o, et altri che imitano simili personaggi ridiculosi, che ogni uno di
questi
parlano a suo modo, senza osservanza di lingua, d
ori Gelosi, e M. Battista da Rimino, Zanne de’ Signori Confidenti che
questi
osservano il vero dicoro de la Bergamascha lingua
, di sorte che i forestieri vedendo sulla Scena incessantemente tutti
questi
generi, non potevano essere cotanto irragionevoli
te due altre innominate che si mentovano dal Salas Barbadillo. Ora di
questi
altri sette o otto Drammi, a’ quali si dà il nome
i Gabriel Lasso? E perchè non le unì colle altre nel 1. Discorso? Per
questi
dubbj potrebbe il Signor Sedano sottrarre dal num
cui tutto egli ignora? a che il Malara? a che Guillèn de Castro? O se
questi
vuol egli decorare col titolo di Tragici, perchè
e volte vale i Racini e i Cornelj nella presente Italia: tutti, dico,
questi
grand’uomini trovansi ora iperbolicamente ammirat
i, e posseggone una bellezza che si avvicina all’assoluta. Or non son
questi
gli esemplari che dee raccomandare il gusto? Vi s
ere componimenti simili all’Atalia e al Misantropo, perchè non furono
questi
la prima volta ricevuti favorevolmente dagli spet
nella Compagnia de' Gelosi ; ma nè anche per gli anni successivi. Per
questi
anzi se n’ avrebbe tale da escluderlo assolutamen
eriorità et la suggezzione ? Che carità christiana harei havuta verso
questi
poveri huomini et loro famiglie ? Che atto di cor
a chi mi riverisce. V. S. sà che 'l mondo si governa con l’opinione ;
questi
poveri huomini pensano col disunirsi di rovinarsi
emere tanto in questo negozio, ch' egli habbia a voler mandare spersi
questi
poveri huomini senza suo servizio particolare, pe
eri huomini senza suo servizio particolare, perchè credami V. S., che
questi
separati, non darebbono ne in ciel ne in terra, a
Francia la torre di Babel e non una compagnia de comici, se disunendo
questi
gli mescolassi con altri. Troppo dolce suona negl
ti huomini desiderosiss.i et ambiziosi di dominio et d’impero, talchè
questi
poveri huomini usi a una fratellanza fra di loro,
ro, mai si ridurrebbon con essi in una servitù pacifica et quieta, et
questi
altri mai si divezzerebono dal voler dominare et
spetto non stiano mai d’accordo in sieme, come al certo non starebbon
questi
, et tanto meno in Francia nel Teatro di sì gran C
rei ! Ma non tremar ! chè la parola infame sul labbro è a pochi : e
questi
pochi or sono di te men degni. Nè dal lor perdono
la seguente lettera : Signora Marchesa, Ho voluto io stesso mandarle
questi
versi che mi uscirono spontanei dal core dopo ave
Contessina Adelia. Annovero tra i pochi giorni festivi della mia vita
questi
che passo a Venezia alternati tra le inspirazioni
riverente. G. de’Prati. A quelli, dopo due giorni, tennero dietro
questi
altri versi, tuttavia inediti, e a me comunicati
Dello sdegno e dell’odio, e per un’alta Anima sola, che s’incontra in
questi
Muti deserti, tollerabil pare Tanta razza di debo
o alla mia carriera, ed anzi mi incoraggia a progredire ognor più. A
questi
cannoni si potevano aggiungere la Bohemienne, e i
In vano Ferdinando Negri, noto poeta mantovano, s’era dato nel’44 con
questi
nobili versi a difender la povera vilipesa : Las
stimolava a lasciar per lui il buon comico marito. Appena infatti fu
questi
lungi dalla città, Lucilla, partitasi dalle Madda
si è che il Governatore gli dette ragione, e ne scrisse al Podestà in
questi
termini : 1636, ai 5 di giugno. « Stando l’occu
e un terzo gemello cruccioso e collerico, rappresentando a perfezione
questi
tre differenti caratteri. Fu estremamente gustato
mpa del paralitico ajutato da’suoi figli : a piedi dell’incisione son
questi
versi : Si la peinture d’une image est la vérité
« Figli miei — dice loro il morente con un fil di voce — l’autore di
questi
versi non vi conosceva. »
ia à recitare etiam nel Teatro dei SS.ri Grimani adempito che habbino
questi
SS.ri alle debite convenienze coll’A. S. p le cos
ra. Quarto, non volendo in fine la Sig.ra Clarice accettare alcuno di
questi
trè progetti, S. A. risolve di continuarli la sua
ò? “E perchè (ripiglia l’Apologista) non poteva il Metastasio ricavar
questi
tratti da Calderòn”? M’ingegnerò di appagarvi. Ma
li argomenti di Erode per dissiparli la loro dialettica, che converte
questi
due personaggi reali in due discepoli degli Arabi
neza? Per non insultare cesso dall’esemplificare più oltre. E non son
questi
(dirà già fra se il Sig. Lampillas) i Drammi Cald
Lampillas) i Drammi Calderonici, che si avvicinano alla Tragedia? In
questi
non trovansi quei tratti patetici da voi accennat
iro nel vostro Poeta, avrebbero impedito il nostro dal trarre mele da
questi
favi. E quello spirito elettrico (sento dirvi anc
uoi per alcune tragedie al pari di Cornelio e di Shakespear, benchè a
questi
tanto inferiore. La lunghezza delle scene, le str
sentiero della vera drammatica colà sino al suo tempo sconosciuta. Fu
questi
Martino Opitz di Boberfeld nato nel 1597 e morto
1636 tradusse l’Antigone di Sofocle corredandola di dotte note. Tutti
questi
componimenti scritti con eleganza superiore a qua
inti ?… Avea i capei lunghi di finissim’oro, dice il Valerini. O eran
questi
del Rossi comici non a noi pervenuti ? Eppure l’u
eran questi del Rossi comici non a noi pervenuti ? Eppure l’unione di
questi
tre nomi, Vincenza, Lidia, Orazio, potevan beniss
andar colà a recitare, potrebb'essere Lombardo nostro. Che abbia poi
questi
che vedere con Bernardino Lombardi, del quale il
son venuto a darvi saggio di questa bell’opera, c’oggi vi recitaranno
questi
dotti figli ; et se non avrà pronunzia Varroniana
’essere esaudito ; rimarrà da me seruito con ogni affetto, ma non con
questi
dui, e poi uolendo Trappolino e la moglie, non u’
no personaggi ; domandi à tutti i Comedianti, come siano impertinenti
questi
due : ma caro padrone, non palesi questa lettera
l Ser.mo Signor Duca, perche mi conuerrebbe ammazzarmi in Bologna con
questi
, mi conserui in sua grazia, mostri il mio affetto
sa a quei dolenti, O affamati, e teneri Bambini Lagrimosa proruppe in
questi
accenti : Figli, viscere mie, Più del mio stess
se commosso Disarmeresti le nemiche squadre. Figli, care pupille Di
questi
occhi piangenti, Figli, i vostri lamenti Mi trafi
trafiggono il core, Voi morite di fame, io di dolore. …………. Prima di
questi
Capricci aveva inserito del 1613 a Venezia alcune
lla Compagnia di Giuseppe Imer al figlio Monti, terzo amoroso, quando
questi
se n’andò col padre, dottore, a Napoli ; e Carlo
so, sostituire Agostino Fiorilli nella maschera del Tartaglia, quando
questi
si tolse dalla Compagnia d’ Antonio Sacco per rec
da alcuni anni fa valere il suo merito, e può fra le buone attrici di
questi
tempi essere plausibilmente annoverata. »
Rebecchi Margherita. « Comica assai giovane, che fiorisce in
questi
giorni (1782), e che può occupare un degno posto
a essa per rispondere a un invito del Bearnese. Comunque fosse, nè di
questi
, nè di Paolo di Padova (V.) capo di altra compagn
on vuole domandar la compagnia senza sicura certezza di hauerla, onde
questi
napolitani facilmente hauranno disfatta la congui
non abbisogna nè di stupidi panegiristi, nè di satirici esageratori:
questi
la irritano, quegli l’addormentano. Palliare le d
Viage de España valgono più di ventimila Volumi Apologetici: dapoichè
questi
(bisogna confessarlo) sono totalmente inutili, an
ole? Ecco aperta la scientifica strada con una Università, che sino a
questi
dì era stata infruttuosa sin dalla sua fondazione
ricoltura, e l’Industria, sapienza volgare pregevolissima. Ma dopo di
questi
bei passi le Nazioni procedono oltre e coltivano
Or perchè non si afferma il medesimo de’ Fenici? Perchè la venuta di
questi
si ha da riguardare come l’epoca della istruzione
elle Fiere di Tarteso. Ora se i Samj furono i primi, se queste Fiere,
questi
Emporj non erano sfiorati, o frequentati da altri
la dissero i Fenici. Ora se vi regnava Argantonio, e secondo Erodoto
questi
vi ammise i Focesi, forza è che la venuta de’ Fen
ompere i più solidi, e acuti ingegni! . . . . Queste illazioni false,
questi
discorsi viziosi, fallaci, abituano gl’ingegni a
tutte l’epoche degna dell’ammirazione universale, ma singolarmente a
questi
aurei giorni de’ PRINCIPI BORBONICI fiorentissima
Panzanini Gabriele. È
questi
il famoso Gabriele da Bologna, che sosteneva le p
i risi e i pianti in mano a sua voglia, e la voce e i gesti acconci a
questi
e a quelli, come egli ha, e fa avere a tutti colo
igo di vmiliare à V. A. S. come oggi a mezo giorno è urtata in uno di
questi
Molini una Barca, in cui ui era la Compagnia Comi
le il ballo è di fatica a quelli ancora che stanno a vedere. [Sebbene
questi
non sono che i rudimenti della danza, o piuttosto
cque già tra loro alla fine del Cinquecento, e tra loro apparirono in
questi
ultimi tempi i balletti della Rosa, di Arianna, d
Osserva ancora che Sileno è rubicondo fuor dell’usato. Chi ha legato
questi
capretti? Chi ti ha dato de’ pugni sul viso? Parl
Ulisse, e se un Ciclope poteva intenerirsi, L’avrebbe conseguito. Ma
questi
gonfio della propria robustezza e potenza prende
immensa; per me si scanna, per questo ventre, e non già per alcuni di
questi
tuoi Numi. Il ventre è più vicino di Giove, tresc
e, in Aulide e in Tauri, ed il Telefo. In qual guisa egli maneggiasse
questi
argomenti tragici scostandosi dalla tragedia senz
di Dannasillide contemporaneo di Euripide si esercitò felicemente in
questi
piccioli onesti mimi, che si chiamavano ηθολογοι,
tomimi, Pitauli e Corauli tutti in essa cantavano e consabulavano. Ma
questi
rappresentatori non potevano mostrar sempre la lo
roviamo uno assai puerile. Non mancava la Grecia di ciurmatori, e tra
questi
alcuni che portavano il nome di Neurospasti. Essi
Osserva ancora che Sileno è rubicondo fuor dell’usato. Chi ha legati
questi
capretti? Chi ti ha dato de’ pugni sul viso? Parl
Ulisse, e se un Ciclope poteva intenerirsi, l’avrebbe conseguito. Ma
questi
gonfio della propria robustezza e potenza prende
si scanna, per questo ventre per questa gola, e non già per alcuno di
questi
tuoi numi. Il ventre è più vicino di Giove: tresc
nie in Aulide e in Tauri ed il Telefo. In qual guisa egli maneggiasse
questi
argomenti tragici scostandosi dalla tragedia senz
di Dannasillide contemporaneo di Euripide si esercitò felicemente in
questi
piccioli onesti mimi, che si chiamavano ηθολογοι,
tomimi, Pitauli e Corauli tutti in essa cantavano e confabulavano. Ma
questi
rappresentatori non potevano mostrar sempre la lo
roviamo uno assai puerile. Non mancava la Grecia di ciurmatori, e tra
questi
alcuni che portavano il nome di neurospasti. Essi
naufragare ; e che poi assistiti da Netunno (il quale lasciavali con
questi
due versi : restate dunque amici al puro aer ser
poi con Alessandro Monti, con Robotti, e con Gaetano Vestri. Nel ’59
questi
andò con Bellotti-Bon, e Kodermann lo sostituì. S
Vannini Gio. Battista. È
questi
senza dubbio quel Battista da Rimino (V), Zanne d
naturale, fosse da preferirsi a un altro Teatro privo di quasi tutti
questi
pregi. Ma il Lampillas mi dice che questo è un pr
ragguaglio, per le alterazioni vantaggiose fatte all’antica scena da
questi
ultimi felici Drammatici. E molto più perchè osse
econdochè si vede nell’Eloquenza Italiana di Monsignor Fontanini1. Ma
questi
sono fatti istorici, cioè i nemici capitali dell’
ad tolerabilem aliquem statum progressionis. Che quelli che seguirono
questi
primi Comici balbuzienti, introdussero la Commedi
D. Pietro, i semi della Commedia Spagnuola del 500. le sembrano forse
questi
semi originariamente pontici e silvestri?” Ma dov
semi originariamente pontici e silvestri?” Ma dove sono mai, ripeto,
questi
semi dolci, preziosi, di cui si pasce solo l’Apol
appia bene V. S. che questo è un bordello d’ innamoramenti di p…… con
questi
furfanti ; e questo è quanto mi occorre per hora.
ritrouare mà douete Compatirmi perche il tempo non mè lò permise ; Dà
questi
miei Compagni uiene fatto instanza appresso il Se
sideravansi que’ vasi di rame che rendevano la voce più sonora, e che
questi
non istimaronsi necessarii, perchè i tavolati a u
utti, non potendo contenere che ventiduemila spettatoria. Nè anche in
questi
teatri stabili Romani si collocarono i vasi di ra
sideravansi que’ vasi di rame che rendevano la voce più sonora, e che
questi
non istimaronsi necessarii, perchè i tavolati a u
tti non potendo contenere che ventiduemila spettatori151. Nè anche in
questi
teatri stabili Romani si collocarono i vasi di ra
e sotto il nome di Diamantina. Ci è noto il suo valore artistico per
questi
versi del Loret pubblicati nella sua Muse histori
alle memorie mss. del Ghiselli : È da sapersi che due sere prima che
questi
istrioni terminassero le loro comedie furono gett
compagnia diedi parola all’Illmo. Residente di Venetia in Napoli, se
questi
uengheno no so come fare, mi rimetto A V. S.ma ob
si di concorrere nelle mie sodisfattioni, che di già mi persuado, che
questi
incontrerà nè suoi occorrenti l’assistenza delle
ojano, quando appunto la commedia italiana pareva metter per opera di
questi
tre, intelligentissimi, radici solide e profonde
che sembra sostenesse collo Zanni Scolari, la parte del Magnifico. A
questi
si aggiunser poi e il Barbetta col suo ragazzo, e
pg] Suonava ancora con assai maestria la chitarra, il che sappiamo da
questi
quattro versi che son sotto al ritratto di Bonnar
i eccessive. Ma sventuratamente sono i delitti posteriori a’ vizii, e
questi
menano graduatamente agli eccessi dopo di aver co
proprie case e ne’ collegj, è lo stesso che ci si presenta quando da
questi
usciamo? Qual discordanza tra l’uno e l’altro! Ci
pienamente di quel che altra volta non feci, gli sforzi fatti sino a
questi
tempi ne’ paesi conosciuti per dipignere sui teat
. A me basterebbe che le mie vigilie o almeno i principii additati in
questi
primi fogli intorno al l’utilità e al l’eccellenz
o costo di chi quì favelli l’Amico di Venezia. b. Servano di esempio
questi
pechi tratti dal l’Entusiasmo: poco a poco da peu
so si andrà affievolendo fino al torpore. Se, appunto come si dice in
questi
casi, l’ingegno governa l’artista incosciente, e
Lorenzo chiedesse l’opinione mia, le direi di credere alla parola di
questi
ultimi soltanto. Una malattia al ginocchio l’al
Di Lorenzo ; e però cedo la parola a chi s’occupò dell’arte di lei in
questi
ultimi tempi. ……………………….. Ora, è una vera gioia
stà. Enrico Corradini. .… Tina Di Lorenzo ha fatto indubbiamente in
questi
ultimi anni lunga via nel cammino dell’arte : la
o negli sforzi Logici e Rettorici, perchè dove i Fatti sono contrarj,
questi
sforzi sono languidi soccorsi, che, se volete, po
tempo, in cui gran parte delle Maschere ridicole s’inventarono! Ma da
questi
prendete idea delle Poesia Drammatica Italiana? U
eatro. Vi furono almeno cento Commedie degl’Intronati di Siena (anche
questi
Accademici, e non Commedianti, sapete, Signor Lam
? Fra quelli che non sono Apologisti sono i tempi delle Scienze; e in
questi
tanti valentuomini, gloriosi ornamenti delle Acca
altro entusiasmo, che il cammino insegnato dagli Attori. E con tutti
questi
soccorsi si producono certi mostri, certi parti i
a ignorancia que ensalzada veo “en cien mil disparates recitados.” E
questi
spropositi furono da esso esaminati nel Don Chisc
eatri non si è detto, se non una minima parte de’ difetti additati da
questi
Nazionali, ed al contrario si sono rilevati i pre
ogliono risvegliare gli Spettatori (che questo vuol dir Teatro); ed a
questi
due Libri Mondo e Teatro, due cose distantissime
sioni di Rapin da lui citate, e soprattutto la lettura di Moliere. Da
questi
studj nacque in lui l’amore per la Commedia di Ca
suoi con alcune tragedie al pari di Corneille e Shakespear, benchè a
questi
di molto inferiore. La lunghezza delle scene, le
prì il sentiero della vera drammatica sino a lui colà sconosciuta. Fu
questi
Martino Opitz di Boberfeld nato nel 1597 e morto
tani censurano l’Opera, che manda a morire gli Eroi cantando. Adunque
questi
Criticastri non censurano il Canto come si trova
ro. Più nettamente si dice nella Storia de’ Teatri poco appresso, che
questi
Periodici Pedantini decidono, che il canto rende
ne ha, Signor Lampillas, ve ne ha, nè sono pochi, nè scioli da cassè
questi
, che io pur chiamo Criticastri; anzi sono tenuti
ri quegli effetti, che non ci fanno sperare i moderni? Non ignoravano
questi
valent’uomini, che sebbene non era il canto sceni
ivi (diciamo così), e ne’ Cori, in quelli entrando il Diatonico, e in
questi
l’Enarmonico. Sapevano que’ dotti Italiani, che l
l’agilità della voce senza curarsi della verità richiesta dal Dramma;
questi
risparmiavano la maggior parte del travaglio, che
iuste espressioni musicali i recitativi a seconda degli affetti, e di
questi
Recitativi disbrigandosi in una notte o due, e da
, il Manfredi, e la Poesia fe qualche passo verso il buon sentiero, e
questi
trassero l’Opera dal maraviglioso della Mitologia
ose arditezze felicemente superate colla loro voce. Il gran nome, che
questi
famosi Cigni acquistarono per l’Europa, l’applaus
sica secondandola ricerca le vie del cuore dello Spettatore. Simile a
questi
recitativi fu il Pigmalione del Filosofo, Poeta,
Re come pedagoghi? E’ più del Canto verisimile lo studio, che pongono
questi
Attori in sentar bien el verso, vale a dire in tr
più divertiva come una volta. Intanto, io prego Vostra Maestà di aver
questi
comici come raccomandati alla Sua benevolenza e a
società, per un triennio, con Luigi Raspantini e Irma Grammatica. In
questi
ultimi tempi scrisse Un biglietto d’andata e rito
uitar li podesse in dove i va, Gran versi in quantità farghe vorave a
questi
do soggetti o canzon, o capitoli, o sonetti. Ma s
tor dialettale Toselli (V.). Scritturato da Bellotti-Bon (V.), quando
questi
si suicidò, formò compagnia con alcuni superstiti
di lui nella Rivista : Salvator Rosa ha sopra il Vergnano (recitava
questi
al Nuovo in Compagnia Pezzana) il vantaggio della
assione. Un re che parla posatamente, un filosofo che silogizza (e in
questi
esempi si racchiudono tutti gli altri di simil ge
cci, vezzose e dilicate negli amorosi, regolari ed eleganti in tutti;
questi
sono i requisiti dello stile nella pantomima. S’a
i nei funerali di Castore, e in più altri drammi. Ma s’avverta che in
questi
e simili casi la danza non è propriamente pantomi
on rapportandola all’azione principale, come apparisce chiaramente da
questi
versi d’Orazio nell’Arte poetica: «D’attor le pa
li che vorrebbono legittimare l’abuso coll’esempio degli antichi, che
questi
non introdussero mai la danza nelle azioni teatra
cuni pensorono che fosser veri, che gittavan fuoco dalla bocca ecc. A
questi
s’accostò il buon Jason, e feceli arare posto lor
o uomini armati all’antica, tanto bene quanto cred’io che si possa; e
questi
ballarono una fiera moresca per ammazzar Jason; e
e gran papagalli di quelli tanto macchiati di diverso colore, e tutti
questi
erano tanto ben fatti, Monsignor mio, che certo n
certo non credo che mai più si sia finto cosa simile al vero; e tutti
questi
uccelli ballavano ancor loro un brando, con tanta
note infine, in una delle quali parlando della Calandra dice: «Onde a
questi
tempi in Francia sogliono rappresentare quelle lo
rie di note lunghe lente e posate accompagnate dal pochi strumenti, e
questi
de’ più gravi, cosicché i brillanti giovani e le
anta voga nel secolo passato180. Quinaut e Lulli, quegli come poeta e
questi
come compositore, furono i primi a dar qualche id
e l’artefice, e ponderato l’effetto che in me cagiona il rapporto tra
questi
e quelli, io n’avrò una misura inalterabile e cer
perfezionata l’hanno piuttosto avvilita e corrotta. [33] Applichiamo
questi
principi semplici, chiari e verissimi all’odierna
ate da lui divisano d’uccidere i rapitori, e fuggirsene. Ma destatisi
questi
inseguiscono il pargoletto, che s’invola frettolo
Maometto, sento all’improviso la prima arcata dei violini, parmi che
questi
vogliano rasciugar le mie lagrime dicendomi: «Non
nava dar alle donne le virtù degli uomini perché quelle non dassero a
questi
le proprie debolezze, che faceva d’uopo ispirare
suo primo ministro, il quale lo trasmetteva ad un altro subalterno, e
questi
ad un terzo finché l’ultimo di tutti colpiva a im
dai sensi, e per conseguenza non può spaziare al di là di quello che
questi
le somministrano, e che viene appoggiato ad un’in
ritico incontentabile desidera in lui una maggior dose di fuoco. – Ma
questi
critici son pure i gran seccatori. Gli editori d
innamorata nella Compagnia Medebach al fianco di suo marito. Recatosi
questi
a Parigi del 1767, ella si fermò per alcun tempo
unti fin qui. È passato il Tellini dagli amorosi ai primi attori e da
questi
a parti di minore importanza ; e anc’oggi, di com
io latino, giacchè troviamo diversi scrittori Atellanarii latini. Tra
questi
si distinse Lucio Pomponio Bolognese, il quale fi
tto si rivolse il popol tutto a mirar Cesarea. Ma quantunque sentisse
questi
le punture, mantenne la parola quanto al premio,
tillo e Pilade famosi istrioni ballerini del tempo di Augusto. Al più
questi
diedero all’antica arte pantomimica un gusto più
che ne fa Lattanzio nel libro I, c. 20 delle sue Istituzioni Divine,
questi
giuochi Florali furono istituiti da una cortigian
na festa destinata al trastullo della plebaglia. Notabile è ancora in
questi
giuochi che le meretrici vi andavano a suon di tr
io latino, giacchè troviamo diversi scrittori Atellanarii latini. Tra
questi
si distinse Lucio Pomponio Bolognese, il quale fi
o si rivolse il popol tutto à mirar Cesare140. Ma quantunque sentisse
questi
le punture, mantenne la parola quanto al premio,
cientia. Sat est disertus, pro quo veritas loquitur &c. Dopo
questi
si distinsero tra’ mimografi Lentulo, di cui fave
tillo e Pilade famosi istrioni ballerini del tempo di Augusto. Al più
questi
diedero un gusto più moderno all’antica arte pant
ssis; Vult sua plebejo sacra patere choro. Notabile è ancora in
questi
giuochi che le meretrici vi andavano a suon di tr
nferiori a quelle del Greco e Romano Imperio? Se dunque le vicende di
questi
seppellirono sotto le loro rovine tanti componime
verun Teatro Moro-Ispano? Faccia il Signor Lampillas il confronto di
questi
argomenti co’ suoi, e di buona fede ci dica, qual
ino uno sciocco malizioso da Bergamo. Ma vedasi in margine ciò che di
questi
e di altri simili personaggi comici ridicoli scri
Greci, de’ quali non avrà egli certamente preteso parlare; perchè tra
questi
non vi fu schiera di commedianti, nella quale non
a d’esserlo, e qualche volta non aveva che vapori di soio comando. In
questi
ultimi casi bastava a propor di dare una bella pa
a parte, se ne incaricò volentieri, e rappresentolla a perfezione. A
questi
vapori che il Goldoni crede più immaginari che si
ro Pepoli che n’ebbe contezza, chiese da Venezia all’autore suo amico
questi
ultimi notamenti per inserirli nella nomata Stori
cademici, e chiede la protezione di qualche Principe, « acciò possano
questi
giovini operare con maggior vigore, et esimersi d
assione, e diversi misteri del vecchio e del nuovo testamento. Uno di
questi
drammi della Passione scritto circa la metà del s
ra e ’l pastorale, rappresentavano farse satiriche e insolenti. Tutti
questi
spettacoli francesi di questo secolo erano scuole
VI contiene una dipintura della vita di due persone maritate. Oltre a
questi
giuochi cominciarono gli Alemanni verso la fine d
con voi degli Orator l’Archimandrita, e direbbe, leccandosi le dita,
questi
dell’alma mia sono i confetti. Ma che sto a dir !
che i compagni abino corisposto con poco termine, poichè sapendo che
questi
mi stimolano a pigliar questo impiego, dissero ch
da sua moglie per recitare in comedia………………… ………………………… Non sarebber
questi
per avventura il padre e la madre, nel cui nome,
a rapportati i difetti. A dirla io non posi studio veruno a ponderare
questi
difetti diffusamente rilevati da quell’Erudito; e
vi contentate di congetturare, e di copiare gli altrui giudizj. Ma se
questi
sono erronei, malfondati, dove va allora il vostr
gici Gentili in sì fatte cose non corre uguaglianza veruna; perchè se
questi
introducevano i loro Numi sulla Scena, ciò faceva
ero acconciamente gli Esseri allegorici personificati da’ Gentili; ma
questi
nulla hanno che fare con la Trasformazione. Trovi
vuto, e il Poeta soggiacerà alle censure della Filosofia. Non so se a
questi
fondamenti si appoggiasse il Montiano; quanto a m
, volesse distruggere la censura, cominci dal bombardare e incenerire
questi
fondamenti. A lui riescirà facile trovando qualch
Apologista per non avere mentovato i pregi di questa Tragedia. Ma con
questi
principj capricciosi, con tali assurdi e difetti
che più di una volta mi sono imbattuto in una Tragedia infelice con
questi
medesimi pregi, che rapiscono l’Apologista. Anche
, mio Signore, egli è impossibile il ridurre tutte le parti di essa a
questi
capi generali. Dopo molti e molti riflessi mi son
ri, i poeti ed i filosofi ancora han disaminate le varie proprietà di
questi
piedi e di questi numeri: e comecché una pronunzi
ilosofi ancora han disaminate le varie proprietà di questi piedi e di
questi
numeri: e comecché una pronunzia esatta basti per
il verso tetrametro, il quale è composto di trochei. Ora una serie di
questi
medesimi piedi m’ha espresso il movimento proprio
il Padre Montfaucon furono di parere che non si potesse riflettere a
questi
nella pronunzia senza distruggere l’armonia del v
sieno strumenti arbitrari e fattizi delle nostre idee, niente di meno
questi
strumenti ponno essere, e sono in realtà più aspr
opo aver notati i differenti generi di musica soggiugne che ognuno di
questi
avea un modo e un’energia sua propria, e che il c
a, né cromatica, ned enarmonica, ma piuttosto un intreccio confuso di
questi
tre generi194, e ciò ch’è più, discorrendo questa
ta opinione ricorrono all’autorità de’ Latini, ma non s’avveggono che
questi
non aveano e non doveano aver nemmeno della poesi
196. [NdA] Secondo Iginio, Apolline non vinse Marsia se non perché
questi
che servivasi d’un flauto adatto soltanto al modo
diani, Cesare in Egitto, ed altri. Per dare un’idea della riuscita di
questi
spettacoli, basti dire che a Milano, mentre al gr
i par bene stabilito se il pubblico più volentieri accorresse a veder
questi
che a sentir quelle. E il n. XV del Giornaletto r
apoli, ov’eran Camillo ed Orsola, e un Alessandro, forse figliuolo di
questi
. Gertrude, separatasi dalla famiglia, si recò nel
er un triennio qual prima donna dai soci Petrelli e Fabrici. Passò da
questi
con Romualdo Mascherpa e collo stesso ruolo ancor
la figlia Luigia, che del Vestri doventò poscia la moglie. Staccatisi
questi
dopo alcuni anni, scritturati da Bellotti-Bon, i
tto verdi e robusti i suoi rami. Continuando in tal guisa lungo tempo
questi
Cori pastorali, ed inni Dionisiaci doveano natura
el l’opera citata lib. 13, cap. 17. b. Qualche Francese ha confusi
questi
due Frinici; e noi ancora nella Storia de’ Teatri
Alberghetti Alessandro (V. Gnochis). Alberghini — Angelica. Divido
questi
due nomi, perchè non è ancora accertato trattarsi
: onorate pertanto o LUCCHESI col vostro concorso gli umili Attori, e
questi
due Spettacoli ; perdonate loro ogni mancanza, me
soriere intendeua di trattenerli nella parte di detto Cintio, essendo
questi
ricorso a S. A. Serenissima, la medesima Altezza
Algarotti nel corso dei suoi soggiorni all’estero. Vedono la luce in
questi
anni: Saggio sopra la giornata di Zama (1749), Sa
a tutte le componenti del teatro musicale. È in questo contesto e con
questi
presupposti che va considerata la difesa della ce
garotti, rifacendosi ad argomentazioni diffuse nella trattatistica di
questi
anni, prende la distanza. L’argomento deve sottos
a tratta anche dai modelli francesi. Un altro contributo che risale a
questi
anni sono i saggi scritti in forma di lettera inv
delle passioni. La ricchezza di pubblicazioni sull’opera in musica in
questi
anni e l’urgenza di dare risposte alla crisi del
possibili destinatari e in funzione del dibattito complessivo che in
questi
anni si aggiorna costantemente, in tutta Europa.
Istituto veneto di Scienze Lettere ed Arti, 2014, pp. 159-201. 3. Su
questi
aspetti relativi alla produzione poetica cfr. F.
s cœurs, De cent plaisirs font un plaisir unique. 15. Cfr. per
questi
aspetti A. L. Bellina, «Cinque argomenti nel Sagg
era fermato col figlio maggiore per riposarsi la notte. Ho seguito in
questi
cenni il notiziario del Colomberti ; ma, o egli h
risolveva in un particolare di verità viva e potente, quasi cruda. In
questi
contrasti, che parevano cercati nella poetica di
aviso dell’arrivo di Cintio et altri, dove daremo principio in uno di
questi
Theatri marti V di aprile, con che in sieme con m
e la Corte con l’arte sua. E questo ufficio accordatogli dal Duca, e
questi
entusiasmi forse, il Martinelli, anima indemoniat
frasi già dette ne’Frutti delle moderne Comedie, e non saprei dire se
questi
sieno un rifacimento in ristretto di quelli per l
ristretto di quelli per la stampa, o se quelli sieno una parafrasi di
questi
pronta per una nuova edizione. A ogni modo vi si
i, su le pubbliche piazze strascinata. Un altro bene seguirebbe doppo
questi
, che ristretto il numero de’recitanti, quel poco
I.III.18). Se c’è un eroe della storia — eroe musicale non politico —
questi
è, occorre dirlo subito, il tedesco Christoph Wil
modo d’esemplo, fossimo stati presenti alla dissavventura di Priamo,
questi
sarebbe stato per noi un oggetto di passione, poi
sero «movimento», quali «gravità», quali «posatezza». Si capisce come
questi
consigli retorici andassero contro il trionfo del
trastullare, senza che il pittore abbia messa veruna connessione tra
questi
due personaggi?» (VI.II.7: si ricordi che Planell
e rappresentazioni che più hanno voga ne’ lor paesi, avessero in mira
questi
due grandi oggetti. E da che oggi in Europa, e pa
ente nella parte della poesia, ciò è del dramma. [Sez.I.1.0.8] Erano
questi
spettacoli variamente allora intitolati; talora f
più abili artefici venivano a tal effetto impiegati25: per modo che a
questi
spettacoli dobbiamo soprattutto ascrivere i mirab
sotto le note altro che intermedi, de’ quali parecchi ne compose. Tra
questi
, uno più all’opera in musica che a qualunque altr
o di cappella fiorentino, a mettere quel dramma sotto le note; il che
questi
fece nel 1597 nel qual anno medesimo fu la Dafne
lla nel 1600, questa nel 1608, messi anche in musica dal Peri. Furono
questi
melodrammi accolti con tanto applauso dagl’Italia
sene il cammino giova moltissimo il guadagnarli prima i sensi, esse a
questi
diriggono i loro primi attacchi. Quindi è, che qu
ra dell’estremità delle labbra) e quella del mento, talmenteché tutti
questi
spazi sieno tra le medesime parallele compresi; s
modo d’esemplo, fossimo stati presenti alla dissavventura di Priamo,
questi
sarebbe stato per noi un oggetto di passione, poi
stetico e ‘l patetico proprio di ciascheduna. Veggiam ora come vadano
questi
regolati nelle facultà che concorrono nel nostro
rivar la bellezza de’ versi del melodramma [Sez.II.1.2.1] Come da
questi
cinque fonti derivi l’estetico della poesia itali
rte che riguarda la lunghezza e la brevità delle sillabe sia stata da
questi
sempre trascurata con sommo discapito dell’italia
di diverso metro maggior bellezza si accrescerebbe a’ nostri versi, e
questi
più sofficienti si renderebbero or colla tardanza
sillabo e da un settenario, perciò ben si accoppia col primo, come in
questi
del Gigli: Per giurar sopra l’onde d’inferno Giu
7] Perciò ancora il medesimo decasillabo ben si affà all’ottonario in
questi
del Rolli: Lungo appesa in ozio altero, Sprezzat
or mi torna al petto. [Sez.II.1.2.18] E l’ottonario al novenario in
questi
del Conte Pegolotti: Su trinchiamo quel Falerno
r simigliante ragione ben consuona l’ottonario col quinario, come son
questi
del Zeno: In sì gravi angosce e pene Quella che
binazione nasce la rapidità e la tardanza de’ versi. Esempigrazia tra
questi
due: Di fior deh a me raccogli, Aglaia, un moggi
tro peggior non v’è. [Sez.II.1.2.25] La rapidità che ognun sente in
questi
versi, nasce da ciò che essi non hanno acuto né s
Sia facile a soffrir. [Sez.II.1.2.31] Quanto poi a’ versi più brevi,
questi
sono da adoperare con circospezione, perché quand
o a qui osservato, vale in qualche modo anche pe’ recitativi: onde da
questi
brevemente ci spediremo. Il recitativo adunque am
bo e ‘l settenario, talora sciolti e tal altra rimati. Nell’unione di
questi
due versi, e nell’uso della rima, il poeta non è
e un pregio. Perciò entrando noi ne’ seguenti capitoli a ragionare di
questi
cinque punti, in cui sta tutta la differenza del
ranamente virtuoso, né malvagio. Egli dovea tenere un certo mezzo tra
questi
caratteri, perciocché dovendo ordinariamente la t
questa: mercecché lo spettatore tanto più ama il protagonista, quanto
questi
è più virtuoso. Perciò il protagonista dell’antic
ere perfetti, ancorché a qualche difetto sien sottoposti, non venendo
questi
da abito vizioso, ma dalla limitazione dell’umana
nire a’ drammi loro una musica cianciosa troppo e snervata. Nondimeno
questi
lodatori della sola antichità poteano pur riflett
l’ottava alta e bassa, di poi la quinta, la terza ecc., la cagione di
questi
vari gradi di perfezione, che si osservano nelle
ello onde vien posseduta. Gli antichi oratori distingueano molto bene
questi
tuoni propri di ciascun affetto: e Gracco, per in
z.III.1.3.2] Ora il patetico della musica consiste nell’imitazione di
questi
tuoni, per mezzo della quale essa ci dispone gagl
servire alle passioni (che io nervi diatetici chiamerò per innanzi) e
questi
sono quelli che serpono per le regioni del petto
a voce tremola e quali saltellante, che gli accompagna tutti, essendo
questi
effetti dell’irritamento de’ medesimi nervi diate
arsi in noi una classe di nervi addetti all’uffizio delle passioni, e
questi
essere propriamente quelli che diatetici noi abbi
rovano dentro la sfera dell’ondeggiamento ch’egli forma nell’aere, se
questi
corpi abbiano un determinato tuono, e propriament
tai nervi, e per quella corrispondenza che passa tra il movimento di
questi
e le passioni dell’animo, il loro oscillamento ne
i propri ad eccitare e regolare una data passione53. Ed a ciascuno di
questi
modi corrispondeva ordinariamente tal passione ne
i troppo acuti o troppo gravi. E quelle rare voci che danno in uno di
questi
eccessi, sentendo assai del ridicolo, mal converr
un maestro di cappella un recitativo obbligato. Quando egli giunse a
questi
versi: Ah, giusti Dei, non fate, Ch’io più soffr
rtenze i nostri maestri si porranno alla composizione de’ recitativi,
questi
diverranno vari e interessanti; ed unita alla nat
potrebbe dispensar d’ora innanzi d’aprire i teatri. Basterebbe che a
questi
sostituisse publiche accademie di musica, le qual
ciò sia proceduto dalla pronunziazione più negletta in quelli che in
questi
. Cap. II. Della pronunziazione propria dell’op
il tempo e ‘l tuono ad ogni sillaba del dramma musicale, ha liberati
questi
ultimi da sì fatte sollecitudini. Non per questo
corrente, senza che persona se ne avvedesse. Sarebbe desiderabile che
questi
virtuosi avessero una volta fitto in capo, che ci
egnare in iscritto85. Perciò, dopo avere esposto i primi rudimenti di
questi
arte, entriamo nel capo seguente ad additare agli
atro d’ogni passione e d’ogni carattere. Nondimeno, siccome pochi tra
questi
convengono alla tragica dignità, è necessario che
ine. [Sez.IV.3.0.7] Dappoi che l’attore avrà procurato di derivare da
questi
fonti la bella e l’eloquente pronunziazione, egli
1.0.3] Adunque l’inventore degli abiti si tenga egualmente lontano da
questi
due scogli. L’abito del suo personaggio conservi
monotono e freddo. L’occhio perderà di vista i personaggi, subito che
questi
cesseranno di muoversi. Quanto è poi all’armonia,
nella composizione degli abiti non sarà consultato sì fatto rapporto,
questi
e le scene si pregiudicheranno scambievolmente, e
to l’ingegno d’un sagace artefice, che gli dia risalto e bellezza. Ma
questi
, nell’adornarlo, convien ch’abbia l’occhio a non
altra figura quella d’una semiellisse troncata sull’asse maggiore; e
questi
hanno per loro l’autorità del celebre Palladio, i
fatti vasi invigorivano mirabilmente la voce degli attori. Dodici di
questi
(tanti essendo i semituoni, che compongono la sca
della fascia una cornice architravata, ne avverrà delle due l’una; o
questi
membri riusciranno meschinissimi e sproporzionati
l fondo comune del ballo e del gestire sono i movimenti del corpo. Ma
questi
movimenti nel ballo sono anch’essi intercisi e di
r di cadenza, nasce appunto perché egli non lega con simmetria veruna
questi
tempi de’ suoi movimenti e della musica. Noi siam
trastullare, senza che il pittore abbia messa veruna connessione tra
questi
due personaggi? O se vedesse che in un edifizio l
mbidue, tanta dipendenza hanno dagli spettacoli, ben si vede quanto a
questi
sia necessaria la direzione d’un capo dotato di p
lla nazione. Veggiamo in breve, come s’abbia egli governare intorno a
questi
tre punti. Cap. II. Come vada procurata la buo
opera; s’egli sotto sì spezioso pretesto si rilassa punto punto sopra
questi
due principali doveri; tenga per fermo, che lo sp
ente tra sé medesimi i motivi che ha Paride di negar Elena a Menelao,
questi
motivi sono insussistenti, contrari ad ogni dritt
i ciascuno il pensiero d’erigersi in tiranno della propria patria. Ma
questi
medesimi drammi riuscir potrebbero pericolosi a u
ze, e disposto a tutto intraprendere per punirlo dovunque s’incontri,
questi
motivi sono più efficaci che la derisione a mette
ò alcuni difetti che in veruna spezie di drammi debbono aver luogo, e
questi
sono i difetti naturali, poiché, non dipendendo e
9-850: ‘Certamente credo che in nessun tempo l’Italia fosse scarsa di
questi
novellatori, giocolieri, prestigiatori. Se in que
e loro braccia, a pro loro cadevano le grandi spese che portavan seco
questi
spettacoli: se riflettiamo a’ sottili ingegni de’
z.II.1.2.14] • voti innocenti: difficile identificare la paternità di
questi
versi citati exempli gratia (sono di Planelli ste
lli, ed un Giziello» (p. 36). [commento_Sez.IV.2.2.7] • insegnarono:
questi
, nell’ordine, gli autori citati da Planelli in no
orato ora un collerico, ora un furioso ora un addolorato, e ognuno di
questi
caratteri con moderazione. In realtà il fatto più
ita, Atreo in persona e poco dopo Tieste, o poi Egisto o Erope: tutti
questi
personaggi sono in un solo uomo» (Luciano, La dan
Francia o in Inghilterra. • notati d’infamia: Planelli si riferisce a
questi
due passi: «On ne pourroit sans une grande injust
p. Muratori, Antiq. Ital. Med. Aev., tomo II, diss. XXIX. 16. Furono
questi
statuti impressi in Roma nel 1584. 17. Riccoboni
chità. 50. Cic. De orat., lib. III. 51. Qualora però si vuole che a
questi
nervi appartenga il ministero delle passioni, con
o poi di quest’arte i più grandi uomini che la Grecia vantasse, e fra
questi
Simmia, Aristotile, Teofrasto, Aristosseno, Democ
ciò alcuni autori si restrinsero unicamente alla pronunziazione. Tra
questi
il Riccoboni scrisse un picciol libro intitolato
i indistintamente peccavano allora ne’ tre divisati punti. Erano però
questi
accidentali difetti non già essenziali de’ Teatri
Della sorte del re non fia geloso. Ati Lieti vivete; i voti miei son
questi
; Così bel nodo io strinsi; i vostri amori Io seco
le nel precedente atto manifestare a Cibele l’amore che ha per Ati, e
questi
l’interruppe perchè non si esponesse al furor del
ravvisse un solo anno, e cessò di vivere di anni 53 nel 1688. Vivendo
questi
due genii insigni nel tempo stesso, parve l’uno n
non aveva ricevuta scena veruna dal poeta. Così concorrevano entrambi
questi
rari ingegni a stabilire l’opera in Francia. Ma c
lla sorte del Re non fia geloso. Ati. Lieti vivete; i voti miei fur
questi
, Così bel nodo i strinsi, i vostri amori Io s
le nel precedente atto manifestare a Cibele l’amore che ha per Ati, e
questi
l’interruppe perchè non si esponesse al furore de
opravvisse un solo anno e cessò di vivere d’anni 53 nel 1688. Vivendo
questi
due genj insigni nel tempo stesso, parve l’uno na
non avea ricevuta scena veruna dal poeta. Così concorrevano entrambi
questi
rari ingegni a stabilire l’opera in Francia. Ma c
il Natale. Se alcuno di essi bestemmiasse e fosse inteso da’compagni,
questi
dovevan subito andarlo ad accusare. Altro di lui
aminati? Ditene dunque perchè non meritano questo nome. Fossero anche
questi
, come la Sofonisba, Dialoghi Allegorici? La vera
l vostro arzigogolo). “Ciò posto (dice dunque), ognun vede che fino a
questi
tempi non può dirsi inventato dagl’Italiani il Dr
à cangiata natura? non sarà più Ecloga? Non venne ciò in mente sino a
questi
dì, nè a straniero, nè a nazionale veruno prima d
ad alienarlo dall’impressione del dolore e della pietà. I Francesi in
questi
ultimi tempi hanno avuto varii scrittori di trage
ale) composto bizarro e mostruoso di tutte le parti che costituiscono
questi
generi diversi. Ophis, Meleagro, Clarissa, la Pru
; vous ne sentirez plus les atteintes de la misere. Sono assai vaghi
questi
tratti, e lo studioso giovane gli osserverà, gl’i
il poscritto è ormai più lungo dell’ articolo. Colpa del Rasi, che in
questi
diciannove anni ha voluto dar da fare al suo biog
sciano poco o nulla a desiderare dal lato dell’ esattezza. Se fosse a
questi
pregi accoppiato un maggior colorito locale, il t
uoli, piena di sentimento e di grazia. Un omino che fa dei versi come
questi
e prego e prego e prego, e nella torbida mente ge
ello alla Bolivar ; e ch’egli non si separava mai, a nessun patto, da
questi
tre elementi che costituivano il suo abbigliament
ero fu sullo stradale da Castel S. Giovanni a Stradella. Nel primo di
questi
paesi aveva recitato la sera il Medico olandese,
e secondo il disegno che ne diede l’immortale Ludovico Ariosto. Ma di
questi
ultimi teatri non sapremmo dire in quali parti av
ia a memoria senza dimenticarsi giammai alcuna ancorchè menoma cosa ;
questi
sono finalmente tutti quei pregi rari, che in lui
per lei : quegli La serva amorosa. La donna di garbo. La Locandiera :
questi
La [illisible chars]amorosa. La [illisible chars]
tto verdi e robusti i suoi rami. Continuando in tal guisa lungo tempo
questi
cori pastorali ed inni Dionisiaci doveano natural
che quantunque l’azione sembri languire alquanto ne’ primi atti, pur
questi
preparano ottimamente l’ orribile evento dell’att
io poeta, in una lunga scena di Elettra e del coro con Oreste, fa che
questi
appalesi la ripugnanza e l’incertezza che lo torm
rede, che allora la tragedia era una danza animata dall’intervento di
questi
genj mali e buoni piuttosto che una vera azione d
lutarco56 fu sotterrato presso Gela. O servisi però che la contesa di
questi
due gran tragici avvenne negli ultimi anni dell’o
rovo soltanto che quegli riprende nell’altro la soverchia baldanza, e
questi
di rimbalzo lo taccia di stoltezza; or dove sono
n tal vivacità che trasse dagli spettatori copiose lagrime. Con tutti
questi
pregi parrà forse, nè senza fondamento, troppo or
Tutto ciò che più turpe e più nefando Tra’ mortali si stima. In
questi
versi si vede egregiamente espresso quell’αῖμ’ εμ
molta proprietà per mezzo dell’Ajo di Oreste e per una cicatrice che
questi
avea sulla fronte sin della fanciullezza. Sofocle
nità e allegrezza forzata71. Voglionsi appunto osservar negli antichi
questi
bei tratti per ravvisarne l’alto ingegno e la mae
drammatica che non varia per tempo nè per luogo. Il tacciar quelli o
questi
per le maniere, per un decoro locale, variabile e
i lui passione un accento soprammodo grossolano. Si consolino intanto
questi
Greci Principi, e con loro Omero tacciato di non
a chiamata da Iride viene a turbare la ragione di Ercole a segno, che
questi
di sua mano saetta i proprj figliuoli. Nulla di p
lia e da Metastasio nel Gioas. Così non v’ha bellezza in Euripide che
questi
due gran maestri della poesia rappresentativa ero
ll’Andromeda come se si trovassero in teatro. Vedevansi per le strade
questi
deplorabili attori pallidi e sparuti andar follem
si sulla scena senza corone, senza ornamenti e con abiti lugubri. Con
questi
due rari ingegni finì la gloria della poesia trag
liano84 posponeva Eschilo di lunga mano a Sofocle e ad Euripide, e di
questi
due affermava non potersi facilmente decidere qua
ono. Egli fu ammazzato di un colpo di freccia, per quel che appare da
questi
versi di Ovidio in Ibin notati dal dottissimo Pie
ell’opera citata lib. XIII, cap. 17. 49. Qualche Francese ha confusi
questi
due Frinici; e noi ancora nella Storia de’ teatri
to di Laerzio, verrebbe contraddetto dalle favole che ci rimangono di
questi
due tragici. Aristotile così narra questo fatto,
avole antiche interno al luogo reca Metastasio l’Ajace; perchè avendo
questi
risoluto di uccidersi in un luogo solitario per n
cessori contentavano di prendere i personaggi ridicoli fra’ servi: ma
questi
baroncelli odierni cercano i loro buffoni fra’ ge
riotti la vera drammatica che fino a quel tempo non ben conobbero. Fu
questi
Martino Opitz di Boberfeld, il quale nel 1627, ep
intitolata Giuditta; e nel 1636 tradusse l’Antigona di Sofocle. Tutti
questi
componimenti regolari e scritti con eleganza supe
concedergliela richiede il parere di Mosé, Giobbe, Davide, e Geremia;
questi
consiglieri affermano che la merita per lo quarto
i eccessive. Ma sventuratamente sono i delitti posteriori a’ vizii, e
questi
menano gradatamente agli eccessi dopo di aver cor
pienamente di quel che altra volta non feci, gli sforzi fatti sino a
questi
tempi ne’ paesi conosciuti per dipignere su’ teat
e. A me basterebbe che le mie vigilie o almeno i principi additati in
questi
primi fogli intorno all’ utilità e all’eccellenza
lli di chi quì favelli l’Amico di Venezia. 9. (*) Servano di esempio
questi
pochi tratti dall’Entusiasmo: poco a poco da peu
anzichè il Domeniconi al posto di primo attore. Ci fu persino (e fra
questi
il Duca di Ventignano, soprintendente de’ reali t
olti e per la miseria, che era grave non meno. Era nata nel 1807 ; di
questi
ultimi tempi ella avea patito, patito assai, ma l
istica, essendo essa legata intimamente a quella del fratello. Quando
questi
lasciò il capocomicato, Achille staccatosi da lui
i studi d’ingegneria pei conti correnti della Banca Anglo-italiana, e
questi
, (’70-’71), per le parti di amoroso e generico in
e dell’Alt.za Vra per lui et per la sua famiglia. già mi persuado che
questi
incontrerà ne suoi occorrenti l’assistenza delle
Grecia. Si unì poi in società col Meneghino Preda ; poi, abbandonato
questi
le scene, si fece capocomico solo, conducendo una
armature vere, bandiere, musiche militari, ecc. Nè è da credere che a
questi
soli spettacoli egli fosse dedito : nel suo reper
anti, de’ quali se ne sono conservati nove. Il signor Gotsched chiama
questi
drammi precursori dell’opera italiana , perchè n
Con simili componimenti battevansi colà Luterani e Cattolici; benchè
questi
assai più tardi si valsero di queste armi teatral
imo mobile che conduca la sfera de’ miei pensieri a mover i passi per
questi
contorni. E se ben amore semina nel mio cuore abb
a si tira a buon fine. Ma perchè i documenti sono portati da’ comici,
questi
dalle sentenze miniate d’oro e conteste di credit
e a dissuaderli dal mal fondato abuso…… E conclude : Io fo sapere a
questi
non nati ingegni, aborti della conoscenza, che, a
rovo soltanto che quegli riprende nell’altro la soverchia baldanza, e
questi
di rimbalzo lo taccia di stoltezza; or dove sono
el grande oggetto: locuzione sublime in tutte le sue parti. Con tutti
questi
pregi parrà forse, nè senza fondamento, troppo or
ando Tutto ciò che più turpe e più nefando Tra’ mortali si stima. In
questi
versi si vede egregiamente espresso quell’ἀίμʹ εμ
to di Laerzio, verrebbe contraddetto dalle favole che ci rimangono di
questi
due tragici. Aristotile così narra questo fatto,
favole antiche intorno al luogo reca Metastasio Ajace, perchè avendo
questi
risoluto di uccidersi in-un luogo solitario per n
Mentre, che a tanti spirti de Zagni hozi è concesso l’uscirne fuor da
questi
ombrosi mirti, ecco Sivel, che da ti vien adesso,
ontini), Boccalino, Baccalaro, Zan Gurgola (V. Andreini Francesco). E
questi
sono un niente ancora appetto ai tanti nominati n
miotto, con quegli atti da furfante s’acquista un mirabile concorso ;
questi
collo sgarbato modo di dire, con la pronuncia bol
acrobatiche, conclude : Or da ogni parte si vede la piazza piena di
questi
Ciurmadori, chi vende polvere da sgrossar le vent
tano, al servizio del celebre Mondor, nel 1620 circa, a Parigi. Nè in
questi
soltanto, ma in altri ancora avremo da notare que
molta proprietà per mezzo del l’ajo di Oreste e per una cicatrice che
questi
avea sulla fronte sin dalla fanciullezza. Sofocle
enità e allegrezza forzataa. Voglionsi appunto osservar negli antichi
questi
bei tratti per ravvisarne l’alto ingegno e la mae
drammatica che non varia per tempo nè per luogo. Il tacciar quelli o
questi
per le maniere, per un decoro locale, variabile e
i lui passione un accento soprammodo grossolano. Si consolino intanto
questi
Greci Principi, c con essi Omero tacciato di non
ia chiamata da Iride viene a turbare la ragione di Ercole a segno che
questi
di propria mano saetta i figliuoli. Nulla di più
a e dal Metastasio nel Gioas. Così non v’ ha bellezza in Euripide che
questi
due grandi maestri della poesia rappresentativa e
l’Andromeda come se si trovassero sul teatro. Vedevansi per le strade
questi
deplorabili attori pallidi e sparuti andar follem
si sulla scena senza corone, senza ornamenti ed in abiti lugubri. Con
questi
due rari ingegni finì la gloria della poesia trag
el libro X c. i posponeva Eschilo di lunga mano agli altri due, e fra
questi
affermava non potersi di leggieri decidere qual d
di passar oltre mi si permetta qui un’ osservazione su di ciò che di
questi
grandi ingegni della Grecia hanno pensato sino ag
si sono innoltrate nella coltura hanno ravvisato nelle produzioni di
questi
tre gran tragici l’epoca del maggior lustro della
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