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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406
voce metallica, dagli occhi espressivi, attraeva a sè ogni specie di spettatori al suo primo apparir su la scena. Degl’inni di lo
, formavano in lei un insieme, che non poteva a meno di allettare gli spettatori . E più oltre : Il primo merito d’una servetta
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 994
isogna che di buon gusto comico per rendersi sempre bene accetto agli spettatori . » Fu ufficiale e sposò Teresa Salimbeni, attrice
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
personaggio ch’ella rappresentava, erano tutte cose che fermavano gli spettatori a considerarla, ad ammirarla ed a compartirle mol
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762
ua valentia nel recitare era sì grande che propriamente incantava gli spettatori . Nelle cose all’improvviso era vivacissima, ed in
tta Europa. Questa donna, grande nell’arte, a segno da incantar gli spettatori , che aveva la dentiera posticcia, che aveva scors
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 162
e di Napoli. Il teatro (nel quale eran sempre infimi attori ed infimi spettatori ), non fu accordato, a cagione delle attrici, Tere
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 7
prj studj non lascia di rendersi ben accetta universalmente a' di lei spettatori . »
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 161
dero le due donne allo studio de’ loro personaggi, che, a detta degli spettatori , ne uscirono due delle più stupende creazioni del
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 552-
da una voce magnifica, che esercitava un fascino irresistibile sugli spettatori , ebbe per un ventennio rinomanza di artista egreg
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 263-265
così dirittamente la via del cuore da commuovere fin alle lagrime gli spettatori . ……………………….. E dopo di aver accennato alla bu
ancor fuori del teatro : una felicità che accompagnava fin a casa gli spettatori , e lasciava ancor sorridere, nel sonno, le loro l
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 454
citato nel D'Origny, non parlò francese, con assai poco diletto degli spettatori  ; ma egli volle, fermamente volle, dopo soli quat
11 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
ccozzate tavole cedendo al peso, forse con danno degli attori e degli spettatori , convenne innalzare un edifizio più solido. Agata
uti di Licurgo, il quale non permise agli Spartani di essere nè anche spettatori delle rappresentazioni sceniche. Certo è che a po
era la Scena, la quale veniva coperta da un tetto, e presentava agli spettatori tre porte, delle quali quella del mezzo dicevasi
rcolo col suo diametro comprendeva la parte del teatro occupata dagli spettatori . In essa seguendo la circonserenza si elevava dal
il nome agli spartimenti de’ sedili assegnati a i diversi ceti degli spettatori . Tutti gli spartimenti erano di modo divisi, che
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
e costumi ; A le mutanze sue leggiadre e belle sian palchi i cieli e spettatori i Numi e per lampade e faci ardan le stelle. Chi
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
tri, si chinò sul povero Massaro inerte. Vi fu un gran silenzio : gli spettatori aspettavano, ansiosi, ritti nella platea, ritti n
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 678
1740, dopo di aver già lasciato le scene senza nemmeno dar tempo agli spettatori di accorgersi della sua bellezza.
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 358
dei lazzi volgari, conosce la difficile arte di saper cogliere dagli spettatori sensati il desiderato sorriso di compiacenza. »
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 343
pregevole, e degna di quelle lodi, che liberalmente le vengono dagli spettatori concesse. » Ricci Emilia, pisana, nata dalla civ
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 756
a espressione della maschera del volto da far correre brividi tra gli spettatori . Egli mi ricordò, quasi alla testualità, il sommo
18 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
male accozzate tavole cedendo al peso, forse con danno degli attori e spettatori , convenne inalzare un edifizio più solido. Agatar
uti di Licurgo, il quale non permise agli Spartani di essere nè anche spettatori delle rappresentazioni sceniche. Certo è che a po
era la Scena, la quale veniva coperta da un tetto, e presentava agli spettatori tre porte, delle quali quella del mezzo dicevasi
rcolo col suo diametro comprendeva la parte del teatro occupata dagli spettatori . In essa seguendo la circonferenza si elevava dal
e il nome agli spartimenti de’ sedili assegnati ai diversi ceti degli spettatori . Tutti gli spartimenti erano di modo separati, ch
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 147-149
delle scuole, di tanto il Monti, nel signoreggiar gli animi dei suoi spettatori , superò gli altri artisti. Regolari ed espressivi
tessa del Bello eterno gli aveva stampato nell’anima, costringeva gli spettatori a piangere, a tremare, ad allegrarsi con lui. – E
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 671
ttraente e nobilissima ; nella tragedia specialmente esercitava sugli spettatori un fascino indicibile : e i pubblici di Torino, R
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 638
la sua età. La sua sicurezza e il suo garbo hanno incantato tutti gli spettatori .
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 588-589
pioggia non interrotta di fiori e sonetti ed epigrafi, con dono agli spettatori del suo ritratto, disegnato da Carolina Grasselli
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26
sguardo, accento, reticenze, tutto è potenza in lei per iscuotere gli spettatori , far loro provare i vari affetti ch’essa ci mette
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 386
Pupilla di Kotzebue : e solevasi affermare più tardi, non solo dagli spettatori , ma da’comici stessi, che ove egli non fosse stat
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540
a di gran cuore, e la sua risata argentina si comunicava subito negli spettatori  ; se aveva da piangere, senza punto preoccuparsi,
26 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del teatro »
erimetro eguale il cerchio contiene dentro a sé il più di spazio. Gli spettatori posti nella circonferenza del semicerchio sono tu
onio o una torre, e senza un bisogno al mondo allontani di troppo gli spettatori degli ordini superiori dal punto di veduta che si
niun luogo, per picciolo ch’e’ sia, ci ha da rimanere perduto; e gli spettatori debbono far parte anch’essi dello spettacolo ed e
27 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
iano un senso e le attitudini un significato, il quale, essendo dagli spettatori facilmente compreso, faccia loro nascer tosto in
ngiar il piano generale dell’azione sappia svegliar negli animi degli spettatori la novità che nasce dai diversi incidenti sommini
sulla scena un altro linguaggio che distrugga l’ipotesi, e che se gli spettatori si prestano di buon grado ad un genere d’illusion
do si fanno intendere con tanta gratia e con tanta sodisfatione degli spettatori , ch’io per me non so s’ho veduto giammai spettaco
natura, una rappresentazione così misteriosa che faceva pensare agli spettatori tutt’altro che quello che s’offeriva ai loro sgua
tata in Vienna fece quasi fremere dallo spavento e dalla sorpresa gli spettatori lasciando in dubbio gli astanti se il prodigioso
ione generale e non dal capriccio, può facilmente essere intesa dagli spettatori . Ecco le belle parole che mi danno l’arte e gli a
ù caratteristici e più terribili d’un argomento, abbia prodotto sugli spettatori un effetto eguale e forse maggiore di quello ch’è
azione184. Balli per lo più di soggetto così recondito che pochissimi spettatori ne sanno la storia, d’orditura così complicata ch
e si danno scambievolmente ballando segni di tenerezza, senza che gli spettatori possano comprendere il perché. Ecco apparir in lo
ell’anzidetto ballo con una chiarezza che certamente da niuno fra gli spettatori si ravvisava sul teatro di Bologna dov’io lo vidi
pressocchè necessario un qualunque compenso, e attesa l’indole degli spettatori , cioè di que’ sibariti in materia di gusto, che v
itar a parlare nel silenzio degl’interatti mantenendo nel cuore degli spettatori le disposizioni che vi lasciò l’ultima scena, pre
smentisce se stesso qualora gli fa venire alle prese con loro, né gli spettatori hanno occasione di ributtarsene essendo stati pre
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 448
ene esclusivamente ad Arlecchino, l’illusione è distrutta ; e per gli spettatori io non son più che Arlecchino anche nelle mie met
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 504-506
i tutti i moti del cuore umano. Non bella veramente, esercitava sugli spettatori colla espressione della faccia un fascino irresis
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771
ei…. » Lo credo io ! E Le auguro, o meglio, auguro a me e a tutti gli spettatori d’ Italia, di provar lungo tempo le gioie ch'ella
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 646-656
ardi, i Venier, Berlaffa, e vedeva ogni sera il teatro rigurgitare di spettatori , andò al San Gio. Grisostomo la Compagnia Toffolo
 : triste delusione ! Il teatro non contò quella sera oltre cinquanta spettatori . Egli allora si tolse la parrucca, si mise il cap
conclusione, la recita non ebbe luogo, e di lì a due ore, parte degli spettatori si recò davvero al Selvatico, ove trovò imbandita
32 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
tremodo ardita il governo popolare Ateniese, nel quale i comici e gli spettatori erano membri della sovranità. Osò per questo un p
ineamenti del periodo in cui fiorì la Commedia Antica, quando poeti e spettatori erano egualmente animati dello spirito geloso che
33 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
di ogni gusto, ingrate per le voci, incomode per gli attori e per gli spettatori . Non è vero ciò che diceva Voltaire che solo in F
o senza sedere. Ma è ben vero però che nè in Ispagna nè in Italia gli spettatori si frammischiano con gli attori sulla scena stess
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743
presentassimo. Et perchè mi parve che V. E. con tuti li altri Signori spettatori la godessero presi ardire di farla in parole stam
35 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
tremodo ardita il governo popolare ateniese, nel quale i comici e gli spettatori erano membri della sovranità. Osò per questo un p
he per destar l’attenzione e ’l diletto, ritrae e rappresenta per gli spettatori presenti e non pe’ futuri, é sopra ogni altra esp
ate. Si osservi come Strepsiade nell’atto IV indirizza la parola agli spettatori , e ciò fassi ancora dal coro in questa e nelle pr
scopo! Ei non si prefiggeva per oggetto principale il far ridere gli spettatori con facezie, o piangere con avventure compassione
l gran periodo, in cui fiorì la commedia antica, quando i poeti e gli spettatori erano animati in teatro da quel, medesimo spirito
36 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
nelli. Ma questo spettacolo veramente reale, cui venivano ammessi gli spettatori senza pagarne l’entrata, terminò colla vita della
altri teatri moderni, nel piano della platea. I più distinti o ricchi spettatori occupano dopo l’ orchestra quattro file ciascuna
cuna di diciotto comodi sedili, e questo luogo chiamasi luneta. Altri spettatori seggono in alcuni scaglioni posti in giro l’uno s
riore di questa scalinata un corridojo oscuro che anche si riempie di spettatori , ed a livello del primo scaglione inferiore havvi
37 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
perchè non furono questi la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori . Ma la storia pronta a diradar ogni nebbia, gli a
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236
altro teatro moderno, nel piano della platea. I più distinti e ricchi spettatori occupano dopo l’orchestra quattro file, ciascuna
osta di diciotto comodi sedili, e questo luogo chiamasi luneta. Altri spettatori seggono in alcuni scaglioni posti in giro l’uno s
periore di tale scalinata un corridojo oscuro che anche si riempie di spettatori , ed a livello del primo scaglione inferiore havvi
39 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
coltata l’opera dal principio sino alla fine; ed ella imporrebbe agli spettatori uno imperioso silenzio. Quando al contrario credi
50; tanto è lo strepito che vi mena l’udienza. E i nostri più attenti spettatori stannosi soltanto zitti a qualche aria di bravura
40 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 32-37
edi, perchè collocato più alto avrebbe incomodato i più ragguardevoli spettatori , i quali sedevano nell’orchestra che ad esso pulp
41 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 243-247
e piedi, perchè posto più alto avrebbe incomodato i più ragguardevoli spettatori , i quali sedevano nell’orchestra che era ad esso
42 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
i ogni gusto, ingrate per le voci, incomode per gli attori, e per gli spettatori . Non è vero ciò, che diceva il Voltaire che solo
godono senza sedere. È però vero che nè in Ispagna, nè in Italia gli spettatori si frammischiano con gli attori sulla stessa scen
l XVIII si è riparato all’inconveniente di mischiarsi sulla scena gli spettatori con gli attori. Vero è pur anche che il Teatro Fr
gior frequenza. Ne’ teatri Feydeau e Favart concorrevano in folla gli spettatori alle opere comiche che vi si rappresentano sovent
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
to temperatamente, quanto basti a farsi udire comodamente a tutti gli spettatori , accio che non cagionino di quei tumulti, che fan
itante auuertire di più in questo caso, che egli hà da dar tempo alli spettatori di poter capir comodamente i concetti del poeta,
’ esser suo naturale, accio che non sia cosi tosto riconosciuto da li spettatori , che hanno giornalmente la sua pratica ; senza ca
ti per la lunga dimora che ordinariamente fan la maggior parte de gli spettatori , prima che si uenghi al desiderato principio : et
l prologo, et all’ argomento ; che mai non bisogna Voltar le spalle a spettatori , et che sempre è bene il ridursi a ragionare piu
ona del poeta fauella ; ha da rizzare sempre il suo ragionamento alli spettatori [contrario allo che ha da fare il recitante] et m
rij alle comedie, si per dar alquanto di refrigerio alle menti de gli spettatori  ; et si anco per che il poeta [come ui cominciai
, senza tener conto quasi mai che per una di esse, il boccascena, gli spettatori han diritto dai palchi e dalla platea di vedere e
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 954-957
d’abiti femminili ; ma faceva dentro la scena la voce femminile agli spettatori sentire, con ammirazione, e diletto non ordinario
45 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
aracteri indelebili. Ma la commedia singolarmente che dipinge per gli spettatori presenti e non per gli futuri, è sopra ogni altra
attro volte tacendo; ne censura l’uso delle parole strane ignote agli spettatori . A quest’ultima cosa Bacco aggingne che in fatti
o temerario osò attaccare la stessa virtù e preparare gli animi degli spettatori a udir senza ribrezzo calunniare un uomo di merit
repsiade sia introdotto nella scuola senza partire dal cospetto degli spettatori ; siccome anche in simil guisa si è veduto nella p
ro, che il Dritto stesso si confessa vinto, e passa dalla parte degli spettatori . Fidippide rimane in casa di Socrate per essere i
llettano gli uomini al loro culto, sono questi. Se alcuno di voi, o spettatori , volesse per l’avvenire menar giorni felici e tra
diente preso dal figliuolo di tenerlo chiuso. Parlano intanto con gli spettatori della qualità della favola. Non aspettino (dice
la qualità della favola. Non aspettino (dice un di essi) da noi gli spettatori nè il riso rubato da Megara, nè le noci gettate d
ti ajuteranno; havvi un buon numero di ottimi discreti cittadini e di spettatori che ti proteggeranno; ed io con tutti questi ti s
e imitato, che verrà tosto conosciuto, essendo questo teatro pieno di spettatori savii e sagici. Ora in queste parole non sembra
con franchezza ciò che è giusto… Egli è vero che da alcuni di voi, o spettatori , gli è stato amichevolmente insinuato di asteners
scopo? Ei non si prefiggeva per oggetto principale il far ridere gli spettatori con facezie o piagnere con avventure compassionev
46 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
ole da potere per cinque atti tener attenti e sospesi gli animi degli spettatori . Rowe, il poeta tragico più pregiato in Inghilter
morta nella tragedia, venir fuori co’ medesimi abiti a far ridere gli spettatori . Un critico inglese censura seriamente questo cos
rincipale, e farlo trionfare per bene imprimerlo nella fantasia degli spettatori , ma mettono in vista in ogni sainetto moltissimi
tente posta nell’istesso piano dell’uditorio. I più distinti o ricchi spettatori seggono in quattro file dette lunetas, divise in
di quella scalinata trovasi un corredor oscuro che pur si riempie di spettatori , e a livello del primo scaglione inferiore vi ha
47 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
perché non furono quelli la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spettatori . Ma la storia pronta a diradar ogni nebbia, gli a
48 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
Avvenne in fatti che mentre rappresentavasi quella di Cornelio molti spettatori correvano alla Sofonisba di Mairet, e dopo lo spa
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730
l’ Aristodemo del Dottori, per la quale dovè predispor l’animo degli spettatori , che di tragedia avean fin perduta l’idea, per av
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
ni, che facea l’Arlecchino, non lasciarono di attirare buon numero di spettatori . La Teodora faceva la prima donna, e la Maddalena
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583
paventoso il silenzio che vi regnava. Si sarebbe detto che quei mille spettatori fossero compresi dalla verità di quel dramma : no
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467
forse per mettervi dentro il danaro che avevan raccolto in giro dagli spettatori colla berretta. Quasi tutti gli zanni raffigurati
Signora Lucia e Trastullo ; e a’fianchi del palco si veggon teste di spettatori intenti. Bernovalla è poi, mutato in Pernovalla,
qualità fisiche possiede un tatto giusto e perfetta cognizione degli spettatori con che ha a fare. Pieno del nobile ardore di mer
53 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
tremodo ardita il governo popolare Ateniese, nel quale i comici e gli spettatori erano membri della sovranità. Osò per questo un p
ratteri indelebili. Ma la commedia principalmente che dipinge per gli spettatori presenti e non per gli futuri, è sopra ogni altra
attro volte tacendo: ne censura l’uso delle parole strane ignote agli spettatori . A quest’ultima cosa Bacco aggiugne che in fatti
o temerario osò attaccare la stessa virtù e preparare gli animi degli spettatori a udir senza ribrezzo calunniare un uomo di merit
repsiade sia introdotto nella scuola senza partire dal cospetto degli spettatori ; siccome anche in simil guisa si è veduto nella p
ro, che il Dritto stesso si confessa vinto, e passa dalla parte degli spettatori . Fidippide rimane in casa di Socrate per essere i
d allettano gli uomini al loro culto, son questi. Se alcuno di voi, o spettatori , volésse per l’avvenire menar giorni felici e tra
ente preso dal figliuolo di tenerlo chiuso; e intanto parlano con gli spettatori della qualità della favola. Non aspettino (dice u
ella qualità della favola. Non aspettino (dice un di essi) da noi gli spettatori nè il riso rubato da Megara, nè le noci gettate d
ti ajuteranno; havvi un buon numero di ottimi discreti cittadini e di spettatori che ti proteggeranno, ed io con tutti questi ti s
e imitato, che verrà tosto conosciuto, essendo questo teatro pieno di spettatori savj e sagaci. Or in queste parole non sembra che
ranchezza ciò che è giusto . . . Egli è vero, che da alcuni di voi, o spettatori , gli è stato amichevolmente insinuato di asteners
scopo? Ei non si prefiggeva per oggetto principale il far ridere gli spettatori con facezie o piagnere con avventure compassionev
neamenti del periodo, in cui fiorì la commedia antica, quando poeti e spettatori erano ugualmente animati in teatro dallo spirito
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
luogo pubblico, qual è un Teatro, giova potentemente ad obbligar gli spettatori che vi concorrono ad osservarsi reciprocamente, e
55 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74
a e di arte militare, e gli rappresentò con tanto brio che scosse gli spettatori di un modo che nel medesimo teatro fu creato capi
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIII. Commedia Mezzana. » pp. 141-150
mi che altri dica. Aggiugne ancora che egli non sapendo piacere agli spettatori colle maschie e robuste passioni, pensò a farsi a
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274
ascinò il pubblico all’ entusiasmo. Il vecchio Dumas, che era fra gli spettatori , si affrettò a salir la scena per congratularsi c
58 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
venne in fatti, che mentre rappresentavasi quella del Cornelio, molti spettatori correvano alla tragedia del Mairet, e dopo lo spa
lità il quarto. Mirabile effetto partorì il quinto su gli animi degli spettatori ; ma a molti parve che l’orrore giugnesse a lacera
ento essersi riparato all’inconveniente di mischiarsi sulla scena gli spettatori agli attori. Vero è pur anco che il teatro della
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
avvisi erano altrettanti aggradevoli trattenimenti fra l’attore e gli spettatori . Tuttavia anche a lui accadeva talvolta quel che
nnunziare al pubblico lo spettacolo del domani, fe’segno ad uno degli spettatori , l’altro aveva già preso la porta, di accostarsi
a. Questo illustre autore parve averci ricondotto per alcun tempo gli spettatori , con molte opere che i conoscitori hanno a buon d
60 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365
al vedere, là dove si avrebbe potuto far più larga e più vicina agli spettatori   e così parve anche a me allorchè vidi la prima v
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292
a dolce sirena, ch' ammalia con soavi incanti l’ alme de' suoi divoti spettatori  : e senza dubbio merita di esser posta come un co
62 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
in un luogo pubblico, qual è un teatro, giova potentemente perchè gli spettatori si osservino reciprocamente e si compongano a cer
63 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
e perciò erano decenti e gravi e degne del luogo, del tempo, e degli spettatori , né mai gli amauti avvilirono i loro talenti all’
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 260-263
isimile dignità francese, con un poco di vero e di natura, felici gli spettatori che lo ascolteranno. Baron (Michel Boyron) uno d
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643
ue luci infeste ravivando i già spenti ancidono i viventi, et fan de’ spettatori tragedia vera di mentiti honori.
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756
etti, fanno si che nessuno più di lui è stato padrone del cuore degli spettatori  ; nessuno più di lui ha saputo, e sa agitarli, co
67 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148
a e di arte militare, e gli rappresentò con tanto brio che scosse gli spettatori di un modo che nel medesimo teatro fu creato capi
sovente cedevano al peso e cadevano con pericolo degli attori e degli spettatori . Eschilo abbigliò ancora le persone tragiche con
e’ monti, aquile divoratrici del di lui cuore, apportano terrore agli spettatori e quando vengono minacciate e quando effettivamen
ò da Polo che sostenevane la parte, con tal vivacità che trasse dagli spettatori copiose lagrime. Con tutti questi pregi parrà for
se stessa concentrata e piena del proprio dolore, dovette essere agli spettatori Ateniesi intelligenti e sensibili un oggetto somm
confessa una passione sì vergognosa, la confessa innanzi a tutti gli spettatori sposa del padre al figliuolo, e nel primo istante
iun tratto, niun movimento, niun dialogo che raffreddi la pietà degli spettatori , Giovane, ornato di nobili costumi, sofferente ne
entò in Abdera l’Andromeda in una state sommamente calda, e non pochi spettatori uscirono dal teatro febbricitanti. Ora avendo ess
nè da altri prima frequentato, ma pur visibile in tutta l’azione agli spettatori . Le scene formate fra noi nel Teatrino del Real P
correnti, fanno uso di nuovi ordigni per cattarsi l’attenzione degli spettatori di questo tempo, essi fanno gran senno e meritano
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
sovente cedevano al peso e cadevano con pericolo degli attori e degli spettatori meno lontani. Eschilo abbigliò ancora le persone
e’ monti, aquile divoratrici del di lui cuore, apportano terrore agli spettatori e quando vengono minacciate e quando effettivamen
69 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
Alla tanta pompa e varietà delle decorazioni, a cui erano avvezzi gli spettatori , si credette supplire con una regolarità maggiore
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
re e facendone una figura gigantesca lo rendesse visibile agli ultimi spettatori . Nè questa figura colossale noceva all’illusione;
71 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
re e facendone una figura gigantesca lo rendesse visibile agli ultimi spettatori . Nè questa figura colossale noceva all’illusione;
72 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
erano in tanta copia e con tal artifizio disposti che gli occhi degli spettatori sostener non potevano il vivace chiarore dei ragg
positori, né sapendo questi come fare per sostener l’attenzione degli spettatori cori azioni prive di verosimiglianza e d’interess
aragon degli antichi, dove la distanza che passa tra gli attori e gli spettatori è tale, che i personaggi non possono agevolmente
73 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200
l Coro entra per eseguire L’impresa, e parte rimane al cospetto degli spettatori . Atto V. Esce Polifemo acciecato urlando e gemend
novelle di una disfatta luttuosa, e quantunque la maggior parte degli spettatori piangesse coprendosi il capo per avervi perduto q
74 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289
el coro entra per eseguir l’impresa, e parte rimane al cospetto degli spettatori . Atto V. Esce Polifemo acciecato urlando e gemend
novelle di una disfatta luttuosa, e quantunque la maggior parte degli spettatori piangesse coprendosi il capo per avervi perduto q
75 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
e si osserva nel Sejano e nel Catilina; ma secondò il carattere degli spettatori , e trascurò l’esattezza degli antichi, contento (
76 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
e si osserva nel Sejano e nel Catilina; ma secondò il carattere degli spettatori , e trascurò l’esattezza degli antichi, contento (
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354
o dava forse a bella posta al suo personaggio, a meglio mostrare agli spettatori ammirati la versatilità e proteiformità del suo i
78 (1878) Della declamazione [posth.]
ssione che un gruppo di non professionisti ha saputo trasmettere agli spettatori . Sul finale dell’articolo fornisce dei consigli t
ti principj, si dee diminuire il prezzo, il più ch’è possibile, degli spettatori , perché se ne agevoli il concorso33. Sempre per
ttore rischia di dover sforzare la voce per farla arrivare anche agli spettatori più lontani. Un altro accorgimento utile sarebbe
orabile o ancor vivente, il cui modello fosse degno d’interessare gli spettatori . Così da un semplice inno festivo cantato ad onor
e andar sconcie e germe di che eran gravi. Merope facea palpitare gli spettatori , allorché si accingeva ad uccidere il figlio fino
que in Italia verso la fine del secolo XIV; ma non trovo né attori né spettatori per apprezzarla. Il XV secolo non ci offre che sa
lato degli effetti maravigliosi ch’egli produceva sull’animo de’ suoi spettatori . Niuno più di lui ha fatto sentire la forza e il
i Alfieri hanno comunicato apertamente all’animo degli attori e degli spettatori quella forza tragica, che sola può farci sentire
ticare la sfavorevole figura della persona, e tremare e lagrimare gli spettatori . [5.32] I pochi tratti, che abbiamo dato di cias
offrirebbe un carattere che meriti l’ammirazione e gli applausi degli spettatori . Ed ecco perché il dolore di Ajace, di Filottete
e di studio sono giunti a meritare l’ammirazione e gli applausi degli spettatori . Oltreché qualunque disposizione debbe essere ins
meschino, rappresentando la parte di Ettore, fé tosto domandare agli spettatori quando Ettore sopravvenisse, non essendo quegli d
entire. Non v’ha dubbio che la vastità dei teatri e lo strepito degli spettatori obbligavano qualche volta l’attore ad elevar la v
a, l’attitudine, la persona. E siccome tutto il dramma si espone agli spettatori che debbono principalmente goderne, gli attori de
o scegliere quella posizione che non nuoccia, né all’attenzione degli spettatori , né a quella degli interlocutori. Quindi si collo
ando tengano la parte anteriore della persona rivolta per lo più agli spettatori , e la testa e lo sguardo per lo più rivolti verso
credere un’eresia teatrale il presentare alcune volte la schiena agli spettatori , può anzi in certi momenti essere utilissima ed a
utore, e non togliere il meglio della persona e dell’espressione agli spettatori . [17.8] L’indole del dialogo e degli interlocutor
parlare? È questo il primo momento che dee fermare l’attenzione degli spettatori , e che per l’ordinario decide di tutto il seguito
messamente nell’atto della scena, sì che né gli interlocutori, né gli spettatori l’intendono punto. L’Alfieri ne ha fatto un uso e
loro presenza se ne trovano dei subalterni, i quali come confidenti o spettatori , più o meno prendono parte negli interessi di que
scerebbe l’espressione degli attori, l’attenzione e l’interesse degli spettatori ? [20.10] Per la stessa ragione non dee neppur tr
e per la troppa distanza non si potrebbe godere dalla più parte degli spettatori . [20.14] Si dovrebbe ancora provvedere allo stes
ché la voce non si dissipi in gran parte prima che arrivi agli ultimi spettatori . Le soverchie aperture che circondano la scena, s
annojevole monotonia. E supposto che il rammentatore non venga dagli spettatori avvertito (cosa impossibile nei nostri teatri non
questo alla fine non riesce a ripetere le medesime impressioni negli spettatori . [22.2] Per la qual cosa il primo indizio dell’a
etto più grande e mirabile è quello che si raccoglie dall’animo degli spettatori , e che pienamente ottenuto diventa il segno più c
suppone nell’artista una certa destrezza, che sorprende e seduce gli spettatori non esperti, e destano in quelli tutt’altra affez
speciosi, che tendono a lusingare, ammaliare e sorprendere i semplici spettatori , che pur si dilettano e si compiacciono di quello
ifestano nel più profondo silenzio, ne’ palpiti e nelle lagrime degli spettatori . Senza questo effetto precedente gli Abderiti non
alvolta la vera tragedia è stata proscritta, perché si temeva che gli spettatori , fortemente commossi su’ pubblici mali, non senti
ni attori possano e deggiano riportare. Tu allora non osservi fra gli spettatori immobili ed attoniti, che un freddo e profondo si
ed emularne il gusto e la verità nell’atteggiarsi alla vista dei suoi spettatori . Ed in questa maniera potranno indi i pittori e g
e in Italia né gli attori declamano la tragedia sì facilmente, né gli spettatori sì facilmente l’intendono. Noi abbiamo altrove di
di vedere accresciuta l’attenzione ed agevolata l’intelligenza degli spettatori . [23.14] Ed è certamente di tutte le parti la dr
e ignorava quanta efficacia aveano quei versi su la sospensione degli spettatori intorno al destino d’Ifigenia, e per conseguenza
nza degli attori e delle impressioni che hanno più o meno fatte negli spettatori , co’ rispettivi disegni o dell’attore particolare
entò in Abdera l’Andromeda in una state sommamente calma, e non pochi spettatori uscirono dal teatro febbricitanti. Ora avendo ess
. Insieme a Voltaire, lottò per l’abolizione del privilegio di alcuni spettatori di assistere allo spettacolo sul palco, fattore c
sottolinea il legame inscindibile che tiene insieme autori, attori e spettatori , affermando che solo a partire dalla collaborazio
a creare una sorta di distanziamento, provocherà la commozione degli spettatori , e solo a quel punto anche lui sarà preso dal sen
o alla fiamma dell’altro, in vece di ciò, e l’altro e se stesso e gli spettatori raffredda» (Vittorio Alfieri, Parere sulle traged
icità doveva fermarsi, subentrava l’attore, in grado di mostrare agli spettatori il percorso interno vissuto dai personaggi interp
nteriamente sia alzata, esce»). Inoltre, essi mostrano le spalle agli spettatori , come evidenzia l’insistenza della didascalia ver
pevole agli occhi del mondo, sarebbe infatti risultato più umano agli spettatori . Di conseguenza, anche i sentimenti politici di c
va accompagnare un’adeguata reazione da parte degli altri personaggi, spettatori interni del dramma, chiamati, al pari degli spett
ri personaggi, spettatori interni del dramma, chiamati, al pari degli spettatori in sala, a contemplare la catastrofe. Sull’argome
o, cit., II, 11, p. 271). Saulle e gli astanti si connotano così come spettatori interni di una scena alla quale anche il pubblico
l’acustica sia tale da far pervenire la voce dell’attore a tutti gli spettatori ; in secondo luogo, l’edificio deve essere struttu
79 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
stessa riconcentrata e piena del proprio dolore dovette apparire agli spettatori Ateniesi intelligenti e sensibili un oggetto somm
nè da altri prima frequentato, ma pur visibile in tutta l’azione agli spettatori . Le scene formate in Napoli nel teatrino del real
80 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200
in tutta l’Europa Cristiana. In Francia tirò una prodigiosa folla di spettatori . Ma perchè difficilmente possono le cose sacre pr
81 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
per tutta l’Europa Cristiana. In Francia tirò una prodigiosa folla di spettatori . Ma perchè difficilmente possono le cose sacre pr
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VII. Copia di Teatri per l’Impero: magnificenza e profusione eccessiva negli spettacoli sceneci. » pp. 38-55
nche l’edificio che in Fidene rovinando schiacciò intorno a ventimila spettatori , stando Tiberio in Capri. Suetonio però da lui ci
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
alità il quarto. Mirabile effetto partorì il quinto sugli animi degli spettatori . Parve però a molti che l’orrore giungesse a lace
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
tà. Nel parlarsi de’ gemelli si dice che essi sono in Roma, e che gli spettatori vedranno comparirli nella propria loro città. Nè
di Plauto. In oltre Fessenio che incomincia l’atto III dicendo Ecco, spettatori , le spoglie , segue i nominati comici antichi, ma
a Terenzio universalmente approvato, il quale non si rivolge mai agli spettatori . Tutte queste cose delle quali niuna se ne scorge
L’atto IV si conchiude colle parole di Fra Timoteo indirizzate alli spettatori , le quali a parer mio distruggono l’illusione tea
notizia del suo conchiuso matrimonio con Livia. Macro congedando gli spettatori mostra lo scopo morale dalla favola: Voi che ave
guì Plauto ed Aristofane nel far dagli attori volgere il parlare agli spettatori . Panzana nell’Amor costante dice: Scoppio di vog
85 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
tà. Nel parlarsi de’ gemelli si dice che essi sono in Roma, e che gli spettatori vedranno comparirli nella propria loro città. Nè
di Plauto. In oltre Fessenio che incomincia l’atto III dicendo, ecco, spettatori , le spoglie ecc. segue i nominati comici antichi,
a Terenzio universalmente approvato, il quale mai non si rivolge agli spettatori . Tutte queste cose, delle quali niuna se ne scorg
L’atto IV si conchiude colle parole di F. Timoteo indirizzate agli spettatori , le quali a parer mio distruggono l’illusione tea
notizia del suo conchiuso matrimonio con Livia. Macro congedando gli spettatori mostra lo scopo morale della favola: Voi che a
ò seguì Plauto ed Aristofane nel far che gli attori s’indrizzino agli spettatori . Panzana nell’Amor costante dice: Scoppio di vogl
86 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90
uendo i Greci, ma per essere stato il primo a volgere gli animi degli spettatori dalle satire alle favole teatrali36, per la cui r
ta. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che s’indirizza agli spettatori . Gli abusi o le licenze però non mai partoriscono
o distrugge l’ illusione col volgersi nella fine dell’atto primo agli spettatori : Suspicio est mihi, nunc vos suspicarier, Me
ga di narrare l’accaduto agli altri attori, perchè non l’ignorano gli spettatori , per li quali si rapresenta: . . . . horum caus
retrici, nè soldati millantatori”. E nel congedo ripete lo stesso: “O spettatori (dice il coro degli attori col nome di grex) ques
87 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VII. Opera musicale nazionale ed italiana. » pp. 195-212
rinelli. Ma questo spettacolo veramente reale, cui si ammettevano gli spettatori senza pagarne l’entrata, terminò colla vita della
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
pagnia, tanto che il teatro fu a ogni rappresentazione pieno zeppo di spettatori , e Beltrame fece assai più denari che non avrebbe
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771
. Così appare in un repertorio non molto caro alla grossa massa degli spettatori , ma pur adattatissimo a mettere in mostra le qual
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
stendovi il maggior inca con tutta la corte. Il luogo, il tempo e gli spettatori esigevano decenza e gravità, e gli Amauti vi cons
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
inota di aver egli mutato luogo senza lasciare di esser presente agli spettatori ) e vede alzata una gran torre di bronzo opera ist
92 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
stendovi il maggior Inca con tutta la Corte. Il luogo, il tempo e gli spettatori esigevano decenza e gravità, e gli Amauti vi cons
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887
sibile, ed affettuosa, che penetrava e invadeva l’animo degli attenti spettatori …… La dolcezza della fisonomia e degli espressivi
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128
guendo i Greci ma per essere stato il primo a volgere gli animi degli spettatori dalle satire alle favole teatralia, per la cui ra
eta. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che s’indrizza agli spettatori . Gli abusi o le licenze però non mai partoriscono
eudolo distrugge l’illusione col volgersi nella fine dell’atto I agli spettatori : Suspicio est mihi nunc vos suspicarier, Me icci
ga di narrare l’accaduto agli altri attori, perchè non l’ignorano gli spettatori , per li quali si rappresenta: … horum causa haec
eretrici, nè soldati millantatori » E nel congedo ripete lo stesso: O spettatori (dice il coro degli attori col nome di grex) ques
95 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
della Cruz, o del Principe, che può dirsi che contengano un branco di spettatori in confronto de’ Latini? Sovvenitevi che il minor
naturalezza, grazia, e maestria, e trovandone i semi ne’ cuori degli spettatori (fossero poi, o non fossero Platonici, che ciò nu
96 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
re non mette tal corrispondenza fra gli occhi, e gli orecchi, che gli spettatori credano di essersi successivamente portati, e di
ascurarla a segno, che ad ogni scena vi sia un cangiamento, o che gli spettatori vengano trasportati ad un tratto da Pechino a Mad
rebbe men pregievole se il protagonista s’uccidesse in presenza degli spettatori di quello che sia facendo altrimenti. Le ragioni
97 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
li rappresentò con tanto brio, che scosse in tal modo gli animi degli spettatori , che nel medesimo teatro fu creato capitano, giud
ano sovente cedere al peso e cadere con pericolo degli attori e degli spettatori . Abbigliò ancora le persone tragiche con vestimen
ssa confessa una passione vergognosa, la confessa innanzi a tutti gli spettatori sposa del padre al figlio, e nel primo istante, c
un tratto, niun movimento, niun dialogo, che raffreddi la pietà degli spettatori . Giovine, fornito di nobili costumi, sofferente n
98 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
convinzione che le emozioni suscitate dalla pièce possano aiutare gli spettatori a purgare l’eccesso di tutte le passioni: invalsa
eilliano, capace di destare, nel bene o nel male, l’ammirazione degli spettatori , ma l’uomo fondamentalmente giusto che cade in mi
Osservazioni sopra la Rodoguna di Scipione Maffei —, incuriosisce gli spettatori , rendendoli ansiosi di vedere i cattivi puniti e
virtù o divinità poco credibili, impiegate soltanto per fornire agli spettatori alcune nozioni sugli antefatti o sui personaggi c
compiacerla. Laonde alfine e per la poca disposizione che trova negli spettatori o per la maniera con cui muore quasi trionfando n
i personaggi oziosi, né solamente intendo di quelli che sembrano anzi spettatori della favola che attori, come l’infante del Cid,
ovino assai per dar motivo a’ principali d’instruire naturalmente gli spettatori di molte cose e di meglio dipingere li contrasti
di parere, oltre ciò, ch’egli giovi per mantenere tra gli eroi e gli spettatori un certo vincolo, ma che non si deve attribuire l
n vece di produrre alcun frutto, sono atte solamente a sospendere gli spettatori in uno scioperato stupore, o se fanno alcun’effet
i Maurizio, la quale come indegna d’uno imperatore avrebbe offeso gli spettatori . All’incontro male avvisossi monsieur Duchè d’att
be egli ottenuto il primario frutto quando Romolo avesse lasciato gli spettatori persuasi delle male conseguenze che cagiona un fa
’atto 3. mostrano il poeta scarso di mezzi idonei per far sapere agli spettatori ch’ella ha scritto il biglietto, poiché ricorre e
unita dagli dei. Da tale disordine deriva l’altro, il quale è che gli spettatori non ottengono il frutto proprio di questa tragedi
dei personaggi e alla considerazione delle passioni da smuovere negli spettatori  — era perfettamente coerente con i dettami della
, al quale vorrebbe succedesse il proprio figlio Attale. Tuttavia gli spettatori non potranno temere di cadere in una situazione s
, 1968, p. 52) attestava la capacità della tragedia di purificare gli spettatori dai sentimenti di pietà e terrore: la consuetudin
otuto prescrivere che la tragedia estirpasse la pietà dal cuore degli spettatori , in quanto così facendo avrebbe imposto agli aten
alla Poetica, l’ufficio curativo della musica, capace di agire negli spettatori come una potenza medicamentosa che ne lenisce gli
e dalla condivisione di una nozione di santità eroica da esibire agli spettatori per suscitarne l’ammirazione, come accadeva in Co
edia non per enuntiatione, ma per misericordia, e per tema purga ne i spettatori queste tali perturbationi» (Gian Giorgio Trissino
le quanto Racine avrebbero fallito nel destare sentimenti utili negli spettatori , dal momento che avevano introdotto nelle loro tr
Teatro Francese, che non traesse abbondanti lagrime dagli occhi degli spettatori , e non li costringesse a confessare che il Racine
e spesso i drammi francesi «pajono diretti puramente a trattenere gli spettatori in divertimenti che lusinghino le passioni, non a
ccellenti, come già aveva ammesso Calepio nel primo capo, muovono gli spettatori a provare ammirazione, passione per eccellenza se
che si soffermino sui casi miserandi dei protagonisti, disponendo gli spettatori alla misericordia. Il Bergamasco si fa così soste
ano retto in quel caso alla prova della scena, causando la noia degli spettatori («J’avais pris dans Sophocle une partie du récit
l’obbiettivo della rappresentazione teatrale fosse l’illusione degli spettatori , confondendo il vero con il verosimile (Pietro Me
morosa, che veniva peraltro resa amabile e dignitosa agli occhi degli spettatori , senza svelarne la natura al fondo immorale ed or
hé un simile sentimento si prestava a commuovere un maggior numero di spettatori , in virtù di una portata universalistica sconosci
isti che prendono la parola in maniera confusa per rendere edotti gli spettatori delle vicende precedenti all’esordio della favola
tagonisti entrano in scena esclusivamente allo scopo di informare gli spettatori delle vicende avvenute fuori scena. Questo avveni
i quella italiana, secondo Calepio, in quanto mette fin da subito gli spettatori nella condizione di conoscere il protagonista, co
sa da rendere questo dispositivo scenico, indispensabile affinché gli spettatori individuino già al principio della rappresentazio
scena. [4.4.2] Un’altra caratteristica necessaria ad interessare gli spettatori consiste nella preminenza scenica di cui deve god
43, p. 198. [4.4.3] Il terzo elemento necessario per interessare gli spettatori alla rappresentazione e per rendere verosimile l’
sentimenti interni degli Attori, per far meglio le loro passioni agli spettatori conoscere. Non è ch’io non creda, che la tragedia
o alla fiamma dell’altro, in vece di ciò, e l’altro e sé stesso e gli spettatori raffredda» (Vittorio Alfieri, Parere sulle traged
entazione della sorpresa che scaturiva dalla peripezia, inducendo gli spettatori (e i personaggi) a comprendere ben prima della co
è peraltro più scusabile, in quanto va incontro all’impazienza degli spettatori che vogliono conoscere la conclusione della favol
senz’altro dilettevole al fine di veicolare messaggi positivi per gli spettatori . Sotto questo profilo Calepio si dimostra assai v
insisteva sulla meraviglia che anche i malvagi potevano destare negli spettatori , Du Bos e Muratori giustificheranno in modi diver
una simile composizione sarebbe stata probabilmente apprezzata dagli spettatori — come dimostra il successo di molte pièces corne
invece, secondo Calepio, a rendere amabile il vizio agli occhi degli spettatori . Il drammaturgo francese si era infatti vantato a
ichiama le famose parole con cui Seneca ricordava l’astio con cui gli spettatori dell’epoca avevano accolto la rappresentazione de
sti misere e senza un adeguato apparato risulterebbe agli occhi degli spettatori settecenteschi poco verosimile. Tale critica non
la tragedia francese, capace al contrario di lusingare il genio degli spettatori ed appassionarli. Questa carenza di decoro delle
o quella semplicità che intende l’Autore, la qual disgustar possa gli spettatori moderni; ovvero con tutta la loro semplicità, ess
0). Ben più attento a conservare il costume antico senza annoiare gli spettatori o andare contro al decoro moderno si era rivelato
a capacità del drammaturgo di dispensare ottimi consigli di vita agli spettatori senza che questi abbiano la cognizione di essere
proverebbero sì ammirazione nei confronti del pittore — così come gli spettatori provavano un’«ammirazione accessoria» per i prota
della tragedia (V, 4, v. 1604). Nel discorso funesto che riporta agli spettatori , secondo una tecnica classica che preservava la b
azione esagerata del protagonista assuma un valore istruttivo per gli spettatori . Così, riprendendo il celebre verso dell’Ars Poet
che l’ammirazione che Tatius provoca sarà accolta diversamente dagli spettatori , a seconda che questi siano savi — e quindi compr
rarissime occasioni e all’unico scopo di aumentare l’interesse degli spettatori nei confronti dei protagonisti vessati («Il y en
tazione di lunghi e noiosi «récits» che guastavano l’attenzione degli spettatori («La plupart de nos pièces ne sont que des dialog
are situazioni e personaggi, ma anche a dissipare quell’utile che gli spettatori potrebbero trarre dalla rappresentazione («L’inco
eresse fin dalla prima scena, in modo da catturare l’attenzione degli spettatori , da mantenere attraverso un progressivo e costant
99 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
del publico divertimento. Così questi, prevalendosi del favore degli spettatori , si è discostato pian piano dalla subordinazione
se, lasciano il peso a chi balla d’impegnar la mente e il cuore degli spettatori .» [7] E pazienza s’eglino almeno avessero impara
sto numero almeno. In tale grandezza la distanza fra gli attori e gli spettatori non poteva a meno di non essere considerabile, né
va punto la distanza tra il proscenio e i corridori dove sedevano gli spettatori , eccettuati i senatori e qualche altra famiglia d
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
confessa una passione sì vergognosa, la confessa innauzi a tutti gli spettatori , sposa del padre al figliuolo, e nel primo istant
iun tratto, niun movimento, niun dialogo che raffreddi la pietà degli spettatori .».  «Giovane, ornato di nobili costumi, sofferent
entò in Abdera l’Andromeda in una state sommamente calda, e non pochi spettatori uscirono dal teatro febbricitanti. Ora avendo ess
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