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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 52-54
Maggi Andrea. Fu al suo apparir sulla scena uno de' più promettenti giovani, preconizzato il succ
giovane seguì amorosamente a traverso le varie fasi : Andrea Maggi è uno dei più prestanti attori che abbiano calcate le s
o dei segreti, che dirò psicologici, dell’arte, e ne avrebbe ottenuto uno splendido effetto. Nuli ameno egli occupa uno dei
, e ne avrebbe ottenuto uno splendido effetto. Nuli ameno egli occupa uno dei primi posti nell’areopago dell’arte drammatic
2 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Dei balli »
che si distacca dalla truppa un paio di ragazzi. Non falla mai che l’ uno non incominci dal rubare all’altro un mazzetto di
ile scherzo; vanno in collera, si rappattumano poco stante insieme; l’ uno invita l’altro a ballare, e si mettono su per il
altro concerto, che è di un pelo e di una buccia col primo. Conoscine uno e gli conosci tutti; si cambiano gli abiti dei ba
o delle Eumenidi, di ciò che operava l’arte di Pilade e di Batillo, l’ uno de’ quali moveva col ballo a misericordia e a ter
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 647
l’ambulatorio del Fondo. Pioveva a dirotto : la poverina, addossata a uno spigolo di muro, levava gli occhi al soffitto, di
spigolo di muro, levava gli occhi al soffitto, di volta in volta, con uno sguardo cosi triste, cosi disperato che impietosi
onio Morrocchesi pel 1802, trovo un Checcherini amoroso tenero, forse uno zio della Marianna.
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 26
giata servetta. formò compagnia, mantenendosi per quasi un trentennio uno de'più esperti capocomici. E dice il Colomberti n
e del '79. Lasciò molti figli dedicati all’arte paterna, tra'quali uno che sposò Lucrezia Bettini, figlia della celebre
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 266
Petrioli Nicola, abruzzese, nato ad Aquila il 1710 circa, fu uno de'più noti capocomici del secolo xviii. Recitava
orta Agostino Zurlini generici A Ravenna, trovandosi il 1765 in uno de'momenti più critici, fuggì dalla Compagnia, di
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413
di Henschel nel Vetturale Henschel di Gherardo Hauptmann, ottenendovi uno schietto e clamoroso trionfo per la grande vigori
iù grande semplicità. Al punto in cui scrivo, egli è additato come uno de' più forti sostenitori, se non il più forte do
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 765
Zoppetti Giovan Battista. Fu attore e capocomico di assai pregio, e uno de' primi a rappresentare Francesca da Rimini di
veneto. Dopo il bravissimo artista e poeta Francesco Augusto Bon, fu uno dei migliori che rappresentassero le tre belle co
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564
ano. Reg.° Passaporti 780. 1737, 10 Settembre. – Giuseppe Campioni : uno dei capi della compagnia de’ comici veneziani ven
meo Cavalieri, e attrice rinomatissima. Egli ebbe due figli de’ quali uno violinista espertissimo. Dice il Bartoli che « fa
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 692
n cassa, e fatti segno alle favorevoli dimostrazioni del pubblico, l’ uno per la voce stentorea, per la persona aitante, pe
ove stetter quattr’ anni, e tanto avevan progredito nell’ arte che l’ uno era divenuto il primo amoroso della compagnia e l
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
ma delle opere alla quale aveva posto ogni cura, e alla quale portava uno speciale amore. Partita di Francia per recarsi in
uscito fuora, là su di rivederla ho speme e fede. Il quale ancora in uno de’Suoi Capitoli alla Carlona (Trento, per Gio. B
o, un molle bacio, pieno d’insidie, una grata ma perfida accoglienza, uno sdegno lieve artificioso, una repulsa pietosament
ni a Dio — dice Fr. Bartoli — ne’ Monasteri di Mantova ; » de’ figli, uno fu quel D. Pietro Paolo, Monaco di Vallombrosa, c
he sostenne (Bartoli) « carichi ragguar devoli nella sua Religione, » uno , Domenico, si diede alla milizia, e il terzo, Gio
anno da imitare piu perfettamente che sia possibile come sarebbe, che uno inamorato sia bello un soldato membruto, un paras
ui siano. ne darrei [potendo far di meno] la parte di un uecchio, ad uno che hauesse la uoce fanciullesca, ne una parte da
la uoce fanciullesca, ne una parte da donna [e da donzella maxime] ad uno che hauesse la uoce grossa. Et se io, poniam caso
cono troppo il recitare. et se la necessità mi stringesse far fare ad uno sbarbato, la parte di un vecchio, io li dipingere
ra. Mass. Qui messer Veridico ui uorrei piu chiaro. Ver. Eccomi con uno essempio. dico che non basterà ad uno che faccia
ei piu chiaro. Ver. Eccomi con uno essempio. dico che non basterà ad uno che faccia la parte [poniam caso] d’uno auaro, il
mpio. dico che non basterà ad uno che faccia la parte [poniam caso] d’ uno auaro, il tener sempre la man su la scarsella, in
ficaci effetti, che danno spirito al recitare. Et se farà la parte di uno sciocco, oltre al risponder mal a proposito [il c
i mentione di molti histrioni eccelenti, et si conosce che questo era uno studio particolare, nel quale si essercitauano ;
cerui uoglio recitarui due sonetti soli che mi ricordo in lode sua l’ uno è Mentre gli occhi fatali hor lieti, hor mesti &a
cciato, ma anzi porrei a dosso a quella una bona Gamurra, Et a questo uno apariscente giacchetto ; accrescendo poi tanto di
dubbio che il ueder quei cenci, che altri mette tal uolta attorno ad uno auaro, o ad un famiglio ; toglie assai di riputat
toglie assai di riputatione allo spettacolo. Ver. Ben si puo uestir uno auaro, o un uillauo ancora, di certi habiti che h
r se io haurò [per gratia di essempio] da uestir tre o quattro serui, uno ne uestirò di bianco, con un capello ; uno di ros
estir tre o quattro serui, uno ne uestirò di bianco, con un capello ; uno di rosso con un berettino in capo : l’altro a liu
lori, come nelle foggie de gl’ habiti ; farli tra lor differentissimi uno con la cappa, l’ altro co’ l ruboncello ; uno co
tra lor differentissimi uno con la cappa, l’ altro co’ l ruboncello ; uno co pennacchi alla berretta, et l’altro con oro se
osto che l’huomo uegga, non pur il uiso, ma il lembo della ueste de l’ uno , o dell’altro ; lo riconosca : senza hauer da asp
Sant. O quante uolte son io stato ambiguo un pezzo, nel riconoscere uno in scena, per non esser ben differente da un altr
o, Ma per non lasciarui ingannati, credendo uoi forse, che ci bisogna uno stato per rappresentare una tragedia, uoglio dir
fare tutti i uestimenti apposta, ui andrebbe [come disse il Santini] uno tesoro. Ver. Il medesimo ui andarebbe anco, o po
che honoreuolmente sia nel suo grado uestita : Variando i pastori l’ uno da l’ altro, ne i colori, et qualità delle pelli
altre habbiano un solo Dardo, da lanciare, alcune habbiano poi et l’ uno , et l’ altro. et sopra tutti gl’ auuertimenti, bi
Et si come rende gran uaghezza, se il pastore haurà seco alle uolte, uno , o piu cani, cosi mi piacerebbe, che alcuna delle
e prologhi usati da gl’ antichi, cioè che in persona del poeta, eschi uno , togato, Et laureato, il cui habito richiede esse
. Senza convenzionalismi arte non v’ha : e molte volte per isbandirne uno a casaccio, se ne crea un altro maggiore e peggio
11 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74
produrre veruna novità! Ma quell’abitatore d’Icaria, che ne sorprese uno nel suo podere, fu per sicurezza della sua vigna
orpo principale del dramma, trattarono favole ed affetti, e formarono uno spettacolo sì dilettevole, che meritò di essere i
a Thespis. b. In fatti Arione che fiorì nel l’olimpiade XXXVIII fu uno di quelli che precedettero Tespi ed inventò il ve
Era questa figliuola di Cercione della quale Nettuno ebbe Ippotoonte uno dei dieci eroi che diedero il nome alle dieci tri
12 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365
ntamente dall’altra  tutto ciò farà sempre ammirar questo teatro come uno de’ più gloriosi monumenti dell’amor del grande e
appresentazioni, essi riescono a tutt’altro opportuni che a godere di uno spettacolo destinato a commuovere per dilettare.
ltri teatri si eressero nel medesimo secolo e quasi ogni città n’ebbe uno qual più qual meno magnifico a proporzione, tutte
eno magnifico a proporzione, tutte volendo partecipare del piacere di uno spettacolo pomposo come l’opera in musica. Sono d
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
n Italia una delle mie commedie intitolata i due gemelli veneziani, l’ uno de’quali era balordo, e l’altro spiritoso : vi di
ra erano stati in lui profusi. Una bella presenza, una buona voce, ed uno spirito inimitabile contribuivano moltissimo a re
cchi i più avvezzi a vederlo, e giustificava l’entusiasmo di Garrick, uno de’ primi comici dell’ Europa. L’uomo, in Colalto
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705
1782. Dei libretti pubblicati dal Cambiagi due soli potei vedere ; l’ uno di mia proprietà, che contiene 47 ottave cantate
rchè a ciascuna ne toccasse alcuno avrian pagati i Buchi un Zecchin l’ uno . 7 gennaio 1779 Più facile saria con l’acqua
ccolte di ottave e ad altre opere piacevoli del Corsini, assai noto è uno Scherzo poetico intitolato : Il viaggio dei fiore
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
tti. Il Bartoli si prova, naturalmente, di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, dedicandole un de'soliti sonetti, e c
zato ingiustamente il garzone d’un caffettiere, che la serviva ed era uno svizzero, gli diede uno schiaffo. Il ragazzo soff
rzone d’un caffettiere, che la serviva ed era uno svizzero, gli diede uno schiaffo. Il ragazzo soffri le parole, ma non i f
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 772
uccedevan nella sua mente accesa : ora era un pezzo dell’ Otello, ora uno della Zaira che egli diceva ad alta voce con febb
a voce con febbrile concitazione…. e da quel momento non ebbe più che uno scopo nella vita : salire sul palcoscenico. Fece
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 14
cchi. Studiò ben poco agl’ Ignorantelli, poi, giovinetto, fu messo in uno studio d’avvocato, che abbandonò all’insaputa dei
agiatezze che s’ era formata col teatro. Gaspare Lavaggi fu anche uno de'più eleganti attori della nostra scena di pros
18 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200
pria istruzione, è giusto, naturale, preciso, degno di Euripide. Nè L’ uno nè L’altro prende a parlare per mezza ora almeno
sti gonfio della propria robustezza e potenza prende il linguaggio di uno spirito-forte, e beffeggia gli Dei nominati da Ul
esto genere Scira nativo di Taranto, di cui Ateneo stesso dice che fu uno de’ poeti Italici, e si sa che Italiche si disser
olta fatica nè molta spesa, e gli Spartani se ne compiacevano come di uno spettacolo assai proprio per la loro frugalità. E
ergiche espressioni tragiche con lievi cambiamenti; ma formò eziandio uno spettacolo e una farsa particolare così chiamata.
e ingannato; ma potrebbero parimente due diversi scrittori di mimi, l’ uno coetaneo di Socrate, l’altro di Augusto, aver por
Traci ed Arabi ed Americani, tutti hanno avuto il loro Androne, cioè uno che prima di ogni altro si avvisò di saltare e di
ffare tutti i personaggi di una favola; la qual cosa avendo osservata uno straniere, quest’abile danzatore c’inganna , esc
tirsi! Fra tanti magnifici ingegnosi spettacoli de’ Greci ne troviamo uno assai puerile. Non mancava la Grecia di ciurmator
19 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289
ria instruzione, è giusto, naturale, preciso, degno di Euripide. Nè l’ uno nè l’altro prende a parlare per mezz’ora almeno s
sti gonfio della propria robustezza e potenza prende il linguaggio di uno spirito-forte e beffeggia gli dei nominati da Uli
esto genere Scira nativo di Taranto, di cui Ateneo stesso dice che fu uno de’ poeti Italici, e si sa che Italiche si disser
olta fatica nè molta spesa, e gli Spartani se ne compiacevano come di uno spettacolo assai proprio per la loro frugalità. E
ergiche espressioni tragiche con lievi cangiamenti; ma formò eziandio uno spettacolo e una farsa particolare così chiamata.
e ingannato; ma potrebbero parimente due diversi scrittori di mimi, l’ uno coetaneo di Socrate l’altro di Augusto, aver port
Traci ed Arabi ed Americani, tutti hanno avuto il loro Androne, cioè uno che prima di ogni altro si avvisò di saltare e di
ffare tutti i personaggi di una favola; la qual cosa avendo osservata uno straniere, quest’abile danzatore c’inganna, escla
tirsi! Fra tanti magnifici ingegnosi spettacoli de’ Greci ne troviamo uno assai puerile. Non mancava la Grecia di ciurmator
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735
embiule. La Cutini-Mancini recava con sè, in più della Romagnoli, uno spirito di modernità e un sentimento di grande fi
ubblico dell’ Accademia Fiorentina de’ Fidenti. Non era una donna, ma uno spiritello, che correva per la scena con movenze
21 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
Talvolta molti secoli scorrono senza che la storia possa annoverarne uno solo. La pianta dell’aloè, che sta cent’anni a ge
l canto e della ragionevolezza nel tutto, giaccia obbrobriosamente in uno stato peggiore di una prosa infelice e meschina,
riosamente in uno stato peggiore di una prosa infelice e meschina, in uno stato dove né il teatro conserva i suoi diritti,
il teatro conserva i suoi diritti, nè la lingua i suoi privilegi, in uno stato dove la musica non ritrova immagini dà rend
e la musica non ritrova immagini dà rendere né ritmo da seguitate, in uno stato dove la ragioni non vede alcuna connession
le parti, né il buon senso alcun interesse fondato nelle passioni, in uno stato finalmente dove s’insulta ad ogni passo all
ia la forte e la più intensa della natura, è tuttavia la meno estesa, uno solo essendo l’oggetto che la determina e semplic
llo spettatore. In secondo luogo la necessità di riempire le scene in uno spettacolo, dove altro non si cerchi che di abbag
guastar i costumi e di rovinar la poesia. Nella prima mi sembra udire uno dei Ceteghi che rimprovera a Catilina la sua ribe
te pubblicato in Napoli è paragonato coll’Ipermestra, ciò che sarebbe uno stravagante quadro di Giordano posto accanto ad u
trettante energumene sanguinarie e il genitore comparisce un perfido, uno spergiuro, un mostro; laddove nelle Supplicanti d
a lettera al Conte Vittorio Alfieri; bisogna pur accordare esser egli uno de’ principali corruttori del moderno musicale te
solo per cavar d’impaccio il poeta terminando col solito formolario d’ uno sposalizio. Gli stessi pregi e i difetti stessi s
e a rinvenirsi ha avuto il coraggio d’intraprendere in lingua non sua uno de’ più difficili lavori della ragione poetica qu
uttosto un farnetico divenuto giuoco della sua eccessiva sensibilità, uno schiavo della mollezza che ci vendica fra le sue
zio d’un’anima più ingenua, e colla non mentita allegrezza, indizio d’ uno spirito più contento. [23] Per poco che il lettor
ente battuta e corrosa che non vi si scorgeva né un dio né un uomo ma uno scoglio informe, così i pregiudizi e gli abusi ha
l’impresaro. Io ho divisato non per tanto d’aprire a questo settembre uno spettacolo, e voglio che sia nuovo perché il pubb
era buffa, non è da maravigliarsi se i lettori non degnano di gettare uno sguardo sul libretto, se il poeta da sovrano, qua
do certo per altro che trovasi attualmente fra i poeti italiani più d’ uno che compone con sensatezza e con gusto. 152. [N
22 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
sero ammessi a rappresentare in città. I noti carri di Tespi menati d’ uno in altro luogo dovettero essere una specie di ten
teatro edificato dagli Arcadi in Megalopoli. Policleto ne architettò uno in Epidauro, che sorpassò in vaghezza e in propor
vano per prezzo, non è da stupirsene; e Cornelio l’adduce appunto per uno degli esempj della diversità de’ costumi de’ Grec
mpj della diversità de’ costumi de’ Greci e de’ Romani. La musica era uno de’ pregi di Epaminonda e di altri grand’ uomini
uoi versi. Eschilo musico, attore e saltatore non meno che poeta, era uno de’ valorosi capitani del suo tempo, e sotto di l
rispettivi cunei. Ogni coppia di queste picciole scalinate conteneva uno spazio, che dall’andarsi sempre ristringendo nel
corato. Due splendidi campi di onore aperse agl’ ingegni la Grecia, l’ uno ne’ giuochi Olimpici e l’altro in Atene; e nell’u
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
che non sarei più entrata in nessuna compagnia buona, perchè sembravo uno stenterello (a quell’ epoca non v'era molta simpa
vamo fatto un sogno : stabilirci…. lasciar l’arte. Egli diffatti aprì uno studio fotografico in Padova ; ma lo colpi una gr
servatrici del testo : me n’ ebbi ad accorgere, vedendola più sere in uno stesso lavoro. La vivacità della sua dizione, la
ttosto, spero, di modestia, accennando ai giornali che le predicevano uno splendido avvenire nelle parti di forza e di sent
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Pani Lorenzo. Nato a Firenze il 1750, fu un egregio tiranno, e uno de'principali capocomici dal 1785 al 1815. Morì a
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Scarlatino Zoan Maria. È citato assieme a uno Zaccagnino, a Francesco Ruino e a Pignatta (V. Ru
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
i recò in Ispagna, ov’era ancora nel 1782 impiegato alla direzione di uno di que’ teatri.
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 109-112
tano Sirelli. Tale notizia venne confermata dallo stesso Mascherpa in uno scritto da lui presentato alla I. R. Polizia di V
e la sua Compagnia al servizio di Maria Luigia Duchessa di Parma, con uno stipendio annuo per quelle stagioni che doveva pa
ochissime parole. Non si occupò mai di direzione, ch' egli affidava a uno de' suoi artisti ; e v'eran mesi in cui non compa
28 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VII. Copia di Teatri per l’Impero: magnificenza e profusione eccessiva negli spettacoli sceneci. » pp. 38-55
nni Cristofano Amaduzzi mio dotto amico, m’indussi a credere che nè l’ uno fosse nè l’altro. Le reliquie indicate per suo pa
ità che introdusse nell’arte pantomimica. Erode Ascalonita ne edificò uno assai grandioso in Gerusalemme. Prima che nella P
a tutti i filosofi, retori ed altri letterati stranieri. Era Tiberio uno de’ principi più avversi allo spettacolo teatrale
essi furono da lui destinati procuratori delle provincie; ne collocò uno nell’ordine de’ cavalieri; un altro nel senatorio
ne collocò uno nell’ordine de’ cavalieri; un altro nel senatorio; ed uno che da giovine avea rappresentato nella stessa ci
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
edica una mezza pagina di lodi a questo comico, per aver potuto, dopo uno studio indefesso, accurato e minuzioso, sostituir
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
e una sorella minore delle precedenti, e moglie di Francesco Fefferi, uno de’ principali attori della compagnia. Al nome di
31 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
kespear ed Otwai anche nelle mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’ uno or l’altro partito, e la sua approvazione data a
che cinque anni) comparve un dramma intitolato lo Cecato fauzo che è uno sposo che si finge cieco per gelosia66. Giovanni
o e somma intelligenza nel colorire i caratteri e le passioni. Eccone uno squarcio che può dar qualche idea del patetico ch
presso a precipitare nel fondo dell’abisso, ma mi fento trattenere da uno che pareva mi rassomigliasse. Io co’ più vivi rin
te sono lo Spirito-forte in cinque atti, e gli Ebrei, ed il Tesoro in uno solo. Nella prima ha ben colorita la malvagità de
1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian nelle sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedesco l’Ugolino trage
quale si notano molte bassezze ed assurdità. Il colonnello Ayrenhoff uno de’ letterati dell’Austria ha composte più traged
lo Sposo Cieco del Krüger o col Cecato fauzo napoletano, perchè non è uno sposo geloso, ma un padre trincato che per tal me
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 684-685
o, e molte ne tradusse dal francese. Dettò varj romanzi e due volumi, uno di ricordi della sua vita, uno di notizie de’ com
cese. Dettò varj romanzi e due volumi, uno di ricordi della sua vita, uno di notizie de’ comici del suo tempo, tuttavia ine
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525
lla vis comica. Fanciullo, non ebbe alcun amore agli studj, ma n’ebbe uno grandissimo al teatro, ch'egli si fabbricava da s
macilenta per fame ; che ad ogni passo verso l’agiatezza e la gloria, uno vedea farne contro di lui dalla maldicenza e dall
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
dopo di aver compiuto il corso di studj a Padova diventando in breve uno dei migliori brillanti del suo tempo. Fu il primo
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ndovi da Brighella. Fu artista il Nicolini di non comune versatilità, uno degli ultimi e fortunati campioni della commedia
36 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
Letteratura e Commedia Turca. Declinando dal settentrione e dando uno sguardo a Costantinopoli ad oggetto di lasciar tu
more della storia debbesi la beneficenza usata da questo principe con uno storico Italiano. Giammaria Angiolello Vicentino
spirito imitatore fecondo da per tutto ha prodotto fra’ Turchi ancora uno spettacolo scenico. Ma la drammatica di questi mo
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
gliata ed oscura, e pareva che le sue parole uscissero dall’esofago d’ uno che mangiasse. L'ho trovato in veste da camera, c
mmedianti che stavano tra le ventitrè e le ventiquattro, era riputato uno degli ultimi grandi uomini dell’arte. Chiamava og
n pur con stupor l’onde Tirrene, che di calcar seguite il bel costume uno i dotti Licei, l’altro le Scene.
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
sero ammessi a rappresentare in città. I noti carri di Tespi menati d’ uno in altro luogo dovettero essere una specie di ten
teatro edificato dagli Arcadi in Megalopoli. Policleto ne architettò uno in Epidauro, che sorpassò in vaghezza e in propor
vano per prezzo, non è da stupirsene; e Cornelio l’adduce appunto per uno degli esempj nella diversità de’ costumi de’ Grec
mpj nella diversità de’ costumi de’ Greci e de’ Romani. La musica era uno de’ pregi di Epaminonda e di altri uomini grandi
e belliche. Eschilo musico attore e saltatore non meno che poeta, era uno de’ valorosi capitani del suo tempo, e sotto di l
rispettivi ounei. Ogni coppia di queste picciole scalinate conteneva uno spazio, che dall’andarsi sempre ristringendo nel
ecorato. Due splendidi campi di onore aperse agl’ingegni la Grecia, l’ uno ne’ giuochi Olimpici e l’altro in Atene; e nell’u
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Galeazzo Savorini che gli successe nella maschera, non potrei citarne uno che avesse compiuto un corso di studi. » Lo vedia
40 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
brevità e nettezza possibile tutto ciò che nella presente materia ha uno stretto legame col mio argomento ai capi seguenti
qualora si crede di ritrovar in queir oggetto la propria felicità. L’ uno e l’altro è stato dalla natura con mirabile prove
degli Efori, il quale autorizzava colla sua compostezza e taciturnità uno spettacolo così strano. Gli occhi nostri lo ritro
obustezza d’animo erano qualità e circostanze atte a render innocente uno spettacolo così stravagante per qualunque popolo
della danza nel melodramma. [14] In tre maniere può questa entrare in uno spettacolo teatrale o accompagnando costantemente
avoriti; per lo che ottenne la permissione di sostituire in suo luogo uno schiavo, che cantasse il poema insieme col musico
fatto ballo, come non disdirebbe nemmeno rappresentandosi un trionfo, uno sposalizio, un’allegrezza pubblica, una festa cam
l buon senso. Difatti se tutto ciò che distrugge il fine principale d’ uno spettacolo è da condannarsi; se il fine principal
ia intromettersi sarà sempre una mutilazione che si fa al melodramma, uno svagamento straniero che fa perdere il filo al re
che viene appunto a far lo stesso nel melodramma? E se sarebbe deriso uno storico, che sul più bello d’un racconto fatto in
ntrodotti cotesto ballo e cotesto coro, né se i poeti conservassero l’ uno e l’altro più per l’autorità imperiosa della reli
sca per ammazzar Jason; e quando furono all’entrare, s’ammazzavano ad uno ad uno, ma non si vedevano morire. Dietro ad essi
ammazzar Jason; e quando furono all’entrare, s’ammazzavano ad uno ad uno , ma non si vedevano morire. Dietro ad essi se n’e
pur tutto pieno di fuoco, ed essa in cima con una corona in testa, ed uno scettro in mano sedendo sopra una nube, e da essa
zione delle pastorali da lui modulate e celebre fra gli altri divenne uno chiamato il Granduca. In seguito la corte di Tori
la danza e da gran numero di decorazioni sorprendenti rappresentarono uno de’ più ingegnosi divertimenti in quel genere. Ne
qualità de’ corpi, e queste delle più inerti non isvegliano se non se uno scarso numero d’imagini, laddove per gli occhi ma
ammai, e che se riesce bene una qualche volta per mille altre volte è uno spettacolo assurdo. La cagione si è perché la mat
ai non si genera senza la chiara percezion dell’oggetto. Come farebbe uno scultore che si credesse d’aver maravigliosamente
r Ezio, Fulvia, e Valentiniano. [37] Adoperando l’inventore dei balli uno strumento così difettoso come lo è una tragedia o
lo cercano dappertutto, finché trovatolo che s’era nascosto dietro ad uno scoglio, il riportano in mezzo alla scena, e danz
allora da una sala da ballo dove pigliata avessero insieme lezione da uno stesso maestro; ora in quella smania di far ad og
o la sua totale proscrizione potrebbe sembrar troppo rigorosa a più d’ uno de’ miei lettori. Ned io contrasterò che atteso l
n senso; perocché allora si suppone che sia essa non un intermezzo ma uno spettacolo nuovo, il quale non è obbligato ad ave
eccitar la fantasia degli Spartani coll’idea del godimento aveva anzi uno scopo diametralmente opposto. Conobbe egli che bi
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
lità. Sono parecchi anni che trovasi in Napoli (1781-82) impiegato in uno di que’ Teatri, facendosi onore e procurando a sè
42 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Conclusione »
a possente sovrana dell’uomo, e in cui di mille piaceri se ne formava uno solo ed unico al mondo59. [Concl.2] Ma poiché l’
e due esempi di dramma, lavorati nel modo che s’è andato divisando. L’ uno di essi è Enea in Troia, l’altro Ifigenia in Auli
43 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « appendix » p. 275
nel seguente foglio I il numero 129 e continuare sino al 144; ma per uno de’ soliti errori tipografici si è ripetuta la nu
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 838-
tanto vi si distinse che a’tempi del Bartoli (1782) egli passava per uno de’ migliori avvocati, sapendo anche ne’ più astr
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
l suo patrocinio quest’Opera Scenica allora, che se ne riproduceva in uno di quei Teatri la recitazione. Il Libro fu stampa
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
uoi ragionamenti, già riferite dal D’Ancona (op. cit.) : Io mi rido d’ uno che lo dimandavano il figlio di Ciampolo (Giampao
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
amo alle stampe col titolo di motti brighelleschi. « Il tempo però ed uno studio più assiduo – aggiunge lo stesso Bartoli –
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
rono lo svantaggio in lui di una voce monotona e non insinuante, e di uno sceneggio sovente, se naturale, troppo confidenzi
49 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO IV. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 47-55
Letteratura e Commedia Turca. Declinando dal settentrione e dando uno sguardo a Costantinopoli (ad oggetto di lasciar l
more della storia debbesi la beneficenza usata da questo principe con uno storico italiano. Giammaria Angiolello vicentino
spirito imitatore, fecondo da per tutto, ha prodotto ancor fra Turchi uno spettacolo scenico. Ma la drammatica di questi mo
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Brescello li 16 Dicembre 1738. »
in obligo di vmiliare à V. A. S. come oggi a mezo giorno è urtata in uno di questi Molini una Barca, in cui ui era la Comp
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ancesco. Nato a Napoli il 1770, più noto col diminutivo di Ciccio, fu uno de' più chiari del suo tempo nelle parti di carat
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38
vi riuscì compiutamente. Come attore, invece, egli avrebbe diritto ad uno studio accurato che ne rivelasse le alte doti. Eg
ora ristampare la commedia chiamata la Donna costante, essendo questo uno de’frutti della mia professione, ecc. ecc. È ques
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 156-158
Morelli Alamanno. Figlio del precedente, uno dei più forti e gloriosi artisti del nostro tempo
lla quale specialmente il personaggio di Sior Filipetto s’ebbe in lui uno de' più ingegnosi e brillanti interpreti, e per l
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
rlechino, et altri che imitano simili personaggi ridiculosi, che ogni uno di questi parlano a suo modo, senza osservanza di
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
alata. Sposa a un Giustiniano Mozzi, primo amoroso,n’ebbe due figli : uno maschio, il rinomato tenore, e una femmina, attri
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 515
alla scuola degli artisti che eran colla Battaglia, diventò in breve uno de’ principali caratteristi. In capo a tre anni d
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
po in Fossano una Compagnia di Comici assai faceti, capo de'quali era uno chiamato Toscano, che si tirava dietro un gran nu
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 699-
Woller Gaetano. Nativo di Roma, fu uno de'più egregi artisti italiani pel ruolo di gener
59 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
kespear ed Otwai anche nelle mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’ uno or l’altro partito, e la sua approvazione data a
opportunità alle sue figluole di scroccare; là dove il Krüger dipinge uno Sposo che si finge cieci per gelosia. Esiste poi
Napoli un’ altra opera buffa intitolata lo Cecato fauzo, ed è appunto uno sposo che si finge cieco per gelosia, come quello
ed intelligenza nel colorire i caratteri e le passioni. Ne recheremo uno squarcio che darà qualche idea del patetico che v
presso a precipitare nel fondo dell’abisso, ma mi sento trattenere da uno che pareva che mi rassomigliasse. Io co’ più vivi
1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian nelle sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedesco l’Ugolino trage
quali si notano alcune bassezze ed assurdità. Il colonnello Ayrenhoff uno de’ letterato dell’Austria compose più tragedie e
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 13
cava gli effetti nella varietà delle voci, di cui, dicesi, egli aveva uno scatolino. L’originale non dava dunque troppa gar
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
a recitar le parti comiche, e dopo di essere stato un anno con lui e uno con Beltramo e Della Guardia, si scritturò con Pa
62 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
razione, il quale affetto sostituito ad ogni altro rendeva pregievote uno spettacolo contrario per se stesso al buon senso.
discorso pura e regolato, ma non saranno giammai sufficienti a formar uno scrittore eloquente. La forza degli argomenti, la
prima vista né straordinario, né difficile ad ottenersi, è nullameno uno degli sforzi più grandi che abbiano fatto i moder
Antonio Perti bolognese abbastanza noto in Europa e per essere stato uno dei primi maestri nella musica di chiesa, e per a
iascuno stromento necessario in parte al fine propostosi, non dovea l’ uno impedir l’azione dell’altro cosicché il basso, pe
di Zeffiro, gli fu presentata al sortire dà una maschera sconosciuta uno smeraldo di gran valore. Io ho veduto un suo ritr
i fecero ben tosto sviluppare i portentosi suoi talenti pel canto. Ni uno a’ tempi nostri ha sortito dalla natura còrde più
come a torto il chiama il Conte Algarotti 90, il fece anzi comparire uno de’ più rinomati cantori del suo tempo. Antonio R
lani e Pio Fabri, tenori eccellenti, Bartolino faentino, e il Minelli uno di que’ cantori che hanno a’ tempi nostri possedu
uso quotidiano del teatro, una gran cognizione critica della storia, uno studio filosofico, analizzato e profondo del cuor
oluto adombrar il vero, o recar onta alle glorie della loro patria. L’ uno si è il signor conte Benvenuto di San Raffaele re
e settecento, ove colla licenza che permette la maschera, schiera ad uno ad uno con festiva ironia tutti i difetti che dom
ecento, ove colla licenza che permette la maschera, schiera ad uno ad uno con festiva ironia tutti i difetti che dominavano
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643
Orsola Cecchini. » A corredo poi dell’articolo, pubblica tre sonetti, uno di Gio. Bernardino Sessa, che sta in fine delle r
o Delfa in tragedia, ispirò un sonetto al Sofferente Incognito (12) e uno all’Astratto (16) ; un madrigale al Riparato (51)
ognito (12) e uno all’Astratto (16) ; un madrigale al Riparato (51) e uno all’Affilato (85). Per la Pazzia di Flaminia, scr
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 449
città di Toscana, e tornò a Firenze ov’ebbe l’egual fortuna. Mortogli uno zio prete assai dovizioso, lasciò il teatro, e si
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
bellezza della voce, e soprattutto la grandezza dell’ingegno, diventò uno de’ più egregi attori del suo tempo. Fu, qual pri
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
costumi, ma tanto si diè allo studio, che in brevissimo tempo divenne uno de’ più forti artisti de’ suoi giorni. In alcune
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
a, ne restò vedova dopo alcun tempo. Vezzosissima attrice e dotata di uno spirito singolare, volle abbandonare le parti in
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 753
condia, e la natural comicità. Passò poi col Pianizza a Napoli, « e i uno di que' teatri – dice Fr. Bartoli – si fece conos
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
e ed Elisa. Figli di Carlo Berti e di Giovanna Mazzarelli, nacquero l’ uno a Treviso il 17 gennaio del’ 1870, e l’altra a Tr
ucato alla scuola dello Zaccone, col quale fu per alcun tempo, è oggi uno de’ migliori amorosi del nostro teatro di prosa.
tenente alla fine della sua carriera, lo dipingeranno forse meglio di uno schizzo di Vanloo. Oltre alla corrispondenza del
ndo egli annunziare al pubblico lo spettacolo del domani, fe’segno ad uno degli spettatori, l’altro aveva già preso la port
ualche scena era stata fatta da un autore, ma l’insieme dell’opera da uno scolaro…… Il suo errore principale, per esempio,
uovo grande trionfo per l’Arlecchino Bertinazzi, non pare ne segnasse uno per l’autore. Il Des Boulmiers (ivi, pag. 498) ch
le parti che per natura o per arte loro si attagliano ; ed è raro che uno , o due al più, possano rappresentare differenti c
tale attrice, ne verrebbe gran vantaggio all’arte…. Al pubblico certo uno grandissimo ; chè la varietà delle Compagnie prod
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 317
restituì a Firenze, ove, aperta una bottega di libri antichi, doventò uno dei più pregiati e intelligenti librai, ed ove mo
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
ere stato il Calcese giureconsulto. Comunque fosse, egli ebbe fama di uno de’ migliori comici del suo tempo, nè solamente a
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 55
tta, chè a cagione appunto della sua melensaggine, riuscì, egli dice, uno de' più dilettevoli personaggi della commedia.
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 181
il seguente sonetto con in fronte il ritratto qui riprodotto. Opera l’ uno e l’altro, a quanto sembra, dello stesso autore,
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 299
te con la intelligenza, mercè la quale, toltosi dal recitare, diventò uno de' più abili capocomici e direttori. Formò una s
75 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
andola qual cosa sua. Laudivio, poeta natìo del regno di Napoli137, e uno tra coloro che componevano l’accademia del Panorm
lennemente rappresentare in Roma dal sopraccennato Cardinal Riario; l’ uno in prosa latina (trattone l’argomento e ’l prolog
volte in Lipsia nel principio del XVI secolo. Leon Battista Alberti, uno de’ più gran valentuomini de’ suoi tempi, nato se
ivolgata come sua, e dedicata al marchese di Ferrara Leonello d’Este, uno de’ più dotti principi della sua età e de’ più sp
pure in tal periodo due componimenti drammatici d’uomini di lettere; uno di D. Errico d’Aragona, marchese di Villena, ch’e
ni, della musica e della poesia, compongono quel tutto concatenato ed uno che appresso portò il titolo di opera. 142. Chi
76 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
militari, di sospensioni meravigliose, fatta in somma per presentare uno spettacolo degno di ogni attenzione. Longino otti
sospensioni e cautele erano indispensabili per disporre l’uditorio ad uno spettacolo oltremodo atroce di un figlio che si b
rmezzi è cantante, nel giudizio è parlante come ogni altro attore, ed uno solo favella pel resto, la qual cosa si osserva i
e sì spesso declama contro gli antichi, ne adottò la decisionea. Nè l’ uno nè l’altro erudito in leggendola consultò il cuor
decorate dal ballo del coro; nè altra differenza può ravvisarsi tra l’ uno e gli altri, se non quella che si scorge ne’ cara
a di Sciro in Atene, nella quale Cimone nominò i giudici scegliendone uno di ogni tribùa. Atene dovette all’istituzione di
77 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
poneasi alla contemplazione e al l’esercizio colla musiea, anche Chun uno de’ più celebri imperadori Cinesi, che secondo gl
ndare al palazzo dello sposo, e si congeda da Cano. Giova trascrivere uno sqarcio del loro dialogo. «Sac. Permettete, o Pa
più il più brutto di tutti gli uonrini, le segue e le accompagna con uno strumento di rame chiamato nell’India Tam. Mentre
aver notizia che il Ludolfo ha fatto un lessico Etiopico, l’Antequil uno del linguaggio Zend, Haex del Malaico, Clodio del
78 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »
desimo anno trionfare nelle quattro parti del mondo, venga intitolato uno scritto che ragiona di poesia, di musica, di cose
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 202
anta la probabilità che il nome di Arlecchino venga dall’essere stato uno zanni protetto da Achille di Harlay, primo presid
80 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
rbarie le moderne nazioni Europee, prima di avere chi potesse dettare uno squarcio di prosa competente, abbondarono di Trov
cono nuovi bisogni e nuovi mali. Il teatro che vuol considerarsi come uno de’ pubblici educatori, per rimediare a que’ mali
poesia non tocca l’eccellenza se non quando la nazione giunta sia ad uno stato florido, e quando i vizj dell’uomo colto e
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339
sima, esercitava su’novizj e su’ provetti un fascino ineffabile : non uno de’ vissuti con lui o sotto di lui che non ne abb
ata, scoppiavan risa convulse ; ma il pubblico era sempre in faccia a uno specchio di vera eleganza…. Dire delle lodi tribu
lo smembramento di essa ne segnò il materiale e morale scadimento. In uno slancio di megalomania, profondamente convinto, n
82 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
alorché si consiglia coi grandi della nazione intorno alla scelta di uno sposo. Chi può frenare il riso in veggendo un Tim
gliano ancor sul teatro comparir que’ tali, che sono, che si facciano uno scrupolo di mentire al pubblico e (come diceva a
. Per mettere in tutto il suo lume una proposizione che profferita da uno straniero in mezzo alla Italia può forse comparir
iano loro tanto di modestia e di buona fede quanto basta per degnar d’ uno sguardo le osservazioni di un amatore del bello,
ni aggradevoli. L’armonia è, per così dire, il legame o vincolo fra l’ uno e l’altra siccome quella che modifica l’accento s
musica, giustifica l’intervento di essa, anzi lo rende necessario. Ma uno stato dove la passione s’esprime per reticenze e
ella poesia e degli strumenti come di due interlocutori che parlano l’ uno dopo l’altro. Ed è qui appunto dove più che altro
aga ed incerta s’appiglia pure ad un qualche partito, o si risolve in uno o più sentimenti determinati, allora l’accento de
ossa degli strumenti è incitata e veloce. Sarebbe lo stesso che se ad uno che anela nel corso, altri gettasse fuori di stra
estremamente assurde e ridicole le arie obbligate dove la voce imita uno stromento sia da fiato ossia da corda. Lo scopo d
o prima di finire. Chi sei mangia fra’ denti, chi lo canta ridendo. L’ uno strilla, l’altro balbutisce e il terzo scivola.
derne ballerine del Suratte descritte con penna rapida e brillante da uno storico filosofo lo sono nel preparar eruditament
cazione. [48] Diffatti se l’imitazion teatrale si proponi due fini, l’ uno la rassomiglianza della copia che imita coll’orig
ureurs ton pays accablé.»143 [51] Eppure (mi sento opporre da più d’ uno ) le vostre invettive sono altrettanti colpi dati
sofisma, il quale ridotto in massima dalla ignoranza e avvalorato da uno spezioso pregiudizio, è quello che cagiona l’este
ualche cosa di peggio. Quindi la sorpresa mista di sdegno colla quale uno straniero nuovo alle impressioni riguarda l’insul
misura del tempo e del movimento, che troppo è difficile conservar l’ uno e l’altro nelle carte musicali prive dell’aiuto d
ato, del vero non m’hanno incallito l’orecchio contro le seduzioni di uno stile pieno di artifizio e di sorpresa, Pacchiero
un qualunque lavoro poetico, ora al recitar un poema, ora al declamar uno squarcio di orazione rettorica, e talora (come ne
verle tutte, e che nei dialoghi era a quando a quando accompagnata da uno strumento che rimetteva in sesto la voce quando a
gli Antichi. Quello di Marcello che conteneva venti mille persone era uno dei più piccoli a paragone di quello di Scauro do
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 407
ostetti) nel Bersagliere di Roma : Carlo Romagnoli tenne meritamente uno dei primi posti fra i nostri attori. Aveva bella
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1024-1026
, radici solide e profonde nella Corte (si vuole che lo Scolari fosse uno Zanni perfetto), spirito bizzarro, irrequieto, in
iani, che a coppia a coppia, per solito (un Magnifico, o Pantalone, e uno Zanni, ossia : un padrone e un servo), si recaron
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Mantoua li 16 Dicembre 1678. » pp. 127-128
no prigione è se l’ esaminarano li essami non si confrontariano dell’ uno e dell’ altro è potrebbe succedere del danno tant
quattrino in pranzi e cene da pazzo. Ridotto al mendicare, ricorse a uno strattagemma che l’arte gli suggerì. Egli recitav
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
orona tragica non ancora toccata. E per conseguirla attese a formarsi uno stile grave e sublime e maestoso e spoglio della
osservare nelle aringhe de’ Greci oratori con quali forti ingiurie l’ uno contro l’altro essi si scagliassero nel Pritaneo
, figlio di Atreo famoso per la scellerata cena e di Cressa colta con uno straniero. Dopo ciò arriva Ulisse, e cerca di pla
. È mai naturale che egli avesse due volte valicato in tempo sì corto uno stretto di sessanta miglia italiane interposte da
ardisca contrapporle? Certo niuno b. Si apre sì bel componimento con uno spettacolo curioso e compassionevole. Vedesi in u
agione che soggiungo. Se fossero stati semplici individui accresciuti uno per volta, ne seguirebbe che Eschilo non avesse i
oncepirsi un luogo stabilmente composto di diversi membri, tra’ quali uno vene fosse fuor di mano nè da altri prima frequen
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 22
o dalle guardie borboniche, che gli trovarono un rapporto politico in uno stivale. Liberato poi, e cambiato il governo, egl
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 146
n farne altri mai più. La serbò in vita un marinaio, che trovavasi in uno schifo, vicino al sito dove gettossi, afferrandol
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ce armoniosa, la fisionomia aperta, la figura adatta al suo ruolo, fu uno de' più reputati caratteristi del suo tempo. Le c
90 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
a leggere ciò che in tal questione scrisse giudiziosamente M. Diderot uno de’ più rinomati ragionatori moderni della Franci
ntazione posta in musica dallo Zarlino per Errico III in Venezia, che uno sbozzo e quasi un preludio dell’opera. 149. Mura
scritta come si conviene, non vi sarebbe maggior disconvenienza, che uno morisse cantando, che recitando versi. 151. Cas
esso, che nella serpe divien veleno e nell’ape si converte in mele) l’ uno impugnate, l’altro trascritte. L’impugnò il Lampi
n si sia curato di citar la fonte onde bevve, pur mi piace di recarne uno squarcio: Los Cantores Son acaso los unicos
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 662
ternativamente, ancora col Rossi, e con Pietro Rosa. Ebbe tre mariti, uno dei quali, il secondo, a noi sconosciuto. Gli alt
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 727
i copia del suo maestro, che chiudendo gli occhi si poteva scambiar l’ uno con l’altro. Uscito dalla compagnia, ne formò una
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
a intelligenza e per la vivacità non ebbe chi gli stesse a fronte. Fu uno de'principali ornamenti della Compagnia di Antoni
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360
’intrecciavano pezzuole bianche-gialle tra palco e palco, intanto che uno scelto coro di cantori venuto per le musiche sacr
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 679
del Re, e da Renata di Romilly, Duchessa di Cheures ; rappresentati l’ uno da Michele La Caille de La Tour, suo scudiere, l’
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 731
Orvieto il 2 ottobre 1694 al fine di ottenere il passaporto per sè e uno per tutta la sua Compagnia : il che fa credere es
97 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
immaginazione gli traevano, per così dire, dal nulla, e presentavano uno spettacolo tutto nuovo. Di là uscirono quelle mar
. Tutto è inutile; egli è fermo nel suo pensiero; si congeda, cavalca uno scarafaggio sull’ autorità di un apologo di Esopo
e, ma l’argomento n’è indecentissimo. L’Ateniese Lisistrata moglie di uno de’ primi magistrati si fa capo delle donne Grech
to colle formalità tragiche, mettendo, in vece di sangue, del vino in uno scudo. I comici non lasciavano occasione alcuna d
ione prendere il sostentamento di ciascuno; perocchè non mi piace che uno straricchisca, mentre un altro manca del bisognev
ace che uno straricchisca, mentre un altro manca del bisognevole: che uno possegga moltissima terra, intanto che un altro n
to che un altro non ne abbia pure una spanna per esservi sepolto: che uno sia circondato da una folla di schiavi e un altro
). La satira de’ poeti contemporanei, e spezialmente de’ tragici, era uno de’ principali oggetti della commedia antica, non
gli. L’angustia di Mnesiloco vicino ad essere scoperto dovea produrre uno spettacolo assai piacevole. Egli si spaventa e l’
i nel vasto teatro Ateniese, che comprendesse due membri, de’ quali l’ uno rappresentasse parte di una strada, e l’altro il
e l’altro il tempio di Cerere adjacente, il luogo in tal caso sarebbe uno . Le Rane (Βατραχοι). Eschilo, Sofocle ed Euripide
tte per ispaventarlo; ma egli è bravo, non conosce timore. Sente però uno strepito, e comincia a temere. E’ curiosa in ques
te senza dar segno di dolore, sarà certamente Alcide. E’ battuto or l’ uno or l’altro: vogliono lamentarsi, ma si trattengon
de’ pulcinelli e degli arlecchini, ma è vivace e ridicola. Un pianto, uno sdegno che convenga occultare, un riso o dissimul
della musica apposta alla loro poesia. Sembra che Euripide ripetendo uno squarcio di qualche dramma di Eschilo, lo declami
upo, a un toro? Esse si trasformano in quello che vogliono. Se vedono uno zotico come Senofonte, prendono la forma di centa
a prima gli Ateniesi a tale rappresentazione, non essendo preparati a uno spettacolo così strano. Ma lo stupore sì dissipò
a cui Pistetero insinua a misurar solo se stesso: ottima lezione per uno stuolo di sedicenti matematici. Tutti questi ozio
centi matematici. Tutti questi oziosi vengono discacciati, come anche uno spione ed uno che si spaccia per giureconsulto e
ci. Tutti questi oziosi vengono discacciati, come anche uno spione ed uno che si spaccia per giureconsulto e venditore di g
e del cane; indi decreta che al cane reo sia ficcato dove meglio stia uno stoppino e che si accenda e si consumi l’ oglio a
adrone (aggiugne Demostene) al principio del passato mese ha comprato uno schiavo tintore di pelli, di nazione Paflagone, c
d’ungerti Gli stinchi incancheriti. Cle. Ed io vo’ svellerti Ad uno ad uno i grigi peli, e renderti Un giovinastro
ti Gli stinchi incancheriti. Cle. Ed io vo’ svellerti Ad uno ad uno i grigi peli, e renderti Un giovinastro rigogli
solo, o Pluto, tutte s’inventarono le arti e le astuzie: per te solo uno taglia corami, uno è fabbro, un altro muratore, u
te s’inventarono le arti e le astuzie: per te solo uno taglia corami, uno è fabbro, un altro muratore, un altro ruha e fa b
, e composero essi pure delle favole coltivando la commedia nuova; ed uno di essi spiccò singolarmente più nel rappresentar
lora si separò dal teatro, nè più si agitarono questioni politiche in uno spettacolo di puro divertimento. Si circoscrisse
gli Apollodori che coltivarono la poesia teatrale, se ne trovano tre, uno Siciliano di Gela, uno Ateniese, ed uno Carisio.
ivarono la poesia teatrale, se ne trovano tre, uno Siciliano di Gela, uno Ateniese, ed uno Carisio. Essi fiorirono nella co
teatrale, se ne trovano tre, uno Siciliano di Gela, uno Ateniese, ed uno Carisio. Essi fiorirono nella commedia nuova; ma
tradette dalla storia, e debbono tenersi per semplici esagerazioni di uno zelo virtuoso che aspira al miglioramento de’ tea
98 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del teatro »
no verso il fondo del teatro, vadano sempre salendo di qualche once l’ uno sopra l’altro, e similmente vadano di qualche onc
fuori. In tal guisa meglio si affaccia ogni palchetto alla scena; e l’ uno non impedisce punto la vista dell’altro; massimam
ppresentazioni, la maestà si conserva dell’antico teatro dei Greci. L’ uno è del Sig. Tommaso Temanza, uomo raro, che ne’ su
ancora molti anni, consecrato in Berlino ad Apollo e alle Muse; ed è uno dei primari ornamenti di quella città regina. 5
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
i (Napoli, presso Egidio Longo, 1629). A lui fu affidato il prologo e uno dei servi, in compagnia di Geronimo Pescara. La c
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 169
Volle poi formar Compagnia, e s’unì in società (1855-56) con Vestri, uno dei cognati. In quella Compagnia la Virginia Mari
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