/ 197
1 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
he potrebbero darne più giusta idea, sono stimati barbari e rozzi. La storia però ci fa vedere che non sia sì grande la loro r
corte, e se ne tornò carico di doni75. Soprattutto si dilettava della storia , e singolarmente di quella di Augusto e degli alt
etti, e ne fece fare le traduzioni in lingua Turca76. All’amore della storia debbesi la beneficenza usata da questo principe c
aria Angiolello Vicentino compose in lingua italiana e nella turca la storia delle di lui gesta, gliela dedicò, e ne fu largam
ancor più poderoso e gran conquistatore e legislatore si formò sulla storia che studiava, e soprattutto su i Comentarj di Ces
tmetica, geometria, algebra, chimica, metafisica Musulmana, medicina, storia naturale, come altresì globi terrestri, quadranti
o necessario in casa. Per ciò che propriamente appartiene alla nostra storia teatrale, osserviamo che lo spirito imitatore fec
2 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO IV. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 47-55
ero darne più giuste idee, si reputano barbari e rozzi totalmente. La storia ci dimostra non esser sì grande la loro rozzezza
corte, e se ne tornò carico di doni a. Soprattutto si dilettava della storia , e singolarmente di quella di Augusto e degli alt
tti, e ne fece fare le traduzioni in lingua turca a. Al l’amore della storia debbesi la beneficenza usata da questo principe c
Giammaria Angiolello vicentino compose in lingua italiana e turca la storia delle di lui gesta, gliela dedicò, e ne fu largam
uolo ancor poderoso e gran conquistatore e legislatore si formò sulla storia che studiava, e soprattutto su i Comentarii di Ce
tmetica, geometria, algebra, chimica, metafisica musulmana, medicina, storia naturale, e macchine per osservare e misurare, co
tenimento necessario. Per ciò che propriamente appartiene alla nostra storia teatrale, osserviamo che lo spirito imitatore, fe
3 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
i mestiere che aspirano a un nome vivendo di ritagli mal rubati? Alla storia ed alla sola storia scortata da una sana filosofi
ano a un nome vivendo di ritagli mal rubati? Alla storia ed alla sola storia scortata da una sana filosofia chiaroveggente e s
contempla tranquillamente come dall’alto d’una collina: a questa sola storia , dico, appartiene il giudicar di tanti grand’uomi
i alla possibile perfezzione drammatica. E chi se non questa semplice storia e questa serena filosofia sa discernere quel che
questi la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori. Ma la storia pronta a diradar ogni nebbia, gli avvertisce che
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -
ù belle stampe estere. L’utilità poi dell’opera è evidente, dacchè la storia dei comici è storia del Teatro ; e dacchè nei sec
e. L’utilità poi dell’opera è evidente, dacchè la storia dei comici è storia del Teatro ; e dacchè nei secoli scorsi, i nostri
un erudito coraggioso e pieno d’ingegno e d’amore per l’arte e per la storia dell’arte. Editori i Fratelli Bocca, stampatore S
profondato negli archivi e nelle biblioteche ed ha restaurata così la storia della nostra grande famiglia comica che dalla fin
cire appieno nel suo alto e nobile intento, un còmpito simile. Per la storia del teatro italiano il di lui Dizionario è un ric
pera che contiene tesori d’erudizione, sarà la più completa e geniale storia del nostro Teatro drammatico. Jarro (La Nazione,
co. Jarro (La Nazione, 6 marzo ’96). …… chi si propose di scrivere la storia dei comici italiani fece opera nobile. E se per l
vole cromolitografiche ed autografi inediti di singolar valore per la storia dell’arte – abbiamo provato centuplicato quel pia
5 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « AL LETTOR CORTESE  » pp. 201-202
AL LETTOR CORTESE L’EDITORE. Terminando in questo volume la storia teatrale del XV secolo, non ha stimato l’autore,
nti, accrescerlo di due o tre altri fogli soli co’ primi tratti della storia del XVI destinata al V volume. Per compiere però
6 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
E ALL’EDITOR VENETO Alfine voi imprendete a riprodurre costà la mia storia teatrale antica e moderna? La gentil maniera meco
te invide maschere del merito, io mi ritrarrò dall’impiegar sulla mia storia teatrale le terze cure. Ben sanno i veri filosofi
come m’ingegnai d’indicar nel breve ragionamento che premisi alla mia storia , dirigendolo a chi ama la poesia rappresentativa.
i Cornelii e i Racini; il celebre cartesiano Fontenelle ne scrisse la storia ; Boileau Despréaux ne insegnò i precetti seguendo
anguire nell’indigenza. Io adunque di bel nuovo mi occuperò della mia storia teatrale, e voi coll’accuratezza promessa stampat
7 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « L’EDITORE A CHI LEGGE » pp. -
, ed andò raccogliendo non solo ciò che potesse vie più illustrare la storia e l’erudizione teatrale antica e moderna già desc
Addizioni copiose fatte pel sesto volume e quanto serve a condurre la storia sino alla fine del 1797. Ed ecco ciò che per le m
8 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
e mie terze cure l’edizion vostra porterà seco non poche novità nella storia tanto perchè vi s’inserisce quello che nel 1798 (
credo di aver dìmostrato nel discorso seguente premesso a questa mia storia . Sanno ben essi di non doversi il Buon Teatro con
no i Cornelii e i Racini; il gran cartesiano Fontenelle ne scrisse la storia , e compose alcuni melodrammi; Boileau Desprèaux n
ccupiamoci adunque io ad aumentare e perfezionare al possibile la mia storia teatrale, voi a riprodurla di tanto accresciuta c
9 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
agione da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella storia anteriore ad ogni profana produzione gli oracoli
evansi incise alcune canzoni, come può leggersi nel primo libro della storia di Diodoro Siculo. Tra’ barbari le prime leggi de
Minona Il soave lamentoa. Secondo Tacito i Germani non aveano altra storia se non che i canti de’ loro Bardi. Lino, Orfeo, M
a che dipigne, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose, la cui storia dalla prima età si va imprimendo nella fantasià.
e un fondato raziocinio sostenuto da antichissime tradizioni, e dalla storia ; che che ne abbiano pensato in contrario Ludovico
10 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8
o articolo di un’ altra rigida censura del Signor Lampillas contro la storia de’ Teatri, non meritandone la pena, la soggiugne
oggiugnerò in questo luogo. Dice il Censore [p. 23.]: “L’Autore della storia de’ Teatri fa onorevole menzione di molti illustr
onne di onice che egli espose rel suo Teatro. L’Autore dell’accennata storia risponde, che del Teatro di Balbo fece menzione c
Lib. 111. cap. 1. 1. V.L. Architettura di Vitruvio, e il T. 1. della storia de’ Teatri. 1. Viage de Espana carta vii. T. iv
11 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
rammatici sacri e profani del XV secolo, convertendo al suo solito la storia in romanzo72. Il Sig. Andres osa collocare in que
ri e le farse, come può vedersi nel Dizionario di Chambers. Tale è la storia teatrale dal risorgimento delle lettere sino alla
eriali e di principj? Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualc
’affastellare smunte ironie e sofisticherie, l’inorpellare o tacer la storia , il dissimular la forza dell’altrui ragionamento,
della culta Europa? 69. V. l’Ab. Millot t. II degli Elementi della storia di Francia. 70. Erano anzi in tal secolo in Fra
12 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
sì vario e sì vasto, che non fa un tutto se non all’occhio fino della storia che lo contempla tranquillamente, dall’alto d’una
incontrastabili, in ogni tempo faranno pietà a chi ragiona. Alla sola storia dunque che ben vede, appartiene di ben giudicarne
quelli la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori. Ma la storia pronta a diradar ogni nebbia, gli avvertisce, che
13 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
ncora. Scorgesi il giudizio di Mairet nelle alterazioni che fece alla storia di quella regina, mentre anticipò la morte di Sif
alla morte di Sofonisba aggiunse quella di Massinissa, che secondo la storia visse sino all’estrema vecchiezza. Tralle situazi
nuoli, Mairet avea imitati gl’Italiani con vantaggio. Quante volte la storia ci ha prestate le armi per convincere di falsità
14 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
n quale degli accennati aspetti deggia fissare lo sguardo chiunque la storia d’un teatrale spettacolo imprende a narrare può d
rano affatto nel suo progetto, o ci entrano solo per incidenza. Ma la storia apre alle ricerche degli studiosi un campo più va
ici rami di che mi convien ragionare, giunsi a distendere la presente storia di quel brillante spettacolo sì caro all’Italia,
marmi in un sentimento, che avea da lungo tempo adottato, ed è che la storia non meno letteraria che politica delle nazioni al
ed infingardi. Ma presto m’avvidi, che siffatto metodo cangierebbe la storia in una discussione polemica rincrescevole al pubb
rdi il solo teatro musicale, il lettore vi troverà ciò nonostante, la storia non affatto superficiale della musica italiana e
poesia, e su altri punti. Debbo avvertire bensì, che scrivendo io la storia dell’arte e non degli artefici, vana riuscirebbe
gedia, e che non venga dato gran luogo alla critica e molto meno alla storia , ond’è che molto ei ci lascia a desiderare si nel
15 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
ole all’argomento della Merope da lui appropriato a’ personaggi della storia dell’Egitto. Si recitò nel 1701. Il Voltaire rico
he ne porta il nome: il suo Pirro è più grande ancora del Pirro della storia . Grande feroce malvagio ambizioso e politico prof
poi mal rappresenta la maschile attività e il valore attribuito dalla storia alla famosa conquistatrice reina degli Assiri. A
di sterilità. E quanto all’Arabo impostore essendo accreditato dalla storia stessa che tale l’ha a noi tramandato, e migliora
ominciò i suoi lavori tragici col Warwick tirando la sua favola dalla storia di questo generale che collocò sul trono britanni
zione; ma a giustificarne la verisìmiglianza non mancano esempi nella storia , e molto meno dee contrastarsi al poeta la facolt
coli? Che rappresentarono i Greci se non gli evenimenti della propria storia ? Che i Latini stessi nella tragedia Scipione di E
anza, vi accumola alla rinfusa eventi pieni d’incoerenza, tradisce la storia , oltraggia e calunnia le nazioni straniere, e dis
ajardo detto il cavaliere senza paura e senza taccia, sì grande nella storia , nella tragedia apparisce vano millantatore mesch
congiure. Perchè dunque mentisce dicendo di aver presi i fatti dalla storia nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo
un mezzano della propria figliuola, e con documenti istorici che alla storia contraddicono, pretende avvalorare le sue maligne
vogadro dipinto si neramente è figlio legittimo del Belloy, non della storia . Le scelleraggini, le infamie, gli assassinamenti
sto il bell’esempio da proporsi a’ nazionali per tirar tragedie dalla storia patria? Non fu Avogadro un traditore, un infame,
un traditore, un infame, un assassino, se voglia tenersi presente la storia , ma semplicemente un nemico de’ Francesi. Adunque
ovè egli dubitar vivendo? Du-Bos che ignorava molto meno di lui della storia , narrò ciò che si trova dagli storici riferito. F
olle poi il Belloy dare un complice ad Avogadro, e donde il prese? La storia gli avrebbe sugerito qualche Bresciano, se l’aves
itres . È pur questo un bel modo di comporre tragedie nazionali sulla storia , valersi di un nome illustre per denigrarlo, e pe
lico, al marchese di Pescara? E qual parte ebbe questo Scipione della storia moderna nelle furbesche trame uscite dal capo del
ero disdegnarono di punire nella presa di Brescia, se si attenda alla storia del cardinal Bembo e del citato Verdizzotti. Poco
tremenda esecuzione si trovava in Roma, e Chenier, per un abuso della storia simile a quelli ne’ quali incorse il Belloy, lo m
ra morta. Contarini tenta sollevarla. Quest’argomento appartiene alla storia veneta. Si ha da essa che una gentil donna per no
ì comparve sulle scene e per le stampe. Ecco intanto ciò che rende la storia differente dalla tragedia. In prima il Foscarini
volte Venezia. Ma è permesso in un fatto recentissimo falsificare la storia nel più essenziale, cioè nell’essere e nel caratt
ricava il teatro? La tragedia suole alterare alcuna circostanza della storia , e con più frequenza quando l’evento risale alla
tragedia ragionevolmente scema il pericolo dell’amante che in quella storia è inevitabile. In questa Foscarini va da una donn
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
licato per intero il prologo originalissimo, ricco d’interesse per la storia della scena italiana su ’l finire del passato sec
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
comiche, ma anche nelle serie. Si diede con fervore allo studio della storia sacra e profana che conosceva largamente, a detta
18 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200
i drammatici sacri e profani del XV secolo , convertendo al solito la storia in romanzob. Il più volte mentovato signor Andres
i e le Farse, come può vedersi dal Dizionario di Chambers. Tale è la storia teatrale dal risorgimento delle lettere sino alla
riali e di principii? Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualc
sofisticherìe ed ironie impertinenti, l’inorpellar o non confessar la storia , il dissimular la forza dell’altrui ragionamento,
19 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « A CHI AMA LA POESIA RAPPRESENTATIVA. » pp. -
iano per l’ampiezza dell’universo, che quando minutamente indagano la storia particolare di esseri picciolissimi e talora co’
è dunque l’opera presente una semplice seconda impressi ne della mia storia teatrale, ma sì bene un nuovo libro che con nuova
on ho poi voluto defraudare il pubblico delle Note apposte alla prima storia de’ teatri dall’eruditissimo Professore di Eloque
lcune sue prime note che rimanevano fuor di luogo nell’essersi la mia storia dilatata, altre non meno pregevoli, interessanti
la bramasse ancor più distesa, potrà attendere gl’ immensi volumi di storia teatrale preparati da una intera compagnia di let
Anche il Sig. Bettinelli o confuse o volle che si consondesse la mia storia colla lettera premessavi dall’ erudito Ab. Soria;
20 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
pacciarcene, di ribattere le sue parole. Non trova l’Apologista nella storia Scenica Italiana di quel tempo altra cosa eccetto
ompagno. Ma il Signor D. Saverio Lampillas non altro ha trovato nella storia di quel Secolo, che tali mute rappresentazioni? E
arla vi ebbe il merito di mettere in iscena, al pari del Mussato, una storia nazionale, cioè la caduta di Antonio della Scala
21 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
ro al Re Cattolico, che lo volle perciò in Corte per iscrivere la sua storia , e fu dal Cardinal Ximenes impiegato nell’edizion
tto amico il Dottor Napoli-Signorelli. E perchè tanto gl’ incresce la storia ? Quel che vi si avanza, specialmente dell’ignoran
no de’ più zelanti suoi difensori letterati e l’autore della presente storia il suo antico verace amico in questo valentuomo n
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ce lo descrive l’anonimo critico di Stuttgart nel suo Contributo alla storia e alla prosperità del Teatro : Gioacchino Limper
23 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
rità si è che tanto co’ soggetti cavati dalla mitologia, quanto dalla storia , vanno quasi necessariamente congiunti di non pic
tante infilzature di madrigali. All’incontro, i soggetti cavati dalla storia non cosi bene si confanno con la musica, che in e
ili altri intrattenimenti, che ben si adattino con azioni tolte dalla storia . Debbono essi intrattenimenti fare unità col dram
24 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
agione da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella storia anteriore ad ogni profana produzione gli oracoli
ona Il soave lamento 19. Secondo Tacito i Germani non aveano altra storia che i canti de’ loro Bardi. Lino, Orfeo, Museo, E
che dipigne, abbisogna d’ immagini che rappresentano le cose, la cui storia dalla prima età si va imprimendo nella fantasia.
25 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO IV. Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. » pp. 140-147
trasoni, sofisti e declamatori) a me non è riuscito raccorre nè dalla storia nè da’ romanzi apologetici stessi cosa veruna tea
sacre de’ primi anni di questo secolo che si trovano mentovate nella storia di Francia, ma che si sono ignorate dall’anonimo
26 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO III. Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. » pp. 41-46
rasoni, sofisti e declamatori) a me non è riuscito raccorre, nè dalla storia , nè da’ romanzi apologetici stessi, cosa veruna t
sacre de’ primi anni di questo secolo che si trovano mentovate nella storia di Francia, ma che si sono ignorate dall’anonimo
27 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246
CONCHIUSIONE Dell’antica storia teatrale. Tale fu del mondo conosciuto l’antic
i principali lineamenti raccolti in un sol quadro somministrati dalla storia verace che nulla vela nel suo corso con maligna r
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 18-21
E che deliziose macchiette egli produsse, rimaste incancellate nella storia del nostro teatro ! Chi non ricorda, per esempio,
n. Non pertanto il Leigheb resterà indimenticabile negli annali della storia dell’arte. Due suoi fratelli, Achille ed Ugo, se
29 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
alentuomini ha supplito in alcun modo alla perdita di quella preziosa storia e di quel trattato. Lilio Gregorio Giraldi, Isacc
ie più sicure che appaghino la curiosità e rischiarino sobriamente la storia de’ predecessori di Aristofane senza opprimere la
uali. L’espressioni iperboliche del Mattei vengono contraddette dalla storia , e debbono tenersi puramente per esagerazioni cap
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO I. Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. » pp. 57-79
Vuoto della Storia Teatrale nell’età mezzana. Chiamo vuoto della storia teatrale la decadenza della poesia drammatica e l
ite agl’istrioni, vuolsi raffigurare ne’ tempi di mezzo il voto della storia teatrale, quando la drammatica più non contò scri
a fine del IV secolo e coltivava più di un genere poetico oltre della storia . Ausonio gl’indirizza sette delle sue Epistole. N
1037b; alquanti anni prima di terminare il secolo XII troviamo nella storia del Basso Impero mentovate persone di teatro. L’u
in questo capo ragionato, si deduce che il principio del vuoto della storia teatrale si trova a’ tenpi de’ Tiberii, de’ Calig
31 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
he ne porta il nome: il suo Pirro è più grande ancora del Pirro della storia : grande, feroce, malvagio, ambizioso e politico p
poi mal rappresenta la maschile attività e il valore attribuito dalla storia alla famosa conquistatrice reina degli Assirj. A
secoli? Che rappresentarono i Greci se non gli evenimenti della loro storia ? Che i Latini stessi nello Scipione di Ennio, nel
nza, vi accumula alla rinfusa eventi pieni d’ incoerenza, tradisce la storia , oltraggia e calunnia le nazioni straniere, e dis
ajardo detto il Cavaliere senza paura e senza taccia, sì grande nella storia , nella tragedia apparisce vano, millantatore, mes
congiure. Perchè dunque mentisce dicendo di aver presi i fatti dalla storia nazionale? Dica piuttosto di prendergli dal fondo
un mezzano della propria figliuola, e con documenti istorici che alla storia contraddicono, pretende avvalorare le sue maligne
Avogadro dipinto sì neramente è figlio legittimo di Belloy, non della storia . Le scelleraggini, le infamie, gli assassinamenti
to il bell’ esempio da proporsi a’ nazionali per tirar tragedie dalla storia patria? Non fu Avogadro un traditore, un infame,
ovè egli dubitar vivendo! Du-Bos che ignorava molto meno di lui della storia , narrò ciò che si trova dagli storici riferito45.
lle poi il Belloy dare un complice all’Avogadro, e donde il prese? La storia gli avrebbe suggerito qualche Bresciano, se l’ave
lico, al marchese di Pescara? E qual parte ebbe questo Scipione della storia moderna nelle furbesche trame uscite dal capo di
al è l’ Arabo Profeta impostore. Accreditato com’ egli è dalla stessa storia e migliorato dall’impegno del pittore non può che
i eccessi, le atrocità, i sacrilegj commessivi, potendo vedersi nella storia del cardinal Bembo e nel Verdizzotti.
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 546
m’essi dimandassero di poter dare una rappresentazione di una vecchia storia di Ercole, e di essere confortati di buone parole
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013
bblicazione degli Scenarj di Flaminio Scala, la più importante per la storia dei nostri comici. Essa racchiude le scene france
n firmate, ma assai probabilmente del Bonnart, importantissime per la storia del costume teatrale dei nostri comici sullo scor
34 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
tinguersi. Questi stranieri furono i Provenzali, popolo celebre nella storia pella piacevolezza del suo temperamento sempre vi
e negli usi, nel clima, nelle politiche vicende, nelle lingue e nella storia delle nazioni europee si trova la ragion sufficie
i secolari fecero qualche volta lo stesso, fra i quali si trova nella storia del Ghirardacci all’anno 1288, che la Repubblica
io di loro il Tiraboschi hanno sparsa cotanta luce su quella parte di storia . Farò bensì una osservazione più confaccente allo
tanto riguardevoli, che ommettendoli, farei torto alla scienza, alla storia e alla mia patria. Bartolomeo Ramos Pereira o Per
escrizione d’un solo di cotali abbozzi drammatici, che fa epoca nella storia delle Arti, che divenne allora la maraviglia d’Eu
sua dissertazione sull’unione della musica e della poesia, citando la storia del teatro italiano di Lelio Riccoboni, parla di
tutto per colpa di coloro che s’addossano l’incombenza di scrivere la storia delle lettere, i quali agguisa de’ commentatori s
Non una, ma più volte si trova nelle poesie provenzali notizia della storia antica e della greca mitologia. Il nome d’Alessan
one, niun cenno neppur lontano si scorge fatto da loro ai riti, nomi, storia , costumanze, o che che altro si voglia degli arab
n particolar modo Solone legislatore d’Atene. Nella Introduzione alla storia di Danimarca del Mallet si legge, che Ronvaldo, s
chi tedeschi Minnesanger, e i peruviani Amautas. Nel primo tomo della storia filosofica e politica di Raynal, si legge, che ne
derli coetanei in un’opera che dipinge a gran tratti, che descrive la storia delle arti e non degli artefici, e che non è una
i della mitologia e della poesia dei Celti, e nella Introduzione alla storia di Danimarca del prelodato Mallet, nella prefazio
otuto internarsi nella notizia di quei secoli oscuri, né esaminare la storia della musica e della poesia di quella età.» Quant
Il medesimo pubblico deciderà poi se meglio di me abbia esaminata la storia della musica e della poesia di quella età il Sign
vi si scorge d’imitazione, dalla niuna allusione ai riti, costumanze, storia , letteratura e mitologia degli arabi, dalla niuna
à dei rapporti applicabili a molti altri popoli, e dal trovarsi nella storia della letteratura europea la ragion sufficiente d
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888
di, ma in tempo, il primo de’ Pulcinelli di San Carlino ottiene dalla storia resipiscente l’amica e pietosa rievocazione, che,
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1014-1015
ieci lingue tramorte e vive e con corretta pronunzia, nomi e fatti di storia , di letteratura, di mitologia, di arti, di scienz
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 664
ando le più schiette risate rifaceva il sangue, finisce degnamente la storia dell’antica famiglia.
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226
favellato del proprio teatro, tuttavolta se ne desiderava ancora una storia seguita prima ch’io l’abbozzassi nella generale d
amente me ne seppero gradoa. Nè anche dopo di me si è intrapresa tale storia nè in Ispagna, nè altrove; e l’istesso chiarissim
aro al re Cattolico che lo volle perciò in corte per iscrivere la sua storia , e fu dal Cardinal Ximenes impiegato nell’edizion
mio amico il Dottor Napoli-Signorelli. E perchè tanto gl’increbbe la storia ? Quel che vi si avanza specialmente dell’ignoranz
arbosi, agl’Italiani, che, come osserva l’autore di questa eccellente storia teatrale, già possedevano le comiche produzioni d
ntici e silvestri, la qual cosa non piacque al Lampillas nemico della storia . I drammi di Lope consistono in commedie, tragico
lla nascita di Filippo II: che nel 1547 pubblicò una traduzione della storia di Paolo Giovio de Turcarum rebus intitolandola c
re in buona logica non mai produce per conseguenza un è. Del resto la storia dimostra quante altre tragedie produssero gl’Ital
rassomiglia, che se i nazionali mi avessero prevenuto in tessere una storia del teatro Spagnuolo, io avrei durata minor fatic
de’ barbari, si suppongono autori gli Spagnuoli. Ognuno che sappia la storia teatrale, vedrà che ei s’inganna anche in questo.
uno de’ tre enormissimi errori di lingua spagnuola e di critica e di storia rilevati nella Storia de’ teatri con tanto fasto
i e le falsità per disinganno degl’incauti e per illustrazione della storia degli Atti Sacramentali che quì si narra. Egli di
ha sovente praticato in quell’opera piacevolissima parlando or della storia di Melisenda, or di Belianis, or di altro. 3. V’
rbaro scritto dopo il 1552. Noi lo trascrivemmo nel 1777 nella nostra storia in un volume, indi stimammo meglio di ometterlo q
sopra le tragedie. a. Il ridicolo manifesto di questo sogno creduto storia dal Lampillas (e quel che è peggio anche dall’aba
39 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
gione, da cui sente interiormente di dipendere. Troviamo perciò nella storia anteriori ad ogni altra produzione profana gli or
a che dipinge, abbisogna d’immagini che rappresentano le cose, la cui storia dalla prima età si va imprimendo nella fantasia.
40 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
versità de’ costumi, de’ tempi, e de’ gradi di coltura, compongono la storia de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
perché tutti prende a rappresentare i fatti più rilevanti d’una lunga storia . Partano poche scene, in cui non lì uccida alcuno
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93
moderni romanzi sono degne di lei ; ma meglio sarebbero state in una storia vera, di quello che figurano in mezzo alle favole
42 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
questi sotto l’insegnamento dei primi. Pochi esempi ci somministra la storia di simili decisioni date da un principe vittorios
più tardi. [6] Ma onde, dimanderà qualcheduno, tanta incertezza nella storia della musica? Perché tal oscurità circa il tempo
ritrova esser di molto a lui anteriori. Io paragonerei volentieri la storia dei secoli barbari all’orizzonte. Lo spettatore,
ro prima, e poi, che non a breve saggio come questo è, ma a più lunga storia si convengono. Cominciossi allora ad applicar la
furono fatti. Senza questa massima non è possibile dar un passo nella storia filosofica delle lettere. Ora ne’ tempi e nelle n
disagio le nostre passioni, si vorrebbe pure che non esistessero. La storia di tutti i tempi non è che una riprova continuati
e s’aggiugne che, avendo il gentilesimo presi i suoi fondamenti nella storia greca, il rappresentar sul teatro le opinioni rel
2] Tali furono insomma quasi tutte le rappresentazioni delle quali la storia ne somministra memoria in Europa ripiene, cioè, d
a appoggiata sulla cognizione dell’uomo, sulla lettura riflessa della storia , e sulla quotidiana esperienza. Tale sicuramente
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 230-232
nte e della niuna istruzione. Cesare Asti è passato proverbiale nella storia allegra del nostro teatro di prosa, per gli sprop
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 649-650
Tebaldo e Luigi Checchi non riuscirono a lasciar traccia di sè nella storia del teatro, unitisi in matrimonio, ebbero molti f
45 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96
favellato del proprio teatro, tuttavolta se ne desiderava ancora una storia seguita prima che io l’abbozzassi nella generale
, sfuggita al Nasarre, al Lampillas ed all’Andres. L’autore di questa storia teatrale straniero, oltraggiato dall’Huerta (se H
e silvestri, la qual cosa non piacque al Sig. Lampillas nemico della storia . I drammi di Lope consistono in commedie, tragico
lla nascita di Filippo II: che nel 1547 pubblicò una traduzione della storia di Paolo Giovio De Turcarum rebus intitolandola c
re in buona logica non mai produce per conseguenza un è. Del resto la storia dimostra quante altre tragedie produssero gl’ Ita
rassomiglia, che se i nazionali mi avessero prevenuto in tessere una storia del teatro Spagnuolo, io avrei durata minor fatic
de’ barbari, si suppongono autori gli Spagnuoli. Ognuno che sappia la storia teatrale, vedrà ch’ei s’ inganna eziandio in ques
nerebbe aver la di lui impudenza e malignità per confondere nella mia storia l’Accademia di Madrid che fioriva sin dal declina
uno de’ tre enormissimi errori di lingua spagnuola e di critica e di storia rilevati nella Storia de’ Teatri con tanto fasto
i e le falsità per disinganno degl’ incauti e per illustrazione della storia degli Atti Sacramentali che quì si narra. Egli di
sovente ha praticato in quell’opera piacevolissima parlando or della storia di Melisenda, or di Belianis, or di altro. III. V
sopra le tragedie. 52. Il ridicolo manifesto di questo sogno creduto storia dal Lampillas (e quel che è peggio anche ultimame
46 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Dedica] »
3] Incoraggiato da tai riflessi oso offrirvi, o Signore, insiem colla storia del più brillante spettacolo di Europa alcune mie
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 479
a fine le due opere che saran certo dei più preziosi contributi alla storia della nostra scena di prosa.
48 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
ché i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. E’ noto dalla storia che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
izione la sola Grecia senza degnar d’un guardo il resto del mondo, la storia del teatro greco si prese per la sorgente di tutt
49 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
rchè i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. É noto dalla storia che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
a Grecia, senza volgersi un solo sguardo al rimanente della terra, la storia del teatro Greco si prese per la sorgente di tutt
50 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
ali alternava il buffonesco e l’eroico, le apparenze fantastiche e la storia , e la vita civile cd il miracoloso. Altre favole
l Maffei, che il lodato Andres applicava per difetto di perizia nella storia teatrale, a tutto ciò che si compose in quel seco
51 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
rchè i popoli non abbiansi partecipate le loro scoperte. È noto dalla storia che le nazioni in se stesse ristrette esistono e
la Grecia, senza volgersi un solo guardo al rimanente della terra, la storia del teatro Greco si prese per la sorgente di tutt
52 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VII. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. » pp. 248-280
II. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. Chiamiamo vuoto della storia teatrale il lungo periodo interposto dalla corruz
stituiti agli strioni, debbesi da questo tempo contare il vuoto della storia teatrale, perchè la poesia drammatica in tal peri
ne del quarto secolo, e coltivava più di un genere poetico oltre alla storia . Ausonio gl’ indirizza sette delle sue epistole.
037191: alquanti anni prima di terminare il XII secolo troviamo nella storia del Basso Impero mentovate persone di teatro. L’u
in questo capo osservato, si deduce che il principio del vuoto della storia teatrale si trova a’ tempi de’ Tiberii, de’ Calig
neamenti raccolti in un sol quadro, quali vengono somministrati dalla storia verace che nulla vela con maligne reticenze. L’uo
53 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
uola dal catalano apologista Saverio Lampillas, ostinato nemico della storia . Dispiacquegli (vedi la III dissertazione di que’
? chi non l’esperimenta alla giornata? Quanti esempli non ne porge la storia delle scoperte per l’avidità de’ particolari di t
bus opimis? o per convincere l’Italia che egli conosce così bene la storia de’ Viaggi che quella della letteratura Italiana
54 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
ne Spagnuola dal Catalano Apologista Lampillas, ostinato nemico della storia . Dispiacquegli (vedi la III dissertazione di que’
a? chi non l’esperimenta alla giornata? Quanti esempj non ne porge la storia delle scoperte per l’avidità de’ particolari di t
bus opimis? o per convincere l’Italia ch’egli conosce così bene la storia de’ Viaggi che quella della Letteratura Italiana
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477
ali dettero una di quelle rappresentazioni che segnano una data nella storia dell’arte. Si recitò l’Oreste di Alfieri e le par
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535
rive la tredicesima lettera del primo libro, interessantissima per la storia del costume, coll’indirizzo : « al mio conzontao
57 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO I. Tragedie. » pp. 4-67
ella poesia tragica è di abbellire utilmente e non già di ripetere la storia , pretendeva che Moratin avesse introdotto nella s
uazioni teatrali e con un patriotismo che rileva un atto eroico della storia nazionale, non si è nè pregiata, nè premiata, nè
umancia destruida in cinque atti in endecasillabi coll’ assonante. La storia di sì famosa città è senza dubbio compassionevole
sporto manifestano troppo il poeta. Tali cose da me dette nella prima storia teatrale dispiacquero in parte al prelodato bibli
assaltar le trincere e morir nell’impresa? I valorosi Numantini della storia riescono nella tragedia inetti, cicaloni, insensa
di Leone, di Portogallo, di Aragona e di Navarra. Ora se tutto ciò è storia non contrastata, perchè il sig. Huerta individuo
rebbe comportarsi, se per rendere cospicuo il carattere di Alfonso la storia non ci additasse altre sue splendi de vittorie ri
ficato, De esa ramera 10 vil à la codicia. I medesimi errori di storia ripete nella scena 2 Garcia a Rachele, la quale a
i. L’autore nella morte e nel carattere di Rachele non ha alterata la storia (benchè in tanti altri fatti l’abbia senza necess
he non parmi ch’ egli dovesse a veruno nè gli è stato suggerito dalla storia della Castro. Era dunque più bello che il Colomès
to più fondamento alla compassione tragica, nè corretti gli errori di storia , nè tutte castigate le intemperanze dello stile23
usto e buon senno alla patria e straniera erudizione, ed onorò la mia storia e questo mio giudizio lettogli prima d’ imprimers
58 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
ancora. Scorgesi il giudizio del Mairet nelle alterazioni fatte alla storia di quella regina, facendo morir Siface in battagl
assione, alla morte di Sofonisba quella di Massinissa, che secondo la storia visse sino all’estrema vecchiezza. Tralle situazi
tal commedia trasse probabilmente la riferita scena. Comunque sia la storia ci dimostra che siccome Guillèn de Castro &c.
ole all’argomento della Merope da lui appropriata a’ personaggi della storia di Egitto. Si recitò nel 1701. ADDIZIONE XII*
zione, ma a giustificarne la verisimiglianza non mancano esempj nella storia , e molto meno dee contrastarsi al poeta la facolt
59 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO III. LIBRO III » pp. 50-54
da Monferrato, si aggiunga quel che segue. 1. Vedi il tomo iii della storia des Trouvadours dell’ab. Millot. *. Al medesimo
60 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
Capo VIII Vuoto della Storia Teatrale. Si può chiamar vuoto della storia teatrale il lungo periodo interposto dalla corruz
l favore degl’istrioni, noi cominciamo di qui a trovar il vuoto della storia teatrale, perché la poesia drammatica in tal peri
61 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
iversità de’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura, compongono la storia de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
e, perchè tutti prende a rappresentare i fatti rilevanti di una lunga storia . Passano poche scene, in cui non si uccida alcuno
62 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
imitati gl’ Italiani con vantaggio. Quante volte ci ha dimostrato la storia la falsità dell’asserzione di M. Linguet! 2. La
63 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256
ia suedese per la tragedia di Brunhilde soggetto ricavato dall’antica storia del settentrione73. Il presente re per animar la
64 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
e singolarmente i superficiali viaggiatori privi della fiaccola della storia combatteranno sempre contro di quest’ultime, e se
si agevola il sentiero aggruppando in due ore di rappresentazione la storia di mezzo secolo, e presentando in quattro spanne
ti i beni e le figliuole. Ed in fatti su questa lagrimosa parte della storia di Napoli è fondata la schiavitù di Alvida menata
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485
ropria, poi col Peracchi, poi, nel ’62, tornare a Perugia a insegnare storia e geografia in quel liceo ; dal quale uscì dopo t
oti unanimi eletto socio straordinario della Deputazione bolognese di storia patria. Il libretto sul Modena è un aureo studio
ll’ opera pubblicare le cose che contribuiscono a dar più compiuta la storia della nostra scena, metto qui dalla Storia di Per
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37
ia suedese per la tragedia di Brunhilde soggetto ricavato dall’antica storia del settentrionea. Il defunto re Gustavo per anim
67 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148
ica è di abbellire utilmente e non già di ripetere scrupolosamente la storia , pretendeva che il Moratin avesse introdotto nell
azioni teatrali, e con un patriotismo che rileva un atto eroico della storia nazionale, non si è nè pregiata nè premiata nè ra
uida in cinque atti verseggiata con endecasillabi con l’assonante. La storia di sì famosa città è senza dubbio compassionevole
sporto manifestano troppo il poeta. Tali cose da me dette nella prima storia teatrale in un volume, dispiacquero in parte al p
assaltar le trincee, e morir nell’impresa? I valorosi Numantini della storia riescono nella tragedia inetti, cicaloni, insensa
di Leone, di Portogallo, di Aragona, e di Navarra. Ora se tutto ciò è storia non contrastata, perchè il sig. de la Huerta indi
rebbe comportarsi, se per rendere cospicuo il carattere di Alfonso la storia non ci additasse altre sue splendide vittorie rip
ato si vegga De esa ramera a vil à la codicia. I medesimi errori di storia ripete Garcia a Rachele nella scena seconda, la q
i. L’autore nella morte e nel carattere di Rachele non ha alterata la storia (benchè in tanti altri fatti l’abbia senza necess
zzinali. Certo La-Motte non lo dee a veruno, nè gli fu sugerito dalla storia della Castro. Era dunque più bello che il Colomès
dà più fondamento alla compassione tragica, nè corregge gli errori di storia , nè tutte castiga le intemperanze dello stile. Qu
68 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195
te i superficiali viaggiatori oltramontani privi della fiaccola della storia combatteranno sempre contro quest’ultime, e sempr
d’ogni modo il sentiero aggruppando in due ore di rappresentazione la storia di mezzo secolo, e presentando in quattro spanne
ti i beni e le figliuole. Ed in fatti su questa lagrimosa parte della storia di Napoli è fondata la schiavitù di Alvida menata
dell’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potrebbe affermarsi sulla storia che tra’ Greci cominciasse la castrazione ad usar
e si eseguivano da insigni artefici. Si rivolse poi a ricavarli dalla storia , pigliando il miglior sentiero; ma pure la poesia
ove alternava il buffonesco e l’eroico, le apparenze fantastiche e la storia , la vita civile ed il miracoloso. Altre favole si
mazzoni e cento Mori a piedi e cinquanta a cavallo100. Ed è questa la storia scenica Italiana del secolo XVII. Fioriscono ne’
ncarnazione pur di Madrid allevasi altro simil coro di evirati. Ciò è storia nota in Europa; e il celebre Giorgio Luigi Le Cle
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 263-265
Cronaca del Teatro di San Carlino, di S. Di Giacomo, nella quale è la storia documentata, animata pur sempre da un soffio di p
70 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
ltà per formarne la sua Venere. Questo esser dee l’uffizio della vera storia teatrale ragionata; e questo non sanno fare nè i
olari lineamenti, all’indole e a i sistemi da loro seguiti secondo la storia . Volle il Conti far uso de’ cori per riunire alla
tragedia colle precedenti smentisce l’asserzione di chi imparando la storia letteraria d’Italia sulle notizie giornaliere fra
poteva alla somma credulità di Dione, e disse in sua discolpa, che la storia l’ha esposto al pericolo di far parere Dione uomo
costanza nel carattere e minorato il suo pericolo? Egli è vero che la storia dà a Dione un carattere d’imprudente44. La di lui
so traditore e nemico di Dione per iscoprire i veri congiurati; ma la storia non attribuisce a Dione l’ imbecillità di confida
un raggiratore convinto d’ impostura e di menzogna. E quando pure la storia gli avesse suggerito questa spezie d’inavvertenza
avvertenza, egli ben sapeva che la tragedia non ripete esattamente la storia , ma la corregge e rettifica nelle circostanze che
nfingevole, civetta, potrà bene rassomigliarsi a quello che gli dà la storia , ma non essere nè sì tragico nè sì grande come qu
vittima il proprio sovrano. Il sig. Moreschi col solo presidio della storia degnamente colorita e posta in azione ci trasport
parimente i greci argomenti investigando nuova materia tragica nella storia di ogni nazione, ed ha sinora pubblicate sette tr
e alla memoria Della misera Zulfa, oh Dio! perdona. Tolse dalla storia di Pausania re di Sparta la Cleonice, in cui mi s
ieri con un traditore com’ è Jemla per fare che scoprisse Dara. Dalla storia Romana prese un argomento nuovo per la scena nel
ellenza, Niun pregio ha in se che il simular pareggi &c. La storia lo rappresenta come il Tiberio delle Spagne57. Qu
antiveduti mi spinsero, qualunque io mi sia, a formar de’ teatri una storia generale ma ragionata, che desse a un argomento s
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
diversità de’ costumi, de’ tempi e de’ gradi di coltura compongono la storia de’ teatri di tutta la terra. Ma quali sono quest
e, perchè tutti prende a rappresentare i fatti rilevanti di una lunga storia . Passano poche scene, in cui non si uccida alcuno
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333
o e del feroce raccoglitore di qualunque cosa avesse attinenza con la storia del nostro Teatro. Questo Dizionario dei Comici i
utile e buona che colma una vergognosa e dolorosa lacuna della nostra storia dell’ arte, fin qui così trascurata. Per compierl
73 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
o pretesto per distendersi, col pericolo di divagare, su questioni di storia del teatro sei-settecentesco, ma non meno insidio
ssione delle singole prese di posizione di Calepio nel panorama della storia della critica, dell’estetica, della storia del te
Calepio nel panorama della storia della critica, dell’estetica, della storia del teatro europea tra Cinque e Settecento. A giu
agédie, ammetteva che era necessario per il poeta tradire talvolta la storia da cui attingeva il soggetto tragico al fine di o
è di tutt’altra opinione: per lui conta molto di più l’aderenza alla storia — quello che sarà poi il «vero» manzoniano —, uni
utilità della tragedia. Calepio ragiona poi ancora sulla fedeltà alla storia nell’organizzazione della favola a partire da una
o — e Calepio non fa eccezione — prevale la concezione secondo cui la storia non deve essere alterata dal drammaturgo, onde ev
osimiglianza necessaria. Ancora più alla lettera deve essere presa la storia sacra, ed in questo senso vanno lette le veementi
ente appar finta non pur contro la naturale credibilità, ma contro la storia stessa, secondo Eliano17, il quale scrisse che no
sione sono anche per altro noiosi. In questo numero puossi mettere la storia che il Trissino fa che raccontisi da Sofonisba ad
ollerabile in quelle tragedie ove il successo essenziale è secondo la storia alquanto lungo, per non bandirne dal teatro molti
il nome dell’oracolo, ma troppo esso appare sì per la chiarezza della storia , come perché da niuno storiografo abbiamo che fos
, o scemando al possibile le colpe che secondo l’esatta fedeltà della storia avrebbon potuto, coll’offendere i nostri animi, i
note e non soggette a quella varietà d’opinioni che s’incontra nella storia umana. Per altro credo altresì non potersi senza
copo Martelli, dove si fa pure la sultana più rea che non appar dalla storia , fingendosi che operi per pura ambizione, non per
che licenziosamente gli si ascrivono dal poeta con alterazione della storia sacra, perocché quantunque le sentenze ch’egli di
me: in che tanto è più da biasimarsi l’autore, quanto pecca contro la storia introducendola ad operar per odio del padre e del
sta riguarda la particolare corrispondenza che hanno le persone colla storia o colla fama, siccome l’altra spetta generalmente
d’osservare la convenevolezza dispensa dallo rassomigliare la stessa storia non che le favole, quando si può dissimulare alcu
on è52. Quegli che tra nostri ha meglio d’ogni altro rassomigliato la storia , omettendo solamente ciò che poteva pregiudicare
 Marchese rappresentando le nutrici instrutte nella mitologia e nella storia . Nella Polissena 59 dice la nodrice: Te dunque i
ta e spietata quando giova favella così: Ciò de’ più giusti ancor la storia narra qual mal fece il buon Tullio al primo Augus
a volontà, non d’un trasporto accidentale: ma nelle circostanze della storia che si rappresenta da Cornelio, Orazio non solame
genere tragicomico, il quale fissava già i passaggi principali di una storia teleologica dell’origine della poesia che Calepio
La Soltane di Gabriel Bounin, incentrata su un soggetto tratto dalla storia contemporanea: «À l’exception de la Sultane, trag
hampion, 1925; nonché i più recenti: Simonetta Ingegno Guidi, «Per la storia del teatro francese in Italia: L. A. Muratori, G.
se, reduce dal fallimento della tragedia Pertharite, incentrata sulla storia della regina longobarda Rodelinde vessata dall’us
Poetica, dove il francese, ripercorrendo le tappe fondamentali della storia della poesia tragica, ammette: «Après la mort d’A
ati assunti dal termine «classico» offerto da Silvia Tatti, Classico: storia di una parola, Roma, Carocci, 2015. [1.1.12] L’a
in seno all’Accademia degli Alterati, attesta, attingendo anche dalla storia della medicina classica, che «per mezzo de’ medic
izioni dell’Ateneo, 1984, pp. 37-49; La Poetica d’Aristotele e la sua storia , a cura di Diego Lanza, Pisa, ETS, 2002. Fra le p
a diligentemente da Francesco Saverio Quadrio, il quale nel suo Della storia e della ragione d’ogni poesia, a partire dal prin
Tragedia difettuosa per altri capi» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia , e della ragione di ogni poesia, vol. III, Milano
qualità nel protagonista richiesta» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia , e della ragione di ogni poesia, vol. III, Milano
ondo una riproposizione moderna — e dal finale più truculento — della storia di Antigone. La sua avventatezza è sicuramente un
o nel Giraldi (con incursioni nell’epico)», in Il mito, il sacro e la storia nella tragedia e nella riflessione teorica sul tr
incapaci di destare pietà e terrore (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ascino della figura del martire, mostrandosi propenso a raccontare la storia di un santo emiliano, Procolo, vissuto al tempo d
raffigurazione di un eroe senza macchia, scegliendo di raccontare la storia di un martire «mosso da zelo non men Cristiano, c
 II, cit., p. 687). Infine, nel Quinto Fabio, viene messa in scena la storia del maestro di cavalieri Quinto Fabio Rutiliano,
l veronese Alfonso Montanari, ammiratore del Maffei, incentrata sulla storia di Achille, innamorato della troiana Polissena — 
te alla sorte di Rodrigue, per cui il pubblico simpatizza. Neppure la storia d’amore tra Rodrigue e Chimène giova a sviluppare
diversa da quella di Edipo, utile a dilatare l’effetto patetico della storia (Marc Escola et Bénédicte Louvat, «Le statut de l
edesimo. [1.4.14] Il Bajazet è una tragedia incentrata sulla recente storia turca, dove il protagonista eponimo è incarcerato
el pubblico contemporaneo, sebbene spesso pecchino nel rispetto della storia proprio per produrre più efficacemente la commozi
roprio per produrre più efficacemente la commozione. Sul rapporto tra storia e poesia si riflette peraltro con continuità tra
ome l’Orsi, i quali rivendicano la libertà della poesia rispetto alla storia («Secondo il sistema della Natura umana, non può
eva, soprattutto fra i seguaci di Corneille, una comune concezione di storia e poesia all’insegna della rappresentazione delle
che misuravano la bontà della tragedia sulla base del rispetto della storia : contro questi Racine interviene spesso nelle pro
rà nuovamente trattata dal Calepio nel quarto capo. Sull’incrocio fra storia e teatro tra Seicento e Settecento si veda: Beatr
giacobino (1701-1801), Roma, Bulzoni, 2001, pp. 13-34; Ead., Dramma e storia : da Trissino a Pellico, Roma, Edizioni di Storia
ntesco queste libertà non sarebbero più ammissibili, tanto più che la storia — aggiunge Calepio — è ricchissima di personaggi
che aveva rivissuto nel Settecento, risolvendosi a tutto favore della storia , quanto piuttosto, se non si fraintende, alle tan
nte anche quelle il cui argomento non era solidamente radicato in una storia conosciuta, come ad esempio il Torrismondo di Tas
tazione del vero, giustificando la scelta di un soggetto tratto dalla storia romana: «Onde proviene il diletto, che in noi pro
a della pastorale arcadica cfr. Enrico Zucchi, «Eroi pastori: forme e storia della pastorale eroica da Crescimbeni a Metastasi
tiche dei detrattori che gli rimproveravano di non aver rispettato la storia , facendo sì che Pirro non uccidesse deliberatamen
la Rodogune — il cui intreccio è mutato rispetto a ciò che narrava la storia proprio per far risaltare questo aspetto compassi
conclusione della Théodore di Pierre Corneille, tragedia basata sulla storia di Santa Teodora, oggetto dell’amore casto e devo
o elementi romanzeschi tipici della drammaturgia seicentesca, come la storia d’amore fra Despina, figlia del re di Persia cela
nciato a Pilade la sua intenzione di narrarle «tutto da principio/ la storia con brevissime parole», espone le vicende riguard
tro settecenteschi, come il Quadrio (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ndo. Sarà infine utile notare come anche in questo caso nel suo Della storia e della ragione d’ogni poesia, il Quadrio riprend
ssai pure in questo fatto peccante» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, cit., pp
n un gran numero d’esse introdotti», Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, Milano, Agnelli, v
, al fine di legittimare la possibilità del drammaturgo di tradire la storia dalla quale traeva il soggetto per rispettare le
ro esse, se non divertirsi d’amore» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
’è la seconda tra le cose principali da me inventate, e variate dalla storia , sì per le ragioni suddette, si perché veramente
i suddette, si perché veramente ella ha pur non so che d’appicco alla storia , ed è un episodio congiunto, s’io non m’inganno,
che c’insegna Aristotile dovere essere. Non è affatto spiccata dalla storia , perché leggendosi in quella, che dal Bassà dell’
, ancora una volta, la ripresa della riflessione di Calepio nel Della storia e della ragione d’ogni poesia del Quadrio, a sua
lli, e nell’Aristodemo del Dottori» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
to difetto medesimamente macchiate» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
come si vedrà più avanti; in un soggetto moderno oppure tratto dalla storia romana non è lecito introdurlo, mentre in un dram
toria romana non è lecito introdurlo, mentre in un dramma preso dalla storia o dalla mitologia greca ciò è ancora possibile, a
i soggetto era tratto da Igino, Giuseppe Salìo aveva rappresentato la storia di Temisto, figlia di Ipseo e seconda moglie di A
o degli altri per dare modo al pubblico di rimanere avvinto dalla sua storia e commosso dalle sue passioni. Anche sotto questo
ggiare intorno a’ vizj delle Donne», Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
l’Héraclius di Corneille. La tragedia, il cui soggetto è tratto dalla storia dell’Impero romano d’Oriente, ma che si costituis
glianza di questa accelerazione di tempo che egli misura sui libri di storia di Pausania (Periegesi della Grecia) e di Stefano
to, e sostenuto con grande convinzione dal Maffei, il quale nella sua storia del teatro premessa al primo tomo del Teatro Ital
ocato dal francese, la necessità di rappresentare i caratteri come la storia o il mito li tramandava. [5.2.3] Calepio prosegu
ucus, figlio giusto di una madre degenere. Il tema della fedeltà alla storia nello sviluppo dei soggetti tragici era particola
tutto in Francia, tra Sei e Settecento. Nel trattare del rapporto fra storia e poesia Aristotele aveva raccomandato che la poe
non sul vero e che aveva un carattere universale, a differenza della storia che trattava del particolare (1451b 5-10). Nel Se
possibilità del poeta di intervenire sul soggetto che proveniva dalla storia («Pour accorder ces deux passages, qui semblent e
escrivere che la favola drammatica rassomigliasse così da vicino alla storia da non permettere che si notassero diversità («Ce
a seule vérité», ivi, p. 45). Questa ossessione per il rispetto della storia si riflette nella drammaturgia dell’epoca: sono m
fondono a certificare l’ortodossia del proprio racconto rispetto alla storia , oppure a giustificarne ogni minima alterazione.
testa al Solimano, nella quale il poeta insiste sulla differenza fra storia e poesia («Si dubita dunque da V[ostra] S[ignoria
agedia d’un fatto con gli stessi mezzi, con che altri ne scrissero la storia , l’opera mancando della favola, diverrà storia, e
altri ne scrissero la storia, l’opera mancando della favola, diverrà storia , e non poema, e se quelli vorrà variare, come l’h
tanto necessario al poeta, scoprendosi a un tratto falsificator della storia . Dico adunque che per dare a questo dubbio bene a
itolato Du sujet, considerava lecita ogni trasgressione rispetto alla storia , purché la favola ne guadagnasse («On demande enc
o svariati esempi di soggetti poetici difformi in qualche punto dalla storia o dal mito, tratti da Omero, Eschilo, Euripide, S
nte, negli Examens, sull’ortodossia del suo soggetto in rapporto alla storia , Racine si mostra più sbrigativo nel giustificare
Muratori invece raccomanda che, nel caso in cui ci si allontani dalla storia , si inseriscano elementi che non venivano contemp
o, Marzorati, 1971, p. 133). In generale, sul rapporto fra tragedia e storia in Francia tra Cinque e Settecento, e in particol
e Settecento, e in particolare sulla scelta di soggetti tratti dalla storia moderna, si rimanda al contributo di Kirsten Post
affrontato precedentemente, ossia se sia lecito o meno modificare la storia nello sviluppo dell’intreccio tragico. Se Calepio
stra ben meno permissivo nel caso in cui il soggetto sia tratto dalla storia sacra. Egli condanna l’Absalon di Duché nel quale
on di Duché nel quale il personaggio odioso di Absalon, dipinto dalla storia sacra come un fratricida subdolo e un sedizioso,
lla cui Préface aveva affermato di aver rispettato scrupolosamente la storia offertagli dal primo libro dei Re, salvo qualche
nto di sua iniziativa alla favola elementi che non appartenevano alla storia («Nous ne devons qu’une croyance pieuse à la vie
, sosteneva che il Buchanan avesse alterato diverse circostanze della storia sacra da cui traeva la favola; ad esempio egli «f
da questa considerazione egli affrontava il problema del rapporto fra storia e poesia ammettendo che, sebbene «quando il Poeta
sustanza», qualora avesse deciso di rifarsi per il suo soggetto alla storia sacra, la sua libertà sarebbe drasticamente venut
questione. Il Bergamasco, che al contrario apprezza il rispetto della storia sacra con cui Racine ha trattato la favola dell’E
uesti termini, riproponendo il divieto di partirsi dal racconto della storia sacra nelle favole bibliche: «Di essi [degli ange
piaghe mirar con gli occhi potesse» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione di ogni poesia, vol. I, Bologna,
a del Signor de La Fosse per Pirro», Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
’Ezzelino del Baruffaldi Ansedisio», Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
io indomito alla mollezza femminile (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. I, Bologna, P
con cui Tasso raccomandava di non prendere a soggetto di un poema una storia avvenuta in tempi o luoghi molto lontani, dal mom
onservare questa nociva semplicità all’interno di favole tratte dalla storia romana, come accade ad esempio nella Sofonisba de
contenute nel Paragone di Calepio. Conti infatti ammetteva che nella storia romana si trovavano usi, costumi e pensieri molto
rgiliano, biasimandone l’incoerenza (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, I, Bologna, Pisarr
consiste nella coerenza del personaggio con ciò che di lui narrano la storia e la fama. Egli ritrova i Francesi spesso difetto
li vengono attribuite non sono confacenti a quelle che gli assegna la storia o il mito; talaltra li sminuiscono, facendoli pas
ebbe indicare soltanto le prime. Egli considera i drammi tratti dalla storia nota i migliori e ritiene meno efficaci pièces im
bientata in Persia, il Torrismondo del Tasso — tratto in realtà dalla storia nordica (cfr. Elisabetta Selmi, «Olao Magno nella
Salerno, 2008, pp. 69-103) —, l’Idalba di Maffeo Venier, presa dalla storia frigia, l’Elisa del Closio, imperniata sulle vice
ato. Anche Muratori si esprimeva a favore della tragedia tratta dalla storia , in un passo che probabilmente è alla base della
potesse potenzialmente dilettare tanto quanto i drammi fondati sulla storia , egli confessava di preferire questi ultimi («Non
a che ritiene particolarmente bella (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
di non rispettare nella dipintura dei caratteri ciò che tramandava la storia . In particolare egli se la prende con la Polissen
oco si addice alla natura eroica che ai due personaggi attribuisce la storia . Davanti all’oracolo che impone la morte di una d
ti principali del costume (convenienza, uguaglianza, somiglianza alla storia ), ammette che talvolta esse possono entrare vicen
aurice rappresentato nell’Héraclius di Corneille, rappresentato dalla storia con atteggiamenti poco adatti a ciò che si richie
nell’altra sua tragedia sacra, come più reo di quanto riportato dalla storia sacra per renderlo in parte meritevole della cond
ume, Calepio propone ancora Conti, capace di seguire rigorosamente la storia , dalla quale si allontanava soltanto quando il ri
i, «Agli esordi del petrarchismo arcadico. Appunti per un capitolo di storia letteraria fra Sei e Settecento», in Il petrarchi
ri inchinano molto al lirico stile» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
se. Si riporta l’intero passo di seguito, per mostrare come nel Della storia e della ragione d’ogni poesia l’autore dia corpo
elle Opere, dove i Poeti favellano» (Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
ime e prose, Venezia, Coleti, 1719, pp. 132-137). In questo abregé di storia della letteratura, il veronese, rimodulando in ch
drio, che spesso ne aveva parafrasato le opinioni; l’autore del Della storia e della ragione d’ogni poesia riporta infatti il
ia dalla natura de’ gravi discorsi», Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. III, Milano,
sulla quarta, settima e decima, cfr. Francesco Saverio Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia, vol. I, Bologna, P
ano le numerose rappresentazioni e ristampe. La vicenda, tratta dalla storia portoghese, è basata sulla storia d’amore irreali
ristampe. La vicenda, tratta dalla storia portoghese, è basata sulla storia d’amore irrealizzabile fra Inès e l’infante Dom P
l bergamasco (Benedetto Croce, Problemi di estetica e contributi alla storia dell’estetica italiana, Bari, Laterza, 19232, pp.
damentale per la definizione di questa relazione, ma in genere per la storia della critica teatrale settecentesca è il volume
74 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425
se più della maggior parte de’ principi della sua età, si formò sulla storia che amava di studiare, e soprattutto sui commenta
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 667-669
eminenti, Modena, Salvini e Rossi dànno il marchio ad un’epoca nella storia del teatro italiano, Ciotti appartiene alla pleja
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
ece una raccomandazione, che non mancava di alcun requisito. Seppi la storia della prima donna, che da quì inuanzi io chiamerò
77 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
ine, e che un senso potrebbe acconciamente far le veci d’un altro. La storia inoltre ci insegna che il linguaggio primitivo de
questa natura, de’ quali abbonda non meno la sacra161 che la profana storia , pruovano che certa classe di sentimenti e di pas
nza propria del popolo o dei personaggi che parlano, appoggiata sulla storia o sulla tradizione. Così perché la storia ci assi
e parlano, appoggiata sulla storia o sulla tradizione. Così perché la storia ci assicura che gli Spartani usavano d’un certo b
una nuova azione. Giova fermarsi alquanto su questo curioso punto di storia per maggior istruzione dei lettori; tanto più che
ualche saggio di esse rimettendo coloro che più oltre cercassero alla storia della danza del Cahusac e al bel trattato de’ bal
più di soggetto così recondito che pochissimi spettatori ne sanno la storia , d’orditura così complicata che non vi si può ten
per generare l’interesse.» Quindi è che gli eroi della favola o della storia imitati dai ballerini fanno presso a poco la stes
dirò bensì che questo celebre scrittore mostra d’ignorare non meno la storia che in vera politica de’ Lacedemoni. Tanto è egli
rne quivi per curiosità la descrizione avvegnaché non appartenga alla storia d’Italia. Rappresentava esso il governo monarchic
78 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131
o imitazione. Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatrali , la storia contraddice all’asserzione del Linguet che brucia
ci, seguendo in ciò il Trissino, e non il Rucellai. Egli trasse dalla storia de’ re di Roma l’eccesso della spietata Tullia pe
paterno per immoderata ambizione, ma peggiorandosi nella tragedia la storia stessa, ella spiega la più detestabile avversione
overata ai componimenti tragici del cinquecento? Or chi non ignora la storia teatrale, potrà mai senza infastidirsene leggere
stumi Europei di que’ tempi ? Ma a che mentovare i romanzi, quando la storia di quella bassa età ci è quasi sotto gli occhi? N
permesso della lunga via di fermarmi su ciascuna di esse. Ravviva la storia delle tragedie degli ultimi anni del secolo la Se
lti imprimere e rappresentare e piacere in Francia ancora; e questa è storia . Nel nostro secolo non solo non è stata intollera
i cambiamenti in più di un luogo; ma piacquero sommamente; e questa è storia ancora. Non seppe questi fatti il signor Andres,
dal conte Pomponio Torelli col titolo di Merope, possiamo chiudere la storia delle tragedie italiane del Cinquecento. Fioriva
vinciale Juvenel de Carlencas compilatore di un infelice Saggio sulla storia delle belle lettere, da cui fu il Torrismondo chi
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771
e sorrisi, che nel giorno della gran vittoria, sono la sua pagina di storia , la ricordanza, che mentre soddisfa e ripaga, dà
facile vena. Le platee sono trascinate, e in preda al delirio : e la storia dell’arte della scena straccia tutte le pagine de
80 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
oro imitazione. Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatrali, la storia contraddice all’asserzione del Linguet che brucia
uendo in ciò piuttosto il Trissino che il Rucellai. Egli trasse dalla storia de’ re di Roma l’eccesso della spietata Tullia pe
paterno per immoderata ambizione, ma, peggiorandosi nella tragedia la storia stessa, ella spiega la più detestabile avversione
overata ai componimenti tragici del cinquecento? Or chi non ignora la storia teatrale potrà mai senza infastidirsene leggere g
ostumi Europei di que’ tempi? Ma a che mentovare i romanzi, quando la storia di quella bassa età ci è quasi sotto gli occhi? N
n formare estratti e critiche di qualunque opera teatrale. Ravviva la storia delle tragedie degli ultimi anni del secolo la Se
dal conte Pomponio Torelli col titolo di Merope possiamo chiudere la storia delle tragedie Italiane del cinquecento. Fioriva
nzione al Trissino perchè ricavò l’argomento della sua tragedia dalla storia di Tito Livio. Noi esaminammo quest’opposizione s
rancese Juvenel de Carlencas, compilatore d’ un infelice Saggio sulla storia delle belle lettere, scienze ed arti da cui fu il
lti imprimere e rappresentare e piacere in Francia ancora; e questa è storia . Nel nostro secolo non solo non è stata intollera
i cambiamenti in più di un luogo; ma piacquero sommamente; e questa è storia ancora. Non seppe questi fatti il Signor Andres,
81 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
Le pitture nobili, le forti passioni, i caratteri grandi tratti dalla storia greca e romana, (quasi le due sole nazioni che so
o. Riserbandosi poi questo per alcune occasioni, dove la verità della storia o la pompa dello spettacolo o l’ingresso d’un pri
tumi ond’esso veniva macchiato, e ovunque trovò nel vasto campo della storia , nella quale era versatissimo, esempi luminosi o
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO IV. Opera Musicale. » pp. 314-344
ri d’Italia, si vide mescolata cotal genia. Potrebbe affermarsi sulla storia che tra’ Greci cominciasse la castrazione ad usar
o di diciotto anni colà) molti vecchi ecclesiastici smaschiati. Ciò è storia nota in Europa  ed il celebre Giorgio Luigi le Cl
e si eseguivano da insigni artefici. Si rivolse poi a ricavarli dalla storia , pigliando il miglior sentiero  ma pure la poesia
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
omi e le cose erano tutte inventate dal poeta, e non già tratte dalla storia o dalle favolea. Eraclide Pontico, di cui Laerzio
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117
o Molière, si viene per lui a stabilire un’ epoca considerabile nella storia del nostro Teatro.
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 395-399
ndato in effigie dal bulino del Mariette, un de' più benemeriti della storia iconografica del nostro teatro. Soppresso il T
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134
ulcava lo studio ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la storia in ogni nazione e singolarmente dalla Spagnuola.
mene de’ privilegii) i sugelli dell’esperienza , carte bianche della storia , in cui la penna della memoria scrive con inchi
ianca intanto si appiglia al partito di palesare alla Regina tutta la storia de’ proprii amori col conte implorando il real fa
mpio come el Galàn sin Dama: cadde sovente in errori di mitologia, di storia , di geografia. Ma Calderòn ebbe una immaginazione
ro del Calderòn. In essa i Peruviani sono delineati a capriccio, e la storia dello scoprimento di Pizarro vi è adulterata ed i
idezza ed espressione troppo famigliare, formò con giudizio di quella storia una vera tragedia regolare ed interessante? Ma si
e e lo spagnuolo, così confessiamo che egli, non osando abbandonar la storia , non migliorò quanto doveva i caratteri di Marian
gno contemporaneo del Calderòn e del Moreto è il celebre autore della storia della Conquista del Messico Antonio Solis. Senza
nella ragion naturale e delle genti, ma ancor nella geografia e nella storia . Or che avea egli studiato? delle ciance pedantes
nè anche sapevano ridere senza gravità ; per servire alle leggi della storia che sol del vero si alimenta e si pregia, osservi
esentate ne’ teatri di Madrid negli anni che io vi dimorai. Tale è la storia del Teatro Spagnuolo fino alla fine del passato s
essa, e mai non intrapresa! Possa facilitarne l’esecuzione questa mia storia ! Allora gli Spagnuoli che mostrano già molti prog
87 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285
ulcava lo studio ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la storia in ogni nazione e singolarmente nella Spagnuola.
mene de’ privilegj) i suggelli dell’esperienza, e carte bianche della storia , in cui la penna della memoria scrive con inchios
ianca intanto si appiglia al partito di palesare alla regina tutta la storia de’ suoi amori col conte, implorando il favore de
pio, come el Galàn sin Dama: cadde sovente in errori di mitologia, di storia , di geografia. Ma Calderòn ebbe una immaginazione
uscita da Calderon. In essa i Peruviani son dipinti a capriccio, e la storia dello scoprimento di Pizzaro v’è adulterata ed in
idezza ed espressione troppo famigliare, formò con giudizio di quella storia una vera tragedia regolare ed interessante? Ma si
e e lo Spagnuolo, così confessiamo che egli, non osando abbandonar la storia , non migliorò quanto dovea i caratteri di Mariann
ro degno contemporaneo di Calderòn e Moreto è il celebre autore della storia della Conquista del Messico Antonio Solìs. Senza
nella ragion naturale e delle genti, ma ancor nella geografia e nella storia . Or che avea egli studiato? delle ciance? Candamo
nè anche sapevano ridere senza gravità, per servire alle leggi della storia che del vero si alimenta, osserviamo che rarissim
te rappresentate ne’ teatri di Madrid mentre io vi dimorai. Tale è la storia del teatro Spagnuolo sino alla fine del passato s
messa e mai non intrapresa! Possa facilitarne l’esecuzione questa mia storia ! Allora gli Spagnuoli che mostrano già tanti prog
88 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. » pp. 9-13
II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. Si dimostrò nella storia de’ Teatri, che i Mori-Ispani non si dilettarono
89 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
oni sopra le rime sacre di Lorenzo de’ Medici, e ’l Crescimbeni nella storia della poesia, il quale però stimola d’argomento p
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264
quel suo Discorso, è molto più manifestamente opposta alla verità. La storia che abbiamo tessuta degli autori tragici e comici
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
, sebbene non esente da qualche ornamento troppo lirico. Non seguì la storia , ma verso la fine introdusse un pentimento di Tom
e amichevolmente rimproverato l’averlo omesso nell’edizione di questa storia in un sol volume. Nel giudizio che ne soggiungo v
ine dell’usurpatore del suo regno, è un personaggio tragico che nella storia stessa commuove ed invita a piangere; or che non
Grazie l’avvilir con un amor comico il più tragico avvenimento della storia del Regno di Napoli. a. Pinacoteca pag. 160. e
92 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
L’abate Giovanni Andres però affermò con troppa sicurezza ciò che la storia rigetta, dicendo che Tristano tratta avesse la su
o e sparvero senza ritorno. Quinault non fu letteratoa, non sapeva la storia , non aveva studiato nè il genio nè i costumi dell
ioni. Viene egli ripreso eziandio per aver nell’Assalonne alterata la storia sacra, facendolo penitente per renderlo atto a mu
a. Vedasi il tomo III della di lui opera sopra ogni letteratura. La storia ci obbliga tratto tratto a discostarci da questo
93 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31
i favella di tragedie e commedie di Anselmo Faidits nella poco esatta storia de’ poeti Provenzali del Nostradamus (Nota IV) ma
nte nome di vere azioni teatrali. Con tutto ciò debbono entrare nella storia drammatica come primi saggi che ricondussero a po
limenti degli Europei nell’Indie. 10. Du-Cange Gloss. 11. Vedi la storia di Cedreno. 12. Senza citar le memorie di M. Du
se di gennajo del 1766. 15. Nel citato Discorso si va continuando la storia de’ menestrels, e si dice che sotto il regno di R
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170
o principale de’ drammi Greci il ballo; e noi sempre attenendoci alla storia lo considereremo come accessorio al pari delle de
e stata in Grecia la commedia moderata prima dell’antica,il che dalla storia non appare. In secondo luogo quel patto apposto d
95 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271
ltà per formarne la sua Venere. Questo esser dee l’uffizio della vera storia teatrale ragionata ; e questo non sanno fare, nè
olari lineamenti, all’indole e a i sistemi da essi seguiti secondo la storia . Volle il Conti far uso de’Cori per riunire alla
colle precedenti smentisce l’affettazione di taluno che imparando la storia letteraria d’Italia sulle importanti notizie gior
i antiveduti mi spinsero, qualunque io mi sia, a formar de’teatri una storia generale ma ragionata, che desse a un argomento s
poteva alla somma credulità di Dione, e disse in sua discolpa, che la storia l’ha esposto al pericolo di far parere Dione uomo
n che ad un eroe, e minorato il proprio pericolo ? Egli è vero che la storia dà a Dione un carattere d’imprudente. Callicrates
ote) se armat imprudentia Dionis. La di lui imprudenza rilevata dalla storia si restringe ad approvare l’astuto consiglio di C
so traditore e nemico di Dione per iscoprire i veri congiurati. Ma la storia non attribuisce a Dione l’imbecillità, di confida
iratore convinto d’impostura e di menzogna evidente. E quando pure la storia gli avesse sugerito questa specie d’inavvertenza,
nza, il Granelli ben sapeva che la tragedia non ripete esattamente la storia , ma la corregge e rettifica nelle circostanze che
che in sen volvete ignee faville. Grande è il nome di Arminio nella storia , e nella tragedia punto non si smentisce. Preso d
e, civetta, potrà bene rassomigliarsi a quello che di essa accenna la storia , e forse non sarà lontano dalla Cleopatra di Jode
ne ripeta alcuna notizia che ne avanzai nelle Addizioni alla presente storia impresse nel 1798. L’autor filosofo ha saputo rin
i obbliare tutte queste tessiture fantastiche e rileggere la semplice storia . Il patetico che ne ritrarrà, l’eleverà sopra tut
tima la vita del proprio sovrano. Il Moreschi col solo presidio della storia ottimamente colorita e posta in azione ci traspor
e…. e alla memoria Della misera Zulfa, oh Dio ! perdona. Tolse dalla storia di Pausania re di Sparta la Cleonice, in cui semb
a mestieri con un traditore qual è Jemla perchè scoprisse Dara. Dalla storia romana prese un argomento nuovo pel teatro nel Se
ma con eccellenza, Niun pregio ha in se che il simular pareggi. La storia lo rappresenta come il Tiberio delle Spagne(a) Be
tore ha ben voluto denigrar la famiglia de’ Medici anche contro della storia , ma non ha stimato alterar questa in favore della
segnala co i distintivi del carattere di ciascuno tramandatoci dalla storia . Cesare è grande ed ambizioso, nè offusca col suo
ler serbare l’accordato asilo al duce Cartaginese, non discorda dalla storia . I Romani vi fanno vergognosa figura per la condo
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74
a di novità e di apparente importanza ai proprii scritti, e formar la storia della propria fantasia più che del l’arte. Soleva
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178
eme al Buffetto, Carlo Cantù (V.), nelle di cui lettere è riferita la storia dei subbugli, avvenuti in pubblico teatro, e la p
98 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Introduzione »
to della sua tesi, Algarotti compone una sintetica ricognizione sulla storia dell’opera a partire dalle origini, che intreccia
viluppo dell’azione; il tema non deve essere né troppo attinente alla storia per l’eccessiva severità di alcuni soggetti e per
i alcune note d’autore assenti nella precedente edizione del 1763. La storia interna del libro, legata alle diverse circostanz
le passioni dell’uomo moderno. [Silvia Tatti.] Nota al testo La storia redazionale del Saggio sopra l’opera in musica è
99 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
occhio agli scrittori italiani: così alcun non v’ha tra coloro che la storia delle lettere hanno preso a scrivere, che non par
he d’un ragazzo di dodici o quindici anni il più bello squarcio della storia di Senofonte o di Titolivio, fategli capire una d
orture della verità trista spesse fiate e dolorosa. Se si consulta la storia , vedrasi, che le bizzarre invenzioni della poesia
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « A CHI AMA la poesia rappresentativa » pp. -
ano per l’ampiezza del l’universo, che quando minutamente indagano la storia particolare di esseri picciolissimi e talora co’
n è adunque l’opera presente una semplice nuova impressione della mia storia teatrale, ma sì bene un nuovo libro che con nuova
/ 197