè sia colà n
a non disgustar la figlia, e quegli ripete, ma quanto ho da soffrir,
viene
Almonte a presentare ad Odorico un foglio sospett
di fuggire, di passare alla sala delle udienze, di veder Adallano che
viene
a parlar solennemente a Odorico, e di recargliene
e segue una scena inutile di ciarle con Selinda ! Nella quarta scena
viene
Adallano a proporre ad Elvira una fuga. Ripiego e
i i tragici evenimenti dell’Elvira. Dopo il suono di guerra del bosco
viene
un guerriero sconosciuto tutto coperto, che dice
e il padre in una cavatina in tre, e la discaccia. Almonte con fretta
viene
a riferire che morì Adallano. Ma Almonte è un not
pa col l’esempio del resto della società. Nell’uno e nel l’altro caso
viene
dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
l criticare la scena che siegue alla morte di questa Regina, allorchè
viene
Masinissa, la quale scena all’ Apologista sembra
gio insulso, inutile, e per cui l’idea dell’eroica fortezza di Oreste
viene
diminuita. Nella seconda ritiene parimente i pers
ncora la farsa di M. de Pourceaugnac, in cui un avvocato di provincia
viene
aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i s
dianti Italiani, e l’Inavvertito del Barbieri. Il Cornuto immaginario
viene
dalla favola Italiana intitolata il Ritratto. Il
scriverli ciò che l’animo mio sente, sì per discolparmi di quanto mi
viene
aposto, come per godere di quel privilegio che ag
recchie di mercante in detta materia, torno a dire che quest’anno che
viene
io non uscirò fora a recitare se questa donna è i
er non isposarlo? Ciò è tanto più sconvenevole, quanto più Jarba, che
viene
in iscena sì tardi, si dimostra lontano dalla fie
e l’imperadore non é più Costantino, ma Giuliano, dal quale Gallicano
viene
esiliato, e riporta la corona del martirio. Le al
spugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale
viene
puittosto attribuita al dotto amico del Petrarca
spugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale
viene
piuttosto attribuita al dotto amico del Petrarca
deh ! perchè piangi ? Il tuo dolore da qual sorgente mai, dimmi, sen
viene
? Qual è l’affanno che ti stringe il core, qual s
a simplicità che richiede la musica vocale ad ottener il suo intento,
viene
distrutta dall’apparato armonico che esige la str
” e il “risolve” un silenzio nella voce per sedici semicrome, che non
viene
indicato in alcun modo dal senso delle parole. [2
ue vole “mi si spezza in seno il cor, si spezza in seno il cor”. Indi
viene
il terzo “Di mo….rirti al-me-no al” e doppo un lu
ellita d’un sentimento determinato. Ora siccome questo sentimento non
viene
somministrato alla musica se non dalla poesia, co
tinguono. Lo stesso motivo che serve di fondamento ad un’aria d’amore
viene
da loro impiegato per significare la benivolenza,
somiglianza, verun linguaggio intelligibile per chi che sia. E quindi
viene
altresì la facilità che trovano i moderni composi
intorno agli amori gelati, e fuor di tempo di Marco, Porzio e Lucia;
viene
Sempronio con i condottieri dell’ammutinamento di
ii Adisson. Seguono nell’atto IV i soliti amori. Sempronio mascherato
viene
a rapir Marzia dicendo La lepre è al covo, l’ho
he il tuo nemico cada come una lepre nel deserto… Ma che vedo! Fingal
viene
accompagnato da’ suoi spiriti, … Ombra diletta, v
ente. Esita, indi cede alla sugestione della necessità. Wilmot padre
viene
per dire che il forestiere è addormentato. Wil.
quivi lasciata in deposito. Sventuratamente il padrone di tale botte
viene
a riprenderla, per dubbio che pe’ debiti del mari
nte, osserviamo che il carattere di Mastro Giachelino furbo vagabondo
viene
sin dal principio dell’atto II enunciato da Nibio
quello che aver suole . Coll’argomento poi narrato da un altro attore
viene
l’uditorio istruito che la favola si aggira sulle
che di soldato divenuto mercatante, di povero schiavo ricco e libero,
viene
a rivedere la sua famiglia. Picchia; ma il servo
veggo un uom, che dal sepolcro uscito Allora allor verso il mio letto
viene
. Pelle nè carne avea, ma le ossa sole, Ch’eran ci
ti alla berlina due personaggi ridicoli, cioè un Sanese scempiato che
viene
in Roma per farsi cardinale, imparando prima ad e
gente vile, Come fortuna va cangiando stile. Nell’ultimo intermedio
viene
di sotterra Plutone con Proserpina, dal mare Nett
quivi lasciata in deposito. Sventuratamente il padrone di tale botte
viene
a riprenderla, per dubbio che per gli debiti del
nte, osserviamo che il carattere di Mastro Giachelino furbo vagabondo
viene
sin dal principio dell’atto II enunciato da Nibio
quello che aver suole. Coll’ argomento poi narrato da un altro attore
viene
l’uditorio instruito che la favola si aggira sull
che di soldato divenuto mercatante, di povero schiavo ricco e libero,
viene
a rivedere la sua famiglia. Picchia: ma il servo
eggo un uom, che del sepolcro uscito Allor allor verso il mio letto
viene
. Pelle nè carne avea, ma le ossa sole, Ch’era
no alla berlina due personaggi ridicoli, cioè un Sanese scempiato che
viene
in Roma per farsi cardinale imparando prima ad es
te vile, Come fortuna va cangiando stile. Nell’ultimo intermedio
viene
di sotterra Plutone con Proserpina, dal mare Nett
a la cena, alla quale vuole intervenire lo stesso Demeneto. Essa però
viene
disturbata, perchè un altro amante di Filenia rim
lecchino; per la qual cosa Annone gli parla nella lingua del paese, e
viene
a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo n
la Vergine sua figliuola abbigliata all’ orientale. Le rammenta a che
viene
, e come sarà venduta. La Vergine con saviezza e m
a sfugge con destrezza di mentire, rispondendo indirettamente, nè mai
viene
a nominar la patria, o sia perchè non voglia ment
da un giovane Ateniese. Questi alla chiamata del servo espressamente
viene
in Efeso per tale oggetto; e si valgono della cas
stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città, e un altro che
viene
da’ paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato
oco di carnovale, 2 i Sette Padroni, 3 il Turco, nel quale il Soldano
viene
a Norimberga per pacificare i Cristiani, a cui un
di Carnovale, II i sette Padroni, III il Turco, nel quale il Soldano
viene
a Norimberga per pacificare i Cristiani, a cui un
liamo che i cori vengano a gara, il sovrintendente propone i premi, e
viene
dato l’incarico ai coreghi di farli riunire e ad
per la prima volta a Versailles nel 1685; all’inizio del quarto atto
viene
inserito un divertissement pastorale, nel corso d
irma non è chiara) scrive da Forlì il 17 settembre una supplica : Mi
viene
fatto suporre che quest’altro anno la brava, impa
momento di giusto sdegno : « l’arte drammatica in Italia abbandonata
viene
a sè stessa ed all’infuori di qualche spiantato s
è il tutto; questo dipende in gran parte anche dal modo con che ella
viene
eseguita da’ cantori. E potrebbe assai facilmente
à di disegno ch’io non vi trovo, e certa disuguaglianza manifesta non
viene
dissimulata da’ medesimi suoi comentatori Naziona
ll’estremo al suo Tirsi infedele, perturbano sommamente l’azione, che
viene
nobilitata nel V atto col pericolo della vita di
ll’estremo al suo Tirsi infedele, perturbano sommamente l’azione, che
viene
nobilitata nel V atto col pericolo della vita di
lecchino; per la qual cosa Annone gli parla nella lingua del paese, e
viene
a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo n
lla Vergine sua figliuola abbigliata all’orientale. Le rammenta a che
viene
, e come sarà venduta. La Vergine con saviezza e m
ma sfugge con destrezza di mentire rispondendo indirettamente, nè mai
viene
a nominar la patria, o sia perchè non voglia ment
sto. Per quell’anello medesimo che ha servito all’inganno, la vergine
viene
riconosciuta per sorella del Soldato. Se v’ha fav
anciulla amata da un giovane Ateniese. Questi alla chiamata del servo
viene
espressamente in Efeso a tale oggetto; e si valgo
stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città e un altro che
viene
da’ paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato
e fino all’atto V, quando le danaidi passano dall’asilo alla città, e
viene
discacciato l’araldo dell’armata egiziana, nemica
eduta da pochissimi moderni, per mezzo della quale un’azione semplice
viene
animata da tutte le più importanti circostanze co
delineato il carattere d’una moglie tenera o gelosa. Nell’atto IV Ilo
viene
a riferire alla madre l’effetto del regalo fatale
uripide trentacinque anni. Ippolito nella prima scena dopo il prologo
viene
con una corona in testa, e di poi l’offerisce all
li ultimi due atti cambia di oggetto; e una furia, chiamata da Iride,
viene
a turbar la ragione di Ercole a segno che di sua
de che ne avesse tratto il nome di coronata. Ippolito dopo il prologo
viene
in teatro con una corona in testa che indi offeri
gli ultimi due atti cambia di oggetto, ed una Furia chiamata da Iride
viene
a turbare la ragione di Ercole a segno che questi
sotto il governo di Demofonte e Acamantea. Copreo araldo di Euristeo
viene
a domandarli, Demofonte ricusa di concederli, e s
ativa ad intimargli la guerra. L’araldo Copreo per eseguirne l’ordine
viene
in Atene, e la tragedia principia colla sua ambas
i la fantastica opposizione colla giunta della parola Moderno. Ma già
viene
il Signor Lampillas colla mano armata di acute fo
pera Italiana la seguente opposizione: = E bene, se la Musica moderna
viene
da tanti dottissimi Italiani, e dallo stesso Sign
plire all’Uditorio. La Poesia lo prende per norma. L’Apparato Scenico
viene
prescritto da Aristotele nella Poetica, affinchè
, E alla necessità nulla contrasta. Un coro di Ninfe dell’Oceano
viene
a consolarlo, colle quali Prometeo parlando disac
li antichi posseduta da ben pochi moderni, che la più semplice azione
viene
animata dalle più importanti circostanze con tant
eato il carattere di una moglie tenera e gelosa. Nell’atto quarto Ilo
viene
a riferire alla madre l’effetto del regalo fatale
de che ne avesse tratto il nome di coronata. Ippolito dopo il prologo
viene
in teatro con una corona in testa che indi offeri
gli ultimi due atti cambia di oggetto, ed una Furia chiamata da Iride
viene
a turbare la ragione di Ercole a segno, che quest
sotto il governo di Demofonte e Acamante79. Copreo araldo di Euristeo
viene
a domandarli, Demofonte ricusa di concederli, e s
ativa a intimargli la guerra. L’araldo Copreo per eseguir tale ordine
viene
in Atene, e la tragedia principia colla sua ambas
sentativa somigliante alla poesia e alla musica. La seconda in quanto
viene
applicata al melodramma o come parte costitutiva
rché dovremo pensare altrimenti di cotesto stravagantissimo ballo che
viene
appunto a far lo stesso nel melodramma? E se sare
scrizione, il quale passando dai teatri di Francia in quelli d’Italia
viene
dai facoltativi considerato come il modello dei b
ell’isola di Gnido? Il fanciullo esser l’amore fratello d’Imeneo, che
viene
a secondar le sue brame? La freccia scagliata con
on può spaziare al di là di quello che questi le somministrano, e che
viene
appoggiato ad un’intima persuasione. Ciò è tanto
nella commedia detta Plozio o Monile 97 affermò che il parto perfetto
viene
dopo il decimo mese, la qual cosa ripete Plauto n
irazione del vecchio poeta. Quest’ abboccamento di Cecilio e Terenzio
viene
riferito da Elio Donato o da Suetonio autore dell
ti. Fidippo ha saputo che Filomena ha partorito, e nella quarta scena
viene
a dirgli, che se vuol rompere il contratto, il fa
po perchè l’atto primo con qualche scena del secondo esige il giorno,
viene
poi la notte nella quale si celebrano le Feste Di
tardi n’è instruito da Egione, e più tardi ancora e fuor di tempo ne
viene
a schiamazzare col fratello allorchè tutto è quie
Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente
viene
accusato dal Sig. Marmontel di aver comparato Tur
prima della Grecia, e che a questa dato avesse molte arti e scienze,
viene
quasi ad evidenza provato con autorità e ragioni
artista recita così perchè un dio anima l’argilla, e al vagito appena
viene
decretato l’onore trionfale, l’artista non studie
critici hanno asserito che la maggior parte delle favole metastasiane
viene
dalle francesi, perché non seppero che la maggior
musica francese. Si aggiunga qui che ancora il buon orecchio naturale
viene
così nella musica come nella poesia spesso guasto
o il risorgimento delle arti, lo é stata Napoli, che perciò a ragione
viene
esaltata, come fede e fonte della scienza musica,
o un intrigo ed una fuga comica. Nell’atto II Pirindra alla sua volta
viene
a far sapere al pubblico, parlando a Gelasga altr
itare. Secondo intrigo e fuga comica. Nell’atto III Annibale che pure
viene
fuori col suo confidente, racconta le sue amorose
zionale ? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’invidiosi, da’ quali
viene
il merito conculcato. Non credo adunque (per torn
ggia d’oro penetrata nella torre pieno di eleganza e di vaghezza, che
viene
così preparato dalle commozioni di Danae che vuol
zionale? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’ invidiosi, da’ quali
viene
il merito conculcato. Non credo adunque (per torn
ndo dirsi : puer centum annorum, e la sua avarizia propria de'vecchi,
viene
superata da un vizio maggiore, ch'è l’Amore, a pe
volle far morire per mano del proprio figliuolo Osmene di lei marito)
viene
a Tebe sotto virili spoglie, e domanda ad Ormindo
chiama a guardar la reggia i soldati Zacinti da lui dipendenti, e ne
viene
a man salva ucciso. Lascio che le menzogne di Cal
nfierisca contro del proprio padre ; ed in vece di fargli dire mentre
viene
dagli altri trafitto, ed io non posso arrivare a
po in tempo rallentano gli affetti ; e un ambasciodore di Genova che
viene
ad implorar mercè e ad intercedere a favor di Ugo
sacrifica la propria tenerezza, e l’accetta. Enrico come ambasciadore
viene
a proporre patti di concordia che sono rigettati
rii, e gli assalitori appressano le scale alle mura. Enrico vincitore
viene
a salvare Anagilda ; ella ripugna di seguirlo ; e
IV degna singolarmente di osservarsi è la quinta scena, quando Enrico
viene
a salvare Anagilda, ed ella ricusa di seguirlo. V
’atto III della riconciliazione di Matilde e Manfredi col congedo che
viene
a prendere Elisa, della quale Matilde sospettava
scena il nefando spettacolo di una perfida adultera che prosperamente
viene
a capo di trucidare l’addormentato marito, e sede
de’ figli del trafittore ? nò, dapoichè per ipotesi del dramma Egisto
viene
enunciato di gloria privo, D’oro, d’armi, di sud
r eseguire la sua partenza. Ciniro la chiama alla sua presenza ; ella
viene
colla più tormentosa ripugnanza ; obbligata a par
nella commedia detta Plozio o Monile a affermò che il parto perfetto
viene
dopo il decimo mese, la qual cosa ripete Plauto n
irazione del vecchio poeta. Questo abboccamento di Cecilio e Terenzio
viene
riferito da Elio Donato o da Suetonio autore dell
momenti. Fidippo ha saputo che Filomena ha partorito, e nella 4 scena
viene
a dire a Pamfilo, che se vuole rompere il contrat
a di tempo, perchè l’atto I con qualche scena del II esige il giorno,
viene
poi la notte nella quale si celebrano le Feste Di
. Tardi n’è istruito da Egione e più tardi ancora e fuor di tempo, ne
viene
a schiamazzare col fratello allorchè tutto è quie
ndotto l’imperizia. La inverisimiglianza dell’Ajace seconda Tragedia,
viene
difesa dal Signor Lampillas coll’esempio del Prom
perà l’Apologista l’inutile apparizione dello spirito d’Isabella, che
viene
a recitare un Sonetto caudato, per dire che qual
r. “Cel: “Siempre te has de anticipar “à mis deseos.” Qual cosa così
viene
poi riferita dal Grazioso: “Lo que es la paz de
di subornare i Servi . . . . discolpandosi colla passione amorosa che
viene
dipinta onesta e decente, che è la vera peste del
o un intrigo ed una fuga comica. Nell’atto II Pirindra alla sua volta
viene
a far sapere al pubblico, parlando a Gelasga altr
litare. Secondo intrigo e fuga comica. Nell’atto III Annibale che pur
viene
fuori col suo confidente, racconta le sue amorose
e, i Nipoti ed altre commedie d’ intrigo, ed il Tamburro notturno che
viene
da una favola Inglese. In generale Des Touches è
sacrifica la propria fortuna alla smania di poetare. Giudiziosamente
viene
egli enunciato prima di comparire. La serva doman
ze e spogliate di ogni grazia. Dopo ciò il servo a forza dì domandare
viene
in chiaro del succeduto, e presso Menandro così f
’io allhora ; ma perche dice odi l’altra parte, chiamo Gioue ; lui mi
viene
innanzi, e dice : Io sono stato il fondatore di B
noi, habbi nè aderito nè promesso, et hora che la volontà di V. E. mi
viene
notificata per la lettera scritta alla Compagnia,
non rigusta più né il diletto che nasce dalla sorpresa, né quello che
viene
dal riflesso della loro convenienza. Da ciò deriv
io di sembrarci più verosimile e più conforme alla natura, dal che ne
viene
in conseguenza che sebbene la declamazion recitat
trario al maligno e scellerato carattere che da tutta l’antichità gli
viene
attribuito, e fatto solo per cavar d’impaccio il
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo,
viene
, da Seneca, per così dire, fatto gettare in mare
vea ammazzato un uomo in simil luogo. Tiresia, che nella favola greca
viene
alla presenza del re chiamato ben due volte per r
ongiuntesi, cominciano le nenie a due. Apre l’atto II Seneca, che pur
viene
, non si sa perché, e si mette a moralizzare sulle
ttavia sia relegata nell’isola Pandataria oggi Ventotiene; e in fatti
viene
ella fuori condotta da soldati per imbarcarsi. Ch
erva il medesimo Maffei, si rappresentavano dagli uomini solamente; e
viene
ciò con ispezialità assicurato da Platone, cui ri