he potrebbero darne più giusta idea, sono stimati barbari e rozzi. La
storia
però ci fa vedere che non sia sì grande la loro r
corte, e se ne tornò carico di doni75. Soprattutto si dilettava della
storia
, e singolarmente di quella di Augusto e degli alt
etti, e ne fece fare le traduzioni in lingua Turca76. All’amore della
storia
debbesi la beneficenza usata da questo principe c
aria Angiolello Vicentino compose in lingua italiana e nella turca la
storia
delle di lui gesta, gliela dedicò, e ne fu largam
ancor più poderoso e gran conquistatore e legislatore si formò sulla
storia
che studiava, e soprattutto su i Comentarj di Ces
tmetica, geometria, algebra, chimica, metafisica Musulmana, medicina,
storia
naturale, come altresì globi terrestri, quadranti
o necessario in casa. Per ciò che propriamente appartiene alla nostra
storia
teatrale, osserviamo che lo spirito imitatore fec
ero darne più giuste idee, si reputano barbari e rozzi totalmente. La
storia
ci dimostra non esser sì grande la loro rozzezza
corte, e se ne tornò carico di doni a. Soprattutto si dilettava della
storia
, e singolarmente di quella di Augusto e degli alt
tti, e ne fece fare le traduzioni in lingua turca a. Al l’amore della
storia
debbesi la beneficenza usata da questo principe c
Giammaria Angiolello vicentino compose in lingua italiana e turca la
storia
delle di lui gesta, gliela dedicò, e ne fu largam
uolo ancor poderoso e gran conquistatore e legislatore si formò sulla
storia
che studiava, e soprattutto su i Comentarii di Ce
tmetica, geometria, algebra, chimica, metafisica musulmana, medicina,
storia
naturale, e macchine per osservare e misurare, co
tenimento necessario. Per ciò che propriamente appartiene alla nostra
storia
teatrale, osserviamo che lo spirito imitatore, fe
i mestiere che aspirano a un nome vivendo di ritagli mal rubati? Alla
storia
ed alla sola storia scortata da una sana filosofi
ano a un nome vivendo di ritagli mal rubati? Alla storia ed alla sola
storia
scortata da una sana filosofia chiaroveggente e s
contempla tranquillamente come dall’alto d’una collina: a questa sola
storia
, dico, appartiene il giudicar di tanti grand’uomi
i alla possibile perfezzione drammatica. E chi se non questa semplice
storia
e questa serena filosofia sa discernere quel che
questi la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori. Ma la
storia
pronta a diradar ogni nebbia, gli avvertisce che
ù belle stampe estere. L’utilità poi dell’opera è evidente, dacchè la
storia
dei comici è storia del Teatro ; e dacchè nei sec
e. L’utilità poi dell’opera è evidente, dacchè la storia dei comici è
storia
del Teatro ; e dacchè nei secoli scorsi, i nostri
un erudito coraggioso e pieno d’ingegno e d’amore per l’arte e per la
storia
dell’arte. Editori i Fratelli Bocca, stampatore S
profondato negli archivi e nelle biblioteche ed ha restaurata così la
storia
della nostra grande famiglia comica che dalla fin
cire appieno nel suo alto e nobile intento, un còmpito simile. Per la
storia
del teatro italiano il di lui Dizionario è un ric
pera che contiene tesori d’erudizione, sarà la più completa e geniale
storia
del nostro Teatro drammatico. Jarro (La Nazione,
co. Jarro (La Nazione, 6 marzo ’96). …… chi si propose di scrivere la
storia
dei comici italiani fece opera nobile. E se per l
vole cromolitografiche ed autografi inediti di singolar valore per la
storia
dell’arte – abbiamo provato centuplicato quel pia
AL LETTOR CORTESE L’EDITORE. Terminando in questo volume la
storia
teatrale del XV secolo, non ha stimato l’autore,
nti, accrescerlo di due o tre altri fogli soli co’ primi tratti della
storia
del XVI destinata al V volume. Per compiere però
E ALL’EDITOR VENETO Alfine voi imprendete a riprodurre costà la mia
storia
teatrale antica e moderna? La gentil maniera meco
te invide maschere del merito, io mi ritrarrò dall’impiegar sulla mia
storia
teatrale le terze cure. Ben sanno i veri filosofi
come m’ingegnai d’indicar nel breve ragionamento che premisi alla mia
storia
, dirigendolo a chi ama la poesia rappresentativa.
i Cornelii e i Racini; il celebre cartesiano Fontenelle ne scrisse la
storia
; Boileau Despréaux ne insegnò i precetti seguendo
anguire nell’indigenza. Io adunque di bel nuovo mi occuperò della mia
storia
teatrale, e voi coll’accuratezza promessa stampat
, ed andò raccogliendo non solo ciò che potesse vie più illustrare la
storia
e l’erudizione teatrale antica e moderna già desc
Addizioni copiose fatte pel sesto volume e quanto serve a condurre la
storia
sino alla fine del 1797. Ed ecco ciò che per le m
e mie terze cure l’edizion vostra porterà seco non poche novità nella
storia
tanto perchè vi s’inserisce quello che nel 1798 (
credo di aver dìmostrato nel discorso seguente premesso a questa mia
storia
. Sanno ben essi di non doversi il Buon Teatro con
no i Cornelii e i Racini; il gran cartesiano Fontenelle ne scrisse la
storia
, e compose alcuni melodrammi; Boileau Desprèaux n
ccupiamoci adunque io ad aumentare e perfezionare al possibile la mia
storia
teatrale, voi a riprodurla di tanto accresciuta c
agione da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella
storia
anteriore ad ogni profana produzione gli oracoli
evansi incise alcune canzoni, come può leggersi nel primo libro della
storia
di Diodoro Siculo. Tra’ barbari le prime leggi de
Minona Il soave lamentoa. Secondo Tacito i Germani non aveano altra
storia
se non che i canti de’ loro Bardi. Lino, Orfeo, M
a che dipigne, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose, la cui
storia
dalla prima età si va imprimendo nella fantasià.
e un fondato raziocinio sostenuto da antichissime tradizioni, e dalla
storia
; che che ne abbiano pensato in contrario Ludovico
o articolo di un’ altra rigida censura del Signor Lampillas contro la
storia
de’ Teatri, non meritandone la pena, la soggiugne
oggiugnerò in questo luogo. Dice il Censore [p. 23.]: “L’Autore della
storia
de’ Teatri fa onorevole menzione di molti illustr
onne di onice che egli espose rel suo Teatro. L’Autore dell’accennata
storia
risponde, che del Teatro di Balbo fece menzione c
Lib. 111. cap. 1. 1. V.L. Architettura di Vitruvio, e il T. 1. della
storia
de’ Teatri. 1. Viage de Espana carta vii. T. iv
rammatici sacri e profani del XV secolo, convertendo al suo solito la
storia
in romanzo72. Il Sig. Andres osa collocare in que
ri e le farse, come può vedersi nel Dizionario di Chambers. Tale è la
storia
teatrale dal risorgimento delle lettere sino alla
eriali e di principj? Ci si presenterà nel proseguimento della nostra
storia
la gloria drammatica delle altre nazioni in qualc
’affastellare smunte ironie e sofisticherie, l’inorpellare o tacer la
storia
, il dissimular la forza dell’altrui ragionamento,
della culta Europa? 69. V. l’Ab. Millot t. II degli Elementi della
storia
di Francia. 70. Erano anzi in tal secolo in Fra
sì vario e sì vasto, che non fa un tutto se non all’occhio fino della
storia
che lo contempla tranquillamente, dall’alto d’una
incontrastabili, in ogni tempo faranno pietà a chi ragiona. Alla sola
storia
dunque che ben vede, appartiene di ben giudicarne
quelli la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori. Ma la
storia
pronta a diradar ogni nebbia, gli avvertisce, che
ncora. Scorgesi il giudizio di Mairet nelle alterazioni che fece alla
storia
di quella regina, mentre anticipò la morte di Sif
alla morte di Sofonisba aggiunse quella di Massinissa, che secondo la
storia
visse sino all’estrema vecchiezza. Tralle situazi
nuoli, Mairet avea imitati gl’Italiani con vantaggio. Quante volte la
storia
ci ha prestate le armi per convincere di falsità
n quale degli accennati aspetti deggia fissare lo sguardo chiunque la
storia
d’un teatrale spettacolo imprende a narrare può d
rano affatto nel suo progetto, o ci entrano solo per incidenza. Ma la
storia
apre alle ricerche degli studiosi un campo più va
ici rami di che mi convien ragionare, giunsi a distendere la presente
storia
di quel brillante spettacolo sì caro all’Italia,
marmi in un sentimento, che avea da lungo tempo adottato, ed è che la
storia
non meno letteraria che politica delle nazioni al
ed infingardi. Ma presto m’avvidi, che siffatto metodo cangierebbe la
storia
in una discussione polemica rincrescevole al pubb
rdi il solo teatro musicale, il lettore vi troverà ciò nonostante, la
storia
non affatto superficiale della musica italiana e
poesia, e su altri punti. Debbo avvertire bensì, che scrivendo io la
storia
dell’arte e non degli artefici, vana riuscirebbe
gedia, e che non venga dato gran luogo alla critica e molto meno alla
storia
, ond’è che molto ei ci lascia a desiderare si nel
ole all’argomento della Merope da lui appropriato a’ personaggi della
storia
dell’Egitto. Si recitò nel 1701. Il Voltaire rico
he ne porta il nome: il suo Pirro è più grande ancora del Pirro della
storia
. Grande feroce malvagio ambizioso e politico prof
poi mal rappresenta la maschile attività e il valore attribuito dalla
storia
alla famosa conquistatrice reina degli Assiri. A
di sterilità. E quanto all’Arabo impostore essendo accreditato dalla
storia
stessa che tale l’ha a noi tramandato, e migliora
ominciò i suoi lavori tragici col Warwick tirando la sua favola dalla
storia
di questo generale che collocò sul trono britanni
zione; ma a giustificarne la verisìmiglianza non mancano esempi nella
storia
, e molto meno dee contrastarsi al poeta la facolt
coli? Che rappresentarono i Greci se non gli evenimenti della propria
storia
? Che i Latini stessi nella tragedia Scipione di E
anza, vi accumola alla rinfusa eventi pieni d’incoerenza, tradisce la
storia
, oltraggia e calunnia le nazioni straniere, e dis
ajardo detto il cavaliere senza paura e senza taccia, sì grande nella
storia
, nella tragedia apparisce vano millantatore mesch
congiure. Perchè dunque mentisce dicendo di aver presi i fatti dalla
storia
nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo
un mezzano della propria figliuola, e con documenti istorici che alla
storia
contraddicono, pretende avvalorare le sue maligne
vogadro dipinto si neramente è figlio legittimo del Belloy, non della
storia
. Le scelleraggini, le infamie, gli assassinamenti
sto il bell’esempio da proporsi a’ nazionali per tirar tragedie dalla
storia
patria? Non fu Avogadro un traditore, un infame,
un traditore, un infame, un assassino, se voglia tenersi presente la
storia
, ma semplicemente un nemico de’ Francesi. Adunque
ovè egli dubitar vivendo? Du-Bos che ignorava molto meno di lui della
storia
, narrò ciò che si trova dagli storici riferito. F
olle poi il Belloy dare un complice ad Avogadro, e donde il prese? La
storia
gli avrebbe sugerito qualche Bresciano, se l’aves
itres . È pur questo un bel modo di comporre tragedie nazionali sulla
storia
, valersi di un nome illustre per denigrarlo, e pe
lico, al marchese di Pescara? E qual parte ebbe questo Scipione della
storia
moderna nelle furbesche trame uscite dal capo del
ero disdegnarono di punire nella presa di Brescia, se si attenda alla
storia
del cardinal Bembo e del citato Verdizzotti. Poco
tremenda esecuzione si trovava in Roma, e Chenier, per un abuso della
storia
simile a quelli ne’ quali incorse il Belloy, lo m
ra morta. Contarini tenta sollevarla. Quest’argomento appartiene alla
storia
veneta. Si ha da essa che una gentil donna per no
ì comparve sulle scene e per le stampe. Ecco intanto ciò che rende la
storia
differente dalla tragedia. In prima il Foscarini
volte Venezia. Ma è permesso in un fatto recentissimo falsificare la
storia
nel più essenziale, cioè nell’essere e nel caratt
ricava il teatro? La tragedia suole alterare alcuna circostanza della
storia
, e con più frequenza quando l’evento risale alla
tragedia ragionevolmente scema il pericolo dell’amante che in quella
storia
è inevitabile. In questa Foscarini va da una donn
licato per intero il prologo originalissimo, ricco d’interesse per la
storia
della scena italiana su ’l finire del passato sec
comiche, ma anche nelle serie. Si diede con fervore allo studio della
storia
sacra e profana che conosceva largamente, a detta
i drammatici sacri e profani del XV secolo , convertendo al solito la
storia
in romanzob. Il più volte mentovato signor Andres
i e le Farse, come può vedersi dal Dizionario di Chambers. Tale è la
storia
teatrale dal risorgimento delle lettere sino alla
riali e di principii? Ci si presenterà nel proseguimento della nostra
storia
la gloria drammatica delle altre nazioni in qualc
sofisticherìe ed ironie impertinenti, l’inorpellar o non confessar la
storia
, il dissimular la forza dell’altrui ragionamento,
iano per l’ampiezza dell’universo, che quando minutamente indagano la
storia
particolare di esseri picciolissimi e talora co’
è dunque l’opera presente una semplice seconda impressi ne della mia
storia
teatrale, ma sì bene un nuovo libro che con nuova
on ho poi voluto defraudare il pubblico delle Note apposte alla prima
storia
de’ teatri dall’eruditissimo Professore di Eloque
lcune sue prime note che rimanevano fuor di luogo nell’essersi la mia
storia
dilatata, altre non meno pregevoli, interessanti
la bramasse ancor più distesa, potrà attendere gl’ immensi volumi di
storia
teatrale preparati da una intera compagnia di let
Anche il Sig. Bettinelli o confuse o volle che si consondesse la mia
storia
colla lettera premessavi dall’ erudito Ab. Soria;
pacciarcene, di ribattere le sue parole. Non trova l’Apologista nella
storia
Scenica Italiana di quel tempo altra cosa eccetto
ompagno. Ma il Signor D. Saverio Lampillas non altro ha trovato nella
storia
di quel Secolo, che tali mute rappresentazioni? E
arla vi ebbe il merito di mettere in iscena, al pari del Mussato, una
storia
nazionale, cioè la caduta di Antonio della Scala
ro al Re Cattolico, che lo volle perciò in Corte per iscrivere la sua
storia
, e fu dal Cardinal Ximenes impiegato nell’edizion
tto amico il Dottor Napoli-Signorelli. E perchè tanto gl’ incresce la
storia
? Quel che vi si avanza, specialmente dell’ignoran
no de’ più zelanti suoi difensori letterati e l’autore della presente
storia
il suo antico verace amico in questo valentuomo n
ce lo descrive l’anonimo critico di Stuttgart nel suo Contributo alla
storia
e alla prosperità del Teatro : Gioacchino Limper
rità si è che tanto co’ soggetti cavati dalla mitologia, quanto dalla
storia
, vanno quasi necessariamente congiunti di non pic
tante infilzature di madrigali. All’incontro, i soggetti cavati dalla
storia
non cosi bene si confanno con la musica, che in e
ili altri intrattenimenti, che ben si adattino con azioni tolte dalla
storia
. Debbono essi intrattenimenti fare unità col dram
agione da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella
storia
anteriore ad ogni profana produzione gli oracoli
ona Il soave lamento 19. Secondo Tacito i Germani non aveano altra
storia
che i canti de’ loro Bardi. Lino, Orfeo, Museo, E
che dipigne, abbisogna d’ immagini che rappresentano le cose, la cui
storia
dalla prima età si va imprimendo nella fantasia.
trasoni, sofisti e declamatori) a me non è riuscito raccorre nè dalla
storia
nè da’ romanzi apologetici stessi cosa veruna tea
sacre de’ primi anni di questo secolo che si trovano mentovate nella
storia
di Francia, ma che si sono ignorate dall’anonimo
rasoni, sofisti e declamatori) a me non è riuscito raccorre, nè dalla
storia
, nè da’ romanzi apologetici stessi, cosa veruna t
sacre de’ primi anni di questo secolo che si trovano mentovate nella
storia
di Francia, ma che si sono ignorate dall’anonimo
CONCHIUSIONE Dell’antica
storia
teatrale. Tale fu del mondo conosciuto l’antic
i principali lineamenti raccolti in un sol quadro somministrati dalla
storia
verace che nulla vela nel suo corso con maligna r
E che deliziose macchiette egli produsse, rimaste incancellate nella
storia
del nostro teatro ! Chi non ricorda, per esempio,
n. Non pertanto il Leigheb resterà indimenticabile negli annali della
storia
dell’arte. Due suoi fratelli, Achille ed Ugo, se
alentuomini ha supplito in alcun modo alla perdita di quella preziosa
storia
e di quel trattato. Lilio Gregorio Giraldi, Isacc
ie più sicure che appaghino la curiosità e rischiarino sobriamente la
storia
de’ predecessori di Aristofane senza opprimere la
uali. L’espressioni iperboliche del Mattei vengono contraddette dalla
storia
, e debbono tenersi puramente per esagerazioni cap
Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. Chiamo vuoto della
storia
teatrale la decadenza della poesia drammatica e l
ite agl’istrioni, vuolsi raffigurare ne’ tempi di mezzo il voto della
storia
teatrale, quando la drammatica più non contò scri
a fine del IV secolo e coltivava più di un genere poetico oltre della
storia
. Ausonio gl’indirizza sette delle sue Epistole. N
1037b; alquanti anni prima di terminare il secolo XII troviamo nella
storia
del Basso Impero mentovate persone di teatro. L’u
in questo capo ragionato, si deduce che il principio del vuoto della
storia
teatrale si trova a’ tenpi de’ Tiberii, de’ Calig
he ne porta il nome: il suo Pirro è più grande ancora del Pirro della
storia
: grande, feroce, malvagio, ambizioso e politico p
poi mal rappresenta la maschile attività e il valore attribuito dalla
storia
alla famosa conquistatrice reina degli Assirj. A
secoli? Che rappresentarono i Greci se non gli evenimenti della loro
storia
? Che i Latini stessi nello Scipione di Ennio, nel
nza, vi accumula alla rinfusa eventi pieni d’ incoerenza, tradisce la
storia
, oltraggia e calunnia le nazioni straniere, e dis
ajardo detto il Cavaliere senza paura e senza taccia, sì grande nella
storia
, nella tragedia apparisce vano, millantatore, mes
congiure. Perchè dunque mentisce dicendo di aver presi i fatti dalla
storia
nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo
un mezzano della propria figliuola, e con documenti istorici che alla
storia
contraddicono, pretende avvalorare le sue maligne
Avogadro dipinto sì neramente è figlio legittimo di Belloy, non della
storia
. Le scelleraggini, le infamie, gli assassinamenti
to il bell’ esempio da proporsi a’ nazionali per tirar tragedie dalla
storia
patria? Non fu Avogadro un traditore, un infame,
ovè egli dubitar vivendo! Du-Bos che ignorava molto meno di lui della
storia
, narrò ciò che si trova dagli storici riferito45.
lle poi il Belloy dare un complice all’Avogadro, e donde il prese? La
storia
gli avrebbe suggerito qualche Bresciano, se l’ave
lico, al marchese di Pescara? E qual parte ebbe questo Scipione della
storia
moderna nelle furbesche trame uscite dal capo di
al è l’ Arabo Profeta impostore. Accreditato com’ egli è dalla stessa
storia
e migliorato dall’impegno del pittore non può che
i eccessi, le atrocità, i sacrilegj commessivi, potendo vedersi nella
storia
del cardinal Bembo e nel Verdizzotti.
m’essi dimandassero di poter dare una rappresentazione di una vecchia
storia
di Ercole, e di essere confortati di buone parole
bblicazione degli Scenarj di Flaminio Scala, la più importante per la
storia
dei nostri comici. Essa racchiude le scene france
n firmate, ma assai probabilmente del Bonnart, importantissime per la
storia
del costume teatrale dei nostri comici sullo scor
tinguersi. Questi stranieri furono i Provenzali, popolo celebre nella
storia
pella piacevolezza del suo temperamento sempre vi
e negli usi, nel clima, nelle politiche vicende, nelle lingue e nella
storia
delle nazioni europee si trova la ragion sufficie
i secolari fecero qualche volta lo stesso, fra i quali si trova nella
storia
del Ghirardacci all’anno 1288, che la Repubblica
io di loro il Tiraboschi hanno sparsa cotanta luce su quella parte di
storia
. Farò bensì una osservazione più confaccente allo
tanto riguardevoli, che ommettendoli, farei torto alla scienza, alla
storia
e alla mia patria. Bartolomeo Ramos Pereira o Per
escrizione d’un solo di cotali abbozzi drammatici, che fa epoca nella
storia
delle Arti, che divenne allora la maraviglia d’Eu
sua dissertazione sull’unione della musica e della poesia, citando la
storia
del teatro italiano di Lelio Riccoboni, parla di
tutto per colpa di coloro che s’addossano l’incombenza di scrivere la
storia
delle lettere, i quali agguisa de’ commentatori s
Non una, ma più volte si trova nelle poesie provenzali notizia della
storia
antica e della greca mitologia. Il nome d’Alessan
one, niun cenno neppur lontano si scorge fatto da loro ai riti, nomi,
storia
, costumanze, o che che altro si voglia degli arab
n particolar modo Solone legislatore d’Atene. Nella Introduzione alla
storia
di Danimarca del Mallet si legge, che Ronvaldo, s
chi tedeschi Minnesanger, e i peruviani Amautas. Nel primo tomo della
storia
filosofica e politica di Raynal, si legge, che ne
derli coetanei in un’opera che dipinge a gran tratti, che descrive la
storia
delle arti e non degli artefici, e che non è una
i della mitologia e della poesia dei Celti, e nella Introduzione alla
storia
di Danimarca del prelodato Mallet, nella prefazio
otuto internarsi nella notizia di quei secoli oscuri, né esaminare la
storia
della musica e della poesia di quella età.» Quant
Il medesimo pubblico deciderà poi se meglio di me abbia esaminata la
storia
della musica e della poesia di quella età il Sign
vi si scorge d’imitazione, dalla niuna allusione ai riti, costumanze,
storia
, letteratura e mitologia degli arabi, dalla niuna
à dei rapporti applicabili a molti altri popoli, e dal trovarsi nella
storia
della letteratura europea la ragion sufficiente d
di, ma in tempo, il primo de’ Pulcinelli di San Carlino ottiene dalla
storia
resipiscente l’amica e pietosa rievocazione, che,
ieci lingue tramorte e vive e con corretta pronunzia, nomi e fatti di
storia
, di letteratura, di mitologia, di arti, di scienz
ando le più schiette risate rifaceva il sangue, finisce degnamente la
storia
dell’antica famiglia.
favellato del proprio teatro, tuttavolta se ne desiderava ancora una
storia
seguita prima ch’io l’abbozzassi nella generale d
amente me ne seppero gradoa. Nè anche dopo di me si è intrapresa tale
storia
nè in Ispagna, nè altrove; e l’istesso chiarissim
aro al re Cattolico che lo volle perciò in corte per iscrivere la sua
storia
, e fu dal Cardinal Ximenes impiegato nell’edizion
mio amico il Dottor Napoli-Signorelli. E perchè tanto gl’increbbe la
storia
? Quel che vi si avanza specialmente dell’ignoranz
arbosi, agl’Italiani, che, come osserva l’autore di questa eccellente
storia
teatrale, già possedevano le comiche produzioni d
ntici e silvestri, la qual cosa non piacque al Lampillas nemico della
storia
. I drammi di Lope consistono in commedie, tragico
lla nascita di Filippo II: che nel 1547 pubblicò una traduzione della
storia
di Paolo Giovio de Turcarum rebus intitolandola c
re in buona logica non mai produce per conseguenza un è. Del resto la
storia
dimostra quante altre tragedie produssero gl’Ital
rassomiglia, che se i nazionali mi avessero prevenuto in tessere una
storia
del teatro Spagnuolo, io avrei durata minor fatic
de’ barbari, si suppongono autori gli Spagnuoli. Ognuno che sappia la
storia
teatrale, vedrà che ei s’inganna anche in questo.
uno de’ tre enormissimi errori di lingua spagnuola e di critica e di
storia
rilevati nella Storia de’ teatri con tanto fasto
i e le falsità per disinganno degl’incauti e per illustrazione della
storia
degli Atti Sacramentali che quì si narra. Egli di
ha sovente praticato in quell’opera piacevolissima parlando or della
storia
di Melisenda, or di Belianis, or di altro. 3. V’
rbaro scritto dopo il 1552. Noi lo trascrivemmo nel 1777 nella nostra
storia
in un volume, indi stimammo meglio di ometterlo q
sopra le tragedie. a. Il ridicolo manifesto di questo sogno creduto
storia
dal Lampillas (e quel che è peggio anche dall’aba
gione, da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella
storia
anteriori ad ogni altra produzione profana gli or
a che dipinge, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose, la cui
storia
dalla prima età si va imprimendo nella fantasia.
versità de’ costumi, de’ tempi, e de’ gradi di coltura, compongono la
storia
de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
perché tutti prende a rappresentare i fatti più rilevanti d’una lunga
storia
. Partano poche scene, in cui non lì uccida alcuno
moderni romanzi sono degne di lei ; ma meglio sarebbero state in una
storia
vera, di quello che figurano in mezzo alle favole
questi sotto l’insegnamento dei primi. Pochi esempi ci somministra la
storia
di simili decisioni date da un principe vittorios
più tardi. [6] Ma onde, dimanderà qualcheduno, tanta incertezza nella
storia
della musica? Perché tal oscurità circa il tempo
ritrova esser di molto a lui anteriori. Io paragonerei volentieri la
storia
dei secoli barbari all’orizzonte. Lo spettatore,
ro prima, e poi, che non a breve saggio come questo è, ma a più lunga
storia
si convengono. Cominciossi allora ad applicar la
furono fatti. Senza questa massima non è possibile dar un passo nella
storia
filosofica delle lettere. Ora ne’ tempi e nelle n
disagio le nostre passioni, si vorrebbe pure che non esistessero. La
storia
di tutti i tempi non è che una riprova continuati
e s’aggiugne che, avendo il gentilesimo presi i suoi fondamenti nella
storia
greca, il rappresentar sul teatro le opinioni rel
2] Tali furono insomma quasi tutte le rappresentazioni delle quali la
storia
ne somministra memoria in Europa ripiene, cioè, d
a appoggiata sulla cognizione dell’uomo, sulla lettura riflessa della
storia
, e sulla quotidiana esperienza. Tale sicuramente
nte e della niuna istruzione. Cesare Asti è passato proverbiale nella
storia
allegra del nostro teatro di prosa, per gli sprop
Tebaldo e Luigi Checchi non riuscirono a lasciar traccia di sè nella
storia
del teatro, unitisi in matrimonio, ebbero molti f
favellato del proprio teatro, tuttavolta se ne desiderava ancora una
storia
seguita prima che io l’abbozzassi nella generale
, sfuggita al Nasarre, al Lampillas ed all’Andres. L’autore di questa
storia
teatrale straniero, oltraggiato dall’Huerta (se H
e silvestri, la qual cosa non piacque al Sig. Lampillas nemico della
storia
. I drammi di Lope consistono in commedie, tragico
lla nascita di Filippo II: che nel 1547 pubblicò una traduzione della
storia
di Paolo Giovio De Turcarum rebus intitolandola c
re in buona logica non mai produce per conseguenza un è. Del resto la
storia
dimostra quante altre tragedie produssero gl’ Ita
rassomiglia, che se i nazionali mi avessero prevenuto in tessere una
storia
del teatro Spagnuolo, io avrei durata minor fatic
de’ barbari, si suppongono autori gli Spagnuoli. Ognuno che sappia la
storia
teatrale, vedrà ch’ei s’ inganna eziandio in ques
nerebbe aver la di lui impudenza e malignità per confondere nella mia
storia
l’Accademia di Madrid che fioriva sin dal declina
uno de’ tre enormissimi errori di lingua spagnuola e di critica e di
storia
rilevati nella Storia de’ Teatri con tanto fasto
i e le falsità per disinganno degl’ incauti e per illustrazione della
storia
degli Atti Sacramentali che quì si narra. Egli di
sovente ha praticato in quell’opera piacevolissima parlando or della
storia
di Melisenda, or di Belianis, or di altro. III. V
sopra le tragedie. 52. Il ridicolo manifesto di questo sogno creduto
storia
dal Lampillas (e quel che è peggio anche ultimame
3] Incoraggiato da tai riflessi oso offrirvi, o Signore, insiem colla
storia
del più brillante spettacolo di Europa alcune mie
a fine le due opere che saran certo dei più preziosi contributi alla
storia
della nostra scena di prosa.
ché i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. E’ noto dalla
storia
che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
izione la sola Grecia senza degnar d’un guardo il resto del mondo, la
storia
del teatro greco si prese per la sorgente di tutt
rchè i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. É noto dalla
storia
che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
a Grecia, senza volgersi un solo sguardo al rimanente della terra, la
storia
del teatro Greco si prese per la sorgente di tutt
ali alternava il buffonesco e l’eroico, le apparenze fantastiche e la
storia
, e la vita civile cd il miracoloso. Altre favole
l Maffei, che il lodato Andres applicava per difetto di perizia nella
storia
teatrale, a tutto ciò che si compose in quel seco
rchè i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. È noto dalla
storia
che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
la Grecia, senza volgersi un solo guardo al rimanente della terra, la
storia
del teatro Greco si prese per la sorgente di tutt
II. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. Chiamiamo vuoto della
storia
teatrale il lungo periodo interposto dalla corruz
stituiti agli strioni, debbesi da questo tempo contare il vuoto della
storia
teatrale, perchè la poesia drammatica in tal peri
ne del quarto secolo, e coltivava più di un genere poetico oltre alla
storia
. Ausonio gl’ indirizza sette delle sue epistole.
037191: alquanti anni prima di terminare il XII secolo troviamo nella
storia
del Basso Impero mentovate persone di teatro. L’u
in questo capo osservato, si deduce che il principio del vuoto della
storia
teatrale si trova a’ tempi de’ Tiberii, de’ Calig
neamenti raccolti in un sol quadro, quali vengono somministrati dalla
storia
verace che nulla vela con maligne reticenze. L’uo
uola dal catalano apologista Saverio Lampillas, ostinato nemico della
storia
. Dispiacquegli (vedi la III dissertazione di que’
? chi non l’esperimenta alla giornata? Quanti esempli non ne porge la
storia
delle scoperte per l’avidità de’ particolari di t
bus opimis? o per convincere l’Italia che egli conosce così bene la
storia
de’ Viaggi che quella della letteratura Italiana
ne Spagnuola dal Catalano Apologista Lampillas, ostinato nemico della
storia
. Dispiacquegli (vedi la III dissertazione di que’
a? chi non l’esperimenta alla giornata? Quanti esempj non ne porge la
storia
delle scoperte per l’avidità de’ particolari di t
bus opimis? o per convincere l’Italia ch’egli conosce così bene la
storia
de’ Viaggi che quella della Letteratura Italiana
ali dettero una di quelle rappresentazioni che segnano una data nella
storia
dell’arte. Si recitò l’Oreste di Alfieri e le par
rive la tredicesima lettera del primo libro, interessantissima per la
storia
del costume, coll’indirizzo : « al mio conzontao
ella poesia tragica è di abbellire utilmente e non già di ripetere la
storia
, pretendeva che Moratin avesse introdotto nella s
uazioni teatrali e con un patriotismo che rileva un atto eroico della
storia
nazionale, non si è nè pregiata, nè premiata, nè
umancia destruida in cinque atti in endecasillabi coll’ assonante. La
storia
di sì famosa città è senza dubbio compassionevole
sporto manifestano troppo il poeta. Tali cose da me dette nella prima
storia
teatrale dispiacquero in parte al prelodato bibli
assaltar le trincere e morir nell’impresa? I valorosi Numantini della
storia
riescono nella tragedia inetti, cicaloni, insensa
di Leone, di Portogallo, di Aragona e di Navarra. Ora se tutto ciò è
storia
non contrastata, perchè il sig. Huerta individuo
rebbe comportarsi, se per rendere cospicuo il carattere di Alfonso la
storia
non ci additasse altre sue splendi de vittorie ri
ficato, De esa ramera 10 vil à la codicia. I medesimi errori di
storia
ripete nella scena 2 Garcia a Rachele, la quale a
i. L’autore nella morte e nel carattere di Rachele non ha alterata la
storia
(benchè in tanti altri fatti l’abbia senza necess
he non parmi ch’ egli dovesse a veruno nè gli è stato suggerito dalla
storia
della Castro. Era dunque più bello che il Colomès
to più fondamento alla compassione tragica, nè corretti gli errori di
storia
, nè tutte castigate le intemperanze dello stile23
usto e buon senno alla patria e straniera erudizione, ed onorò la mia
storia
e questo mio giudizio lettogli prima d’ imprimers
ancora. Scorgesi il giudizio del Mairet nelle alterazioni fatte alla
storia
di quella regina, facendo morir Siface in battagl
assione, alla morte di Sofonisba quella di Massinissa, che secondo la
storia
visse sino all’estrema vecchiezza. Tralle situazi
tal commedia trasse probabilmente la riferita scena. Comunque sia la
storia
ci dimostra che siccome Guillèn de Castro &c.
ole all’argomento della Merope da lui appropriata a’ personaggi della
storia
di Egitto. Si recitò nel 1701. ADDIZIONE XII*
zione, ma a giustificarne la verisimiglianza non mancano esempj nella
storia
, e molto meno dee contrastarsi al poeta la facolt
da Monferrato, si aggiunga quel che segue. 1. Vedi il tomo iii della
storia
des Trouvadours dell’ab. Millot. *. Al medesimo
Capo VIII Vuoto della Storia Teatrale. Si può chiamar vuoto della
storia
teatrale il lungo periodo interposto dalla corruz
l favore degl’istrioni, noi cominciamo di qui a trovar il vuoto della
storia
teatrale, perché la poesia drammatica in tal peri
iversità de’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura, compongono la
storia
de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
e, perchè tutti prende a rappresentare i fatti rilevanti di una lunga
storia
. Passano poche scene, in cui non si uccida alcuno
imitati gl’ Italiani con vantaggio. Quante volte ci ha dimostrato la
storia
la falsità dell’asserzione di M. Linguet! 2. La
ia suedese per la tragedia di Brunhilde soggetto ricavato dall’antica
storia
del settentrione73. Il presente re per animar la
e singolarmente i superficiali viaggiatori privi della fiaccola della
storia
combatteranno sempre contro di quest’ultime, e se
si agevola il sentiero aggruppando in due ore di rappresentazione la
storia
di mezzo secolo, e presentando in quattro spanne
ti i beni e le figliuole. Ed in fatti su questa lagrimosa parte della
storia
di Napoli è fondata la schiavitù di Alvida menata
ropria, poi col Peracchi, poi, nel ’62, tornare a Perugia a insegnare
storia
e geografia in quel liceo ; dal quale uscì dopo t
oti unanimi eletto socio straordinario della Deputazione bolognese di
storia
patria. Il libretto sul Modena è un aureo studio
ll’ opera pubblicare le cose che contribuiscono a dar più compiuta la
storia
della nostra scena, metto qui dalla Storia di Per
ia suedese per la tragedia di Brunhilde soggetto ricavato dall’antica
storia
del settentrionea. Il defunto re Gustavo per anim
ica è di abbellire utilmente e non già di ripetere scrupolosamente la
storia
, pretendeva che il Moratin avesse introdotto nell
azioni teatrali, e con un patriotismo che rileva un atto eroico della
storia
nazionale, non si è nè pregiata nè premiata nè ra
uida in cinque atti verseggiata con endecasillabi con l’assonante. La
storia
di sì famosa città è senza dubbio compassionevole
sporto manifestano troppo il poeta. Tali cose da me dette nella prima
storia
teatrale in un volume, dispiacquero in parte al p
assaltar le trincee, e morir nell’impresa? I valorosi Numantini della
storia
riescono nella tragedia inetti, cicaloni, insensa
di Leone, di Portogallo, di Aragona, e di Navarra. Ora se tutto ciò è
storia
non contrastata, perchè il sig. de la Huerta indi
rebbe comportarsi, se per rendere cospicuo il carattere di Alfonso la
storia
non ci additasse altre sue splendide vittorie rip
ato si vegga De esa ramera a vil à la codicia. I medesimi errori di
storia
ripete Garcia a Rachele nella scena seconda, la q
i. L’autore nella morte e nel carattere di Rachele non ha alterata la
storia
(benchè in tanti altri fatti l’abbia senza necess
zzinali. Certo La-Motte non lo dee a veruno, nè gli fu sugerito dalla
storia
della Castro. Era dunque più bello che il Colomès
dà più fondamento alla compassione tragica, nè corregge gli errori di
storia
, nè tutte castiga le intemperanze dello stile. Qu
te i superficiali viaggiatori oltramontani privi della fiaccola della
storia
combatteranno sempre contro quest’ultime, e sempr
d’ogni modo il sentiero aggruppando in due ore di rappresentazione la
storia
di mezzo secolo, e presentando in quattro spanne
ti i beni e le figliuole. Ed in fatti su questa lagrimosa parte della
storia
di Napoli è fondata la schiavitù di Alvida menata
dell’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potrebbe affermarsi sulla
storia
che tra’ Greci cominciasse la castrazione ad usar
e si eseguivano da insigni artefici. Si rivolse poi a ricavarli dalla
storia
, pigliando il miglior sentiero; ma pure la poesia
ove alternava il buffonesco e l’eroico, le apparenze fantastiche e la
storia
, la vita civile ed il miracoloso. Altre favole si
mazzoni e cento Mori a piedi e cinquanta a cavallo100. Ed è questa la
storia
scenica Italiana del secolo XVII. Fioriscono ne’
ncarnazione pur di Madrid allevasi altro simil coro di evirati. Ciò è
storia
nota in Europa; e il celebre Giorgio Luigi Le Cle
Cronaca del Teatro di San Carlino, di S. Di Giacomo, nella quale è la
storia
documentata, animata pur sempre da un soffio di p
ltà per formarne la sua Venere. Questo esser dee l’uffizio della vera
storia
teatrale ragionata; e questo non sanno fare nè i
olari lineamenti, all’indole e a i sistemi da loro seguiti secondo la
storia
. Volle il Conti far uso de’ cori per riunire alla
tragedia colle precedenti smentisce l’asserzione di chi imparando la
storia
letteraria d’Italia sulle notizie giornaliere fra
poteva alla somma credulità di Dione, e disse in sua discolpa, che la
storia
l’ha esposto al pericolo di far parere Dione uomo
costanza nel carattere e minorato il suo pericolo? Egli è vero che la
storia
dà a Dione un carattere d’imprudente44. La di lui
so traditore e nemico di Dione per iscoprire i veri congiurati; ma la
storia
non attribuisce a Dione l’ imbecillità di confida
un raggiratore convinto d’ impostura e di menzogna. E quando pure la
storia
gli avesse suggerito questa spezie d’inavvertenza
avvertenza, egli ben sapeva che la tragedia non ripete esattamente la
storia
, ma la corregge e rettifica nelle circostanze che
nfingevole, civetta, potrà bene rassomigliarsi a quello che gli dà la
storia
, ma non essere nè sì tragico nè sì grande come qu
vittima il proprio sovrano. Il sig. Moreschi col solo presidio della
storia
degnamente colorita e posta in azione ci trasport
parimente i greci argomenti investigando nuova materia tragica nella
storia
di ogni nazione, ed ha sinora pubblicate sette tr
e alla memoria Della misera Zulfa, oh Dio! perdona. Tolse dalla
storia
di Pausania re di Sparta la Cleonice, in cui mi s
ieri con un traditore com’ è Jemla per fare che scoprisse Dara. Dalla
storia
Romana prese un argomento nuovo per la scena nel
ellenza, Niun pregio ha in se che il simular pareggi &c. La
storia
lo rappresenta come il Tiberio delle Spagne57. Qu
antiveduti mi spinsero, qualunque io mi sia, a formar de’ teatri una
storia
generale ma ragionata, che desse a un argomento s
diversità de’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura compongono la
storia
de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
e, perchè tutti prende a rappresentare i fatti rilevanti di una lunga
storia
. Passano poche scene, in cui non si uccida alcuno
o e del feroce raccoglitore di qualunque cosa avesse attinenza con la
storia
del nostro Teatro. Questo Dizionario dei Comici i
utile e buona che colma una vergognosa e dolorosa lacuna della nostra
storia
dell’ arte, fin qui così trascurata. Per compierl
o pretesto per distendersi, col pericolo di divagare, su questioni di
storia
del teatro sei-settecentesco, ma non meno insidio
ssione delle singole prese di posizione di Calepio nel panorama della
storia
della critica, dell’estetica, della storia del te
Calepio nel panorama della storia della critica, dell’estetica, della
storia
del teatro europea tra Cinque e Settecento. A giu
agédie, ammetteva che era necessario per il poeta tradire talvolta la
storia
da cui attingeva il soggetto tragico al fine di o
è di tutt’altra opinione: per lui conta molto di più l’aderenza alla
storia
— quello che sarà poi il «vero» manzoniano —, uni
utilità della tragedia. Calepio ragiona poi ancora sulla fedeltà alla
storia
nell’organizzazione della favola a partire da una
o — e Calepio non fa eccezione — prevale la concezione secondo cui la
storia
non deve essere alterata dal drammaturgo, onde ev
osimiglianza necessaria. Ancora più alla lettera deve essere presa la
storia
sacra, ed in questo senso vanno lette le veementi
ente appar finta non pur contro la naturale credibilità, ma contro la
storia
stessa, secondo Eliano17, il quale scrisse che no
sione sono anche per altro noiosi. In questo numero puossi mettere la
storia
che il Trissino fa che raccontisi da Sofonisba ad
ollerabile in quelle tragedie ove il successo essenziale è secondo la
storia
alquanto lungo, per non bandirne dal teatro molti
il nome dell’oracolo, ma troppo esso appare sì per la chiarezza della
storia
, come perché da niuno storiografo abbiamo che fos
, o scemando al possibile le colpe che secondo l’esatta fedeltà della
storia
avrebbon potuto, coll’offendere i nostri animi, i
note e non soggette a quella varietà d’opinioni che s’incontra nella
storia
umana. Per altro credo altresì non potersi senza
copo Martelli, dove si fa pure la sultana più rea che non appar dalla
storia
, fingendosi che operi per pura ambizione, non per
che licenziosamente gli si ascrivono dal poeta con alterazione della
storia
sacra, perocché quantunque le sentenze ch’egli di
me: in che tanto è più da biasimarsi l’autore, quanto pecca contro la
storia
introducendola ad operar per odio del padre e del
sta riguarda la particolare corrispondenza che hanno le persone colla
storia
o colla fama, siccome l’altra spetta generalmente
d’osservare la convenevolezza dispensa dallo rassomigliare la stessa
storia
non che le favole, quando si può dissimulare alcu
on è52. Quegli che tra nostri ha meglio d’ogni altro rassomigliato la
storia
, omettendo solamente ciò che poteva pregiudicare
Marchese rappresentando le nutrici instrutte nella mitologia e nella
storia
. Nella Polissena 59 dice la nodrice: Te dunque i
ta e spietata quando giova favella così: Ciò de’ più giusti ancor la
storia
narra qual mal fece il buon Tullio al primo Augus
a volontà, non d’un trasporto accidentale: ma nelle circostanze della
storia
che si rappresenta da Cornelio, Orazio non solame
genere tragicomico, il quale fissava già i passaggi principali di una
storia
teleologica dell’origine della poesia che Calepio
La Soltane di Gabriel Bounin, incentrata su un soggetto tratto dalla
storia
contemporanea: «À l’exception de la Sultane, trag
hampion, 1925; nonché i più recenti: Simonetta Ingegno Guidi, «Per la
storia
del teatro francese in Italia: L. A. Muratori, G.
se, reduce dal fallimento della tragedia Pertharite, incentrata sulla
storia
della regina longobarda Rodelinde vessata dall’us
Poetica, dove il francese, ripercorrendo le tappe fondamentali della
storia
della poesia tragica, ammette: «Après la mort d’A
ati assunti dal termine «classico» offerto da Silvia Tatti, Classico:
storia
di una parola, Roma, Carocci, 2015. [1.1.12] L’a
in seno all’Accademia degli Alterati, attesta, attingendo anche dalla
storia
della medicina classica, che «per mezzo de’ medic
izioni dell’Ateneo, 1984, pp. 37-49; La Poetica d’Aristotele e la sua
storia
, a cura di Diego Lanza, Pisa, ETS, 2002. Fra le p
a diligentemente da Francesco Saverio Quadrio, il quale nel suo Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, a partire dal prin
Tragedia difettuosa per altri capi» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
, e della ragione di ogni poesia, vol. III, Milano
qualità nel protagonista richiesta» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
, e della ragione di ogni poesia, vol. III, Milano
ondo una riproposizione moderna — e dal finale più truculento — della
storia
di Antigone. La sua avventatezza è sicuramente un
o nel Giraldi (con incursioni nell’epico)», in Il mito, il sacro e la
storia
nella tragedia e nella riflessione teorica sul tr
incapaci di destare pietà e terrore (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ascino della figura del martire, mostrandosi propenso a raccontare la
storia
di un santo emiliano, Procolo, vissuto al tempo d
raffigurazione di un eroe senza macchia, scegliendo di raccontare la
storia
di un martire «mosso da zelo non men Cristiano, c
II, cit., p. 687). Infine, nel Quinto Fabio, viene messa in scena la
storia
del maestro di cavalieri Quinto Fabio Rutiliano,
l veronese Alfonso Montanari, ammiratore del Maffei, incentrata sulla
storia
di Achille, innamorato della troiana Polissena —
te alla sorte di Rodrigue, per cui il pubblico simpatizza. Neppure la
storia
d’amore tra Rodrigue e Chimène giova a sviluppare
diversa da quella di Edipo, utile a dilatare l’effetto patetico della
storia
(Marc Escola et Bénédicte Louvat, «Le statut de l
edesimo. [1.4.14] Il Bajazet è una tragedia incentrata sulla recente
storia
turca, dove il protagonista eponimo è incarcerato
el pubblico contemporaneo, sebbene spesso pecchino nel rispetto della
storia
proprio per produrre più efficacemente la commozi
roprio per produrre più efficacemente la commozione. Sul rapporto tra
storia
e poesia si riflette peraltro con continuità tra
ome l’Orsi, i quali rivendicano la libertà della poesia rispetto alla
storia
(«Secondo il sistema della Natura umana, non può
eva, soprattutto fra i seguaci di Corneille, una comune concezione di
storia
e poesia all’insegna della rappresentazione delle
che misuravano la bontà della tragedia sulla base del rispetto della
storia
: contro questi Racine interviene spesso nelle pro
rà nuovamente trattata dal Calepio nel quarto capo. Sull’incrocio fra
storia
e teatro tra Seicento e Settecento si veda: Beatr
giacobino (1701-1801), Roma, Bulzoni, 2001, pp. 13-34; Ead., Dramma e
storia
: da Trissino a Pellico, Roma, Edizioni di Storia
ntesco queste libertà non sarebbero più ammissibili, tanto più che la
storia
— aggiunge Calepio — è ricchissima di personaggi
che aveva rivissuto nel Settecento, risolvendosi a tutto favore della
storia
, quanto piuttosto, se non si fraintende, alle tan
nte anche quelle il cui argomento non era solidamente radicato in una
storia
conosciuta, come ad esempio il Torrismondo di Tas
tazione del vero, giustificando la scelta di un soggetto tratto dalla
storia
romana: «Onde proviene il diletto, che in noi pro
a della pastorale arcadica cfr. Enrico Zucchi, «Eroi pastori: forme e
storia
della pastorale eroica da Crescimbeni a Metastasi
tiche dei detrattori che gli rimproveravano di non aver rispettato la
storia
, facendo sì che Pirro non uccidesse deliberatamen
la Rodogune — il cui intreccio è mutato rispetto a ciò che narrava la
storia
proprio per far risaltare questo aspetto compassi
conclusione della Théodore di Pierre Corneille, tragedia basata sulla
storia
di Santa Teodora, oggetto dell’amore casto e devo
o elementi romanzeschi tipici della drammaturgia seicentesca, come la
storia
d’amore fra Despina, figlia del re di Persia cela
nciato a Pilade la sua intenzione di narrarle «tutto da principio/ la
storia
con brevissime parole», espone le vicende riguard
tro settecenteschi, come il Quadrio (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ndo. Sarà infine utile notare come anche in questo caso nel suo Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, il Quadrio riprend
ssai pure in questo fatto peccante» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, cit., pp
n un gran numero d’esse introdotti», Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, Milano, Agnelli, v
, al fine di legittimare la possibilità del drammaturgo di tradire la
storia
dalla quale traeva il soggetto per rispettare le
ro esse, se non divertirsi d’amore» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
’è la seconda tra le cose principali da me inventate, e variate dalla
storia
, sì per le ragioni suddette, si perché veramente
i suddette, si perché veramente ella ha pur non so che d’appicco alla
storia
, ed è un episodio congiunto, s’io non m’inganno,
che c’insegna Aristotile dovere essere. Non è affatto spiccata dalla
storia
, perché leggendosi in quella, che dal Bassà dell’
, ancora una volta, la ripresa della riflessione di Calepio nel Della
storia
e della ragione d’ogni poesia del Quadrio, a sua
lli, e nell’Aristodemo del Dottori» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
to difetto medesimamente macchiate» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
come si vedrà più avanti; in un soggetto moderno oppure tratto dalla
storia
romana non è lecito introdurlo, mentre in un dram
toria romana non è lecito introdurlo, mentre in un dramma preso dalla
storia
o dalla mitologia greca ciò è ancora possibile, a
i soggetto era tratto da Igino, Giuseppe Salìo aveva rappresentato la
storia
di Temisto, figlia di Ipseo e seconda moglie di A
o degli altri per dare modo al pubblico di rimanere avvinto dalla sua
storia
e commosso dalle sue passioni. Anche sotto questo
ggiare intorno a’ vizj delle Donne», Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
l’Héraclius di Corneille. La tragedia, il cui soggetto è tratto dalla
storia
dell’Impero romano d’Oriente, ma che si costituis
glianza di questa accelerazione di tempo che egli misura sui libri di
storia
di Pausania (Periegesi della Grecia) e di Stefano
to, e sostenuto con grande convinzione dal Maffei, il quale nella sua
storia
del teatro premessa al primo tomo del Teatro Ital
ocato dal francese, la necessità di rappresentare i caratteri come la
storia
o il mito li tramandava. [5.2.3] Calepio prosegu
ucus, figlio giusto di una madre degenere. Il tema della fedeltà alla
storia
nello sviluppo dei soggetti tragici era particola
tutto in Francia, tra Sei e Settecento. Nel trattare del rapporto fra
storia
e poesia Aristotele aveva raccomandato che la poe
non sul vero e che aveva un carattere universale, a differenza della
storia
che trattava del particolare (1451b 5-10). Nel Se
possibilità del poeta di intervenire sul soggetto che proveniva dalla
storia
(«Pour accorder ces deux passages, qui semblent e
escrivere che la favola drammatica rassomigliasse così da vicino alla
storia
da non permettere che si notassero diversità («Ce
a seule vérité», ivi, p. 45). Questa ossessione per il rispetto della
storia
si riflette nella drammaturgia dell’epoca: sono m
fondono a certificare l’ortodossia del proprio racconto rispetto alla
storia
, oppure a giustificarne ogni minima alterazione.
testa al Solimano, nella quale il poeta insiste sulla differenza fra
storia
e poesia («Si dubita dunque da V[ostra] S[ignoria
agedia d’un fatto con gli stessi mezzi, con che altri ne scrissero la
storia
, l’opera mancando della favola, diverrà storia, e
altri ne scrissero la storia, l’opera mancando della favola, diverrà
storia
, e non poema, e se quelli vorrà variare, come l’h
tanto necessario al poeta, scoprendosi a un tratto falsificator della
storia
. Dico adunque che per dare a questo dubbio bene a
itolato Du sujet, considerava lecita ogni trasgressione rispetto alla
storia
, purché la favola ne guadagnasse («On demande enc
o svariati esempi di soggetti poetici difformi in qualche punto dalla
storia
o dal mito, tratti da Omero, Eschilo, Euripide, S
nte, negli Examens, sull’ortodossia del suo soggetto in rapporto alla
storia
, Racine si mostra più sbrigativo nel giustificare
Muratori invece raccomanda che, nel caso in cui ci si allontani dalla
storia
, si inseriscano elementi che non venivano contemp
o, Marzorati, 1971, p. 133). In generale, sul rapporto fra tragedia e
storia
in Francia tra Cinque e Settecento, e in particol
e Settecento, e in particolare sulla scelta di soggetti tratti dalla
storia
moderna, si rimanda al contributo di Kirsten Post
affrontato precedentemente, ossia se sia lecito o meno modificare la
storia
nello sviluppo dell’intreccio tragico. Se Calepio
stra ben meno permissivo nel caso in cui il soggetto sia tratto dalla
storia
sacra. Egli condanna l’Absalon di Duché nel quale
on di Duché nel quale il personaggio odioso di Absalon, dipinto dalla
storia
sacra come un fratricida subdolo e un sedizioso,
lla cui Préface aveva affermato di aver rispettato scrupolosamente la
storia
offertagli dal primo libro dei Re, salvo qualche
nto di sua iniziativa alla favola elementi che non appartenevano alla
storia
(«Nous ne devons qu’une croyance pieuse à la vie
, sosteneva che il Buchanan avesse alterato diverse circostanze della
storia
sacra da cui traeva la favola; ad esempio egli «f
da questa considerazione egli affrontava il problema del rapporto fra
storia
e poesia ammettendo che, sebbene «quando il Poeta
sustanza», qualora avesse deciso di rifarsi per il suo soggetto alla
storia
sacra, la sua libertà sarebbe drasticamente venut
questione. Il Bergamasco, che al contrario apprezza il rispetto della
storia
sacra con cui Racine ha trattato la favola dell’E
uesti termini, riproponendo il divieto di partirsi dal racconto della
storia
sacra nelle favole bibliche: «Di essi [degli ange
piaghe mirar con gli occhi potesse» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione di ogni poesia, vol. I, Bologna,
a del Signor de La Fosse per Pirro», Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
’Ezzelino del Baruffaldi Ansedisio», Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
io indomito alla mollezza femminile (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. I, Bologna, P
con cui Tasso raccomandava di non prendere a soggetto di un poema una
storia
avvenuta in tempi o luoghi molto lontani, dal mom
onservare questa nociva semplicità all’interno di favole tratte dalla
storia
romana, come accade ad esempio nella Sofonisba de
contenute nel Paragone di Calepio. Conti infatti ammetteva che nella
storia
romana si trovavano usi, costumi e pensieri molto
rgiliano, biasimandone l’incoerenza (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, I, Bologna, Pisarr
consiste nella coerenza del personaggio con ciò che di lui narrano la
storia
e la fama. Egli ritrova i Francesi spesso difetto
li vengono attribuite non sono confacenti a quelle che gli assegna la
storia
o il mito; talaltra li sminuiscono, facendoli pas
ebbe indicare soltanto le prime. Egli considera i drammi tratti dalla
storia
nota i migliori e ritiene meno efficaci pièces im
bientata in Persia, il Torrismondo del Tasso — tratto in realtà dalla
storia
nordica (cfr. Elisabetta Selmi, «Olao Magno nella
Salerno, 2008, pp. 69-103) —, l’Idalba di Maffeo Venier, presa dalla
storia
frigia, l’Elisa del Closio, imperniata sulle vice
ato. Anche Muratori si esprimeva a favore della tragedia tratta dalla
storia
, in un passo che probabilmente è alla base della
potesse potenzialmente dilettare tanto quanto i drammi fondati sulla
storia
, egli confessava di preferire questi ultimi («Non
a che ritiene particolarmente bella (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
di non rispettare nella dipintura dei caratteri ciò che tramandava la
storia
. In particolare egli se la prende con la Polissen
oco si addice alla natura eroica che ai due personaggi attribuisce la
storia
. Davanti all’oracolo che impone la morte di una d
ti principali del costume (convenienza, uguaglianza, somiglianza alla
storia
), ammette che talvolta esse possono entrare vicen
aurice rappresentato nell’Héraclius di Corneille, rappresentato dalla
storia
con atteggiamenti poco adatti a ciò che si richie
nell’altra sua tragedia sacra, come più reo di quanto riportato dalla
storia
sacra per renderlo in parte meritevole della cond
ume, Calepio propone ancora Conti, capace di seguire rigorosamente la
storia
, dalla quale si allontanava soltanto quando il ri
i, «Agli esordi del petrarchismo arcadico. Appunti per un capitolo di
storia
letteraria fra Sei e Settecento», in Il petrarchi
ri inchinano molto al lirico stile» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
se. Si riporta l’intero passo di seguito, per mostrare come nel Della
storia
e della ragione d’ogni poesia l’autore dia corpo
elle Opere, dove i Poeti favellano» (Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ime e prose, Venezia, Coleti, 1719, pp. 132-137). In questo abregé di
storia
della letteratura, il veronese, rimodulando in ch
drio, che spesso ne aveva parafrasato le opinioni; l’autore del Della
storia
e della ragione d’ogni poesia riporta infatti il
ia dalla natura de’ gravi discorsi», Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
sulla quarta, settima e decima, cfr. Francesco Saverio Quadrio, Della
storia
e della ragione d’ogni poesia, vol. I, Bologna, P
ano le numerose rappresentazioni e ristampe. La vicenda, tratta dalla
storia
portoghese, è basata sulla storia d’amore irreali
ristampe. La vicenda, tratta dalla storia portoghese, è basata sulla
storia
d’amore irrealizzabile fra Inès e l’infante Dom P
l bergamasco (Benedetto Croce, Problemi di estetica e contributi alla
storia
dell’estetica italiana, Bari, Laterza, 19232, pp.
damentale per la definizione di questa relazione, ma in genere per la
storia
della critica teatrale settecentesca è il volume
se più della maggior parte de’ principi della sua età, si formò sulla
storia
che amava di studiare, e soprattutto sui commenta
eminenti, Modena, Salvini e Rossi dànno il marchio ad un’epoca nella
storia
del teatro italiano, Ciotti appartiene alla pleja
ece una raccomandazione, che non mancava di alcun requisito. Seppi la
storia
della prima donna, che da quì inuanzi io chiamerò
ine, e che un senso potrebbe acconciamente far le veci d’un altro. La
storia
inoltre ci insegna che il linguaggio primitivo de
questa natura, de’ quali abbonda non meno la sacra161 che la profana
storia
, pruovano che certa classe di sentimenti e di pas
nza propria del popolo o dei personaggi che parlano, appoggiata sulla
storia
o sulla tradizione. Così perché la storia ci assi
e parlano, appoggiata sulla storia o sulla tradizione. Così perché la
storia
ci assicura che gli Spartani usavano d’un certo b
una nuova azione. Giova fermarsi alquanto su questo curioso punto di
storia
per maggior istruzione dei lettori; tanto più che
ualche saggio di esse rimettendo coloro che più oltre cercassero alla
storia
della danza del Cahusac e al bel trattato de’ bal
più di soggetto così recondito che pochissimi spettatori ne sanno la
storia
, d’orditura così complicata che non vi si può ten
per generare l’interesse.» Quindi è che gli eroi della favola o della
storia
imitati dai ballerini fanno presso a poco la stes
dirò bensì che questo celebre scrittore mostra d’ignorare non meno la
storia
che in vera politica de’ Lacedemoni. Tanto è egli
rne quivi per curiosità la descrizione avvegnaché non appartenga alla
storia
d’Italia. Rappresentava esso il governo monarchic
o imitazione. Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatrali , la
storia
contraddice all’asserzione del Linguet che brucia
ci, seguendo in ciò il Trissino, e non il Rucellai. Egli trasse dalla
storia
de’ re di Roma l’eccesso della spietata Tullia pe
paterno per immoderata ambizione, ma peggiorandosi nella tragedia la
storia
stessa, ella spiega la più detestabile avversione
overata ai componimenti tragici del cinquecento? Or chi non ignora la
storia
teatrale, potrà mai senza infastidirsene leggere
stumi Europei di que’ tempi ? Ma a che mentovare i romanzi, quando la
storia
di quella bassa età ci è quasi sotto gli occhi? N
permesso della lunga via di fermarmi su ciascuna di esse. Ravviva la
storia
delle tragedie degli ultimi anni del secolo la Se
lti imprimere e rappresentare e piacere in Francia ancora; e questa è
storia
. Nel nostro secolo non solo non è stata intollera
i cambiamenti in più di un luogo; ma piacquero sommamente; e questa è
storia
ancora. Non seppe questi fatti il signor Andres,
dal conte Pomponio Torelli col titolo di Merope, possiamo chiudere la
storia
delle tragedie italiane del Cinquecento. Fioriva
vinciale Juvenel de Carlencas compilatore di un infelice Saggio sulla
storia
delle belle lettere, da cui fu il Torrismondo chi
e sorrisi, che nel giorno della gran vittoria, sono la sua pagina di
storia
, la ricordanza, che mentre soddisfa e ripaga, dà
facile vena. Le platee sono trascinate, e in preda al delirio : e la
storia
dell’arte della scena straccia tutte le pagine de
oro imitazione. Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatrali, la
storia
contraddice all’asserzione del Linguet che brucia
uendo in ciò piuttosto il Trissino che il Rucellai. Egli trasse dalla
storia
de’ re di Roma l’eccesso della spietata Tullia pe
paterno per immoderata ambizione, ma, peggiorandosi nella tragedia la
storia
stessa, ella spiega la più detestabile avversione
overata ai componimenti tragici del cinquecento? Or chi non ignora la
storia
teatrale potrà mai senza infastidirsene leggere g
ostumi Europei di que’ tempi? Ma a che mentovare i romanzi, quando la
storia
di quella bassa età ci è quasi sotto gli occhi? N
n formare estratti e critiche di qualunque opera teatrale. Ravviva la
storia
delle tragedie degli ultimi anni del secolo la Se
dal conte Pomponio Torelli col titolo di Merope possiamo chiudere la
storia
delle tragedie Italiane del cinquecento. Fioriva
nzione al Trissino perchè ricavò l’argomento della sua tragedia dalla
storia
di Tito Livio. Noi esaminammo quest’opposizione s
rancese Juvenel de Carlencas, compilatore d’ un infelice Saggio sulla
storia
delle belle lettere, scienze ed arti da cui fu il
lti imprimere e rappresentare e piacere in Francia ancora; e questa è
storia
. Nel nostro secolo non solo non è stata intollera
i cambiamenti in più di un luogo; ma piacquero sommamente; e questa è
storia
ancora. Non seppe questi fatti il Signor Andres,
Le pitture nobili, le forti passioni, i caratteri grandi tratti dalla
storia
greca e romana, (quasi le due sole nazioni che so
o. Riserbandosi poi questo per alcune occasioni, dove la verità della
storia
o la pompa dello spettacolo o l’ingresso d’un pri
tumi ond’esso veniva macchiato, e ovunque trovò nel vasto campo della
storia
, nella quale era versatissimo, esempi luminosi o
ri d’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potrebbe affermarsi sulla
storia
che tra’ Greci cominciasse la castrazione ad usar
o di diciotto anni colà) molti vecchi ecclesiastici smaschiati. Ciò è
storia
nota in Europa ed il celebre Giorgio Luigi le Cl
e si eseguivano da insigni artefici. Si rivolse poi a ricavarli dalla
storia
, pigliando il miglior sentiero ma pure la poesia
omi e le cose erano tutte inventate dal poeta, e non già tratte dalla
storia
o dalle favolea. Eraclide Pontico, di cui Laerzio
o Molière, si viene per lui a stabilire un’ epoca considerabile nella
storia
del nostro Teatro.
ndato in effigie dal bulino del Mariette, un de' più benemeriti della
storia
iconografica del nostro teatro. Soppresso il T
ulcava lo studio ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la
storia
in ogni nazione e singolarmente dalla Spagnuola.
mene de’ privilegii) i sugelli dell’esperienza , carte bianche della
storia
, in cui la penna della memoria scrive con inchi
ianca intanto si appiglia al partito di palesare alla Regina tutta la
storia
de’ proprii amori col conte implorando il real fa
mpio come el Galàn sin Dama: cadde sovente in errori di mitologia, di
storia
, di geografia. Ma Calderòn ebbe una immaginazione
ro del Calderòn. In essa i Peruviani sono delineati a capriccio, e la
storia
dello scoprimento di Pizarro vi è adulterata ed i
idezza ed espressione troppo famigliare, formò con giudizio di quella
storia
una vera tragedia regolare ed interessante? Ma si
e e lo spagnuolo, così confessiamo che egli, non osando abbandonar la
storia
, non migliorò quanto doveva i caratteri di Marian
gno contemporaneo del Calderòn e del Moreto è il celebre autore della
storia
della Conquista del Messico Antonio Solis. Senza
nella ragion naturale e delle genti, ma ancor nella geografia e nella
storia
. Or che avea egli studiato? delle ciance pedantes
nè anche sapevano ridere senza gravità ; per servire alle leggi della
storia
che sol del vero si alimenta e si pregia, osservi
esentate ne’ teatri di Madrid negli anni che io vi dimorai. Tale è la
storia
del Teatro Spagnuolo fino alla fine del passato s
essa, e mai non intrapresa! Possa facilitarne l’esecuzione questa mia
storia
! Allora gli Spagnuoli che mostrano già molti prog
ulcava lo studio ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la
storia
in ogni nazione e singolarmente nella Spagnuola.
mene de’ privilegj) i suggelli dell’esperienza, e carte bianche della
storia
, in cui la penna della memoria scrive con inchios
ianca intanto si appiglia al partito di palesare alla regina tutta la
storia
de’ suoi amori col conte, implorando il favore de
pio, come el Galàn sin Dama: cadde sovente in errori di mitologia, di
storia
, di geografia. Ma Calderòn ebbe una immaginazione
uscita da Calderon. In essa i Peruviani son dipinti a capriccio, e la
storia
dello scoprimento di Pizzaro v’è adulterata ed in
idezza ed espressione troppo famigliare, formò con giudizio di quella
storia
una vera tragedia regolare ed interessante? Ma si
e e lo Spagnuolo, così confessiamo che egli, non osando abbandonar la
storia
, non migliorò quanto dovea i caratteri di Mariann
ro degno contemporaneo di Calderòn e Moreto è il celebre autore della
storia
della Conquista del Messico Antonio Solìs. Senza
nella ragion naturale e delle genti, ma ancor nella geografia e nella
storia
. Or che avea egli studiato? delle ciance? Candamo
nè anche sapevano ridere senza gravità, per servire alle leggi della
storia
che del vero si alimenta, osserviamo che rarissim
te rappresentate ne’ teatri di Madrid mentre io vi dimorai. Tale è la
storia
del teatro Spagnuolo sino alla fine del passato s
messa e mai non intrapresa! Possa facilitarne l’esecuzione questa mia
storia
! Allora gli Spagnuoli che mostrano già tanti prog
II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. Si dimostrò nella
storia
de’ Teatri, che i Mori-Ispani non si dilettarono
oni sopra le rime sacre di Lorenzo de’ Medici, e ’l Crescimbeni nella
storia
della poesia, il quale però stimola d’argomento p
quel suo Discorso, è molto più manifestamente opposta alla verità. La
storia
che abbiamo tessuta degli autori tragici e comici
, sebbene non esente da qualche ornamento troppo lirico. Non seguì la
storia
, ma verso la fine introdusse un pentimento di Tom
e amichevolmente rimproverato l’averlo omesso nell’edizione di questa
storia
in un sol volume. Nel giudizio che ne soggiungo v
ine dell’usurpatore del suo regno, è un personaggio tragico che nella
storia
stessa commuove ed invita a piangere; or che non
Grazie l’avvilir con un amor comico il più tragico avvenimento della
storia
del Regno di Napoli. a. Pinacoteca pag. 160. e
L’abate Giovanni Andres però affermò con troppa sicurezza ciò che la
storia
rigetta, dicendo che Tristano tratta avesse la su
o e sparvero senza ritorno. Quinault non fu letteratoa, non sapeva la
storia
, non aveva studiato nè il genio nè i costumi dell
ioni. Viene egli ripreso eziandio per aver nell’Assalonne alterata la
storia
sacra, facendolo penitente per renderlo atto a mu
a. Vedasi il tomo III della di lui opera sopra ogni letteratura. La
storia
ci obbliga tratto tratto a discostarci da questo
i favella di tragedie e commedie di Anselmo Faidits nella poco esatta
storia
de’ poeti Provenzali del Nostradamus (Nota IV) ma
nte nome di vere azioni teatrali. Con tutto ciò debbono entrare nella
storia
drammatica come primi saggi che ricondussero a po
limenti degli Europei nell’Indie. 10. Du-Cange Gloss. 11. Vedi la
storia
di Cedreno. 12. Senza citar le memorie di M. Du
se di gennajo del 1766. 15. Nel citato Discorso si va continuando la
storia
de’ menestrels, e si dice che sotto il regno di R
o principale de’ drammi Greci il ballo; e noi sempre attenendoci alla
storia
lo considereremo come accessorio al pari delle de
e stata in Grecia la commedia moderata prima dell’antica,il che dalla
storia
non appare. In secondo luogo quel patto apposto d
ltà per formarne la sua Venere. Questo esser dee l’uffizio della vera
storia
teatrale ragionata ; e questo non sanno fare, nè
olari lineamenti, all’indole e a i sistemi da essi seguiti secondo la
storia
. Volle il Conti far uso de’Cori per riunire alla
colle precedenti smentisce l’affettazione di taluno che imparando la
storia
letteraria d’Italia sulle importanti notizie gior
i antiveduti mi spinsero, qualunque io mi sia, a formar de’teatri una
storia
generale ma ragionata, che desse a un argomento s
poteva alla somma credulità di Dione, e disse in sua discolpa, che la
storia
l’ha esposto al pericolo di far parere Dione uomo
n che ad un eroe, e minorato il proprio pericolo ? Egli è vero che la
storia
dà a Dione un carattere d’imprudente. Callicrates
ote) se armat imprudentia Dionis. La di lui imprudenza rilevata dalla
storia
si restringe ad approvare l’astuto consiglio di C
so traditore e nemico di Dione per iscoprire i veri congiurati. Ma la
storia
non attribuisce a Dione l’imbecillità, di confida
iratore convinto d’impostura e di menzogna evidente. E quando pure la
storia
gli avesse sugerito questa specie d’inavvertenza,
nza, il Granelli ben sapeva che la tragedia non ripete esattamente la
storia
, ma la corregge e rettifica nelle circostanze che
che in sen volvete ignee faville. Grande è il nome di Arminio nella
storia
, e nella tragedia punto non si smentisce. Preso d
e, civetta, potrà bene rassomigliarsi a quello che di essa accenna la
storia
, e forse non sarà lontano dalla Cleopatra di Jode
ne ripeta alcuna notizia che ne avanzai nelle Addizioni alla presente
storia
impresse nel 1798. L’autor filosofo ha saputo rin
i obbliare tutte queste tessiture fantastiche e rileggere la semplice
storia
. Il patetico che ne ritrarrà, l’eleverà sopra tut
tima la vita del proprio sovrano. Il Moreschi col solo presidio della
storia
ottimamente colorita e posta in azione ci traspor
e…. e alla memoria Della misera Zulfa, oh Dio ! perdona. Tolse dalla
storia
di Pausania re di Sparta la Cleonice, in cui semb
a mestieri con un traditore qual è Jemla perchè scoprisse Dara. Dalla
storia
romana prese un argomento nuovo pel teatro nel Se
ma con eccellenza, Niun pregio ha in se che il simular pareggi. La
storia
lo rappresenta come il Tiberio delle Spagne(a) Be
tore ha ben voluto denigrar la famiglia de’ Medici anche contro della
storia
, ma non ha stimato alterar questa in favore della
segnala co i distintivi del carattere di ciascuno tramandatoci dalla
storia
. Cesare è grande ed ambizioso, nè offusca col suo
ler serbare l’accordato asilo al duce Cartaginese, non discorda dalla
storia
. I Romani vi fanno vergognosa figura per la condo
a di novità e di apparente importanza ai proprii scritti, e formar la
storia
della propria fantasia più che del l’arte. Soleva
eme al Buffetto, Carlo Cantù (V.), nelle di cui lettere è riferita la
storia
dei subbugli, avvenuti in pubblico teatro, e la p
to della sua tesi, Algarotti compone una sintetica ricognizione sulla
storia
dell’opera a partire dalle origini, che intreccia
viluppo dell’azione; il tema non deve essere né troppo attinente alla
storia
per l’eccessiva severità di alcuni soggetti e per
i alcune note d’autore assenti nella precedente edizione del 1763. La
storia
interna del libro, legata alle diverse circostanz
le passioni dell’uomo moderno. [Silvia Tatti.] Nota al testo La
storia
redazionale del Saggio sopra l’opera in musica è
occhio agli scrittori italiani: così alcun non v’ha tra coloro che la
storia
delle lettere hanno preso a scrivere, che non par
he d’un ragazzo di dodici o quindici anni il più bello squarcio della
storia
di Senofonte o di Titolivio, fategli capire una d
orture della verità trista spesse fiate e dolorosa. Se si consulta la
storia
, vedrasi, che le bizzarre invenzioni della poesia
ano per l’ampiezza del l’universo, che quando minutamente indagano la
storia
particolare di esseri picciolissimi e talora co’
n è adunque l’opera presente una semplice nuova impressione della mia
storia
teatrale, ma sì bene un nuovo libro che con nuova
▲