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1 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
ncipiato ad avvenire a’ sedicenti filosofi francesi della nostra età, uomini per lo più di poco ingegno, di cuore freddo e di
tasia, mettono a soqquadro le belle arti, e deprimono i gran modelli; uomini (parlo sempre per sineddoche) scostumati e sciaur
eddoche) scostumati e sciaurati, nemici della ragione e della verità; uomini mezzanamente instruiti e superlativamente fanatic
ntipongono la vanità di comparire straordinari e spiritosi alla moda; uomini anche in mezzo al loro vantato scetticismo dogmat
del genere umano, e che vorrebbero a lor talento governare il mondo; uomini perversamente pensanti che disonorano il cristian
cristianesimo, la patria, l’umanità e la filosofìa tutto a un tratto; uomini solidamente audaci e feroci che quando possono sc
erdozio e ’l principato, se la godono e trionfano e si ringalluzzano; uomini fieramente superbi e boriosi che quando veggonsi
rabbia cagnesca, s’inferociscono, s’inviperiscono, s’imbestialiscono; uomini naturalmente maligni e astiosi che con cinica dec
pendo che il volgo e i più, non la verità, ma l’opinione risguardano; uomini in somma che sono un composto d’ignoranza, di pre
ne, il nome di essa cambia significato, e rendesi odievole presso gli uomini virtuosi e assennati. «Virtus populum falsis dedo
2 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
o far non mi saprei, se fosse unicamente mio. Egli è vero che a certi uomini grandi del secolo cadente, di se stessi pieni cos
nelle società come originali di que’ medesimi ridicoli mascherati da uomini di alto affare, come filosofi senza logica, come
ere e con altrui vantaggio. In Grecia p. e. niuno ignora omai che gli uomini più illustri o scrissero essi medesimi pel teatro
ettere rinascendo il credito della teatral poesia, la coltivarono gli uomini più gravi e decorati. E per mentovarne alcuni poc
pochi, nelle Spagne vi si dedicarono sacerdoti, teologi, magistrati, uomini di stato, Solis, Calderon, Montiano, Cadalso, Gus
3 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
ennero arti. Or perché quella spinta industrioso é comune a tutti gli uomini e la natura da per tutto risponde a colui che ben
ripugnano a comunicare insieme, perché quel timore che raccoglie gli uomini in società, regna lungamente, e si conserva press
che s’avveggano del rimanente del mondo. Fanciulli ci formiamo sugli uomini , e principalmente su quelli che ci son più dappre
atica? Alla maggior parte delle nazioni. Ella s’ingegna di copiar gli uomini che parlano ed operano; é adunque di tutte l’inve
ontinente. L’uomo adunque attivo da per tutto e imitatore osserva gli uomini , si avvezza a copiarli e passa in seguito a farse
4 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
narono Arti. Or perchè questa spinta industriosa è comune a tutti gli uomini , e la natura da per tutto risponde a colui che be
guardano dal comunicare insieme, perchè quel timore che raccoglie gli uomini in società regna lungamente, e si conserva presso
rima che si avveggano di ogni altra cosa. Fanciulli ci formiamo sugli uomini , e principalmente su quelli che ci sono più dappr
atica? Alla maggior parte delle nazioni. Essa s’ingegna di copiar gli uomini che parlano ed operano; è adunque di tutte le inv
ontinente. L’uomo adunque attivo da per tutto e imitatore osserva gli uomini , si avvezza a copiarli, e passa in seguito a fars
5 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
narono Arti. Or perchè quella spinta industriosa è comune a tutti gli uomini e la natura da per tutto risponde a colui che ben
guardano dal comunicare insieme, perchè quel timore che raccoglie gli uomini in società regna lungamente e si conserva presso
rima che si avveggano di ogni altra cosa. Fanciulli ci formiamo sugli uomini , e principalmente su quelli che ci sono più dappr
atica? Alla maggior parte delle nazioni. Essa s’ingegna di copiar gli uomini che parlano ed operano; è adunque di tutte le inv
ntinente. L’uomo adunque attivo da per tutto e imitatore, osserva gli uomini , si avvezza a copiarli, e passa in seguito a fars
6 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
società gli originali di que’ medesimi oggetti rìdevoli mascherati da uomini d’alto affare e da filosofi e metafisici senza lo
no con proprio piacere e con altrui vantaggio. Di fatti in Grecia gli uomini più illustri o composero essi stessi pel teatro,
e lettere, rinascendo il credito della teatral poesia, la coltivarono uomini gravissimi e decorati. E per rammemorarne alcuni
ono il cattolico re Filippo IV, e teologi e sacerdoti e magistrati ed uomini di stato, Solis, Calderon, Moreto, Montiano, Cada
7 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « A CHI AMA la poesia rappresentativa » pp. -
ebbe calcoloa e telescopio. Con non meno invidiabil riuscita i grandi uomini che portarono i loro sguardi su tutta la natura,
ti, non ne meritano minori quelle che dirigono le azioni morali degli uomini divisi in tante grandi famiglie, le quali debbons
oli nè più necessarie a conoscersi delle leggi che immediatamente gli uomini governano. V’ha dunque un alto seggio ancora perc
colpevoli e per minorar la somma dei delitti, a quali trascorrono gli uomini abbandonati a’ proprii appetiti e alle passioni e
overi della religione e delle leggi con molte opinioni adottate dagli uomini , ed in tal contrasto, quando più ci farebbe d’uop
tologia che cinti di umane spoglie viaggiarono e conversarono con gli uomini per arricchirli di sapienza, la poesia drammatica
per arricchirli di sapienza, la poesia drammatica si trasforma negli uomini stessi che prende ad ammaestrare. Può aggiugnersi
o persuasi più dall’esempio di tanti e tanti veri filosofi, e valent’ uomini che ne ragionano consommo vantaggioa che dagli sc
8 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425
nesi rappresentando nelle case, in cui son chiamati. Per un’udienza d’ uomini vi son compagnie d’uomini senza veruna donna, nel
case, in cui son chiamati. Per un’udienza d’uomini vi son compagnie d’ uomini senza veruna donna, nelle quali giovani di vago a
pagnie composte di sole femmine, tralle quali alcune rappresentano da uomini . Le rappresentazioni de’ pupi son pure assai amat
9 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
gava materialmente i fenomeni della natura, era più adattato a quegli uomini grossolani, su i quali aveano i sensi cotanto imp
upponevasi che quella folla di deità si mischiasse negli affari degli uomini , e ch’esse agevolmente divenissero amiche loro o
uistatore offerendogli le chiavi della città. Dal che si vede che gli uomini si dilettano del maraviglioso mossi dal medesimo
nte ad amareggiare i frali ed interrotti piaceri della loro vita, gli uomini non hanno altro supplemento che il desiderio vivo
io. I sagrifizi più graditi che gli si offerivano erano l’anime degli uomini uccisi in battaglia, come il premio che si riserb
r dalle donne all’eccesso, guarir ogni sosta di malattie e render gli uomini invulnerabili, del che non pochi fra loro vantava
varlo inverosimile. Non potendo far agire dignitosamente cantando gli uomini , gli trasmutarono in numi. Non trovando nella ter
malinconici dicentisi giudiziosi perché sono privi d’imaginazione, d’ uomini letterati, e nemici delle Lettere, che vorrebbero
utto, che se ne ricava? Volendo Richardson far il vero ritratto degli uomini , quai si trovano frequentemente nell’odierna soci
anda della innocente. Tutto il romanzo non è che una scuola, dove gli uomini di mondo possono imparare le arti più studiate e
blimità e di follia, d’eloquenza e di stravaganza non trovano fra gli uomini né originale né modello. Sembra ch’egli, scrivend
10 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « appendix » p. 327
492 P. 74, v. 18 difficilmrnte difficilmente P. 100, v. 16 nomini uomini P. 224, v. 3 fua sua P. 237, v. 24 Il Trappa
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 383
dell’arte, in cui aveva lasciato di sè fama di un de' più integerrimi uomini e valenti artisti.
12 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
Cinesi rappresentando nelle case ove son chiamati. Per un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini senza veruna donna ne
case ove son chiamati. Per un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini senza veruna donna nelle quali scelgono giovanett
compagnie composte di sole donne, alcune delle quali rappresentano da uomini . Comuni sono ancora fra’ Turchi le rappresentanze
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
parti, che gli stavano bene quarant’anni avanti. Nel mondo comico gli uomini sono soggetti ai pregiudizj del sesso Donnesco, q
a le ventitrè e le ventiquattro, era riputato uno degli ultimi grandi uomini dell’arte. Chiamava ognuno suo Monarca volesse, o
tile poetico del Paganini, e come prova della stima in cui lo tennero uomini egregi. Per l’acclamata memoria della perfetta a
14 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO IV. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 47-55
nesi rappresentando nelle case dove sono chiamati. Per un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini senza veruna donna, n
se dove sono chiamati. Per un uditorio di uomini vi sono compagnie di uomini senza veruna donna, nelle quali scelgono giovanet
vi sono compagnie di sole donne, alcune delle quali rappresentano da uomini . Comuni sono ancora fra Turchi le rappresentazion
15 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « CORREZIONE AL TOMO IV. »
lorchè noi dimoravamo in Madrid, se ne trovavano alcuni che non erano uomini interi, per li quali solea piacevoleggiarsi su di
16 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « A CHI AMA LA POESIA RAPPRESENTATIVA. » pp. -
ti, non ne meritano minori quelle che dirigono le azioni morali degli uomini divisi in tante gran famiglie che debbonsi recipr
oli nè più necessarie a conoscersi delle leggi che immediatamente gli uomini governano. V’ha dunque un alto seggio ancora per
olpevoli e per minorar la somma dei delitti, a’ quali trascorrono gli uomini abbandonati a’ proprii appetiti e alle passioni e
overi della religione e delle leggi con molte opinioni adottate dagli uomini , ed in tal contrasto, quando più ci farebbe d’uop
’ numi della mitologia che cinti di umane spoglie viaggiarono fra gli uomini per arricchirli di sapienza, la poesia drammatica
per arricchirli di sapienza, la poesia drammatica si trasforma negli uomini stessi che prende ad ammaestrare. Può aggiugnersi
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
sono dalla caducità di quei pregi, che tanto soglionsi stimare dagli uomini nel gentil sesso. » Così Francesco Bartoli. La tr
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 721
ngue con una franchezza ammirabile. Disputava sopra varie materie con uomini dotti, che non lasciavano di lodar il suo spirito
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 536
, seconda donna Buzzi Augusta UOMINI Bosio Giuseppe primi uomini Fava Filippo, parti d’aspetto Mancini Carlo
20 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »
gnoranza e i clamori del pregiudizio. Ma, oh adorabile verità! Se gli uomini mi negheranno il compenso del loro sterile suffra
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
rada, secondo il costume, per recarsi a casa, fu arrestato da quattro uomini mascherati, che, puntatigli al petto i lor pugnal
22 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
to dalla sua nazione. Cornelio Nipote nel proemio del suo libro degli uomini insigni riferisce una cosa assai più notabile, ci
inili, come bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano dagli uomini solamente; e viene ciò con ispezialità assicurato
on ispezialità assicurato da Platone, cui rincresceva appunto che gli uomini comparissero sulla scena da donne160. Plutarco ne
’ Romani. La musica era uno de’ pregi di Epaminonda e di altri grand’ uomini della Grecia, e la declamazione teatrale vi si es
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 528
le montagne, in Compagnia Mazzeranghi, composta di tre donne, quattro uomini e un bimbo, in cui la prima donna sosteneva la pa
24 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
no di gloria . Rammenta come egli sia stato il primo ad acchetare gli uomini che contendevano, si calunniavano e combattevano
o? Le donne per mezzo di quel ritrovato la vincono, e costringono gli uomini a far la pace. Di passaggio in questa commedia vi
vola. Si ridicolizza la loro stravagante pretenzione di togliere agli uomini il governo delle pubbliche cose. Mostra in prima
dersene alle donne il dominio. Con tal disegno e con le spoglie degli uomini s’incamminano al Consiglio. Un vecchio chiamato B
e in suo soccorso. Il Coro giustifica il proprio sesso, ed accusa gli uomini degli eccessi delle donne. Atto IV. Mnesiloco asp
si. Bacco cerca di farli acchetare. Non è dovere, ei dice, che poeti, uomini di lettere, si vituperino, e dicansi villanie com
r la destrezza e per l’ammonizione, sendo nostro dovere il render gli uomini migliori nelle città. Esc. Or tu all’incontro di
regine? No , dice Socrate, sono Nuvole celesti, Dee sublimi, che agli uomini pacifici e studiosi, come noi siamo, danno forza
più infame ancora per esservi stato calunniato il più virtuoso degli uomini allora viventi. Detestabile adunque è per questo
redere, Aristofane induce la gente a conculcare e a perseguitare gli uomini giusti, sapienti, utili a. Ciò non è vero. Arist
gioventù ricchezza. Gli argomenti poi onde invitano ed allettano gli uomini al loro culto, sono questi. Se alcuno di voi, o
nte nelle nostre contrade. Se è cosa abominevole e scellerata fra gli uomini il battere il padre, appresso gli uccelli è cosa
spirítuali sono pieni di pietà e di unzione. Questo Coro grottesco di uomini con maschera di uccelli di varie specie imitava a
oscendolo per Prometeo. Prom. Che fa Giove? Dà serenità o nuvole agli uomini ? Pist. Povero il mio Prometeo! Prom. Taci di graz
le avviso e consiglio Prometeo mostra al solito benevolenza verso gli uomini e avversione agli Dei. Gli ambasciadori annunziat
altrui. Essendo io giovane mi proposi di andar soltanto in traccia di uomini savii giusti e probi; ed egli mi tolse la vista,
maniera di guarirlo. Per mezzo poi di Carione invita i suoi compagni uomini probi che mancano di pane, a venire a partecipare
Io, io vi somministro tutte queste cose: io col bisogno costringo gli uomini alla fatica. Rousseau ed i filosofi migliori non
ma in non mancar di nulla. Io, vi dico, io sono quella che rende gli uomini saggi e prudenti e di buono aspetto, a differenza
nell’abbondanza. Viene un Sicofantaa per ingiuriar Pluto, perchè gli uomini divenuti ricchi a lui più non ricorrono. Vien e u
25 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
de’ secoli barbari erano, come quelli di tutta l’Europa, una truppa d’ uomini ignoranti, e senza educazione. I Preti, che per l
inità, la quale bisognava sfigurare per accomodarla ai capricci degli uomini . Da tanti errori le belle arti ritraevano gran va
ve trasparivano idoleggiati sotto le forme più fidenti la natura, gli uomini e i numi. Ove il culto religioso fomentava le pas
lor nome. Ove gli dei lasciando ai filosofi la cura d’ammaestrar gli uomini nella morale, si prendevano soltanto il pensiero
premo sotto velami corporei, gl’iddi non si distinguevano molto dagli uomini : anzi, ponendo mente alle assurdità e ai vizi att
po rispettabile, perché possano servir sulla scena di spettacolo agli uomini . Incomprensibile ne’ suoi misteri, perché le oper
narle agli occhi suoi, accomodar la natura divina alle passioni degli uomini , e far un materiale spettacolo della più spiritua
e, la celebravano, perché non dovremo celebrarla ancor noi? Tutti gli uomini abbiamo una dose di pazzia che ha bisogno di svap
ei del Borgo San Friano l’anno 1304, ove fece comparire l’inferno con uomini contraffatti a guisa di demoni, ed altri che avev
26 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
folla spinti non meno dal desiderio d’imparare e di conversare cogli uomini grandissimi, che allora fiorivano in Francia, che
ili alla umanità, promovendo le arti che soddisfanno a’ bisogni degli uomini , e favoreggiando le scienze che perfezionano il l
o non troppo comune ai letterati in fratellevole amicizia cogli altri uomini valenti nell’arte del suono e della composizione,
ancesco Feo, di Alessandro Scarlatti, e di Niccolò Porpora, dai quali uomini valentissimi non meno nella pratica dell’arte lor
ano grandi per obbrobrio del titolo, si dileguerà dalla memoria degli uomini , come gl’impuri vapori che s’innalzano sulla supe
rini, e di Metastasio brilleranno fra i posteri finché esisterà negli uomini un qualche sentimento del bello morale, e finché
rsburgo perfino a Lisbona, e da Pultava fino ad Amsterdam eseguiti da uomini e donne italiane non senza vantaggio considerabil
ositori, e degli attori, ma in alcune composizioni eziandio di quelli uomini sommi, di cui si è finora parlato con tanta lode.
uella severa e incomprensibil sentenza, che la natura, in creando gli uomini singolari ha, come dice un poeta francese, pronun
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 797-798
e stupefatto e quasi non credendo ai propri occhi, dinanzi a quei due uomini trasfigurati in quella stupenda manifestazione d’
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 928
acezia gareggiano tra loro a chi prima toccasse l’impossessarsi degli uomini  ; e da questa gradita controversia nasceva il con
29 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
i vedono, pugnali vibrati nel seno altrui che ammazzano chi li vibra, uomini miracolosi dalla barba turchina, ed altre simili
orio ammenttono tutto questo nella poesia scenica, in cui parlano gli uomini , e non già un poeta che si figura ispirato, ed i
tralle ballerine mad. Camargo fiorendo nella danza alta al pari degli uomini , e la bella Sallè acclamata per eccellente nella
ama Alard contasi tralle famose ballerine di quel tempo, come tra gli uomini di maggior nome si distinsero Dauberval, e l’ital
vato a richiamar su quelle scene l’opera eroica all’ imitazione degli uomini da quella de’ demoni e delle furie ballerine. Io
si sotto il vessillo della verità e del senno prendendo ad imitar gli uomini anche nella scena musicale. Debbo però soggiugner
30 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
sua casa nel 1530 con lasciar varie opere. Laonde a questi due dotti uomini dirozzati ed ammaestrati in Italia dee la Spagna
ngua e della letteratura Italiana. Egli godè l’amicizia de’ più colti uomini dell’una e dell’altra nazione, de’ Diderot, de’ D
31 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
i furon detti Tirreni, vennero in Italia, secondo l’opinione di dotti uomini , dalla Fenicia, e secondo Erodoto, dalla Lidia; e
si tutto, quanto agli Scipioni, a i Lelj, a i Furj, e ad altri nobili uomini di buon gusto, da’ quali, per quello che fin dal
sono. Un cert’altro letterato Francese di tal fatta, in un circulo d’ uomini e di donne, gravemente affermò ancora, aver letto
32 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
VII. Teatro di Eschilo. Epigene, Tespi e Frinico I furono tre uomini di talento particolare, ognuno de’ quali sorpassò
ili, per avere involato il fuoco celeste ed animati e ammaestrati gli uomini , indi l’abbandona al suo dolore. Prorompe in comp
ore. Prorompe in compassionevoli querele l’infelice benefattore degli uomini immeritamente punito della sua beneficenza. Io ar
lla poi col coro dei diversi ritrovati e di tante arti insegnate agli uomini , i quali prima, poco differenti da’ tronchi, vive
33 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
ato un frammento in lode della tragedia nel quale afferma essere agli uomini utilissima, e Timocreonte, il quale ebbe nimistà
ri dei, per cedere alla Guerra la propria abitazione, e lasciare agli uomini il pensiero di se stessi. Dove sono essi andati?
eno di gloria. Rammenta come egli sia stato il primo ad acchetare gli uomini che contendevano, si calunniavano e combattevano
o? Le donne per mezzo di quel ritrovato la vincono, e costringono gli uomini a far la pace. Di passaggio in questa commedia è
vola. Si ridicolizza la loro stravagante pretensione di togliere agli uomini il reggimento delle pubbliche cose. Mostra in pri
edersene alle donne il dominio. Con tal disegno e colle spoglie degli uomini s’incaminano al Consiglio. Un vecchio chiamato Bl
e in suo soccorso. Il coro giustifica il proprio sesso, ed accusa gli uomini degli eccessi delle donne. Atto IV. Mnesiloco asp
si. Bacco cerca di farli acchetare. Non è dovere, ei dice, che poeti, uomini di lettere, si vituperino, e dicansi villanie com
r la destrezza e per l’ammonizione, sendo nostro dovere il render gli uomini migliori nelle città. Esc. Or tu all’incontro d
regine? No, dice Socrate, sono Nuvole celesti, dee sublimi, che agli uomini pacifici e studiosi come noi siamo danno forza pe
più infame ancora per esservi stato calunniato il più virtuoso degli uomini allora viventi. Detestabile adunque è per questo
o credere) Aristofane induce la gente a conculcare e perseguitare gli uomini giusti, sapienti ed utili 99. Ciò non è vero. Ari
gioventù, ricchezza. Gli argomenti poi onde invitano ed allettano gli uomini al loro culto, son questi. Se alcuno di voi, o sp
nte nelle nostre contrade. Se è cosa abominevole e scellerata fra gli uomini il battere il padre, appresso gli uccelli è cosa
j spirituali sono pieni di pietà ed unzione. Questo coro grottesco di uomini con maschera di uccelli di varie spezie, imitava
scendolo per Prometeo) Prom. Che fa Giove? Dà serenità o nuvole agli uomini ? Pist. Povero il mio Prometeo! . . . Prom. Ta
le avviso e consiglio Prometeo mostra al folito benevolenza verso gli uomini e avversione agli dei. Gli ambasciatori annunziat
altrui. Essendo io giovane mi proposi di andar soltanto in traccia di uomini savj, giusti e probi, ed egli mi tolse la vista,
maniera di guarirlo. Per mezzo poi di Carione invita i suoi compagni, uomini probi che mancano di pane, a venire a partecipare
Io, io vi somministro tutte queste cose: io col bisogno costringo gli uomini alla fatiga. Rousseau e tutti i nostri migliori f
ma in non mancar di nulla. Io, vi dico, io sono quella che rendo gli uomini saggi e prudenti e di buono aspetto, a differenza
ell’abbondanza. Viene un Sicofanta110 per ingiuriar Pluto, perchè gli uomini divenuti ricchi a lui più non ricorrono. Viene un
chia malignità come in Aristofane. Pungeva vagamente coi motteggi gli uomini in generale, ed alcuni ceti, come le scuole Pitag
34 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
i i veri mecenati che i veri geni. Da lui perciò concorrevano i primi uomini della città tra quali si distinguevano Girolamo M
ccar principalmente que’ punti ne’ quali consistendo a giudizio degli uomini saggi la sua maravigliosa possanza, potevano tras
usiche che più vantaggio ne trasse dal commercio e suggerimenti degli uomini letterati che da trentanni spesi nelle scuole mus
la presenza del Gran Duca e del Legato del papa, che de’ più virtuosi uomini d’Italia chiamati a bella posta dal Sovrano in Fi
to. Osservarono infine que’ modi e quegli accenti particolari che gli uomini nel rallegrarsi, nel dolersi, nell’adirarsi, e ne
anti nei principi filosofici dell’arte propria quanto sapevano quegli uomini del secolo decimosettimo, che voi onorate coll’ur
ica, che sembra cattiva, ed è tale pei veri intelligenti; dovechè gli uomini anche più idioti s’accorgono subito se una pittur
35 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31
aldi, di Ricos-hombres e Infanzones: quindi i guidrigil o tasse degli uomini , per le quali un uomo ucciso valutavasi tal volta
calini ed altre specie di servi ed aldioni 2. Ora quando trovansi gli uomini in una mutua guerra, quando poca è la sicurezza p
mosso probabilmente da Paolo Diacono e da Paolino II di Aquileja, due uomini de’ più dotti del suo tempo. In simil guisa perve
rsero da per tutto le costumanze4. La giudicatura cadde nelle mani di uomini senza lettere, i quali non di rado venivano dalle
del XII secolo sul canone 62 del Concilio Trullano che proibisce agli uomini il prender vesti femminili e coprirsi con mascher
ppo di statue; nè perchè in vece di quelle statue si mettessero degli uomini , tal rappresentazione diventerebbe un giuoco. Ma
36 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
bile e d’immaginazione vivace, osservator fedele della natura e degli uomini , ammaestrato ai fonti di Boileau, di Longino, e d
con una tal gentilezza inesprimibile, che avranno meco divisa quanti uomini di lettere hanno la buona sorte d’avvicinarglisi,
to vorrebbero a tutti far passare per legge, e parte ancora da quegli uomini incomodi, i quali veggendo le altrui fatiche esse
enso presso che unanime delle colte nazioni, e dagli scritti di tanti uomini illustri, i quali o come filosofi, o come critici
37 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85
ta l’Apologista. Il Francese Rapin era senza dubbio uno de’ più dotti uomini del suo tempo: le Comparazioni di alcuni Scrittor
Latina. Questo è riconoscerne il pregio, e rendergli, col resto degli uomini inclinati alle Lettere, la giustizia dovuta. Ma s
lità della Poesia Scenica. Su tal fondamento possiamo distinguere gli uomini in tre classi: la prima di quelli che riflettono
ad essere più sensibili, e perciò più socievoli, più compassivi, più uomini in somma, che pretese divinità. Ma lasciate le te
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269
mici di maschere che imitano piuttosto il sembiante di uranghi che di uomini . Noi non possiamo capire dove siensi trovati gli
39 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266
mici di maschere che imitano piuttosto il sembiante di uranghi che di uomini . Noi non possiamo capire dove siensi trovati gli
40 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
oviamo nel VII, VIII, e IX secolo, ne’ quali sparì dal cospetto degli uomini pressoché interamente ogni vestigio di politica,
nuovi governi, nuove leggi, nuovi costumi, nuove vesti, nuovi nomi a uomini e di paesi, e nuove lingue, cangiamenti maravigli
41 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
ioni, vassalli angari parangari, e schiavi prediali ec. Or quando gli uomini trovansi quasi in una mutua guerra, quando poca é
sorsero da per tutto le costumanze. La giudicatura cadde nelle mani d’ uomini senza lettere, i quali non di rado venivano dalle
42 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
e nell’imprenderne la difesa gli avrebbero fatti ammirare come grandi uomini . Raccontasi che la famosa attrice madamigella Bar
glia Miledy)? Dovevate anzi pensare che noi altre donne al pari degli uomini ci serviamo di questa maschera per ingannare il p
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748
tte essere avuto in conto di artista egregio e di egregia persona, se uomini ragguardevoli come il Principe di Parma, Alessand
o di quel monarca. Tre dei figliuoli di Zanotti ebber fama di egregi uomini  : Ercole, che fu storico e poeta ; Francesco Mari
44 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
il più possente e immediato strumento per imprimer negli animi degli uomini i sentimenti necessari alla gloria, ed alla sussi
li, gli adulti e i vecchi, e l’Arcadia, che dianzi era il soggiorno d’ uomini selvaggi, diviene quello della giocondità e della
e di più alla lira. Da ciò si rileva altresì il perché in seguito gli uomini più saggi fra i Greci, persuadendosi che fosse pi
Credevano altresì che per mezzo dell’armonia si potesse ispirar agli uomini l’amore della virtù e della pratica dei propri do
a pernice, l’incauto tordo e il francolino che fugge lo sguardo degli uomini , inciampano frattanto negli agguati ch’egli ha te
più pittoresca e la più musicale che sia stata giammai parlata dagli uomini . Le doti che separatamente prese rendono bello ci
na rappresentazion successiva dei medesimi moti. Ma le passioni degli uomini e la maniera d’esprimerle si vanno cambiando in u
ggetto che agisca fortemente e immediatamente sulla sensibilità degli uomini , egli è chiaro che fra le mani d’un saggio filoso
enti che si conveniva all’età ed al sesso. Secondo Giulio Polluce gli uomini adoperavano le tibie perfettissime, e secondo Ate
o pei fanciulli e per le fanciulle, le più lunghe si destinavano agli uomini , e le medie erano verosimilmente serbate per le d
pur sussiste nei nostri moderni sistemi ad onta degli sforzi di tanti uomini illustri che vi si sono affaticati per levarlo di
45 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
conversar delle donne somministri copia di caratteri differenti. Gli uomini quanto più si associano, tanto più s’imitano e si
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia li 28 xbre 1681. » pp. 501-502
recitare in essa : farsi ascoltare, non da migliaja, ma da milioni di uomini  : riuscire ad essere celebrato fra tutti gli atto
47 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
r tanto osserva il Baile che Giacomo Rilli nelle Notizie intorno agli uomini illustri dell’Accademia Fiorentina, non fa motto
er partorire una competente illusione! Di grazia parlano in versi gli uomini ? Havvi in tutte le nazioni un linguaggio comune d
dicono i filosofastri, che improprietà! che stravaganza! o vanno gli uomini a morir cantando? Cantansi le nostre opere, e qua
48 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
soprattutto nel colorire con forza ed evidenza i caratteri de’ grand’ uomini , segnandone i temperamenti, i difetti e le virtù.
. Esigeva la sua favola de’ Romani e de’ re, ed egli non vide che gli uomini . Egli avea bisogno di un buffone, ed il prese dal
er comico, la sua piacevolezza è rozza, e l’allegoria licenziosa. Gli uomini e le donne civili nè parlano nè operano diversame
49 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
irsi in ospedale. Se gli sforzi di quel re, amante del sapere e degli uomini di lettere, non giunsero a sgombrar la nebbia del
soprattutto nel colorir con forza ed evidenza i caratteri de’ grandi uomini inglesi e romani, vedendovi si a meraviglia marca
50 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
San Mauro. Chi riflette alla vittoriosa forza della religione su gli uomini , non istupirà dell’ universale accettazione ch’eb
digerita erudizione e della maschera filosofica, avveggonsi tosto gli uomini migliori della culta Europa? 69. V. l’Ab. Millo
51 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
i vedono, pugnali vibrati nel seno altrui che ammazzano chi li vibra, uomini miracolosi dalla barba turchina, ed altre simili
torio ammettono tutto questo nella poesia scenica, in cui parlano gli uomini , e non un poeta che si figura inspirato, ed i pro
52 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO II. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 80-124
taldi, di Ricoshombres e Infanzones: quindi i guidrigil o tasse degli uomini , per le quali un uomo ucciso valutavasi tal volta
scalini ed altre specie di servi ed aldionia. Ora quando trovansi gli uomini in una mutua guerra, quando poca è la sicurezza p
mosso probabilmente da Paolo Diacono e da Paolino II di Aquileja, due uomini de’ più dotti del suo tempo. In simil guisa perve
rsero da per tutto le costumanzea. La giudicatura cadde nelle mani di uomini senza lettere, i quali non di rado venivano dalle
del XII secolo sul Canone 62 del Concilio Trullano che proibisce agli uomini il prender vesti femminili, e coprirsi con masche
ppo di figure; nè perchè in vece di quelle statue si mettessero degli uomini , tal rappresentazione diventerebbe un giuoco. Ma
53 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
r tanto osserva il Baile che Giacomo Rilli nelle Notizie intorno agli uomini illustri dell’Accademia Fiorentina, non fa motto
er partorire una competente illusione! Di grazia parlano in versi gli uomini ? Havvi in tutte le nazioni un linguaggio comune,
a dicono i filosofastri, che improprietà! che stravaganza! vanno gli uomini a morir cantando? Cantansi le nostre opere, e qu
54 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273
Moliere, secondo che riferisce M. d’Arnaud, avea trovato un di quegli uomini originali, i cui tratti sono caricati; si attaccò
55 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
ella Francia meridionale diedero origine a certe tribù, o compagnie d’ uomini chiamati genericamente “Mnestrels”, i quali senz’
comuni a tuti i popoli e a tutti gli spiriti, ne’ quali convengon gli uomini per puro istinto senza che ci sia d’uopo la comun
rsero per l’Italia venivano conosciuti dal volgo sotto il nome ora d’“ uomini di corte”, ora di “ciarlatani”, denominazione che
. Le storie di que’ tempi sono piene delle singolari azioni di questi uomini , del favore che ottenevano presso ai signori ital
equenti scomuniche i loro congressi, o perché temeva che portando gli uomini al dissipamento servissero ad alienarli dall’util
tre tutte le belle Arti avvicina. Quel medesimo istinto che porta gli uomini ad esprimere coi particolari movimenti del corpo
imarsi in giudizio contro all’Italia, essendo tale la debolezza degli uomini , alla quale gl’Italiani al paro degli altri, e fo
ta e ridotta a perfezione, perché l’anno tanto propria, naturale, che uomini e donne cantan naturalmente a misura con grandiss
la tortuosa coda, e macchiate da livida schiuma all’intorno. Gruppi d’ uomini e donne alla greca foggia vestiti vedeansi sbucca
amburi e in tali altri divertimenti fatti più per la plebagia che per uomini cui la coltura avesse ringentilito lo spirito. Il
e che hanno fra loro tutti gli oggetti del gusto fecero avvertiti gli uomini di genio che l’immaginazione dei popoli civilizza
56 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
un siffatto strumento, ma havvi ogni apparenza di credere che se gli uomini non avessero sviluppato giammai l’organo della vo
a dal cielo, colui che dall’oracolo fu riputato il più saggio fra gli uomini , il maestro di Eschine, di Platone, e di Senofont
e poi seminò i denti del dracone; e nacquero a poco a poco del palco uomini armati all’antica, tanto bene quanto cred’io che
e scioltezza. Avvezzandoci ad una dissimulazione cui la malizia degli uomini rende necessaria, ci hanno parimenti insegnato a
nte opposto. Conobbe egli che bisognava dar alle donne le virtù degli uomini perché quelle non dassero a questi le proprie deb
e l’amore della fatica affinchè il loro consorzio non ispirasse agli uomini la pigrizia, l’effemminatezza, la voluttà, e lo s
rcostanze col correttivo del giudizio pubblico era meno pericolosa ad uomini induriti dalla educazione contro ai piaceri che n
d uomini induriti dalla educazione contro ai piaceri che non lo è per uomini avviliti e degradati quali noi siamo, l’affettata
e ne facessero perdere la pazienza ai suonatori. Tanto è vero che gli uomini giudicano degli oggetti a misura delle disposizio
agli altri due esempi, Enea non m’offre degli spettri azzuffati cogli uomini , ma un’uomo che vorrebbe far fronte agli spettri.
stono la corazza, imbracciano lo scudo, trattano l’armi al paro degli uomini , il poeta dunque non ismentisce se stesso qualora
57 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
, pugnali che vibrati nel seno altrui, danno la morte a chi li vibra, uomini prodigiosi dalla barba turchina ec. sono le ricch
ammettono tutte quelle cose nella poesia drammatica, dove parlano gli uomini e non il poeta, e dove si rendono incredibili per
bellezze e da virtù incomparabili; quindi é che le critiche fatte da uomini di molto sapere e di squisito discernimento giova
piaga segreta del teatro francese. 195. Alessandro Magno, uno degli uomini più maravigliosi che ci offra la storia antica, p
Rousseau in un’ode celebrata da’ suoi nazionali ne fa l’ultimo degli uomini . 196. «La Mariamne de Tristan l’Hermite (scrive
58 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
hini ingegni non meno di Valerio ridicoli, i quali volendo passar per uomini di mondo escludono ogni probità dalla terra: S
Certi perversi cuor che ognun detesta: Tale è la calca, è ver, d’ uomini falsi, Di spregevoli donne, di buffoni, Spiri
formano alcuni pantomimi allusivi a i caratteri e alle passioni degli uomini . Si accenna in questa favoletta che il modo di re
gli uomini. Si accenna in questa favoletta che il modo di rendere gli uomini meno colpevoli non è già la sterile uguaglianza d
petto”. Con tutto ciò la Francia ha avuti valorosi attori, e fra gli uomini si sono segnalati Du Fresne e le Kain morto in Pa
59 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
e bene osserva il medesimo Maffei, si rappresentavano solamente dagli uomini ; e viene ciò con ispezialità assicurato da Platon
on ispezialità assicurato da Platone, cui rincresceva appunto che gli uomini comparissero sulla scena da donnea Plutarco nella
ci e de’ Romani. La musica era uno de’ pregi di Epaminonda e di altri uomini grandi della Grecia, e la declamazione teatrale v
60 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
incipi, e che siccome sarebbe un’ingiustizia l’esiggere che tutti gli uomini dovessero avere la forza di Milone Crotoniata, o
erati dall’altra. Di fatti il paragone è stato più volte istituito da uomini niente meno eruditi e sensati, che Vincenzo Galil
’ primi loro sapienti. Terpandro e Tirteo erano tenuti in Isparta per uomini di stato rispettabilissimi e per cose sacre le lo
lle altre passioni, ma le virtù eziandio e i vizi e la sapienza degli uomini ; quando Ateneo ci assicura che gli Arcadi depones
e e politico, la musica greca, e per mio avviso e per quello di molti uomini assai più dotti di me, superava altrettanto la mo
tabili. Nulladimeno siccome nel mondo di quaggiù l’aspettazione degli uomini resta sovente delusa, così sarà bene il disaminar
il Tartini, il P. Martini e il Marcello sono stati certamente grandi uomini , ma ebbero i loro pregiudizi ancor essi, fra gli
POSTA. [55] Se la taccia di “pregiudicati” e d’“invidiosi” data a tre uomini de’ più rispettabili che abbia avuti l’Italia fos
a ridicola baldanza di più d’uno dei moderni maestri. «Sempre fra gli uomini fu grandissimo il numero di coloro a cui piacque
A. [75] «Perché condannar tanto il desiderio di novità che hanno gli uomini in generale di musica, se lo hanno ancora per tut
e virtù politiche d’un paese; mentre se per istruire e incivilire gli uomini giovano anche molto le buone rappresentazioni tea
e, di Scuole, di Stamperie, di Spedali di altre pie istituzioni, e di uomini sapienti in ogni facoltà, dei quali pregi tutti,
a la sua tesi? Ecco il sillogismo: se per «istruire, e incivilire gli uomini giovano molto le buone rappresentazioni teatrali,
61 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « AVVISO A’ LEGGITORI. » pp. 237-240
e p. 166. v. 18. rappresentanti rappresentati p. 169. v. 2. uomini umani p. 169. v. 21. nel Canto del Canto
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1024-1026
e compreso Battista Scolari, la compagnia dunque si compose di cinque uomini , due donne e un ragazzo. Ma le rappresentazioni n
63 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
ento della massima di Orazio, colà dov’ei dice che né gl’iddi, né gli uomini , né le colonne permettevano a’ poeti di essere me
cciono a bella posta sul frontespizio per quell’istinto che porta gli uomini a celar le proprie vergogne. Ed è ben ragione che
tuazioni sono a un dipresso le stesse in tutti i drammi, e perché gli uomini posti ineguali circostanze sempre si spiegano nel
alla musica di Gluck indirizzata all’Inglese Burney: critica che gli uomini di buon senso troveranno assai giudiziosa se vorr
è costato il sagrifìzio. Marco Aurelio e Plutarco vorrebbero che gli uomini fossero simili ad una rocca, la quale immobile ne
a non tratto dalla fantasia, che si devono studiare profondamente gli uomini prima d’esporli sul teatro, che le debolezze di t
a compra o la riceve. Di tali generi di lodi ve ne sono per tutti gli uomini , e per tutti gli eventi. Si lodano eon sonetti un
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
no ? Niuno al certo. E così sarà vissuto con tal credenza. Si trovano uomini che hanno massime in capo tanto abbarbicate, che
è chi penserà che si dica per Istrioni, Stregoni, cioè incantatori e uomini del Demonio ; e perciò vi sono paesi in molti luo
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
sa, senza suono e senza rumore, li aveva persuasi, che i Romani erano uomini come noi. Leggano, leggano quei signori critici i
di Shakespeare, e si persuaderanno forse anche più che i Romani erano uomini e non cantanti. Ma a sentir loro, nossignori ! E
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200
di greca costruzione approdato al lido, dal quale son discesi alcuni uomini che portano vasi per provvedersi di acqua. Compia
i ed eroici, ma vi si dipingevano i fatti che ad essi accadevano come uomini , e non come eroi. Il Tarantino Rintone che visse
ογοι, morali. Secondo le dipinture che vi si facevano appartenenti ad uomini o a donne, i suoi mimi scritti in dialetto Dorico
67 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO IV. Opera Musicale. » pp. 314-344
avansi il diritto di contrarre matrimonii colle donne, siccome i veri uomini fannoa? L’Italia poi che, al dir dell’erudito Maf
diletto? Ciò avverrà appunto quando scosso il volontario stupore gli uomini giungano a comprendere che oltre a i Tenori con t
or dell’umanità impiegò le sue meditazioni per salvar dalla morte gli uomini rei  or non sarebbe ancor meglio impiegata la voc
68 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289
di Greca costruzione approdato al lido, dal quale sono discesi alcuni uomini che portano vasi per provvedersi d’acqua. Compian
i ed eroici, ma vi si dipingevano i fatti che ad essi accadevano come uomini , e non come eroi. Il Tarantino Rintone che visse
ογοι, morali. Secondo le dipinture che vi si facevano appartenenti ad uomini o a donne, i suoi mimi scritti nel dialetto Doric
69 (1772) Dell’opera in musica 1772
spirito republicano; siccome in Roma l’arena, tinta dal sangue degli uomini e delle fiere, alimentò la ferocia d’un popolo co
polo conquistatore. Quindi bassa opinione danno di se medesimi quegli uomini di stato, i quali trascurano la direzione de’ pub
te conio molti altri se ne videro in breve. [Sez.I.1.0.19] Non pochi uomini di lettere celebrano il Rinuccini come inventore,
di que’ suoni induce a suggettare alla stessa misura: ed ecco tra gli uomini la musica e la poesia sua compagna. Intanto quell
tutti i vantaggi e i piaceri (e sono pure grandissimi) che reca egli uomini la società dipendono dall’arte di propagare in al
a’ mezzi artificiali, voglio dire alle parole, mezzi inventati dagli uomini , per comunicar l’un l’altro i propri pensieri. E
del solo tatto. D’altra parte un senso medesimo può avere in diversi uomini diversi gradi d’acume, o per ragione d’esercizio,
i sieno i fonti dell’estetico della poesia [Sez.II.1.1.1] Sono gli uomini dalla natura medesima portati a dividere colle lo
i. Perciocché egli è ben verisimile che i primi versi nati in bocca d’ uomini fossero corti, come quelli che sono più facili e
omei e di quegli altri autori de’ versi, e regole della Poesia nuova ( uomini per altro letteratissimi), i quali si affaticaron
scritto del tempo d’Aristotile insino a noi, per gli tanti scienziati uomini che le leggi della tragedia insegnarono. La qual
Sez.II.5.0.4] Un’altra opposizione far mi si potrebbe, e si è che gli uomini non s’interessano tanto per le persone di virtù e
fezione assoluta, ch’è di Dio solo, ma una relativa, e quale può agli uomini convenire. E gli uomini non lasciano d’essere per
i Dio solo, ma una relativa, e quale può agli uomini convenire. E gli uomini non lasciano d’essere perfetti, ancorché a qualch
a da una massima, la quale, per giunta, le vera folle, ridurrebbe gli uomini all’infelice stato d’inazione. Il poeta drammatic
n possono abbagliarci o sorprendere. Ma i piccioli difetti de’ grandi uomini sono contagiosi. E se niuno si trovi che a public
in bocca di que’ personaggi che regolano sulla terra il destino degli uomini , esigono uno stile più sostenuto e sublime. Quand
doveri della religione e della morale, e le azioni e gli esempi degli uomini illustri. Dal che si può comprendere ciò che scri
rre i sassi stessi a edificar le città. Per mezzo della musica quegli uomini , che fino allora poco degni erano stati di queste
a natura. Va primieramente osservato quai tuoni di voce adoperano gli uomini mentre son posseduti da una data passione, e qual
ifìzio, che fuvvi eretto, parve sì bella, e sì garbeggiò a que’ buoni uomini , che ciascuno a furore prese ad imitarla. Il maes
sia accorgere essere egli il primo a non credere sì fatte cose. E gli uomini non che s’annoino, ma si sdegnano anzi contro chi
ura il più efficace, si è l’esame del proprio temperamento. Tutti gli uomini , siccome nelle sembianze, così differiscono ancor
giugnere alla bella pronunziazione: nulla essendo tanto naturale agli uomini , quanto il contraffare quelle maniere di parlare
n picciolo discernimento, per non imitare anche i difetti: ne’ grandi uomini non tutto è grande. [Sez.IV.3.0.3] Le opere di s
mane, e i monumenti che ne rimangono delle medesime: da che que’ buon uomini vestivano sì positivo, che le’ loro fogge non pot
anifesta quella che dalla natura ebbe il nostro corpo. Perciocché gli uomini tengono per l’ordinario in negligente positura, l
n’«arte che fa professione d’esprimere il costumi e le passioni degli uomini , e di contraffare ora l’allegro, ora il malinconi
mposta, in sei classi, ciascuna di sei persone, tre delle quali erano uomini ed altrettante donne. La prima classe comprendea
di costoro, i quali per guadagneria non arrossiscono d’allettare gli uomini coll’esca dell’impudicizia e di bizzarre novità.
ili, la quale trasferiva a’ suoi dei le più umilianti debolezze degli uomini , ma che dieno a conoscere ne’ loro ragionamenti q
o dal sovrano arbitrio dell’autore della natura e dalla libertà degli uomini . [Sez.VII.3.0.3] In generale somma attenzione es
ù schifi allettando ha persuaso.  [Sez.VII.3.0.4] In una parola, gli uomini giudicano per la maggior parte come gli anziani d
liere il figlio da quel criminoso attacco. Nell’Eunuco si animano gli uomini a disordinare coll’esempio della divinità. Così i
tto imitato, potendo lo spettacolo essere molto ben eseguito da’ soli uomini . Ne’ tempi più felici per la drammatica greca e l
e latina, e per l’italiana, fu la rappresentazione de’ drammi a’ soli uomini addossata: le attrici non comparvero sul teatro p
a dell’animo loro. Per qual colpa meritarono il disprezzo degli altri uomini quegl’infelici, a cui la natura diede al contrari
glianza e figura dell’inferno con fuochi e altre pene e martorii, con uomini contraffatti a demonia orribili a vedere, e altri
ona tradotto «Orfeo, sacerdote e interprete degli dei, / distolse gli uomini selvaggi dalle stragi e da nutrimenti atroci, / e
rò coi piedi, ma colle mani» (trad. G. Pompei: Plutarco Le vite degli uomini illustri, t. V, Milano, Sonzogno, 1824, p. 588).
ttato della pittura, parte II [Precetti al pittore]: «Le figure degli uomini abbiano atto proprio alla loro operazione, in mod
stico: prima vietando che le donne apprendessero la musica da maestri uomini , poi proibendone del tutto la presenza sul palcos
o,e terminavano la giornata. Scrissero poi di quest’arte i più grandi uomini che la Grecia vantasse, e fra questi Simmia, Aris
menti in quel luogo gli Attori Drammatici, ma bensì que’ sollazzevoli uomini , che col loro buon umore porgono festa, e riso al
a’ Teatri il passo del Deuteronomio (XXII s.) nel quale si vieta agli uomini il vestire abiti donneschi, e abiti virili alle d
iana ànno de’ bellissimi Drammi, gl’interlocutori de’ quali tutti son uomini . 117. Parlo sempre degli attori di drammi regol
tollerate in verun dominio, in cui ben s’intenda l’arte di render gli uomini felici. Tali esempigrazia sono in prima que’ Mont
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
hini ingegni non meno di Valerio ridicoli, i quali volendo passar per uomini di mondo escludono ogni probità dalla terra: Son
tali Certi perversi cuor che ognun detesta: Tale è la calca, è ver, d’ uomini falsi, Di spregevoli donne, di buffoni, Spiriti b
formano alcuni pantomimi allusivi ai caratteri, e alle passioni degli uomini . In questa favoletta si accenna, che il modo di r
li uomini. In questa favoletta si accenna, che il modo di rendere gli uomini meno colpevoli, non è già la sterile uguaglianza
he istituì in Parigi un pietoso asilo per la parte più infelice degli uomini , cioè una scuola, pe’ sordi e muti. Quivi per seg
petto.» Con tutto ciò la Francia ha avuti valorosi attori; e fra gli uomini si sono segnalati Du Fresne e le Kain morto in Pa
71 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
e in tal genere del loro valore; o almeno faria mestieri che i nostri uomini che presiedono al vestiario fossero inspirati dal
essergli di grande aiuto la lettura dei libri, la conversazione degli uomini addottrinati nelle antichità; ma a qual altri dov
72 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
d esperti ammiragli, e davano al l’Europa un Cabotto, e un Verazzani, uomini divini, per li quali il mondo è divenuto si grand
li quali il mondo è divenuto si grande. Ora se possono questi grandi uomini esser chiamati divini da tanti illustri oltramont
73 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Enea in Troia »
, Sinone, Pirro, Calcante, Cassandra, Ecuba, Creusa; e i cori sono di uomini e donne troiane, di Greci, di dei, altri amici ed
74 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
r poter ben comprendere e guidare tutto il bello di un dramma. Ma gli uomini di quella fatta sono rarissimi. All’incontro molt
75 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
conversar delle donne somministri copia di caratteri differenti. Gli uomini quanto più si associano, tanto più s’imitano, e s
76 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
strepito di stromenti comparvero in cielo tutti gl’iddi propizi agli uomini , ciascun de’ quali cantò un breve recitatativo, c
d un semi-deo, ognun prevede in quale stile si doveva far parlare gli uomini . Nell’Elio Pertinace dell’Avverara havvi un perso
o speziale, che si rallegrano scambievolmente di ciò che i mali degli uomini fanno il loro guadagni, e che la terra seppelisce
edendo se stessi i Virimagni della facoltà, stimano il restante degli uomini altrettante pecore o tronchi. Ciò gli fa meritevo
77 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
sservammo fin dal principio di questa istoria, che presto o tardi gli uomini raccolti in grandi o picciole famiglie son tratti
oi mutar fortuna? lascia i libri, rinunzia alla filosofia, studia gli uomini ; questo solo studio ti basterà. Tu da essi impare
corrivo, vorrei che tu fossi più accorto; vorrei che tu trattassi gli uomini come essi meritano, come hanno trattato me, come
he si dice gran mondo, avendo animati con tinte vivaci e naturali gli uomini ben nati e mal educati, falsi, doppj e furbi in f
teatro 75 giovanetti, de’ quali niuno oltrepassava gli anni 18, e 40 uomini provetti vestiti tutti dalla società. Che vaga po
78 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
lla cognizione del bello intellettuale, e del bello fisico portar gli uomini alla cognizione, e all’amore del bello morale. Se
era fuori dal suo stato naturale come si dicono esser fuori di se gli uomini agitati da qualche sorpresa, o affetto: dal che n
erso di schiavi, non può conseguirsi senza un intima cognizione degli uomini , delle loro proprietà, e debolezze, delle vicende
ra, e non altrimenti. Ora che insegna la natura su tal proposito agli uomini appassionati? A non usar di comparazioni dirette,
filosofia debbono tutto sagrificare a questi due fini, e siccome gli uomini radunati in società rinunziarono alla metà de’ su
drammatico-lirico, e quello degli antichi. 2. [NdA] perché di cento uomini di gusto e sensibili, che leggono e rileggono con
79 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
ettrici. Un solo musico di età avanzata, e ’l più brutto di tutti gli uomini , le siegue e le accompagna con uno strumento di r
80 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIII. Commedia Mezzana. » pp. 141-150
chia malignità come in Aristofane. Pungeva vagamente co’ motteggi gli uomini in generale ed alcuni ceti come le scuole Pitagor
81 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
gio delle passioni sia, generalmente parlando, lo stesso in tutti gli uomini , e che la natura si spieghi con certi segni comun
donne italiane: ora per le fiamme che svegliano esse nei petti degli uomini , onde questi rivolgonsi poi a cantare la bellezza
iosi costumi d’un secolo, rallentando tutte le molle del vigore negli uomini , ripongono in mano alle donne quel freno che la n
saccenti che regolano imperiosamente i giudizi e la critica di tanti uomini più femmine di loro: quando bisogna per non recar
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431
a, in cui lo avevan posto per trenta e più anni monarchi e principi e uomini prestantissimi nelle arti, nelle scienze, nelle l
Augusta Giansana, Angela Botteghini, Luigia Vestri, ecc., ecc., e gli uomini dai signori Leopoldo Orlandini, Luciano Cuniberti
83 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299
i arrabbiati che danno a mangiare alle spose i cuori de’ loro amanti, uomini dabbene che vanno a rubare in istrada e son desti
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
sservammo sin dal principio di questa istoria, che presto o tardi gli uomini raccolti in grandi o picciole famiglie sono tratt
oi mutar fortuna? Lascia i libri, rinunzia alla filosofia, studia gli uomini ; questo solo studio ti basterà. Tu da essi impare
corrivo, vorrei che tu fossi più accorto; vorrei che tu trattassi gli uomini come essi meritano, come hanno trattato me, come
che dicesi gran mondo, avendo animati con tinte vivaci e naturali gli uomini ben nati e male educati, falsi, doppii e furbi in
iovanetti, de’ quali niuno oltrepassava gli anni diciotto, e quaranta uomini provetti vestiti tutti dalla società. Che vaga po
85 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136
soprattutto nel colorire con forza ed evidenza i caratteri de’ grandi uomini , segnandone i temperamenti, i difetti e le virtù.
mlet che dice: Orazio, come avrai letto questo foglio, dirigerai gli uomini che te lo recano al re, pel quale ho dato loro un
eva la sua favola de’ Romani e de’ re, ed egli altro non vide che gli uomini . Avea egli bisogno di un buffone, ed il prese dal
er comico, la sua piacevolezza è rozza, e l’allegoria licenziosa. Gli uomini e le donne civili nè parlano nè operano diversame
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO I. Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. » pp. 57-79
roviamo nel VII, VIII e IX secolo, ne’ quali sparì dal cospetto degli uomini pressochè interamente ogni vestigio di politica,
nuovi governi, nuove leggi, nuovi costumi, nuove vesti, nuovi nomi di uomini e di paesi e nuove lingue, cangiamenti meraviglio
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211
ivina Vincenza se n’è ita, i bei Palagi ad abbandonate spelonche, gli uomini a fiere selvaggie, il giorno alla notte, la prima
j la corrotta gente, si desse al recitar comedie in scena, dove degli uomini , come in uno specchio, rappresentando il vivere,
88 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
cario Nafarre trovò pure in tal periodo due componimenti drammatici d’ uomini di lettere; uno di D. Errico d’Aragona, marchese
ore anche così: «Il favor de’ monarchi fa germogliare nello stato gli uomini illustri, ed accende l’anime grandi ad operar cos
89 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
ì da cui sovente dipende l’applauso come tante volte il destino degli uomini ? Osarlo in mezzo all’Italia! In quella nazione ci
Platone: che se potesse la virtù farsi vedere ignuda agli occhi degli uomini , tosto ne invaghirebbe di sé tutto l’uman genere.
men tempestoso, ivi respira un’aria più degna di sé, ivi conversa con uomini che fanno onore alla divinità, onde si scorge bal
loro la foggia platonica di amare, e facendo scender di nuovo tra gli uomini quella vergine celeste, che avea servito di model
asio è quell’autore favorito cui tutti hanno vaghezza di leggere. Gli uomini perché vi ritrovano la vera copia dell’originale
sapienza, la grandezza, il valore, in una parola quanto avvi fra gli uomini di più cospicuo, e di più rispettabile prostrato
ell’umano spirito, e per cui non istà che le lingue e il sapere degli uomini non rimangono perpetuamente in una barbara infanz
feo di un usurpatore fortunato. [44] Nè può piacere al buon senso che uomini nati fra gli scogli della Mauritania, o sulla riv
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
e? Tem. Che altro sa far? Cint. Che altro sa far?De le donne e degli uomini Sa trasformar sempre che vuole in varii Animali e
si mutano In becco io vò tacere. Queste trasformazioni satiriche di uomini in animali sono accennate con somma in animali so
e tutto il dì non vi vadano i giovani, Essendo o non essendovi i loro uomini , A corteggiar? Mass. A corteggiar?Nè l’usanza è
ma bene i vecchi più accorti erano. Mi meraviglio che al presente gli uomini Non sieno affatto grossi come tortore. Cint. Perc
giovani? A codesto esgesuita che le chiama languide, o a que’ grandi uomini che vi riconoscono, segnatamente nella Mandragola
seguito in Firenze, e non aspettate di riconoscere o il casato o gli uomini , perchè l’autore per isfuggire carico ha converti
di Patras Alessandro Piccolomini nato nel 1508, da collocarsi tra gli uomini illustri del Cinquecento, oltre a tante opere rif
giarii accattoni de’ nostri paesi, i quali vogliono, a dispetto degli uomini e delle muse, battere la carriera del teatro, e f
91 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
di cielo in terra, dal consorzio degli dei si trovò confinata tra gli uomini . Alla tanta pompa e varietà delle decorazioni, a
92 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
lle Sicilie. Non nasce (dicemmo) la poesia teatrale se non quando gli uomini trovansi raccolti in società fisse, quando le mur
93 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
persuasissimo di questa irrefragabile verità, conosciuta da tutti gli uomini dotti e assennati di Europa, basterebbero a convi
a su’francesi, che convalidata non sia coll’autorità de i loro grandi uomini , pure e la ragione e la civiltà richiede, ch’io q
per partorire l’illusione desiderata! Di grazia, parlano in versi gli uomini ? Havvi in tutte le nazioni un linguaggio comune,
osofisti transalpini, che improprietà! che stravaganza! oh, vanno gli uomini a morir cantando? Cantansi le nostre opere; e qua
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
e Sicilie. Non nasce (dicemmo) la poesia teatrale se non quando gli uomini trovansi raccolti in società fisse, quando le mur
95 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
dale. Se però gli sforzi di quel re amante del sapere e fautore degli uomini di lettere non giunsero a dissipare la nebbia del
96 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
dale. Se però gli sforzi di quel re amante del sapere e fautore degli uomini di lettere non giunsero a dissipare la nebbia del
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49
eppe Grassi veneto, che già era stato a Napoli. Ne facevano parte gli uomini  : Pietro e Giovanni Andolfati, ecc. ecc., e le do
98 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
la verisimilitudine, decoro, e proprietà, come spesso avviene che gli uomini rompendo il freno di eccedente rigore, trascorron
opia alla giornata, è nel Teatro di Madrid. Nè soltanto in qualità di uomini di consiglio, probi, intieri, com’è il Vescovo in
e Lope, ma il Mondo, cioè i costumi, i caratteri, e le passioni degli uomini (che questo vuol dir Mondo, Signor Lampillas, e n
99 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
i una ateniese, la quale si fa generale delle donne per astringer gli uomini alla pace; ma ella abbonda di dipinture oscene ab
andi ed eroici, ma vi si dipingevano i fatti che loro accadevano come uomini , non come eroi. I mimi greci furono picciole favo
de’ Descartes, de’ Galilei. Criticastri meschini, per ispacciarvi da uomini d’importanza, di spirito, di gusto, di buon senso
100 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
e leziosa. Della novità in tal genere sono pur troppo vaghi i nostri uomini . Vero è che senz’essa non avrebbe ricevuto la mus
i e del Sassone, che non potranno mai abbastanza vivere. A così fatti uomini sarebbe da commettere la musica, quale noi la vor
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