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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 201
riportato ad onor suo dal citato Bartoli. Rammenti il Tebro i Rosci suoi , rammenti la Senna i suoi Baron, nè l’Anglo auste
citato Bartoli. Rammenti il Tebro i Rosci suoi, rammenti la Senna i suoi Baron, nè l’Anglo austero taccia de’ suoi Garrik,
i suoi, rammenti la Senna i suoi Baron, nè l’Anglo austero taccia de’ suoi Garrik, genj e portenti, ch’ebber su i cori e su
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 968
i Modena : Serenissima Altezza Hippolita Gabrielli comica hunita con suoi Compagni ricorono alla benignità di Vostra Altezz
a di seruire al Altezze Sue antesesori che di tal gratia l’oratrice e suoi Compagni pregarano Sua divina Maesta per la Sua E
promette sulla Ippolita, richiesta, pare, dal Duca, per aggregarsi a’ suoi comici. Nè men di questa si può dir con precision
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 169
altra mia humilissima lettera all’ A. V. Sere.ma come in ubidienza de suoi sourani commandi procurai d’obbligar li comici no
tteua quella consolatione che tanto ambisco in pontoalmente seruire a suoi cenni, escusandosi chi con uno chi con altro pret
se, et insieme la premura de miei ufitij tributati all’adempimento de suoi commandi.
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888
ricchiva. Egli si dovette accontentar della fama e mori povero come i suoi compagni. Zingari della commedia dell’arte essi s
n la fame. Gli cascavan davanti gli amorosi, pallidi e allampanati, i suoi vecchi padri serii si trascinavan, moribondi, sul
levatura ; il di Fiore, straccione famoso, era un sole spogliato de’ suoi raggi. Ma ecco, dopo un secolo e mezzo, l’astro r
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 69-70
amente ancora dell’ '81, tutta intenta all’austera educazione dei due suoi figliuoletti. Francesco Bartoli le indirizzò il s
ia vi scorsi, che a sottrarsi del tempo ai fieri morsi insegna, ed a' suoi fasti empj e superbi. Sul lido d’ Adria poi sparg
iolse poi dall’impegno, vinta dalle supplicazioni e dalle lagrime de' suoi compagni e delle sue compagne, che vedeansi alla
, per dedicarsi, com’ella fa con tutto lo spirito, a istillare in due suoi figliuoletti, le massime più austere della virtù
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Velli Luigi, veronese, ebbe da' suoi parenti una educazione compiuta ; e laureatosi in
tativa in ispecie, lo fece abbandonar per questa foro e pandette. « I suoi naturali talenti – si scriveva il 1821 nelle Vari
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
to bella, et bene recitata al possibile. » Il De Sommi lo chiama, nei suoi dialoghi, l’argutissimo Zoppino da Mantova, collo
Angeloni, superiore ai comici mercenari, ciarlatani, ecc., in tutti i suoi Stati, decretando che nessuno di essi potesse nè
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 876
quando appunto tutto a lei sorrideva ; bellezza, talento, l’amore dei suoi parenti, dei suoi amici e le simpatie del pubblic
to a lei sorrideva ; bellezza, talento, l’amore dei suoi parenti, dei suoi amici e le simpatie del pubblico. Senza dubbio ne
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 601
stessa persona. Egli dice : Giovan Paolo Trapolino fu le delizie de' suoi giorni in teatro, e fu anche poeta. Ma poi lascia
lti anni ; finchè divotissimo e vecchissimo chiuse con morte felice i suoi giorni circa il 1630. Egli era – scrive Barbieri
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 980-981
mò a recitare a Lione. Tornò a Parigi nel ’72, e prese parte egli e i suoi ai festeggiamenti pel matrimonio del Re di Navarr
nto lire tornesi e XVII testoni, ecc. ecc., da repartirsi tra lui e i suoi compagni, sempre in considerazione del piacere ch
Spagna, ch’ egli circa l’anno 1610 stando in Siviglia, seppe da certi suoi amici, huomini vecchi e testimoni di vista, che G
ero, e credo che come Ganassa cercava di apportar utile e diletto co’ suoi gratiosi motti e recitamenti privi di oscenità, c
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 505
tto anni applauditissimo sempre. Restituitigli finalmente per legge i suoi beni, abbandonò l’arte e si stabilì in Venezia, o
tà all’ Imperiale di Vienna ed altre di Germania per distribuirne de’ suoi medicamenti. (Dal Reg. 730 dei Passaporti nell’A
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
, poi col Marchi ; poi solo colla figlia Emilia prima attrice. Furono suoi primi attori Carlo Romagnoli, Alessandro Salvini,
i di Torino. L’Arcelli, ottimo uomo, di rara integrità, fu pianto da’ suoi compagni, ed ebbe onori funebri degni di lui : l’
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 612
di grazie, ed una rara biondissima chioma erano i pregevoli naturali suoi doni. Uno spirito lodevole, un’espressiva aggiust
pressiva aggiustata, ed una sufficientissima intelligenza formavano i suoi meriti nell’arte del recitare. » Applaudita dovu
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 52-54
L. Bellotti-Bon, fu assunto, dopo alcune prove, a cagione appunto de' suoi mezzi fisici, al grado di primo attore assoluto,
le attitudine avrebbero promesso miglior resultato. La esuberanza dei suoi mezzi fisici, con l’invidiabile suo organo vocale
o stesso giudizio avea dato due anni prima Giulio Piccini (Jarro) ne' suoi primi studj Sul palcoscenico e in platea (Firenze
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681
bella presenza e di graziosa avvenenza fornita, quindi è che i pregi suoi naturali uniti ai meriti della propria virtù la r
sua età avanzata un resto di quella bellezza, che la rese amabile ne’ suoi begli anni, e che meritò le attenzioni dell’ Impe
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 276
al 1879, anno in cui si ritirò dalle scene, poverissimo, soccorso da' suoi concittadini, e da qualche compagno d’ arte. Fu d
chiamerei temenza di sè medesimo, gli valse maggiormente la stima dei suoi compagni e della critica, perchè ebbe il piacere
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1754, a dì 17 Luglio.Die16 Julii 1754. » pp. 159-160
o a Milano di stimabilissima famiglia borghese. Compiuto il corso de’ suoi studi, si diede a recitare prima tra’dilettanti,
era a Genova, e per l’estate a Milano. L’Angeleri aveva, pare, motivi suoi per non recarsi in patria ; ma dovè andarvi pur t
proprio paese. In tale stato soffriva infinitamente, vedendo sotto i suoi occhi applauditi i compagni, senza che riportasse
18 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
fia: non vide gl’inconvenienti inevitabili nella rappresentazione de’ suoi autos sacramentales, ne’ quali si espongono i mis
natura; ma pur convenivano alle volgari opinioni dominanti a’ giorni suoi . Oggi che siamo più lontani dalle bizzarrie della
tor comico, bisogna trasportarsi al di lui secolo. Del resto in certi suoi componimenti che si appressano più alla tragedia,
de un a caso, Dicha y desdicha del nombre, Primero soy yò e altre. I suoi componimenti piacquero e piacciono ancora in Ispa
con insolenza e villania, come l’altro da lui convocato, composto di suoi parziali, scelti fra ’l popolaccio nel 1653, chia
. Ben Johnson, morto nel 1637, passò per lo più eccellente comico de’ suoi tempi, benché avea composto ancora tragedie. Giac
un’altra casa, a un’osteria, in piazza, alla borsa ecc… Già a’ tempi suoi si satireggiavano sul teatro inglese le persone n
ecenza richiesta nelle dipinture, per cui Terenzio sovrasta a tutti i suoi posteri, l’unità di disegno nel tutto e la verità
ucendo alcuni drammi de’ greci, de’ latini, e degl’italiani mostrò a’ suoi compatriotti la vera drammatica che fino a quel t
olla medesima gonfiezza e co’ medesimi difetti del suo modello vide i suoi componimenti per lungo tempo rappresentati e appl
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato dal nostro Palazzo di Porto, li 2 Giugno 1612. » p. 293
ebbano dar molestia alcuna per tal conto ne fargli pagar datii per li suoi panni da dosso ne per quelli che adopera nelle co
nel 1619, in occasione che recavasi a Milano onde recitare con alcuni suoi compagni, di poter portare la berretta nera, in l
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
si che Cola entrasse nella Compagnia. È un nuovo personaggio che pe’ suoi salti e pe’ suoi gesti, non piacerà forse meno di
asse nella Compagnia. È un nuovo personaggio che pe’ suoi salti e pe’ suoi gesti, non piacerà forse meno di Arlecchino, il q
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 203
mente naturale, e un portamento spirante tutto brio, sono i bei vanti suoi . Ciò che poi fornisce i di lei meriti è un’intell
ca potrebbe riputarsi studiata, quando non si sapesse che ella crea i suoi concetti in quel momento appunto che gli escono d
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313
irenze il 1563 e morto a Parigi il 1606) sgridato dal padre, perchè i suoi averi licenziosamente spendesse, arditamente risp
saggi amanti ! oh, che grazie amorose e vaneggianti stillan da'labbri suoi dell’Ibla i favi ! Sparge ella i sali or lascivet
23 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421
di della corte. Pietro il Grande, che dopo il suo viaggio rientrò ne’ suoi vastissimi domini, come dicesi che Ofiri entrò ne
e e legislatore della nazione russa. Egli cambiò la natura stessa de’ suoi stati, e i costumi de’ popoli, e introduce fra lo
mie, stamperie, e librerie. Ma benché amasse la poesia e la musica, i suoi piaceri consistettero ne’ balli in maschera, e in
24 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256
V benemerito della letteratura e del teatro. Non solo egli invitò ne’ suoi dominj Schlegel e Klopstock ed altri chiari lette
composto la Morte di Balder ed altre favole che gli fecero onore fra’ suoi . Ma singolarmente dee la Danimarca pregiarsi dell
ifetti dell’amore pastorale in versi di un atto riscosse applausi da’ suoi e dagli stranieri per un piano ben condotto e ben
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 455
il Grande e il Vil l’ammiri, e rapito dall’arte pellegrina, frema a' suoi sdegni, e a' suoi sospir sospiri. Giaccia invidi
l l’ammiri, e rapito dall’arte pellegrina, frema a' suoi sdegni, e a' suoi sospir sospiri. Giaccia invidia sul suol ; l’alt
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 546
altri giuochi. Nel 1559 Bartolommeo di Venezia si trovava con cinque suoi compagni in Nœrdlingen, e fu pagato a ciascuno un
da dove era partito, e ivi fece con molta lode nuovamente conoscere i suoi talenti. Passò a recitare in Sicilia, dove fu ben
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
levata, lasciavasi vedere in Teatro. Ma crebbero in lei a dismisura i suoi incomodi, e gli oppiati rimedj che i medici le ap
eltà nell’ animo del Goldoni. Madama Medebach era sempre ammalata. I suoi vapori divenivano sempre più nojosi e ridicoli :
di nuova invenzione, che facevano impazzire sua Madre, suo marito, i suoi parenti ed i suoi domestici. Medebach Giovan Ba
ne, che facevano impazzire sua Madre, suo marito, i suoi parenti ed i suoi domestici. Medebach Giovan Battista. Figlio dei
28 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
asio. Vantaggi recati da lui alla poesia e lingua italiana. Esame de’ suoi pregi. Riflessioni sulla sua maniera di trattar l
zanda per tutto gli altari al sublime genio del poeta cesareo; dove i suoi versi sono oggimai divenuti proverbi, cantandosi
poeta, e di render ragione di quell’universale diletto che arrecano i suoi componimenti, non fa d’uopo fermarsi sulle propos
va la critica d’un grande autore, quella cioè di tesser la storia de’ suoi pensieri coll’indicare le strade battute da lui n
scorso se non per incidenza di quella parte che spetta il costume de’ suoi personaggi, non già perch’io non la creda utiliss
o grandiosi. «Lodi al gran Dio, che oppresse        Gli empi nemici suoi :        Che combattè per noi,        Che trionfò
asio, è da osservarsi la destrezza colla quale ha egli saputo dare a’ suoi versi quel grado di armonia che è necessaria affi
tile di Metastasio. [13] Passando poi all’orditura ed alla scelta de’ suoi argomenti, maraviglioso è il cangiamento introdot
e alla nostra imitazione, o le massime importanti qua e là sparse ne’ suoi componimenti, o la persuasiva, irresistibil manie
al par di quello di Tito? Non è egli le delizie dell’uman genere ne’ suoi scritti, come già le fu sul trono? Non apparisce
itti, come già le fu sul trono? Non apparisce forse il vero padre de’ suoi vasalli, il modello dei re cittadini, l’uomo inso
nti che il Temistocle di Atene lo fu dai domini della repubblica. Ne’ suoi componimenti si verifica non per tanto il concett
ammatica con cent’altri punti di morale filosofia sparsi qua e là ne’ suoi drammi. Insomma Metastasio è decisivamente (nè se
e può scorrere la fantasia nelle invenzioni drammatiche senza rapir i suoi diritti al buon senso, troverebbe nel piano di ci
ir i suoi diritti al buon senso, troverebbe nel piano di ciascuno de’ suoi componimenti il segreto ma costante rapporto che
scena, or nelle pitture vaghissime, che scorgonsi ad ogni tratto ne’ suoi componimenti. «Sammete assale furioso le guardie
che ama meglio peccar di monotonia facendo andar a lieto fine tutti i suoi drammi di quello che sia costrigner un protagonis
del melodramma; ma quale altissima stima non fa d’uopo concepire de’ suoi talenti in veggendo che egli è anche superiore a
e patetica? Si leggano quasi tutte le scene, s’osservi gran parte de’ suoi recitativi, e in principal modo le arie e i duett
o l’aurora della vera filosofia. Il Petrarca divinizzato finallora da suoi adoratori si riumanò, a così dire, per mezzo dell
carattere della persona e più legati col suo particolar interesse. I suoi tocchi sono sempre da gran maestro chiari insieme
mio piacer. Muova il rio passi più lenti,         E sospenda i moti suoi         Ogni Zeffiro leggier.» [37] Così si vin
conoscesse; circostanza che renderà a poco a poco pressoché inutili i suoi componimenti non potendosi accomodare senza guast
il Metastasio abbia sempre cavato dal proprio fondaco o dall’altrui i suoi pregiatissimi drammi; se l’imitazione de’ Greci,
l’arte d’intrecciar gli accidenti da Calderon, autore ch’aveva tra i suoi libri e che a ragione veniva da lui stimato molti
n maniera poco conveniente allo scopo del teatro. Non v’è un solo fra suoi drammi, (s’eccettuati non vengano gli oratori e q
l’autore non ha avuto in vista né l’uno né l’altro. L’amore in molti suoi drammi altro non è che un affetto puramente episo
rammorbidite all’eccesso, onde vengono sformati i caratteri di molti suoi personaggi. Basta una semplice occhiata per ravvi
i del Pontano, ovvero del Cotta? «Già presso al termine         De’ suoi martiri         Fugge quest’anima         Sciolta
natura gli sfoggiati ornamenti dello spirito. Nulla di più comune ne’ suoi componimenti quando il sentir i personaggi, allor
i stitici letterati e ai filosofi incontentabili106;‌ che scrivendo i suoi drammi acciocché fossero rappresentati, non ha po
alterar ch’egli ha fatto tante volte il costume, mettendo in bocca a’ suoi personaggi delle allusioni, le quali, atteso il p
tonte accesa» in bocca d’un antichissimo re della Persia che parla a’ suoi confidenti; Imeneo, che scuote la face invocato d
l’incertezza e la contraddizion che si scorge nel carattere di molti suoi personaggi nata unicamente dal desiderio di ripet
o dissimula, ma positivamente finge con essa lei affine di scoprire i suoi disegni intorno a Cesare; finzione poco verosimil
sentimenti di Marzia, e usando altresì l’inconseguenza di palesare i suoi disegni a Fulvio, cui ella non amava punto, e del
lo d’Amore, la Contesa dei numi, l’Astrea placata con pochi altri de’ suoi componimenti drammatici più piccoli. Abbiano poi
mide, il Ruggiero, l’Alessandro, il Re pastore, e qualche altro con i suoi sonetti. Ma che tale distinzione non nuoca punto
rivale Carlo duodecimo re di Svezia. Bouginville racconta altresì ne’ suoi viaggi che in San Salvatore Capitale degli stabil
ame, non dovendo egli ignorare che la religione de’ maghi contava fra suoi dogmi quello di escludere i simolacri degli dei n
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 638
le rappresentazioni a spettacolo del genere italiano. Ebbe in arte i suoi detrattori e i suoi ammiratori ; ma effettivament
a spettacolo del genere italiano. Ebbe in arte i suoi detrattori e i suoi ammiratori ; ma effettivamente, senza levar tropp
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37
V benemerito della letteratura e del teatro. Egli non solo invitò ne’ suoi dominii Schlegel e Klopstock, ed altri chiari let
compose la Morte di Balder, ed altre favole che gli fecero onore fra suoi . Dee però singolarmente pregiarsi la Danimarca de
tti dell’amore re pastorale in versi di un atto riscosse applausi da’ suoi e dagli stranieri per il piano ben condotto e ben
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567
del ’42 (17 febbraio) lasciò scritto : Al Carcano il Cannelli co’ suoi drammatici subentrò ai molteplici trattenimenti d
ici trattenimenti del carnevale, ma perchè non vuol esser da meno de’ suoi predecessori, egli appresta un balletto ; s’io no
Anzampamber e di Ricci. Ora è lo Stenterello che numera al pubblico i suoi creditori, ora è un dialogo co’ creditori stessi.
32 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
ciava ad invecchiare, mentre l’opera in musica stendeva rapidamente i suoi progressi. Laonde alla mancanza del concorso nel
gnatagli di mille luigi, colla quale soccorse e chiamò presso di se i suoi genitori, ed in seguito prese moglie e visse con
uto col nome di Scaramuccia. Egli seppe meglio mostrare a’ Francesi i suoi talenti facendo valere la somma sua arte pantomim
gran Moliere che come autore ed attore quivi spiegava gl’inimitabili suoi talenti. Non è men noto che il Moliere non isdegn
ramuccia abbandonò Parigi l’anno 1662 per venire in Napoli a vedere i suoi parenti  e che al di lui ritorno i Parigini accor
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 706
respirare liberamente l’aria sana dell’arte, e d’onde potè mostrare i suoi pregi a un pubblico degno di lui. Ormai i suoi
nde potè mostrare i suoi pregi a un pubblico degno di lui. Ormai i suoi due teatri eran l’ Alfieri di Firenze l’inverno,
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 122
hiandovi delle parole toscane di tempo in tempo, che davano grazia a' suoi ragionamenti. Era egli lepido nel suo discorso, a
lepido nel suo discorso, accorto, e pronto nelle risposte, ed i lazzi suoi pantomimici dilettavano per la loro varietà e per
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43
la più tragica delle morti, che il Colomberti ancora ci racconta ne' suoi particolari : Sentivasi egli una mattina indispo
ci, dice : il solo Francesco Lombardi s’alza gigante in mezzo a tanti suoi confratelli, che, o giacciono nell’oscurità, o ap
ole esprimere, e che sa cosi mirabilmente trasfondere negli animi de' suoi uditori. Benchè le parti tutte gli stieno bene de
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 498
aso Salvini : Non aveva l’attraente prerogativa della bellezza, ma i suoi occhi vivacissimi, e la folta e leonina capigliat
nna era di un carattere gioviale, bonacciona, la ben amata di tutti i suoi compagni ; e la perdita di questa eminente attric
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 507
nissima (Mod., Eredi di Bart. Soliani), che comincia : Abbia Marte i suoi fuochi, e da tonanti guerrieri bronzi, e da le fe
German col Gallo invitto col numeroso Mosco e il prode Sveco abbia i suoi fuochi anco Talìa : Si costruì poi il Savi un te
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO IV. Opera Musicale. » pp. 314-344
del suo recinto nè Noverri, nè Vestris, nè Hilverding, anzi inviava i suoi ballerini oltramonti, e i Francesi stessi scendev
i Francesi stessi scendevano dalle Alpi per apprendere la danza a. I suoi Peri, Corsi, Monteverde, Soriano, Giovannelli era
on mancavagli l’opportunità di spiegare anche in tal genere i poetici suoi talenti avendolo il granduca di Toscana Ferdinand
e col nome di Clemente IX si esercitò nell’opera sotto Urbano VIII. I suoi drammi di argomento cristiano recitati in Roma co
o stesso mal tollerato abuso. Or perchè l’Arteaga ed altri apologisti suoi confratelli dissimularono che la Spagna ha coll’I
innanzi ai concorrenti e soprastare, addottrinò così bene nel canto i suoi castrati, e tanti n’ebbe che potè fornire all’Eur
artificiali de’ castrati? E se il fiorentino Rinuccini gli avesse ne’ suoi melodrammi adoperati, il Vecchi gli avrebbe ricus
a, Erirreo ne nomina un’altra come una delle più eccellenti de’ tempi suoi , cioè Leonora Baroni figlia della nominata bella
orzarla senza stento, senza far visacci, boccacce, storcimenti ”… » I suoi slanci e sospiri non son punto lascivi: gli sguar
ed allemanne. Solo è da notarsi che ne’ primi tempi l’opera tirava i suoi argomenti dalla mitologia, la quale agevolmente a
39 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
mponimenti teatrali. Nell’autunno del medesimo anno venne Moliere co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappres
anno se ne vendicò comicamente facendo ridere il pubblico a spese de’ suoi censori, e pubblicò la Critica della Scuola delle
ad un cavaliere il quale ha la debolezza di voler esser poeta, che i suoi versi son cattivi: che in vece di compatire gli e
iù. Il solo Luigi XIV ne giudicò in Versailles più favorevolmente de’ suoi cortigiani, il che dimostra il buon gusto di ques
Borgogna che manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti colle lettere studiando per cinque anni n
e, o ignora l’arte sagace di mostrar di perdersi in esso per celare i suoi ordigni e le sue forze; non fu quella filosofia c
sue forze; non fu quella filosofia che fa pompa del suo compasso, de’ suoi calcoli e dell’ austerità della sua dottrina. La
diversi delle sue favole è d’avvertirsi che egli da prima accomodò i suoi lavori al gusto dominante per le commedie d’intri
n ogni giustizia imputate, dimostrerebbero in lui l’ uomo. Ma i sommi suoi pregi sino a quest’ora trovati coll’ esperienza i
ommedie; e che quando questa si rappresentò, non avea egli prodotto i suoi capi d’opera. Egli in ciò s’ ingannò, come anche
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 841-848
civile, e ci ripete poi nella Canzone, nella quale descrive parte de’ suoi infortunij da che nacque fino all’anno quarantesi
notizie Francesco Bartoli : Acquetar non si può la mente afflitta A’ suoi mali pensando antichi, e novi, E come così fera u
Te stesso, io no, che ferireimi or ora, E ferito m’avrei prima, che i suoi Lumi chiudesse a noi La mia diletta ; è vero al c
l’ Essagerazione : Me contra ’l maritarsi ira non punge, benchè de’ suoi dolor mi viva a parle ; dico per vero dir ; di m
mi viva a parle ; dico per vero dir ; di mille a pena una ne’ lacci suoi vita ha serena. Era egli nella Compagnia degli U
estia al suo vicino ; ho tra l’altre una mia picciola figlia, che co’ suoi modi pargoletti in fasce un’ Aurora bambina rasso
arnevale, perchè d’ir a Bologna io spasmo e moro. Qui narra di certi suoi pegni di libri e di medaglie a Bologna, e invoca
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1029-1030
rigo, dov’ebbe a professore l’ex-ministro De Sanctis, e dove compiè i suoi studi. Combattè per l’indipendenza d’Italia il’ 5
ribaldin, de’quali alcuni ancor vivi sulla scena ; tra gli altri non suoi di sana pianta, ve n’ha di quelli che non solamen
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Piacenza li 4 marzo 1640. » p. 287
in Reggio, per la cui spedizione egli preme, come importante molto a suoi interessi, ha hauto ricorso da me, acciò che lo r
a me, acciò che lo raccomandi a V. A. e la prieghi ad ordinare a que' suoi ministri che vogliano troncate tutte le dilazioni
43 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
cassò con insolenza il parlamento, e ne convocò un altro composto de’ suoi parziali scelti fra il popolaccio, detto per deri
nti. Egli non meno del Shakespear scrisse molti drammi poco degni de’ suoi talenti; con questa differenza che a Shakespear a
si circoscrive ne’ luoghi della città di Londra. È da notarsi, che a’ suoi dì già sulle scene inglesi si satireggiavano i no
da sette anni si trovava in carcere per non aver modo di soddisfare i suoi creditori, spontaneamente ordinò che si liberasse
iesta nella dipintura de’ costumi, per cui Terenzio tanto sovrasta a’ suoi posteri, l’unità di disegno nel tutto, e la verit
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 456-459
erva alcune lettere di Coviello, il quale, per non essere da meno dei suoi compagni, batte cassa con supplicazioni di ogni s
oni, poichè se occorressero al Ser.mo non solo Coviello, ma altri de' suoi Comici ancora, ne sarebbe il Ser.mo di Modena pad
e – secondo Fr. Bartoli – intorno al 1715, lasciando di sè pei meriti suoi , una rinomanza la più ricordevole ed onorata. » I
i suoi, una rinomanza la più ricordevole ed onorata. » I quali meriti suoi non si limitarono a quei dell’attore, ma altresì
45 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43
dal colore degli abiti; l’una di color bruno figurava un padrone co’ suoi servi, l’altra di bianco una comitiva di ladroni.
pirito imitatore universale che guida l’ uomo a copiare le azioni de’ suoi simili per farsene un trastullo; si notano i prim
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
bile. E questo prova, mi pare, quanti e quanto grandi fossero i pregi suoi di artista. Magnifica di figura e di voce, ricca
ce, ricca d’intelligenza, parlatrice elegante, piena di cuore verso i suoi compagni, era una specie di Ristori d’allora. Ma
acciasse rovine e morte, ma se trovava una faccia dura, che agli urli suoi non si sgomentasse, quella Tigre diveniva una pec
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 647
erto. La Checcherini, come la pioggia era cessata, se n’ andava con i suoi dieci soldi, pian piano, infagottata in una veste
ar di dosso a brandelli. Cenci contemporanei. Poverina, neppure cenci suoi  !… Nell’ elenco della Compagnia di Antonio Morro
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 928
lui et per la sua famiglia. già mi persuado che questi incontrerà ne suoi occorrenti l’assistenza delle gracie dell’A. V. c
a, ne hà cosi vicino l’influsso. La libertà con la quale mi uaglio de suoi fauori seruirà a V. A. d’argomento ch’ambitiosiss
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992
tiche di cinque lingue ; era scrittore applaudito, e generoso verso i suoi colleghi ; attore piacevolissimo. La grazia, l’el
sociali e, di quella signorile, ne osservava le forme nel trattare i suoi compagni…… Molto logicamente il Suner, toccando
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Dato in Modena dal Nostro Ducal Palazzo questo di 16 xmbre 1753. » p. 72
di Modena, che tolgo da quell’Archivio di Stato, a testimonianza de' suoi meriti, e del conto in cui egli era tenuto : Anto
nte ricerchiamo i loro Ministri a far godere allo stesso Marchesini i suoi cortesi riguardi, lasciandolo passare liberamente
51 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
Nebrixa nato nell’Andalusia al 1444, dopo aver fatto per poco tempo i suoi studj in Salamanca, non ben soddisfatto passasse
ne degli Scolastici che di favorir la novità l’accusarono, inspirò a’ suoi nazionali l’amor delle lettere, onde fu caro al R
zati ed ammaestrati in Italia dee la Spagna tutto l’onore di aver da’ suoi cacciata l’ignoranza in cui erano immersi. Del re
e del buon comico”. 126. L’Italia ha perduto uno de’ più zelanti suoi difensori letterati e l’autore della presente sto
52 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
omponimenti teatrali. Nell’autunno del medesimo annovenne Moliere co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappres
anno se ne vendicò comicamente facendo ridere il pubblico a spese de’ suoi censori, e pubblicò la Critica della Scuola delle
ad un cavaliere, il quale ha la debolezza di voler esser poeta, che i suoi versi sono cattivi: che in vece di compatire gli
iù. Il solo Luigi XVI ne giudicò in Versailles più favorevolmente de’ suoi cortigiani, la qual cosa manifesta il buon gusto
Borgogna che manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti colle lettere studiando per cinque anni n
e, o ignora l’arte sagace di mostrar di perdersi in esso per celare i suoi ordigni e le sue forze; non fu quella filosofia c
sue forze; non fu quella filosofia che fa pompa del suo compasso, de’ suoi calcoli e dell’austerità della sua dottrina. La f
iversi delle sue favole, è da avvertirsi che egli da prima accomodò i suoi lavori al gusto dominante per le commedie d’intri
on ogni giustizia imputate, dimostrerebbero in lui l’uomo. Ma i sommi suoi pregi sino a quest’ora trovati coll’esperienza in
edie; e che quando questa si rappresentò, non avea Moliere prodotto i suoi capi d’opera. Egli in ciò s’ingannò, come anche n
53 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO IV. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 257-261
di della corte. Pietro il grande che dal suo famoso viaggio tornò ne’ suoi vastissimi dominj, come dicesi che Osiri entrasse
legislatore della nazione Russa, avendo cambiata la natura stessa de’ suoi stati e i costumi de’ popoli, e introdotto fra lo
demie, librerie, stamperie. Ma benchè amasse la poesia e la musica, i suoi piaceri consistettero ne’ balli in maschera e in
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312
tri che in lui, metteva tutto in movimento, e l’autore vedeva sotto i suoi occhi trasformarsi quasi per incantesimo il propr
suoi occhi trasformarsi quasi per incantesimo il proprio lavoro, e i suoi pensieri si animavano, il suo dialogo si vestiva
ue scene si succedevano cosi naturalmente che era una maraviglia, e i suoi personaggi si sentivano trasfuso nelle vene tanto
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 18-21
bino nella Compagnia di suo padre, e così, egli stesso, mi descrive i suoi primi passi : « quella che non mi andava giù era
ti di professione. Anche la scoltura delle castagne d’india entra ne' suoi pregi di artista ; e il Boutet nella Tribuna dell
heb resterà indimenticabile negli annali della storia dell’arte. Due suoi fratelli, Achille ed Ugo, seguiron l’arte del pad
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535
erini per la Vincenza Armani (V.) : Dal pigro sonno, che con gli ozj suoi neghittoso alle fredde ombre ti rese, alma risorg
come di eccellentissimo comico, e il migliore assolutamente de’ tempi suoi . Il detto Capaccio inviò a questo Lucio la sua co
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 91-92
elice della simpatia, dell’affetto, della stima, in che lo tenevano i suoi concittadini. Era entrato di fresco nell’ arte, e
o agonizzante il nome di personaggi drammatici che gli rammentavano i suoi più lusinghieri trionfi…. Rotei…. Valentino…. Cos
58 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
di della corte. Pietro il grande che dal suo famoso viaggio tornò ne’ suoi vasti dominii, come dicesi che Osiri entrasse nel
legislatore della nazione Russa, avendo cambiata la stessa natura de’ suoi stati ed i costumi di que’ popoli, ed introdotto
amperie. Benchè però egli amasse la poesia e la musica, limitaronsi i suoi piaceri ai balli in maschera e ad altre feste che
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 109-112
è visse. Il Mascherpa insomma serbò uniti il maggior tempo che potè i suoi scritturati, convinto che principal forza di una
e parole. Non si occupò mai di direzione, ch' egli affidava a uno de' suoi artisti ; e v'eran mesi in cui non compariva sul
n alcune vaganti Compagnie da circa sei anni va ritrovando impiego. I suoi pregi d’avvenenza, non meno che la sua abilità, l
60 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
contro Venezia, diede un saggio più vigoroso e più deciso de’ tragici suoi talenti, e svegliò nel pubblico, e ne’ posteri vi
il tragico teatro francese. Longepierre non lavorava con diligenza i suoi versi, non si elevava con lo stile, non conosceva
iprendersi che Romolo venga dipinto come innammorato a differenza de’ suoi soldati che altro non cercano se non che una donn
i, perifrasi poco proprie della scena e della passione. In compenso i suoi caratteri mi sembrano pennelleggiati con molta vi
uistatrice reina degli Assiri. A vista della manifesta ribellione de’ suoi ella dimostrasi così inetta che non sa prendere v
l celebre Francesco Maria Arouet di Voltaire, la cui gloria niuno de’ suoi contemporanei sinora ha pareggiata, non che adomb
to seguito da’ rimorsi vendicatori, e cerca la morte, ma prostrato a’ suoi piedi gli domanda un amplesso. Ditemi , aggiugne
virtù; si dirà che Tito morendo ebbe un vostro sguardo per mezzo de’ suoi rimorsi, che voi l’amate ancora, che alla tomba e
ce de’ pedanti che asseriscono il contrario) dalla taccia imputata a’ suoi compatriotti di travestire tutti i personaggi all
este, si distinguono assai bene fra loro e da’ Parigini. Finalmente i suoi difetti medesimi sono diversi da quelli de’ lodat
che essendo Zaira uccisa appunto quando abbracciando la religione de’ suoi maggiori è disposta a rinunziare alla felicità ch
tait desarmè. Un carattere così eroico, franco, temerario agli occhi suoi , non dovea far tutto temere al sospettoso Polifon
ccandosi col suo gran nemico deponga la maschera e manifesti i grandi suoi disegni, e lo chiami a parte dell’impero mostrand
ancora avea acquistata l’arte di pulir lo stile e di tornir meglio i suoi versi; ond’è che nella lettura che se ne fece, gl
a coll’esercizio; e forse disingannato al fine abbandonò un genere a’ suoi talenti inaccessibile. Le Miere parigino, il qual
aco sacrificati. Uno de i discepoli Volteriani m. La Harpe cominciò i suoi lavori tragici col Warwick tirando la sua favola
rimanente delle sue produzioni drammatiche non corrispose ai voti de’ suoi amici. Pharamond, Timoleon, Gustave, Melanie reli
i di essere usciti di moda. Colardeau altro giovane morto dopo i due suoi saggi tragici Astarbe e Calisto, fu preceduto dal
sere stato il primo a recar sulla scena i fatti nazionali? E perchè i suoi compatriotti glie l’accordarono? Di grazia che al
e carico di puerilità? Che Belloy aveva nelle prime favole esauriti i suoi tesori, e che non seppe idear quest’altra senza r
n certo modo la propria colle impudenti sue menzogne. Gli eroi stessi suoi paesani diventano sotto la di lui penna dispregev
ti dalla storia nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo de’ suoi ghiribizzi e dallo spirito di menzogna che lo pre
va necessario il rigore, fe un segno, e le due teste caddero a’ piedi suoi . Fu ciò un’ ombra che si mischiò al lustro del tr
per vestirne un figlio infame del capo del Belloy! E che direbbero i suoi compatriotti se si mettesse sulla scena un ladron
. Capello viene a veder Contarini, ed a proporre le sue angustie ed i suoi dubbii. Contarini dice, io gli farò svanire; veni
suo voto di morte. Capello prima di giudicarlo reo vorrebbe che su i suoi progetti egli avesse somministrate pruove, vorreb
litto. Loredano profferisce, che quando anche potesse discolparsi de’ suoi progetti, non sarebbe meno reo di aver contravven
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49
llo zio prete, citato più su, ma poi volle seguire la professione de’ suoi genitori. Fu un buon amoroso, e recitò applauditi
atica di suo figlio Giovanni. « Nel 1788 — scrive Benedetto Croce ne’ suoi Teatri di Napoli (Ivi, Pierro, 1891) — venne una
e gl’ incoraggiamenti del Pubblico, il quale avvezzo ad applaudire a’ suoi non ordinarj talenti nell’ arte del declamare, po
i dei drammi, pei quali anche il Teatro italiano conti un autore fra’ suoi attori. » E dopo avere esaminata e magnificata l’
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333
quella di Luigi Monti, che dovè lasciare poco dopo per soddisfare ai suoi obblighi di leva. E tre anni stette confinato a L
uo personaggio : gli guardava dentro e poi cercava d’entrar quasi ne' suoi panni. Non era la solita sovrapposizione dell’art
ne. Quasi quasi vorrebbe pigliarne un tal bagno freddo da spegnerci i suoi ardori d’artista. Ma poi quell’altra parte di lui
compagna della sua vita, la collaboratrice intelligente e amorosa de' suoi studi, tolta in moglie il 15 luglio 1881, è un be
di Byron, illustrato con grande orchestra da Schumann ; di monologhi suoi e ballate di Bürger, di Schiller, di Marradi con
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
parti di caratterista. Ma il teatro non fu che un mezzo per vendere i suoi quadri che andava dipingendo dal vero in ogni pia
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
obili Vendramini al Teatro S. Luca. Sufficientemente fece conoscere i suoi talenti per la comica professione, e morì in fres
65 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
il tragico teatro francese. Longepierre non lavorava con diligenza i suoi versi, non si elevava per lo stile, non conosceva
riprendersi che Romolo venga dipinto come innamorato a differenza de’ suoi soldati che altro non cercano che una donna; ma a
i, perifrasi poco proprie della scena e della passione. In compenso i suoi caratteri mi sembrano pennelleggiati con molta vi
uistatrice reina degli Assirj. A vista della manifesta ribellione de’ suoi ella dimostrasi così inetta, che non sa prendere
l celebre Francesco Maria Arouet di Voltaire, la cui gloria niuno de’ suoi contemporanei sinora ha pareggiata, non che adomb
uto seguito da’ rimorsi vendicatori e cerca la morte, ma prostrato a’ suoi piedi gli domanda un amplesso. Ditemi (aggiugne)
virtù; si dirà che Tito morendo ebbe un vostro sguardo per mezzo de’ suoi rimorsi, che voi l’amavate ancora, che alla tomba
ce de’ pedanti che asseriscono il contrario) dalla taccia imputata a’ suoi compatriotti di travestire tutti i personaggi all
este, si distinguono assai bene fra loro e da’ Parigini. Finalmente i suoi difetti medesimi sono diversi da quelli de’ lodat
che essendo Zaira uccisa appunto quando abbracciando la religione de’ suoi maggiori è disposta a rinunziare alla felicità ch
it desarmé. Un carattere così eroico, franco, temerario agli occhi suoi , non dovea far tutto temere al sospettoso Polifon
acendo che egli col suo gran nemico deponga la maschera e manifesti i suoi grandi disegni, e lo chiami a parte dell’impero m
coll’ esercizio; e forse disingannato al fine abbandonò un genere a’ suoi talenti inaccessibile. Le Miére Parigino, il qual
ati. M. de la Harpe produsse alla prima la tragedia di Warvick che a’ suoi fautori dava grandi speranze; ma l’ istesso Palis
entato, e carico di puerilità? Che Belloy avea nelle prime esauriti i suoi tesori, e che non seppe idear quest’altra senza r
n certo modo la propria colle sue impudenti menzogne. Gli eroi stessi suoi paesani diventano sotto la di lui penna dispregev
ti dalla storia nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo de’ suoi ghiribizzi e dallo spirito di menzogna che lo pre
eva necessario il rigore, fe un segno e le due teste caddero a’ piedi suoi . Fu ciò un’ ombra che si mischiò al lustro del tr
e per vestirne un figlio infame del capo di Belloy! E che direbbero i suoi compatriotti se si mettesse sulla scena un ladron
ujours trompée, & dédegnait souvent de punir. Il ciel conservi a’ suoi compatriotti codesto candore e la natural generos
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « [Dedica] » p. 
sacrati alla patria sempre a se cara che la vita gli diede che dopo i suoi viaggi e le vicende fremendone la malvagita’ inva
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
e prevalse a qualunque altra che recitasse nel suo carattere a' tempi suoi . Fioriva questa comica intorno alla metà del seco
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
asa e qualche terreno in Livorno, dove, forse, avanzata in età finì i suoi giorni.
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1053-1054
l’uso d’Italia, se la sua figura e grandezza avessero corrisposto ai suoi buoni talenti. Corto, grosso, senza collo, con oc
dice il Bartoli, « avanzato poi in età fu mantenuto decentemente da’ suoi padroni, i nobili Grimani, onde, dopo d’aver viss
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
di Francesco Paganini. È fornito di buona presenza, e può fra giovani suoi pari nell’arte del Teatro lodevolmente comparire.
71 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
cassò con insolenza il parlamento, e ne convocò un altro composto de’ suoi parziali scelti fra il popolaccio, detto per deri
si circoscrive ne’ luoghi della città di Londra. E’ da notarsi che a’ suoi dì già sulle scene inglesi si satireggiavano i no
da sette anni si trovava in carcere per non aver modo di soddisfare i suoi creditori, spontaneamente ordinò che si liberasse
iesta nella dipintura de’ costumi, per cui Terenzio tanto sovrasta a’ suoi posteri; l’ unità di disegno nel tutto, e la veri
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1042
liore attrice, che in Napoli si facesse altamente applaudire a’ tempi suoi . » Grassi Enrichetta. (V. Zerri-Grassi).
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
ioso, da cui l’arte poteva in appresso molto promettersi in virtù de’ suoi perspicaci talenti. »
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 393
che la condusse a morte in capo a poche ore, compianta da tutti e pei suoi pregi e per la sua sciagura.
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
al di petto, fu obbligata a restarsene in Italia, a Venezia, presso i suoi parenti, sostituita nel ruolo dalla moglie di Lui
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 663
l quale stette più anni, non solo come attore, ma anche adoperato da’ suoi Compagni — dice il Bartoli — negli affari della T
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
scrittore. Fu uomo piissimo ; e dice Francesco Bartoli che a’compagni suoi inculcava con tutto il zelo d’essere modesti neg
cui Molière trasse veramente il suo stordito ; benchè i Commentatori suoi gli voglian dar per esemplare l’Emilia di Luigi G
ci più o meno intelligenti. Zanuzzi, per esempio, – dice Cailhava ne’ suoi studî su Molière – sosteneva la parte di Fulvio,
mio cuore abbondantissime granella de’suoi meriti, e che i raggi de’ suoi begli occhi, quasi vivi soli, faccino il loro off
tti, senza quell’accidente. Niccolò Barbieri terminò cristianamente i suoi giorni — dice il Bartoli — poco dopo il 1640. Ed
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
giovani come specchio di vero artista ; chè niuno forse accostossi ai suoi autori con rispetto maggiore e maggior diffidenza
ndimenti artistici di Giovanni Emanuel, del suo metodo di studio, de’ suoi timori, della sua forza, della sua perseveranza,
foglio delle tagliatelle (perchè faceva anche da cuoco a certi altri suoi pigionali) mi compariva dinanzi col matterello in
r provarlo ! Lasciamo all’autore la grande responsabilità di creare i suoi personaggi ; noi limitiamoci a farli parlare, cam
citava l’ Elisabetta d’ Inghilterra, e si diede a discorrer de’ fatti suoi al pubblico in cosiffatta guisa che poco dopo fu
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
1782) si diede a recitar parti adattate – dice il Bartoli – agli anni suoi più gravi, mantenendosi con pari fortuna in conce
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ionfante di Marc’ Antonio, dramma-parodia, che fece rappresentare da' suoi compagni con la musica del Maestro Maccari. Nel '
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 362
a Primo Innamorato. Fu uomo di somma riputazione in riguardo a'meriti suoi teatrali, per essere stato un modello del Comico
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 254-257
Morì in mia presenza, tenendo sua figlia tra le braccia, e dandole i suoi ultimi avvertimenti cinque minuti prima di spirar
allontanato, per intolleranza anticristiana, dalla maggior parte de’ suoi confratelli, diceva che il mestiere di comica non
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452
a soli quindici anni, a un ciarlatano, certo Girolamo, che vendeva i suoi unguenti col mezzo di buffonerie…. In capo a qual
enne il socio, poi separatosene, il concorrente. Andato a spacciare i suoi unguenti a Milano, e trovato il posto preso dal r
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599
tanto si distingue dagli altri nell’arte sua, che non cred’io che a’ suoi tempi tanto si distinguessero dagli altri gli att
il Goldoni assieme alla Compagnia. E a un de’ comici che dimandò se i suoi compagni sarebbero stati i primi a rappresentare
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 786-787
ieme alla madre, in quella di Colapaoli, Ghirlanda e Nardelli. Fece i suoi primi passi alla celebrità nella Compagnia Solmi
nima che il corpo. Buffet era piccolo, magro e nervoso. e suppliva ai suoi difetti collo studio e l’intelligenza. La fatica
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia li 28 xbre 1681. » pp. 501-502
che disdicono anche alla sua voce robusta, altisonante ; come pure i suoi gesti imperiosi e decisivi si mostrano soggiogati
e gli ho trovati circa la loro volontà dispostissimi d’incontrare li suoi commandi ; ma ritrovo delle difficoltà grandi sul
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 838-
e ne’ più astrusi juridici contrasti con raffinato acume a favore de’ suoi clienti vantaggiossamente affaticarsi. [http
88 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266
CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault.
te verseggiata; ma la morte del Mazzarini deluse ancor questa volta i suoi disegni. Senza scoraggirsi compose la pastorale P
roppo offendo. Ah ma l’offendo invan, d’amore è degno, E tu a’ meriti suoi giustizia rendi. Oimè! questo è dolore! Confessar
superiorità del Quinault nel verseggiare e nello scerre e disporre i suoi piani. E ciò egli manifestò nel consigliar Tommas
ima di ottenere il privilegio del Perrin aveva mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in
in seguito il Quinault le scene, e le mostrava o all’Accademia o a i suoi amici Boyer e Perrault b. Dalle mani de’ letterat
89 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74
CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. Avean
o offendo. Ah ma l’offendo invan, d’amore è degno, E tu a’ meriti suoi giustizia rendi. Oimè! questo è dolore! Confe
a superiorità di Quinault nel verseggiare e nello scerre e disporre i suoi piani22. Dall’altra banda la stessa storia ci add
rima di ottenere il privilegio del Perrin avea mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in
neva in seguito Quinault le scene, e le mostrava o all’Accademia o a’ suoi amici Boyer, e Perrault24. Dalle mani de’ lettera
on Quinault nel tessere il suo Bellerofonte; ed anche nel mandargli i suoi stessi versi de’ divertissemens, perchè a quella
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
di Zan Polo, buffone. Metto qui su di lui le parole dell’Aretino ne’ suoi ragionamenti, già riferite dal D’Ancona (op. cit.
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
i daranno questo comico ad un segno di perfezione che agevolmente da’ suoi talenti si può con gran certezza sperare. »
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 77
ni Roffi, facendo sempre più conoscere con certezza i teatrali meriti suoi . Così Francesco Bartoli. Ma io credo che s’abbia
93 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
dell’opera tutto insieme piaceva nondimeno agli Italiani ad onta de’ suoi difetti sì per la novità, sì perché non ne avevan
va pregievote uno spettacolo contrario per se stesso al buon senso. I suoi difetti erano riputati altrettante bellezze, e si
r ricader di bel nuovo nel pessimo; certo è che il cuore riacquistò i suoi diritti, che dai sensi gli erano stati ritolti, e
, e lo Stradela a Genova celebre non meno per l’abilità sua che per i suoi amori e tragico fine. Dietro alle pedate di costo
moniche nella persona di Fra Giambattista Martini il più illustre fra suoi discepoli. Niccolò Porpora, napoletano, e Rinaldo
la più pregievol raccolta che ci resta della scuola corelliana. Ma i suoi Capricii ripieni di operose stranezze, e inventat
rlo, giunse a trar fuori suoni dolcissimi, e maravigliosi. Spicca nei suoi componimenti quell’aurea schiettezza, quella unit
poscia bel bello fino a quel grado di espressione che caratterizza i suoi componimenti, e che altri assomiglierebbe alla mu
accompagnamenti, e certamente se si paragonano in codesto articolo i suoi componimenti a quelli degli altri, la differenza
mortale Jummelli, il quale in siffatto pregio come nella felicità de’ suoi voli musicali, che lo rendono, a così dire, il Ch
accoppiar la espressione al difficile, nella fecondità e nel brio de’ suoi concerti fu veramente originale. Ma da niun altro
ora. Questi insegnamenti gli fecero ben tosto sviluppare i portentosi suoi talenti pel canto. Ni uno a’ tempi nostri ha sort
gno di quei monarchi, a’ quali si dà il titolo di grandi, cioè, che a suoi tempi mirabilmente fiorirono le lettere e i lette
. Alcuni affermano che di veleno preparatogli dai maestri di cappella suoi rivali. Quantunque ciò non meriti ogni credenza,
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Vacantiello Francesco. È citato da Trajano Boccalini nei suoi Ragguagli di Parnaso, là dove dice (I, 242) : « e
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067
e di critica ebber verso Anna Job parole di molta lode : e dei meriti suoi come caratterista e madre nobile posson far fede
enza fine, il contegno nobilissimo. A lei accennò il Belli in uno de’ suoi incomparabili sonetti ; e Luigi Bonazzi, letterat
atura e voce ed atti Di lor parola animatori. Ad altri, Compartendo i suoi doni, eletta tempra Conformabil concesse a finger
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
rte comica cedesse il campo alla forense, pien di coraggio condusse i suoi comici fuor di Firenze, per tutta la Toscana, in
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
tampato ; e ritiratosi dalle scene, visse alcun tempo, col frutto de' suoi risparmj a Venezia, ove morì circa il 1757. Fr. B
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 749-750
sura del teatro nell’ '80, Zanuzzi, che ad ogni modo aveva compiuto i suoi anni di servizio, fu congedato con una pensione d
ro ajuto, cura della bimba, che fu allevata, ancora in culla, sotto i suoi occhi ; e accortosi, coll’andar degli anni, della
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
leonora. Toltosi dal teatro e stabilitosi a Venezia, passò gli ultimi suoi anni nelle sale dell’Accademia, e tra’monumenti,
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
antalone e di Brighella che recitava alternativamente, ma più noto a’ suoi giorni per le finte gemme di teatro ch’egli fabbr
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