ere ed a scrivere, poi finalmente al Teatro Milanese del quale fu una
vera
colonna fino al giorno della sua morte, avvenuta
cchiate assassine, i sorrisi freschi e liberi che elettrizzavano. Una
vera
rosa fiorita. E niente di studiato, niente di ric
de e più prezioso merito della Cagliero. E questo bel tipo di artista
vera
, forse più unico che raro nel suo genere, che tut
quest’ultimo lavoro, nella sua semplicità originale e poetica, fu una
vera
rivelazione artistica per la nostra Adelaide…. Tu
…. Tutti dicevano non più trattarsi di una bimba qualunque, ma di una
vera
artista fatta e provetta. E infatti, era tanta e
lla, che io stesso udii ripeter le mille volte in platea : « Ecco una
vera
prima donna ideale. » A quello delle Sponde del P
elle più forti e delle più vere attrici italiane, se non forse la più
vera
, che illustrasser col ruolo di madre e caratteris
malata di Ferrari. Ho detto che Adelaide Falconi è stata forse la più
vera
delle attrici madri e caratteristiche della scena
e, pi cancari, c’haesse me Christian del roesso mondo ; mo l’è pur an
vera
, Menato, cancar’ è ch’ a l’ è vera, ma a dire an
n del roesso mondo ; mo l’è pur an vera, Menato, cancar’ è ch’ a l’ è
vera
, ma a dire an la verité, a no m’ he gnian da lume
ida e pura, soave nel sentimento, gagliarda nella passione, ma sempre
vera
, incomparabilmente vera.
le parti ridicole, scrive : ……come Bergamino, se bene non osserva la
vera
parola Bergamascha, non importa, perchè la sua pa
del Carnevale dell’anno 1754. ripubblicato poi e restituito alla sua
vera
lezione dallo Spinelli ne’ Fogli sparsi del Goldo
i stesso capocomico. A questo punto, pare a me, comincia la celebrità
vera
del Bellotti, che seppe di punto in bianco alla g
splicabile per tutta Italia. Ma torniamo alla sua Compagnia unica, la
vera
Compagnia modello, nella quale egli era tuttavia
risa convulse ; ma il pubblico era sempre in faccia a uno specchio di
vera
eleganza…. Dire delle lodi tributategli dalla sta
a e prosa. Fra le commedie inedite, il Bartoli cita : L’Impegno della
vera
amicizia, La Donna di casa, e L’Irlandese fedele
ò di abbandonare il regno dei guitti, per entrare in quello dell’arte
vera
. Fece, non trionfalmente, le prime armi con Cesar
l’arte per intelligenza ed eleganza, e per recitazione tutta moderna,
vera
ed efficace. – Una delle ultime parti che le die
r mai, rappresentata la prima volta a Trieste il 12 febbraio 1880, la
vera
protagonista, come lo dice il titolo stesso, è la
nque anni con la Compagnia Gramatica, Talli e Calabresi. – La Vestri,
vera
faccia di caratterista, è un attrice modesta, la
econde nozze con Amalia Pieri, che s’ebbe la piccola figliastra, come
vera
figliuola : e questa, entrando in arte, adottò fo
no bombardato ossia Il Gigante Para-Faragaramus. Forse invece di una
vera
e propria compagnia del Ricci, si trattava di com
anzani s’unì ad altro ciarlatano Daniele del Puppo, con cui formò una
vera
e propria compagnia comica, traendo la vita con m
Accademia Filodrammatica di Torino, e da quell’ora datò la rinomanza
vera
della Malfatti. Licenziata dalla carica, ma non a
1621., e poi nel 1625., e non già di Tragedie. Il suo Cid non divenne
vera
Tragedia se non nelle mani di Corneille; or possi
non nelle mani di Corneille; or possiamo dire con sicurezza che fosse
vera
Tragedia cotesta Dido y Eneas? Con qual fondament
nti personaggi di Sofia nei Due Sergenti, della qual parte faceva una
vera
creazione, della moglie di Jacquart nel Jacquart,
ta alla sua abilità. Dal che si capisce chiaro che la Catrolli era la
vera
e propria servetta, spigliata, birichina, intriga
ntaneo, comicissimo : e ogni qualvolta riappariva sulle scene era una
vera
festa pe’ napoletani. Ma ormai il teatro non era
esto strano funzionario, lo abbiamo visto ; ma quello che ci ha fatto
vera
sorpresa, si è che il Governatore gli dette ragio
re qualità per ben riuscirvi : ingegno pronto, recitazione spontanea,
vera
, misurata ; fisionomia mobile ed espressiva : amo
muraglie nascere un Trissino, che mostrò all’Europa il sentiero della
vera
tragedia regolare, e insegnò l’architettura all’i
i romanzi sono degne di lei ; ma meglio sarebbero state in una storia
vera
, di quello che figurano in mezzo alle favole. Pat
a, e La fia de Sior Piero all’asta ; e vistone il successo, formò una
vera
e propria compagnia dialettale, e andò a riaprire
a guizzi su la scena nel più buffo modo del mondo. Aveva una dizione
vera
, corretta, spontanea, e una pronunzia del più ape
ostre vecchie compagnie di prosa. Quando la recitazione precipitosa e
vera
di Eleonora Duse non era ancora entrata nel gusto
asone di Gherardi del Testa, e nella Dora, ch’ella creò, e che fu una
vera
e propria rivelazione. La sera, dopo la prima rap
dea di una filodrammatica torinese ; alla filodrammatica successe una
vera
scúola pratica di drammatica al D’Angennes per pr
facendo mirabil profitto nella virtù mantenendolo ad ognora sotto le
vera
norma delle buone dottrine de’Reverendi Padri Ges
si sarebbe danneggiato un disegno emesso da tre o quattro anni di una
vera
e propria Compagnia Toscana, autorizzata e sovven
i fogli immacolati, e segna un nome, il nome che inaugura la nuova e
vera
tradizione illustre. Date fiori, date applausi ……
cupò dell’arte di lei in questi ultimi tempi. ……………………….. Ora, è una
vera
gioia constatare che vi è nella giovane attrice u
una vera gioia constatare che vi è nella giovane attrice un’ artista
vera
– e forte – originale – nuova – e rispondente a n
il Re Persiano l’accolse con quella umanità che accompagna sempre la
vera
grandezza. I Nobili veraci si appagano più della
zza che il nuovo repertorio esigeva. Infatti, il ruolo della servetta
vera
e propria era finito : subentrava la seconda donn
Andrea. E giacchè siamo in questo proposito fie bene sapersi, che la
vera
fisonomia del Pulcinella, non è già quella delle
enti, impossessatisi per legge di tutto, cacciaron di casa la padrona
vera
, la quale andò da prima limosinando, poi fu ricov
zzi nello smercio de'suoi specifici. Alle maschere italiane seguì una
vera
e propria Compagnia di comici, che dopo aver ajut
rta delle disillusioni e delle stanchezze. C'era venuto per vocazione
vera
, e ci aveva portato un animo generoso, una mente
ata, ebber tutte, e molte di esse hanno ancora la più gagliarda e più
vera
delle interpretazioni. Un lavoro nelle sue mani,
ve n’ha un altro più forte ancora, quello che determina la grandezza
vera
della Duse ; dietro a cui si affannarono invano,
Gli artisti nostri che recitano con verità si somigliano : la Duse è
vera
, ma fa razza da sè. Come si spiega ? La verità è
lcolabile ! Mi son rincantucciata in una piccola, piccolissima casa –
vera
bóite rossa a persiane verdi – d’innanzi a un mar
meno maraviglioso e miracoloso delle forze e della nobiltà dell’ arte
vera
. Ciò che quella accolta di artisti applaudiva una
Fontenelle nella Vita di Cornelio, essa non bastò per istabilirvi la
vera
commedia. Non era al fine questo dramma che una t
emendo di essere smascherata volea farlo passare per una satira della
vera
pietà e religione. Mille pregi rendono questo dra
pintura di una Madre che si enuncia per civetta, mal corrisponde alla
vera
idea di tal carattere. Ella è una donna attempata
poeta comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della
vera
commedia. Le Grondeur gli acquistò molto credito.
, fe' seguire la commedia scritta, moderna, elegante, brillantissima,
vera
. Aveva già scritto a diciott’anni quattro commedi
rno vuol far vero il detto con l’Etimologie, ecco ch’ io vi stampo la
vera
Etimologia di quella Città, donde si conoscerà la
gli altri babbuassi se lo voleuano attribuire a sè stessi ; ma che la
vera
verità era, che egli già innamorato morto della N
vero, che in Bologna non ha luogo l’ignoranza, l’ingratitudine, ma la
vera
cognitione e ricognitione de’ buoni, e di chi mer
l tempo appunto ci narra, come, sentito un Belisario detestabile, una
vera
indegnità, promettesse di farne uno pel Casali ch
ccessive. Ogni suo sforzo tende a questo : ad esser più efficace, più
vera
….. Un particolare d’arte : Per quanto magra e s
oni tengono svegliato lo spettatore in questa favola, e ne formano la
vera
bellezza; là dove il lavoro mitologico ne forma u
int, et vous avez changè, Questa osservazione dell’amante è tenera e
vera
e da preferirsi al pensiero ricercato di Ovidio,
, è la felice combinazione delle situazioni , ciò che costituisce la
vera
bellezza del melodramma. Dopo l’Armida rinunziò Q
PO V. Primi passi del dramma musicale. Siamo pur giunti all’epoca
vera
, in cui la musica e la danza (che tanto diletto r
Noi non recitiamo versi senza una specie di canto, oltre alla musica
vera
che ebbero i nostri madrigali, le ballate, le can
loria del gran poeta Romano) che il melodramma non ha tuttavia la sua
vera
e perfetta forma. 153. Pour bien juger d’une p
oni tengono svegliato lo spettatore in questa favola, e ne formano la
vera
bellezza; là dove il lavoro mitologico ne forma u
int, & vous avez changé &c. Questa osservazione è tenera e
vera
e da preferirsi al pensiero ricercato d’ Ovidio X
affetti, è la felice combinazione delle situazioni che costituisce la
vera
bellezza del melodramma. Dopo l’Armida Quinault r
elle nella Vita di Pietro Cornelio, essa non bastò per istabilirvi la
vera
commedia. Non era al fine questo dramma se non un
mendo di essere smascherata voleva farlo passare per una satira della
vera
pietà e religionea, Mille pregi rendono questo dr
ura di une madre che si enuncia per civetta, mal corrisponde all’idea
vera
di tal carattere. Ella è una donna attempata che
poeta comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della
vera
commedia. Le Grondeur gli acquistò molto credito.
. il quale continuò, inalterato, per quattordici sere di fila. Fu una
vera
prova della elasticità e forza de’ polmoni miei e
mo. Primi passi del Dramma Musicale. Siamo pur giunti all’epoca
vera
, in cui la musica e la danza (che tanto diletto r
Noi non recitiamo versi senza una specie di canto, oltre alla musica
vera
che ebbero i nostri madrigali, le ballate, le can
enderle per esemplari. Di più quel letterato ci diede una notizia non
vera
, né verisimile, allorché scrisse che si «rapprese
ando afferma che «Lope fu il primo che del secolo XVI ebbe idea della
vera
commedia, e circa di essa e le altre parti della
sei chiavi. E come fu egli il primo a conoscere e dar precetti della
vera
commedia in Europa, s’egli nacque nel 1562, cioé
piegato di dogana, fu per trentasette anni il più aristocratico, è la
vera
parola, tra gli attori del suo tempo : aristocrat
’Arena Nazionale di Firenze la primavera. E qui comincia la grandezza
vera
di Giuseppe Pietriboni, della quale io posso dire
vate congiunte alla pubblica sorte, in che è posto il carattere della
vera
tragedia! La nobiltà ed il patetico che respirano
ora un amor simile è semplice galanterìa famigliare da bandirsi dalla
vera
tragedia. Ippolito innamorato d’Aricia nulla ha d
abbiamo tragedie, la cui costituzione è sì comica, che, per farne una
vera
commedia, basterebbe cangiarne i tomi”. E Voltair
n parlo dell’amore energico, furioso, terribile che ben conviene alla
vera
tragedia; parlo . . . degli amori proprj dell’idi
e il Signor Raimondo di Saint-Marc) è di commuovere e dilettare; e la
vera
pietra di paragone de’ componimenti ingegnosi è l
ravina nel lib. I della Ragion Poetica chiama le tragedie di Euripide
vera
scuola di eloquenza. Plutarco però nell’opuscolo
ducendo alcun dramma greco, latino ed italiano aprì il sentiero della
vera
drammatica sino a lui colà sconosciuta. Fu questi
ucendo qualche dramma Greco, Latino e Italiano aprì il sentiero della
vera
drammatica colà sino al suo tempo sconosciuta. Fu
ù avvenenti e colte signore di quella aristocrazia, fu costituita una
vera
e propria compagnia, la quale doveva dare due o t
vabene nel Bicchier d’acqua, si può ben dire di non aver visto mai la
vera
Duchessa di Marlborough…. Una delle più accanite
nna far potesse l’ufficio di pennello, i nostri lettori vedrebbero la
vera
immagine d’una pulcella di 45 anni che tutto ha p
mpagnia insomma, che ai Massinelli, Panera, Incioda contrapponesse la
vera
e sana commedia, originale o tradotta, con dialet
ioni private e di pubblici destini, in che è posto il carattere della
vera
. tragedia. La nobiltà ed il patetico che respiran
ora un amor simile è semplice galanteria famigliare da bandirsi dalla
vera
tragedia. Ippolito innammorato di Aricia nulla ha
abbiamo tragedie, la cui costituzione è sì comica, che per farne una
vera
commedia basterebbe cangiarne i nomi.» E Voltaire
n parlo dell’amore energico, furioso, terribile che ben conviene alla
vera
tragedia; parlo… degli amori proprii dell’idilio
enti speciali e proprj dell’ irrisoluzione per rendere quella pittura
vera
e naturale e chiara e per conseguenza piacevole.
zo; tratti individuali del carattere, che subito danno al ritratto la
vera
fisonomia. La Dulcinea di questo Don Chisciotte p
ono parer gravi e laconici. Questa scena termina con una osservazione
vera
e gloriosa per l’umanità. Valerio temendo di comp
lui commedie smarrite intitolata il Cocalo, da essa dee prendersi la
vera
sorgente ed il modello della commedia nuovaa. Ebb
i argomenti fossero veri, la qual cosa, a non allucinarsi, nè anche è
vera
, perchè in esse veri e vivi e noti erano i person
struggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della
vera
rappresentazione, le quali si adoperano unicament
to di magistero magnifico, ha avuto sempre, per me, quel carattere di
vera
sincerità e di congenita bellezza che esclude ogn
tituti Laconici avesse tralasciata tale particolarità, se fosse stata
vera
. Ma essa poteva esser vera dopo che si rallentò q
asciata tale particolarità, se fosse stata vera. Ma essa poteva esser
vera
dopo che si rallentò quel rigore degli statuti di
uo soccorso, una ditta cointeressata, una società in accomandita, una
vera
congregazione di teatrale carità. Per mafia e per
ed è dispensato dalla creazione di quell’ ideale, che costituisce la
vera
essenza dell’arte. Quando il povero parroco, nell
endo cominciato a farlo nel XVII secolo colla Graziosa Commedia della
vera
antica Chiesa Cattolica ed Apostolica, dove inter
Se il Goldoni che ha mostrato a’ Francesi coll’ ultime sue favole la
vera
guisa onde scuotere e gettar via il fosco corrott
venner pure nelle paghe degli attori, le quali generarono in arte una
vera
rivoluzione. Il Fabbrichesi fu il primo a stabili
ro delle sue male azioni un figliuolo, fior di canaglia, disperazione
vera
del povero direttore Flaminio Scala. I dissapori,
ra Commedia Francese e della Italiana in Francia. Due specie della
vera
commedia noi contiamo, la Tenera, e la Piacevole,
enti speciali e proprii dell’irrisoluzione, onde la pittura riuscisse
vera
, naturale e chiara, e per conseguenza piacevole.
nzo; tratti individuali del carattere che subito danno al ritratto la
vera
fisonomia. La Dulcinea di tale Don Chisciotte poe
di parer gravi e laconici. Questa scena termina con una osservazione
vera
e gloriosa per l’umanità. Valerio temendo di comp
do cominciato ad usarle nel secolo XVII colla Graziosa Commedia della
vera
antica Chiesa Cattolica ed Apostolica, dove inter
altra felicità che il fare all’amore sino alla morte. Dicendo ciò, da
vera
spregiudicata, non faceva il menomo conto d’aver
’Zezaron, potta d’Zuda, s’Roma perdes qstù, a mi la free po castrà da
vera
, va mit zo qste rob, e tua quel cha t’hò dit, e v
alor si dolce ride ovver favella. Quinci dell’armonia s’ode dal cielo
vera
imagine uscir, esempio vero, ch'unqua all’orecchi
ce, e rappresentassero a volto nudo, mostrando con ciò d’intendere la
vera
rappresentazione. Finalmente abbellì le azioni co
e ingannata? Egli se ’l saprà. Ci diede poi il Nasarre una notizia nè
vera
nè verisimile, allorchè scrisse che esse si rappr
o Teatro Spagnuolo. Egli crede ancora che il Vega non ebbe idea della
vera
tragedia, e pure nel di lui Arte Nuevo si trovano
edia de Absalon. Nè anche questa però può dirsi essere stata tragedia
vera
; perchè il medesimo Cueva confessa che le tragedi
uando afferma che Lope fu il primo che nel secolo XVI ebbe idea della
vera
commedia, e circa di essa e delle altre parti del
iusi con sei chiavi. E come poi fu egli il primo a dar precetti della
vera
commedia in Europa, s’egli nacque nel 1562, cioè
stituti Laconici avesse tralasciata tale particolarità se fosse stata
vera
. Ma poteva bene esser vera dopo che si rallentò q
lasciata tale particolarità se fosse stata vera. Ma poteva bene esser
vera
dopo che si rallentò quel rigore degli statuti di
ne romantica esistevano affinità segrete che in quel tempo un’artista
vera
doveva indovinare e cogliere per istinto. A q
mentina, e con rammarico per le altre — che ella fu grande, perchè fu
vera
, vera nel vero patologico e non in un forzato e r
a, e con rammarico per le altre — che ella fu grande, perchè fu vera,
vera
nel vero patologico e non in un forzato e ricerca
agiche avventure, cittadinesche ci menano insensibilmente lungi dalla
vera
tragedia. Le avventure delle persone eroiche chia
ate il rimanente del gran peso che porta seco la grande, la reale, la
vera
tragedia, confessate la vostra insufficienza per
zo; tratti individuali del carattere che subito danno, al ritratto la
vera
fisonomia. La Dulcinea di questo Don Chisciotte p
laconici. Non può terminar sì vaga scena con una osservazione né più
vera
, né più gloriosa per l’umanità. Valerio temendo d
cce e rappresentassero a volto nudo, mostrando con ciò d’intendere la
vera
rappresentazione. Finalmente abbellì le azioni co
ere ingannata? Egli sel saprà. Ci diede poi il Nasarre una notizia nè
vera
nè verisimile allorchè scrisse che esse si rappre
o Teatro Spagnuolo. Egli crede ancora che il Vega non ebbe idea della
vera
tragedia, e pur nel di lui Arte Nuevo si trovano
edia de Absalon. Nè anche questa però può dirsi essere stata tragedia
vera
; perchè il medesimo Cueva confessa che le tragedi
ando afferma che Lope fu il primo che nel secolo XVI ebbe idea della
vera
commedia, e circa di essa e delle altre parti del
iusi con sei chiavi. E come poi fu egli il primo a dar precetti della
vera
commedia, se egli nacque nel 1562, cioè ottantaqu
alla teologia. Che se con Suida voglia attribuirsi l’invenzione della
vera
maschera, non ad Eschilo tragico, ma a Cherilo l’
che vi regnavano, non poterono così presto penetrare ed apportarvi la
vera
luce teatrale. a. Vedi il trattato delle rappre
alla teologia. Che se con Suida voglia attribuirsi l’invenzione della
vera
maschera, non ad Eschilo tragico, ma al Cherilo A
che vi regnavano, non poterono così presto penetrare ed apportarvi la
vera
luce teatrale. 1. Le Jeu du Prince de Sots &am
i amatori della Poesia: i suoi Orti hanno una fragranza e un gusto di
vera
eleganza Latina. Questo è riconoscerne il pregio,
oeta, dove coloro veggono i personaggi imitati, e sentono una passion
vera
, ride in se stesso del loro pianto: quelli portan
fai vere piaghe, e sempre offendi. Anzi se dèssi mai morte verace per
vera
ira, e furor col ferro ancora, quella vendetta a
F. La favola, come valore intrinseco letterario e drammatico, è una
vera
e propria paccìa. Un ammasso di monologhi melodra
sagerazioni capricciose. Con ciò fa perdere di vista alla gioventù la
vera
fisonomia del teatro greco, ed occulta specialmen
pa, giacchè a que’ dì in niun altro paese Europeo videsi una tragedia
vera
simile a quelle di Albertin Mussato. a. Comaed
struggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della
vera
rappresentazione. Essi le usano soltanto ne’ ball
a Cittadina. Non è questo un dramma da gareggiar punto colla grande e
vera
tragedia reale da Platone tenuta per più malagevo
si può già conchiudere dalle dispense pubblicate, è magnifica, è una
vera
miniera di materiale interessante e degno di fede
uovi, come una generica, per lasciare che il pubblico accettasse qual
vera
prima attrice la Pieri-Alberti ; la si tenne inop
ncominciato a farlo nel secolo seguente colla Graziosa Commedia della
vera
, antica chiesa cattolica e apostolica ec. i cui p