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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 16
Battista da Rimino ? E forse non altro da Battista Lazarone, a cui si viene ora accennando ? Lazarone Giambattista. Una lett
2 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO I. Tragedie. » pp. 4-67
versi, gli dice: senti la tua pena e la mia angustia; Giugurta . . ma viene Megara frettoloso, te lo dirò da poi; e finisce l
tto II incomincia con una scena della medesima Olvia con Aluro, e poi viene Megara, come si è detto nell’atto I; ma se quegli
e che però milita tra’ Romani con diecimila soldati e venti elefanti, viene a consegnare il console Cajo Ostilio rimesso dal
che vuol comparire tra’ personaggi? Eccoci all atto III in cui Olvia viene con Aluro a soddisfare alla promessa fattaci nell
vece. Gareggiano su di ciò; ma tutto dee sospendersi, perchè Scipione viene a trattar di pace. La fame Numantina discretament
apitano mettendo a rischio la sorte dell’armata e la speranza di Roma viene a parlare in mezzo a’ nemici disperati i quali in
avesse che d’irritar gli assalitori. E questa scena inutile e cattiva viene anche prescelta come eccellente dal savio bibliog
, ella resta a far l’uffizio di sentinella, e Giugurta la vede sola e viene a parlarle; di maniera che i nemici colla facilit
raza (si traveste); Dulcidio la vede venire e la conosce subito. Ella viene con algun disfraz (che si lascia al discreto lett
aso il dolce Dulcidio. Annotta nell’atto V, e Giugurta al solito va e viene liberamente dal campo Romano al Numantino senza c
za che Megara abbia mai saputo prevedere simili visite nemiche. Olvia viene parlando sola a voce alta, perchè l’ode lo spetta
ssai più nel genere drammatico11. Rachele resta con Ruben fremendo, e viene Alfonso irritato per le voci sediziose del popolo
e di Rachele, la quale fugge all’avviso di Manrique. Alfonso che va e viene in quella sala senza sapersi perchè, torna fretto
i è già nota la sua disgrazia ed è stata chiamata, ambiziosa e amante viene a tentar di commuoverlo. L’ha egli chiamata (gli
pianto un’ altra volta nell’atto I senza aver nulla ottenuto. Rachele viene a fare l’ultima pruova del potere del suo pianto.
gomento, gli fu imputata ad astio o ad altra occulta cagione. Rachele viene un’ altra volta piangendo perchè il re vuole anda
de Toledo del Diamante. Mentre pensa a far troncar la testa a Garcia, viene interrotta da’ nuovi schiamazzi de’ Castigliani.
une circostanze. Ciocchè nella tragedia del La Motte opera la regina, viene in questa del Colomès eseguito dal siniscalco del
ù attivi, perchè concernono direttamente la persona di Agnese per cui viene rifiutata la propria figlia; là dove l’odio di Al
significa quell’εν σμικρῷ κυτει, e non già un atahud o cataletto come viene tal passo deformato dal miglioratore Huerta. 19
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
alche parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di assicurare che viene da essa sostenuta con maestria comica e senza mai
4 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del teatro »
ttoni o di pietra. Oltre che la fabbrica in tal modo è perpetua, ella viene ad esser più difesa dagl’incendi, a che vanno for
samente Vitruvio 57, che renda suono. E con ciò quello antico maestro viene quasi di rimbalzo ad insegnare a’ moderni di che
ampana risponde alla imboccatura della scena; e il palchetto di mezzo viene ad esser posto colà donde nella campana è sospeso
alco scenario, differentissima da quella degli antichi, troppo grande viene a riuscire la imboccatura o la luce di essa scena
5 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148
a pena e l’angustia mia. Giugurta … quì si trattiene soggiungendo… ma viene Megara frettoloso, te lo dirò poi ; e finisce l’a
perchè, senza perchè sono tornati, e nella stessa maniera dell’atto I viene appresso Megara. Hanno però essi nulla detto o in
, e milita a favor de’ Romani con diecimila soldati e venti elefanti, viene a consegnare il console Cajo Ostilio rimesso dal
vece. Gareggiano su di ciò; ma tutto dee sospendersi, perchè Scipione viene a trattar di pace. La fame numantina discretament
apitano mettendo a rischio la sorte dell’armata e la speranza di Roma viene a parlare in mezzo a’ nemici disperati, i quali i
avesse che d’irritar gli assalitori. E questa scena inutile e cattiva viene anche prescelta come eccellente dal dottor Guarin
ella rimane a far l’uffizio di sentinella; e Giugurta vedendola sola viene a parlarle; di maniera che i nemici colla facilit
e ella va in maschera!); Dulcidio al vederla venire la ravvisa. Olvia viene (dice il poeta) con algun disfraz che si lascia i
aso il dolce Dulcidio. Annotta nell’atto V, e Giugurta al solito va e viene liberamente dal campo Romano al Numantino senza c
za che Megara abbia mai saputo prevedere simili visite nemiche. Olvia viene parlando sola a voce alta, e l’ode lo spettatore
e che de la Huerta gongoreggia . Rachele resta con Ruben fremendo, e viene Alfonso irritato per le voci sediziose del popolo
e di Rachele, la quale fugge all’avviso di Manrique. Alfonso che va e viene in quella sala senza sapersi perchè, torna fretto
i è già nota la sua disgrazia ed è stata chiamata, ambiziosa e amante viene a tentar di commuoverlo. M’hai chiamata, o signo
pianto un’ altra volta nell’atto I senza aver nulla ottenuto. Rachele viene a fare l’ultima pruova del potere del suo pianto.
amante la Judia de Toledo. Pensa di far troncar la testa a Garcia, ma viene interrotta da nuovi schiamazzi de’ Castigliani. C
une circostanze. Ciocchè nella tragedia del La-Motte opera la regina, viene nell’Agnese del Colomès eseguito dal siniscalco d
attivi, perchè concernono direttamente la persona di Agnese, per cui viene rifiutata la propria figlia; là dove l’odio di Al
6 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Enea in Troia »
i se dentro al cavallo vi fosse qualche agguato dei Greci. Il partito viene contrariato da alcuni. Priamo prega gli dei tutel
e della notte destato dalla terribile visione che ha avuto di Ettore, viene alla tomba di lui, vi reca doni ed offerte, commi
7 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
rribil mortajo nel quale si è buttato il porro (in greco Πρασον donde viene il nome di Prasia città della Laconia) e l’aglio,
acrifizio e si fanno nuove preghiere alla pace. All’odore del convito viene l’indovino Jerocle coronato di alloro. Spia, chie
degli uomini s’incamminano al Consiglio. Un vecchio chiamato Blepiro viene fuori con una veste di donna addosso, essendo li
, si dispera per non potersi alleggerire del peso del ventre. Cremete viene dal Consiglio a raccontare quanto vi è passato, e
til padroue si accinge a verseggiare. Ad istanza di Euripide Agatone viene fuori cantando. Mnesiloco è rapito dalla melodia,
, e la scena tragica riesce graziosa. Tutto ciò che vedesi sul teatro viene da essi adattato alla storia di Elena. Il paese d
artito di cangiar vesti con Santia che mostra più coraggio di lui. Ma viene una fantesca di Proserpina, la quale accoglie San
li stesso a studiare. Batte alla porta di Socrate, e un discepolo che viene a veder chi picchia, lo sgrida perchè ha interrot
a farlo venire con fiaccole alla mano a guisa di una furia, ma se ne viene unicamente adorna di bellezze naturali. In oltr
andrà più oltre. Entrato il padre ed il figliuolo nella propria casa, viene un creditore a domandare i suoi denari. Strepsiad
paccia giure-consulto e venditore di giudizii. Dopo il canto del Coro viene un Messo a riferire le gran fabbriche alzate da s
he alzate da soli Uccelli nella nuova città. Il verisimile drammatico viene offeso in questa favola manifestamente, formandos
a formidabile spedizione minacciata da Giove e dagli altri Dei. Iride viene a dire che bisogna sacrificare agli Dei. Pist. A
mi vegga!… Dov’è Pistetero? Pist. Che cosa è questa? Chi è costui che viene così coperto? Prom. Vedi tu alcuno degli Dei che
li ambasciadori annunziati sono Nettuno, Ercole e un Triballo. Ercole viene di mal talento e bravando e minacciando di volere
l giudice, e per ridicolo stravagante e non più udito il giudizio. Mi viene in mente in tal proposito un altro giudizio agita
degli occhi per l’invidia di Giove. Tutto il mio male (egli dice) mi viene da Giove invidioso del bene altrui. Essendo io gi
r la vista. Deliberano di condurlo nel tempio di Esculapio. Frattanto viene fuori la Povertà e svillaneggia gli astanti, perc
il quale più di duemila anni dopo la morte di tal valoroso scrittore viene a dirci che egli altro non era che un satirico s
alche volta scappano fuori alcune bellezze inaspettate ? In tal guisa viene egli malmenato da M. de Chamfort. Probabilmente c
o di commune, nè anche il nome; nel che da quanti moderni plebei non viene ella imitata, i quali affettano di chiamare i fig
8 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
li ha da essere subordinato, e che il maggior effetto della musica ne viene dallo esser ministra e ausiliaria della poesia. P
come appunto dalla orazione l’esordio. Ma la sinfonia non altrimenti viene riputata al di d’oggi che come una cosa distaccat
i. Osservò quali voci nel nostro parlare s’intuonano, e quali no; che viene a dire quali sono capaci di consonanza, e quali n
facesse più comune ancora ch’ella non è. Qual calore e qual vita non viene a ricevere infatti un recitativo, se là dove si e
di naturalezza; e la bella semplicità, che sola può imitar la natura, viene poi sempre preferita a tutte le più ricercate con
9 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
non si presenta con fiaccole alla mano a guisa d’una furia; ma se ne viene adorna del proprio merito e di piacevolezze natur
aggi satireggiati41. In tal commedia interloquisce Prometeo, il quale viene fuori esprimendo il suo timore di esser veduto da
ze di tal flagello dell’umanità. Si butta nel mortaio il porro, donde viene il nome di Prasia. Città della Laconia, e l’aglio
il quale più di duemila anni dopo la morte di questo gran valent’uomo viene a dirci, ch’egli altro non era, che un satirico s
di veder delusa la sua speranza di correggere la mordacità de’ poeti, viene il far uso in qualunque modo di soggetti veri, e
cosa lecita e onesti, la rappresentazione delle Nuvole di Aristofane, viene pure per la sua troppo strana e lugubre fantasia
Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal signor Marmontel di aver comparato T
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6
e in allora recitava in quel Teatro, e di cui l’Omicida n’ è il Capo, viene in oggi d’essere dal Consiglio Criminale risoluta
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652
Loescher, 1888), il quale, analizzando l’opera del Calmo (V.), anche viene , col concorso del D’Ancona e del Sanudo, a parlar
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937
so giustamente dovuto alle sue fatiche la stima che costantemente gli viene accordata. Questo Toto è nell’elenco della Compa
13 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
mpa coll’ esempio del resto della società. Nell’uno e nell’altro caso viene dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
regna una competente cultura. E perchè poi la delicatezza delle arti viene colle filosofie, questo genere di poesia non tocc
14 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
ibil mortajo, nel quale si è buttato il porro (in greco πρασον, donde viene il nome di Prasia città della Laconia) e l’aglio,
crifizio, e si fanno nuove preghiere alla Pace. All’odore del convito viene l’indovino Jerocle coronato di alloro. Spia, chie
e degli uomini s’incaminano al Consiglio. Un vecchio chiamato Blepiro viene fuori con una veste di donna indosso, essendogli
, si dispera per non potersi alleggerire del peso del ventre. Cremete viene dal Consiglio a raccontare quanto vi è passato, q
il padrone . . . . si accinge a verseggiare. Ad istanza di Euripide viene fuori Agatone cantando. Mnesiloco è rapito dalla
ao, e la scena è tragica e graziosa. Tutto ciò che vedesi sul teatro, viene da essi adattato alla storia di Elena: il paese d
artito di cangiar vesti con Santia che mostra più coraggio di lui. Ma viene una fantesca di Proserpina, la quale accoglie San
li stesso a studiare. Batte alla porta di Socrate, e un discepolo che viene a veder chi picchia, lo sgrida perchè ha interrot
a, non a venire con siaccole alla mano a guisa di una furia. ma se ne viene unicamente adorna di bellezze naturali. In oltre
andrà più oltre. Entrato il padre e ’l figliuolo nella propria casa, viene un creditore a domandare i suoi danari. Strepsiad
ccia per giureconsulto e venditore di giudizj. Dopo il canto del coro viene un messo a riferire le gran fabbriche alzate da s
he alzate da soli uccelli nella nuova città. Il verisimile drammatico viene offeso in questa favola manifestamente, formandos
a! . . . Dov’è Pistetero? Pist. Che cosa è questa? Chi è costui che viene così coperto? Prom. Vedi tu alcuno degli dei ch
li ambasciatori annunziati sono Nettuno, Ercole e un Triballo. Ercole viene di mal talento e bravando e minacciando di volere
giudice, e per ridicolo, stravagante e non più udito il giudizio. Mi viene in mente a tal proposito un altro litigio agitato
vo degli occhi per l’invidia di Giove. Tutto il mio male (ei dice) mi viene da Giove invidiosó del bene altrui. Essendo io gi
e la vista. Deliberano di condurlo nel tempio di Esculapio. Frattanto viene fuori la Povertà e svillaneggia gli astanti, perc
il quale più di due mila anni dopo la morte di tal valoroso scrittore viene a dirci che egli altro non era che un satirico sf
ualche volta scappano fuori alcune bellezze inaspettate? In tal guisa viene egli malmenato da M. de Chamfort. Probabilmente c
e, e spogliate di ogni grazia. Dopo ciò il servo a forza di domandare viene in chiaro del succeduto, e così favella in Menand
o o di comune, nè anche il nome; nel che da quanti moderni plebei non viene ella imitata, i quali affettano di chiamare i fig
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1060-1062
er debellar, per trionfar de’Mostri Morte, Tempo ed Oblìo, Lavinia or viene . Rende le menti in un fosche e serene, fa che ogn
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281
alchi a stagione. Colla mia destrezza sostengo persino la Dreoni, che viene salutata al suo comparire ; Salvini furoreggia ;
17 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
o tondo verso la poetica, la critica e l’estetica di quel periodo che viene identificato come «Early Modern». I rischi insiti
a l’esame di tutto ciò che era stato scritto prima e dopo. Al lettore viene offerto così uno strumento versatile, che permett
one, sebbene non manchino prese di posizione a favore degli antichi —  viene ad esempio criticato l’atteggiamento aggressivo d
anche una identica condanna della fortunata Merope del Maffei — a cui viene preferita senza ombra di dubbio la mediocre trage
testo tragico tardo-cinquecentesco, il Torrismondo del Tasso, di cui viene censurata la lunga scena in cui il re dei Goti na
e dei drammaturghi italiani e francesi di epoca moderna. Nel Paragone viene prescritto soltanto il rispetto scrupoloso dell’u
ecolo dopo, anche il Manzoni della Lettre à Monsieur Chauvet. Inoltre viene ribadita ancora una volta la centralità del senti
e — il Muratori li preferiva di gran lunga ai soliloqui. Nel Paragone viene inoltre censurato il ricorso insistito e prevedib
contemporanei come la Temisto di Salìo, in cui questo cruciale snodo viene fatto dipendere dal capriccio del drammaturgo, pi
getti romani che rappresentava nelle sue tragedie. Nel penultimo capo viene presa in esame la questione stilistica: alla trad
questione stilistica: alla tradizione tragica italiana cinquecentesca viene immediatamente imputato un difetto piuttosto rile
la prosa, avendo tuttavia una cadenza variata e piacevole. Ovviamente viene respinto il verso rimato per ovvie ragioni di cre
se il giovane, e prediletta anche dall’Orsi nelle sue Considerazioni, viene considerata la più efficace, in quanto, mentre la
e rime, assumerebbe una connotazione molto più naturale di quella che viene imposta dall’alessandrino francese. Nota al te
sti. Benché nel titolo essa annunci l’Apologia di Sofocle, questa non viene inclusa nella nuova edizione, che comprende invec
il motivo delle sue esposizioni, sentendo la forza che in cotal guisa viene fatta a’ testi. Dice egli: Trouvons quelque modé
i comune nelle nostre poesie tragiche: all’incontro da’ Francesi ella viene creduta incomoda e però da loro molto trasandasi,
imorso del tradimento ed il debito della gratitudine verso Ottaviano, viene combattuto dall’amore d’Emilia e della fede a lei
posciaché non per veruna sceleratezza, ma per rassegnazione virtuosa viene da Pirro commessa. Articolo IV. [2.4.1] Ne
vere avvertito che per la debolezza della nostra natura un sentimento viene infievolito dall’altro. Hassi un chiaro indizio d
imi due atti che la materia principale sia l’infedeltà di Agenore che viene per conchiuder le nozze con Calliroe? Certo l’azi
nde inutile, come osservai già nella Tullia di Lodovico Martelli, che viene sulla scena a far lunga narrazione de’ suoi avven
te, come se fosse ivi venuto a dire alcuna cosa agli uditori, e tosto viene Rosmonda a fare il medesimo; partita questa, Torr
te in un luogo vicino alla corte del Sultano Despina ed Alvante, dove viene contro il suo stile a ragionar Solimano, e di più
n dire che non lo crede capace di far cattiva impressione, perciocché viene proposto come uno scellerato abominevole. La malv
a, Dircea a Giocasta sua madre e a Edippo suo padre. Intorno l’età mi viene in mente l’esempio del Britanico di Racine, il qu
etorica, ma tanto distinguesi dalla oratoria invenzione, quanto l’una viene con agevolezza in mente e si serve di voci usitat
ccellenza che non pur da que’ nazionali, ma da certi nostri ancora le viene ascritta. Per formarne un giusto giudizio faremo
egli incontri più propri per muovere a tenerezza è l’ultimo addio che viene a dire Sabina allo sposo ed al fratello mentre va
rt ne faut-il pas, que je meure à mon tour61? [6.3.9] Antigone, che viene a querelarsi per esserle morta la madre fra le su
amento: né però saprei loro accordare tutta quella semplicità che lor viene da molti attribuita. Io non so come Pietro Cornel
i, credo poter dire, senza incorrere nella censura dell’arditezza che viene ascritta al marchese Maffei nella Biblioteca Ital
eccitando il figliuolo ad offrirsi alla morte: ma il pretesto per cui viene inchiusa, manca di ragionevole, perciocché non si
ta dal Bodmer con il consiglio di Calepio (ivi, p. 87) —, il Paragone viene portato avanti con costanza, come dimostrano succ
e ne’ libri che si stampano lungi dall’autore» (ivi, p. 148). L’opera viene quindi stampata, sebbene anonima, come già era ac
ente debba considerarsi; perciocché, siccome dall’esterna bellezza ne viene il diletto, così ne deriva l’utile dall’interna,
la Repubblica era stata originariamente espressa dal Castelvetro, che viene ripreso in questo passaggio puntualmente dal fran
da secoli si conduceva in margine al testo di Aristotele, alla quale viene preferita senza mezzi termini una interpretazione
te l’assegnazione a Corneille di un tono moralistico e pedagogico che viene di volta in volta apprezzato o respinto. Sulla co
ni ed autore di tragedie composte sul modello greco —, in cui Calepio viene accusato di essere un partigiano dei moderni, inc
tituto dell’Enciclopedia, 2007, ad vocem). L’interpretazione di Maggi viene riproposta con qualche differenza da diversi lett
014). Molto minore è la fortuna della lettura robortelliana, che pure viene ripresa, seppure con debiti cambiamenti, da Loren
ruso», in Id., Le quattro tragedie, Firenze, Bonducci, 1751, p. 460), viene respinta da Calepio, il quale ammetteva che il ra
zza della volgar poesia di Crescimbeni, nella quale l’idea di catarsi viene fondamentalmente bandita perché reputata contrari
zo della considerazione del favore, e della difesa, che all’innocenza viene dal Cielo. E perché il Protagonista delle ottime
he una colpa involontaria contaminasse l’intera città. Di conseguenza viene condannata l’opinione di Terrasson che segnalava
egli favorisce attraverso il dono del fuoco rubato e per questo furto viene aspramente punito, provocando nel pubblico anche
nfusa almeno in parte con l’Andromaque di Racine. La moglie di Ettore viene infatti ritenuta un personaggio valido in quanto
ente», in quanto la passione illegittima è mossa in lei dagli dei, ma viene assecondata colpevolmente (Jean Racine, Œuvres co
Creonte pur di donare sepoltura al fratello Polinice. In questo caso viene biasimata la posizione di Terrasson, il quale ave
lta dei soggetti che determina la bontà del dramma —, la protagonista viene catturata mentre vaga nel campo nemico per seppel
nte, senza mettere a parte del matrimonio il padre, Sulmone, il quale viene a scoprire il fatto soltanto anni dopo, quando de
no anche le righe con le quali la pubblicazione delle Tragedie Cinque viene annunciata nel Giornale de’ Letterati, XII, art. 
, sostenuta dal Gravina anche nel successivo trattato Della tragedia, viene trasposta fedelmente nel Palamede, dove l’eroe ep
o religioso (Calcante); nel Servio Tullio, in cui il probo re di Roma viene ucciso dal perfido e tirannico Tarquinio con l’ai
gi, in Id., Teatro, vol. II, cit., p. 687). Infine, nel Quinto Fabio, viene messa in scena la storia del maestro di cavalieri
ra invidiosa del magistrato. Di questa tragedia, benché a lieto fine, viene lodato il protagonista, il quale pecca per uno sc
stato verginale per porre riparo al calo di popolazione. Alla ragazza viene data un’alternativa: o sposare Placide, il quale
fiutato il matrimonio, la futura santa è portata in un lupanare, dove viene salvata da Didyme. Entrambi verranno condannati a
viene salvata da Didyme. Entrambi verranno condannati al martirio che viene eseguito senza alcuna pietà da Marcelle, moglie d
gio femminile soltanto Celia, sorella di Orazio e amante di Curiazio, viene reputata inferiore a quella di Corneille sotto di
mente chiamata Ifigenia. Oltre alla mancanza della catastrofe finale, viene rimproverata alla tragedia di Racine la mancata m
n grado di conseguire pietà e terrore. Nel discutere questo passaggio viene richiamata la Dissertation sur l’Iliade di Terras
e, t. III, cit., pp. 219-222). Nel Compendio della poesia tragicomica viene inoltre rilevata l’ambigua ma sostanziale vicinan
come nelle favole di lieto fine, la soluzione teorizzata da Corneille viene reputata ammissibile, in quanto non guasta l’effi
il fine prefisso alla tragedia. Articolo III. [2.3.1] Calepio viene quindi a trattare delle passioni, elemento fondam
concittadini. Ella si vede tristemente costretta ad acconsentire, ma viene nel finale salvata dal fato che guida Paride, il
Merope del Maffei, favola doppia in cui il malvagio tiranno Polifonte viene infine destituito; egli nomina quindi l’Ulisse de
infine destituito; egli nomina quindi l’Ulisse del Lazzarini, in cui viene rigorosamente ripreso il modello dell’Edipo Re. C
perseverare nella sua requisitoria contro i Francesi. Il tragico che viene maggiormente biasimato è ancora una volta Corneil
tre Antiochus sopravvive, il fratello Séleucus, altrettanto virtuoso, viene pugnalato a morte dalla madre. Tale delitto è com
ire de la France, CIII, 4, 2003, pp. 789-821. [2.4.4] Neppure Racine viene risparmiato dalla critica di Calepio, il quale no
41-248. [2.4.7] Oltre alla Théodore, anche il Polyeucte di Corneille viene biasimato da Calepio, in quanto il martirio final
iene biasimato da Calepio, in quanto il martirio finale dell’eroe non viene descritto puntualmente con il concorso di numeros
critto puntualmente con il concorso di numerosi dettagli patetici, ma viene liquidato in pochi versi da Pauline nella scena i
llo sviluppo di una fitta trama di ingegnosi episodi ausiliari: prima viene individuata Arena come vittima sacrificale, poi q
licata da una sottotrama amorosa, era tutt’altro che semplice, ma non viene ritenuta censurabile dal Calepio, il quale pure p
sso diventa fonte di ulteriore prolissità. Il ragionamento di Calepio viene esemplificato con la citazione della Progne (1561
o secondario: Critolao, figlio di Aspasia, dopo aver ucciso un leone, viene salvato da Eurindo, il suo migliore amico, nel co
passione fra Agénor e Anaxile, che prepara gli eventi successivi, ma viene comunque ritenuta dall’autore del Paragone ineffi
e proprio nella scena centrale dell’opera (III, 5) — furente allorché viene a sapere che il figlio è suo rivale in amore. La
rotagonisti — delle divinità Diana, Nemesi e Invidia; nell’Astianatte viene riproposto il medesimo meccanismo, ma questa volt
s par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, p. 981). Questo difetto viene ancora una volta rimproverato a Corneille, oltre
cistica del primo Settecento, il famoso Rutzvascad il giovane, in cui viene ridicolizzato il sistematico ricorso agli oracoli
a, 1770, pp. 232-233). Articolo II. [4.2.1] In questo articolo viene ribadita la superiorità dei Francesi in quanto al
es Anciens et des Modernes la prospettiva muta radicalmente e il Coro viene ritenuto un ostacolo per raggiungere la verosimig
i, Histoire du Theatre Italien, t. II, Paris, Cailleau, 1731, p. 77), viene recuperata, attraverso Calepio, da diversi letter
o a fondare la possibilità di mantenere vivo un Coro stabile, che non viene pregiudizialmente escluso, come si vedrà più avan
ella fanciulla fatta uccidere (V, 5). Tra queste favole, l’Aristodemo viene considerato migliore, in quanto prepara in qualch
ica —, mentre i figli di Atamante fanno ritorno in Tessaglia, Temisto viene ripudiata ed esiliata dal marito, sobillato da In
osimile, spingendo Calepio a replicare nella sua Confutazione, in cui viene ancora ribadita l’inverosimiglianza dell’espedien
ndenti, e li proprj senza alcun motivo, che ciò renda credibile, come viene ascritto ad Ipseo […] Altro è il possibile, altro
disposizione di Bérénice già nel primo atto: eppure tale risoluzione viene concretizzata soltanto nell’ultimo. In effetti An
untualmente nei drammi italiani, in cui il personaggio principale non viene nominato immediatamente e si fa riconoscere come
imo, pur entrando in scena fin dall’inizio, in dialogo con Amfia, non viene identificato immediatamente, ma si riconosce, per
ità comica («O feminil natura,/ da qual fato di Dio, da qual ventura/ viene a te questa grazia;/ che essendo meno intera/ la
e anticipato, secondo Calepio, il monologo può sussistere soltanto se viene utilizzato per esprimere l’impeto della passione;
, dei luoghi, dei tempi e delle persone. Circa ’l primo, non dovunque viene in capriccio al poeta è lodevole il soliloquio, m
guardie di Polifonte che interrompono l’esecuzione. Questo espediente viene molto apprezzato dal Calepio in quanto ritenuto v
uppone abitare un solingo luogo pastorale (IV, 3). Un simile problema viene ravvisato nella Merope del Maffei, laddove Ismene
atrice con essi in libertade./ Ecco la porta s’apre», III, 9). Infine viene criticato ancora una volta il Cesare del Conti, s
a sei-settecentesco. Accanto a questo brano, nei dibattiti dell’epoca viene spesso rievocato un altro passaggio aristotelico,
’harmonia, al Problema quarantanove. Vero è che nella Poetica, quando viene alla diffinitione della Tragedia, pare che egli s
ra originariamente musicata della tragedia greca; l’opinione del Doni viene anzi ripresa nell’autorevole giudizio di Gian Vin
e poi dalla Casa privata per andare in piazza», ivi, p. 46). Calepio viene poi discorrendo della Giocasta del Baruffaldi, in
stire un modello rappresentativo più efficace, in cui la riconoscenza viene preparata fin dalle prime battute («Volendo io sc
artigianeria patriottica per il teatro italiano. Nel quinto capo egli viene trattando del costume, aspetto che i drammaturghi
a di un’altra tragedia del medesimo, Attila roi des Huns, nella quale viene rappresentato il suo animo spietato: egli tiene i
Lucilium, Liber XIX, 115, 15). Il brano era molto famoso all’epoca, e viene citato anche dal Carmeli nella sua celebre traduz
andare in prima persona a consolare i sudditi («Quindi è ch’egli non viene in scena a gloriarsi fuori di proposito, ma pigli
otagonista —, sia la condanna del teatro francese seicentesco, di cui viene biasimata la costruzione meravigliosa e al fondo
one, guastando quell’utile che è proprio della tragedia. Al confronto viene ritenuta migliore la Sophonisbe (1634) di Jean Ma
ingraziarsi il re Davide per poi sollevare una rivolta contro di lui, viene addolcito dal drammaturgo, spinto dall’osservanza
ephtes, 1554; Baptistes, 1557). In particolare lo Jephtes di Buchanan viene citato in continuazione, come dimostra anche il f
poi adeguatamente messe in scena nella pièce. Al contrario il Gravina viene ancora una volta biasimato in quanto i protagonis
po è invece l’intreccio del Servio Tullio, in cui il saggio re romano viene detronizzato e ucciso dall’impudente figlia e dal
ore fatale — così importante nelle tragedie di Euripide e di Seneca — viene completamente eliminata» (Daniela Dalla Valle, Il
are Calepio parrebbe condannare la scena — quasi da commedia — in cui viene mostrata l’avidità di Labano, che, al cospetto di
cospetto di Marino, insulta la munificenza di Procolo (II, 3). Infine viene ancora rimproverato il Gravina, il quale avrebbe
me dalle nutrici, i còlti dai semplici. Fin dal Cinquecento il decoro viene contemporaneamente declinato sotto l’aspetto mora
. Se i tragici greci non vengono risparmiati, peggiore è la sorte che viene riservata ad Omero sul finire del secolo: il poet
Tasso, Guarini e Bonarelli. L’eccesso di amore nelle moderne tragedie viene censurato anche dai letterati italiani. Gravina s
del 1678, in cui il protagonista, innamorato della regina Elisabetta, viene messo a morte a seguito di un complotto (sulla fo
cinanza ai modelli greci, emerge secondo Calepio in tre punti: quando viene prescelto un soggetto troppo antico; quando si ra
Michel Le Clerc (La Virginie Romaine, 1645), la tragedia di Virginia viene riproposta dal Campistron in una Virginie (1683)
comportamento che al Bergamasco appare sconveniente. In prima battuta viene criticato il discorso con cui la regina Rusilla n
ll’Ottocento l’accusa di mancanza di decoro del discorso della Regina viene riproposta dal Paravia: «Comune altresì co’ tragi
, Napoli, Moscheni, 1733, p. 16). Articolo VI. [5.6.1] Calepio viene ora esaminando l’osservanza, da parte dei drammat
r tradizione contraddistinti. Il prototipo del primo tipo di anomalia viene ritrovato da Calepio nel Philoctete che compariva
ongiuntamente all’Électre di Crébillon (1709), in cui la protagonista viene figurata come amante di Itys, figlio di Egisto, b
egli se la prende con la Polissena di Annibale Marchese, nella quale viene rappresentato un acceso alterco fra Agamennone e
poteva lecitamente comparire all’interno di un contesto lirico, essa viene giudicata da Calepio superflua — e scarsamente ve
dia e oltre», Quaderno di Italianistica, IX, 2014, pp. 91-112, in cui viene tracciato un profilo storico della fortuna dell’i
della fortuna dell’interpretazione allegorica dei testi letterari che viene rilanciata proprio nel contesto arcadico ad opera
perfetta in virtù del carattere asciutto dei suoi versi. Ciò che ora viene messo in evidenza è la presa di distanze, da part
ravina, imitatore troppo pedestre della favella greca. In particolare viene condannato lo stile del Gravina, il quale nel Pro
no, Sonzogno, 1825, p. 122). [6.2.10] Se lo stile poetico di Gravina viene reputato nel complesso rivedibile Calepio, ed era
caratterizzato da talune pecche compositive, è risparmiato in quanto viene giudicato — anche al fine di svalutarne la portat
te di Pompée (II, 2, vv. 515-518) attraverso una lunga narrazione che viene spesso arricchita da preziosismi retorici, segno,
si piuttosto semplicistica «illustre vengeance», che inopportunamente viene pronunciata da Émilie, figlia di Toranius, proscr
are tragedie eccellenti, in virtù delle passioni forti che proponeva, viene ripresa ancora una volta la condotta dei dialoghi
3.6] L’analisi del lungo discorso di Sabine prosegue in questo passo: viene biasimata tanto l’insistenza di Corneille sui med
Dircé nel terzo atto dell’Œdipe di Corneille (ivi, p. 1269). Inoltre viene ripreso un altro precedente motto ad effetto di J
d’ennuis», ivi, III, 1, vv. 589-590, p. 84). [6.3.10] Del Mithridate viene discusso un verso pronunciato da Arbate nel racco
ier, Paris, Gallimard, 1999, p. 683). L’esempio menzionato da Calepio viene riportato anche da Andrés nel corso di una simile
78, p. 73). In questo caso la ricerca dell’argutezza comporta — e ciò viene ritenuto estremamente grave da Calepio — un’effet
retorico fra abisso («abyme») e golfo («gouffre»). Lo stesso problema viene ravvisato in un passaggio successivo in cui Orest
ggior vigore. Nella battuta di Ptolomée che apre la rappresentazione, viene subito additata a cattivo esempio di questa tende
otés par Georges Couton, Paris, Gallimard, 1987, p. 1100); anche Roma viene personificata in figura di donna con una fronte a
ndre le Grand, pronunciata da Cléofile in un dialogo a Taxile, in cui viene personificato l’Odio («Ah! quittez cette ingrate
ues, cit., t. IV, p. 562) il de La Fosse nel Corésus, dove l’amicizia viene caratterizzata da un pudore tutto umano («Ma sinc
raslati, comunemente impiegati nel linguaggio drammaturgico francese, viene poi dimostrata da Calepio attraverso la citazione
di un verso de Le Comte d’Essex, pronunciato da Elisabeth, nel quale viene ripetuto un sintagma simile, «victoire enchaînée»
agine simile a quella segnalata nel Comte d’Essex di Thomas Corneille viene ritrovata da Calepio nel Manlius Capitolinus (169
e la battuta rivolta da Erixene a Thamire nel Thésée in cui Sthenelus viene descritto come un eroe condotto dalla gloria sull
ger, 1703, p. 21). Lo stesso epiteto di «obscure» riferito alla notte viene impiegato anche nell’Œdipe di Voltaire, in una ba
ne nella recensione pubblicata sulle Osservazioni letterarie. Infine, viene menzionata la soluzione adottata dal Gratarolo ne
ici sillabe, se i versi son mascolini, e di tredici, se femminni, non viene ad essere infastidito l’orecchio dall’uniformità
ura di Hannibal S. Noce, Bari, Laterza, 1963, pp. 184-185). Parimenti viene anche ridicolizzata l’opinione del drammaturgo se
impegna a enumerare le occasioni in cui, nel solo Alexandre le Grand, viene reiterata la rima «gloire»: «victoire», arrivando
oduzione dell’iperbato «pura all’atteso onor render la luce», con cui viene resa l’espressione francese necessariamente più p
ti, con una dizione eccessivamente artificiosa (Paragone VI, 3, [5]), viene emendata di quelle escrescenze retoriche che cara
si, esponendo le conclusioni di questo paragone; la tragedia italiana viene riconosciuta come difettosa in quanto troppo cond
on quanto scrive il de La Motte sull’Iphigénie di Racine. Della pièce viene censurato l’innesto, nello sfogo di Clytemnestre
essa in scena di affetti meno vividi. In secondo luogo al de La Motte viene contestata l’eccessiva passività di Salmonée fino
héroïque! O vertu que j’admire!», ivi, p. 40). Infine il de la Motte viene redarguito per la cattiva gestione dei tempi teat
ons nos droits./ Il dit. Le combat cesse. […]», ivi, p. 103). Infine, viene giudicato inverosimile la scena dell’arrivo delle
te notizie in merito al progetto di congiura da parte dei romani, che viene misteriosamente recapitato a Romulus nella prima
o a Romulus nella prima scena dell’atto terzo; nella scena successiva viene svelato al pubblico, attraverso un macchinoso a p
Dom Pèdre a contendere il trono ad Alphonse, a cui, nel quarto atto, viene affidato prima un lungo monologo (IV, 1), nel qua
tavia la protagonista rifiuterà. [Giunta.24] L’Œdipe del de La Motte viene considerato superiore a quelli di Corneille e Vol
composizione dell’intreccio, dal momento che in quest’ultima tragedia viene eliminato un difetto che affliggeva tutte le prov
18 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
sacrifica la propria tenerezza, e l’accetta. Enrico come ambasciadore viene a far le sue proposte di concordia che sono riget
arj, e gli assalitori appressano le scale alle mura. Enrico vincitore viene a salvare Anagilda, ella ripugna di seguirlo, egl
IV degna singolarmente di osservarsi è la quinta scena, quando Enrico viene a salvare Anagilda, ed ella ricusa di seguirlo. V
Magnanim’ ombre de’ Templari . . . io vengo . . Vengo . e con me viene Fernando ancora . . . Da quel globo di luce, ov
ire che la misera madre di Corradino armata di lagrime e di ricchezze viene a riscattare il figliuolo, ingombra di sospetti m
n guerra il re moro, nel cui regno dimora ritirato in campagna. A che viene ? Ad implorare che i due prigionieri si tengano se
II dimostra che Corradino amante favorito di Geldippe figlia di Carlo viene a dirle che egli dee partire; che ella chiede dil
a dell’indugio, e ne sospetta. Nel III si vede Corradino di notte che viene a prendere congedo dall’innamorata e si scopre pe
ongedo dall’innamorata e si scopre per Corradino: il re con altri due viene nella medesima stanza, vede non veduto, ma non se
aumentarsi il tragico naturale del fatto istorico per tali amori, ne viene offuscato, e la favola diventa un’ azione comunal
o inutile sul passato di Geldippe con la confidente Amelia, Corradino viene mesto e confuso per dir che dee partire, e Geldip
e. Dico solo che tanto cicaleccio precedente il congedo che Corradino viene a prendere, è superfluo, famigliare e comico anzi
zappa che a’ maneggi di stato. Atto III. Scena I di notte. Corradino viene a veder per l’ultima volta Geldippe, si scopre pe
seconda adunque Iroldo ambasciadore della madre di Corradino dice che viene a trattar di pace e del riscatto di Corradino. Ma
pietà i cuori, perchè lo spettatore stà vedendo che il figliuolino le viene da’ Greci strappato dal seno, stà ascoltando ques
l’ammenda dopo di avere empiuto di sospetti il re. Sciolta l’udienza viene Geldippe ad implorar dal padre la libertà di Corr
un soliloquio di Geldippe che si figura di vedere uno spettro. Iroldo viene a dire che le guardie reali sono state disperse d
ndo i principi Aragonesi e gettando il guanto nella piazza. Carlo poi viene a riprendere la figlia, e le mostra i due cadaver
sposo, ed incorre nello sdegno di Ciniro suo padre. Al fine chiamata viene alla sua presenza colla più tormentosa ripugnanza
ra il tradimento; egli chiede la morte. Orgando lo sfida a duello che viene accettato da Adelvolto con disegno di morire per
rmo e di quell’urna che vale la stessa cosa esangue. Resta Elfrida, e viene il re, cui ella dice che seguirà lo sposo. Eggard
sati poeti, crede di darci per la musica tragedie vere? Nella scena 2 viene Osmida secondo confidente, il quale è sì necessar
otrebbero appellarsi preghiere notturne, e matutine. Partito Adallano viene nella scena 4 Ricimero, e vuol sapere perchè sia
di fuggire, di passare alla sala delle udienze, di veder Adallano che viene a parlar solennemente a Odorico, e di recargliene
nemente a Odorico, e di recargliene l’avviso. Adallano nella scena 10 viene a proporre l’unione degli Spagnuoli e de’ Mori in
asso per l’azione. Ciarla dunque, e scena inutile. Nella quarta scena viene Adallano a proporle di fuggir seco. Ripiego eroic
piega in profferir quaranta parole. Dopo il suono di guerra dal bosco viene un Guerriero sconosciuto tutto coperto, il quale
mani di lei. Morire (risponde bene Elvira) non sai tu stesso? Selinda viene ad esortarla a prendere altri consigli. Giugne Od
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
oh Cielo ! Il fratello di Madama Baccherini essendo ancora a Venezia, viene da me ; lo veggo addolorato, e senza poter pronun
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
i honori dunque di porre nella lettera che la ragazza faci quello che viene a bisogno come l’anno passato, non conoscendola b
o dato fuori cento e sei Boletini a una doppia l’uno per un mese, che viene a essere un utile sicuro. Voglia Dio che le lette
21 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93
si tiene in disparte per intendere ciò che dica Amlet ad Ofelia. Egli viene dicendo fra se: “Esistere, o non esistere: questa
Orazio fa sapere alla regina che Ofelia è divenuta pazza. Ella stessa viene cantando, e dà indizii che la morte del padre ha
ed affaticato chiedendo da bere resti per la tazza ucciso. La regina viene a dire che Ofelia tratta dalla sua follia si è af
già additato nella lettera scritta ad Orazio. Un cortigiano adulatore viene a manifestare la scommessa fatta dal re a favore
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
rovato cui confidarlo, o di aver palesato il loro matrimonio. Rosaura viene con Scapino per vedere questo caro fanciullo, e m
che fu aggiunto per la Cantatrice che esordi quella sera. Arlecchino viene con Pantalone, per conoscer l’oroscopo di suo fig
to ; il che dà luogo ad una scena fra i due attori (lazzi). In quella viene Celio, avvisato dal contadino del rapimento di su
suo bene, e le permette di sposar Celio. In questo mentre, Arlecchino viene a richieder suo figlio a Celio, e Camilla muove l
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 691-696
del '900, in cui dice : « L'Italia è una buona figlia, amorosa ; essa viene spesso a trovarci, e si trova beata e felice quan
24 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
o intorno agli amori gelati e fuor di tempo di Marco, Porzio e Lucia; viene poi Sempronio co’ condottieri dell’ammutinamento
ove 58. Seguono nell’atto IV gli amori soliti; Sempronio mascherato viene a rapir Marzia, dicendo La lepre è al covo, l’
nel delineare i caratteri, puro nella lingua, nobile ne’ sentimenti, viene questo autore noverato in Inghilterra tra’ miglio
tuo nemico cada come una lepre del deserto . . . Ma che vedo! Fingal viene accompagnato da’ suoi spiriti . . . Ombra diletta
nte”. Esita, indi cede alla suggestione della necessità. Wilmot padre viene a dire che il forestiere è addormentato . . . “W
maritata a un uomo ch’ella non ama, e schiava di un malvagio che ama, viene dall’amante indotta ad esser complice dell’assass
25 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
trova Isabella sposata a Don Rocco suo corrispondente, in casa di cui viene ad albergare. La virtù e la passione della fanciu
ata scena 11 dell’atto II: Isab. Vien gente . . . oimè! Desso è che viene ! io vado . . . Misera che farò? Veder nol vogli
iara parlando delle sue nozze clandestine con Pericco, si accorge che viene il padre, e senza avvertirne il servo muta discor
26 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Introduzione »
ettevole, riesca cotanto insipida e noiosa. Colpa dello sconcerto che viene a mettersi tra le differenti parti di essa, d’imi
27 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
ppropriava le altrui, cioè quelle di Omero di Esiodo, della qual cosa viene da Camaleone incolpato. Acheo Siracusano anche po
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117
ldoni, non avendo perciò da invidiare alla Francia il suo Molière, si viene per lui a stabilire un’ epoca considerabile nella
29 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
zione, facendo gran parte di quello incantesimo per cui lo spettatore viene ad esser trasferito in Egitto o in Grecia, in Tro
rso di carte oliate, che ne smorzano il troppo acuto; e la pittura ne viene a ricevere un tale sfumamento, un tale accordo, c
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
à della mia coscienza che mi accerta di essere innocente di quanto mi viene apposto non solo non ardirei di scriverli, ma con
potesse pretendere più di quello che nella lettera del Sig. Flavio ci viene prescritto, poi che ogn’uno di noi solo ha per fi
31 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
e colla regina Culicutidonia? [6] La cagione degli accennati difetti viene in parte dalla natura stessa del canto, poiché qu
edea risponde: «Moi.» [14] Negli Orazi del medesimo poeta una donna viene dal campo dov’era stata presente alla pugna senza
rtefici sotto ad un determinato concetto, costituirono quel tutto che viene decorato col nome di bello. Ecco la necessità di
cerca l’analisi. Quando si dice che l’arte debbe aiutar la natura, si viene a dire che l’artificio è un supplemento di ciò ch
ma non è, né può esser mai, giudice opportuno del bello, il quale non viene così chiamato quando genera un diletto qualunque,
seudofilosofi, i quali perché lo sfogo materiale dei sensi nell’amore viene accompagnato da voluttà, pretendono che niun’altr
ero le cose reali e per gli stessi mezzi; onde se con altri stromenti viene assalita, o le si parano avanti idee in tutto con
roppo lontane dalla natura, altro diletto non resta se non quello che viene dal gradevole accozzamento dei suoni diretti non
abbandonare più liberamente e senza rischio alla dissolutezza di cui viene oltre modo accagionata. Le parole dello storico i
32 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
desiderano tornare sotto il dominio della Repubblica. Il conte Luigi viene particolarmente oltraggiato nella persona di un f
fficiente, non contenendo che un lungo monologo di Medea, e Teseo che viene fuori a dire che ha vinto, mancò poco che non tir
i trattiene con Costanza sui i di lei amori con Montcassin, Contarini viene ad annunciare alla figlia di averle destinato uno
ortuna, che ella non sarà mai d’altri che di lui. Atto III. Contarini viene a far premure alla figlia di non porre ulteriore
tenterò tutto ciò che mi sugerirà un amor disperato, e parte. Capello viene a veder Contarini, ed a proporre le sue angustie
enisse) per l’evasione al palazzo vicino del ministro di Spagna. Egli viene ; tutto è perduto, dice,                         
lo. E: demain? mais aujourd’hui que peut-il arriver à… Ah fuggite ( viene a dir Costanza ), il padre viene e la chiama. Mon
que peut-il arriver à… Ah fuggite ( viene a dir Costanza ), il padre viene e la chiama. Montcassin fuggire? per dove? Costan
pre bisogna dunque incontrarla, e parte. Contarini dice a Bianca, che viene lo sposo col sacerdote. Io non diverrò mai spergi
33 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
la farsa di Monsieur de Pourceaugnac, in cui un avvocato di provincia viene aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i s
edianti Italiani e l’Inavvertito del Barbieri. Il Cornuto immaginario viene dalla favola italiana intitolata il Ritratto. Il
vicina molto al gusto di quel gran comico. I Menecmi tratta da Plauto viene pregiata dagl’intelligenti; ed è da notarsi che l
34 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
chese un vero truffatore di mestiere, corrisponde ad Alfonso, per cui viene a scoprirsi la falsa dama dell’altra favola. Il v
trova Isabella sposata a don Rocco suo corrispondente, in casa di cui viene ad albergare. La virtù della fanciulla è a ciment
ndecima citata dell’atto II : Isabella Vien gente… oimè! Desso è che viene ? Io vado… Misera che farò? Veder nol voglio. Giov
rlando Chiara con Perrico delle sue nozze clandestine, si accorge che viene il padre, e senza avvertirne il servo muta discor
35 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
ompa coll’esempio del resto della società. Nell’uno e nell’altro caso viene dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
36 (1878) Della declamazione [posth.]
e fare proprio con il poco interesse che, in sede di studi letterari, viene prestato alla questione della recitazione degli a
al misura, allo scarso spazio che, nelle discipline dello spettacolo, viene riservato alla tragedia italiana tra Settecento e
in una posizione di innovazione in area italiana. Maggiore spazio gli viene dedicato nel volume di Luciano Bottoni, Il teatro
ideale, ossia l’attore in via di formazione. Nella Guida alla lettura viene fornito un piano del trattato, che individua i nu
ll’interno della sala del collegio Longoni che il teatro repubblicano viene esportato in Italia22. A Milano si istituirà un c
ni mimico-gestuali38, come «Torna ad avviarsi animato dalla gioja, ma viene arrestato da non so qual turbamento» o «Guarda i
o di questa muta attitudine che debbono prendere tutti gli astanti si viene via via sviluppando una serie di gruppi e di quad
sua predilezione per la metrica alfieriana. All’interno del Discorso, viene inoltre espresso il rimpianto per l’assenza di at
a pièce è ora lo sviluppo dei caratteri. Nel 1820 al Théâtre-Français viene rappresentata la Marie Stuart di Lebrun. Nella re
s accoutumés à goûter82; All’interno dello stesso numero della Revue viene recensita la Jeanne d’Arc di Soumet, messa in sce
stato pubblicato postumo soltanto nel 1878. Se la datazione ante quem viene fissata attorno al 1797, dunque al periodo cisalp
biografiche del Salfi, la notizia della composizione del trattato ci viene fornita in nota dal Renzi a proposito del progett
zione del destinatario ideale che questo implicitamente auspicava, ci viene fornita dagli ultimi due capitoli, l’uno dedicato
e sottolineato il carattere liturgico delle prime rappresentazioni, e viene individuata la tragedia come evoluzione delle fes
e alle figure di Cicerone e Quintiliano. La caduta dell’impero romano viene individuata come periodo buio per lo sviluppo di
focus si sposta sull’arte della declamazione tragica, il cui statuto viene definito, sottolineando la sua duplice declinazio
, che portano la persona a raccogliersi su sé stessa. In ultima sede, viene analizzata la gelosia, la più sfuggente e proteif
ltre osservato come spesso la manifestazione dell’elemento passionale viene ostacolata dalle istituzioni, che vanno a creare
forme di calarsi indifferentemente in qualsiasi personaggio. Il genio viene descritto come un fuoco elettrico, che si propaga
la soluzione risiede nel conferire loro quella dignità che merita chi viene chiamato a custodire i segreti e le preoccupazion
iniziali, o, al contrario, nei momenti finali del dramma. Sul finale, viene lasciato spazio al ruolo delle transizioni da una
per l’attore. Per quanto concerne invece lo specchio, il suo utilizzo viene approvato da Salfi solo per la prova di pose stra
he intendono ad uno scopo particolare. Per lo che un medesimo oggetto viene ora imitato da una col canto o col suono, da un a
he possiam dire di certo su tal proposito, si è che la quantità lunga viene costituita nel volgar nostro dall’accento acuto,
pare questa parte della pronunziazione che col nome generale di gesto viene volgarmente disegnata. E volendo considerarlo nel
ende del verso seguente. Ed il suono generale della cadenza de’ versi viene via via così ad essere modificato da quello del s
iù distinta che riceve la pronunciazione del declamatore è quella che viene dalla passione, e che per eccellenza prende il no
loro e che si alterano, la loro forma primitiva, la loro analogia si viene egualmente oscurando, sicché perdendo alla fine i
eccesso dell’abbattimento e della stanchezza. [7.10] L’inerzia morale viene scossa o vinta dalle impressioni che la sorprendo
ominante. [7.18] Se il bene o l’obbietto che ardentemente desiderasi viene a conseguirsi alla fine, la passione passando pei
8.8] Tante altre volte la natura, per sé bene organizzata e disposta, viene alterata e guasta dall’instituzione. Ond’è che l’
usto, del bello e delle arti; ond’è che alla prima una seconda natura viene quasi a sostituirsi. Io dico dunque che ogni arti
scono la natura della declamazione tragica. [12.2] Il genere tragico viene determinato da un certo che di grande, di sublime
igano quasi che ad apparire tutt’altro. In tali incontri il carattere viene siffattamente combattuto dall’interesse e dalla p
mente, ma sembra per lo più non preparata, momentanea, interrotta, ne viene quella specie di apparente disordine ne’ frequent
, ch’egli ha precedentemente esposto. E siccome ascoltando via via si viene alterando e modificando il suo stato dalle nuove
o di questa muta attitudine che debbono prendere tutti gli astanti si viene via via sviluppando una serie di gruppi e di quad
avessero osato dichiararsi contro questa barbara e ridicola usanza. E viene ancor chi si vanta di essere stato il primo a com
ne delle donne sulle scene contemporanea a Flaminio Scala (1552-1624) viene ricavata sempre da Riccoboni: «On ne sera pas fac
(1692-1730), fu attrice tragica alla Comédie-Française. Così la donna viene descritta nella Seconda lettera del suggeritore d
La sua recitazione segnò in particolar modo Salfi, tanto che l’attore viene ricordato anche all’interno della Vie politique e
n musica. Il testo è preceduto da un Discours préliminaire, nel quale viene ripercorsa la storia della declamazione dell’anti
l testo Du théâtre, ou Nouvel essai sur l’art dramatique (1773), dove viene sottolineata la necessità di assegnare una funzio
emozionalismo. Nell’ambito della produzione teorica di Denis Diderot, viene invece fatta menzione del testo De la poésie dram
ue sullo sviluppo dell’arte della declamazione. Un maggiore spazio le viene invece riservato all’interno degli Elementi di po
etto imitante, ossia gli strumenti e i mezzi con i quali l’imitazione viene realizzata. La voce e il gesto, strumenti rispett
ita di tipo metonimico (che Engel fa rientrare nei gesti pittorici) e viene così descritta: «La première consiste à employer
sotto il rapporto filantropico e morale (1807), nella quale il gesto viene designato come il linguaggio della fratellanza ma
verso porta con sé, e che conferisce un effetto di languore generale, viene paragonata così all’utilizzo di una mimica orient
terizzano per l’assegnazione di una funzione espressiva al gesto, che viene visto come riflesso diretto della passione, al co
oso, cit., canto XI, 35, p. 375. Un giudizio simile a quello su Dante viene espresso da Salfi anche a proposito dell’Ariosto:
zza, umiltà: è il viso che gli uomini fissano, guardano; è questo che viene osservato anche prima che si inizi a parlare; con
ulla natura umana nel 1738. All’interno del secondo libro dell’opera, viene affrontato il soggetto delle passioni, e vengono
Paolo Guglielmoni, 2001, libro II, par. 276, p. 553). Tale concezione viene egregiamente sintetizzata da Francesco Soave (174
hann Jakob Engel, Lettere sulla mimica, cit., p. 384) Tra gli esempi, viene posto quello dell’andatura che segue il succeders
a tristezza non vuole avere alcun impatto sull’orizzonte esterno, che viene rifiutato per paura di aggravare lo stato in cui
interno della Selva per la declamazione (Ms. XX. 43 (II), 122v), dove viene riportato il seguente passo: «Les Italiens ont de
ando Furioso, cit., canto XIV, 87, p. 468. [commento_9.7] L’aneddoto viene riportato da Engel: ««Lei», pare che Garrick abbi
ick» (ivi, p. 37). È nella Drammaturgia d’Amburgo che la declamazione viene invece posta all’incrocio tra le arti spaziali e
della citazione, assente dalla prima edizione a stampa delle Memorie, viene riportata in nota dalla traduttrice: «Ahimè, malg
mima in modo particolare, osservano con tale attenzione tutto ciò che viene detto e fatto sulla scena, che non si lasciano sf
che all’interno del Ristretto della Letteratura italiana, sede in cui viene ulteriormente sviluppata. Salfi sottolinea come e
ar loro il proprio pensiero, piuttosto che esprimere il loro: ciò che viene a gettare una tinta un poco uniforme, soprattutto
uscirebbe a tratteggiare con le parole. È dunque alla performance che viene destinato il compito di colmare lo spazio bianco
, Paris, Gallimard, 2010, p. 208). La traduzione del secondo monologo viene tratta da Ranieri Calzabigi, Lettera al Signor Co
37 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
Voi? Farsa Tragi-Comi-Pastorale, in cui non meno che nella prefazione viene finamente e con grazia comica deriso il teatro di
re più disviluppando sino a’ dì nostri. 16. Ciò (dice Pietro Baile) viene riferito da Balsac sul testimonio di Camden in un
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134
il conte col servo, cangia la scena, e l’azione passa in città. Essex viene a veder Bianca, la quale piena della mal riuscita
quarantadue ducati di rendita di un maggiorato, e se io non ho figli, viene ad essere mio cugino il mio successore. Mi vien d
a trattare del primo, che ci sarà tempo poi per gli altri. Mio cugino viene a prendervi;mettetevi una mascheretta, e non gli
tenera simpatia che le ispira la veduta di un giovane principe. Linda viene indi conosciuta per la figliuola di Lindona che e
mma incomincia dall’esiglio degli Ebrei decretato da Alfonso, per cui viene Rachele ad implorar la clemenza del sovrano, pros
e strano inseguimento l’Ottaviano del resto della favola? Il Tetrarca viene col disegno di tentar di parlare a Marianna. Si m
i donzelle che le prestano fede. Dorotea trafugata dalla casa paterna viene da lui, che già n’è sazio, abbandonata in un dese
anza un equivoco, per cui Nisa è creduta Porzia da un personaggio che viene a sposar quest’ultima. E quando l’equivoco si sci
e di mostrare che non vale lo studio scompagnato dall’esperienza; ma viene a fondare questa massima: que no es ciencia que
per non isposarlo? Ciò è tanto più sconvenevole, quanto più Jarba che viene in iscena sì tardi, si dimostra ben lontano da og
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 995-998
ggi trarre argomento di molta lode per l’egregio artista. Lode che ci viene confermata dal capocomico Romualdo Mascherpa, il
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90
Lccouvreur di Clementina Cazzola (V.) e di Virginia Marini, di questa viene a dire : L'Adriana invece rappresentataci dalla
41 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori. » pp. 172-221
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo, viene da Seneca fatto accennare scioperatamente da Creo
in simil luogo ammazzò ancora un uomo. Tiresia che nella favola greca viene alla presenza del re chiamato per ben due volte p
tro, e cominciano le nenie a due. Apre l’ atto secondo Seneca che pur viene non si sa perchè, e si mette a moralizzare sulle
, che nel Napoletano dialetto oggi dicesi Vientotene; e in fatti ella viene fuori condotta da’ soldati per imbarcarsi. Che la
ranno forse così: Perchè mai il Signorelli che da questi oltramontani viene acclamato or come uno de’ più instruiti nella let
42 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136
e in disparte per intendere ciò che Amlet dice ad Ofelia. Il principe viene dicendo fra se. Qual è più degna impresa dell’an
Orazio fa sapere alla regina che Ofelia è divenuta pazza. Ella stessa viene cantando, e dà indicii che la morte del padre ha
ià accennato nella lettera scritta ad Orazio. Un cortigiano adulatore viene a manifestare la scommessa fatta dal re a favore
o-comi-pastorale, nel corso della quale non meno che nella prefazione viene finalmente, e con grazia comica deriso il teatro
43 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO I. Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. » pp. 57-79
non regna più l’imperadore Costantino, ma Giuliano, da cui Gallicano viene esiliato, e riporta la corona del martirio. Le al
si la lettera 107 scritta da Alcuino all’abate di Corbè Adelardo, che viene riferita dal Mabillon nel tomo II degli Annali Be
44 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285
il conte col servo, cangia la scena, e l’azione passa in città. Essex viene a veder Bianca, la quale piena della mal riuscita
peranza del possesso di una bella regina. Ma questo punto dell’azione viene dal poeta raffreddato colle pedanterie. Si sente
e quarantadue ducati di rendita di un maggiorato, e se non ho figli, viene ad essere mio cugino il mio successore. Mi vien d
a trattare del primo, che ci sarà tempo poi per gli altri. Mio cugino viene a prendervi; mettetevi una mascheretta, e non gli
enera simpatia che le inspira la veduta di un giovane principe. Linda viene indi conosciuta per la figliuola di Lindona che e
mma incomincia dall’esiglio degli Ebrei decretato da Alfonso, per cui viene Rachele ad implorar la clemenza del sovrano, pros
e strano inseguimento l’Ottaviano del resto della favola? Il Tetrarca viene col disegno di tentar di parlare a Marianna; si m
i donzelle che le prestano fede. Dorotea trafugata dalla casa paterna viene da lui che già n’è sazio, abbandonata in un deser
anza un equivoco, per cui Nisa è creduta Porzia da un personaggio che viene a sposar quest’ultima; e quando l’equivoco si sci
45 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
i Carnevale; II. i sette Padroni; III. il Turco, nel quale il soldato viene in Norimberga a pacificare i cristiani, e un invi
ne in Norimberga a pacificare i cristiani, e un inviato del pontefice viene a participargli come egli ha commessione di caric
46 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
ato, E alla necessità nulla contrasta. Un coro di Ninfe del l’Oceano viene a consolarlo, colle quali Prometeo parlando disac
li antichi posseduta da ben pochi moderni, che la più semplice azione viene animata dalle più importanti circostanze con tant
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
animali vivuti qualche poco in sieme non si fanno dividere quando si viene all’atto et al fatto. Sono Sig.r mio notissimi et
siamo in commedia, et io dico da buon senno. Se adunque lo Scala non viene , V. S. scusi me, et non lui, perchè egli, come bu
48 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori.  » pp. 245-317
ndi, o Seneca le ha rilevate con uno stile vigoroso ed energico, onde viene l’umore che prende Voltaire per una favola tanto
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo, viene da Seneca fatto accennare scioperatamente da Creo
in simil luogo ammazzò ancora un uomo. Tiresia che nella favola greca viene alla presenza del re chiamato per ben due volte p
Gaeta, che nel dialetto napoletano dicesi Vientotene; e in fatti ella viene fuori condotta da’ soldati per imbarcarsi. Che la
anno forse così: «Perchè mai il Signorelli che da simili oltramontani viene acclamato or come uno de’ più istruiti nella lett
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
alcuni difetti di gesto e d’intonazione dovuti a mancanza di scuola, viene a concludere così : Ma io sfido tutti i delicati
50 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
io ignoto, benchè non ignori egli quello delle Orcadi. Nell’ atto III viene quest’uomo che è il Mago Mischach, con Tarantella
è cresciuta subito in una donzella di venti anni. Nell’ ultima scena viene . Pigliatutto, Mischach e la Neonata. Mischach eso
i Omero che solo parle, Coro di Ombre. Mercurio per comando di Giove viene a spiare la condotta de’tre Gludici infernali ; n
ella non dovesse cedere le armi, e lo sposo trattar la conocchia. Si viene allo scrutinio, e Minosse resta solo, e Lunatina
di modestia nel Greco e d’arroganza artificiosa nell’Arabo. Mercurio viene eo’Mazzieri e strascina di nuovo Maometto al trib
l suo morbo epilettico cangiato in ispirazione divina, il colombo che viene a dar di becco al miglio nascosto ne’suoi orecchi
ogli riturata la finestra. Egli promette di placar le Ombre. Mercurio viene a ristabilir la pace negli Elisii, Minosse dice :
e la stessa cosa esangue ed alla musica infruttuosa. Resta Elfrida, e viene il re, cui ella dice che seguirà lo sposo. Edgard
alsabigi che ci promette per là musica tragedie vere ? Nella scena 2 viene Osmida secondo confidente, che dopo questa scena
conciamente chiamarsi preghiere notturne e matutine. Partito Adallano viene Ricimero a domandare ad Elvira, perchè sia colà n
a non disgustar la figlia, e quegli ripete, ma quanto ho da soffrir, viene Almonte a presentare ad Odorico un foglio sospett
di fuggire, di passare alla sala delle udienze, di veder Adallano che viene a parlar solennemente a Odorico, e di recargliene
e segue una scena inutile di ciarle con Selinda ! Nella quarta scena viene Adallano a proporre ad Elvira una fuga. Ripiego e
i i tragici evenimenti dell’Elvira. Dopo il suono di guerra del bosco viene un guerriero sconosciuto tutto coperto, che dice
e il padre in una cavatina in tre, e la discaccia. Almonte con fretta viene a riferire che morì Adallano. Ma Almonte è un not
51 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
pa col l’esempio del resto della società. Nell’uno e nel l’altro caso viene dalla vigilanza della legge corretto e richiamato
52 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
l criticare la scena che siegue alla morte di questa Regina, allorchè viene Masinissa, la quale scena all’ Apologista sembra
gio insulso, inutile, e per cui l’idea dell’eroica fortezza di Oreste viene diminuita. Nella seconda ritiene parimente i pers
53 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
ncora la farsa di M. de Pourceaugnac, in cui un avvocato di provincia viene aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i s
dianti Italiani, e l’Inavvertito del Barbieri. Il Cornuto immaginario viene dalla favola Italiana intitolata il Ritratto. Il
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184
scriverli ciò che l’animo mio sente, sì per discolparmi di quanto mi viene aposto, come per godere di quel privilegio che ag
recchie di mercante in detta materia, torno a dire che quest’anno che viene io non uscirò fora a recitare se questa donna è i
55 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106
er non isposarlo? Ciò è tanto più sconvenevole, quanto più Jarba, che viene in iscena sì tardi, si dimostra lontano dalla fie
56 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
e l’imperadore non é più Costantino, ma Giuliano, dal quale Gallicano viene esiliato, e riporta la corona del martirio. Le al
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139
spugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale viene puittosto attribuita al dotto amico del Petrarca
58 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40
spugnazione di Cesena fatta dal Cardinale Albornoz nel 1357, la quale viene piuttosto attribuita al dotto amico del Petrarca
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
deh ! perchè piangi ? Il tuo dolore da qual sorgente mai, dimmi, sen viene  ? Qual è l’affanno che ti stringe il core, qual s
60 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
a simplicità che richiede la musica vocale ad ottener il suo intento, viene distrutta dall’apparato armonico che esige la str
” e il “risolve” un silenzio nella voce per sedici semicrome, che non viene indicato in alcun modo dal senso delle parole. [2
ue vole “mi si spezza in seno il cor, si spezza in seno il cor”. Indi viene il terzo “Di mo….rirti al-me-no al” e doppo un lu
ellita d’un sentimento determinato. Ora siccome questo sentimento non viene somministrato alla musica se non dalla poesia, co
tinguono. Lo stesso motivo che serve di fondamento ad un’aria d’amore viene da loro impiegato per significare la benivolenza,
somiglianza, verun linguaggio intelligibile per chi che sia. E quindi viene altresì la facilità che trovano i moderni composi
61 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
intorno agli amori gelati, e fuor di tempo di Marco, Porzio e Lucia; viene Sempronio con i condottieri dell’ammutinamento di
ii Adisson. Seguono nell’atto IV i soliti amori. Sempronio mascherato viene a rapir Marzia dicendo La lepre è al covo, l’ho
he il tuo nemico cada come una lepre nel deserto… Ma che vedo! Fingal viene accompagnato da’ suoi spiriti, … Ombra diletta, v
ente. Esita, indi cede alla sugestione della necessità. Wilmot padre viene per dire che il forestiere è addormentato. Wil.
62 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
quivi lasciata in deposito. Sventuratamente il padrone di tale botte viene a riprenderla, per dubbio che pe’ debiti del mari
nte, osserviamo che il carattere di Mastro Giachelino furbo vagabondo viene sin dal principio dell’atto II enunciato da Nibio
quello che aver suole . Coll’argomento poi narrato da un altro attore viene l’uditorio istruito che la favola si aggira sulle
che di soldato divenuto mercatante, di povero schiavo ricco e libero, viene a rivedere la sua famiglia. Picchia; ma il servo
veggo un uom, che dal sepolcro uscito Allora allor verso il mio letto viene . Pelle nè carne avea, ma le ossa sole, Ch’eran ci
ti alla berlina due personaggi ridicoli, cioè un Sanese scempiato che viene in Roma per farsi cardinale, imparando prima ad e
gente vile, Come fortuna va cangiando stile. Nell’ultimo intermedio viene di sotterra Plutone con Proserpina, dal mare Nett
63 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
quivi lasciata in deposito. Sventuratamente il padrone di tale botte viene a riprenderla, per dubbio che per gli debiti del
nte, osserviamo che il carattere di Mastro Giachelino furbo vagabondo viene sin dal principio dell’atto II enunciato da Nibio
quello che aver suole. Coll’ argomento poi narrato da un altro attore viene l’uditorio instruito che la favola si aggira sull
che di soldato divenuto mercatante, di povero schiavo ricco e libero, viene a rivedere la sua famiglia. Picchia: ma il servo
eggo un uom, che del sepolcro uscito Allor allor verso il mio letto viene . Pelle nè carne avea, ma le ossa sole, Ch’era
no alla berlina due personaggi ridicoli, cioè un Sanese scempiato che viene in Roma per farsi cardinale imparando prima ad es
te vile, Come fortuna va cangiando stile. Nell’ultimo intermedio viene di sotterra Plutone con Proserpina, dal mare Nett
64 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90
a la cena, alla quale vuole intervenire lo stesso Demeneto. Essa però viene disturbata, perchè un altro amante di Filenia rim
lecchino; per la qual cosa Annone gli parla nella lingua del paese, e viene a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo n
la Vergine sua figliuola abbigliata all’ orientale. Le rammenta a che viene , e come sarà venduta. La Vergine con saviezza e m
a sfugge con destrezza di mentire, rispondendo indirettamente, nè mai viene a nominar la patria, o sia perchè non voglia ment
da un giovane Ateniese. Questi alla chiamata del servo espressamente viene in Efeso per tale oggetto; e si valgono della cas
stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città, e un altro che viene da’ paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato
65 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200
oco di carnovale, 2 i Sette Padroni, 3 il Turco, nel quale il Soldano viene a Norimberga per pacificare i Cristiani, a cui un
66 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
di Carnovale, II i sette Padroni, III il Turco, nel quale il Soldano viene a Norimberga per pacificare i Cristiani, a cui un
67 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »
liamo che i cori vengano a gara, il sovrintendente propone i premi, e viene dato l’incarico ai coreghi di farli riunire e ad
per la prima volta a Versailles nel 1685; all’inizio del quarto atto viene inserito un divertissement pastorale, nel corso d
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402
irma non è chiara) scrive da Forlì il 17 settembre una supplica : Mi viene fatto suporre che quest’altro anno la brava, impa
momento di giusto sdegno : « l’arte drammatica in Italia abbandonata viene a sè stessa ed all’infuori di qualche spiantato s
69 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
è il tutto; questo dipende in gran parte anche dal modo con che ella viene eseguita da’ cantori. E potrebbe assai facilmente
70 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94
à di disegno ch’io non vi trovo, e certa disuguaglianza manifesta non viene dissimulata da’ medesimi suoi comentatori Naziona
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
ll’estremo al suo Tirsi infedele, perturbano sommamente l’azione, che viene nobilitata nel V atto col pericolo della vita di
72 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
ll’estremo al suo Tirsi infedele, perturbano sommamente l’azione, che viene nobilitata nel V atto col pericolo della vita di
73 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128
lecchino; per la qual cosa Annone gli parla nella lingua del paese, e viene a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo n
lla Vergine sua figliuola abbigliata all’orientale. Le rammenta a che viene , e come sarà venduta. La Vergine con saviezza e m
ma sfugge con destrezza di mentire rispondendo indirettamente, nè mai viene a nominar la patria, o sia perchè non voglia ment
sto. Per quell’anello medesimo che ha servito all’inganno, la vergine viene riconosciuta per sorella del Soldato. Se v’ha fav
anciulla amata da un giovane Ateniese. Questi alla chiamata del servo viene espressamente in Efeso a tale oggetto; e si valgo
stesso tre merlotti, uno della villa, uno della città e un altro che viene da’ paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato
74 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
e fino all’atto V, quando le danaidi passano dall’asilo alla città, e viene discacciato l’araldo dell’armata egiziana, nemica
eduta da pochissimi moderni, per mezzo della quale un’azione semplice viene animata da tutte le più importanti circostanze co
delineato il carattere d’una moglie tenera o gelosa. Nell’atto IV Ilo viene a riferire alla madre l’effetto del regalo fatale
uripide trentacinque anni. Ippolito nella prima scena dopo il prologo viene con una corona in testa, e di poi l’offerisce all
li ultimi due atti cambia di oggetto; e una furia, chiamata da Iride, viene a turbar la ragione di Ercole a segno che di sua
75 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
de che ne avesse tratto il nome di coronata. Ippolito dopo il prologo viene in teatro con una corona in testa che indi offeri
gli ultimi due atti cambia di oggetto, ed una Furia chiamata da Iride viene a turbare la ragione di Ercole a segno che questi
sotto il governo di Demofonte e Acamantea. Copreo araldo di Euristeo viene a domandarli, Demofonte ricusa di concederli, e s
ativa ad intimargli la guerra. L’araldo Copreo per eseguirne l’ordine viene in Atene, e la tragedia principia colla sua ambas
76 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
i la fantastica opposizione colla giunta della parola Moderno. Ma già viene il Signor Lampillas colla mano armata di acute fo
pera Italiana la seguente opposizione: = E bene, se la Musica moderna viene da tanti dottissimi Italiani, e dallo stesso Sign
plire all’Uditorio. La Poesia lo prende per norma. L’Apparato Scenico viene prescritto da Aristotele nella Poetica, affinchè
77 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148
, E alla necessità nulla contrasta. Un coro di Ninfe dell’Oceano viene a consolarlo, colle quali Prometeo parlando disac
li antichi posseduta da ben pochi moderni, che la più semplice azione viene animata dalle più importanti circostanze con tant
eato il carattere di una moglie tenera e gelosa. Nell’atto quarto Ilo viene a riferire alla madre l’effetto del regalo fatale
de che ne avesse tratto il nome di coronata. Ippolito dopo il prologo viene in teatro con una corona in testa che indi offeri
gli ultimi due atti cambia di oggetto, ed una Furia chiamata da Iride viene a turbare la ragione di Ercole a segno, che quest
sotto il governo di Demofonte e Acamante79. Copreo araldo di Euristeo viene a domandarli, Demofonte ricusa di concederli, e s
ativa a intimargli la guerra. L’araldo Copreo per eseguir tale ordine viene in Atene, e la tragedia principia colla sua ambas
78 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
sentativa somigliante alla poesia e alla musica. La seconda in quanto viene applicata al melodramma o come parte costitutiva
rché dovremo pensare altrimenti di cotesto stravagantissimo ballo che viene appunto a far lo stesso nel melodramma? E se sare
scrizione, il quale passando dai teatri di Francia in quelli d’Italia viene dai facoltativi considerato come il modello dei b
ell’isola di Gnido? Il fanciullo esser l’amore fratello d’Imeneo, che viene a secondar le sue brame? La freccia scagliata con
on può spaziare al di là di quello che questi le somministrano, e che viene appoggiato ad un’intima persuasione. Ciò è tanto
79 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
nella commedia detta Plozio o Monile 97 affermò che il parto perfetto viene dopo il decimo mese, la qual cosa ripete Plauto n
irazione del vecchio poeta. Quest’ abboccamento di Cecilio e Terenzio viene riferito da Elio Donato o da Suetonio autore dell
ti. Fidippo ha saputo che Filomena ha partorito, e nella quarta scena viene a dirgli, che se vuol rompere il contratto, il fa
po perchè l’atto primo con qualche scena del secondo esige il giorno, viene poi la notte nella quale si celebrano le Feste Di
tardi n’è instruito da Egione, e più tardi ancora e fuor di tempo ne viene a schiamazzare col fratello allorchè tutto è quie
80 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal Sig. Marmontel di aver comparato Tur
81 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
prima della Grecia, e che a questa dato avesse molte arti e scienze, viene quasi ad evidenza provato con autorità e ragioni
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771
artista recita così perchè un dio anima l’argilla, e al vagito appena viene decretato l’onore trionfale, l’artista non studie
83 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
critici hanno asserito che la maggior parte delle favole metastasiane viene dalle francesi, perché non seppero che la maggior
musica francese. Si aggiunga qui che ancora il buon orecchio naturale viene così nella musica come nella poesia spesso guasto
o il risorgimento delle arti, lo é stata Napoli, che perciò a ragione viene esaltata, come fede e fonte della scienza musica,
84 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
o un intrigo ed una fuga comica. Nell’atto II Pirindra alla sua volta viene a far sapere al pubblico, parlando a Gelasga altr
itare. Secondo intrigo e fuga comica. Nell’atto III Annibale che pure viene fuori col suo confidente, racconta le sue amorose
85 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
zionale ? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’invidiosi, da’ quali viene il merito conculcato. Non credo adunque (per torn
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
ggia d’oro penetrata nella torre pieno di eleganza e di vaghezza, che viene così preparato dalle commozioni di Danae che vuol
87 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
zionale? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’ invidiosi, da’ quali viene il merito conculcato. Non credo adunque (per torn
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 227-235
ndo dirsi : puer centum annorum, e la sua avarizia propria de'vecchi, viene superata da un vizio maggiore, ch'è l’Amore, a pe
89 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271
volle far morire per mano del proprio figliuolo Osmene di lei marito) viene a Tebe sotto virili spoglie, e domanda ad Ormindo
chiama a guardar la reggia i soldati Zacinti da lui dipendenti, e ne viene a man salva ucciso. Lascio che le menzogne di Cal
nfierisca contro del proprio padre ; ed in vece di fargli dire mentre viene dagli altri trafitto, ed io non posso arrivare a
po in tempo rallentano gli affetti  ; e un ambasciodore di Genova che viene ad implorar mercè e ad intercedere a favor di Ugo
sacrifica la propria tenerezza, e l’accetta. Enrico come ambasciadore viene a proporre patti di concordia che sono rigettati 
rii, e gli assalitori appressano le scale alle mura. Enrico vincitore viene a salvare Anagilda ; ella ripugna di seguirlo ; e
IV degna singolarmente di osservarsi è la quinta scena, quando Enrico viene a salvare Anagilda, ed ella ricusa di seguirlo. V
’atto III della riconciliazione di Matilde e Manfredi col congedo che viene a prendere Elisa, della quale Matilde sospettava 
scena il nefando spettacolo di una perfida adultera che prosperamente viene a capo di trucidare l’addormentato marito, e sede
de’ figli del trafittore ? nò, dapoichè per ipotesi del dramma Egisto viene enunciato di gloria privo, D’oro, d’armi, di sud
r eseguire la sua partenza. Ciniro la chiama alla sua presenza ; ella viene colla più tormentosa ripugnanza ; obbligata a par
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244
nella commedia detta Plozio o Monile a affermò che il parto perfetto viene dopo il decimo mese, la qual cosa ripete Plauto n
irazione del vecchio poeta. Questo abboccamento di Cecilio e Terenzio viene riferito da Elio Donato o da Suetonio autore dell
momenti. Fidippo ha saputo che Filomena ha partorito, e nella 4 scena viene a dire a Pamfilo, che se vuole rompere il contrat
a di tempo, perchè l’atto I con qualche scena del II esige il giorno, viene poi la notte nella quale si celebrano le Feste Di
. Tardi n’è istruito da Egione e più tardi ancora e fuor di tempo, ne viene a schiamazzare col fratello allorchè tutto è quie
91 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68
ndotto l’imperizia. La inverisimiglianza dell’Ajace seconda Tragedia, viene difesa dal Signor Lampillas coll’esempio del Prom
perà l’Apologista l’inutile apparizione dello spirito d’Isabella, che viene a recitare un Sonetto caudato, per dire che qual
92 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
r. “Cel: “Siempre te has de anticipar “à mis deseos.” Qual cosa così viene poi riferita dal Grazioso: “Lo que es la paz de
di subornare i Servi . . . . discolpandosi colla passione amorosa che viene dipinta onesta e decente, che è la vera peste del
93 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
o un intrigo ed una fuga comica. Nell’atto II Pirindra alla sua volta viene a far sapere al pubblico, parlando a Gelasga altr
litare. Secondo intrigo e fuga comica. Nell’atto III Annibale che pur viene fuori col suo confidente, racconta le sue amorose
94 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
e, i Nipoti ed altre commedie d’ intrigo, ed il Tamburro notturno che viene da una favola Inglese. In generale Des Touches è
sacrifica la propria fortuna alla smania di poetare. Giudiziosamente viene egli enunciato prima di comparire. La serva doman
95 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170
ze e spogliate di ogni grazia. Dopo ciò il servo a forza dì domandare viene in chiaro del succeduto, e presso Menandro così f
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
’io allhora ; ma perche dice odi l’altra parte, chiamo Gioue ; lui mi viene innanzi, e dice : Io sono stato il fondatore di B
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525
noi, habbi nè aderito nè promesso, et hora che la volontà di V. E. mi viene notificata per la lettera scritta alla Compagnia,
98 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
non rigusta più né il diletto che nasce dalla sorpresa, né quello che viene dal riflesso della loro convenienza. Da ciò deriv
io di sembrarci più verosimile e più conforme alla natura, dal che ne viene in conseguenza che sebbene la declamazion recitat
trario al maligno e scellerato carattere che da tutta l’antichità gli viene attribuito, e fatto solo per cavar d’impaccio il
99 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171
o riserbato da Sofocle per la bellissima scena di Giocasta con Edipo, viene , da Seneca, per così dire, fatto gettare in mare
vea ammazzato un uomo in simil luogo. Tiresia, che nella favola greca viene alla presenza del re chiamato ben due volte per r
ongiuntesi, cominciano le nenie a due. Apre l’atto II Seneca, che pur viene , non si sa perché, e si mette a moralizzare sulle
ttavia sia relegata nell’isola Pandataria oggi Ventotiene; e in fatti viene ella fuori condotta da soldati per imbarcarsi. Ch
100 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
erva il medesimo Maffei, si rappresentavano dagli uomini solamente; e viene ciò con ispezialità assicurato da Platone, cui ri
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