91. Vide ancora la famosa città di Venezia eretti nel medesimo secolo
teatri
semicircolari ideati su gli antichi modelli, e co
tante città Italiane, vi si videro alle occorrenze eretti moltissimi
teatri
. Le accademie degl’Infocati, degl’Immobili e de’
Firenze, e quella de’ Rozzi e degl’Intronati in Siena, ebbero i loro
teatri
. Nella corte di Ferrara, dove fin dal secolo prec
isegno che ne diede l’immortale Ludovico Ariosto. Ma di questi ultimi
teatri
non sapremmo dire in quali parti avessero seguiti
sogno di esempio le condusse a produrre alcuni fatti comuni a tutti i
teatri
. Come il genere umano diviso in gran famiglie e s
vino scritte in versi, che è il secondo fatto generale da notarsi ne’
teatri
. Ma quando le società diventano più culte veggons
stizie, le stravaganze, le ridicolezze, ne tentano la correzione, e i
teatri
fortunatamente si cangiano in tante scuole di san
e scuole di sana morale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i
teatri
. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popola
temente avrebbe dovuto inceppare l’attività degl’ ingegni, in tutti i
teatri
che conosciamo bene, ha prodotto avventurosamente
sto il quarto fatto da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
teatri
Europei, e dall’analogia delle idee ci sentiamo i
idee ci sentiamo inclinati a conchiudere, che troveremmo eziandio ne’
teatri
orientali e in quello del Perù, se gli storici e
nza lettere, senza re, senza case, senza facoltà, senza moneta, senza
teatri
, senza ginnasii, ma senza tempi, senza numi, senz
CAPO VI. Teatri Materiali. Molti
teatri
si eressero in Italia nel secolo XVII da’ valoros
e arti che mostrarono i principi Farnesi. Ed oggi singolarmente che i
teatri
trovansi tanto lontani dall’antica solidità e mag
ano dalla maniera antica, specialmente agli stranieri avvezzi a’ loro
teatri
assai meschini. Non pertanto per la medesima vast
to di altri tre per ciascun ordine su i lati del proscenio. Gli altri
teatri
Veneti per lo più innalzati sopra rovine di antic
picua città, la quale può gloriarsi di aver prima di ogni altra avuti
teatri
costruiti a norma del compasso immortale de’ Pall
e, non vi è occasione di poterne fare neppure un cenno. Molti altri
teatri
si eressero nel medesimo secolo e quasi ogni citt
rma, e si sostituirono alle antiche scalinate i palchetti negli altri
teatri
di Fano, di Bologna, di Modena, di Roma, di Venez
sogno di esempio le condusse a produrre alcuni fatti comuni a tutti i
teatri
. Come il genere umano diviso in grandi famiglie e
vino scritte in versi, che è il secondo fatto generale da notarsi ne’
teatri
. Ma quando le società diventano più colte, veggon
stizie, le stravaganze, le ridicolezze, ne tentano la correzione, e i
teatri
fortunatamente si cangiano in tante scuole di san
e scuole di sana morale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i
teatri
. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popola
ntemente avrebbe dovuto inceppare l’attività degl’ingegni, in tutti i
teatri
che conosciamo bene, ha prodotto avventurosamente
sto il quarto fatto da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
teatri
Europei, e dal l’analogia delle idee ci sentiamo
idee ci sentiamo inclinati a conchiudere, che troveremmo eziandio ne’
teatri
orientali, e in quello del Perù, se gli storici e
nza lettere, senza re, senza case, senza facoltà, senza moneta, senza
teatri
, senza ginnasii; ma senza templi, senza numi, sen
CAPO VI. Teatro Materiale. Roma prima del tempo di Pompeo ebbe
teatri
magnifici che per qualche occorrenza si eressero
tto ciò che osservammo nella costruzione del teatro Greco, videsi ne’
teatri
Romani innalzati estemporaneamante. Vitruvio ci f
on potendo contenere che ventiduemila spettatoria. Nè anche in questi
teatri
stabili Romani si collocarono i vasi di rame o br
più volte lodato architetto Vitruvio. Tali vasi però si trovavano ne’
teatri
d’Italia, e specialmente delle città di greca ori
il medesimo ottimo effettob. In pochissime altre cose differivano da’
teatri
Greci i Romani. Il pulpito Romano era più spazios
CAPO VI. Teatro Materiale. Roma prima del tempo di Pompeo ebbe
teatri
magnifici che per qualche occorrenza si eressero
tto ciò che osservammo nella costruzione del teatro Greco, videsi ne’
teatri
Romani innalzati estemporaneamente. Vitruvio ci f
potendo contenere che ventiduemila spettatori151. Nè anche in questi
teatri
stabili Romani si collocarono i vasi di rame o br
più volte lodato architetto Vitruvio. Tali vasi però si trovavano ne’
teatri
d’Italia, e specialmente delle città di Greca ori
medesimo ottimo effetto152. In pochissime altre cose differivano da’
teatri
Greci i Romani. Il pulpito Romano era più spazios
sogno d’esempio, le condusse a produrre alcuni fatti comuni a tutti i
teatri
. Come il genere umano diviso in gran famiglie e s
ovino scritte in versi, ch’é il secondo fatto generale che notasi ne’
teatri
. Ma quando le società divengono più colte, saltan
iustizie, le stravaganze, il ridicolo, ne tentano la correzione, ed i
teatri
fortunatamente si veggono cangiati in tante scuol
n tante scuole di sana morale. E’ il terzo fatto osservato in tutti i
teatri
. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popola
entemente avrebbe dovuto inceppar l’attività degl’ingegni, in tutti i
teatri
che conosciamo bene, ha prodotto felicemente un e
questo il quarto fatto rimarchevole che troveremo avverato in tutti i
teatri
europei; e dall’analogia delle idee siamo portati
e affermano i nazionali, studiò più anni in Italia. Madrid ha quattro
teatri
, cioè quello della corte nel Ritiro, l’altro de l
media nazionale, la cui struttura si allontana dalla forma de’ nostri
teatri
. Coràl propriamente significa una corte rustica d
ella Spagna per le rappresentazioni sceniche, ancor quando non eranvi
teatri
fissi. Natural cosa era che le famiglie abitatric
a chiamato cazuela, che congiunge i due archi della grada. Entrambi i
teatri
hanno tre ordini di palchetti simili a quelli de’
. Entrambi i teatri hanno tre ordini di palchetti simili a quelli de’
teatri
italiani per le dame, ed altra gente agiata; l’ul
almeno di altri Spagnuoli viventi che avranno veduti i due descritti
teatri
. Essi diranno se procedano con politezza gli apol
ine, tuttocchè ne richiedessi varii eruditi amici che frequentavano i
teatri
. Udii da alcuno che il nome di Polacchi venne da
la Huerta, il quale contro questa mia breve evidente narrazione de i
teatri
di Madrid diresse una tremenda batteria fluttuant
! Pareva a lui una bagattella decidere delle rappresentazioni de’ due
teatri
a colpi di pugni? Era bagattella quel che soggiug
ando al V Saben «che la disposizione data di unire i prodotti de’ due
teatri
non venne nè da’ nastri nè da’ disordini derivati
n avessero rappresentato le commedie del rispettivo repertorio in due
teatri
. Frattanto sopprime la notizia che il Governo int
il fatto notorio delle popolari impolitezze ed insolenze commesse ne’
teatri
di Madrid. Ma per giustificare vie più il mio rac
rpo ed una cassa. Compiè l’opera l’Aranda con isbandire da entrambi i
teatri
las cortinas, sostituendovi bellissime vedute di
ra la decenza che si loda e si pratica nelle nazioni polite regnò ne’
teatri
di Madrid, siccome si è pur da me accennato. Huer
cessato fosse il gusto degli spettacoli scenici in Roma ed altrove. I
teatri
stabili sussistevano nella regione del Circo Flam
nia ed altre città del regno di Napoli e della Sicilia, videro i loro
teatri
per quel periodo assai frequentati. Di moltissimi
i loro teatri per quel periodo assai frequentati. Di moltissimi altri
teatri
rimangonci anche oggi gli avanzi nel rimanente de
lberti descrivendo la Campagna di Roma, benchè io abbia veduto molti
teatri
et anfiteatri…. non però non ho mai veduto il sim
tri ruina perieranta.. Esistevano intanto in Grecia i già mentovati
teatri
di Corinto, di Tebe, di Atene, di Delo, di Sparta
nel rimanente dove giunsero le vincitrici armi di Roma, trovansi pure
teatri
. Vedevansi eretti in quella parte dell’Inghilterr
ti ed urlamentia. Nella Spagna solevano alle occasioni alzarsi alcuni
teatri
di legno. Cosi fece in Cadice il Pretore Balbo, i
b. Osserviamo in oltre che non solo dapertutto i popoli vollero aver
teatri
, ma che mai non furono più sontuosi e frequenti i
igare col bando da Roma, dopo di averlo fatto menare scopando per tre
teatri
, Stefanione togatario, il quale giunse all’impude
coli scenici in Roma e altrove. Anzi allora più che mai abbondarono i
teatri
, e sfolgorarono di lusso e magnificenza. Roma con
ri, e sfolgorarono di lusso e magnificenza. Roma contava quattro gran
teatri
nella regione del circo Flaminio, cioé, il pompea
quelle provincie che ora compongono il regno di Napoli, ebbero i loro
teatri
, de’ quali veggonsi anche oggi alcune vestigia. I
li veggonsi anche oggi alcune vestigia. In grecia esistevano ancora i
teatri
di Corinto, Tebe, Delo, Atene, Sparta. Bisanzio e
etto dell’esercito108. Ma non ostante il numero e la magnificenza de’
teatri
, e le ricchezze e ’l favore degl’istrioni, noi co
cenico fuorché i pantomimi e i mimi, i quali occuparono interamente i
teatri
. In tempo di Antonino Pio da Capitolino si fa men
scena, o che si possa trovare negli scrittori indicio alcuno, che sui
teatri
si recitasse veruna azione drammatica. Il più ant
Zecchi Orazio, bolognese. Dopo di aver recitato ne'
teatri
accademici, ne' quali si mostrò artista di gran p
natural comicità. Passò poi col Pianizza a Napoli, « e i uno di que'
teatri
– dice Fr. Bartoli – si fece conoscere per buono
un campo adatto alle sue eccellenti qualità artistiche, potè ne'primi
teatri
d’Italia ottener successi clamorosi, confermati p
rigny, tanto vi piacque, che la veneta aristocrazia disertò gli altri
teatri
per recarsi ogni sera a sentir lui, il quale, dop
istrusse. Sussistono quelli di Lisbona e di Codice. Madrid ha quattro
teatri
, cioè quello della Corte nel Ritiro, l’altro de l
ti alla commedia nazionale, la cui struttura si allontana da i nostri
teatri
. Corràl propriamente significa una corte rustica
lla Spagna per le rappresentazioni sceniche, quando ancora non eranvi
teatri
fissi. Era natural cosa che le famiglie che abita
una competente orchestra di buoni professori posta, come negli altri
teatri
moderni, nel piano della platea. I più distinti o
L’uno e l’altro teatro ha tre ordini di palchetti simili a quelli de’
teatri
italiani per le dame e altra gente agiata; l’ulti
igine, tuttochè ne richiedessi varj eruditi amici che frequentavano i
teatri
. Alcuno mi disse che il nome di Polacchi venne da
milione di altri Spagnuoli viventi che avranno veduti i descritti due
teatri
. Essi diranno se procedano con politezza gli apol
ora del sig. Huerta, il quale contro questa mia breve narrazione su i
teatri
di Madrid ha diretta una tremenda batteria fluttu
o al. Saben V: “che la disposizione data di unire i prodotti de’ due
teatri
non venne nè da’ nastri, nè da’ disordini derivat
econdo lui avrebbe potuto dirsi, se esse non avessero recitato in due
teatri
le proprie commedie. Frattanto egli sopprime la n
il fatto notorio delle popolari impolitezze ed insolenze commesse ne’
teatri
di Madrid. Ma per giustificare sempre più il mio
ompiè l’opera il lodato Presidente di Castiglia con isbandire dai due
teatri
le cortine, sostituendovi bellissime vedute di sc
ra la decenza che si loda e si pratica nelle nazioni polite regnò ne’
teatri
di Madrid, siccome da me si è pure accennato. Hue
non si potranno se non moltissimo commendare coloro i quali murano i
teatri
in maniera che i corridori e le scale sieno di ma
dagl’incendi, a che vanno forse più di ogni altro edifizio soggetti i
teatri
. Così però che non si vorrebbe che, o per la magg
no cogli organi dell’udito. In effetto mettevano gli antichi ne’ loro
teatri
i vasi di bronzo, affine di aumentar la voce degl
vasi di bronzo, affine di aumentar la voce degli attori, quando essi
teatri
erano di materia dura, di pietra, di cementi o di
rimbalzo ad insegnare a’ moderni di che materia e’ debban fare i loro
teatri
. Nel che è necessario avvertire che il legname da
della fortificazione. Assai più spaziosi dei nostri esser potevano i
teatri
degli antichi. Perché, oltre ai vasi di bronzo ch
semplice. Un solo inconveniente ha il semicerchio adattato a’ moderni
teatri
; ed è che, per la costruzione del nostro palco sc
uno in Epidauro, che sorpassò in vaghezza e in proporzione gli altri
teatri
Greci. Delo presenta a’ nostri giorni ancora nel
ui marmi si trasportarono per edificarne Coraa. Uno de’ più magnifici
teatri
di marmo dell’Asia Minore era quello di Smirne, i
Tebe, Corinto, Creta, ed altre illustri città Greche vantarono famosi
teatri
. Considerando, come praticammo nel teatro formal
ione della nazione Greca, si vogliono quì rammemorare le reliquie de’
teatri
di quell’ isola. Pregevoli singolarmente si reput
a, matura, vicino alla vecchiaja, vecchia affatto e rugosa. Oltre de’
teatri
di Siracusa e di Agira, abbiamo con qualche parti
sina, di Segesta, di Taormina. Similmente degni sono di rammentarsi i
teatri
di Taranto, di Crotone, di Reggio, e di altre cit
tre città della Magna Grecia. Memorabili sopra tutti sono gli antichi
teatri
di Capua, di Nola di Pozzuoli, di Minturno, di Pe
o. Marmi, bronzi, statue, colonne ed altre preziose reliquie di tanti
teatri
Greci, a dispetto degli anni che gli abbatterono,
e miniere Americane, ne’ quali sono pure cosi meschini e spregevoli i
teatri
! Ma quella Atene che con tale ardore correva al t
CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati
teatri
, e della condizione degli attori Greci. Poichè
uno in Epidauro, che sorpassò in vaghezza e in proporzione gli altri
teatri
Greci. Delo presenta a’ nostri giorni ancora nel
armi furono trasportati per edificarne Cora155. Uno de’ più magnifici
teatri
di marmo dell’Asia minore era quello di Smirne, i
into, Creta, ed altre illustri città Greche furono decorate di famosi
teatri
. Considerando, come abbiamo praticato nel teatro
a come diramazione della nazione Greca, si vogliono quì rammemorare i
teatri
di quell’isola, e singolarmente il massimo di Sir
a, di Segesta e di Taormina157. Similmente degni di ricordarsi sono i
teatri
della Magna Grecia, come il Capuano, il Nolano, i
o. Marmi, bronzi, statue, colonne ed altre preziose reliquie di tanti
teatri
Greci, a dispetto degli anni che gli abbatterono,
le miniere Americane, ne’ quali son pure così meschini e spregevoli i
teatri
! Ma quell’Atene che con tale ardore correva al te
ia. Scorse tutta l’Italia e gran parte della Francia, e ne'più famosi
teatri
fece chiarissime prove del suo valore. Ritornato
ed in nubi ascoso atre e funeste. Se rise, riser seco i bei notturni
teatri
degli scherzi e delle frodi, ed insieme ammiraro
l’incursione delle nazioni barbare nell’impero Romano. I. Copia di
teatri
per l’impero. Non è già che sotto gl’ imperad
cessato fosse il gusto degli spettacoli scenici in Roma ed altrove. I
teatri
stabili sussistevano nella regione del Circo Flam
nia ed altre città del regno di Napoli e della Sicilia, videro i loro
teatri
per quel periodo assai frequentati. Di moltissimi
i loro teatri per quel periodo assai frequentati. Di moltissimi altri
teatri
rimangonci anche oggi gli avanzi nel rimanente de
lberti, descrivendo la Campagna di Roma, benchè io abbia veduto molti
teatri
& anfiteatri . . . . . . non però non ho mai
il simile a questo 159. Esistevano intanto in Grecia i già mentovati
teatri
di Corinto, di Tebe, di Atene, di Delo, di Sparta
e dell’Europa, dove giunsero le vincitrici armi di Roma, trovansi pur
teatri
. Vedevansene eretti in quella parte dell’ Inghilt
ed urlamenti163. Nella Spagna solevano alle occasioni alzarsi alcuni
teatri
di legno. Così fece in Cadice il Pretore Balbo, i
igare col bando da Roma, dopo di averlo fatto menare scopando per tre
teatri
, Stefanione togatario, il quale giunse all’impude
perchè avvenisse. Ma non ostante il numero e la magnificenza de’
teatri
, e le ricchezze e gli onori prostituiti agli stri
ti, spaventandoli colle diffidenze e crudeltà, e furono cagione che i
teatri
risonassero unicamente di buffonerie e laidezze,
a a qualsivoglia superstizione della gentilità, e conseguentemente ai
teatri
consecrati alle divinità pagane. E non trovandovi
cena al naturale198? Così ci avvezzammo a detestare indistintamente i
teatri
, e per fuggirne gli abusi, ci privammo ancor de’
pagna, ov’era ancora nel 1782 impiegato alla direzione di uno di que’
teatri
.
’età, si diede alle parti gravi ch’egli recitò valorosamente ne’ varj
teatri
del Piemonte, della Liguria, della Lombardia.
eparata le parti di donna seria. « Fu gradita – dice il Bartoli – sui
teatri
d’Italia, e fu stimata e ricercata dalle comiche
le più belle e meritevoli comiche che calcassero allora con bravura i
teatri
.
ttorio.« Fu un celebre pulcinella, che fece volare il suo spirito sui
teatri
di Napoli, e che passò all’altra vita circa il 17
o nel volume I che gli antichi avendo bisogno per la vastità de’ loro
teatri
di accrescere la voce, e di avvicinare il persona
, vi provvidero colle maschere. Non così i moderni che hanno piccioli
teatri
, e non ricorsero alle maschere se non per muovere
o nel volume I che gli antichi avendo bisogno per la vastità de’ loro
teatri
di accrescere la voce e di avvicinare il personag
, vi provvidero colle maschere. Non così i moderni che hanno piccioli
teatri
, e non ricorsero alle maschere se non per muovere
prima donna con assiduo impegno, divenendo un oggetto di piacere sui
teatri
del Regno e d’altre Provincie. Dopo d’esser diven
e il Bartoli, di Paolo Ricci, accademico recitante, — che ne' privati
teatri
di Bologna fece per alcuni anni un’ottima compars
ubblico all’ entusiasmo. Dopo di avere trionfalmente percorso tutti i
teatri
della Sicilia, si recò a Napoli al S. Carlino, ri
, Apollonia fu Lauro Bertani, nostra suddita, cantante già in diversi
teatri
; e altra in data 24 ottobre 1683, così concepita
re in Compagnia Vestri e Venier, scrisse il Giornaletto ragionato dei
teatri
del 1821 : Partito da Firenze sua patria, immagi
stratore non ispregevole delle opere più conosciute di Shakspeare ne'
teatri
di secondo ordine. Patriotto caldissimo, fece le
l’Androux parole di encomio, da quando era col Lapy ; il giornale dei
teatri
di Venezia del ’96 ha di lui : « col Ruggero nell
e per ottenere che fosse attenuata la gran concorrenza che avevan ne'
teatri
Nuovo e Fiorentini) (V. Di Giacomo, op. cit.) e a
tragedia, come nel dramma e nella commedia, e il piccolo Giornale de'
teatri
(Venezia, 1820) ha per lei parole di moltissima l
ià inventato da un giurisconsulto, che si diede a farlo su i pubblici
teatri
, chiamato Andrea Ciuccio, come sognò l’Abbate Pac
resentata la prima volta a Trieste l’estate del ’95. Il Giornale dei
teatri
di Venezia (vol. III, pag. xxi) dice di Alberto F
a parte di Sofia nel Ladislao del Pepoli. (V. Bossi). Il Giornale de’
teatri
(Teatro applaudito, ecc., vol. II) dice : « nei c
ici, coprironto alte cariche nel clero), frequentando nascostamente i
teatri
, fu preso d’amore per l’attrice Adelaide Pasquali
figlio di Giovanni. Era secondo nell’ elenco, e dice il Giornale de’
teatri
che si distinse colla parte di Rodolfo (primo inn
ion di quaresima, stabilito avendo piuttosto – scrive il Giornale de’
teatri
pel 1820 – di vivere in seno della loro patria, c
ungo tempo in Grecia e in Italia si diedero gli spettacoli scenici in
teatri
aperti e senza tetto in piazze spaziosissime, dov
ta maschera di tutto il capo rimase inutile allorchè si costruirono i
teatri
chiusi, come quelli di Corinto e di Atene fatti a
poichè in quel tempo ancora l’uditorio rimaneva allo scoperto, e que’
teatri
erano così vasti e magnifici che potevano agiatam
ungo tempo in Grecia e in Italia si diedero gli spettacoli scenici in
teatri
aperti e senza tetto in piazze spaziosissime, ne’
ta maschera di tutto il capo rimase inutile allorchè si costruirono i
teatri
chiusi, come quelli di Corinto e di Atene fatti a
perchè in quel tempo ancora l’uditorio rimaneva allo scoperto, e que’
teatri
erano così vasti e magnifici che potevano agiatam
sta Roberti morto nel 1786. III. Teatri materiali. Tra’ primi
teatri
costruiti in questo secolo contasi quello di Mant
il teatro di Verona, che senza dubbio ha diversi vantaggi sopra molti
teatri
moderni. La curva che forma la periferia interior
e vi si veggono quattro file ciascuna di 17 palchetti. Uno de’ famosi
teatri
italiani è il Reale di Torino edificato nel 1740
no gl’ intelligenti, nulla ha influito nella costruzzione de’ moderni
teatri
Romani. Esistono in Napoli diversi teatri, tuttoc
la costruzzione de’ moderni teatri Romani. Esistono in Napoli diversi
teatri
, tuttochè siensi convertiti quello di San Bartolo
sei mesi fatto eseguire per l’attività di Angelo Carasale, dopo tanti
teatri
eretti in Europa nel nostro secolo conserva ancor
lle più squisite inflessioni armoniche. I difetti notati ne’ più gran
teatri
moderni mostrano la difficoltà della soluzione de
ino nell’opera Idea di un Teatro nelle principali sue parti simile a’
teatri
antichi all’uso moderno accomodato in Vicenza 176
ntentarsi di percorrere con compagnie modeste, per quanto decorose, i
teatri
di minor conto. Lo vediamo il settembre del '46,
N. ARCH. CARTH. C. M. Tra le grandi greche invenzioni si é quella de’
teatri
, perché ponendosi in iscena il vizio, si preferit
AL SIGNOR D. CARLO VESPASIANO FRANCESCANTONIO SORIA. La passione pe’
teatri
ella é più ardente oggi- giorno, che non l’é stat
ro greco e latino; ed altri han circoscritte le loro fatiche ne’ soli
teatri
della propria nazion di ciascuno. Ma il nostro au
eme sotto un medesimo punto di vista non che il teatro italiano, ma i
teatri
tutti di tutti i secoli e di tutte le nazioni del
ai meriti della propria virtù la resero piacevolissimo spettacolo sui
teatri
…. !! » Il Goldoni dice di lei nella Prefazione al
non mai discompagnate da una gentile modestia, percorse i principali
teatri
d’ Italia e dell’ estero, al fianco de' più famos
o, distoglieva lo spettatore dall’azione principale. [commento_1.3]
teatri
da prezzo: teatri impresariali, dove per entrare
spettatore dall’azione principale. [commento_1.3] teatri da prezzo:
teatri
impresariali, dove per entrare si pagava un bigli
Giuseppe Canziani fu un noto ballerino e coreografo attivo in diversi
teatri
in Italia e all’estero nella seconda metà del Set
lcuno potrebbe obiettare che ogni anno vengono costruiti a Roma molti
teatri
che non seguono alcuna di queste regole, ma sbagl
uono alcuna di queste regole, ma sbaglia non considerando che tutti i
teatri
pubblici in legno hanno molte impalcature in legn
palcature in legno che devono necessariamente vibrare…Quando invece i
teatri
sono costruiti con materiali solidi come muratura
teca civica di Verona assieme a un trattato inedito Della forma delli
teatri
antichi, romano e greco. Sanmichele: Michele San
mici, il Bartoli dice : « Comico fiorentino. Ebbe i suoi principj ne’
teatri
di Firenze, esercitandosi assai bene nel caratter
nte, sfogandosi in crear parti di grande rilievo, e guitteggiando pei
teatri
delle Marche e dell’ Umbria, fino a che gli omai
osa è chiara perchè, precisamente a quest’epoca, Venezia ammirava nei
teatri
di S. Samuele e di S. Luca il Cortini ed il Garel
si co’filodrammatici della città natale, passò a recitar sui pubblici
teatri
, sostenendovi la parte d’innamorato, in cui riusc
Fiorentini, lasciata dal Fabbrichesi, quando la R. Sopraintendenza de
teatri
ridusse di metà la dote di ottomila ducati annui.
le parti di caratterista : è anche la prima volta che il giornale dei
teatri
di Venezia si occupa di lui. « Sebastiano Asprucc
seguente quartina, pubblicata in suo onore nel Calendario storico dei
teatri
del 1751 : Le fameux docteur Benozzi nous instru
ì, che non annoi. No, che non vide mai Roma nè Atene tanto valore ne’
teatri
suoi ; tu risi e pianti ; tu diletti e pene, se i
mostrare i suoi pregi a un pubblico degno di lui. Ormai i suoi due
teatri
eran l’ Alfieri di Firenze l’inverno, e l’ Arena
no, prima con accademici nel Teatro Malvezzi, poi con comici in altri
teatri
della sua patria ed in quello del marchese Rangon
ra in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie:
teatri
materiali. I. Commedie. Nelle commedie
l dramma musicale nelle case private de’ gentiluomini, indi passò su’
teatri
. L’Andromeda del Reggiano Benedetto Ferrari celeb
are nelle chiese, e rappresentar da Alessandro e da Cesare ne’ nostri
teatri
. Contenti gli antichi delle voci naturali de’ lor
uffoni che in qualunque modo, secondo Albertin Mussato, cantarono su’
teatri
dell’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potre
ilità affermare che almeno sino ai primi dieci anni del secolo XVII i
teatri
Italiani non risonarono delle note di tali cigni
il valsente di centomila scudi98. IV. Teatri materiali. Molti
teatri
si eressero in Italia nel XVII secolo da valorosi
delle arti che ebbero i principi Farnesi. Ed oggi singolarmente che i
teatri
trovansi tanto lontani dall’antica solidità e mag
ano dalla maniera antica, specialmente agli stranieri avvezzi a’ loro
teatri
assai meschini. Non per tanto per la medesima vas
aumento di tre per ciascun ordine su i lati del proscenio. Gli altri
teatri
Veneti per lo più inalzati sopra rovine di antich
picua città, la quale può gloriarsi di aver prima di ogni altra avuti
teatri
costruiti a norma del compasso immortale de’ Pall
ore, non vi è occasione di poterne fare neppure un cenno. Molti altri
teatri
si eressero nel medesimo secolo, e quasi ogni cit
rma; e si sostituirono alle antiche scalinate i palchetti negli altri
teatri
di Fano, di Bologna, di Modena, di Roma, di Venez
costumi, de’ tempi, e de’ gradi di coltura, compongono la storia de’
teatri
di tutta la terra. Ma quali sono queste modificaz
te i commedianti cinesi di casa in casa, inalzano in un attimo i loro
teatri
portatili, e recitano ne’ cortili, o nelle piazze
do, con privilegio di occupar egli solo con la sua comica compagnia i
teatri
varj della Toscana ; e lo vediamo l’autunno di qu
lia di Jorio di Gabriele D'Annunzio, che va scorrendo trionfalmente i
teatri
d’Italia. Ancora due anni, e questa Compagnia che
sta, ed altri valenti artisti, coi quali potè percorrere i principali
teatri
d’ Italia. Abbandonati, dopo varie vicende, i fas
la febbre dell’arte, la curiosità d’ogni artistico evento affollava i
teatri
, rendeva secondi i confrontie le gare di quei gio
e del biglietto d’ingresso, e quello di andar colla compagnia ne’varj
teatri
comunali del regno, senza pagar affitto di sorta.
più presto alle pratiche necessarie presso la R. Sopraintendenza dei
teatri
e spettacoli, e presso il Ministro dell’interno,
o il 1840. Mentr'era col Raftopulo a Venezia il 1821, il Giornale de'
teatri
scrisse di lui che non avea voce adattata al rang
matura, vicino alla vecchiezza, e vecchia affatto e rugosa. Oltre de’
teatri
di Siracusa e di Agira, abbiamo con qualche parti
ssina, di Segesta, di Taormina. Similmente degni sono di ricordarsi i
teatri
di Taranto, di Crotone, di Reggio e di altre citt
e città della Magna Grecia. E soprattutti memorabili sono gli antichi
teatri
di Capua, di Nola, di Pozzuoli, di Minturno, di P
. *. Al Capo X, pag. 301, lin. 22, dopo le parole, qui rammemorare i
teatri
di quell’isola, si cancelli dalla lin. 22 alla 4
nza della drammatica. Non ostante il numero e la magnificenza de’
teatri
e gli onori e le ricchezze prostituite agl’istrio
oeti, spaventandoli con diffidenze e crudeltà, e furono cagione che i
teatri
risonassero unicamente di buffonerie e laidezze,
a a qualsivoglia superstizione della gentilità, e conseguentemente ai
teatri
consecrati alle divinità pagane. E non trovandovi
scena al naturaleb? Così ci avvezzammo a detestare indistintamente i
teatri
, e per fuggirne gli abusi ci privammo ancor de’ v
orzi fatti sino a questi tempi ne’ paesi conosciuti per dipignere su’
teatri
ora grandi sconcerti ora picciole ridevoli avvent
pubblico il saggio che ne diedi l’anno 1777 nella Storia critica de’
teatri
in un sol volume in ottavo, ho voluto, invece di
oluto defraudare il pubblico delle Note apposte alla prima storia de’
teatri
dall’eruditissimo Professore di Eloquenza Italian
i abbassa a riprendere sette o otto voci da me usate nella Storia de’
teatri
del 1777. 7. (*) Nell’Entusiasmo usò impertito:
persino (e fra questi il Duca di Ventignano, soprintendente de’ reali
teatri
) chi lo giudicò un nuovo De Marini. Ma il Domenic
i stenti, qual vita ! Fortunatamente s’arrivò alla fine del ’49 ; e i
teatri
, a Torino, davan da vivere a tutti. Era il solo p
non che all’ultim’ora. L’ho incontrata parecchie volte in corridoi di
teatri
, o d’ avanti a un « botteghino, » o avviantesi, p
ccezione di alcune che ne accenneremo nel parlar del Vaudeville e de’
teatri
materiali francesi, abbandoneremo tutto il resto
perfettamente. Simili componimenti rappresentansi parimente in altri
teatri
. Nel repertorio de’ Troubadours si reputano fra’
bbligarli a volgere un solo sguardo alla meschinità de’ loro pubblici
teatri
. Le sale di tutti gli spettacoli di Parigi (dicon
uello di Bambin di Dumaniant vi si veggono con maggior frequenza. Ne’
teatri
Feydeau e Favart concorrevano in folla gli spetta
he vi si rappresentano sovente con decorazioni dispendiose. Oltre de’
teatri
nominati della Capitale altri ne ha la Francia ne
i con gran lentezza la scena. Lione ha un teatro grande sopra tutti i
teatri
francesi dove compariscono componimenti recitati
ù antico dell’americano. Tuttavolta per non interrompere la serie de’
teatri
dell’Europa, parleremo innanzi altro del peruvian
ente vi si coltiva la pittura, la danza, e la musica, e vi si trovano
teatri
. Quanto a’ peruviani naturali, i quali gemono avv
7 egli non si chiama più arlecchino ma Truffaldino, e il Giornale dei
teatri
di Venezia dice di lui : Se al merito singolare
fossero le tracce di un San Gallo e di un Peruzzi, perché ne’ nostri
teatri
il tempio di Giove o di Marte non avesse sembianz
nalzati in quella medesima età per dare ricetto all’opera tanti nuovi
teatri
, è necessariamente avvenuto che abbia posto lo st
a qual potrebbe anche talvolta con buonissimo effetto mostrarsi sugli
teatri
. [5.5] La Cina ancora, antico nido delle arti e
l dramma musicale nelle case private de’ gentiluomini, indi passò su’
teatri
. L’Andromeda di Benedetto Ferrari reggiano celebr
are nelle chiese, e rappresentar da Alessandro e da Cesare ne’ nostri
teatri
. Contenti gli antichi delle voci naturali de’ lo
uffoni che in qualunque modo, secondo Albertin Mussato, cantarono su’
teatri
d’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potrebbe
lità affermare che almeno sino a i primi dieci anni del secolo XVII i
teatri
italiani non risonarono delle note di siffatti ci
corrotto, ma per riscuotere un passaggiero e frivolo applauso in quei
teatri
che istituiti un tempo col fine di stampare negli
l’uomo alle squisitezze d’una melodia come è quella usata ne’ nostri
teatri
, se dovesse prolungarsi senza interruzion né resp
contro alla spezie di canto e di musica solita a sentirsi oggidì sui
teatri
che contro il canto e la musica in generale, e be
e poche notizie sicure che abbiamo intorno all’economia degli antichi
teatri
, e la natura intrinseca della loro musica. Due co
in certe feste dice che andavano cantando tutto ciò che appresero nei
teatri
, e accompagnandolo coi moti delle braccia «lllic
l Signor Saverio Mattei napolitano, Ognuno sa quanto fossero grandi i
teatri
degli Antichi. Quello di Marcello che conteneva v
citata dell’origine, progressi, e decadenza della Musica, che oltre i
teatri
grandi e scoperti v’erano in Roma nel tempo del s
il famoso Odeon erano parimenti coperti. Dicono altresì che anche nei
teatri
scoperti l’argomento della voce relativamente all
isce di molto ogniqualvolta si voglia riflettere che essendo divisi i
teatri
in varie partizioni, in una delle quali si recita
rò per la musica teatrale in ispezie. Gli è vero che si trovavano dei
teatri
coperti, ma in questi non si recitavano tragedie
provare i loro componimenti prima d’esporli al pubblico giudizio nei
teatri
grandi, come fecero tante volte Eschilo ed Euripi
fior della Grecia per ottenere il premio del Tripode. Ma rispetto ai
teatri
grandi la difficoltà rimane sempre la stessa, né
a, e lontano dai gorgheggi, trilli e volate che s’usano nell’arie dei
teatri
moderni, i quali non potrebbero ottenersi da un c
Modena nel regno di Napoli, in Sicilia e altrove. Benedetto Croce (I
teatri
di Napoli. Napoli, Pierro, 1891, pag. 422) riport
le, che non gli occorreva più spedir l’ elenco della Compagnia a'vari
teatri
: il suo nome era più che sufficiente. A un colpo
decorato. Tra Melodrammi che si fecero poi maggiormente ammirare ne’
teatri
veneziani, fu quello intitolato la Divisione del
nti, per mezzo delle soprannomate maschere aveano tirato ne’ pubblici
teatri
tutta la plebe e le donne d’Italia. Ma ripetevano
e, le quali precedettero quelle che nel XV si scrissero in volgare. I
teatri
d’Italia risonarono di versi. latini cantati sin
e però verso l’anno 1300 erano comuni in Italia tali divertimenti ne’
teatri
di qualunque specie si fossero, non dee dirsi che
’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura, compongono la storia de’
teatri
di tutta la terra. Ma quali sono queste modificaz
e i commedianti Cinesi di casa in casa, innalzano in un attimo i loro
teatri
portatili, e recitano ne’ cortili o nelle piazze.
e, le quali precedettero quelle che nel XV si scrissero in volgare. I
teatri
d’Italia risonarono di versi latini cantati sin d
e però verso l’anno 1300 erano comuni in Italia tali divertimenti ne’
teatri
, di qualunque spezie si fussero, non dee dirsi ch
o il 1891 dal Randi di Padova, col titolo : Appunti per la Storia de’
teatri
padovani nella seconda metà del secolo XVIII. C
er Des Vivetières, musicata nell’ ’89 dal Paisiello, poi tradotta pei
teatri
di prosa dall’attore Pietro Andolfati. 10. L’Or
di Naum di Costantinopoli. Dopo un anno, il padre formò compagnia per
teatri
di minor conto, e fu con quella a Smirne, ad Aten
diretta della messinscena operistica legata alla collaborazione con i
teatri
delle corti europee dove Algarotti aveva soggiorn
e la difficoltà e la rarità di tale accordo obbliga, per così dire, i
teatri
da guadagno a fidarsi più di quelle arti delle qu
che alcune esperienze europee di Algarotti come la frequentazione dei
teatri
di Vienna e Berlino e la conoscenza del repertori
cio pragmatico, che nasce dalla conoscenza della situazione reale dei
teatri
per musica e dalla necessità di soddisfare i gust
alla fine del trattato, di un paragrafo dedicato alla costruzione dei
teatri
e a problemi logistici, mostra la volontà di rifo
a della conclusione; tratta dell’architettura e della costruzione dei
teatri
d’opera. L’ultima edizione, qui trascritta in qua
in una sala dell’ospedale ; e colla quale frequentò per oltre un anno
teatri
talvolta di quello assai peggiori. Voltasi la mad
Rossi Mario arrivò a questo : egli ebbe in un’epoca a Genova quattro
teatri
: Le Peschiere, il Politeama, l’Apollo, e il Teat
alma a Firenze, ebbe quivi funerali sovrani, e si fecer ne'principali
teatri
d’Italia solenni commemorazioni. A Roma, al Costa
narratore più esatto. In nessun’altra occasione, nemmeno negli infimi
teatri
, mi son mai trovato alle scene plateali ed ignobi
ajeroni, scritturato da Adelaide Ristori, fece il giro dei principali
teatri
d’ Europa. Dopo il primo giro artistico all’ester
tonio. Fratello di Elisabetta Catroli, nato verso il 1728, recitò ne'
teatri
di Venezia le parti di Innamorato, e fu cognomina
tazione delle seconde e delle terze parti; e invece: «i direttori de’
teatri
e gl’impresari poco pensiero si danno delle ultim
cui danze hanno riscosso recentemente i più lusinghieri applausi de’
teatri
di Parigi, di Londra e d’altre insigni città d’Eu
pettacoli sostennero in essa il gusto di queste arti, e perché i suoi
teatri
gareggiavano con quelli dell’antichità, mentre le
è quel savissimo magistrato, in cui risiede la suprema ispezione de’
teatri
di questa mia patria, come quegli che veglia dili
il più sacro e il più augusto dritto della sovranità, e allontana da’
teatri
qualunque rappresentazione che contaminar possa l
to dominante spettacolo che quasi solo occupa da lungo tempo i nostri
teatri
; il quale perché più pomposamente d’ogni altro s
soltanto l’estrema sezione. E, se i precetti di lui si eseguiranno, i
teatri
diverrebbono onestissime scuole. Napoli 24 ottobr
us Can. Dep. EMIN. E REV. SIGNORE. [Imprim.5] Poiché si permettono i
teatri
, degnar può V. E. di permettere la pubblicazione
, secondo il Muratori, nacque verso il 1260, parla del pronunziar su’
teatri
col canto e in volgar lingua le gesta de’ duci e
ù che uno spettacolo de’ sensi. In tale stato brillò precisamente su’
teatri
di Venezia, i melodrammi de’ quali, colla suntuos
nella tragedia: perciocché loro mancava l’arte che oggi si ammira su’
teatri
d’Europa, di cambiare sì prontamente e con tal ga
il teatro. [Sez.II.7.2.14] Quindi una tal aria non ha mai sui nostri
teatri
cagionata quella commozione che altre arie del me
o. [Sez.III.2.2.2] Comparve, poco tempo è, sopra uno de’ più illustri
teatri
d’Europa una valente cantatrice dotata di voce sì
oggi non ebbe questa impropria maniera di canto tanta voga su nostri
teatri
. La maravigliosa gorga d’una celebre odierna cant
ertigine ne’ nostri compositori. Da che essa cominciò a comparire su’
teatri
d’Europa, e a far sentire quel suo inudito, disti
istintissimo, inimitabil gorgheggio, tutto divenne gorgheggio sopra i
teatri
. Il popolo ammaliato da quel nuovo incanto credé
’unico sentimento che le più colte nazioni attesero in ogni tempo da’
teatri
, questo esige quello stile energico e breve, che
o musicale, il publico si potrebbe dispensar d’ora innanzi d’aprire i
teatri
. Basterebbe che a questi sostituisse publiche acc
’omise72. Né altri creda, che si riservasse tal arte pe’ rostri o pe’
teatri
; essi la stimavano sì necessaria anche ne’ famili
nché i musici si rimarranno nel loro errore, e finché i direttori de’
teatri
non gli obbligheranno a deporlo, l’opera in music
fetta pronunziazione. Perché di grazia i mentovati abusi nacquero ne’
teatri
d’opere in musica, e non in quelli di drammi reci
pronunziazione. Pure in oggi si pratica il contrario: i direttori de’
teatri
e gl’impresari poco pensiero si danno delle ultim
gli antichi di pietre o di marmi soleano costruire l’interno de’ loro
teatri
, ma per rimediare al danno, che da tai materie so
in modo che servissero come di tromba. E oltre a ciò i Greci ne’ loro
teatri
situavano de’ gran vasi di rame, ne’ quali riperc
o come incerto il tuono della voce. [Sez.V.4.1.5] Anche l’interno de’
teatri
vuol avere più porte, che mettano nella platea, a
mente. § II. Dell’ampiezza del teatro [Sez.V.4.2.1] Non tutti i
teatri
vogliono avere un’eguale ampiezza. Essi debbono c
sima non potrebbe assegnare un’ ampiezza arbitraria ed enorme a’ suoi
teatri
. L’estensione a cui un teatro può giugnere, è que
e imitare il ripiego de’ Greci, i quali, come accennammo, mettean ne’
teatri
, e propriamente sotto a’ sedili, de’ gran vasi di
modi della nostra musica) gioverebbero moltissimo a parecchi moderni
teatri
. § IV. Dell’ornamento del teatro [Sez.V.4.4
i devono esaminare gli ornamenti che si vogliono dare all’interno de’
teatri
. [Sez.V.4.4.2] Se questo principio avessero avut
umenti della poca abilità di chi gli ammise e imbarazzo e sfregio de’
teatri
. Essi primieramente non avrebbero ammessi nell’in
de’ teatri. Essi primieramente non avrebbero ammessi nell’interno de’
teatri
quegli abbellimenti di carta pesta, a di panno li
mmedie. Il medesimo discernimento dovrebbe oggi osservarsi su’ nostri
teatri
, non ammettendo nelle tragedie in musica se non l
cui danze hanno riscosso recentemente i più lusinghieri applausi de’
teatri
di Parigi, di Londra e d’altre insigni città d’Eu
chera nata dal fango, e tra un popolo incolto, divenne necessaria su’
teatri
delle più polite nazioni. La ragione che rendette
allora necessario sì fatto arnese, fu l’ampiezza enorme degli antichi
teatri
, in cui si davano gratuitamente gli spettacoli a
in modo che servisse a dar corpo e rimbombo alla voce. Ma oggi, che i
teatri
sono di gran lunga più angusti, perché la loro po
ri che ripugnano alle regole dell’arte? Dal che avviene, che quando i
teatri
sortiscono per disgrazia simili direttori, niuna
sempi perniziosi. Avviene spessissimo (non senza nota di chi dirige i
teatri
) l’udire le massime più contrarie alla religione
o che s’impacciano di legger libri, ma molti quelli che frequentano i
teatri
; e raro, o non mai, un oratore ha tanta udienza q
infami coloro che gli menano sulle scene. Si erigono ogni giorno de’
teatri
sotto la protezione di secolari e di ecclesiastic
pettacoli hanno vigore anche in oggi, si demoliscano pure una volta i
teatri
. Non mancheranno altri più innocenti spettacoli,
quelli usati da’ gentili, si cessi di declamare generalmente contro i
teatri
, e d’applicare a’ nostri attori117 il vituperio e
il mezzo più efficace di pervenire alla totale depurazione de’ nostri
teatri
. A questo fine il parlamento di Parigi nel 1641 r
e sacre cerimonie della superiore chiesa di San Giacomo» (B. Croce, I
teatri
di Napoli [1891], ristampa di Milano, Adelphi, 19
crisse tra le altre cose un importante trattato anti-rigoristico, De’
teatri
antichi e moderni (1753); per Antonio Vivaldi com
a del melodramma intrapresa da Zeno, imponendo la lingua italiana nei
teatri
d’Europa. [commento_Sez.I.1.0.23] • nella vicina
nora Gabrielli’), celebre cantante romana (1730-1796), che recitò nei
teatri
di mezza Europa e fece parlare di sé non solo per
el palcoscenico; pubblicò la Pratica di fabbricar scene e machine ne’
teatri
a Pesaro e a Ravenna nel 1637-1638 (in due parti)
antanti: ‘Strane cose si dicono intorno alla voce: nell’orchestra dei
teatri
è divorata dalla segatura o dalla polvere posta i
si nel rivendicare il diritto delle donne all’istruzione. • publici
teatri
: i versi citati in nota sono dal Britannicus di R
., lib. XXXV. 101. V. il cap. III della II sez. 102. Parlo de’ gran
teatri
poiché, quanto a’ teatri di poca estensione, il l
cap. III della II sez. 102. Parlo de’ gran teatri poiché, quanto a’
teatri
di poca estensione, il loro interno può senza mol
colarmente erano i mimi, i pantomimi e quegli altri giocolari che su’
teatri
colla licenza de’ loro diverbi e colla petulanza
e compreso anche gli attori tragici e i comici, si sarebbero chiusi i
teatri
. 116. ltre di che gli effetti medesimi palesem
ento del libro, che à per titolo: De’ vizi, e de’ difetti de’ moderni
teatri
. Né il solo Angelico Dottore, ma S. Antonino, S.
neschi, e abiti virili alle donne. Ma questo divieto mal s’applica a’
teatri
. Esso avea per fine l’allontanare sempre maggiorm
bbligarli a volgere un solo sguardo alla meschinità de’ loro pubblici
teatri
. Le sale di tutti gli spettacoli di Parigi (dicon
sse il teatro di Lione da M. Soufflot, che è il più grande di tutti i
teatri
francesi. Di figura ovale ha la platea lunga 54 p
particolare riuscì la di lei azione sempre che rappresentò ne’ nostri
teatri
la parte di Merope nella tragedia del Maffei. Il
oboni padre e figlio, e Romagnesi, così per l’Opéra comique, come pei
teatri
di provincia e pel Teatro italiano. Gli applausi
vano di lagrime gli occhi d’Italia, la Compagnia Domeniconi correva i
teatri
della penisola. L’idolo del pubblico era Amilcare
to anch’egli de’più egregi al servizio del Duca di Modena, che fu sui
teatri
oltre un trentennio, e lasciò alcune opere pregia
e’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura compongono la storia de’
teatri
di tutta la terra. Ma quali sono queste modificaz
e i commedianti Cinesi di casa in casa, innalzano in un attimo i loro
teatri
portatili, e recitano ne’ cortili o nelle piazze.
le donne onore e lume, gloria del sposo suo, pompa del mondo, e dei
teatri
luminosa Aurora. Quanto a' suoi pregi artistici
* Ibañez comica abile. Maria Ignazia Ibañez già prima donna ne’
teatri
di Madrid, morta alcuni mesi dopo, rappresentò no
’opera. ADDIZIONE XI* Teatro di Lisbona del 1793. Sussistono i
teatri
di Cadice e di Lisbona; e sento anche che in ques
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